Il rapporto tra Adrien Rabiot e la Juventus è giunto ormai al termine. Infatti il centrocampista francese ha deciso di non accettare l’ultima offerta di rinnovo proposta dal club bianconero pari a 7 milioni di euro a stagione. Rabiot ha deciso di concludere così la sua esperienza a Torino ed adesso è in cerca di un altro club. L’entourage dell’ex Psg punta a trasferirsi in Premier League, dove ci sono tanti club interessati. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno novità sul futuro di Adrien Rabiot.
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La Juventus ha superato la concorrenza per Cabal, accordo raggiunto
La Juventus è ormai ad un passo da Juan Cabal dall’Hellas Verona. Sta quindi per giungere al termine la telenovela nata attorno al difensore colombiano. Infatti come vi abbiamo raccontato, Cabal era un obiettivo di mercato della Lazio su indicazione di mister Baroni. Poi si è inserito anche lo Stade Rennes nella trattativa, ma il calciatore non è stato mai convinto della destinazione francese. Nelle scorse settimane però l’Inter è sembrata veramente ad un passo dall’ingaggio di Cabal, che però poi è entrato nel mirino della Juventus. La società bianconera ha concluso la trattativa sulla base di un trasferimento a titolo definitivo a 10 milioni di euro. Cabal quindi a breve potrà considerarsi a tutti gli effetti un nuovo calciatore della Juventus.
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Ufficiale: Fabio Miretti rinnova con la Juventus
Il centrocampista Fabio Miretti classe 2003 ha rinnovato il suo contratto con la Juventus.
Ecco di seguito il comunicato del club bianconero.
“Fabio Miretti è sempre più bianconero: si estende fino al giugno 2028 il contratto con il classe 2003, entrato a far parte della Prima Squadra della Juventus dopo essere cresciuto per oltre un decennio nelle giovanili. Arrivato nel 2011 nel Settore Giovanile juventino, Miretti si è da subito messo in mostra bruciando le tappe e conquistando attenzioni e considerazione: con l’Under 17 nella stagione 2019/2020 è stato uno dei leader del gruppo, segnando ben 15 gol in sole 17 partite, prima dello stop forzato causato dal Covid-19. Doti e qualità venute fuori anche in Under 19, prima di entrare a far parte della squadra Next Gen bianconera – di cui ha indossato anche la fascia da capitano.
Ultimo trampolino di lancio che lo ha portato poi a entrare nell’orbita della Prima Squadra, con cui ha fatto il suo esordio l’8 dicembre 2021 nella gara di Champions League contro il Malmö – aspettando poi altri tre mesi, il 20 marzo 2022, quando è sceso in campo per la prima volta anche in Serie A, nella gara tra Juventus e Salernitana. Nella passata stagione 25 presenze in campionato e 28 complessive per Miretti, che contro la Fiorentina il 5 novembre 2023 ha trovato anche il primo gol in Serie A con la Juventus. E ora tante nuove sfide da affrontare: congratulazioni, Fabio!”.
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Chiesto il rinvio a giudizio per Agnelli, Nedved, Paratici e Arrivabene per il caso plusvalenze
Non c’è davvero pace per Andrea Agnelli. Infatti, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio, per lui e per i suoi collaboratori quando erano ancora alla guida della Juventus fino al 2022.
La questione è quella nota sul “Caso plusvalenze” che vede coinvolti, oltre ad Andrea Agnelli, i dirigenti Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.
I reati sono: aggiotaggio, l’ostacolo alla vigilanza e le false fatturazioni.
Una vicenda che quindi non è ancora conclusa, che ricordiamo alla Juventus nella stagione 2022/2023 era costata ben 15 punti di penalizzazione in classifica.
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La Juventus ha presentato la nuova maglia per la prossima stagione
Giorni importanti in casa Juventus che oltre a lavorare per i nuovi acquisti, ha presentato anche la nuova maglia per la stagione 2024/2025.
Ecco la nota del club bianconero:
“Celebrare le missioni lunari – il massimo simbolo dello spirito pionieristico: questo l’obiettivo della divisa Home 2024/25, che vuole raccontare la dedizione della Juventus a spingere i confini del possibile, la sua continua ricerca del progresso. Anche in questo caso Juventus vuole essere ispirazione per giocatori e tifosi a continuare a esplorare nuovi orizzonti e lo vuole fare proprio con la sua divisa.
Realizzata con precisione, la maglia ha un tessuto strutturato unico creato utilizzando un metodo di ingegneria 3D per costruire la maglia su tre livelli, in modo da creare sia un intrigo visivo che tattile quando lo si osserva da vicino, incorporando dettagli strutturati che replicano la superficie ondulata della luna.
