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  • Torino, Juric: “Il Milan ha grandi qualità”

    Torino, Juric: “Il Milan ha grandi qualità”

    Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la partita con il Milan. Ecco le sue dichiarazioni

    Che lavoro avete fatto in questa settimana?
    “Dovevamo recuperare bene, vediamo domani se l’abbiamo preparata come volevamo”

    Cosa l’ha colpita nel Milan?
    “Tanta qualità, si vede il lavoro di Pioli che sta mettendo novità. Ci ha colpito il modo in cui hanno segnato, possono essere pericolosi in ogni momento”

    Novità dall’infermeria?
    “Djidji e Seck sono fuori, mi auguro che quest’ultimo torni per la prossima”

    Come ha visto Schuurs con le voci di mercato?
    “Sono cose vecchie…I giocatori risentono un po’, la differenza è notevole tra una situazione e l’altra. Ma lui è serio e lavora bene, è normale che queste cose disturbino. In ogni caso gioca”

    Come stanno Radonjic e Tameze?
    “Vogliamo portare Rado con tutto il cuore ai livelli dell’anno scorso, alla fine della stagione: per noi è fondamentale il suo apporto. E’ importante avere i giocatori offensivi in forma, sta lavorando bene. Tameze è top da quando è arrivato, lavora bene ma quando si lascia un po’ andare ci vuole più tempo per acquisire la forma giusta: lavora forte, ma non lo vedo al massimo della forma. Si sta avvicinando”

    Un commento su Lazaro
    “Sono contento, è tornato con il sorriso e con la voglia di fare bene. Non ha preferenze, può far bene su entrambe le fasce: questo è un bene per noi”

    Quanto è importante avere un volto nuovo nel reparto offensivo, magari come punta?
    “Abbiamo introdotto tante cose in questi due anni. Sono concentrato su chi ho, che migliorino e che entrino in forma. Sappiamo che il gioco d’attacco è anche individuale, ma siamo convinti che i nostri possano fare meglio rispetto al Cagliari”

    La società a livello di idee ha fatto il possibile sul mercato?
    “Vedo la squadra come l’anno scorso, come struttura e come tutto. Abbiamo cambiato solo Singo con Bellanova, qui c’è da lavorare molto. Il resto è rimasto invariato, manca Miranchuk e l’altro giorno sarebbe servita fantasia. Questa domanda è da fare a Vagnati o ad altri, ho una buona squadra e sono concentrato su questo. Dobbiamo inventarci nuove soluzioni, magari con lo stesso modulo abbiamo fatto altri movimenti. Ci basiamo su questo, non facciamo stravolgimenti ma si adatta a quello che ha”

  • Torino, Juric: “Siamo un gruppo di giovani”

    Torino, Juric: “Siamo un gruppo di giovani”

    Il tecnico Ivan Juric presenta in conferenza stampa il primo appuntamento in campionato contro il Cagliari. Ecco le sue dichiarazioni

    Come arrivate a questa partita?
    “Abbiamo problemi in difesa, ci mancano dei giocatori e anche sulle fasce. Ranieri è un maestro, anche a livello umano, affrontarlo è molto difficile”

    L’organico a disposizione è idoneo per fare il salto?
    “Penso sia tutto chiaro…Sono andati via più giocatori di quanti arrivati, non siamo al livello dell’anno scorso. Sappiamo tutti chi è andato via e chi è arrivato, è facile capire cosa ci manca”

    E’ la partita di Bellanova?
    “Confermo quanto ho detto: ha le caratteristiche giuste, ma su certi aspetti deve lavorare per arrivare ai livelli di Singo. E’ un giovane, che ha giocato poco ma di grande prospettiva e che deve lavorare tantissimo”

    Quanti uomini mancano o pensa che possano arrivare dal mercato?
    “La società ha fatto lo sforzo di confermare fino ad oggi una parte della squadra. Avere un giocatore in prestito o di proprietà è diverso, ma alcuni giocatori non sono stati sostituiti. Per un salto di qualità e per fare qualcosa in più devi sostituirli con giocatori più forte. Adesso dobbiamo almeno pareggiare quelli dell’anno scorso”

    Ci sono assenze importanti?
    “Rodriguez, Schuurs e Buongiorno hanno fatto un bel ritiro. Preoccupa Djidji, va a rilento, mentre Zima era ai box per vecchi problemi. Sulle fasce abbiamo perso Singo e non abbiamo tante opzioni, speriamo stiano tutti bene”

