Tag: Lazio

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Lazio – Como

    Serie A, le formazioni ufficiali di Lazio – Como

    Ecco di seguito vediamo le formazioni ufficiali di Lazio – Como anticipo del campionato di Serie A.

    Lazio (4-3-3) – Provedel; Lazzari, Gigot, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Isaksen, Dia, Tchaouna. All. Baroni

    Como (4-2-3-1) Butez; Van Der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Engelhardt, Da Cunha; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone. All. Fabregas

  • Como, Fabregas: “I ragazzi stanno bene”

    Como, Fabregas: “I ragazzi stanno bene”

    Ha parlato in questo modo lo spagnolo Cesc Fabregas, allenatore del Como, alla vigilia della sfida contro la Lazio:

    “Come sono andati questi giorni di ritiro a Marbella? I ragazzi stanno bene, questi sono stati sei giorni di un buon lavoro con una grande condizione sia per la qualità di campo e che del tempo. Abbiamo lavorato su tante cose per continuare a crescere, siamo in un momento importante della stagione dove si vedono già cose molto positive. Dobbiamo continuare così”.

    A Marbella si sono aggregati anche Butez e Diao, come li ha trovati e saranno già disponibili per la partita di domani all’Olimpico?

    “Sono arrivati da due giorni e si sono allenati con la squadra nel ritiro. Domani saranno a disposizione ma vedremo se giocheranno dall’inizio o partiranno dalla panchina. Butez e Diao sono due calciatori in cui crediamo molto e che abbiamo analizzato con grande attenzione prima di ingaggiarli. Diao è molto giovane, ha 19 anni, e ha fatto già un bel percorso al Betis che è una squadra di grande prestigio e qualità in Spagna e crediamo che lui possa essere il presente e il futuro per la società. Butez è un giocatore esperto, ha 29 anni con esperienza a grande livello, ha fatto la Champions League e vinto campionati in Belgio. Siamo molto soddisfatti del suo arrivo, sicuri che apporterà un contributo significativo al nostro reparto”.

    Il mister lariano analizza anche il tipo di gara che si attende domani sera contro la Lazio. Giocare all’Olimpico dà sempre una certa pressione extra e sarà dura ma noi vogliamo andare là con coraggio e personalità e giocare come abbiamo fatto a Napoli, a Torino e a San Siro contro l’Inter. Dobbiamo sempre andare in campo e giocare con la nostra identità per provare a vincere la partita e poi vedremo quale sarà il risultato. Con la Lazio sarà una partita di possesso e di transizione, in Serie A tante squadre giocano basse creando spazi per contrattaccare. La Lazio e la Fiorentina sono le due squadre in cui mi identifico di più”.

    Ci sono indisponibili per domani sera? Sergi Roberto non ce la fa per questa partita, non ha ancora recuperato dopo il Lecce. Maxi Perrone ha iniziato a fare allenamento parziale e dopo l’11 inizierà a lavorare con la squadra, lui è praticamente al top ed è una bella una bella notizia. Ovviamente Goldaniga è fuori per squalifica”.

  • Ufficiale: Luiz Felipe è un nuovo giocatore del Marsiglia

    Ufficiale: Luiz Felipe è un nuovo giocatore del Marsiglia

    La squadra del Marsiglia ha ufficializzato l’acquisto dell’ex calciatore della Lazio Luiz Felipe che diventa a tutti gli effetti un nuovo difensore dei francesi allenati dal tecnico De Zerbi.

    L’ultima esperienza del difensore centrale italo-brasiliano è stata con l’Al Ittihad.

