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  • Verona, Zanetti: “Serve uscire da questa situazione”

    Verona, Zanetti: “Serve uscire da questa situazione”

    Il tecnico dell’Hellas Verona Paolo Zanetti parla in conferenza stampa per presentare la sfida di domani con la Roma dell’ex Ivan Juric.

    Tutti uniti per la Serie A?

    “E’ uno slogan giusto ma che ci serve solo per uscire da questo momento, il campionato è lungo e abbiamo una posizione più che dignitosa che è frutto del lavoro che abbiamo fatto. In questo momento sembriamo essere solo consci dei nostri difetti ma serve lottare, aggredire l’avversario, perchè è l’unica cosa che serve fare”.

     

    Juric ha ritrovato Mancini, leader della Roma, il Verona ha un leader?

    “Questa squadre è particolare, ha dei leader tecnici, forse non dei leader caratteriale. Poi l’unica cosa che conta è l’Hellas, la squadra, in questo momento leader devono essere tutti. Bisogna imparare a voler bene al Verona ma non a parole bensì con l’atteggiamento in campo. Ultimamente invece si è innescato un meccanismo di errori continui che ci ha fatto abbassare la soglia dell’autostima. Bisogna ritrovare velocemente il concetto di squadra. Di errori ne faremo sempre, bisogna lottare per la sopravvivenza perchè questa è la realtà anche se una partenza ottima ci aveva fatto pensare, anche a me, l’idea di poter stazionare in una posizione di classifica migliore. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è esclusivamente nostra ma adesso si vedono gli uomini, nelle difficoltà in cui bisogna saper uscire senza entrare in tunnel di partite consecutive che ammazzano qualsiasi professionista. Dobbiamo essere consci che questo è un progetto a breve termine aldilà delle dichiarazioni ma io sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Hellas e devo lottare quotidianamente per meritarmi questo privilegio. Dobbiamo lottare tutti insieme facendoci anche trascinare dalla magia del “Bentegodi” che è la miglior medicina che ci possa essere. Le parole oggi stanno a zero”.

     

    Da dove siete partiti per trovare le soluzioni ai problemi?

    “Quando ci si sente scarsi bisogna anche guardare quello che si è fatto, perchè se fossimo a 0 punti ci sarebbe poco da dire ma se qualcosa siamo riusciti a raccogliere bisogna ripartire da lì. I problemi vanno risolti con un atteggiamento di squadra perchè non ci sono singoli in grado di risolverci i problemi. Non ci sono fuoriclasse ma nemmeno giocatori scarsi. In questo periodo forse non siamo stati abbastanza squadra. Siamo consapevoli che dobbiamo arrivare all’ultima giornata salvi, poi se dovesse arrivare qualcosa di più ben venga. La realtà del Verona è questa, l’anno scorso a questo punto l’Hellas aveva un punto in meno poi si è salvata bene con lo stesso allenatore che oggi è tra i migliori in Italia. I campionati sono lunghi, ci sono diversi momenti, bisogna affrontare i problemi di petto ed essere consapevoli che bisogna lavorare per meritarsi questa maglia perchè quella che abbiamo è una grandissima opportunità che bisogna sfruttare”.

     

    Sono stati giorni di confronto?

    “Sì, i confronti li abbiamo sempre sia quando vinciamo che quando perdiamo e sono confronti duri, non violenti perchè la violenza non va mai usata ma le cose ce le diciamo sempre da uomini, con grande franchezza. Il mio obiettivo è mettere sempre in campo la squadra più mentalmente e fisicamente pronta ad affrontare l’ostacolo prendendomi sempre le responsabilità di quello che faccio. Chi è più squadra e chi ha più nervi saldi riesce a superare questi momenti per poi arrivare in fondo. In questo trittico di gare la prestazione con il Monza è stata buona, a Bergamo un disastro poi a Lecce c’è stata una reazione in parte, non quella che avrei voluto, abbiamo avuto una reazione di paura, di portarsi dietro la paura sia con la palla che senza, il confronto nostro è andato in questo senso”.