    Avete un vantaggio rispetto all’anno scorso?
    “Il più grande lavoro è che non abbiamo più giocatori in prestito, li abbiamo comprati e abbiamo tanti giovani: questo è un gran vantaggio, anche poter proseguire il lavoro fatto. Si lavora meglio perché ti conoscono di più”

  • Messias in uscita dal Milan, potrebbe essere il rinforzo giusto per il Torino di Juric

    Il Milan prima di comprare dovrà cedere qualche pezzo della rosa per finanziarsi il mercato. Uno dei calciatori in uscita è Junior Messias, infatti la società rossonera è in cerca di un rinforzo a destra, vi abbiamo fatto i nomi di Berardi e Zaniolo su tutti. L’esterno mancino brasiliano però potrebbe rimanere in Italia, infatti già nelle scorse sessioni di calciomercato il Torino si era mossa per il trasferimento dell’ex Crotone. Quest’estate potrebbe essere la volta buona per vedere Messias alla corte di Ivan Juric.

  • Torino Juric ancora insieme

    Dopo l’incontro di oggi con il presidente, arriva la conferma della permanenza del tecnico croato alla guida del Torino. Già ieri, dopo la partita contro l’Inter, le parole di Cairo: “Juric resterà con noi anche il prossimo anno”, facevano intuire come sarebbe andato oggi l’incontro in sede. Anche senza aver raggiunto l’Europa il presidente del Toro ha confermato il Mister per l’anno prossimo.

    Quindi, nella seconda settimana di luglio, quando inizierà la preparazione dei granata, a Pinzolo e non più in Austria come negli anni precedenti, rivedremo Ivan Juric  dare direttive al nuovo Torino.

  • Torino, Juric: “Chiudere all’ottavo posto in classifica sarebbe fantastico”

    Torino, Juric: “Chiudere all’ottavo posto in classifica sarebbe fantastico”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Torino Juric.

    A parte Radonjic e Lazaro ci sono indisponibili?
    “Solo loro due, gli altri sono a posto”

    Quanta pressione sentite?
    “Nessuna. Devono giocare felici e liberi”

    Ci dà una valutazione sulla stagione?
    “Da come siamo partiti e come eravamo messi, i ragazzi sono stati splendidi e hanno lavorato bene. I vecchi si sono confermati, i giovani sono migliorati: hanno messo impegno e volontà. Il giudizio si dà anche un po’ se domani arriveremo ottavi, sarebbe una cosa inaspettata e splendida”

    Su cosa avete lavorato in questa settimana?
    “In Italia si è cambiato, tante squadre senza obiettivi fanno punti e inguaiano chi lotta per qualcosa. L’Inter penserà un po’ alla finale, ma a noi non ci deve interessare molto. Dobbiamo giocare come ultimamente”

    Ritrovarsi a 90′ dalla fine a questo punto, lei come si sente?
    “La mia sensazione è che tutto il nostro gruppo di lavoro può fare meglio, ma abbiamo fatto benissimo. Tutti hanno lavorato bene, ho sensazioni positive per come si è costruito e come siamo cresciuto. Sono soddisfatto. Mi piacerebbe tanto vincere domani e arrivare ottavi, poi vediamo a cosa ci porta. Sarebbe un giusto premio per tutto il lavoro dei ragazzi”

    Sarà ancora sulla panchina del Toro?
    “Non voglio parlare né di futuro e né di passato. Voglio godermi il momento, se tutto va bene sarà una dei più grandi risultati degli ultimi trent’anni. Voglio viverlo bene, poi si penserà ad altre cose”

    Ci sono ancora margini di crescita per il prossimo anno?
    “Tanti hanno fatto la miglior stagione da quando giocano a calcio, c’è chi mi ha sorpreso in positivo ed è cresciuto più di quanto pensassi. Possiamo crescere un po’ individualmente, ma anche e soprattutto su idee e maturità. Come singoli in tanti sono al livello molto alto per le loro capacità, come squadra si può crescere”

    Come siete più efficaci in trasferta?
    “Non ho spiegazioni”

    Domani si preannuncia uno stadio pieno: ha riportato la passione che chiedeva?
    “No, assolutamente no.”

