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  • Torino, Juric: “Pronti a ripartire”

    Torino, Juric: “Pronti a ripartire”

    Il Torino è pronto a ripartire, i granata troveranno l’Hellas Verona come primo avversario del 2023: l’appuntamento è per domani alle 14.30 all’Olimpico Grande Torino. Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico Ivan Juric.

    Com’è stata questa pausa?
    “Un po’ particolare, cercavamo di lavorare bene e mantenere la forma. Avevamo diversi giocatori al mondiale e poi li abbiamo inseriti, abbiamo lavorato bene”

    Un punto sugli infortunati
    “Linetty è recuperato, Singo se tutto va bene dopo la partita rientra, Aina ha avuto un brutto infortunio e ha bisogno di tempo. Anche Ilkhan e Pellegri sono fuori”

    Chi può fare la prima punta?
    “Lo abbiamo fatto con Vlasic contro la Sampdoria, è l’altra opzione”

    Karamoh come lo vede?
    “E’ un esterno d’attacco, come Radonjic e Miranchuk. Si è anche sacrificato da attaccante, ma non è il suo ruolo. E’ un attaccante esterno”

    Come sta Sanabria?
    “Bene, è a disposizione, La sua situazione non può essere più chiara di quella che è: è del Torino, nessuno è sul mercato”

    Come vede Lukic?
    “Ha sempre dimostrato voglia, anche troppa e rischiava di perdere il Mondiale. E’ un ragazzo stra affidabile, l’ho trovato con voglia e grinta: per me è imprenscindibile, un punto fermo. Non mi aspetto niente, se non che faccia sei mesi alla grande”

    Di cosa ha bisogno il Toro a gennaio tra campo e mercato?
    “Sono concentrato sulle partite, sono sincero. Abbiamo quattro gare in 10 giorni, lavoriamo bene con chi c’è e sono concentrato su questo. La squadra per essere completo, già da prima, ha bisogno di due nuovi e poi si può anche migliorare. Se si riesce bene, altrimenti ci arrangiamo come sempre. E’ tutto sereno e tranquillo. Cerchiamo di fare il massimo e via”

    Come giudica il Verona?
    “E’ davanti al Toro da tre anni, dimostra che togliendo otto o dieci squadre le altre sono simili: il Verona può essere davanti al Toro e poi trovarsi in una situazione non bella nonostante acquisti come Hien, Doig e Soulemana con la stessa ossatura. Sono sempre uguali, molli un attimo e ti trovi in quella situazione. La differenza è minima, così la vedo anche domani: una sfida di valori alla pari, dovremo essere concentrati e sul pezzo. Dobbiamo vincere contrasti per poi metterci qualità e tecnica per vincere”

    Da chi si aspetta i miglioramenti maggiori?
    “Sono soddisfatto della crescita di tutti. Non abbiamo grande margini di miglioramento, siamo là e stiamo lavorando bene. Non ci sono margini allucinanti, siamo già a un livello ottimo”

    Dove può arrivare Vlasic?
    “E’ un ottimo giocatore, per noi è fondamentale perché ha caratteristiche giuste e può fare tanti ruoli, ha fatto di tutto ed è completo. Ha anche buona finalizzazione, lui è strepitoso e per noi fantastico: ma non è un fuoriclasse”

    Praet è nella sua testa?
    “Mai parlato da quando se n’è andato via”

    Come giudica i giovani?
    “Mi sono divertito, loro sono spugne e in due settimane sono cambiati. Mi ha fatto piacere vederli da vicino e quanto possono crescere. Gineitis è interessante, sarebbe l’unico centrocampista mancino: alcune azioni non riesco a svilupparle perché non ho un mancino, è un peccato. Storicamente la parte sinistra del gioco è la mia migliore, Gineitis può crescere e in questo mese e mezzo mi ha dimostrato che capisce velocemente e fa le cose giuste. Deve strutturarsi fisicamente, ma ha talento. Vediamo se riusciremo a includerlo nelle rotazioni. Ormai fa parte della prima squadra”

    Cosa le ha lasciato il Mondiale?
    “Siamo superiori come popolo…Abbiamo un attaccamento diverso rispetto ad altri. Noi abbiamo fuoriclasse come Modric, Brozovic, ora c’è anche Gvardiol e possono stare in top club. Quelli della Croazia costano troppo (ride, ndr). Per completare la nostra servono due giocatori di livello alto, ma i giovani ne abbiamo tanti: non penso che a gennaio si prendano giovani, dobbiamo prendere i giocatori giusti”

    Si vede ct?
    “Non lo vedo…Con il mio stile di giocare il calcio, che devo lavorare…Il ct non è un allenatore, difficilmente riesce a immergere le idee. E’ un mestiere un po’ diverso. Mi piace lavorare sul campo e determinare certi aspetti”

    In quali ruoli servono gli innesti?
    “Non lo dico…ma ho già risposto. Un centrocampista di piede sinistro”

    Pensa che riuscirà ad averlo?
    “Non è che vado fuori di testa…Io dico che mi manca questo. Altrimenti ci arrangiamo e cercheremo altre soluzioni. Per me devono essere forti, se arrivano: l’anno scorso avevamo tanti giocatori che dovevano andare via e una pianta stabile, mi andava bene uno che crescesse”

    Cosa dice sulle voci di un suo rinnovo?
    “In 18 mesi abbiamo fatto un lavoro strepitoso, tutti quanti. Si parla di aspetto economico, vedendo i bilanci delle altre squadre: abbiamo abbassato ingaggi e guadagnare, oltre ad essere più in alto in classifica. La società ha investito sul Filadelfia e abbiamo tutto ciò che ci serva. Ora devono decidere loro i passi in avanti, non basta stare sul posto. Non abbiamo parlato di cose concrete sul rinnovo. Ho due cose che la società deve migliorare, se siamo in linea sarebbe bellissimo…Abbiamo fatto un grande lavoro per sistemare il bilancio, recuperare i soldi persi e siamo riusciti ad avere una squadra giovane e che diverte, possiamo essere soddisfatti. Ora servono ulteriori passi: so dove abbiamo i punti deboli, ma non abbiamo mai affrontato l’argomento. Se siamo tutti d’accordo, sarebbe bello”

    Sulle uscite?
    “Non mi risulta Seck e Bayeye, l’esterno sta con noi perché siamo pochi e l’attaccante è alternativo a Miranchuk. Berisha ha fatto bene quando ha giocato, abbiamo puntato su Vanja perché pensiamo che abbia un potenziale importante lo sta dimostrando: Berisha ha tanta voglia di giocare, valuteremo le situazioni. Egoisticamente non vorrei perderlo, ha dimostrato il suo valore e mi farebbe piacere che rimanga con voglia, ma per un portiere non è semplice”

  • Torino, Juric: “Testa al mondiale? Ci può stare”

    Torino, Juric: “Testa al mondiale? Ci può stare”

    Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta l’ultima gara della sua squadra prima della lunga sosta per il Mondiale.

