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  • Torino, Juric: “La Roma è una grande squadra”

    Torino, Juric: “La Roma è una grande squadra”

    Ivan Juric presenta la sfida del suo Torino contro la Roma di José Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni.

    Che partita sarà?
    Loro sono una grande squadra, gli basta poco per segnare e sono pericolosi sui piazzati. Devi essere perfetto

    Come stanno gli infortunati?
    Recuperato Karamoh, Ilic no

    Lei è stato vittima di cori razzisti?
    “Ripetiamo sempre le stesse cose…Si fa veramente poco, anche questa volta si è fatto poco come punizioni. Ogni tanto qualche ‘zingaro’, ma non cose molto eclatanti. Riesci a gestirli bene”

    L’Italia è un paese razzista?
    “Secondo me no…No. Ma ci sono le situazioni non belle. Anche noi stranieri dobbiamo avere un’apertura verso il paese che ci ospita, è fondamentale fare il primo passo per accettare la cultura. In tutti questi anni mi sono sempre sentito bene, c’è sempre stata un’apertura. Non c’è vero razzismo, ma ogni tanto succedono cose brutte”

    Che rapporto ha avuto con Belotti?
    “Eccellente, ma mi è spiaciuto il modo in cui è lasciato con il Toro. A volte non si distinguono rapporti con società e con i tifosi: è sempre stato un idolo, poteva lasciarsi meglio. Ma è un ragazzo eccezionale, è sempre stato disponibile con un buon cuore. Un ragazzo perbene”

    Qual è il senso di questo Toro-Roma?
    “Vorrei ripetere le prestazioni di Reggio Emilia, abbiamo creato tanto e concesso poco. Ci è girato male il risultato, ma la squadra era sul pezzo. Abbiamo tanti giovani, vogliamo provare i nuovi e serve una spinta emotiva per fare bene. La sfida con la Roma si carica da solo, non dobbiamo permettere di perdere altri punti e prendere altri gol sui piazzati. Serve una crescita globale”

    La trequarti è al completo: come li gestirà?
    “Abbiamo più opzioni. Karamoh lo considero un acquisto, ora ha fatto bene e adesso voglio alternare lui e Radonjic e dall’altra parte Miranchuk e Vlasic. Ci manca un po’ di velocità quando giocano Miranchuk, Vlasic e Sanabria: lavorano bene, siamo più pericolosi quando c’è un velocista come Radonjic o Karamoh”

    Ti aspetti una difesa a tre della Roma?
    Può fare quello che vuole…Con la difesa a tre ha trovato equilibrio, nell’ultima ha fatto a quattro ma avevano tante assenze. Le grandi squadre si adattano ad ogni modulo, i giocatori d’esperienza fanno più semplicemente quello che devono

    Che banco di prova sarà domani?
    Belotti e Abraham sono grandi giocatori, come tutti gli altri e anche Solbakken mi è piaciuto. Servono le coperture preventive per non permettere il contropiede

    Avrete un accorgimento particolare per Dybala?
    Uno dei miei tre dovrà salire. Preferisco un difensore che accorcia, poi si crea il tre contro due.

    Si aspettava di più da Mourinho alla Roma?
    E’ uno che arriva al risultato, è capace ad adattarsi cercando il risultato. E’ sempre stato così, non è che in passato era diverso. Ha avuto una grande carriera”

    Le manca uno come Belotti?
    Avevo la sensazione che fosse un top player, a volte. E’ imparagonabile a quelli che abbiamo noi. Ma non aveva costanza, anche a Roma sta cercando la forma migliore di quando qui segnava 20 gol. Quando sono in forma, sono fantastici

    Vorrebbe il riscatto di Miranchuk e Vlasic?
    Preferisco sempre avere più giocatori possibili che ho allenato. Quando lavori un anno, spesso mi capita che la stagione dopo faccia meglio. Più ne confermiamo, meglio è

    Pensa di mettere Lazaro?
    Ha fatto fatica a reggere il ritmo partita. Ha qualità e ha migliorato la fase difensiva, è un ragazzo a posto e lo vogliamo inserire piano piano

    Un giudizio su Radonjic
    Poteva dare palla a Sanabria in un’azione a Reggio Emilia, ma è andato dritto. E’ importante che trovi continuità: siamo partiti ad inizio anno, ora ha trovato una linea di atteggiamento e prestazioni giuste. Ora serve che alzi l’asticella, in queste dieci partite deve avere l’atteggiamento giusto e diventi un giocatore vero”

  • Torino, Juric: “Il Napoli è forte”

    Torino, Juric: “Il Napoli è forte”

    Il tecnico Ivan Juric parla come di consueto alla vigilia della sfida con il Napoli in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

    E’ curioso di vedere in campo il Napoli?
    “Si è già detto tanto, è la migliore da quando sono qua sotto tutti i punti di vista. Sono cresciuti tanto, dobbiamo essere perfetti e deve girarci bene”

    Come si ferma il Napoli?
    “Sono una squadra completa, qualsiasi cosa fai hanno una risposta. Se fai un caso, si adattano; se ne fai un’altra, sono pericolosi uguale”

    Come sta Miranchuk?
    “Miranchuk non ci sarà, speriamo di averlo la prossima. Al suo posto giocherà Radonjic. Abbiamo una soluzione in meno”

    Com’è il Napoli?
    “Non ho mai visto in Italia una squadra così. Ha pochi fuoriclasse, non come altre in passato. Impressiona la compressione del gioco: sono pericolosi sui piazzati, sono fantastici su tutto. Anche in Europa si sono viste poche squadre così”

    Buongiorno in Nazionale per la prima volta: è orgoglioso?
    “Non ho parlato con lui. Abbiamo tanti ragazzi con un atteggiamento fantastico, Buongiorno fa parte di questi: si è messo a lavorare sui difetti e sta crescendo. E poi è un nostro leader spirituale, sente la maglia perché è di Torino e del Toro. Ti dà qualcosa in più perché è cresciuto, siamo tutti orgogliosi di lui”

    Come si ferma Spalletti?
    “Hanno due fuoriclasse, Spalletti e Giuntoli: si sono migliorati a vicenda. Hanno preso giocatori moderni come Kim e Anguissa, possono giocare come vogliono contro qualsiasi squadra. Spalletti ha qualcosa in più rispetto agli altri, quando dirigono il gioco da dietro non c’è improvvisazione ma è tutto programmato. Le sue braccia indicano dove va il pallone, è una cosa fantastica. All’andata facemmo una grande partita, abbiamo commesso errori e ci hanno castigato: siamo tra le poche ad avere più possesso del Napoli e più di tiri, al di là del risultato. Ci sono stati spunti interessanti”