    Non c’è contemporaneità tra le gare: cosa ne pensa?
    “Facevamo le tabelle per arrivare ottavi, dopo ogni partita scrivevamo dove eravamo. Nell’ultima partita abbiamo scritto solo Toro, del resto non ci interessa. E’ tutto nelle nostre mani: prima eravamo indietro a qualcosa, ora ci giochiamo quello che volevamo e non dobbiamo pensare alle altre”

    Si sono alzate le aspettative: può bastare un mercato per colmare il gap con quelle che arriveranno davanti?
    “Siamo consapevoli che otto squadre, incluse la Fiorentina, hanno una struttura nettamente superiore alla nostra. Con un mercato non è che cambi, i giocatori non cambiano tutte queste differenze. Noi dobbiamo concentrarci sul diventare perfetti e alzare l’asticella del lavoro: siamo ad un livello buono, io voglio portarla ancora più su. Ci mancano delle persone che facciano la differenza, dei professionisti di alto livello. Nell’acquisto dei giocatori dobbiamo essere più avanti, così magari riesci ad avvicinarti. Ma economicamente non ci sono le basi, c’è un abisso sugli introiti”

    Quanto è stimolante il lavoro per il prossimo anno?
    “Questo anno è già stato stimolante, abbiamo alzato il livello del lavoro. Si può ancora alzare il lavoro del mio staff come miglioramenti dei giocatori, poi bisogna alzare il livello d’attenzione per acquistare giocatori. In alcune situazioni siamo stati frettolosi e non in sintonia totale, si può fare meglio”

    C’è una base importante?
    “In questi due anni, al di là dei risultati ottimi, è stato importante il lavoro: abbiamo fatto un cambio generazionale, sono andati via giocatori con contratti alti e ne sono cresciuti altri. C’è un valore chiaro per la società, in quel senso si è fatto un ottimo lavoro”

    Le piacerebbe un’esperienza all’estero?
    “Si, ho conosciuto realtà superiori alla nostra. Mi stuzzica molto vedere a che livello sono, anche per imparare”

    Chi sono gli intoccabili per il prossimo anno?
    “Non ce ne sono…Il caso Belotti ha dimostrato che una società come il Toro non può permettersi queste cose. Ma Buongiorno non dovrebbe mai essere ceduto: rappresenta il Toro. Poi ognuno ha il suo prezzo, ma Buongiorno è davvero il Torino”

    Più soddisfatto dell’esperienza al Toro o al Verona?
    “A Verona avevamo più potere decisionale anche sulle piccole cose, io e D’Amico abbiamo creato una ricchezza unica. Ma sono belle esperienze entrambi”

    E’ stato l’allenatore più aziendalista del Toro facendo crescere il valore dei giocatori: si sta occupando anche della campagna acquisti?
    “Si parla in sintonia. Vagnati è sempre in giro, anche adesso è in Argentina: è un direttore sportivo che viaggia e che vede i giocatori, poi si discute delle caratteristiche. Più si va avanti, più capisce quello che voglio io e si sbaglia di meno”

  • Torino, Juric: “La squadra ha qualche acciacco”

    Torino, Juric: “La squadra ha qualche acciacco”

    Il tecnico del Torino Ivan Juric presenta la sfida fissata per domani alle ore 15 contro lo Spezia. Ecco le sue dichiarazioni.

    180 minuti: che aria tira al Filadelfia e che settimana è stata?
    “C’è tanto da giocarsi…La squadra ha qualche acciacco come Sanabria e Miranchuk che vanno gestiti, li prepariamo solo per giocare. Abbiamo voglia di fare alla grande le ultime due. Abbiamo una striscia positiva di prestazioni e punti e vogliamo continuare così”

    Vlasic e Miranchuk sono sotto esame?
    “No, siamo già molto soddisfatti di loro per come hanno giocato e per come si comportano. Abbiamo avuto sensazioni positive per tutti e due”

    Serviranno valori non solo tecnici?
    “Non sono del tutto d’accordo…L’altro giorno ci è mancata proprio la tecnica. Abbiamo fatto tante belle cose, ma abbiamo sbagliato tanto negli ultimi passaggi. Altre volte sbagliavamo le occasioni per le parate degli avversari, mentre ora abbiamo mancato clamorosamente l’ultimo passaggio in 10-12 occasioni. Il gol si fa con la tecnica. Se non metti carattere e determinazione non c’è partita, per noi è sempre stato così. Quello non deve mancare mai”

    Ha qualche rammarico?
    “L’unico è la sfida contro il Monza, meritavamo di vincere e c’erano due rigori netti: influiva sulla classifica, è stata una partita pesante per l’arbitraggio. In quella partita non è stata colpa nostra”

    Cosa si aspetta dallo Spezia?