    Vede la Roma in difficoltà?
    “Hanno fatto buone partita, hanno dominato il derby, ma non stanno arrivando i risultati. Troveremo una Roma motivatissima e pronta, con grandi giocatori e difficile da affrontare specialmente all’Olimpico”

    Come sta Pellegri?
    “Non ce la fa. E’ fuori anche Lukic, mentre Sanabria sta meglio e ha fatto un po’ di allenamenti facendo bene”

    Cosa è successo a Pellegri?
    “Sempre la caviglia. Non sono classiche distorsioni, ma contusione ossea: c’è edema dentro, in certi movimenti sente fitte e non riesce. Oggi ha provato, ma poi si è fermato ed è uscito”

    Sono 500 giorni al Toro: come lo commenta?
    “Non è male dai…Spero di continuare e fare ancora meglio. 500 giorni sono tanti”

    Su cosa può ispirare Mourinho?
    “E’ un top allenatore. Tanti anni ha scritto qualche libro, in quel momento era innovativo. Il suo metodo di lavoro era interessante, come divideva la settimana di lavoro e usava termini diversi. Erano molti calcistici, è stato un libro bello e interessante. Ma era tanti anni fa, quel libro mi è piaciuto tantissimo”

    E’ l’ultima partita per il Qatar, ha notato differenze?
    “(ride, ndr). Vedendo Lukic l’altro giorno è stato scemo: aveva male al polpaccio, ha rischiato il Mondiale. Adesso ci pensano un po’, la mia sensazione è questa: ti arriva una volta nella vita, qualche pensiero lo sto facendo anche io”

    Pensa a variazioni per il prossimo anno?
    “Ci sono moduli con cui noi possiamo affrontare le altre squadre, altri moduli invece no perché dovresti stravolgere tutto. Non siamo costruiti come quinti: Lazaro è difficile che faccia il terzino puro, ma ci sono moduli con cui possiamo giocare a quattro dietro. Lo posso provare, ma in questo periodo con il Mondiale non potrò farlo. Mi basta e avanza ciò che fa Miranchuk. Con il 4-2-3-1 attacchi meno con i centrocampisti, ma non crei superiorità e diventa un gioco un po’ più tattico. Contro certi moduli si può fare”

    Anche lei farà qualche scelta in ottica Mondiale?
    “Quello no…Ma è normale pensarci. So che per loro significa tanto, ma è normale ed è umano. Le scelte le faccio a prescindere, ma non è che escludo uno perché va al Mondiale. Non siamo a questi livelli”

    In questi giorni ha visto qualcuno non sul pezzo?
    “No. Radonjic ha fatto una grande partita così come Vlasic e Rodriguez, da quel punto di vista abbiamo avuto risposte positive”

    E’ possibile vedere un attacco senza punte?
    “Ci sono partite e partite. Sanabria sta meglio e dobbiamo decidere, ma difficilmente fa tutti i 90 minuti: dobbiamo vedere se farlo iniziare o inserirlo a gara in corso”

    Zima può giocare in mezzo?
    “E’ una soluzione. E’ un ragazzo splendido, deve crescere ma siamo contenti per il giocatore e per la persona”

    Brekalo, Belotti e Praet stanno trovando poco spazio una volta andati via: cosa ne pensa?
    “Brekalo e Belotti volevano altre esperienze. Ci sono due pensieri: anche Vlasic, Miranchuk e Radonjic ce li hanno regalati, sono venuti gratis e stanno facendo bene. O le altre sono più forti di noi, oppure qui riusciamo a farli rendere bene. La verità è a metà, non è che sono fenomeni adesso o altro. I tre nuovi hanno una volontà pazzesca di rendere, mi facilita tutto. Non è che uso motivazioni speciali, sono loro che lavorano e vogliono mettersi in mostra. Vlasic e Radonjic volevano venire qui per andare al Mondiale e ce l’hanno fatta. Il calcio inglese è superiore, qui vogliono dimostrare che possono giocare a buoni livelli”

    Qual è il programma Mondiale?
    “Due settimane di riposo, poi avremo 30 e passa giorni per migliorare le cose. Che sono tante. E speriamo che Schuurs non debba essere operato. Può essere una sosta utile per crescere sulle cose su cui siamo indietro”

    Ricci sta facendo il salto di qualità?
    “Sono stracontento per la sua convocazione. Qui c’è un gruppo di volontà di migliorarsi, lui sta crescendo senza perdere le sue caratteristiche. Mi auguro che anche altri, ne ho due o tre in testa, che arrivino anche loro in Nazionale”

    Novità su Schuurs?
    “Lunedì vede uno specialista e si vedrà. Ci auguriamo che non venga operato, perché altrimenti sarebbe uno stop lungo”

    Sarà la prima volta contro Belotti.
    “Ho un bel ricordo, è un ragazzo di cuore che non si è mai tirato indietro. Voleva provare altre esperienze, ma il ragazzo ha avuto un comportamento da 10 ed è un piacere rivederlo”

  • Torino, Juric: “Dobbiamo cercare di avere continuità”

    Torino, Juric: “Dobbiamo cercare di avere continuità”

    Il Torino è costretto a ripartire di nuovo, la sconfitta di Bologna ha interrotto la serie di due vittorie consecutive e i granata proveranno a rialzarsi nella sfida casalinga contro la Sampdoria in programma domani sera. Dallo stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la gara contro i blucerchiati.