    Un commento su Rrahmani.
    “Sono orgoglioso di lui, lo prendemmo per pochi soldi e ci accorgemmo di lui. E’ come Buongiorno, è un ragazzo spettacolo. Il primo anno non giocò mai, ma lavorava come un pazzo per arrivare al suo momento. E’ un ragazzo d’oro

    Come si ferma Kvara?
    Kvara non lo fermi. Puoi raddoppiare, ma lasci spazio a Rui o agli inserimenti dei centrocampisti. All’andata Djidji ha fatto una grande partita, ma non so se può giocare domani. Con Kvara ti fai il segno della croce e speri non sia in giornata”

    Può giocare Gravillon?
    “Tanti giocatori ti permettono di non andare in inferiorità, Djidji è tra questi. Gravillon potrebbe avere caratteristiche di questo tipo, che accetta gli spazi aperti, e può crescere”

    Ha sempre perso contro Spalletti: come sente questa statistica?
    “Alla fine sono i giocatori…Non mi disturba, anzi stravedo per Spalletti. Altri hanno il nome ma non sono allenatori, sono gestori; lui è un allenatore. Io e Matteo siamo invidiosi delle sue conoscenze e di quanto è bravo. E’ tosto, abbiamo litigato: ha questo carattere, ma è bello da vedere”

    Che Toro ci sarà in campo?
    “Dobbiamo essere al top per aggressività e come gioco. Dobbiamo giocare bene a calcio, voglio un Toro così: siamo stati cinici e non abbiamo subito gol. Domani ci vuole tutto”

    Chi sono gli indisponibili?
    “Karamoh non riesce a recuperare dalla botta, anche se pensavo di averlo. Miranchuk salta questa, Djidji da vedere, poi Lazaro, Zima e Vieira fuori per lungo periodo”

    Un giudizio su Radonjic
    “Rispetto all’inizio, a Lecce ha fatto una partita completa con anche la fase difensiva in maniera esemplare. E’ quello che ha corso di più e ha raggiunto velocità massime, è un giocatore che se vuole….Speriamo che trovi continuità, ha doti fisiche pazzesche”

    A centrocampo chi può giocare?
    “Linetty sta facendo bene, ci sarà spazio per lui, per Ricci e per Ilic. Vedremo chi partirà, sono soddisfatto di tutti. E anche Adopo ha fatto bene. Ci sono le soluzioni giuste”

    Domani sarete liberi di testa?
    “Quando hai tutto da guadagnare, hai tanto da perdere….Può essere una gioia enorme, o magari non la raggiungi. C’è una grande occasione, con il cuore libero, ma non è vero che non abbiamo niente da perdere”

    Cosa dirà ai suoi ragazzi prima della partita?
    “Solitamente cinque prima non parlo io, parlano loro. Io parlo prima”

  • Torino, Juric: “Partita difficile con il Lecce”

    Torino, Juric: “Partita difficile con il Lecce”

    Trasferta pugliese per il Torino di Ivan Juric, domani in scena a Lecce. Il tecnico croato presenta in conferenza stampa Che partita si aspetta, contro una squadra che sta facendo un campionato importante?
    “Difficile, come all’andata. Penso sia stata giocata più o meno alla pari, hanno tanti giocatori forti e uno stile già ben definito dall’anno scorso. Lo dimostrano i risultati contro Atalanta e Roma, è difficile da affrontare”.

    In stagione avete vinto solo una volta due partite di fila, ritiene che questo sia un test importante in questo senso?
    “Sarebbe bello dare continuità ai risultati, penso che il gioco stia andando bene e i risultati li stiamo alternando. Domani è una bella occasione di fare una bella partita e cercare di vincerla”.

    Domani può essere l’occasione di Gravillon?
    “Sì, perché Djidji sta stringendo un po’ i denti. Dà tutto ma non è al massimo, domani Gravillon avrà la sua occasione”.

    Pellegri sarà convocato?
    “Sì, però siamo ancora lontani dalla forma migliore. Ha cominciato ad allenarsi con noi, non scatta come dovrebbe ma viene con noi per stare con la squadra. Non ci conto molto”.

    Come si può arrivare a una sintesi fra le sue ambizioni e quelle di Cairo?
    “Ah, non lo so. Non so che rispondere”.

    Cairo ha detto di averla accontentata su tutto. Cosa pensa?
    “Io non voglio essere accontentato, non mi piace come parola. Io voglio condividere il progetto, pensare che le cose che stiamo facendo le condividiamo e così la società cresce. Penso che noi siamo uno staff molto aziendalista, anche oltre quello che dovremmo essere in certe situazioni. Ci piace condividere le cose, far crescere la società anche a livello economico. Questa è la nostra idea di lavoro. L’accontentare mi sembra che io chiedo una pazzia e mi dicono di sì. No: noi vogliamo condividere, è una cosa completamente diversa”.

    Tornerà Ricci o Linetty-Ilic?
    “Sì, Linetty ha fatto una partita straordinaria e Ilic lo preferisco a sinistra. Partiremo con Linetty e Ilic”.

    Domani cosa si aspetta a livello di movimenti in campo e lato tecnico dalla sua squadra?
    “Io sono convinto che se noi caliamo un po’ non c’è partita. È la mia sensazione dall’inizio, è successo contro lo Spezia quando non stavamo bene fisicamente: la prima cosa è essere concentrati e forti, affrontare con grandissima umiltà la partita. Vorrei che la squadra continui a giocare bene, senza tralasciare niente come l’ultima volta pensando a non prendere gol”.

    Facendo un salto indietro al suo primo giorno al Toro, si aspettava cose diverse?
    “Ci sono sempre cose un po’ diverse. Mi aspettavo qualcosa, poi bisogna conoscersi e vedere come vanno le cose. Un po’ diverso su certe situazioni sì”.

    Djidji ha il contratto in scadenza. Chiederà alla società di proseguire con lui?
    “La mia posizione è che deve rimanere. Penso che sia un giocatore forte, che accetta spazi aperti contro qualsiasi tipo di attaccante. Non è facile trovarne uno così: ci sono difensori che certe partite le fanno bene e in altre faticano. Con certi difensori devi adattarti, con Djidji riesci a fare un calcio offensivo perché riesce a gestire spazi grandi: è un giocatore forte”.