     

    Hai applicato un’idea di gioco un po’ troppo ambiziosa per questo Verona?

    “Si l’idea è stata ambiziosa, io sono ambizioso perchè sono in un grande club. Prima o poi bisogna partire per cercare di portare questo club più in alto, in questo senso 13 goal segnati non sono pochi ma ne abbiamo presi 22, poi bisogna anche analizzare come sono stati presi. I nostri migliori giocatori sono quelli offensivi. Tengstedt sta segnando, Kastanos anche, Lazovic ha fatto quattro assist, Sarr è entrato e l’ha messa all’incrocio, Lambourde che è un 2006 anche. Questa non è una squadra che può rintanarsi per poi andare in avanti coi velocisti in ripartenza perchè non è nelle nostre corde. Sarebbe anche più facile ma in questo momento abbiamo dato l’idea di non avere una grande solidità perchè il problema non sono gli attaccanti. Bisogna riuscire ad essere più solidi dietro perchè abbiamo preso tanti goal da situazioni assurde. Poi Dawidowicz e Frese sono due titolari della nostra difesa e gli unici due clean sheet (Napoli e Genoa) gli abbiamo trovati con loro in campo. Se adesso diventiamo ibridi non va bene, bisogna cercare di dare continuità alla squadra, trovando un modulo definito e non adattandosi alle caratteristiche degli avversari come con l’Atalanta che abbiamo preso sei goal. Bisogna ripartire dall’atteggiamento, dall’aggressività, dalla voglia di vincere i duelli. Poi nei leader io ci credo, ci devono essere 8/10 giocatori di esperienza a cui i giovani si possono aggrappare e in questo periodo purtroppo io non l’ho visto. Ognuno deve mettere quello che ha a disposizione della squadra”.

     

    Domani?

    “Domani io sono convinto che il Verona farà una grande partita. Dobbiamo dare il 100%, forse anche di più, ad una piazza che meriterebbe la Champions League ma noi oggi non siamo da Champions League, forse non siamo neanche da salvezza ma un mese fa lo eravamo, quindi bisogna ripartire da lì”.

     

    Che Roma ti aspetti?

    “La Roma è una grandissima squadra a livello tecnico e hanno un grande allenatore. Questo è quello che so, poi loro avranno i loro problemi, noi abbiamo i nostri ma dobbiamo pensare a fare il nostro e fare il massimo ripartendo innanzitutto da noi stessi”.

     

    Box intasati, Faraoni dal 1′?

    “Faraoni stanotte ha avuto il vomito quindi non so come si presenterà. Ci mancano giocatori importanti ma se non ragioniamo di squadra poi si batte sempre sul tasto dei singoli. Tutti i giocatori dentro il nostro organico devono mettere il loro mattoncino, se manca Belahyane giocherà Serdar se manca Serdar giocherà Dani Silva ma questo non è importante, bisogna pensare a dare il proprio massimo per la squadra”.

     

    Perilli o Montipò?

    “Ho semplicemente dato un turno di riposo ad un portiere, non c’è nulla di strano. Montipò per noi è determinante ma deve essere il vero Montipò. Gli ho dato l’opportunità di recuperare le energie psicofisiche. Ha reagito di rabbia, quello che volevo vedere, si è allenato al 110%, con gli occhi della tigre, e quindi domani va in campo, gli volevo scatenare dentro un qualcosa che ho visto. Una panchina può e deve servire anche a questo. Siccome noi abbiamo un grande portiere ho bisogno di un grande portiere. E’ un leader, fermo restando che abbiamo un ottimo secondo portiere che si allena sempre al massimo e meritava indubbiamente una chance e si è fatto trovare pronto”.

     

    A Lecce in campo Coppola e Ghilardi, la coppia dell’Italia Under 21, Magnani?