    “Abbiamo voglia di fare bene, sente che sta giocando bene e si diverte. Lo Spezia si gioca la salvezza e ha tanti valori, lo abbiamo visto all’andata: ha giocatori interessanti, hanno caratteristiche che mi piacciono e che sono europee di gamba e tecnica. Se sei sotto, non c’è partita: all’andata venivamo dalla coppa Italia e loro hanno vinto meritatamente. Dobbiamo sfruttare tutto e provare a vincere”

    Domani giocheranno Lazaro e Miranchuk?
    “Sono scelte, dobbiamo decidere. Abbiamo provato diverse cose, è tutto possibile”

    Su Lazaro: come mai è subentrato e non ha giocato tanto dall’inizio?
    “Scelta tecnica dovuta al fatto che dopo l’infortunio non lo abbiamo visto come prima”

    Si aspettava una crescita maggiore di Singo?
    “A volte fa prestazioni di grande livello, è ottimo nella fase di ripartenza e difende bene, non soffre esterni forti. Ma deve migliorare nell’ultimo passaggio e sui cross: se fa il salto, diventa un quinto importantissimo. E’ un peccato vederlo arrivare così tante volte e non alzare il livello. E’ giovane, ci lavora e speriamo che ci arrivi”

    Si vede ancora al Toro?
    “Si parla di futuro e di passato, non lo vedo come una cosa positiva perché le nostri menti vanno su cose che non possiamo cambiare. E’ un bel momento per il Toro, ci esprimiamo bene e bisogna pensare a Spezia e Inter divertendoci e provare a fare bene. Dobbiamo pensare al presente, per il resto si vede, si risolve e si discute”

    Come stanno Sanabria e Miranchuk?
    “Dico gestire: Sanabria non si allena con noi, fa una parte e poi dobbiamo stare attenti al suo adduttore. E’ in un momento positivo, siamo concentrati sulla partita e non prendiamo rischi, sperando che duri il più possibile. Quando abbiamo capito che non ce la faceva più, lo abbiamo tolto. Miranchuk ha un dito rotto, deve prendere farmaci per non sentire dolore ma mi auguro che anche lui giochi il più a lungo possibile”

  • Torino, Juric: “Con il Verona è una partita speciale”

    Torino, Juric: “Con il Verona è una partita speciale”

    Il tecnico del Torino Ivan Juric presenta il lunch-match di domani al Bentegodi contro l’Hellas Verona. Ecco le parole del tecnico granata.

    E’ una partita particolare contro il Verona: come ha visto Ilic?
    “L’ho visto normale, è concentrato. E’ un ragazzo giovane ma già con esperienza per affrontare questo tipo di gare senza problemi”

    Come stanno gli infortunati?
    “Sono tutti disponibili. Schuurs ha fatto gli ultimi due allenamenti senza problemi, Aina e Vieira stanno bene. Miranchuk però si è rotto il mignolo del piede, ha tanto dolore e non ci sarà. Per Radonjic ci vuole ancora un po’ di tempo”

    C’è una parte emozionale nell’affrontare un Verona che ha bisogno di punti salvezza?
    “Anche noi abbiamo bisogno di punti, non mi disturba questo. Ma per me Verona è un posto magnifico, mi ha salvato e rimane nel mio cuore”

    Cosa si può ancora dire su Sanabria?
    “Abbiamo trovato un equilibrio. E’ un attaccante un po’ particolare, un finto nove che lo lasciamo esprimersi come vuole. Si sente bene e vuole mantenere questa fame, oltre ad essere determinante. Negli ultimi tre o quattro mesi ha fatto belle cose”

    Nella volata all’ottavo posto ci sono allenatori in rampa di lancio: cosa vorrebbe dire per lei arrivare ottavo?
    “Non ragiono in quest’ottica individuale, mi interessa solo la squadra. Sono entusiasta, l’altro giorno ho visto un dominio: torni a casa dici ‘tanta roba’. Vedo ragazzi a questi livelli contro squadre difficili, dominiamo e fa piacere. Non vivo mai le cose individualmente, non mi hanno mai caricato. Voglio che la squadra arrivi il più in alto possibile”

    Si sono persi i gol degli esterni: potete fare meglio sul mercato a proposito di questa tematica?
    “I numeri sono numeri, poi magari in tre mesi sono discutibili e in due anni un po’ meno. Quando vedo la squadra giocare come l’altro giorno, è chiaro che ci manchino i particolari: precisione nel cross, il tiro da fuori, il colpo di testa dentro l’area. La Lazio magari vince perché sa tirare da 25 metri…Se non riesci a concretizzare le occasioni, ti mancano i gol. L’altro giorno dovevamo vincere facile, al di là dell’arbitro che ha fatto cose scandalose, ma potevamo fare meglio in certe situazioni”