    Cosa pensa di Adopo, anche lui in scadenza?
    “Io sono stra-contento. Ogni volta che ha giocato ha fatto bene, ci ha dato la sensazione che sta crescendo come giocatore rispetto a inizio luglio. Non posso che parlare benissimo di lui, anche domani Ricci che nelle nostre teste è titolare va in panchina con un Linetty così. Per Adopo è una situazione un po’ così: dopo il Milan poteva trovare continuità, ha margini di miglioramento enormi, è un peccato che sia in scadenza, posso dire solo questo”.

    È soddisfatto dei rapporti con la società finora o possono essere rimediati?
    “Dobbiamo concentrarci bene su queste 13 partite, io resto dell’idea che abbiamo fatto cose bellissime. Si possono fare cose ancora migliori, ma abbiamo fatto tanto. Possiamo far crescere i ragazzi e poi si vede. Lo definirei un rapporto normale, professionale”.

    Ritiene che ci sia ancora margine per costruire qualcosa, pensando ai riscatti e alle scadenze?
    “Adesso è inutile parlare troppo. Lui mi ha detto che eravamo in grandissima difficoltà un anno e mezzo fa, ora che respiriamo. Secondo lui si è fatto globalmente un grandissimo lavoro, che ha portato la società a un livello economico migliore. Voglio che noi siamo veramente concentrati su tredici partite, sul fare bene. Penso che possiamo crescere ulteriormente, alzare il livello di squadra e fare bene. Poi il resto si vedrà”.

    Karamoh?
    “Ha preso una botta sul polpaccio e non ci sarà. Ha preso una botta in partita, non sembrava granché e ha fatto tutto l’allenamento mercoledì, dopo ha sentito più dolore e non è riuscito più ad allenarsi”.

    Vlasic?
    “Sta lavorando a parte, mi aspetto che la prossima settimana possa essere pronto”.

    Il quadro degli infortunati?
    “Pellegri è rientrato, non ancora al top. Vlasic spero bene, Karamoh out, Lazaro vediamo. Zima è un percorso lungo, Vieira è ancora fuori e spero di averlo dopo la sosta”.

    Senza Karamoh, tocca a Radonjic dall’inizio?
    “Sì”.

  • Torino, scintille Juric-Radonjic dopo il derby

    Torino, scintille Juric-Radonjic dopo il derby

    Sono davvero scintille in casa Torino tra il tecnico Juric e Radonjic dopo il derby perso ieri con la Juventus. Nel corso della partita al 58′ l’allenatore granata inserisce nella mischia proprio Radonjic. Ma, nel gol del 3-2 dell’ex Bremer servito da un cross di Chiesa che non viene ostacolato da un disattento Radonjic, Juric si arrabbia e non poco per questo gol subito. Così al 75′ dopo neanche 20 minuti dal suo ingresso in campo Radonjic esce e viene sostituito. Molto dure il commento del tecnico Juric: “Evidentemente  non sono riuscito a farlo diventare giocatore. E se si comporta così significa che non ha rispetto”.

  • Torino, Juric: “Stiamo disputando un ottimo campionato”

    Torino, Juric: “Stiamo disputando un ottimo campionato”

    Ecco le dichiarazioni del tecnico del Torino Ivan Juric che presenta l’anticipo di domani sera alle 20.45 contro il Milanl

    Come avete preparato questa partita?
    “Abbiamo recuperato, fatto un allenamento buono e lavorato sui dettagli per vedere dove mettere in difficoltà il Milan”

    Com’è stato avere i tifosi al Filadelfia?
    “Era una giornata lavorativa, ma c’erano tante persone. Anche in futuro apriremo le porte per gli allenamenti”

    Come stanno gli infortunati?
    “La condizione di Ilic è lontana da quella ideale. Avrà bisogno di lavorare tanto per essere al suo livello. Viene con noi, non giocherà dall’inizio perché non riesce a mantenere un buon ritmo di allenamento: l’infortunio è andato via, ma ha bisogno di due o tre settimane per metterlo a posto”

    In mediana giocheranno Linetty e Vieira?
    “Quando perdi Lukic e Ricci, in più Ilic, sei in difficoltà. Loro sentivano dentro cosa dovevi fare, il centrocampo è sempre importante: anche Ricci aveva raggiunto un livello alto, per domani ci inventiamo qualcosa. Ci stiamo pensando ancora”

    Vlasic e Karamoh: come li gestirà?
    “Vedi partita per partita, valutando anche l’avversario. Sono contento di Karamoh, se lo meritava perché non ha mai mollato nonostante non avesse avuto grandi occasioni. Ha fatto bene, ora decideremo. E’ un esempio di giocatori che si meritano le cose buone”

    Quali sono i rischi per domani sera?
    “Mi dispiace non affrontare il Milan al massimo delle condizioni. Queste squadre sono più pericolose quando sono in difficoltà, il Milan è un esempio del calcio strano: con la Roma vincevano 2-0 e poi hanno preso due gol da piazzati, da lì ecco i risultati negativi. Basta mollare poco che cambia tutto. Del Milan ho paura di tutto, hanno due o tre fuoriclasse e gli altri di grandissimo livello”

    Sanabria partirà titolare?
    “Sappiamo cosa ci può dare, è unica punta che abbiamo in questo momento. Ci sono situazioni in cui devi avere una punta diversa per fare male. Possiamo inventarci qualcosa, ma sono situazioni e non certezze. Sanabria giocherà, so che può migliorare e andiamo con lui”

    Tra Adopo e Vieira c’è una gerarchia?
    “Linetty ha fatto un periodo positivo, ultimamente un po’ di meno. Andava forte, ora fa bene ma non così bene come prima. L’altro giorno mi è piaciuto Adopo, mi dà grande soddisfazioni. E’ simile per caratteristiche a Vieira, sono incontristi e meno tecnici. Dobbiamo ancora decidere. In questo momento Adopo conosce meglio certe dinamiche, ma ci devo pensare”

    Cairo ha detto che il contratto è pronto. Nel suo cuore, si immagina lontano dal Toro?
    “Ringrazio il presidente, chi ti offre un contratto rappresenta un orgoglio. E’ una bella cosa. Ciò che voglio è fare bene, tirare fuori il massimo dalla rosa che ho. Poi si vede in serenità e tranquillità. Adesso voglio fare il massimo: possiamo andare in difficoltà, ma dobbiamo andare oltre per ottenere il risultato. Sono concentrato su questo, bisogna essere felice e perciò voglio fare bene per poi vedere”

    Che tipo di partita sarà domani?
    “Pioli andrà con la difesa a tre, sarà simile alla coppa. Ci sarà un altro ritmo rispetto all’Udinese, il Milan corre tantissimo e pressa con le coperture giuste. Quando affronti le difese a tre diventa tanto uno contro uno, mi aspetto una sfida di dinamismo e con poco tempo da perdere”

    Può esserci un giocatore più tecnico in mediana?
    “Ci stiamo pensando, magari ci sono sorprese. Schuurs non sarebbe male come play, ma non è quella la soluzione”

  • Torino, Juric: “Dobbiamo cercare di fare il massimo”

    Torino, Juric: “Dobbiamo cercare di fare il massimo”

    Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la gara casalinga di domani pomeriggio.

