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  • Verona, Baroni: “Crediamo nella salvezza”

    Verona, Baroni: “Crediamo nella salvezza”

    Ecco le parole del tecnico del Verona Baroni alla vigilia della sfida di campionato di Serie A

    Si tira una linea e si riparte?
    “Quando si affronta un campionato così bisogna essere in grado di gestire la sconfitta, a Napoli per come è arrivato il goal l’amarezza per una sconfitta che la squadra non meritava è ancora più grande, dobbiamo lavorare sulle situazioni e bisogna fare punti, i punti sono quello che adesso dobbiamo perseguire”.

    Che identità ha questo Hellas?
    “Lavoriamo tanto, cerchiamo di non lasciare neanche un secondo che non sia utile al collettivo e ai ragazzi nuovi, cerchiamo di aiutarli con i video e con le clip, il calcio è una lingua universale, c’è grande partecipazione che serve a bruciare i tempi di ambientamento dei nuovi ragazzi arrivati, quando un giocatore ha fame di imparare la sua crescita è accelerata”.

    Cosa hai in mente per sostituire Suslov?
    “E’ stata una piacevole scoperta, è uno dei ragazzi che spero possa servire da esempio per la sua voglia di giocare che dimostrava in allenamento con cattiveria e ferocia, il sostituto a Monza potrebbe essere uno dei nuovi che sicuramente metteremo dentro, Noslin è già partito titolare due volte e dovrebbe essere riconfermato”.

  • Verona, il Ds Sogliano fa il punto della situazione

    Verona, il Ds Sogliano fa il punto della situazione

    Il direttore sportivo del Verona Sean Sogliano parla dalla sede del club veneto per commentare la situazione della squadra dopo il mercato. Ecco le sue dichiarazioni.

    Da quale nuovo arrivato ti aspetti qualcosa in più?
    “Voglio fare una precisazione, abbiamo cercato di fare delle valutazioni e portare dei ragazzi che devono ancora esplodere e farsi conoscere ai grandi palcoscenici nonostante abbiano già avuto esperienze importanti nelle massime serie. Hanno sposato la linea che la società ha preso per vari motivi tra cui sostituire giocatori che sono usciti per ingaggi elevati. Il club non è rimasto a metà, in una situazione che non avrebbe risolto niente. Questi giocatori hanno fame e dimostreranno che la squadra può lottare fino alla fine. Molti hanno già calcato palcoscenici importanti come Swiderski che ha già giocato in nazionale”.

    Qualche anno fa con Toni e Iturbe dicevate di avere un piano per la Serie B nonostante una salvezza raggiunta a febbraio, oggi c’è questo piano?
    “Quando un club è sano e solido ha la possibilità di cadere sempre in piedi, questa è la nostra linea, le prestazioni delle ultime settimane parlano però di una squadra viva, che non ha certamente alzato bandiera bianca, la classifica forse dice che siamo in difficoltà ma io sono convinto che questa squadra lotterà fino all’ultima giornata come la scorsa stagione per compiere un’altra grande impresa. Non bisogna tenere giocatori che vogliono andare via, specie quando si lotta per la salvezza, anche se forse il giocatore che voleva rimanere era Ngonge che voleva finire l’anno ma quando si verificano condizioni come quelle che si sono palesate è impossibile trattenere chi non può restare”.

    Quanto ha ricavato la società, si parla di 45 milioni?
    “I numeri sono quelli, poi in realtà le plusvalenze sono di meno”.

    Rivoluzione mai avvenuta a gennaio…
    “Quando una società prende coscienza della sua situazione economica è doveroso migliorarla per evitare di avere delle problematiche future. C’era un momento in cui avrei voluto spegnere il telefono per evitare di ricevere altre offerte e non nego che abbiamo rifiutato anche altre due/tre proposte importanti. Poi è chiaro che io non sia stato contento di vendere Ngonge ma quando ti arrivano offerte del genere non si possono non accettare. Il presidente mi ha detto che doveva rientrare da spese effettuate in passato dove le gestioni sono state superiori alle proprie possibilità, non è che il Verona deve iniziare di punto in bianco a vendere giocatori perchè è arrivata una perdita improvvisa”.