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    Djuric può cambiare il vostro assetto difensivo?
    “Loro sono ultra aggressivi, Bocchetti sta facendo un lavoro eccezionale. Nella mia griglia di partenza li davo più forti di noi, volevamo cambiare modo di giocare e sono tornati a quello vecchio. All’andata Djuric è stato tosto, ti porta tanti avversari vicino all’area ed è difficile da difendere: è una caratteristica che dà fastidio, ma noi non cambieremo. Sarà una gara a uomo e con ritmi alti, il Verona cercherà molto Djuric”

    Qualcosa in più su Miranchuk?
    “Ha tanto dolore, quando gli diminuisce gioca. Mi auguravo tornasse già in questa, non è che peggiori se giochi con i farmaci. Spero di averlo per la prossima”

    La Primavera è ai play-off: c’è qualche giovane interessante?
    “Negli ultimi due anni è stato fatto un bellissimo lavoro. Mi piace mister Scurto, li allena bene e hanno concetti, lavoriamo in sintonia. Ci sono ragazzi interessanti che mi stuzzicano: bisogna ragionare per non sbagliare i tempi, ma in tanti mi piacciono molto e mi fa piacere allenarli quando sono con noi. In 3-4 anni possiamo avere giocatori tipo Buongiorno. Ce ne sono diversi, hanno fatto un bel lavoro. Bisogna valutare che livello c’è in Primavera, il livello è basso e si fatica a capire il valore dei ragazzi: in allenamento però vedo il loro valore, N’Guessan è tosto ed è cresciuto molto”

    Domani è più per Seck o Karamoh?
    “Sono simili, uno parte e l’altro subentra. Mi serve che stiano bene entrambi, in settimana mi sono piaciuti tutti e due”

    Ha la stessa unione dei tempi di Verona?
    “Siamo cresciuti tutti quanti. Il Verona per me era speciale, gestivo tutto con D’Amico e decidevamo tutto noi, potevi creare ciò che volevi. Qui ci stiamo avvicinando e capendo, siamo uniti e mi entusiasmano anche le cose della Primavera perché mi sento partecipe”

    A quattro dalla fine siete ottavi: se lo aspettava? Ci credete?
    “Ci siamo rimasti male dopo il Monza, c’era sensazione di superiorità e torti arbitrali. Quei due punti sono pesanti. Ci piacerebbe finire davanti a quelle squadre: il nostro obiettivo è quello, è difficile perché abbiamo gare impegnative ma l’obiettivo è arrivare primi in classifica in questo mini-torneo. E’ un obiettivo forte”

    Siete in linea con le sue aspettative?
    “Abbiamo fatto un lavoro eccezionale economico della società con buoni risultati. Vorrei sempre qualcosa in più, nella testa del presidente stiamo seguendo la marcia sua, che si era immaginato. Tutti vogliamo di più, ma non è facile: le altre squadre sono ad un livello molto alto. Abbiamo fatto tante cose buone, vogliamo finire in modo ottimale per chiudere un biennio nel modo giusto”

  • Torino, Juric: “Il Monza gioca molto bene”

    Torino, Juric: “Il Monza gioca molto bene”

    Dalla sala delle conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la partita contro il Monza. Ecco le sue dichiarazioni.

    Singo e Schuurs out complicano i piani?
    “Il Monza gioca bene a calcio, è una squadra che domina perché ha giocatori tecnici con idee e sono completi. Singo tornerà la prossima, magari anche Schuurs potrebbe rientrare”

    Quindi Schuurs può già rientrare?
    “E’ una roba da poco, la tempistica è più o meno per la prossima. Zima torna, Radonjic ci vuole ancora un po’ e Aina tornerà la prossima settimana”

    Superga?
    “E’ una grande emozione vedere così tanta gente, è stato emotivo per Buongiorno”

    Che fine campionato sarà?
    “Saranno cinque battaglie, sono estremamente soddisfatto del nostro cammino: ora bisogna mantenere questa intensità mentale e di fare il massimo, se perdi quello si vedono i difetti. Dobbiamo credere in ciò che stiamo facendo, mettendoci grande determinazione come Buongiorno sul gol che ha fatto a Genova. Tutto sommato, abbiamo fatto oltre le mie previsioni per come eravamo partiti tra mille domande. Vedo una grande crescita da quando è arrivato Ilic, sarebbe un peccato non sfruttare questo momento e dobbiamo dare il massimo”

    Come mai questi risultati altalenanti?
    “Non siamo una squadra da Europa League, abbiamo sbagliato poche partite e siamo stati sempre al massimo. I risultati sono stati altalenanti perché non siamo una grande squadra, altrimenti saremmo con la Juve, il Milan e le altre”

