Dopo la sosta del campionato dovuta alle nazionali, nella giornata di domani alle 15:00 si ricomincia, si parte con Napoli-Atalanta. Nel corso di questa giornata ci sarà il tanto atteso derby di Milano, mentre la Juventus andrà a Crotone,la Roma ospiterà il Benevento mentre la Lazio affronterà la Sampdoria. Vi diamo adesso alcuni consigli sui giocatori da schierare ed evitare di schierare per il vostro fantacalcio. Per la porta in questa settimana i consigli sono: DRAGOWSKI, SZCZESNY SILVESTRI, MIRANTE. In difesa si consigliano: HAKIMI, DE VRIJ, MILENKOVIC, KUMBULLA. A centrocampo le sorprese possono essere: CASTROVILLI, VIDAL, KULUSEVSKI, LINETTY. Infine gli attaccanti su cui puntare :KOUAME, MORATA, LUKAKU, OSIMHEN. I giocatori da evitare di schierare dovuti agli avversari da affrontare ed alcuni giocatori rientrati da poco da infortuni sono i seguenti, in porta si sconsigliano: CORDAZ, AUDERO, OSPINA, SPORTIELLO. Per la difesa consigliamo di evitare: PATRIC, MANOLAS, YOSHIDA, CALDIROLA. I centrocampisti sono: BEHRAMI, LUCAS LEIVA, MEITE, EKDAL. Mentre gli attaccanti da evitare sono: INGLESE, ZAZA, SIMY, GYASI. La sorpresa della giornata potrebbe essere invece il nuovo centravanti della Lazio Muriqi che dovrebbe debuttare.
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ROMELU LUKAKU SI RACCONTA AL “FESTIVAL DELLO SPORT” DI GAZZETTA DELLO SPORT
Romelu Lukaku si racconta in occasione del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport in un intervista realizzata dal giornalista Luigi Garlando.
Il centravanti nerazzurro ha confessato il suo sogno di diventare un calciatore già fin dalla sua infanzia parlando anche del suo vissuto familiare a quello che è ora è il suo presente, il rapporto con Antonio Conte e i suoi compagni di squadra.
Che cosa ti ha insegnato Papà Roger, quando pensi a lui cosa ti viene in mente?
“La disciplina e la mentalità. Sono queste le cose che mi ha insegnato tutti i giorni. Il rispetto per le altre persone e guardarle negli occhi. Cose molto semplici che però mi aiutano nella vita di tutti i giorni.
Ricordi un goal segnato da tuo padre?
Si, un suo goal segnato contro l’Anderlecht, aveva tutti i suoi video delle sue reti in VHS e quello mi è rimasto in mente. L’Anderlecht era la mia squadra preferita quando sono cresciuto e ho giocando per loro ho realizzato un sogno“.
Un campione tuo padre, una campionessa tua madre Adolphine in un momento difficile della tua vita.
Quando mio papà ha smesso di giocare avevo 6 anni hanno diagnosticato il diabete a mia mamma. Sono stati anni difficili. Non avendo soldi mia mamma lavorava nei ristoranti e io e mio fratello andavamo con lei dopo le partite per aiutarla a lavoro, i miei genitori non mangiavano la sera per far mangiare me e mio fratello. Sono cose che mi sono rimaste nella mente, per questo ora voglio sempre fare bene per i sacrifici che mia mamma ha fatto per noi. Ogni volta che faccio gol lo dedico a mia madre con la mano perché senza di lei io non sarei quello che sono oggi.
Vivere nel quartiere di Molenbeek cosa ha significato, alcune tue amicizie poi hanno preso la via sbagliata?
“No, perché io ho avuto le idee chiare fin da quando avevo 6 anni ho sempre pensato al sogno di fare il calciatore. Andavo a scuola per poi allenarmi a casa. Non uscivo ma solo per giocare a calcio. Io e mio fratello avevamo questa disciplina: l’unica cosa era giocare a calcio. Siamo fortunati ad vere una mamma e papà che chi hanno sempre sostenuto“.
Hai avuto idoli da cui hai tratto esempio o ispirazione?
Si, tre in particolare che mi sono rimasti nella memoria. Hasselbaink mi ha ispirato con un suo goal in Chelsea-Manchester United, in quel momento ho detto “Voglio fare anche io così”. Una rete di Vialli con la maglia del Chelsea in finale contro lo Stoccarda e poi Ronaldo nella finale di Coppa Uefa tra Inter-Lazio dove ha fatto la partita della sua vita,, sono tutte gare indimenticabili.
Hai trovato differenze culturali tra la Premier League e la Serie A?
Quando sono arrivato in Italia a Milano ho sentito fin da subito l’amore dei tifosi, li ho ringraziati al debutto con l’inchino nella prima partita contro il Lecce e ho ricevuto tanti messaggi di apprezzamento su Twitter e Instagram. Io sto bene con le persone e loro mi ricambiano, voglio dare tutto per l’Inter per far si che tutti i tifosi mi rispettino.
Che effetto fa giocare in uno stadio senza tifosi?
