Tag: Juric

  • La storia tra Juric e il Torino è ormai giunta ai titoli di coda

    La storia tra Juric e il Torino è ormai giunta ai titoli di coda

    Dopo tre stagioni insieme le strade di Ivan Juric e del Torino sono destinate a separarsi al termine del campionato. La squadra granata, dopo anni di lotta per rimanere in Serie A protratta fino alle ultime giornate, è arrivata con il tecnico croato a salvezza tranquille. Nelle ultime due annate il Toro ha concluso il suo cammino in decima posizione, nel 2021-22 con 50 punti, mentre la scorsa stagione a quota 53. Sono sicuramente numeri importanti per una società che negli ultimi anni, dopo il ritorno nel massimo campionato, ha avuto sempre difficoltà di classifica ma soprattutto difficile gestione tecnica. Grazie alla cultura del lavoro ed alle idee tattiche precise di Juric, il Torino ha recuperato terreno rispetto alle altre squadre del campionato ed è tornato ad avere un appeal per tanti calciatori importanti.

    In questo momento il Torino si trova al decimo posto con 46 punti, in linea con gli altri anni, ma in questo finale di stagione dovrà ancora affrontare Bologna, Milan ed Atalanta. Il rischio di peggiorare rispetto alle scorse annate c’è ed un senso di insoddisfazione è penetrato nell’animo de Presidente Cairo e della dirigenza. Infatti la squadra di Juric non è mai stata effettivamente in corsa per un piazzamento europeo, obiettivo invece della società. Per questo motivo a fine stagione il Torino cambierà guida tecnica e si separerà da Juric.

    I nomi per sostituire l’ex Genoa e Verona al momento sono quelli di Italiano e Palladino, da convincere con progetto tecnico di livello, o altrimenti lo svincolato Dionisi. Nei pensieri del patron Cairo però ci sono anche i nomi più altisonanti di Sarri e Gattuso, quest’ultimo un obiettivo da sempre del presidente granata. Mentre invece Ivan Juric potrebbe essere l’idea di qualche club di Serie A. Il tecnico croato però è osservato speciale anche di molti club in giro per l’Europa, piace in Ligue 1.

  • Torino, sempre più lontano il rinnovo di Juric

    Torino, sempre più lontano il rinnovo di Juric

    Il tecnico Juric è oramai sempre più lontano dalla panchina del Torino. Il suo contratto con i granata scadrà il prossimo giugno. I colloqui  per il rinnovo tra le parti non hanno portato da nessuna parte. A questo punto il futuro di Juric è incerto con il Torino che si dovrà cercare un altro tecnico.

  • Pareggio senza reti tra Torino e Frosinone

    Pareggio senza reti tra Torino e Frosinone

    Si è concluso senza reti il match tra Torino e Frosinone. Una partita con pochissime azioni da rete dove ha prevalso la paura di perdere con i Ciociari bisognosi di punti in ottica salvezza, visto le vittorie delle altre squadre in lotta per salvarsi. Un punto a testa che porta il Torino al nono posto in classifica con 46 punti, mentre il Frosinone resta 18esimo con 28 punti.

    Foto Alberto Gandolfo/LaPresse 28 febbraio 2024 -Torino, Italia – sport calcio – ESCLUSIVA TORINO FC – Allenamento Torino FC allo stadio Filadelfia.
    Nella foto: Alessandro Buongiorno (Torino Fc)
    February 28, 2024 Turin, Italy – sport soccer -EXCLUSIVE TORINO FC – Torino FC training session at Stadio Filadelfia.
    In the pic: Alessandro Buongiorno (Torino Fc)
  • Torino, Juric: “Non penso al futuro”

    Torino, Juric: “Non penso al futuro”

    Il tecnico Ivan Juric presenta la sfida durante la consueta conferenza stampa della vigilia dallo stadio Olimpico Grande Torino, ecco le sue dichiarazioni.

    Il fattore campo sta diventando determinante?
    “Questo non lo so…Difendiamo bene e tutti insieme, siamo contenti perché si vedono i risultati”

    Che partita sarà domani?
    “Giocano bene, hanno diversi talenti e creano tanti pericoli. Arrivano da risultati importanti e meritati, sarà difficile”

    Come avete preparato i piazzati?
    “La Juve ha il potere fisico, il Frosinone ha giocatori tecnicamente validi e che creano superiorità”

    Da cosa derivano le problematiche del gol?
    “La squadra crea tanto, può fare gol e passa tanto tempo nella metà campo avversaria: per segnare serve maggiore capacità di tiro e particolari che ti portano poi al gol”