    Manolas è stato cercato?
    “Dobbiamo dimostrare coerenza e avere le idee chiare, Manolas è un giocatore importante con esperienze in grandi squadre come Roma e Napoli, io ci ho parlato, non c’è niente di male nel dirlo, proprio per questo abbiamo fatto una proposta congrua alle nostre possibilità dato che abbiamo ceduto giocatori anche per degli ingaggi troppo elevati insostenibili, noi non possiamo andare oltre una certa soglia e lui ha preferito andare a Salerno dove c’è una società che può permettersi di offrire ingaggi diversi”.

    Prima del mercato il Verona era a repentaglio?
    “Io non sono un amministrativo, a questa domanda potrà rispondere il presidente o il direttore generale ma credo che quanto abbiamo fatto dopo questa sessione di mercato ha dato una grande mano”.

    Come diceva Baroni c’è poco tempo per amalgamare una rosa completamente nuova, non si poteva anticipare questa rivoluzione in estate?
    “Ci sono state delle dinamiche interne per le quali non sono la persona più adatta per spiegare. C’era probabilmente la possibilità dell’entrata di un socio che potesse far mutare radicalmente e velocemente la soluzione, possibilità che non si è verificata. In secondo luogo le offerte (oltre a quella per Hien) sono arrivate in inverno e non in estate”.

    Qual è stato il momento più difficile di questo mercato?
    “Bisognava ragionare razionalmente e non emotivamente facendo partire giocatori che di fatto non ti avevano dato quello che si sperava. Poi ci sono offerte come quella per Ngonge che, seppur a malincuore, devi capire di non poter rifiutare”

    Henry e Bonazzoli sarebbero potuti uscire ma sono rimasti, saranno dentro al progetto?.
    “Tutti e due hanno un percorso diverso, Henry ha fatto tre goal che gli hanno garantito una botta di adrenalina importante dopo un infortunio pesante al crociato. C’è stata la possibilità per lui di andare al Gent, non è successo perchè erano esauriti i prestiti all’estero che avevamo a disposizione, l’ultimo giorno di mercato sarebbe potuto andare a Salerno ma gli abbiamo detto di no. Io ci ho parlato, è un bravo ragazzo, sensibile, forse troppo, ma si deve rimboccare le maniche perchè i goal da qualcuno devono uscire. Bonazzoli sta giocando poco, o si allena a 100 allora e forse il mister gli può dare qualche possibilità in più, altrimenti è difficile, adesso comunque essendo chiuso il mercato avrà solo il campo a cui pensare”

    Mercato definitivamente chiuso o si può valutare qualche possibilità dagli svincolati per una difesa un po’ corta?
    “Mai dire mai, io sono molto sereno, una volta presa una strada bisogna portarla avanti. Dal punto di vista difensivo noi abbiamo tre centrali più Cabal che è un centrale, poi è chiaro che giocando con la difesa a quattro è chiaro che tra squalifiche e infortuni può capitare di andare in difficoltà, quindi è possibile che se c’è un giocatore senza contratto si possano fare delle valutazioni così come è possibile che da qui alla fine possa esordire un difensore della Primavera”.

     
  • Le formazioni ufficiali di Verona-Cremonese

    Le formazioni ufficiali di Verona-Cremonese

    Le formazioni ufficiali di Verona-Cremonese:

    VERONA (3-4-2-1), la probabile formazione: Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini; Depaoli, Ilic, Tameze, Doig; Verdi, Lazovic; Djuric. All. Zaffaroni

    CREMONESE (3-5-2), la probabile formazione: Carnesecchi; Ferrari, Bianchetti, Lochoshvili; Sernicola, Pickel, Castagnetti, Milanese, Valeri; Dessers, Okereke. All. Alvini