    “Magnani gioca, da lui mi aspetto di più, ha delle particolarità psicologiche, a volte ti fa la grande partita a volte no, a me serve che sia sempre in giornata perchè da un giocatore come lui mi aspetto che sia una garanzia”.

     

    Davanti?

    “Sarr con l’Atalanta ha fatto molto bene, a Lecce ha avuto un problema fisico. Domani valuteremo come sta in ogni caso ne abbiamo altri. Un altro da cui mi aspetto tanto è Tengstedt che fino ad ora ha fatto molto bene e deve fare un passo ulteriore”.

     

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Roma – Torino

    Serie A, le formazioni ufficiali di Roma – Torino

    Serie A, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Roma – Torino

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Konè, Le Fee, Zalewski; Pisilli, Baldanzi; Dybala. All’. Juric

    TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Masina, Maripan, Coco; Lazaro, Gineitis, Ricci, Linetty, Vojvoda; Adams, Sanabria. All’. Vanoli

  • Roma, Juric: “Non mi sento in discussione”

    Roma, Juric: “Non mi sento in discussione”

    Ivan Juric tecnico della Roma parla in conferenza stampa della sfida contro il Torino ed ecco le sue parole.

    Partita delicata dopo la sconfitta di Firenze. Che tipi di cambiamenti ha in testa?

    “C’è crollo emotivo dal mio punto di vista. Penso che dopo 40 giorni di un buon lavoro mi aspettavo grande passione davanti. Ma c’è stato un crollo totale che da un sensoo può essere un crollo positivo. Se raccogliamo ciò che è successo in maniera positiva, possiamo prendere la strada giusta”.

    Come si prepara la partita a livello emotivo e tattico?

    “In questi giorni c’era di tutto. Il Torino è una realtà consolidata. Abbiamo fatto un bel lavoro per tre anni. Acquisti buoni, buon campionato, squadra di valore e di idee. Sia a livello tattico ed emotivo bisogna essere preparati”.

    La sente la pressione dell’esonero? Ha in mente dei cambi?

    “Sulla prima domanda non ci penso all’esonero, faccio il mio lavoro e ciò che succede, succede. Penso che la rosa della Roma non si può permettere esclusioni. Bisogna mettere dentro più possibile, non escludere ma convincere. Non convincere ma far presente quello che bisogna fare in questo momento”.

    Questo gruppo è convinto del progetto?

    “Sono stati giorni di litigi, pesanti. Ma anche cose che secondo me meglio che siano successe. Meglio che sia successo ora e che sia uscito tutto quello che si era accumulato. Ora abbiamo indirizzato la barca anche a livello di pensiero. Quello che devo fare io e quello che deve fare la squadra. In quel senso io la vedo come una cosa positiva. Il mio carattere e il mio modo mi fa credere che questa sit. Cercherò di mettere la miglior squadra possibile per far vincere la partita, si riparte alla grande e ieri li ho visti convinti, giusti. Come ti ho detto meglio così che perdere 1 a 0 e continuare questo tram tram. E’ un momento importante per tutti quanti”.

    Cosa c’era di accumulato? Quali sono i rancori?

    “Penso che deve rimanere tra di noi. C’era litigi e scontri, ma rimane tutto tra di noi. Non voglio parlare di questo”.

    – Sulle parole di Pellegrini, vi siete guardati negli occhi e cosa vi siete detti? Cosa dovevano dirsi i giocatori?

    “Penso che ci siamo detti la verità, magari all’inizio in maniera violenta e poi in maniera ragionevole. Io sono l’allenatore devo allenare e prepara la squadra nella partita. Il medico deve prendersi cura dei giocatori e i giocatori devono giocare. Ognuno ha un lavoro preciso e occuparsi di quello che fa. La definizione dei ruoli è importante”.

  • Roma, Juric: ”Siamo in ripresa”

    Roma, Juric: ”Siamo in ripresa”

    La Roma affronterà la Fiorentina di Palladino,  per la nona giornata del campionato di Serie A.
    Il tecnico della Roma Ivan Juric presenta la sfida in conferenza stampa.