Il design è completato da un girocollo bianco e nero stagionale e da espressioni bianche e nere delle tre strisce adidas, che corrono sulle spalle della maglia”. -
Inter: nuova idea per la difesa, colloqui con l’entourage di Cabal
L‘Inter è alla ricerca di un nuovo tassello da aggiungere al reparto difensivo, dopo l’infortunio di Buchanan. L’idea del club nerazzurro è quella di intervenire sul mercato per acquistare un profilo giovane, a poco costo e che possa occupare più posizioni possibili. Come vi abbiamo raccontato in questi giorni, Hermoso non convince per l’età, Danso per il costo dell’operazione. Il profilo più vicino alle esigenze dell’Inter sembra essere quello di Kiwior. Nelle ultime ore però la dirigenza nerazzurra ha avuto dei contatti diretti con l’entourage di Juan Cabal.
Stiamo parlando del difensore colombiano di proprietà dell’Hellas Verona, arrivato in Serie A l’estate scorsa dall’Atletico Nacional. Cabal potrebbe essere la giusta pedina da regalare ad Inzaghi, visto che il difensore classe 2001 può essere usato come centrale o come terzino a sinistra. In più l’età è quella giusta ed anche il costo dell’operazione sarebbe abbordabile. Sul calciatore del Verona ci sono però già da giorni sia la Lazio che il Rennes, con Cabal che vorrebbe rimanere in Italia. Nelle ultimissime ore inoltre anche la Juventus ha fatto un sondaggio con il club gialloblù. Vedremo nelle prossime ore se ci saranno novità, ma Cabal è entrato nella lista dei preferiti dell’Inter come rinforzo per la difesa.
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La Roma si fa sotto per Soulé, ecco la situazione ed occhio al Leicester…
La Roma è a caccia di un rinforzo di qualità e tecnica sulle fasce d’attacco da regalare a mister De Rossi. La società giallorossa nelle ultime ore si è fatta sotto per Matias Soulé, come riportato da Fabrizio Romano. Il talento argentino può lasciare Torino definitivamente, dopo l’anno in prestito al Frosinone. La richiesta della Juventus per Soulé è di 35/40 milioni di euro, cifra a cui la Roma ad oggi difficilmente può arrivare. Magari nella trattativa possono essere inserite delle contropartite (El Shaarawy ed Abraham non dispiacciono alla Juve). In più i giallorossi devono prestare attenzione anche al mercato di Premier League interessato al fantasista sudamericano, il Leicester su tutti. Soulé potrebbe essere la pedina perfetta nello scacchiere di De Rossi, infatti la Roma cerca un esterno a destra, che magari possa rientrare sul sinistro, più di qualità che di corsa. Vedremo se nei prossimi giorni ci sarà un’offerta ufficiale della Roma al club bianconero.
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Bonucci rivela i motivi del suo addio alla Juventus
Leonardo Bonucci sì è ritirato dal calcio giocato. Ha rilasciato una dura intervista alal podcast ‘Passa dal Bsmt’, dove ha parlato di tanti argomenti.
Ecco le sue dichiarazioni.
Sull’addio alla Juventus?
“Io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così, è stata una manifestazione di un singolo che non meritavo. Mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il ben servito così. Forse il mio percorso alla Juventus non è ancora terminato, quando penso di voler fare l’allenatore penso a quella panchina lì. Sogno? Si, di arrivare a sedermi su una panchina importante come la Juventus, mi piace pensare che questa storia non sia finita”.
E ancora: “Mi sono ritrovato con Giuntoli che era appena arrivato e quindi non aveva possibilità di fare diversamente e mi ha detto ‘Guarda, non sei più nei piani. Sei fuori rosa’. All’inizio mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il benservito in questa maniera… Invece era tutto reale. Paradossalmente sono tornato il 17 di luglio ad allenarmi e mi allenavo alle 7:30 di sera quando la squadra si allenava o al mattino presto o addirittura al pomeriggio non si allenava. Ero insieme ad altri ragazzi che erano nella mia stessa situazione, che magari erano stati in prestito da qualche parte o rientravano da un infortunio. Non so ancora oggi darmi una spiegazione. O meglio, la spiegazione la so. È stato un gioco di potere. Prima che Giuntoli mi comunicasse la decisione, io l’avevo già annusata. Cominciavano ad uscire degli articoli che un po’ lanciavano il segnale e infatti quando ricevetti la chiamata da Manna che mi avvisava che sarebbero venuti a casa per parlarmi, parlando con mia moglie le dissi ‘Guarda, vengono perché sta succedendo qualcosa che non ci aspettavamo’. Quindi ero preparato, ma non sei mai preparato a certe cose che ti vengono dette. Soprattutto quando fai tutta una carriera improntata sulla Juventus”.