  • Ranieri imbattibile nel Derby, la Roma supera la Lazio

    Ranieri imbattibile nel Derby, la Roma supera la Lazio

    La Roma si aggiudica il Derby e supera per 2-0 la Lazio. Claudio Ranieri conferma la sua imbattibilità nella gara stracittadina, sono cinque successi su cinque partite. Il primo tempo i giallorossi aspettano bassi gli ospiti, ma fanno male in ripartenza. Infatti i due gol nascono così. Al decimo minuto Svilar lancia lungo su Dovbyk, sponda per Dybala e palla sull’esterno per Saelemaekers. L’ex Milan crossa nel mezzo, stop di Pellegrini che danza sul pallone e piazza sotto l’incrocio, portando avanti i suoi. Dopo otto minuti ancora ripartono i soliti quattro, Dybala imbuca per Saelemaekers, che batte Provedel sulla sua stessa ribattuta. Nella seconda frazione la Lazio assedia i padroni di casa, ma Svilar o la muraglia giallorossa impedisce la riapertura della gara. Alla fine c’è guerriglia in campo con Paredes e Hummels che provocano e Castellanos che ci casca e viene espulso. Alla fine la Roma vince e porta a casa il Derby della Capitale.

  • Le formazioni ufficiali di Roma – Lazio

    Le formazioni ufficiali di Roma – Lazio

    Ecco le formazioni ufficiali di Roma – Lazio derby della Capitale in campo alle ore 20:45

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; N’Dicka, Hummels, Mancini; Saelemaekers, Konè, Paredes, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Claudio Ranieri.

    LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni. Castellanos. Allenatore: Marco Baroni

  • Luiz Felipe passa al Marsiglia

    Luiz Felipe passa al Marsiglia

    In Francia, la squadra del Marsiglia ha chiuso un acquisto quello di Luiz Felipe che arriva a parametro zero.

    Il difensore classe 1997 ex Lazio italiano, dopo l’ Arabia Saudita e l’Al Ittihad, firma con la squadra di De Zerbi fino al giugno del 2026 con opzione per un altro anno.

  • Primavera, Milan – Lazio termina a reti bianche

    Primavera, Milan – Lazio termina a reti bianche

    La partita del Campionato Primavera Milan – Lazio si è conclusa con il risultato di 0-0. Una partita che ha offerto poche emozioni e poche vere occasioni da rete.

    La sfida quindi è terminata a reti bianche. Un punto che non serve a nessuna delle due squadre che così rischiano di perdere così contatto dalle primissime posizioni delle classifica.

     

  • Roma, Ranieri: “La Lazio sta facendo bene”

    Roma, Ranieri: “La Lazio sta facendo bene”

    La Roma affronterà la Lazio all’Olimpico ecco le parole in conferenza stampa del tecnico giallorosso Claudio Ranieri.

    Cosa rappresenta per lei, grande romanista, il derby?

    “Rappresenta la stracittadina, tutto quello che può pensare un tifoso, che sia romanista o laziale, interista o milanista, doriano o genoano. E’ una partita che senti di più. In questo momento la classifica parla chiaro, loro stanno vivendo un momento eccezionale, hanno fatto un girone stratosferico, giocano con velocità e pochi tocchi e quindi è una squadra temibilissima. Ma il derby fa sempre storia a sé”.

    Un ricordo personale del derby di Ranieri da ragazzo?

    “Andavo in Curva Sud, all’epoca era ancora tre quarti romanista e un quarto laziale. Aspettavamo tutti Dante, il capo-tifoso, per cominciare i cori. C’erano gli sfottò, non c’erano tutte le cose che sono successe in seguito”.

    Cosa le ha fatto capire il mese di dicembre sulla panchina della Roma?

    “Ci ha fatto capire che siamo squadra, che siamo riusciti a ricompattarci. Abbiamo dei difetti e lavoriamo per eliminarli. Ancora non siamo al 100% sotto quest’aspetto, però abbiamo rimesso per lo meno la nave in navigazione. Io non ho mai promesso alle mie squadre niente di che, se non lavoro, sacrificio e voglia di dare il massimo in ogni frangente”.

    E’ agitato a pensare che si gioca solo per qualcosa di effimero che conta solo per i tifosi o la tranquillizza?

    “Se vale solo per i tifosi allora vale anche per me (ride, ndr). No, non mi tranquillizza, mi dà l’emozione di sempre. Il derby è il derby. Così come ci tengono loro, ci teniamo noi a far bene e vincere la gara. Certo, abbiamo vissuto tutti altri tipi di derby, ma il derby è il derby e si azzera tutto, non conta la classifica. Giocheremo con la stessa voglia di far bene. Non c’è agitazione, anche perché non è una buona motivazione. La motivazione è nella consapevolezza della forza dell’avversario, della tua forza e di cosa bisogna fare per vincere”.