    Un giudizio su Miranchuk
    “Sta facendo bene con le sue caratteristiche, ha fatto tante belle cose. Lo vedo felice e sorridente, è un segnale che sta bene e spero sia determinante. Ci sono giocatori che hanno un passato difficile con gli infortuni e bisogna stare attenti a dosarli, senza andare oltre. L’altro giorno mi è piaciuto molto Seck, ha fatto belle cose a Genova”

    L’attacco è al completo con Sanabria e Pellegri: come li gestirà?
    “Sanabria è il nostro attaccante di riferimento, l’altro giorno poteva fare due gol. Pellegri deve ritrovare la condizione migliore”

    L’anno prossimo che tipo di gioco potrebbe fare?
    “Non ci penso…sono troppo concentrato sul presente. Non posso rispondere, penso solo a queste partite”

    Com’è il nuovo portiere Popa?
    “Non lo conosco, ognuno fa il suo”

    In trasferta siete da Champions, in casa meno: ci sono motivazioni?
    “Non ricordo l’anno scorso, forse avevamo fatto meglio in casa. Noi puntiamo a giocare sempre uguale, non ho mai preparato una gara diversamente se in casa o fuori. Quest’anno va meglio fuori casa, ma non credo ci siano problemi in casa”

    Qualche aneddoto su Palladino?
    “Abbiamo giocato insieme, l’ho portato a Crotone verso novembre e ha fatto una decina di partite di livello assoluto tanto che siamo saliti in A. C’è amicizia e stima, condividiamo le idee e sta facendo benissimo. Può arrivare in alto, tutti noi di Gasperini arriveremo in alto. Anzi, siamo già in alto: è uno stile di gioco che dà i suoi frutti”

    Come mai recuperate poco quando andate sotto?
    “Io voglio vincere, se recupero o lo faccio subito non mi ossessiona”

    Avete avuto tanti infortuni muscolari: avete fatto riflessioni?
    “E’ una tematica che mi ossessiona e mi piace analizzare il cammino di un infortunio, capire come arriva. La prima cosa è il cambio di metodo di lavoro, un po’ come Praet l’anno. Se prendi giocatori che hanno avuto problemi in passato, c’è grande possibilità che si stirino. Possiamo crescere per vedere il recupero di un giocatore, ma ci sono annate in cui lavori triplo e non succede niente e poi come questa che lavori meno e ne hai di più. E’ importante anche il motore di un giocatore: chi ha la fisicità per giocare ad alta intensità oppure se deve andare oltre. Dobbiamo fare meglio quando li prendiamo, possiamo vedere chi stiamo prendendo e che capacità ha per giocare ad alta intensità. E’ una parte fondamentale dello sport, ma c’è anche una componente del caso: a volte non puoi fare nonostante controlli tutto. Spesso si parla di allenamenti intensi, io penso che questo concetti ha distrutto migliaia di ragazzi: non hanno permesso loro di crescere, li hanno bloccati. In altri sport si lavora di più, nel calcio si dice che si lavora troppo ma non è vero. Dobbiamo perfezionarci e diventare più scientifici per capire meglio”

    Ha la tentazione di farli lavorare?
    “A Verona li ammazzavo, il volume di lavoro era 50% di più di quest’anno e non abbiamo mai avuto problemi, solo con Kumbulla che aveva fastidi alla schiena ma poi a gennaio lo abbiamo risolto. Vedendo gli altri campionati, qui siamo a livelli bassi di scienza e di capire i recuperi. Siamo indietro, specialmente i giovani li stiamo buttando via. Dovrebbero lavorare il triplo, bisogna lavorare di più e ognuno più individualizzato. Rodriguez è un giocatore che passa tre ore al giorno dal fisioterapista: per me è un allenamento, per mantenersi così deve fare così. Io gli tolgo sempre qualcosa di lavoro, ma fa sempre lavoro individuale per mantenere la sua forma. E noi dobbiamo andare verso l’individualizzazione del lavoro. Bisogna migliorare su questo”

  • Torino, Juric: “Con Gasperini solo belle partite”

    Torino, Juric: “Con Gasperini solo belle partite”

    Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, l’allenatore Ivan Juric presenta la gara contro i nerazzurri dell’Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni.