    Come stanno Sanabria e Pellegri?
    “Tonny ha cominciato, a gara in corso può essere utili. Per Pellegri esclusi infortuni gravi, in mattinata vediamo se può allenarsi nel pomeriggio. Non credo di mettere Sanabria dall’inizio”

    Qual è il problema degli alti e bassi?
    “È la qualità dei giocatori. C’è volontà di lavorare, non ho problemi e c’è sintonia. Andiamo a livelli molto superiori a loro, in momento non riescono ad esprimersi e si fa più fatica. La mia sensazione è questa, ma non vorrei che accadesse. Mi sembra così…Non è vero che è legato alle grandi partite: sia all’inizio, o magari con l’Empoli, ci sono sempre le motivazioni. Poi c’è la realtà dei fatti: se abbassi del 10%, escono fuori le difficoltà. Vorrei che non ci abbassassimo mai ma è normale che sia così”

    Se Pellegri sta bene, partirà titolare?
    “Abbiamo usato Karamoh, ma il ruolo non è il suo: si impegna, ma quando giochi con le difese a tre, la prima punta ha un significato importantissimo. Lo abbiamo visto con Arnautovic, tutto passa da lui. Se sta bene, gioca Pellegri”

    Quali sono i rischi di domani?
    “La Samp ha fatto un’ottima gara contro la Fiorentina. Hanno ottimi giocatori: ci sono momenti in cui gira tutto male e annate che vanno così. Se parliamo di motivazioni, è una cosa gravissima…E’ la qualità proprio dei giocatori: le motivazioni sono al massimo, non ho dubbi. Non è mai successo da quando sono qua che vedo giocatori svogliati”

    Cosa non le è piaciuto di Bologna?
    “Non mi è piaciuta la partita: nel secondo tempo, dopo che era tutto sotto controllo, mi è piaciuto poco. Abbiamo preso gol per disattenzione, avevo la sensazione di essere concentrato e tosto. Ci è mancato un po’ quello, come altre cose. La Samp ha difficoltà, hanno fatto un cambio di allenatore ma i giocatori sono ottimi. Se non sei al 100%, perdi”

    A questa squadra manca un po’ di malizia?
    “I primi 10-15 minuti del secondo mi sono piaciuti, rubavamo tanti palli e creavamo tante situazioni pericolosi. Noi contro il Milan siamo stati una squadra ‘italiana’, sembrava che avessimo fatto un salto di qualità. Arnautovic è un fuoriclasse, gioca da solo e fa giocare tutta la squadra: ha qualità superiori. Pensavamo che avessimo acquisito determinate qualità, come portare il risultato a casa, invece abbiamo preso gol banali. Siamo stati poco maliziosi, abbiamo dato al Bologna la possibilità di rientrare in partita: lo stadio era già nervosi, abbiamo dato loro la forza e abbiamo preso gol per mancanza di concentrazione”

    Come giudica Radonjic?
    “Dipende dalle squadre e dai difensori che affronta. Lo vedo in allenamento: se affronti uno forte, non la tocchi; con uno meno forte, si diverte. Per Radonjic c’è un percorso da fare, si allena forte e poi fa bene o fa male, ma si impegna tanto. Non deve perdere le caratteristiche che ha, ma deve diventare un giocatore di cui il tecnico si fida. E’ sulla strada giusta, dimostrerà tutto il potenziale che ha”

    Ci sarà qualche rotazione?
    “Oggi faccio l’allenamento. Ho cinque difensori centrali, ho notato nella settimana delle tre partite che nella terza si è abbassata il livello della prestazione. La mia sensazione è che tutti debbano essere al 100% per rendere, altrimenti si notano le difficoltà”

    Può giocare Zima?
    “Sia lui che Rodriguez, ma devo ancora decidere e vedere se hanno recuperato. In base a quello poi decido”

    In futuro servirà un terzo attaccante vero?
    “Si può trovare il modo di giocare bene senza un attaccante, a Verona mi ero trovato bene. Nel calcio di adesso, che è fatto di pressione, bisogna appoggiarsi sulla punta centrale che attacca la profondità o gioca. A Bologna ho visto il valore di Arnautovic, tiene palla e fa giocare gli altri e fa uscire la squadra. Numericamente noi ci siamo, dipende dalla pura qualità. In generale tre non servono, diventano troppi”

    Cambierà a centrocampo?
    “Linetty era squalificato, è molto probabile che giochi lui”

  • Torino, Juric: “Il Milan è in gran forma”

    Torino, Juric: “Il Milan è in gran forma”

    Un successo a Udine per tornare alla vittoria che mancava dal 5 settembre, ora per il Torino c’è l’esame contro i campioni d’Italia. Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la sfida contro il Milan fissata per domani sera.

    Ci presenta la sfida?
    “Il Milan è in forma, ormai giocano da un po’ insieme: sono forti con tante soluzioni, possono segnare in vari modi e segnare in vari modi”

    A Udine è stata la svolta?
    “Si parla tanto di svolte, ma non ci sono. Dobbiamo fare un percorso, la strada è questa: come in ogni gara, domani vogliamo fare una grande partita e provare a vincere”

    Chi mancherà domani?
    “Manca Aina, così come Sanabria che ha un problema al soleo, Ilkhan ha un affaticamento. Questi sono i tre che mancano”

    Come si contiene Leao?
    “L’anno scorso Djidji ha fatto benissimo, mentre al ritorno abbiamo sofferto. Sarebbe meglio non farlo partire, ma serve anche raddoppiarlo. C’è anche Theo, dobbiamo fare attenzione anche lui. Leao è in un momento fantastico”

    Per raddoppiare è meglio Ricci o Linetty?
    “Gioca chi vedo meglio: Amrabat è un’altra cosa, mentre loro per caratteristiche sono simili”

    Il Milan segna tanto all’inizio: avete preso qualche precauzione particolare?
    “Noi siamo sempre uguali. Faremo la nostra partita con attenzione”

    Com’è andata la settimana di Pellegri?
    “Ha vissuto tristezza calcistica per anni, ma ha voglia di lavorare bene e deve avere entusiasmo cercando di sfruttare il momento positivo. Ha fatto due gol, non mi aspetto troppo ma deve continuare la crescita e mettere qualcosa in più in ogni partita. Deve avere felicità ed entusiasmo, finalmente”

    Quanto la stimola il duello con Pioli?
    “Lo apprezzo, in passato l’ho seguito molto. Ha tanta empatia con i giocatori e crea tante soluzioni, è diventato un grandissimo allenatore: varia molto, ha conoscenze e mi piace tanto. Nel Milan si vede come entra nella testa dei centrocampisti, Bennacer ad esempio contro il Chelsea marcava Sterling”