    Per tanti potrebbe trattarsi del primo derby. Può essere un vantaggio?

    “Il vantaggio è mettere giocatori che stiano bene fisicamente, che facciano reparto, che facciano squadra. Debuttanti o non debuttanti non conta, l’importante è che stiano bene fisicamente e mentalmente, in connessione l’uno con l’altro”.

    Perché in questo momento non fa giocare Pellegrini?

    “E’ soltanto una considerazione psicologica. Tecnicamente lo considero uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sono pochi i centrocampisti che fanno gol e chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Ma lui soffre questo fatto dei tifosi e io devo tener presente se un calciatore se ne fa carico o gli scivolano via. Lorenzo si carica tutti i problemi e questo è il suo peccato. Dovrebbe giocare invece con naturalezza, com’era abituato a fare: solo così può ritornare il giocatore che è, libero da ogni peso. Lui si porta dietro dei macigni. Non è facile giocare in casa che se fa uno-due errori il beniamino del pubblico non succede niente, fa un mezzo errore lui e viene subito caricato di negatività e responsabilità. Il giorno che lo vedrò sereno e tutto… Avete visto che non ho avuto alcun problema a metterlo a San Siro e stava per fare gol. Ha la capacità di arrivare a far gol nel momento giusto”.

    La Lazio è forte sugli esterni.

    “La squadra di Baroni ha trovato il bandolo della matassa. Sono bravi sugli esterni, sono bravi centralmente, giocano in velocità, ripartono a mille all’ora. Io tengo in considerazione tutto. Sono convinto che anche Baroni starà tenendo in considerazione tutte le qualità e le difficoltà della Roma”.

    Analogie con il derby di novembre 2010, quando la Roma vinse 2-0 e lei nel pre-partita disse che la Lazio aveva tutta la pressione perché era prima?

    “No, perché nella gestione del gruppo i derby si caricano da soli, i tifosi te lo fanno già vivere in ogni manifestazione. Noi abbiamo aperto il ‘Tre Fontane’ per augurare buon anno, per incontrare i nostri tifosi e le nostre famiglie. Non dovevamo darci un di più perché in ogni partita ce lo danno. Loro sono lassù, in zona Champions League. E’ logico che hanno la consapevolezza di voler arrivare in Champions League, una volta toccata. Ma ogni derby è a sé stante, non conta la classifica né null’altro. Conta soltanto il fischio d’inizio, da lì ci saranno diverse partite nella partita”.

    Può essere un vantaggio per lei il fatto che Baroni sia al primo Derby della Capitale?

    “No, non credo che sia determinante. Lui mette il pilota automatico, la Lazio va col pilota automatico, bisogna riconoscerà. Sentirà la bellezza, il sapore del derby da allenatore. Ma tutto qua”.

    Pace fatta coi tifosi?

    “Credo che siamo tutti uniti. Proprietà, massaggiatori, magazzinieri, tutti. E anche i tifosi stanno facendo la loro parte. Ho una certa età, una volta si diceva ‘La Roma non si discute, si ama’. Io l’ho sempre amata e la amerò sempre nel bene e nel male. Da bambino, un presidente fece anche una colletta e quei tifosi divennero soci vitalizi. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, sarebbe ora di dargli qualche soddisfazione”.

  • Lazio, Baroni: “Primo derby per me”

    Lazio, Baroni: “Primo derby per me”

    Il tecnico della Lazio, Marco Baroni parla in conferenza stampa prima del derby ed ecco le sue parole

    “Volevo fare una piccola premessa per essere in linea totale con voi. Vi chiedo gentilmente di non attribuirmi frasi o virgolettati che non ho mai detto, per me la comunicazione è importante e la comunicazione che faccio alla squadra semmai dovesse venire fuori chiedo sia corretta, non come è venuta fuori recentemente”.

    Quali sono le sue emozioni per il primo derby?

    “Si vive per queste partite, sono meravigliose perché c’è dentro tutta la passione. Non solo io, ma tutta la squadra dobbiamo avvicinarci a questa gara con tutta la gioia che deve esserci nel giocare una gara così”.