    Per domani è meglio verticalizzare con i lanci di Vanja o manovrando dal basso?
    “Dipende dall’atteggiamento del Frosinone. Hai sempre due opzioni, dipende dall’avversario e poi scegli. Loro spesso fanno pressing alto, in base a cosa faranno loro ci comporteremo di conseguenza”

    Come si fa a pressare di più nella metà campo avversario?
    “E’ il nostro marchio di fabbrica, lo facciamo sempre. Ma dipende anche dall’avversario, se gioca da dietro oppure se lancia lungo. Puoi anche recuperare palla basso, oppure se come l’Udinese costruisce dal basso puoi rubarla più avanti ed essere subito pericoloso”

    Sentite l’apporto del pubblico?
    “La squadra con le prestazione se l’è meritata: veniamo da un lungo periodo in cui giochiamo bene, siamo vicini e dobbiamo mantenere queste prestazioni. Dobbiamo essere più spietati negli episodi per fare più punti possibili. Speriamo di avere sempre questa vicinanza dei tifosi anche per provare a scavalcare chi ci sta davanti. Io ho grande carica, così come il mio staff: siamo tutti carichi per ottenere un obiettivo fantastico. Si è fatto un buon lavoro, quando la gente è contenta sei contento anche te. Manca poco, vedo bene la squadra anche se siamo pochi e serve un gran finale di campionato”

    Ci sono infortunati?
    “Sazonov ha un problema con il tendine, al Fila il campo è un po’ duro e oggi vedremo se recupera. Anche Savva ha qualche problema, per il resto tutto bene”

    Siete una squadra più consapevole?
    “Nel secondo tempo contro la Juve ci siamo espressi come volevamo, peccato non aver segnato perché li premevamo. E’ da tempo che siamo consapevoli, anche quando non hai vinti sono arrivate ottime prestazioni. Non bisogna abbassare il livello e la concentrazione, questa è la base. In settimana la squadra mi dà risposte positive, poi la domenica si vede. Dobbiamo continuare così, giochiamo contro una squadra che ha pareggiato con Bologna e Napoli e sarà difficilissima”

    Come ha visto Ilic e Sanabria?
    “Il primo giocherà, mancando Ricci è l’unica soluzione altrimenti dovresti spostare Tameze da dietro: vediamo Ivan quanto dura, ma giocherà. Da Tonny mi aspetto sempre di più, è fondamentale che un attaccante faccia gol: vanno bene le prestazioni, ma per vincere bisogna segnare”

    Perché interrompere questo progetto?
    “Io non sto interrompendo niente…Abbiamo fatto un bel lavoro considerando da dove siamo partiti: punti, classifica e giovani cresciuti e trovati, ora bisogna fare un altro passo. Il Toro rispetto a Verona ha bisogno di questo ulteriore passo. Mi dispiace per gli ultimi risultati, non per le prestazioni, ma ora spingeremo in questa direzione. I miei rapporti sono fantastici con tutti, sono sereno. Domani serve vincere, sarebbe bello affrontare chi sta davanti a noi con uno spirito bellissimo. Siamo pochi ma ci siamo, siamo ottimisti”

    La partita sul suo futuro è aperta?
    “Bisogna anche chiedere ad altri…Noi abbiamo spinto per l’obiettivo perché pensiamo di dover crescere come mentalità, la squadra deve comportarsi così. La parte sinistra va bene dopo due 17esimi posti, ma vogliamo di più”

    Come sta vedendo Vlasic nelle ultime gare più spostato a sinistra?
    “A Empoli è andato bene in quella posizione, con la Juve un po’ di meno. Vediamo anche con gli avversari che cosa può funzionare meglio”

    Qual è la situazione di Masina?
    “Secondo me è un terzo di difesa: anche in allenamento mettevamo Masina terzo e Rodriguez quinto. Ora voglio più spinta e un giocatore più d’attacco, Vojvoda ha fatto davvero bene con la Juve. Masina è un buonissimo acquisto che ci ha dato una grande mano da titolare e anche quando entra. Sanabria? Può fare meglio e di più, abbiamo sei partite in cui deve dare un gran contributo. Gli ultimi due gol suoi sono arrivati dalla panchina: in questo anno ci è mancato un po’ la determinazione di chi subentra, ma ultimamente stiamo facendo meglio”.