    Cosa può dare Ilic?
    “Niente, domani non c’è. Ha preso una botta e non ci sarà. L’ho voluto fortemente, può essere il presente e il futuro. E’ già un buon giocatore, ma al momento è meno forte di Lukic. Mi auguro che lo raggiunga e che lo possa superare. Viene da un infortunio lungo, poi 10 giorni senza allenamenti dopo il casino e adesso ha preso una botta. E’ un investimento a lungo termine, può crescere e giocare bene. Gravillon preso perché Zima si deve operare, ne avrà anche per più di tre mesi: saremmo rimasti in quattro. Come caratteristiche sono giuste, quelle che ha visto Vagnati, e adesso dobbiamo inserirlo. Vieira è un giocatore che ci mancava, ha equilibrato la rosa perché è tosto”

    Può esserci un miglioramento rispetto allo scorso anno?
    “Non è facile…I giocatori non sono figurine, non funziona così. In un anno e mezzo abbiamo perso giocatori importanti e maturi, l’ultimo è Lukic. Ilic non è al livello di Lukic, ma sono convinto che con il lavoro può fare bene. Ci vuole tempo. Mi spiace tanto questa squadra, mi è piaciuta anche a Firenze per voglia di lottare nonostante le problematiche. Sono ragazzi a posto che vogliono crescere. Davanti a noi abbiamo un periodo da affrontare bene, con volontà e ambizione per crescere come gruppo e singoli. Non mi pongo obiettivi, voglio che si migliori”

    E’ stata una botta l’uscita dalla coppa Italia?
    “Abbiamo fatto il massimo, il Toro ha giocato al massimo contro una squadra che individualmente e di squadra è superiore a noi. Ognuno dei miei ha dato il massimo, ma gli altri erano più forti. Per la prima volta in un anno e mezzo eravamo tristi, ho visto in spogliatoio che era un piccolo sogno e mi dispiace non essere arrivati nelle condizioni migliori per gli infortuni. Non eravamo al massimo come rosa, ho percepito per la prima volta una squadra abbattuta. C’era consapevolezza di non essere riusciti, ma il giorno dopo c’era voglia di continuare. E questo mi è piaciuto. Vogliamo fare la seconda parte di campionato al massimo”

    Presi tre gol su palla inattiva: è un problema?
    “E’ un problema di altezza. Dite che rompo i cogl..oni con Pobega o con gli altri, ma è diverso se come vertice metti Beto o Linetty. Abbiamo preso gol non su disattenzioni: magari nel derby sì sul gol di Vlahovic, ma gli ultimi li abbiamo presi perché gli altri sono più forti. Alla lunga paghi i difetti che hai. Cercheremo di essere più tosti e provare a mettere ancora più voglia di non prendere gol”

    Vlasic è un po’ stanco?
    “Sono d’accordo. L’ho detto a lui: l’ho spremuto, mi prendo le colpe perché hanno riposato un po’ tutti e non lui. Ha sempre giocato e fino alla fine, la mia sensazione è quella. Ha voglia di aiutare, meno bene dove si decidono le partite. Abbiamo questa, poi venerdì e poi dieci giorni: così potrà scaricare un po”

    C’è un salto di qualità caratteriale?
    “Abbiamo perso ottimi giocatori, non mi ripeto. Non sono stato mai stato legato a una squadra come dopo Firenze, un legame forte con i ragazzi. E’ andata via tanta gente, ma in quel momento a Firenze mi sono legato. Ricci sta facendo tutto, ricordiamoci il primo Ricci che era poca roba e adesso è completo da tutti i punti di vista. Amo Schuurs come persona, non parliamo di Buongiorno…Sento tanti ragazzi miei, sono legato a loro come gruppo. Molto più che in passato”

    Come mai i quinti non segnano?
    “E’ un problema…Ci manca corsa, capacità di correre. E porta a chiudere le azioni e a difendere. E’ lì che spingo tanto, i quinti hanno sempre fatto tanti gol con me. Faraoni ne faceva sei o sette, qui non riesco a tirare fuori da loro ciò che vorrei: Aina ha cominciato un po’ ad essere pericoloso, altri molto meno”

    Ci spiega meglio questo legame?
    “Siamo tutti umani…Uno è allenatore e si creano i rapporti, loro valutano te e tu valuti loro. La mia sensazione è che, specialmente in quest’anno perché la scorsa stagione c’erano tanti problemi, sta nascendo una fiducia forte tra me e loro nonostante le difficoltà. Mi riferisco ai giocatori, alla squadra, e posso dire che siamo uniti completamente”

    Ricci-Ilic può reggere?
    “E’ calcio champagne…Come squadra, rubiamo meno palloni ma sono caratteristiche dei giocatori. Schuurs ruba meno di Bremer e Ricci meno di Pobega. Stiamo andando su una strada in cui magari siamo più belli e non è semplice davanti ad Amrabat, ma devi scegliere cosa fare. Noi abbiamo preso questa scelta: magari avremo più possesso, cercando di migliorare in fase difensiva. Proveremo a prendere il meno possibile corner e punizioni, magari rischiando qualcosa in più con Vanja”

    Domani quanto conta?
    “Vorrei riprendere la nostra strada, sarei felicissimo di ripetere la partita di Firenze. La classifica non mi ossessiona così tanto come ad altri, ma voglio una prestazione convincente. Ci mancano tanti giocatori, vogliamo fare una bella partita contro una squadra che ha tanta fisicità e gioca su questo aspetto”