    Si è fermato Radonjic, era uno dei più in forma.
    “A volte succedono cose inaspettate. Aveva saltato l’ultimo allenamento, poi in rifinitura si è fermato e mi dispiace. Per la prima volta nella vita sentiva che stava facendo le cose per bene, è un dispiacere ma abbiamo altre opzioni. Riusciremo a sostituirlo bene. Speriamo che riesca a recuperare, vediamo piano piano: lui è fiducioso, mi viene difficile dare dei tempi di recupero. Non prima del Monza, non così presto sicuramente”

    Che emozione è affrontare Gasperini?
    “Sono sempre state belle partite, anche a Bergamo abbiamo perso ma giocando bene. L’Atalanta è una grandissima squadra, ha giocatori che giocano da tanto insieme e sanno cosa devono fare per vincere”

    Cosa si aspetta da Vlasic?
    “Abbiamo tre gare in una settimana, devo gestire bene tutti gli attaccanti. Non ho dubbi su Vlasic: ci sono ragazzi seri e patiscono quando non fanno belle prestazioni, lui si è allenato al massimo e speriamo che continui così per fare un gran finale di stagione”

    Come ha visto la gara contro la Lazio?
    “Spesso si esalta un modo di difendere trascurando le altre cose. Contro la Lazio li abbiamo fatti correre a vuoto per 8 chilometri in più di noi. Queste cose vengono messe in secondo piano. Cambiamo ed evolviamo, Gasp gioca con Pasalic e Koopmeiners a centrocampo. E’ diverso rispetto ad Ilicic e Gomez. Poi mettono giocatori che possono cambiare la partita. Lavoriamo sullo sviluppo del gioco e sui movimenti”

    Cambia qualcosa affrontare una difesa a quattro o a tre?
    “Ci sono state partite come contro la Salernitana in cui meritavamo di vincere e ci è andato male. Il concetto di gioco è diverso, magari con le difese a quattro abbiamo un altro tipo di superiorità e noi la stiamo sfruttando bene come contro Lazio e Sassuolo. Con le difesa a tre è uno scontro uno contro uno e magari pecchiamo un po’. Una partita come quella di domani sarà completamente diversa rispetto a Roma”

    Torna Pellegri?
    “Sì, gli sono serviti i minuti con la Primavera: è importante per lui trovare felicità di giocare a calcio ed equilibrio”

    Giocherà Karamoh?
    “E’ un’opzione, sì. Abbiamo lavorato con le coppie, lui è quello di Radonjic, ma deciderò domani”

    Serve una vittoria contro Gasp per non essere più considerato un suo allievo?
    “Gasperini è come Sacchi, ci sono tanti giocatori che fanno la linea a quattro ma non mi sento oppresso. Si sono sviluppate mille situazioni di gioco diverse, è normale che l’influenza sia forte e sono contento. E’ uno dei più forti. Sacchi giocava con la linea alta, ora tanti allenatori lo stanno rifacendo. Sacchi cambiò il calcio, in Germania parlavano di lui. E’ normale che io senta l’influenza di Gasperini, ma sono molto contento e felice”

    Per Miranchuk sarà una partita speciale
    “Vale il prezzo del biglietto la sua purezza tecnica. Mi farebbe piacere se rimanesse con noi”

    Su quale piano si giocherà la partita?
    “C’è differenza negli attaccanti, non c’è vergogna a dire che i loro sono nettamente superiori ai nostri. Rispetto al passato segnano di meno, noi dovremo essere perfetti come contro la Lazio. Sarà una gara diversa, dovremo seguire il nostro piano partita. Contro la Lazio è stata una partita completa, c’è stata applicazione, e dovremo farla così con cattiveria agonistica. Dobbiamo sfruttare ogni minima occasione. Servirà anche un po’ di fortuna”

    Puntate a provare a raggiungere il settimo posto oppure l’ottavo?
    “Nella nostra testa c’è solo la gara di domani, affrontiamo una grande squadra e vogliamo fare bella figura. Vogliamo dimostrare di essere tosti, io sono molto contento di quanto fatto e vogliamo diventare la squadra che voglio, quella che ho visto contro la Lazio”

    Avete avuto un altro bagno di folla al Filadelfia
    “Il messaggio dobbiamo mandarlo giocando bene. L’altro giorno c’erano tanti bambini, è stata una bella giornata e una dimostrazione di attaccamento. Vogliamo dare felicità ed entusiasmo, quando giochi come contro la Lazio i tifosi sono orgogliosi. Domani vogliamo ripeterci”

    Come sta Ricci?
    “Sta benissimo da tempo, aveva preso solo una botta e si è spaventato. Si è sempre allenato, Linetty a Roma ha fatto una partita magnifica e adesso sono lui, Ricci e Ilic per una maglia, con Gineitis un po’ indietro. L’Atalanta ha giocatori perfetti, noi abbiamo un po’ più di tecnica e loro più forza. I nostri sono 2001 e speriamo di portarli ad un livello superiore con il tempo”

  • Torino, Juric: “Rivogliamo la vittoria”

    Torino, Juric: “Rivogliamo la vittoria”

    Il Torino è atteso da una trasferta proibitiva contro la Lazio. Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico granata Ivan Juric.