    Come sta la squadra? Qual è la sua valutazione di forma di Dybala e Pellegrini? Come stanno da un punto di vista fisico?
    “Stanno bene, Pellegrini è stato molto sfortunato in zona gol. Non è riuscito ancora a sbloccarsi però li vedo molto bene, li vedo sia lui che Paulo in una forma ottimale. Ovviamente tutto il gioco dipende dai loro gol perché sono vicini alla porta, speriamo di migliorare. Mancini? Ieri si è allenato, sta bene. Vedremo per Soulé che ieri aveva la febbre”.
    Quali sono le insidie della Fiorentina?
    “Ha 20 elementi di tanta qualità, ora ha fatto acquisti importanti. La strada che ha intrapreso è quella giusta, nelle ultime 3-4 partite sta facendo bene. Molta organizzazione, grande talento. Parliamo di una squadra di grande valore”.
    Cosa manca alla Roma per segnare di più?
    “Manca un po’ di tutto, ci sono stati anche pali e occasioni sprecate. Dobbiamo avere più convinzione, ci stiamo lavorando. Speriamo che tutti si sblocchino”.
    Domani si aspetta una risposta importante sulla mentalità vincente?
    “La squadra ha preso la strada giusta su tante cose, lo abbiamo visto anche in Europa League. Per vincere le partite non bisogna avere cali di tensione ed essere più cattivi in zona gol. Siamo dietro, quindi ogni partita è fondamentale”.
    Perché Hummels sta trovando poco spazio? Può giocare insieme a Ndicka e Mancini?
    “Vale quello che ho già detto, scelgo in base a quello che vedo durante l’allenamento. Gioca chi mi dà più sicurezze. Età, curriculum. L’allenatore non lo guarda. Si tratta di una scelta tecnica. Anche Hermoso sta trovando poco spazio, nonostante la sua esperienza all’Atletico Madrid. Ndicka può diventare un top player sul centro destra, domani avrà una prova molto difficile contro Kean. Non c’è altro motivo. E’ una scelta tecnica”.
    Quando torneranno Saelemaekers ed El Shaarawy?
    “Saelemakers sta andando bene. Non voglio anticipare troppo. Rientrerà piano piano. Stephan Rientrerà dalla prossima o da quella dopo ancora. Grandi complimenti a Zalewski per l’ultima partita perché è andato bene. Ha avuto una buona reazione. Mi dispiace la situazione in cui si trova. Ha fatto un’ottima gara. Mi ha dimostrato che è forte e non è un bambino. Ha dribbling e crea superiorità numerica. In partite molto chiuse Zalewski ed El Shaarawy mi danno questo”.
    A che punto è la Roma di Juric? Crede che La Rosa è attrezzata per arrivare nelle prime 4 posizioni?
    “Penso che su tante cose siamo andati oltre, molto bene, penso che c’è da costruire ancora un po’. Vincere le partite ci aiuterà. Se ogni giocatore migliora ha migliorare è la squadra. Il mio scopo è quello di migliorare giocatori che non sono al top. A disposizione ho tanti giocatori che possono ancora crescere. Questo è l’obiettivo”.

  • Roma, Juric: ”Dobbiamo migliorare”

    Roma, Juric: ”Dobbiamo migliorare”

    Ivan Juric, tecnico della Roma, ha parlato alla vigilia della sfida contro la Dinamo Kiev in Europa League ed ecco le sue parole

    “Da quando sono arrivato, ma anche con De Rossi, la squadra ha giocato tante partite bene ma quando devi vincere pareggi e quando devi pareggiare perdi. Questo dipende dalla mentalità e mi aspetto già da domani tanta rabbia e voglia di vincere”.

    Qual è il salto in più da fare?

    “Ci sono situazioni che mi hanno dato fastidio, come il gol preso con il Bilbao o quello contro l’Inter. In certi momenti non dobbiamo subire certi gol, ci vuole più cattiveria e più voglia”.