    Quanto è importante porsi un obiettivo?
    “Il più grande problema è proprio questo: ciò che è successo qualche anno fa pesa, qui devi avere un obiettivo. Parlare di obiettivi qui è un po’ una presa per il c…, qui non puoi dirlo perché non sei costruito per quello. Vedo una squadra che cresce e non si pone limiti. Abbiamo fame e vogliamo vincere, faremo di tutto per diventare più forti. L’obiettivo è in ogni partita e in ogni allenamento, è il più grande obiettivo che può esserci. Il resto non è giusto nei loro confronti”

    Come stanno gli infortunati?
    “Radonjic fuori per affaticamento, mi dispiace per Ilic che ha preso una botta alla caviglia perché vorrei che capisse i nuovi compagni. Djidji a posto, Pellegri ha fatto un allenamento con noi e viene in panchina”

    Con Lukic avrebbe parlato ancora meglio di questa squadra?
    “L’anno scorso vidi due giocatori forti, Lukic e Bremer. Non giocavano bene per diverse ragioni, abbiamo fatto un lavoro splendido. Lukic si è meritato la Premier e Bremer la Juve. Mi dispiace per Lukic perché rinnovasse sei mesi fa, ma la società è stata svantaggiata perché non voleva firmare e c’era fretta di vendere. Ma hanno fatto bene: egoisticamente dico di no, ma non si sentiva ben voluto e poi c’era il rischio di fare come Skriniar che perdi un capitale. Il Toro ha fatto una scelta giusta economicamente, spero che in altri casi si faccia prima e che la società sia in vantaggio sui giocatori”

    Come mai il Toro non segna su calcio di punizione?
    “L’ultimo è stato Ljajic, è costruzione della squadra….Avevamo Lazaro che calciava bene, ora non ce l’abbiamo. A Verona c’era Veloso, festeggiavamo già quando fischiavano la punizione. Qui non abbiamo grandi tiratori di piazzati o di punizione. Non sono specialisti, mentre ci sono squadre che costruiscono sulla base dei calci piazzati: il Brentford si salva per i gol fatti sui piazzati. Ci manca quell’aspetto. Anche a noi mancano punti per i calci piazzati”

  • Torino, Juric: “Valuteremo gli infortunati”

    Torino, Juric: “Valuteremo gli infortunati”

    Ecco le parole di Juric tecnico del Torino in conferenza stampa.

    Un punto sugli infortunati
    “Schuurs c’è, ha fatto tutta la settimana. Lukic solo ieri e oggi, lo porto in panchina. Djidji è out, è stata una frattura non banale e anche Zima ha un problema al ginocchio: vediamo se con i farmaci torna per la coppa Italia, dietro siamo un po’ in difficoltà”

    Chi gioca come braccetto di destra?
    “Qualcuno dovrà adattarsi. Volevo dare minuti a Zima, vediamo se recupera per la prossima perché altrimenti diventa un problema serio”

    Percepisce un entusiasmo differente in chiave Europa?
    “Non guardiamo, noi non siamo costruiti per l’Europa e non siamo nemmeno vicini. Non rinuncio a nulla, ma non è un’ossessione. Se faremo le cose diversamente, dirò che punterò all’Europa. Noi siamo sempre gli stessi, consapevoli di ciò che siamo e che possiamo fare grandi partite a San Siro o perdere contro lo Spezia. Se giochiamo come contro la Fiorentina, della quale ho visto un potenziale immenso, possiamo competere e batterli. Ma non c’è un’ossessione, andiamo per la nostra strada e vedremo dove potremo arrivare”

    Penserà alla gara di Firenze in coppa per le scelte?
    “Sono rimasto contento di Seck e Adopo: la mia idea è sfruttare al massimo la rosa, tutti quanti. Hanno giocato praticamente tutti, andremo con la squadra migliore e che tutti diano il massimo”

    Dall’incontro con Cairo, sta capendo che la stanno seguendo nel concreto?
    “Quando finisce, parliamo. E’ giusto così…Mancano quattro o cinque giorni, tireremo le somme su tutto”

    Lukic è indispensabile?
    “Per me è fortissimo: lo considero forte perché abbina le due fasi, è diventato tosto e sa fare gol. Ma ci sono le dinamiche che a me dispiacciono, vorrei che si facessero in un altro modo per evitare problemi. C’è difficoltà in generale sui rinnovi, anche nelle altre squadre, vedremo cosa vuole il ragazzo. Il discorso non è solo sostituire, ma aggiungerne e portare chi c’è ai livelli di chi sono andati via. Se ho uno zoccolo duro e mettiamo giocatori forti, io rispondo e possiamo parlare di altri obiettivi; adesso non siamo questa cosa qui, stiamo ancora sistemando le cose ma non abbiamo ancora fatto un passo per ottenere qualcosa in più”

    Adopo può fare il centrale a destra in difesa?
    “E’ stupendo, l’ho provato in tanti ruoli. Ieri è uscita la cosa di Zima che mi preoccupa tanto, l’unico che potrebbe entrare lì è proprio Adopo in caso di emergenza durante la partita. A Monza faceva il centrocampista, non marcava l’attaccante”

    Possiamo parlarne di Ilic?
    “Ancora no…Mi sembra che le cose siano al punto giusto, ma non è tutto chiuso e non sia mai cosa può succedere. Poi ne parleremo (ride, ndr)”

    Cosa dice sull’Empoli?
    “Il Toro non può lavorare come l’Empoli: qui per la storia serve di più, loro hanno un presidente che è un grande conoscitore di calcio e giocano sempre con lo stesso modulo. Cambiano gli allenatori, ma i risultati sono positivi. E danno fiducia ai giovani, pur con uno zoccolo duro che dà sostanza per far crescere gli altri. Giocano bene, campionato eccellente. Zanetti? Si sta costruendo, l’anno scorso ha fatto fatica a Venezia: trasmettere a tanti stranieri non è semplice, a Empoli ha trovato un ambiente più semplice. Ed è bravo”

    La coppa può essere una distrazione?
    “Sarebbe grave…Siamo in un momento di campionato apertissimo, mi brucia ancora l’andata e mi sono rimasti due punti. Dobbiamo concentrarci su domani, poi avremo quattro giorni per caricarci per la coppa”

