“Nome? Nicolò, cognome? Barella, ruolo? centrocampista, caratteristiche? Fortissimo!”
Potrebbero bastare tranquillamente questa mini presentazione per descrivere Nicolò Barella, ma non sarebbe corretto. Che fosse un giocatore di gran talento lo si era già intuito dalle prime prestazioni a Cagliari, forte, dinamico, tecnicamente perfetto, gran corridore e tanta cattiveria agonistica. Nella sua prima stagione all’Inter, quell’Inter che Nicolò sognava e tifava già da bambino, è stato ed è tutt’ora in Europa League devastante. Pupillo di mister Conte e ora sappiamo perché, è uno di quei giocatori “garanzia”, che ti fanno la partita senza mai fermarsi, fase difensiva, impostazione e anche finalizzazione, mastino in mezzo al campo, una vera e propria diga.
Sorrido perché si fanno tanti nomi per il mercato neroazzurro, sento dire “Eh ma ci vorrebbe uno che corre in mezzo al campo”, “Ci vorrebbe un Kante, un Ndombele“, sicuramente! Giustissimo, per una squadra che vuole vincere sia in Italia che in Europa. Sarebbe meglio dire, secondo me, “Chi affiancare accanto al quel fenomeno di Barella?”, oppure un semplice discorso più tecnico, con Barella che fa già centrocampo e diga da solo, affiancandogli uno dei nomi già fatti, si potrebbe giocare sia Eriksen trequartista, che retrocederlo in regia.
I tifosi sono anche questo caro Nicolò, probabilmente se ti fossi chiamato “Barellinho”, oppure “Nicolas Barellà”, ne avrebbero parlato di più. Invece sei un giocatore italiano di 23 anni, dal potenziale incredibile, e con un margine di miglioramento pazzesco, il classico calciatore con le palle che non ha paura di nulla, non è un caso che in tua assenza l’Inter ha avuto grandissime difficoltà li in mezzo, giocatore insostituibile. Bravo Nicolò, continua così!
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“MA QUANTO E’ FORTE BARELLA???”