    Avete riflettuto sul fatto che avete rischiato di prendere gol all’ultimo a Udine?
    “No, è andata alla grande”

    Al fianco di Miranchuk è meglio Vlasic o Radonjic?
    “Non c’è dualismo: Vlasic gioca sempre, è l’unico giocatore completo e fa tutto molto bene, ha completezza unica. Miranchuk può darti qualità come a Udine, lega i reparti, mentre Radonjic dà più spunto e accelerazioni. Vediamo con chi iniziare, ma Vlasic nella mia testa non è mai in discussione”

    Ha l’idea di modificare il modulo per sfruttare al meglio la trequarti?
    “Già variamo molto. Il mio modo di giocare è questo, noi dobbiamo essere bravi a portare i giocatori su questo modo di giocare. Ci sono variazioni, ma il concetto deve rimanere sempre lo stesso”

    Tirate più della scorsa stagione, ma quest’anno costruite azioni meno pulite: conferma?
    “Mi sembra che, se li prendiamo uno per uno, Vlasic ha più capacità di tiro di Brekalo e in un senso anche Radonjic. Magari Brekalo fa meglio il possesso palla, ma a noi manca il centrocampista di inserimento che era Pobega. Ora speriamo di trovare i gol degli attaccanti, anche l’anno scorso non ne avevamo tantissimi. Praet non è un bomber, spero che Miranchuk faccia più di lui. E Vlasic può arrivare sopra a Brekalo. Pellegri ha una bella accelerazione e ha un tiro cattivo, ti può cambiare la vita. Ci mancano un po’ di gol dai centrocampisti, dai quinti e dai difensori”

    Cosa ne pensa di Pobega?
    “Gioca abbastanza, anche se i titolari sono Bennacer e Tonali. E’ un ragazzo splendido, ha le sue caratteristiche ma ciò che non ha prova a migliorarlo con impegno e dedizione. Ha la testa a posto, la sua crescita è iniziata da livelli bassi ed è bello rivederlo di nuovo”

    Lazaro può giocare a destra o gioca Singo?
    “Lazaro e Vojvoda giocano 60 e il resto l’altro. Lazaro può ancora crescere, Singo è un’opzione: può fare meglio e deve ritrovare sicurezza in se stesso, ma si allena bene. Deciderò domattina, ma è molto probabile Singo”

  • Torino, Juric: “La Juve è sempre forte e temibile”

    Torino, Juric: “La Juve è sempre forte e temibile”

    Torino si appresta ad affrontare la Juventus, i granata lavorano al gran completo e si preparano con tutta la rosa a disposizione. Domani alle 18 il derby contro i bianconeri, a breve dalla sala stampa dello stadio Olimpico Grande Torino il tecnico Ivan Juric presenterà la stracittadina. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.

    Ore 10.38 – Comincia la conferenza stampa di Juric

    Che emozioni ha provato e quali sono le sensazioni?
    “Vedo una squadra concentrata e sul pezzo, ci teniamo a fare una grande partita e questa volta cercare di vincere. L’anno scorso l’abbiamo sfiorata, ora la vogliamo trovare”

    Quanto teme la Juve?
    “Avranno una forte emozione e caratteriale: l’ambiente spesso riesce a compattarsi e i giocatori danno in più. Non so se la sconfitta di Haifa sia buona o no per noi, certamente hanno grandissimi giocatori che non hanno reso. Ci sono tratti nei quali esprimono potenza, accelerazioni e qualità”

    Un ricordo legato a un derby
    “Sono molto legato a Genova. E’ spettacolare, da giocatore mi andava molto bene…Là si sente molto di più la stracittadina”

    Come si fa male alla Juve?
    “Nell’ultima partita non hanno fatto bene, ma nelle precedenti sono state diversi: a tratti buone e a tratti non buone, quando ti va male gira tutto male. Il Maccabi ha fatto male sulla trequarti e sui cross. Noi proveremo a fare il nostro gioco”

    Sta mancando l’apporto degli esterni?
    “Il gol sì, ma con l’Empoli Lazaro e Aina sono stati pericolosi. E’ stata una partita da essere orgogliosi, dopo l’arrabbiatura arrivi a casa e pensi che li abbiamo sfondati. Abbiamo fatto una bella partita su tutto, mancando solo nel gol. Le statistiche dicono che dall’anno scorso ad oggi ci mancano tanti gol: l’anno scorso abbiamo perso 9 punti, ora siamo già a -4. Dovevamo fare cinque gol in più e prenderne quattro in meno. Ora dobbiamo chiederci come mai ci sia questo trend, con la squadra che dovrebbe essere in un’altra posizione per le statistiche e invece non lo è. Ti fa pensare, può essere fortuna, qualità dei giocatori o modo di giocare. Con l’Empoli abbiamo dominato, dispiace non aver vinto perché non sarà sempre così e non sarai sempre così brillante”

    C’è frustrazione nel dominare e non fare punti?
    “Non deve esserci frustrazione, anche se un po’ ci sta: lavoriamo tanto, abbiamo creato superiorità e temevamo un po’ l’Empoli perché ha messo tutti in difficoltà. Ma non hanno mai tirato in porta, sapevamo le qualità di Lammers, Bajrami e Parisi e non vincere ti porta un po’ di frustrazione, ma non deve rimanerci per troppo tempo. Ci sono squadre che hanno fatto meno di noi ma hanno più punti, questo non deve influire troppo e cercare di migliorare anche se su certe cose è molto difficile farlo”

    In campo i giocatori si portano dietro le scorie dei numeri nel derby?
    “E’ un derby squilibrato, ma l’anno scorso abbiamo fatto un secondo derby in cui siamo andati molto più vicini a vincere rispetto a loro. I giocatori non ci pensano molto, è cambiato un po’ tutto e sono concentrati sul presente. Vogliono fare bene. A Genova avevamo un po’ un peso, c’era anche una cultura diversa…Adesso siamo concentrati sul momento e su oggi, magari è anche meglio così. Domani dobbiamo fare una grande partita”

    Una domanda sull’attacco: Sanabria e Pellegri…
    “Non ci sono. Pellegri ha una vecchia cicatrice che gli dà fastidio. Sanabria leggero affaticamento, non si è allenato e la vedo dura che ci sia domani. Mi dispiace per Pellegri, ha questa vecchia cicatrice: i suoi non sono infortuni, ma lo bloccano. La mia sensazione è che, quando ha giocato, ha i movimenti di un attaccante vero. Ma non riesco a farlo rendere per i problemi che ha. Sanabria ci fa giocare bene. Ora pensiamo a come giocare: Karamoh è più un esterno ma l’altro giorno è entrato bene. Vediamo cosa succede e decideremo”