    La Lazio ha concluso 18 gare senza prendere reti: è più difficile segnare o impedire che segnino?
    “Le partite con Sarri sono state belle, due volte 1-1 subendo gol all’ultimo o 0-0. Sono state combattute, sappiamo le loro qualità e contro giocatori che possono decidere in ogni momento. Possiamo fare un’altra ottima prestazione”

    Servirà più velocità?
    “Abbinano anche il lancio lungo al gioco nello stretto, giocano sempre gli stessi e gli basta poco per fare gol: sono queste le cose che vedi chiaramente nella Lazio”

    Come stanno gli infortunati?
    “Ricci ha preso una botta e si è spaventato, è uscito perché veniva da un infortunio ma si è allenato regolarmente. Pellegri ha sofferto tanti infortuni muscolari, deve trovare un equilibrio: non ha avuto niente. Ricci è convocato, Pellegri lo mandiamo a giocare con la Primavera. E’ la cosa migliore perché ritrovi le sue certezze per riaverlo il prima possibile”

    Domani Vlasic può fare il mediano?
    “Può diventare un’opzione: non lo pensavamo, ma le ultime due gare ci hanno detto che possiamo farlo. Posso scegliere, non pensavo di avere questa scelta in più. A volte posso metterlo, a volte metto Ricci o Linetty, adesso vedremo”

    Come si motiva una squadra che non ha obiettivi?
    “Io la vedo molto motivata e presente negli allenamenti. Vedendo anche la gara contro la Salernitana, abbiamo regalato un gol ma dobbiamo superarli e accettarli perché sono giovani. Poi hanno fatto una partita splendida, creando tanto e concedendo poco. Lo dicono le statistiche, abbiamo costruito da dietro o velocemente, con tante belle cose ma senza riuscire a segnare. Anche in settimana non noto cali, anzi vedo crescita e sono soddisfatto. La Lazio è di un livello molto alto, anche facendo tutto perfetto può non andare bene ma siamo molto motivati”

    Cairo ha paragonato l’annata al 2013/2014 che finì in Europa: cosa ne pensa?
    “Abbiamo tre punti in più dell’anno scorso, nonostante tutti i giocatori persi. Sanabria, Radonjic, Miranchuk, Buongiorno e altri stanno facendo la loro annata migliore della carriera. Mi spiace per i punti persi con Salernitana e Sassuolo, erano partite da vincere e facili per le statistiche. Vedo che giochiamo e facciamo pochi passi falsi, vogliamo fare il massimo”

    Sanabria può diventare un trequartista?
    “No. Io lo conosco dai tempi del Betis, è la sua miglior annata: ha continuità nel segnare, ma lui in fase d’attacco è un trequartista. In fase di difesa non puoi chiedergli il lavoro da trequartisti. Io e lui abbiamo trovato questo equilibrio, è un classico 9 che non può dare certe cose e ne può dare altre. In attacco è trequartista con finalizzazione, in difesa dobbiamo anche lasciarlo tranquillo senza farlo correre troppo. Vedendolo così è tanta roba, mi spiace per i fischi in generale perché in tanti stanno facendo il meglio della loro carriera. Stiamo anche modificando un po’ Radonjic, che sta andando dentro con Sanabria che esce fuori”

    Pensa di dare spazio a Karamoh?
    “Radonjic è uno che ha avuto un processo umano fantastico. Sta cambiando pelle, sta diventando un uomo. L’altro giorno ha fatto una gara splendida solo senza gol. Ho due opzioni, oggi ho parlato con Karamoh e gli ho detto di stare tranquillo. E’ bello poter scegliere, uno gioca e l’altro entra”

    Contro la Lazio può essere paradossalmente più facile visto che faticate contro chi sta più chiuso?
    “Non sono d’accordo. La Salernitana era chiusa e abbiamo creato tanto. Contro la Roma è difficile per tutti, perché dopo che segnano hanno giocatori fisici che riescono a difendere bassi. La Lazio fa bene entrambe le fasi, sa correre e difendere basso, non è solo gioco e basta. E’ una squadra completa, come dice la classifica”

    Rodriguez in fascia è un’opzione anche con Lazaro?
    “Vojvoda ha fatto una bella partita, sono soddisfatto. Lazaro è entrato e mi sembrava un po’ in difficoltà di ossigeno: devo scegliere tra Rodriguez e Vojvoda, poi far entrare Lazaro”