    Con Ilic può uscire Lukic?
    “Lo vorrei sempre qua, ma ci sono dinamiche diverse. La dinamica è quella: arriva un ragazzo più giovane, magari parti un pelo più basso ma speri di arrivare più in alto. Ma rimani nell’ottica del ricambio, a volte è anche giusto come successo come un’offerta per Bremer. E poi ci arrangiamo…Mi lamento, ma poi gioca Adopo o gioca Seck: crescono bene, noi ci arrangiamo. Sai che non hanno il valore di Amrabat, ma sono seri. A volte è meglio giovani che danno tutto piuttosto che un cambio che non ti rende. Ci arrangiamo, penso”

    Seck può essere punta o seconda punta per esplodere?
    “Partite come a Firenze, con loro che sono alti, lui può fare vedere le sue caratteristiche di accelerazioni e attacco allo spazio. A spazi stretti, escono le sue difficoltà che tutti hanno visto. Dire che sarà il mio attaccante è prematuro, ma a Firenze mi è piaciuto. Ha iniziato tardi a giocare a calcio, deve migliorare tanto sulle basi come stop e colpo di testa”

    Come sta Pellegri?
    “Rallentato un po’ il recupero, ci vorrà un po’ di più…Mi dispiace tanto: lui ha potenza ed è un attaccante puro, ma a causa degli stop non riesce a completarsi. Avremo più pazienza e comincia ad essere più completo. Non è andato tutto alla perfezione, ma non parliamo di tanti giorni. Spero che verso la fine della prossima settimana si alleni con noi”

  • Torino, Juric: “Dobbiamo ritrovare i 3 punti”

    Torino, Juric: “Dobbiamo ritrovare i 3 punti”

    Il Torino è atteso dalla trasferta di Firenze, i granata cercano il riscatto contro i viola: è da quattro partite di campionato consecutive, infatti, che Buongiorno e compagni non riescono a trovare la vittoria, con l’ultimo successo che risale al 9 novembre scorso. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenterà la sfida in programma domani al Franchi alle 20.45. Ecco le sue dichiarazioni:

    Che partita sarà e come arrivata?
    “La Fiorentina ha 20 giocatori di grande livello. Hanno pagato l’inizio con le coppe europee, ma è una grandissima squadra e un grande allenatore, Italiano mi piace tanto”

    Come sta Schuurs?
    “Penso che non recuperi…Ho una piccola speranza, sta migliorando e domani proveremo a portarlo in panchina in caso di emergenza. Lukic è fuori e spero di averlo già per l’Empoli, Aina e Pellegri si avvicinano, Lazaro è il percorso più lungo”

    Com’è andato l’incontro con Cairo?
    “E’ stato bello confrontarsi, abbiamo fatto il punto della situazione: quando la guardi con serenità, vedi che in un anno e mezzo si è fatto un lavoro eccezionale. Sia dal punto di vista economico, con abbassamento monte ingaggi e la vendita di Bremer, ringiovanimento della rosa e risultati migliore. Ora la società può vedere il futuro con occhi diversi rispetto a un anno fa. Ho detto ciò che penso, dove si può fare meglio, adesso vediamo. Rinnovo? Non è quello il discorso…Non è una priorità fare il contratto lungo per avere più soldi, ma l’obiettivo è principalmente sportivo. Parlato al 95% di calcio e di come sviluppare la società, anche il settore giovanile ha alzato il livello e ci sono più ragazzi della Primavera più forti, il Filadelfia è migliorato molto. Vedo cose positive, è il momento di decisioni importanti e di capire la strada che prenderà il Toro. Ho ancora un contratto lungo…Per me è importante che la squadra faccia sei mesi alla grande, che si migliori e abbiamo voglia di fare bene in campionato e sarebbe importante fare la semifinale di coppa Italia. Le finanze di un club sono importanti, ora dobbiamo migliorare. Poi si vedrà”

    Ilic?
    “E’ del Verona, è giusto non parlare di giocatori degli altri”

    Le hanno detto se con il ricavato di Bremer si può rinforzare la squadra?
    “Mi è stato detto che la situazione finanziaria è cambiata radicalmente. Era una situazione drammatica, ora si prenderà una decisione e quale strada percorrere. Ci sono problemi, ma si possono affrontare bene. Abbiamo scadenze e prestiti, tanti in scadenza nel 2024, vediamo come possono fare il presidente e Vagnati. Lo vedremo già nei prossimi giorni”

    Cosa farà l’anno prossimo?
    “E’ tanto lontano. Siamo in un punto in cui ci conosciamo meglio e sono consapevole di tutto, così come loro sanno come sono io. Vorrei che domani la squadra, nonostante le assenze, faccia una grande partita. Le mie preoccupazioni sono sulle prossime partite. Per un allenatore cambia tutto in tre settimane, concentriamoci sul presente”

    Ci pensate alla coppa Italia?
    “Ora c’è la Fiorentina, ma siamo in emergenza. La coppa è importante, può essere una partita molto importante per il Toro”

    Avete recuperato dalla stanchezza?
    “E’ difficile fare tanti cambiamenti viste le mancanze. Abbiamo recuperato, era sotto gli occhi di tutti che contro lo Spezia siamo partiti bene ma c’era stanchezza mentale, abbiamo concesso ripartenze che di solito non concediamo. Ci mancava un po’ tutto. E’ comprensibile, poteva finire diversamente. Mi dispiace per gli infortunati, ma metterò in campo l’undici migliore”

    Come si affronta la Fiorentina per due volte in dieci giorni?
    “Ero contento dopo il Verona, Salerno e Milano, ero entusiasta perché ho visto una grande crescita. E poi una brutta cosa con lo Spezia. Per noi è fondamentale riprendere la strada, siamo concentrati su domani e pensiamo solo a questo. Poi all’Empoli, poi faremo ragionamenti per le prossime partite”

    Cairo ha detto di voler fare di più
    “Ora vedremo nel concreto sia sul mercato sia sui rinnovi e le scadenze. Vedremo come si affronteranno queste situazioni. Mi sembra che Cairo voglia crescere e migliorare, ma vedremo nel concreto. Sono gravi tutte le scadenze che abbiamo, vediamo come si affronteranno”

    Domani c’è spazio per Adopo?
    “Ho fiducia in lui, siamo stati gli unici come staff ad avere fiducia. Sono rimasto contento di lui a San Siro e contro il Monza, so il suo valore e cosa può dare. Conto su di lui come parte della rosa, è giusto che dia il suo contributo”

    Qualche giocatore ha chiesto di essere ceduto?
    “Abbiamo solo la situazione di Berisha, per gli altri siamo giusti. Berisha vuole giocare, è l’unica situazione che so io. C’erano altre situazioni, ma con gli infortuni sono cambiate le cose”