    Come cresce Schuurs?
    “Ha fatto passi in avanti a livello difensivo, ci stiamo lavorando ma siamo soddisfatti di ciò che sta facendo. Ogni gara è una prova, vediamo come farà: è un ragazzo sveglio, sa uscire palla al piede e fa sempre passaggi di alta qualità. Deve continuare e aumentare l’efficacia difensiva, domani sarà una bella prova per lui”

    Per il centrocampo…
    “Ricci ha avuto 40 di febbre e sta prendendo antibiotici. Gli altri sono a posto”

    Chi è il rigorista?
    “E’ Lukic dall’anno scorso, non cambio”

    Il Toro ha giocato senza italiani contro l’Empoli.
    “Siamo multiculturali, è cambiato…magari Buongiorno la vive diversamente da Aina o Schuurs. Hanno idee diverse, ma mi trovo bene con tutti. Anche con le lingue va bene: mi piace l’italianità, sono cresciuto qui da calciatore e allenatore, ed è importante avere valori del territorio. Ma devi essere anche bravo a creare un gruppo con tutti gli stranieri, ora dobbiamo trovare un legame che li unisce. Ma è un gruppo che si sta legando molto bene”

    Domani ritroverà Bremer
    “E’ un top: quando fai un salto di qualità così dal Toro alla Juve, che non è il massimo della vita, ma sono felice per lui. Guadagna molto di più e gioca la Champions. Voleva andare via l’anno prima e poi è diventato il miglior difensore della A. Ora gioca in maniera diversa, dovremo fare movimento perché se gli stai vicino ti mangia. E’ andato alla Juve…è una scelta giusta per la sua carriera”

    Che capitano è Rodriguez?
    “E’ particolare, un professionista in modo diverso da quello che siamo abituati: ha una preparazione per il suo corpo per le partite, la sua testa è sempre e solo sulla partita. Ma se lo vedi in allenamenti, pensi che non sia quello che dovrebbe essere. Mi ha conquistato dal primo ritiro, quando doveva andare via. E’ uno silenzioso, non parla molto, ma la sua parola vale e gli altri lo ascoltano”

    Come mai non avete aperto le porte del Filadelfia?
    “Non ci è arrivata la richiesta…Io sono disponibile. A me non è arrivato niente”

    Come immagina la Juve?
    “Allegri ha allenato la Juve per tanti anni, nel primo ciclo cambiava molto. Domani non so cosa aspettarmi, hanno fatto 3-5-2, 4-4-2 o 4-3-3. Con Di Maria si poteva inquadrare bene, ora ci dovremo adattare alle situazioni. Bisogna fare bene mentalmente e psicologicamente, non puoi sbagliare nulla”

    Le opzioni in attacco sono Seck, Karamoh o qualcun altro?
    “Abbiamo Miranchuk, Seck, Karamoh, Radonjic e Vlasic: su cinque, ne sceglieremo tre. Miranchuk può fare di più, ma ci lega: vedo un bel legame tra lui e Lukic, non vorrei spostarlo dal suo ruolo naturale. Piuttosto adatto qualcun altro al posto di Sanabria”

    A gennaio dovrete valutare il problema dell’attacco
    “Non entro più in certe situazioni o scelte, mi concentro su ciò che ho a disposizione e su migliorare. Non voglio pensare ad altro”

    Se vincesse il derby, entrerebbe nella storia…
    “Non penso a queste cose. Questo gruppo merita una grande vittoria: per statistiche, per come siamo cresciuti, per come stiamo facendo. Ci meritiamo una grande soddisfazione, questa partita ce lo può portare. E’ sempre mancato quella cosa che ti porta entusiasmo totale anche nei nostri cuori: vogliamo fare una grande partita, proveremo a fare una grande vittoria. Non è un crocevia che adesso cambia tutto in positivo o negativo. Abbiamo sfiorato grandi risultati, ci meritiamo una grande soddisfazione”

  • Torino, Juric: “Sempre difficile la partita dopo la sosta delle nazionali”

    Torino, Juric: “Sempre difficile la partita dopo la sosta delle nazionali”

    Il Torino riparte da Napoli, i granata saranno chiamati alla trasferta al Diego Armando Maradona: Rodriguez e compagni si presentano all’appuntamento con due sconfitte consecutive sul groppone. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric parla ai giornalisti alla vigilia.
    Come sono state queste settimane di sosta?
    “Qui è rimasto un gruppo piccolo, ma abbiamo lavorato tanto e bene. E l’altro gruppo l’ho visto ieri: Lukic e Rodriguez hanno giocato, speriamo stiano bene ma si va con l’intuito. Il Napoli è tra le squadre che giocano meglio, Giuntoli ha fatto un mercato grandissimo e Spalletti sta trasformando il tutto in un gran bel gioco. Sarà difficile”.

    Avete sempre faticato dopo la sosta.
    “Ieri hanno fatto il primo allenamento e hai dubbi su condizioni, ma spero che siamo carichi e come siamo sempre stati. Giochiamo contro il Napoli in un grande stadio, serviranno motivazioni e concentrazione”

    Cosa manca per il salto in alto?
    “Serve realismo nei giudizi, abbiamo giocatori nuovi e dobbiamo mantenere positività sapendo che ci saranno alti e bassi. Non dobbiamo guardare troppo al domani, ma pensare al lavoro senza andare troppo in avanti. Pensiamo partita per partita per migliorare i giocatori”

    Qual è la situazione dell’infermeria?
    “Miranchuk c’è, mentre Vojvoda, Pellegri e Ricci sono fuori”

    Quanti minuti può avere Miranchuk?
    “L’ho visto bene in queste due settimane, è un giocatore particolare. Ha una tecnica eccellente, magari gli mancano un po’ altre cose ma ti fa giocare bene. Ho in testa più soluzioni, puoi mettere Miranchuk, Vlasic o Radonjic. Devo decidere, ma l’opzione che Miranchuk giochi dall’inizio c’è”