    Come si sta trovando con Ghisolfi?

    “Ho trovato una persona per bene, come tutti gli altri. È molto presente e fino a questo momento mi sto trovando molto bene”.

    Come sarà gestito Dybala? Ci sarà l’esordio di Hummels alla Roma?

    “Stiamo pensando a Hummels dal primo minuto, Dybala non partirà dall’inizio. La sua prestazione contro l’Inter è stata esemplare”.

    Qual è stato lo scoglio più grande per costruire la sua Roma?

    “Arrivavamo da una striscia molto brutta di risultati, adesso abbiamo fatto sei partite, con due pareggi, due vittorie e due sconfitte. Quando le cose sono andate male potevamo fare meglio e prendere più punti. Voglio vedere fame, come prestazione e modo di difendere e attaccare vedo cose molto positive, ma ci manca questo aspetto fondamentale nel calcio. Quando si gioca bene si deve vincere, altrimenti la cosa non è accettabile”.

  • Roma, Juric: “Hummels e Dybala sono in ripresa”

    Roma, Juric: “Hummels e Dybala sono in ripresa”

    Ivan Juric torna a prendere la parola alla vigilia di Monza – Roma, gara valida per la settima giornata di Serie A.

    Ci può fare un punto sui giocatori? Sono tutti disponibili? Quali sono le condizioni di Dybala e di Hummels?

     

    “Penso che comincia a stare meglio Hummels. Oggi vedremo come va in allenamento e valuteremo. Stessa cosa Dybala. Subito dopo decideremo. Le Fee ha cominciato a lavorare con noi. Prima dell’allenamento posso dire che stanno tutti bene”.

     

    Che tipo di avversario è il Monza? Cosa si aspetta da Nesta?

     

    “Il Monza è una squadra che gioca molto bene a calcio. Ha raccolto meno di quello che meritava. Raffaele ha creato un’ottima squadra, c’è un sincronismo ottimo. Li ho visti dal vivo e mi hanno fatto una grande impressione”.

     

    Sta calando l’intensità della squadra secondo lei?

     

    “Io continuo a dire che l’altro giorno è stata fatta un’ottima partita, sia a livello di pressing che di intensità. Il processo è migliore. Contro l’Elfsborg l’intensità e il pressing sono stati giusti, ottimali. Vedo la squadra in crescita. L’unica partita dove ho visto un po’ di sofferenza è quella contro il Venezia al primo tempo”.

     

    Questa squadra ha il necessario per entrare nei primi 4 posti e per essere competitiva in tutte e 3 le competizioni?

     

    “La partita dell’altro giorno è esemplificativa, mi è piaciuta tanto, la squadra sta reagendo bene. Al di là del risultato, della sconfitta, ho visto concetti giusti. Abbiamo sbagliato nelle scelte e negli ultimi metri. L’obiettivo è crescere tutti per competere sia in Campionato, che in Europa che in Coppa. Le ultime due partite abbiamo portato a casa sei punti, ci stiamo avvicinando. Per competere su tutti i fronti bene, secondo me bisogna usare più giocatori possibili. L’assenza di Saelemakers pesa ed è un po’ un problema, lui fa tutto. Ma vedremo in futuro se si può fare bene su tutti e due i fronti”.

     

    Il gruppo ha superato lo shock dell’esonero di De Rossi?

     

    “Lorenzo ha spiegato bene cosa è successo e come ha vissuto il momento. Secondo me i ragazzi stanno lavorando benissime e sono molto concentrati su quello che stiamo facendo. Vedo molti passi in avanti rispetto a quelli che mi aspettavo. Mancano dei dettagli, ma ci sono. Sia a livello di gioco sia a livello di aggressione per prendere l’avversario”.