    Come arriva la Lazio a questa partita? I 15 punti di vantaggio come incideranno sulla gara?

    “Voglio fare una piccola premessa, questa partita la giochiamo domenica non due mesi fa. Nelle ultime cinque partite abbiamo fatto gli stessi punti e da quando è arrivato Ranieri hanno segnato il doppio delle reti, sarà una sfida equilibrata e per questo ancor più bella”.

    Possiamo aspettarci una Lazio più prudente e meno arrembante?

    “La squadra non deve mai snaturarsi, quando ti snaturi perdi qualcosa. Sappiamo benissimo la pericolosità e la bellezza di questa partita, ma dovremo giocare da Lazio contro un avversario forte”.

    Come ha visto il gruppo in questi giorni?

    “Si dice che sono partite che si preparano da sole, per me si preparano tutti insieme. In questa partita c’è la passione di un’intera città, quando si vive di passione c’è la bellezza. La passione ti porta anche a dolore, quello che sto portando alla squadra è avvicinarsi con tutta la gioia che devi avere nell’avvicinarti a una partita così bella e meravigliosa”.

    Come vive il suo primo derby e il suo passato alla Roma?

    “Il derby è il derby, ci siamo passati da poco tempo è come dire che Natale è un giorno come gli altri. Per me non lo è e non lo sarà nemmeno questo derby. Sarà la partita che la squadra sia nell’avvicinamento poi nell’affrontarla servirà tutta l’attenzione e la voglia che abbiamo messo sempre in campo. Questi siamo noi e questa è la nostra natura. Nel mio presente c’è tanta Lazio, è il mio modo di essere. Mi porto dietro esperienze che aiutano, ma io guardo avanti e avanti in questo momento c’è una grande opportunità, una società e una tifoseria importante. Saremo fuori casa domenica, ma vi assicuro che non siamo mai fuori casa con la nostra tifoseria, sentiamo dentro la nostra gente anche quando non gli viene permesso di assistere alle partite”.

    Ha parlato alla squadra delle tante provocazioni che ci sono state negli ultimi derby?

    “Il messaggio è che si gioca tutti insieme, i giocatori non contano mai prima delle partite in caso dopo. Dovranno essere coinvolti tutti, chi gioca titolare, chi partirà dalla panchina e chi non giocherà”.

    Cosa può aspettarsi dalla sua squadra? Cosa può darvi la presenza dei tifosi alla rifinitura di domani?

    “Questo non cambia niente, cosa ho detto prima perché affrontiamo un avversario solido e pericolosissimo. Parlo sempre di prestazione, la prestazione deve essere sempre lì e non possiamo sbagliare negli atteggiamenti, lavorare nella compattezza e nell’equilibrio. Se fosse per me le porte aperte sono la cosa più bella, semmai ci sia bisogno di sentire il calore è un regalo che vogliamo fare ai nostri tifosi perché questo contatto e questa vicinanza fa parte di quella passione di cui ho parlato prima, vogliamo regalare questo sentimento e domani possiamo essere vicini e quasi toccarci”.

    Ha avuto modo di sentire le parole di Ranieri?

    “Claudio forse non tutti si ricordano è stato mio allenatore per pochi mesi a Napoli, è una persona meravigliosa e fa piacere cosa ha detto. Per la diversità della partita di domenica però sono partite diverse, sappiamo le difficoltà che ci sono dentro questa partita. Abbiamo studiato e preparato le qualità importanti di questa Roma”.

    Ci può fare un punto sugli infortunati? Come sta Dia?

    “Domani faremo un test su Lazzari e Noslin e vediamo se possiamo averli a disposizione. Dia sta facendo benissimo, ho ancora dei dubbi sulla formazione perché i ragazzi si stanno allenando benissimo. Sono tutti pronti per giocare, vogliono esserci tutti e mi stanno mettendo in difficoltà. Dia è entrato bene con l’Atalanta, si è mosso bene e ha avuto una buona gestione della palla, poi è chiaro che da questi giocatori si chiede il gol. Per noi Dia è un giocatori importantissimo”.