  • Torino, Juric: “Sempre bello il derby”

    Torino, Juric: “Sempre bello il derby”

    Il Torino è atteso dal derby della Mole con la Juventus ecco le parole del tecnico granata  Ivan Juric

    Non è mai una settimana come le altre: come sta la squadra?
    “Molto bene. Sono stati molto delusi per Empoli dopo una grande prestazione, ma abbiamo lavorato come sempre”

    Che differenze ci sono rispetto all’andata?
    “Rivedendola, sono stati decisivi i calci piazzati. E serve un salto di qualità in attacco, negli ultimi 30 metri”

    Quali sono i punti deboli della Juve?
    “All’andata fu un primo tempo equilibrato, poi nella ripresa la sbloccarono sui piazzati e quando vanno in vantaggio hanno grandi strappi in ripartenza. Loro variano un atteggiamento aggressivo e un altro dove sono più compatti: dovremo ribaltare l’azione e avere qualità tecnica e lucidità per segnare”

    Cosa chiederà ai suoi esterni?
    “Nela loro parte destra sono pericolosi Gatti, McKennie e Cambiaso, dall’altro parte sono più individuali perché Chiesa è devastante nell’uno contro uno. Dovremo fare tutto bene per vincere.

    Come state preparando i calci piazzati?
    “In questi miei derby, su 9 gol ne abbiamo presi 7 sui piazzati. Con loro, qualsiasi cosa fai rischi perché hanno forza fisica impressionante e battitori di qualità. Abbiamo provato sia a zona che a uomo, ci è andata sempre male. Ma voglio responsabilità da parte dei miei giocatori, nei calci piazzati conta tanto la voglia di non prendere gol”

    Il Toro ha un tabù derby: lo percepite nello spogliatoio?
    “L’importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. Siamo in un grande momento, mai così bene nel gioco, e possiamo farcela. A Genova mi è successa una cosa simile da giocatore, poi il primo derby vinto in modo sporco non ci siamo mai fermati. Vogliamo questo senso di crederci”.

  • Serie A, vittoria dell’ Empoli sul Torino

    Serie A, vittoria dell’ Empoli sul Torino

    La partita valida per il campionato di Serie A tra Empoli e Torino si è conclusa con il risultato di 3-2 in favore dei toscani.

    Cambiaghi al 6′ porta in vantaggio l’Empoli, al 69′ Zapata pareggia per i granata. Cancellieri al 74′ riporta avanti la squadra di casa. Nel recupero succede di tutto. Ancora Zapata trova il 2-2 al 91′, ma poi al 93′ Niang da la vittoria all’ Empoli.

    In classifica, tre punti d’oro per l’Empoli che sale a 28 punti in quindicesima posizione staccandosi dalla zona retrocessione e Torino nono con 44 punti.

  • Torino, Juric: “Crediamo nell’ Europa”

    Torino, Juric: “Crediamo nell’ Europa”

    Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la sfida di domani sera

    Quattro risultati utili di fila e tanti clean-sheet: in cosa siete migliorati?
    “Siamo solidi e facciamo buone prestazioni, dobbiamo continuare così. A volte vinciamo e a volte no, ma siamo giusti già da diversi mesi”

    Cinque punti in più sull’anno scorso: è giusta la classifica?
    “E’ sempre giusta. Quando non segni vuol dire che ti manca qualità, a volte non ottieni massimo. Non ci sono rimpianti se non gli infortuni: non puoi fare niente, capitano. Ma è un rammarico”

    Quali sono i rischi di domani?
    “Li ho visti dal vivo a San Siro. La differenza tra noi e loro è minima, dipende tutto dal lavoro e dalla voglia di migliorarsi. A San Siro hanno fatto bene, sarà difficile e si giocherà sui dettagli”

    Chi manca domani?
    “Gineitis, che è una cosa seria. Il resto della squadra è in ottima forma, abbiamo fatto un’altra settimana giusta. Dobbiamo dimostrare di essere mentalmente e fisicamente pronti”

    Come stanno Sanabria e Zapata?
    “Sanabria dopo le cure si è ripreso bene, ha fatto un’ottima settimana. Zapata ha la continuità dei grandi, cura sempre il suo corpo e li vedo bene”

    Lazaro è di nuovo il titolare a sinistra?
    “Non ci sono titolari e no. Siamo in pochi, ogni settimana cerchiamo le soluzioni giuste. Può succedere anche domani di cambiare qualcuno, dobbiamo tirare fuori il meglio da tutti e i cambi sono decisivi per dare lo slancio”.

  • Torino, Juric: “Con il Monza sarà una bella partita”

    Torino, Juric: “Con il Monza sarà una bella partita”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Torino Juric alla vigilia della sfida con il Monza

    Può darci un bollettino medico?