     

    La Roma ha dei problemi di lucidità, di qualità dei singoli? Tante occasioni ma poche quelle che si concretizzano…

     

    “Noi abbiamo avuto 5-6 occasioni nitide contro l’Elfsborg. Quello che mi è piaciuto della trasferta è stato arrivare in quegli spazi chiusi. Poi ci vuole qualità, lavoro e posizione del corpo nel migliorare negli ultimi metri. Ci vuole qualità e concezione degli spazi. Questo è il nostro margine di miglioramento. Bisogna alzare un po’ il livello in questi aspetti”.

     

    Quanto sente già sua questa squadra? Quanto la squadra ha assimilato i suoi preconcetti?

     

    “Andiamo passo per passo. Certe cose mi andavano bene altre voglio cambiarle, ma non stravolgerle. Le risposte sono molte positive in quel senso. Giovedì volevo far giocare tutti e vedere se i giocatori che sono arrivati quest’anno sono pronti e ci possiamo contare, come reagiscono. Abbiamo fatto una gara con tante buone cose, ma dobbiamo lavorare meglio in tante altre. E’ vero che abbiamo poco tempo di preparare le partite: ieri ad esempio abbiamo fatto un allenamento con quelli che non hanno giocato, oggi lavoriamo in rifinitura e domani speriamo di affrontarla con la miglior intensità”.

     

    Quanto è importante la trasferta di Monza per lei anche in relazione al tifo? Ci sono molti tifosi in trasferta

     

    “La situazione negativa è chiara ma la loro presenza è straordinaria, veramente bella. Sappiamo bene che c’è scontentezza ma la pressione può trasformarsi da negativa a positiva. Può aiutare. Le vittorie non erano scontate, ora fare la terza aiuterebbe ad avvicinarsi alla parte sopra della classifica. Vincere questa sarebbe fantastico”.

     

  • Roma, Juric: ”Stiamo recuperando”

    Roma, Juric: ”Stiamo recuperando”

    Ivan Juric tecnico della Roma in Europa League. Domani sera affronterà l’Elfsborg. Alla vigilia del match, l’allenatore croato presenta la sfida in conferenza stampa.

    Questa Roma essendo partita male in Campionato, penserà più al cammino in Europa?

    “In campionato siamo partiti male. Ora con queste due partite abbiamo recuperato il treno. Ora vogliamo fare bene anche in Europa. La mia intenzione è cercare di usare tutta la rosa per essere competitivi e freschi perché alla lunga i viaggi si pagano. Noi dobbiamo essere lucidi nelle scelte. Qualcosa voglio cambiare nelle scelte e su chi scenderà in campo”.

     

    C’è qualcosa di diverso rispetto all’approccio alla partita? I numeri sono cambiati rispetto ai suoi predecessori..

     

    “Abbiamo trovato avversari con cui siamo riusciti a fare un determinato tipo di possesso. Voglio introdurre aggressività. Loro hanno le qualità Fino ad esso ci è andata bene in queste 3 partite e c’è margine di miglioramento. Sia in fase di riconquista che in fase di possesso. L’idea è quella di pressare perché vogliamo avere noi la palla e il possesso”.

     

    Come sta Hummels? Entrerà in campo?

    “Dobbiamo ancora decidere. Hummles deve ancora mettersi nella condizione di giocare, è uno degli ultimi ad essere arrivati a Trigoria. Lui deve essere pronto e poi non sbagliare niente. Angelino? Recupera abbastanza presto e lui finora ha fatto benissimo. L’ultima partita è un po’ sceso ma ci sta. Ora deciderò se farlo partire dall’inizio o a gara in corso”.

     

    Cosa ne pensa di mister Oscar Hiljemark?

     

    “Lo volevo al Genoa. Un professionista. Abbiamo avuto un bel rapporto, ma è anche facile. Lui grande professionista e giocatore

     

    Cosa ne pensa dell’Elfsborg?

     

    “Una squadra molto aggressiva e diretta. Nelle partite che ho visto mi è piaciuta tanto. Domani sarà sicuramente una battaglia. Lui essendo molto giovane sta facendo sicuramente un ottimo lavoro”.

     

    Partite così a volte vengono sottovalutate…Quali sono le difficoltà che si aspetta?