    Intimamente come sta vivendo l’avvicinamento a questa partita?

    “Come vi ho detto prima, non solo io ma tutti viviamo di passione ed è la cosa più bella che c’è. Ho fatto tante partite importanti che ti danno emozione e adrenalina, se potessi raccogliere quelle emozioni e metterli in un bicchiere mi ci tufferei. Fanno parte di questo mestiere, più si alza l’aspetto emotivo e più stai facendo partite importanti. Da questo punto di vista sono felice di viverla. Io passo sempre dal noi, il calcio si vive ormai di squadra e di emozioni condivise. Non è solo legato alla squadra, ma anche a tutta la tifoseria e le persone che lavorano intorno a noi. Qui c’è una famiglia e questo noi ha ancora più valore. Sono convinto che alla fine per la natura delle squadre verrà fuori una partita non credo di gestione, verrà fuori una bella partita”.

    C’è qualcuno degli esperti che ha guidato la squadra in questi giorni? Come sta Castrovilli?

    “La prendo io questa responsabilità, credo che si cresce in queste partite. Non esistono giocatori che hanno già 300 partite, abbiamo portato dentro giocatori che stanno lavorando e stanno crescendo. Lo spessore di queste gare lo devono percepire e lo devono sentire addosso. Devono trovare la bellezza di questa gara. Gaetano ha avuto un attacco influenzale, io conto sempre su tutti e non lascio nessuno indietro. Anche lui farà un test domani”.

    Il primo tempo con l’Atalanta può essere il riferimento per la partita di domenica?

    “Stiamo lavorando sulla mobilità e sul muoversi fuori posizione, ho dei calciatori che hanno questa attitudine e ci lavoriamo sopra. A prescindere dal sistema è importante non perdere mai questa filosofia e questa mobilità che ci possa dare delle soluzioni importanti dal punto di vista offensivo”.

    Sfrutterete la finestra di gennaio per inserire Basic e Hysaj in lista? Come sta Tavares?

    “Ci saranno sicuramente Basic e Hysaj, sono ragazzi che sono venuti in Coppa Italia con noi e ci danno una grande mano. Sfruttiamo questa apertura nel mercato per fare questi cambiamenti. Nuno ha avuto un piccolo infortunio, è ripartito e deve stare sereno. Ha una grande capacità nelle giocate offensive, in alcune occasioni riescono meglio ma non possiamo pensare che possa fare 5-6 assist a partita. Deve giocare con la sua spensieratezza, la sua bellezza sta nella capacità di prendersi dei rischi. È una cosa su cui stiamo lavorando, chiaramente non limito mai i giocatori da questo punto di vista”.

  • Il Napoli prova il sorpasso alla Lazio per Fazzini, intanto c’è un indizio di mercato

    Il Napoli prova il sorpasso alla Lazio per Fazzini, intanto c’è un indizio di mercato

    La Lazio non riesce a chiudere per Jacopo Fazzini e così sembra che nelle ultime ore il Napoli si sia inserito nella trattativa. Infatti Conte è stato chiaro con la dirigenza azzurra, c’è bisogno di un difensore centrale e di una mezzala con caratteristiche offensive. Con l’infortunio di Buongiorno e l’addio quasi sicuro di Rafa Marin, il club partenopeo è alla ricerca di un centrale. Il centrocampista in più da gennaio potrebbe essere invece proprio il talento dell’Empoli. Fazzini, come detto anche da Rebecca Corsi, è in uscita dal club toscano e pronto ad approdare in un top club. La dirigenza biancoceleste non riesce a trovare l’offerta giusta, così il Napoli può approfittarne e superare la concorrenza. La cifra fissata dall’Empoli per il centrocampista classe 2003 è di circa dieci milioni di euro.

    Fazzini rappresenta la pietra più lucente della formazione toscana, di cui è il leader tecnico indossando la maglia numero dieci. Al Napoli andrebbe a sostituire Folorunsho, promesso sposo della Fiorentina. Inoltre sarebbe una reale alternativa, sia per caratteristiche fisiche che tecniche, rispetto a McTominay e Anguissa. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà il futuro di Fazzini se alla Lazio o al Napoli.