    E’ ottimista sul mercato o no?
    “Non mi sbilancio…Vediamo che mercato si farà, se si prolungano i contratti, c’è un sacco di cose da fare. Ieri mi è piaciuto l’incontro, ci siamo detti cose anche toste ma con sincerità. E’ stato utile per me, per Cairo e per Vagnati. Io faccio l’allenatore e al massimo, loro devono decidere come vogliono proseguire. E’ chiaro che ci vogliono cose concrete”

    Lei chiede un centrocampista e un attaccante?
    “Vedo mancanze, ma gennaio è pericoloso. Abbiamo avuto infortuni, si poteva intervenire ma non credo si farà. Nell’immediato, sento che possiamo migliorare in quelle cose”

    Lukic come sta?
    “Ha caratteristiche uniche, è più completo e ha grandi inserimenti. Le altre squadre cercano di bloccarlo perché è pericoloso”

    Se parte Berisha, come si farà?
    “Se succede, si affronta l’argomento. Abbiamo fiducia in Gemello, ma non abbiamo preso una decisione”

  • Torino, Juric: “Dobbiamo ritornare alla vittoria”

    Torino, Juric: “Dobbiamo ritornare alla vittoria”

    Il Torino torna in campo dopo l’impresa di San Siro contro il Milan in coppa Italia, i granata cercano una vittoria che in campionato manca dal 9 novembre. Ecco le parole del tecnico Ivan Juric che presenta la gara contro i liguri.

    Tornando sulla coppa, può essere la svolta da un punto di vista psicologico?
    “Già siamo al massimo delle nostre possibilità, non c’è bisogno di scintille”

    Sono ore delicate da un punto di vista ambientale?
    “Sono punti di vista, quando giochi con il Bologna mi sento inferiore: quel risultato non è uno scivolone, ma una sconfitta normale. Loro hanno qualcosa in più. Lo Spezia mi piace, hanno giocatori forti e moderni. Holm, Nzola, Kiwior non hanno un grande nome, ma hanno caratteristiche giuste per il calcio moderno. Hanno vinto a Verona, vincevano 2-0 con l’Atalanta: se non siamo al 100% psicologicamente o fisicamente, non c’è partita”

    Quali sono le trappole per domani?
    “Ripeto ciò che ho detto…Voi dite che il Verona è stato un passo falso, io no. A Salerno abbiamo fatto una grande partita. Con lo Spezia faremo fatica se non daremo il massimo perché i valori sono simili”

    Adopo e Bayeye possono giocare?
    “No, titolari no”

    Quanto è cambiato il campionato tra pre e post Mondiale?
    “Qualcuno si è rinforzato, penso al Verona che ha ripreso a lavorare come si deve e si vede. Ma siamo rientrati velocemente nel ritmo. Per noi, queste tre partite mi hanno soddisfazioni dal punto di vista del gioco. Per domani ho davvero paura, abbiamo avuto tanto dispendio ed è normale che squadre di valori uguali conta l’aspetto mentale e quello fisico”

    Qual è la collocazione del Toro oggi?
    “Se fai il decimo posto, è uno scudetto…Tra nono e undicesimo, poi c’è differenza notevole con le altre squadre davanti. Poi se dimostriamo a Milano che possiamo andare oltre e otteniamo risultati superiori, ci credo. Ma il Verona ha fatto nono, nono, decimo e poi penultimo più o meno con gli stessi giocatori”.

    Schuurs è al livello quasi di Bremer?
    “Sono stra contento di lui, sono entusiasta della sua voglia. E’ diverso da Bremer: il brasiliano ha una struttura fisica e un modo di difendere fantastico, Schuurs è cresciuto in certe cose che gli mancavano e pian piano le sta migliorando. Ha altre qualità, come i passaggi e inserirsi in attacco. Come difensore puro, Bremer è il migliore tra quelli che ho allenato insieme a Romero. Schuurs è più completo, in un certo senso: non è così animale, così toste, ma ha altre cose belle e importanti. Ha una voglia di allenarsi unica”

    Come mai questi picchi di prestazioni?
    “Contro il Verona abbiamo fatto benissimo per 90 minuti, a Salerno 45 minuti eccellenti in cui potevamo fare tantissimi gol ma sei il Toro e non li fa…Non è fame, è qualità: la fame è in fase difensiva, la qualità è diversa. Per me sono tre partite sullo stesso livello. Dopo il Verona sono tornato a casa molto felice”

    I protagonisti di San Siro meritano di stare al Toro o sarebbe meglio ascoltare le offerte?
    “Con Bayeye sono stato chiaro: Lazaro, Aina, Singo e Vojvoda sono più forti in questo momento. Sa che questi cinque mesi gli sono serviti tanto, si è allenato con giocatori forti ma voleva andare a giocare. La mia idea è che ha sfruttato al massimo i suoi 10 minuti, ma rimane sotto gli altri quattro esterni. Lazaro è infortunato, ci può dare una mano e vediamo se avrà opportunità per andare via. Adopo è utile perché può fare il difensore o a centrocampo, a San Siro ha fatto un gran lavoro su De Ketelaere. Conto su di lui, è più centrocampista con le caratteristiche tipo di Desailly”

    Sente la volontà della società di darle due rinforzi?
    “Penso di sì…Li volevo il primo gennaio perché avevamo quattro partite. La società dipende dalle cose economiche, ma vorrebbe migliorare e completare”

    Aprirà le porte del Filadelfia?
    “Non sapevo che non si può entrare al Filadelfia, che manca un certificato…Quando mi chiedono, dico di parlare con Pellegri e di venire. Il Toro è quindicesimo per spettatori, non siamo così numerosi. Il passato è il passato, ma la verità è quella: se mettiamo le squadre di B, siamo in zona retrocessione. Vorrei avere più entusiasmo: se siamo decimi, con la situazione di qualche anno fa, è un grande successo. Ma la scontentezza si trasferisce alla squadra…E’ come se chiedessi a un giocatore di darmi qualcosa che non può darmi. Bisogna essere intelligenti per capirlo. Vorrei grande entusiasmo e che siamo tutti più felici: certe cose si stanno facendo, magari non a grandi velocità, ma si stanno facendo. Penso che sia giusto aprire il centro sportivo, non è mai stato un problema”