    Da qui a novembre sarà una sorta di mini-campionato?
    “Tutte le partite nostre sono state tirate, sia le vittorie che le sconfitte. Siamo sempre stati dentro, hanno determinato i dettagli: vedo i giocatori che crescono, i nuovi che vanno inseriti meglio e che devono trovare sintonia, ma dobbiamo andare passo per passo. Vediamo come cresciamo, è normale che ci siano ambizioni e che vogliamo fare più punti possibile. Io non divido i due campionati, in Croazia è sempre stato così”

    Cosa farete durante la pausa mondiale?
    “Ci stiamo confrontando con le altre squadre. Perderemo un po’ di giocatori per le nazionali, bisogna organizzarci bene”

    Come sta andando il recupero di Ricci?
    “C’era qualche speranza che ce la facesse, non siamo riusciti ad accelerare. Spero che dalla prossima settimana sia con il gruppo”

    Ha atteggiamenti diversi dall’anno scorso, non è così?
    “In che senso? Piaccio di più o di meno? (ride, ndr). Si, un po’ sì…Ma non è che la interpretate come volete. Ci sono situazioni che ti cambiano, ma capita ad ogni uomo. Parti, ti confronti e poi cambi il tuo comportamento in base alle situazioni che trovi”

    Cosa chiede e cosa si aspetta da domani?
    “L’altro giorno abbiamo perso e dopo il Sassuolo ero un po’ giù, la vedevo negativa ma in realtà non meritavi di perdere. Mi aspetto altri miglioramenti, pur sapendo che contro il Napoli hanno forza fisica e un passo allucinante, con un gioco bello. Spero di portare a casa il risultato, ci manca un po’ questo pezzo dall’anno scorso: in questi momenti, questa squadra deve crescere nei particolari. Poi magari è un fatto culturale, con tanti giocatori che vengono dall’estero e ci manca un po’ di malizia. Dobbiamo portare gli episodi dalla nostra parte, anche perché così possono cambiare le stagioni”

    State cercando come risolvere il problema dei gol subiti all’ultimo?
    “Stiamo facendo valutazioni. Abbiamo fatto analisi fisica e abbiamo visto che negli ultimi 15 minuti alziamo il livello, potresti abbassarti o mettere un difensore in più e lo abbiamo fatto ai tempi di Verona, ci mettevamo più chiusi e ci è andata male due volte. Magari prendi gol su piazzato o su calcio da fuori, così abbiamo pensato che non è un grandissima idea. La mia idea è che, quando succedono queste cose, sono tutti delusi: pubblico, società e tifosi, ma chi sta peggio è il giocatore. Dobbiamo solo crescere, cercare la forza dentro ognuno di noi e prendere un fallo in più, magari con un un po’ di furbizia e malizia in più. Non è un problema caratteriale, ma devi saper vincere anche quando non meriti”

    Schuurs e Buongiorno possono giocare insieme domani?
    “Djidji è un difensore moderno, ha le caratteristiche che servono. Ha gamba e forza fisica, ti permette di giocare in spazi aperti e sa essere aggressivo. Altri si arrangiano, in un certo senso. Come caratteristiche, Djidji è un giocatore che vorrei avere. Ma abbiamo tutte buone soluzioni in difesa, ho cinque giocatori con cui lavorare e migliorare ma è tutta gente affidabile. Scelgo di settimana in settimana in base all’avversario, per questa partita vedrò chi mettere. Devo vedere Rodriguez come sta dopo la nazionale, tutto gira intorno a questo. Djidji può andare corto e lungo, sa coprire anche la profondità anche se devo migliorare un po’ sull’aspetto tecnico. Rodriguez è particolare ma fenomenale, ti dà tanta calma. Zima, Buongiorno e Schuurs sono ragazzi giovani che possono crescere enormemente: Buongiorno ha fatto benissimo, tutti possono migliorare e devono lavorare”

    Come sta Karamoh?
    “Comincia a stare meglio. Ha finalmente toccato le sue velocità, sta meglio. E’ un giocatore di strappi sul lungo e meno nel breve, sugli spazi ridotti non è magari come Brekalo ma negli spazi aperti sa fare bene. Per me non è pronto, ma magari in un momento della partita può essere utile”

    Cosa chiede per domani agli attaccanti?
    “Il Napoli è cresciuto sul fatto che ti viene a prendere alto, ora vedi Rrahmani che accorcia 20 metri davanti alla metà campo e accettano situazioni di uno contro uno, anche in inferiorità numerica dietro per pressare forte. Ci saranno momenti in cui ci saranno spazi e altri in cui si chiuderanno, ma ho visto un Napoli più offensivo contro Milan e Fiorentina. Sull’attacco, con Miranchuk alziamo il livello tecnico e magari anche a Sanabria gli viene bene avere un compagno così: dobbiamo solo trovare sintonia, che si trovino tra di loro per essere più pericolosi”

  • Torino, Juric: “Sarà una partita difficile”

    Torino, Juric: “Sarà una partita difficile”

    Ivan Juric torna al timone del Torino, il croato ha superato la polmonite che lo aveva costretto al forfait contro Lecce e Inter e domani sera sarà regolarmente in panchina. I granata affronteranno il Sassuolo, c’è da ripartire dopo la sconfitta di San Siro contro l’Inter maturata nel finale.

    Come ha vissuto le due partite da casa?
    “E’ una sensazione diversa, non puoi fare le scelte di cambi o per intervenire. E’ sofferente, non è semplice”

    Che partita sarà?
    “Mi aspetto una gara difficilissima, sono fortissimi e hanno fatto un mercato faraonico. Hanno preso tanti giocatori con le caratteristiche giuste, con accelerazioni e molto promettenti creando una squadra forte. Il Sassuolo ha tanta qualità nel palleggio, noi dobbiamo essere tosti e cercando di metterli in difficoltà”

    Avete lavorato sulla fase di realizzazione?
    “E’ chiara la situazione, i numeri sono quelli e la storia dei giocatori è quella. Abbiamo perso giocatori con le caratteristiche di segnare anche da dietro, ora ognuno dei miei giocatori deve andare oltre e fare la stagione migliore della vita. Guardando le statistiche dei gol fatti in passato, è chiara la difficoltà di segnare”

    Come sta Singo e come ha trovato Lazaro?
    “Singo aveva un problema, poi settimana scorsa e questa bene: ora vediamo per domani. Lazaro può fare di più, direi bene ma ha margini. Tutti i giocatori, con poco spazio negli anni passati, devono ritrovare la massima espressione di forma. Non essere abituati è normale calare un po’, per domani devo decidere”