È brutto, ma poi si sente tutto. Ad esempio quando abbiamo giocato contro il Brescia ero da solo in area e Biraghi aveva tirato in porta e gli ho detto delle brutte parole, poi sui social guardo le reazioni e mi metto a ridere. Abbiamo bisogno dei tifosi allo stadio perché danno l’energia giusta e poi segnare con lo stadio pieno è un’emozione incredibile, mi auguro che tornino al più presto.
Oltre a giocare a calcio ti piace fare anche altro?
Amo fare il DJ a casa, mi piace mixare perché è rilassante o giocare alla Playstation con mio figlio. In allenamento succede che mi arrabbio velocemente.
Quale consiglio daresti a un giovane che vuole diventare un campione?
Essere sempre umili e ogni giorno diventare più forte.
In cosa Conte ti ha migliorato?
In tutto. Un giocatore che vuole essere allenato da Conte deve capire che il sacrificio è tutto, sia a livello fisico che mentale. Per me era facile perché io vivo per il calcio. Il mio obiettivo è essere un buon calciatore e vincere qualcosa. Io sapevo che lui è un buon allenatore e che in questa squadra potevo crescere. Da quando abbiamo iniziato a lavorare ho sempre dato il 100% e adesso stiamo lavorando bene ma dobbiamo migliorare. Questa è la mia mentalità e quella della squadra“
L’Inter può competere per la Champions l’anno prossimo?
Noi lo dobbiamo dimostrare in campo perché è lì che si vince, non fuori.
Chi sono compagni più divertenti e chi quello più serio?
Mi fanno molto ridere Handanovic, Young, Sensi, Barella e Lautaro. Non c’è uno che si isola perché siamo tutti uniti.
Ci sono persone che avresti voluto incontrare?
Si, il mio desiderio era incontrare Kobe Bryant, Nelson Mandela e Tupac Shakur.
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UFFICIALE: LA LAZIO CEDE JORDAN LUKAKU IN BELGIO
Attraverso un comunicato ufficiale, la Lazio ha annunciato ufficialmente la cessione di Jordan Lukaku. Il giocatore è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto all’ Anversa.
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MVP EUROPA LEAGUE 2019-20: ROMELU LUKAKU
Oggi a Nyon è andato in scena l’appuntamento per il sorteggio di Europa League per la formazione dei gironi della nuova stagione. Prima però c’è stata la premiazione del miglior giocatore del torneo. Alla fine il MVP della competizione europea è stato Romelu Lukaku, l’attaccante dell’Inter tra i 34 gol complessivi della sua straordinaria stagione, ha messo a segno 15 gol consecutivi nella scorsa Europa League. Il 27enne di origini congolesi ha staccato di molto nei voti l’altro sfidante, Bruno Fernandes del Manchester United e capocannoniere del torneo. Vi riportiamo di seguito le parole di ringraziamento di Lukaku al momento del ritiro del premio.
“Prima di tutto ringrazio Dio per avermi permesso di essere arrivato fino a qui, per fare il lavoro che amo, per permettermi di giocare per la squadra che ho amato fin da bambino. Ringrazio il presidente Zhang e tutta la dirigenza per aver creduto in me e per avermi aiutato in questa stagione ed infine i compagni che per me sono come fratelli, siamo una vera famiglia. Ogni giorno quando vado ad allenarmi lo faccio con il sorriso ed è perché ci sono loro che mi aiutano a lavorare duramente, a dare il massimo. Mi auguro che quest’anno faremo ancora meglio di quanto fatto nella scorsa stagione e che condivideremo tanti successi insieme”. -
INTER, CHE FORZA LE NEW ENTRY!
E’ un’Inter che piace, si piace e si diverte. La squadra di Conte che ha superato ieri, nel recupero della prima giornata, il Benevento di Filippo Inzaghi con il risultato di 5 a 2, ha dimostrato ottime cose sul piano del gioco, soprattutto centrocampo e attacco, 9 gol in due partite, meno bene la fase difensiva, 5 gol subiti in due gare.
Il tecnico neroazzurro è apparso molto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, soprattutto per l’idea di calcio e gioco espressa, dove i nuovi giocatori sono entrati alla perfezione, integrati perfettamente nel progetto Inter. La gara di ieri ha evidenziato l’ottimo momento di forma del reparto offensivo neroazzurro, Lukaku, ieri doppietta, è andato in rete dopo appena 28 secondi ,su assist neanche a dirlo di un sempre più decisivo Hakimi, è apparso in ottimo momento di forma, per il belga infatti sono già 3 marcature in campionato, mentre il collega di reparto Lautaro Martinez, in gol anch’egli, è a quota 2.
Il centrocampo, come detto, è stato il reparto che ha registrato le cose migliori, con un ottimo Gagliardini, che ha siglato un grandissimo gol, di un buon Sensi, ma de incorniciare su tutti sono le prestazioni di Arturo Vidal, sempre nel vivo della manovra, il cileno ha sorpreso tutti per come si è calato benissimo in questa nuova realtà, tanto da sembrare un veterano che gioca da molti anni con questa squadra, e Hakimi.