    E’ stata decisiva la sfrontatezza dei giovani a San Siro?
    “Se sono spregiudicati non sono…Avevano tanta concentrazione e applicazione: hanno giocato da persone mature. E’ la bellezza del calcio. Il Milan mi impressiona sempre, hanno scelto giocatori veri con pochi soldi. Quando gioco contro di loro, vedo un’intensità pazzesca e mi impressionano sempre. I ragazzi sono stati fantastici per la maturità con cui hanno giocato, anche Seck ha fatto benissimo in fase difensivo”

    Ci saranno rotazioni domani?
    “Siamo ancora in fase di recupero, abbiamo speso tantissimo e sarà la quarta in dieci giorni. Ci devo pensare bene: sono rimasto contento dei primi 70 minuti di Milano. Vorrei dare continuità, ma ci devo pensare se riusciamo a reggere fisicamente”

    Novità su infortunati?
    “Lazaro lunga, Pellegri e Ilkhan ancora fermi, Aina forse per Firenze”

  • Torino, Juric: “Sarà una sfida difficile con la Salernitana”

    Torino, Juric: “Sarà una sfida difficile con la Salernitana”

    Dopo il pareggio interno contro l’Hellas Verona, il Torino va a far visita alla Salernitana del grande ex, Davide Nicola: la sfida dell’Arechi è in programma domani alle 12.30. Dallo stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenterà la gara davanti ai giornalisti presenti. Ecco le sue dichiarazioni:

    Come presenta la partita di domani?
    “Sarà una gara difficile, loro ottima squadra e allenata bene. Sarà una partita molto dura”

    Come stanno gli infortunati?
    “Per Aina e Pellegri ci vuole tempo, Singo sarà convocato e vedremo come introdurlo per il ritmo partita”

    Come incideranno le tre partite?
    “Ci devo pensare. Abbiamo giocatori che non si allenavano sempre e altri che fanno fatica un po’ a recuperare. Domani va bene, non dovrei fare cambiare tanto, poi si valuterà se si riesce a fare ancora Milano. Oggi vediamo, qualcosa cambierò e speriamo di indovinarlo”

    Può giocare Linetty?
    “Fare tutti e quattro in mezzo è difficile…Linetty sta facendo un ottimo campionato, pensavo di gestire queste partite così”

    Pensa che la società sia sulla sua stessa linea?
    “Penso di sì. Poi dipende dalle possibilità economiche…Ma mi sembra che vorrebbero non di accontentarmi, ma migliorare o completarsi e rispettare le mie idee. E’ la mia sensazione, poi bisogna vedere se sono giocatori che ci possano migliorare. Noi abbiamo bisogno di qualcuno di sostanzioso”

    Cosa si aspetta dalla stagione del Toro?
    “La vedo difficile stare attaccati lassù…Ci sono le sei grandi, noi non possiamo paragonarci a loro come organico, struttura e tutto. Non mi piace non avere un obiettivo chiaro: l’obiettivo è migliorare e fare il massimo, ma non possiamo dire noi vogliamo questo. Tutti devono avere un obiettivo chiaro, il nostro è salvarsi perché è la nostra realtà e io voglio migliorare al massimo la squadra”

    Su cosa si aspetta un miglioramento?
    “L’altro giorno a me la squadra è piaciuta, era una gara piena di trappole e siamo stati maturi. Giocavano palla lunga, è stato difficile. Mi sembra che mancassimo sulla chiusura delle azioni: non penso solo all’attaccante che non segna, ma anche la chiusura degli ultimi passaggi. E anche sui calci piazzati non siamo buoni, anche per via dell’altezza. C’è da lavorare. Spero che si mantenga questa struttura migliorando altri aspetti”

    Giocherà Sanabria?
    “Cambia poco Sanabria o Vlasic…Ci sta che in queste partite la punta centrale possa essere una delle due, con preferenza a Sanabria perché è più punta centrale. Domani ci sta che giochi Tonny”

    Quanto è difficile per i giocatori non avere un obiettivo?
    “Bisogna stare attenti, basta vedere il Verona: molli un attimo, fai qualcosa di sbagliato e ti ritrovi ultimo. Leggo i giocatori dell’Hellas e sono quelli che per tre anni di fila sono stati a sinistra della classifica. La differenza è poca. La base dello sport è avere un obiettivo: ora può dartene uno, il decimo posto è un qualcosa di inventato. Le otto o nove sono irraggiungibili per noi, facciamo battaglia con altri per provare a vincere. In questo momento l’Europa non è reale. Servono grandi motivazioni dei singoli e del gruppo. A questo punto percepisco insoddisfazione, dell’essere in mezzo, anche se è un grande successo”

    E per il prossimo anno?
    “E’ lontano…Se cominciamo a migliorare, dobbiamo tirare fuori il meglio di tutti. Ma avvicinarsi a chi sta davanti, siamo lontanissimi…Io sono convinto di dover avere un obiettivo forte perché ti spinge ogni giorno e spinge anche i giocatori ad avere più attaccamento. Bisogna lavorare sul creare queste sensazioni, che mancano un po’”

    Possiamo vedere Rodriguez sulla fascia o qualche altra soluzione?
    “Rodriguez non ha le caratteristiche aerobiche per questo ruolo da tutta fascia, Bayeye se ci sarà opportunità sì: è un ragazzo serio, può essere che abbia minuti”

    Come vede Seck e Karamoh?
    “Dove li metti? Non è che li vedo male…Miranchuk sta facendo bene, ho spostato Sanabria e Vlasic e queste erano le situazioni. Dovevo togliere uno di questi: se metto Karamoh quinto, rischi in fase difensiva e secondo me perdi”

    Qual è il giudizio su Radonjic?
    “Non è fumoso…E’ un giocatore estremamente forte in certe situazioni, capace di farti vincere le partite da solo come Sampdoria e Cittadella, o Monza e Cremonese. Lo stiamo costruendo: ieri ha fatto un grande passo in avanti, aveva tanta voglia di fare allenamento. Spesso prende palla e ci fa vincere, ma non è uno come Brekalo che fa una prestazione costante. Ci credo molto in lui, può crescere tanto nella mentalità. L’altro giorno mi aspettavo di più da lui, ma so anche che tipo di giocatore è Dawidowicz. La sua difficoltà è stata anche questa”

    Ha un ricordo di Vialli?
    “Quando succedono cose così, come Mihajlovic, ti toccano perché fai riflessioni…A Vialli siete più legati voi di me, siete voi che le avete vissute. Mi sembrava una gran bella persona, trasmetteva serenità e positività. Anche nelle interviste era positivo, mi dispiace molto”