    Come mai alterna spesso in difesa?
    “Non ho fatto tante alternanze…Erano per altre situazioni. I tre dell’anno scorso hanno conoscenze, Djidji-Buongiorno-Rodriguez hanno fatto bene: è normale che se vedo meglio un altro o valuto gli attaccanti avversari, poi decido. Spesso voglio continuità, la mia idea è quella. Ma ci sono occasioni per tutti”

    Pensa che Buongiorno possa arrivare in Nazionale?
    “Non lo so, non voglio entrarci. Posso dire che ha conoscenze dell’anno scorso, ha lavorato tanto e sta sfruttando le occasioni. La forza della squadra è la conoscenza dell’anno scorso, lui, Linetty e Seck giocavano poco e adesso stanno dando un contributo. C’è tanta concentrazione, questi ragazzi possono crescere e migliorare lavorando bene”

    Percepisce un salto di qualità nel Toro?
    “Già dall’anno scorso, proprio contro il Sassuolo o la Fiorentina, la squadra ha fatto passi in avanti nel gioco. Volevo dare solidità e concretezza, poi aggiungere i pezzi: nella seconda parte della stagione passata, le prestazioni mi hanno soddisfatto dal punto di vista estetico. Ora, tanti giocatori riconoscono certe situazioni e cosa devono fare e riescono ad esprimersi. Il mio rammarico, come a Verona, è cosa sarebbe successo con la squadra dell’anno scorso con due pezzi in più…E’ il mio rammarico. Poi dipende da chi ti arriva, qui è arrivato Vlasic ed è un giocatore che ti fa fare un salto in avanti. Tutti gli altri è inserimento, portarli più in alto, ma ti porta a non essere competitivo ai massimi livelli. Stiamo esprimendo gioco, la squadra deve rimanere tosta e umile, cercando che tutti tocchino il loro massimo”

    Chi sono i leader di questa squadra?
    “L’anno scorso è stato fatto un anno strepitoso, ora lo percepisco anche adesso. Buongiorno, Ricci e Pellegri…c’è un bel mix, anche i ragazzi da fuori. Si sta creando un bell’ambiente: c’è gente esperta, ma anche i più giovani hanno un peso diverso. Soprattutto Buongiorno, ha doti di leader naturale”

    Vlasic e Radonjic hanno libertà o hanno compiti particolari?
    “Hanno compiti, ma a loro li lascio abbastanza. Radonjic è ancora da scoprire come persona e come giocatore, sta dando segnali importanti a tratti: voglio che entrambi esprimano il potenziale, anche se Vlasic è più ordinato. Radonjic ci sta che faccia cose senza senso a volte, ora esagero e penso che anche Leao faccia così, poi fa accelerate e ti cambia le partite. Danno la sensazione di fare cose che vanno oltre all’allenatore, che ti danno qualcosa in più”

    Che tipo di campionato è?
    “Bellissimo…E’ cambiato completamente, le partite sono di grandissima intensità: anche la Cremonese e il Monza, con Palladino, hanno giocatori di grande livello. Ci sono gare combattute ed equilibrate, penso che tanti allenatori vogliano fare un calcio propositivo. E’ quello che vediamo in Champions League, anche in Italia si sta cercando di fare così. Non è facile giocare ogni tre giorni, il campionato non è più come prima”

    Come stanno gli infortunati?
    “Miranchuk non c’è ancora, dopo la sosta speriamo di ritrovarlo. Karamoh è arrivato in condizioni precarie e ha bisogno di tempo. Radonjic sta bene, ha un po’ un problema nel recupero ma questa settimana l’ha fatta piena e sarà a disposizione”

  • Torino, il vice di Juric: “Valuteremo i giocatori a disposizione”

    Torino, il vice di Juric: “Valuteremo i giocatori a disposizione”

    Juric rimane bloccato dalla polmonite, anche per la sfida di domani contro l’Inter ci sarà il vice Matteo Paro a guidare i granata. E la squadra vuole provare il colpaccio a San Siro, cercando rimanere attaccata alle primissime della classifica. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il vice allenatore del Torino Paro presenterà la sfida contro i nerazzurri.
    Come sta Juric?
    “Sta facendo un controllo in questo momento, vediamo. Le cure stanno andando bene, lui sta meglio e vediamo cosa diranno i dottori”

    Come avete lavorato in sua assenza?
    “In questi giorni sono andato a casa sua con le dovute precauzioni, poi andavo in campo. Può vedere gli allenamenti, chiamare i ragazzi, si lavora un po’ così..La presenza in campo è un’altra cosa, ma i ragazzi hanno un ottimo spirito e speriamo che torni presto”

    Che partita vi aspettate?
    “Ci aspetta una gara difficile, arriverà motivata perché deve migliorare la classifica e viene da due sconfitte. Servirà approccio giusto e intenso, altrimenti avremo difficoltà. Sappiamo come affrontarli, ma dobbiamo essere tosti, precisi e non lasciare spazi, rimanendo concentrati perché altrimenti andiamo incontro a brutte prestazioni”

    Quindi domani Juric può esserci?
    “Non lo so…Io la vedo difficile, è decisivo il controllo che sta facendo adesso. E’ il primo controllo dal giorno prima di Lecce, dovrà sentire dai medici cosa gli diranno. Vedere la partita da casa per lui è una sofferenza: per come la vive e per la voglia che ha di stare vicino alla squadra, non è bello stare a casa. Ora prenderanno una decisione con i dottori”

    Cosa vorrebbe dire fare un colpaccio domani?
    “Non dobbiamo sbagliare assolutamente l’approccio, l’Inter è una grandissima squadra e sarà agguerrita e molto motivata. Noi abbiamo fatto risultati positivi, sarebbe un peccato entrare in campo scendere in campo pensando di essere migliori di loro perché siamo davanti in classifica. Noi abbiamo le nostre armi, ma per avere una vittoria contro le big devi essere perfetto per 95 minuti. Devi sempre essere al 100%, mi auguro che i ragazzi facciano una bella partita che possa portare a un risultato positivo”

    Quando è meglio affrontare una big?
    “Hanno grandi giocatori e tanti cambi, pur con tante gare ravvicinate. Sono giocatori abituati a voler vincere, è sempre difficile affrontare, Ora stanno vivendo un momento particolare, ma sono abituati: è sempre difficile andare contro una big, servirà la testa giusta”