    “Dobbiamo vedere solo Buongiorno che ha preso una botta alla spalla due giorni fa e ieri non è riuscito ad allenarsi. Il resto è il solito: mancano i lungodegenti Schuurs e Djidji, oltre a Ilic, il resto del gruppo è ok”.
    Il Toro potrebbe trascorrere una Pasqua in Europa…
    “Dopo nove partite vedevo nero e gli obiettivi erano diversi. Ora possiamo guardare la classifica e fare qualcosa di speciale, ci sono tante gare importanti. Vogliamo fare come negli ultimi due mesi, le prestazioni ci sono sempre state”.
    La squadra sa reggere le pressioni?
    “Per me le pressioni erano tre anni fa, quando Immobile calciò il rigore. Noi dobbiamo viverla bene: non pensavo di essere qui, dobbiamo affrontarla con voglia e grinta, senza pressioni”.
    Il Toro è più attrezzato del Monza?
    “Dipende dai punti di visti. Sono contento dei miei, ma tre anni fa il 90% della squadra lottava per salvarsi. Siamo un’ottima squadra, ma alcuni anni fa erano considerati brocchi. Penso a Vojvoda, Buongiorno, Rodriguez, Vanja…Il Monza ha una squadra esperta con giovani talenti che fanno bene”.

  • Torino, Juric: “Abbiamo lavorato bene”

    Torino, Juric: “Abbiamo lavorato bene”

    Juric, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Napoli.

    Sono 13 clean sheet: in questo momento, la aiuta fare affidamento sul reparto difensivo?
    “E’ tutta la squadra che lavora bene, abbiamo una voglia incredibile e lo spirito di non prendere gol. Contro la Fiorentina si è visto tre giocatori insieme uscire sul tiro. Questa è la base per vincere le partite”

    Che Napoli ha visto?
    “Li ho visti meglio, lavorano su concetti che conoscevano. Sarà dura, gli episodi saranno determinanti”

    Come stanno Tameze e Vojvoda?
    “Per Tameze ci vuole ancora tempo, Vojvoda rientra ed è completamente recuperato”

    Dovesse fare cambi in mezzo al campo, chi potrebbe mettere?
    “Abbiamo Vlasic che eventualmente può farlo, poi Vojvoda ha fatto una partita in Nazionale in mezzo al campo. E poi stiamo provando molto Savva: non è pronto, ma ci può dare una mano perché è competitivo”

    E’ il momento migliore della sua carriera? E’ la sua migliore squadra?
    “Ci mancano solo i risultati per dare un giudizio positivo. A Verona questo tipo di partite a volte lo vincevamo, si trovavano risorse e particolari che ti portavano a vincere anche contro le grandi. La squadra, dopo un inizio così così, è arrivata ad un’espressione di gioco molto alto. Per essere soddisfatti, avremmo dovuto fare il risultato: i dettagli non ci hanno permesso di chiudere il cerchio”

    Come ha visto Gineitis?
    “E’ un ragazzo sul quale si può costruire, ha caratteristiche giuste: non eccelle in certe situazioni, ma ha capacità di apprendimento e di migliorare. Non volevo darlo in prestito per lavorare con lui, ha i presupposti per diventare un ottimo giocatore. Queste sono le sue prime partite, ma avrà più continuità e vogliamo costruire un giocatore per il futuro del Toro. Come Buongiorno, ha voglia di apprendere e ascolta molto. Sul suo futuro sono fiducioso”.

  • Torino, Juric: “Sarà uno scontro diretto”

    Torino, Juric: “Sarà uno scontro diretto”

    Ecco di seguito le parole del tecnico del Torino Juric alla vigilia della sfida di campionato.

    Che partita sarà?
    “Faranno poca speculazione, sono diventati molto diretto. All’andata ho avuto buone sensazioni, a volte sembravano più forti loro e a volte noi”

    Domani gioca Buongiorno?
    “Per forza. Giocherà titolare. Lo abbiamo ritrovato in questi giorni, abbiamo fatto cose specifiche per vedere se va tutto bene. Ha lavorato tanto per mantenere la condizione giusta, domani gioca”

    Domani è decisiva?
    “Abbiamo fatto grandi prestazioni, lo dicono i numeri: abbiamo fatto gare di livello alto. Il calcio è così, lo devi accettare. Diminuiscono le partite e i punti diventano più importanti, domani con la viola è mega importante”

    Gli altri infortunati come stanno?
    “Rodriguez abbiamo seguito il programma, domani vogliamo utilizzarlo. Lazaro ha smaltito il fastidio che ha avuto. Non ci sarà Lovato per una cosa di poco conto, speriamo di averlo già dalla prossima. Vojvoda è bloccato con la schiena, ha avuto un colpo della strega: pensavo che si sbloccasse prima, ora vediamo in questi giorni”