Sulla causa con la Juventus dopo il divorzio: “La rabbia che avevo dentro mi ha fatto fare delle scelte sbagliate perché sono andato avanti seppur avevo la forza del contratto firmato per andare contro la Juventus, ma l’ho fatto per rabbia. Non era la Juventus, non c’erano le persone adatte per fare una scelta come quella fatta. I dirigenti subentrati non avevano il potere ma sono andati sulla scia di quelle che erano le decisioni di altri. Quando mi sono fermato e la rabbia è scemenza mi sono detto ‘Cosa sto facendo’. Mi sono fermato nella battaglia che mi avrebbe portato alla vittoria, perché avrei vinto visto che ho vissuto mobbing e quindi c’erano tutte l basi per vincere. Non mi avrebbe dato niente, alla fine la rabbia era verso chi ha preso quella decisione e non la Juventus, che è sempre stata tutto e sarà tanto e tutto in futuro. Dopo il confronto con mia moglie e persone di grandi valori la decisione di fermare la battaglia con la Juventus è stata la migliore, in previsione di questo sogno che le nostre strade si possano incontrare”.
Bonucci ha poi voluto rimarcare il suo grande rapporto d’amore con la Juventus: “Il mio sogno sin dall’inizio quando ho iniziato a giocare a calcio era di chiudere la carriera con la maglia della Juventus dopo più di 500 partite non ho avuto il saluto che meritavo che merito tutt’ora per quello che ho dato alla Juventus. Io ho anteposto la Juventus a mia moglie e ai miei figli, al mio benessere perché anche quando sono andato via nel 2017, e sono passato al Milan, io quella scelta l’ho fatta perché non volevo essere un problema all’interno dello spogliatoio. E quindi ho preso quella strada lì per non fare del male alla Juventus. Era una cosa che avevo detto al presidente: ‘Per tutto quello che era successo negli ultimi sei mesi della stagione prima io devo andare via da qua perché sarei deleterio nello spogliatoio, perché mi conosco. Non posso stare. Non so se le strade si rincontreranno, ma oggi è questo’. La scelta è stata condivisa anche da parte dell’allenatore e del direttore. Mi hanno venduto all’epoca per poco rispetto a quello che era il valore del giocatore”.
Bonucci rivela che il suo obiettivo era concludere la carriera dopo questo Europeo:
“Non sono stati mesi facili. Poi devi essere un attimo egoista come io sono stato perché sapevo che se avessi finito la carriera in quel modo mi sarei portato un peso dietro per tutta la vita. Ho vissuto per il calcio e finirlo in quella maniera non mi avrebbe reso felice. Oggi posso dire che finisco la carriera da calciatore in maniera serena. Il mio sogno era quello di finire la mia carriera con la Nazionale e con la Juventus in maniera diversa, ma dopo ti devi saper adattare. Devi accettare quello che avviene e prepararti al cambiamento. Sognavo di partecipare a questo Europeo, era il mio obiettivo. Mi ero prefissato di chiudere la carriera a 37 anni. La sincerità è sempre quella che mi ha contraddistinto in carriera perché quando ho parlato in passato e quando parlo non mi piace nascondermi dietro a frasi fatte o mettere una maschera per passare per bello davanti agli altri“.
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L’Al Shabab alza l’offerta di contratto, Rugani ora ci pensa sul serio
L’Al Shabab ora è in pressing per Daniele Rugani ed è pronto a presentare una nuova offerta di contratto. Infatti il club arabo ha alzato la prima proposta fatta al difensore bianconero a 6 milioni a stagione per tre anni. Inoltre l’Al Shabab pagherebbe anche il cartellino di Rugani alla Juventus, la valutazione fatta è di circa 3 milioni di euro. Al difensore sono interessati sia l’Ajax, con Farioli che vorrebbe portarlo in Olanda ma non può pareggiare l’offerta del club saudita; sia l’Atalanta che però non ha ancora presentato alcuna offerta ufficiale. Adesso Rugani, di fronte a quest’ultima offerta, starebbe riflettendo attentamente sulla proposta saudita, come annunciato dal noto esperto di calciomercato Alfredo Pedullà.
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Lazio: idea Milik in uscita dalla Juventus come post-Immobile
La Lazio sta per separarsi dopo otto stagioni dal suo capitano e bomber Ciro Immobile, promesso sposo del Besiktas. Così la dirigenza biancoceleste si sta guardando attorno per cercare un sostituto dell’attaccante italiano da regalare a Marco Baroni per completare il reparto avanzato. Infatti in questo momento come punta vera e propria, la Lazio ha a disposizione solo Taty Castellanos. Sono arrivati anche Noslin e Tchaouna, che al Verona ed alla Salernitana hanno occupato quella posizione, ma che di natura sono degli esterni. Ecco che allora l’ultima idea della società capitolina porta ad un attaccante in uscita dalla Juventus.
Stiamo parlando di Arkadiusz Milik, che è fuori dalle idee tattiche di Thiago Motta e che potrebbe fare al caso proprio della Lazio. Infatti il polacco è un calciatore che ha una valutazione poco più alta di 5 milioni. In più anche a livello tattico Milik sarebbe la punta tecnica perfetta, che valorizza la spinta e l’inserimento degli esterni d’attacco a disposizione di Baroni. La Lazio potrebbe già nei prossimi giorni presentare un’offerta intorno ai 6-7 milioni più bonus ed aggiudicarsi il centravanti polacco.