    Come stanno Schuurs, Singo e Miranchuk?
    “I primi due sono a disposizione, Miranchuk sta procedendo bene e tra la prossima settimana o quello dopo dovrebbe tornare con la squadra”

    C’è una gerarchia in attacco tra Pellegri e Sanabria?
    “Li alterniamo in base al gioco che vogliamo proporre. Hanno caratteristiche diverse: Pellegri è più di potenza e profondità, Sanabria ci fa inserire bene ed è più trequartista, che viene incontro e fa giocare bene la squadra. Stanno bene entrambi, valuteremo”

    Come sta la squadra?
    “Spero sia focalizzata…Sanno che sarà una partita difficile e fisica, palleggiano bene e noi dovremo cercare di essere precisi e aggressivi. Cercheremo di metterli in difficoltà cercando di sfruttare le occasioni”

    Quanto è importante che gli attaccanti diventino cinici?
    “In serie A è difficile creare 10-15 occasioni…Pellegri con il Lecce ha avuto due occasioni, una gliel’ha parata e l’altra era in fuorigioco di poco. Serve più cattiveria là davanti, cercando di sfruttare le poche occasioni che ci darà l’Inter. E’ un passaggio che facciamo con i ragazzi, cerchiamo di migliorare in fase di conclusione e ultimo passaggio”

    Se dovete scegliere tra Schuurs e Buongiorno, chi gioca?
    “Schuurs arriva da un tipo di lavoro a livello difensivo diverso, perciò stiamo cercando di inquadrarlo bene nel nostro sistema: la scelta è più Buongiorno, ha dimostrato di essere un giocatore affidabile. Valutiamo di settimana in settimana chi mettere in campo”

    Come sta Karamoh?
    “Arriva da un periodo in cui si allenava da solo, è come se fosse in ritiro in questo momento. La scorsa settimana ha fatto lavori integrativi, non è stato convocato perché vogliamo metterlo in forma. Nel giro di un paio di settimane sarà a disposizione”

  • Aria tesa in casa Torino; lite furiosa tra Juric e il DS Vagnati

    Aria tesa in casa Torino; lite furiosa tra Juric e il DS Vagnati

    Sono giorni tesi in casa Torino, dove il tecnico croato Ivan Juric ha avuto un accesa discussione sul fronte mercato in entrata con il direttore sportivo Vagnati. Il tecnico molto nervoso per le poche entrate vuole una svolta immediata. Nelle prossime ore si attendono sviluppi.

  • Amichevoli, vittoria del Torino

    E’ il primo gol da quando ha preso la 9 dell’ex Belotti: con un’inzuccata su assist di Rodriguez a sei dalla fine, Sanabria prova a vestire i panni del bomber e mette la firma sul successo del Toro contro l’Apollon Limassol. Così i granata chiudono la serie di amichevoli in altura, il bilancio è di tre vittorie e una sconfitta in attesa della gara di Nizza di sabato pomeriggio. E’ l’ultimo test in Austria, Juric sceglie di puntare sulle seconde linee. Tranne il portiere, con Berisha confermato tra i pali e in odore di titolarità in vista della prossima stagione, il tecnico sperimenta tanti giovani e diverse pedine che hanno le valigie pronte. Come Zaza, il quale fa l’esordio in questo pre-campionato, o come Verdi, sperimentato in mediana insieme a Segre. Edera e Horvath formano la trequarti, Bayeye e il classe 2004 Antolini agiscono sulle corsie esterne, in difesa capitan Izzo è affiancato dai giovanissimi Adopo e N’Guessan. Insieme ad un centinaio di tifosi e curiosi, ci sono anche il direttore tecnico Davide Vagnati e il collaboratore societario Emiliano Moretti, mentre il grande assente è Urbano Cairo: il presidente, solito venire a trovare la squadra durante i ritiri estivi, non si è visto in terra austriaca. I ritmi sono i classici da amichevole estiva, il primo brivido della partita porta la firma di Ongenda, il quale da fuori area impegna Berisha costretto a una parata in due tempi. Tra i granata brillano Antolini, bravo sulla corsia mancina ad accompagnare l’azione offensiva e a non farsi sorprendere quando si tratta di difendere, e N’Guessan, apparso subito sicuro negli interventi e nel gioco aereo. Il gioco del Toro, però, non entusiasma, così l’unica occasione creata nei primi 45 minuti arriva da palla inattiva: Verdi calcia una punizione insidiosa, Jovanovic si distende alla sua destra e respinge con i pugni. Juric dà fiducia al Toro B anche ad inizio ripresa, con l’unico cambio che riguarda la porta e Vanja che prende il posto di Berisha, e la prima occasione nasce sull’asse Edera-Zaza, con il bel cross dell’esterno mancino che viene spedito alto di testa dall’attaccante. All’ora di gioco, invece, la rivoluzione totale del tecnico: in campo tutti i big, con annesse lacune che continuano a caratterizzare la rosa, e con il tridente d’attacco formato da Seck, Linetty e Sanabria. Proprio il paraguayano entra subito in partita tentando una conclusione di destro, ma senza inquadrare la porta. Nel finale, il gol che decide la partita, mentre Juric resta in attesa di rinforzi.

    Torino-Apollon Limassol 1-0
    Rete: st 40′ Sanabria
    Torino (3-4-2-1): Berisha (st 1′ Milinkovic Savic); Izzo (st 15′ Djidji), Adopo (st 15′ Zima), N’Guessan (st 15′ Rodriguez); Bayeye (st 15′ Singo), Segre (st 15′ Lukic), Verdi (st 15′ Ricci), Antolini (st 15′ Aina); Edera (st 15′ Seck), Horvath (st 15′ Linetty); Zaza (st 15′ Sanabria). A disposizione: Gemello, Akhalaia, Ruszel, Wade. Allenatore: Juric
    Apollon Limassol: Jovanovic A., Jovanovic V., Pittas, Hervin (st 15′ Bagaliy), Da Silva (st 23′ Panayiotou), Spoliaric (st 29′ Ido), Roberge, Khammas (st 36′ Pybernes), Kyriakou (st 36′ Petros), Nikola (st 23’Rangelo), Coll. A disposizione: Demetriou, Mentes, Artymatas, Revazi, Pontikos. Allenatore: Zorninger