    Come spiega il calo di Sanabria?
    “Non sono motivi fisici. Tra Sassuolo, Lazio, Lecce e Roma ha avuto sette occasioni da gol: fisicamente sta benissimo, è una situazione classica di un attaccante che non segna. Speriamo che si sblocchi, si allena bene ma ci sono momenti così. E ha avuto anche un po’ di sfortuna con il palo contro la Lazio”

    C’è il rischio di un calo mentale dopo questi risultati negativi nonostante prestazioni positive?
    “Bisogna analizzare con lucidità, le ultime partite non sono andate male: non dobbiamo perdere fiducia. Bisogna credere in questo e migliorare negli ultimi metri, abbiamo commesso leggerezze in difesa. Non abbiamo sofferto, ma determinati episodi sono stati devastanti. Dobbiamo essere mentalmente forti, con lo spirito che abbiamo già da tempo. Possiamo affrontare chiunque e fare risultato”

    Ilic è una scommessa persa? Domani sarà la sua occasione?
    “Ci sono ragazzi che inquadrano bene la situazione: i giovani, come Gineitis e Buongiorno…Mandragora diceva che Buongiorno non giocava, ma facendogli vedere i difetti ha lavorato e ora ha una crescita che vedono tutti. Ilic negli ultimi mesi ha preso la strada giusta per concezione del lavoro, ma le prestazioni non vanno al passo degli allenamenti. Scommessa persa? Non ha avuto la crescita che speravo: può fare meglio, ci vorrà più tempo. Qualcuno reagisce subito bene e cresce, per altri ci vuole più tempo. Sono fiducioso, vedo cose positive anche se durante le singole gare ha momenti alti e bassi. Si ha la sensazione di avere un giocatore con grandi potenzialità ma non le esprime del tutto”

    Vanja vive di alti e bassi: che spiegazione si può dare?
    “E’ come nella vita…Uno inizia a lavorare e fa un po’ di alti e bassi per raggiungere un livello alto. Tolte le ultime due partite, mi ha dato la sensazione di essere migliorato perché parava nei momenti decisivi. Anche con i piedi ha raggiunto un livello alto. Poi come tutti gli essere umani cala: una squadra del nostro livello deve avere tutto per ottenere il risultato, deve combaciare tutto, e nell’ingranaggio ci è mancato un pezzo. Siamo una squadra media che vuole salire, questo è determinante. Vanja ha preso una buona strada, è consapevole degli errori ma il problema non è non avere un secondo esperto e non ha bisogno di altri stimoli per allenarsi come un pazzo”

    Come mai questi cali tra primi e secondi tempi?
    “Abbiamo avuto poco dalla panchina durante l’anno. Le altre squadre quando cambiano diventano più forti, ho notato questo. Nelle ultime partite è capitato così”

    Dopo le prossime tre gare si avrà la certezza o meno di poter andare in Europa?
    “C’è grande rammarico per ultimi due risultati: c’è soddisfazione per come ci siamo espressi e facciamo ciò proviamo in allenamento, ma rammarico per i risultati. Se vogliamo qualcosa di speciale, servono i risultati. Mancano meno partite, servono punti per restare agganciati”

    Domani è importante Linetty?
    “La Fiorentina ha tanta verticalizzazione e ribaltamenti immediati, grande corsa e tanti cambi. Ho scelta a centrocampo, è lì che sono in dubbio. Linetty è uno di quelli che può giocare”

    Quanto mancano i gol di Sanabria e Vlasic?
    “Tantissimo…Metto la mano sul fuoco che Vlasic farà cinque o sei anni ad altissimo livello: sta diventando forte. Sono convinto che ha la percezione delle cose e le vuole ottenere. Ha fatto grandi partite nelle ultime nonostante prendesse antibiotici per un dolore al dito. Gli mancano un po’ di gol. Sanabria ha avuto situazioni in cui si è sentita la differenza se segni o non segni: facciamo pressing alto, abbiamo rubato tanti palloni a Roma e bisognava fare meglio”

    Belotti è rinato a Firenze
    “Ho avuto un grande rapporto con lui, mai visto un idolo come lui qui: nemmeno come Milito al Genoa. Si è lasciato male qui…Ho visto un giocatore molto forte a tratti, speriamo che Buongiorno riesca a fermarlo”

    La squadra crede fortemente all’Europa?
    “Sì. C’è delusione con se stessi per gli ultimi risultati: sono piccoli dettagli che, come società, devono farci riflettere. Per come ci esprimiamo, ci mancano i dettagli. E non è solo sfortuna, ma bisogna riflettere come ridurre queste cose e diventare ancora più competitivi”

    Come sta Pellegri?
    “Sta bene”