     

    “Ci sono grandi difficoltà del match, una tra tante il campo sintetico. Lavoriamo forte e con il sorriso e abbiamo fatto anche buoni risultati. Domani è una grande occasione per rafforzare il gruppo e il pensiero che siamo una squadra forte. Sicuramente non Vorrei vedere alcun tipo di sottovalutazione della partita”.

     

    C’è un motivo per cui non vi siete allenati su questo campo?

     

    “Nono. Nessun motivo se non di tempo. Penso che non vogliamo nessun tipo di scuse per il tipo di campo sul cui ci troveremo a giocare”.

     

  • La Roma vince in rimonta contro il Venezia. La decide Pisilli.

    La Roma vince in rimonta contro il Venezia. La decide Pisilli.

    Vittoria sofferta ma molto importante che batte 2-1 in rimonta un ottimo Venezia. Ospiti che chiudono in vantaggio il primo tempo grazie alla rete di Pohjanpalo vengono rimontati nella ripresa con le reti di Cristante e Pisilli. Roma che sale a 9 punti in classifica mentre il Venezia resta a 4 punti.

  • Europa League, le formazioni ufficiali di Roma-Atletico Bilbao

    Europa League, le formazioni ufficiali di Roma-Atletico Bilbao

    Ecco di seguito in Europa League le formazioni ufficiali di Roma-Atletico Bilbao.

    Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Koné, Cristante, Angelino; Dybala, Baldanzi; Dovbyk. Allenatore: Juric.

    Athletic Club (4-2-3-1): Agirrezabala; Gorosabel, Lekue, Vivian, Paredes, Berchiche; Prados, Ruiz de Galarreta; Inaki Williams, Gomez, Alvaro Djalo; Guruzeta. Allenatore: Valverde.

     

     

  • Roma, Juric: “L’ Europa è una vera emozione”

    Roma, Juric: “L’ Europa è una vera emozione”

    Ecco di seguito le parole in conferenza stampa del tecnico della Roma Juric alla vigilia della sfida di Europa League contro l’At. Bilbao .

    3 partite in una settimana. Che gestione del turnover pensa di fare?

    “Non abbiamo ancora deciso chi scenderà in campo. Domani abbiamo l’ultimo allenamento per decidere chi giocherà. Sicuramente faremo un po’ di cambi questo sì. Però non abbiamo deciso ancora chi scenderà in campo”.

    “La partita come tutte le partite la prepariamo in maniera uguale. Non cambiamo niente. Il concetto è sempre lo stesso. Le emozioni in questo momento non sono prevalenti, penso solo alla partita come si gioca con qualsiasi altra squadra. Per i tifosi spero che con le prestazioni, come quella dell’altro giorno, i tifosi staranno riuscendo a squadra. La squadra deve continuare a fare bene come ha fatto l’altro giorno e sicuramente avremo l’appoggio giusto”.

    Cosa pensa di poter diventare per la Roma?

    “Con tutta sincerità io penso solo a vincere domani. Partita dopo partita. Cercare di fare le scelte giuste. Voglio vincere la partita di domani e questo è il mio unico pensiero. Massima concentrazione su questo. Non vado oltre”.

    Qual’è la priorità per la Roma per la proprietà? Campionato o Champions?

    “Non abbiamo affrontato l’argomento con la proprietà. Non abbiamo detto se il campionato è più importante della Champions o viceversa. Io in questo momento voglio che la squadra continui a fare le prestazioni come quella dell’altro giorno. Voglio conoscere bene la rosa e quello che possono dare i giocatori. Preparare partita dopo partita e vedere come vanno le cose. Questo è l’obiettivo di questo momento”.

    Come sta Soulè? Come lo vede?

    “Io lo vedo più come trequartista. Poi si può allargare e fare anche tutta fascia. Penso che per lui è stato un grande salto. Questa è la mia sensazione un ragazzo molto serio che lavora e avrà le sue occasioni”.