“Cosa dire del marocchino? La prima cosa che risalta all’occhio è la sua incredibile velocità, progressione pazzesca, dribbling, tecnica, grande classe e soprattutto la sua qualità migliore, gli assist, 2 assist in due partite hanno regalato due reti al compagno di squadra Lukaku. La prestazione di ieri del fortissimo laterale neroazzurro è stata impreziosita ulteriormente dalla sua prima marcatura nel campionato italiano.”
E’ un‘Inter dunque che si diverte, che è sicura dei propri mezzi, lo dimostrano sia i protagonisti che sono in campo, che quelli che entrano dalla panchina, cambiando l’ordine degli interpreti, il risultato non cambia, ne è consapevole il tecnico Antonio Conte, che sta come sempre facendo benissimo, tirando fuori il meglio dai propri ragazzi, soprattutto dai nuovi, che stanno dimostrando il loro grande valore.
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INTER, “PAZZA” LA PRIMA!!!
Si sa che la prima partita di campionato non è mai semplice, ma la partita di ieri sera fra l’Inter e la Fiorentina è stata qualcosa di pazzesco, un 4 a 3 pirotecnico per i neroazzurri proprio nel finale, quando tutto sembrava ormai perduto.
Buona la prima o quasi, la squadra di Antonio Conte schierata con un 3-4-1-2 iniziale, ha sofferto fin dai primi minuti la pressione e le ripartenze viola, tanto da andare sotto dopo appena 3 minuti con un gol di Kouame. I neroazzurri hanno sofferto soprattutto in difesa, dove l’assenza di De Vrij si è fatta sentire e non poco, D’Ambrosio, Bastoni e Kolarov alla prima gara insieme hanno incontrato difficoltà soprattutto nella velocità dello stesso Kouame, Chiesa, Castrovilli e di un monumentale Ribéry. Gli uomini di Conte hanno raggiunto il pareggio nel finale di primo tempo con un bellissimo gol di Lautaro Martinez, ed è stato sempre l’argentino poi nella ripresa a propiziare con un’azione personale, l’autorete di Ceccherini. La Fiorentina non molla, anzi, raggiunge prima il pareggio con Castrovilli, e poi si porta in vantaggio con Chiesa.
La svolta della gara neroazzurra è arrivata proprio nel finale, soprattutto grazie alla panchina, su tutti gli ingressi di Sensi che ha preso il posto di un opaco Eriksen, di Vidal che ha portato entusiasmo, Sanchez autore di due giocate decisive, ma soprattutto di Hakimi, giocatore che conferma da subito le sue enormi qualità, bellissima l’azione del pareggio neroazzurro che vede protagonista Sanchez che pesca in area proprio il marocchino che di prima intenzione serve al centro Lukaku, che sigla il 3-3. Il finale vede ancora protagonista il cileno che inventa un assist decisivo per il colpo di testa di D’Ambrosio che sigla il 4 a 3 finale per i neroazzurri.
Buona la prima dunque, anche se con qualche difficoltà, il mister Conte si è detto soddisfatto della prova dei suoi calciatori, soprattutto per la voglia dimostrata e la determinazione di non voler mollare fino alla fine. Il tecnico leccese sa benissimo che le cinque sostituzioni avendo un rosa più ampia, potranno giovare alla causa neroazzurra, e magari qualche aiuto potrà arrivare anche dal finale di mercato, ma intanto l’Inter può godersi il primo successo. -
“ORGOGLIO E AMORE PER LA MAGLIA…BIGROM!!!”
“Critiche? Cosa sono le critiche? Beh dipende, possono essere un mezzo utile se costruttive, cioè mirate a fare il bene del soggetto o la cosa alla quale sono indirizzate, mentre quelle inutili, quelle da bar, superflue, sciocche, lasciamole lì, proprio come ha fatto il calciatore dell’Inter Romelu Lukaku.
Trovo inutile anche tornare all’inizio, a quando sei arrivato a vestire questi colori tanto desiderati, a come ti sei presentato, ai sorrisi, al grande lavoro che hai fatto su te stesso e per la squadra, alle critiche, ricordi? “Eri un ciccione che non sapeva stoppare un pallone!!!”, poi in semifinale hai fatto quello strappo degno dei migliori obesi!!! Per favoreeee!!!! Hai fatto una stagione incredibile, ti sei calato nell’ambiente neroazzurro al meglio, lo hai fatto con amore, passione, sacrificio e umiltà, quell’umiltà che appartiene ai grandi campioni, a uomini veri dentro e fuori dal campo, a quelle persone che nella vita ne hanno viste di tutte e di più. Tu sei tutto questo Romelu, dietro a quel talento, quei sorrisi, quella forza, quella cattiveria agonistica, c’è un mondo, una vita vissuta e una carriera gloriosa da vivere.
Basta una finale persa per gettare tutto nella spazzatura? Basta sbagliare un gol e purtroppo farsi un autogol nell’azione seguente per diventare un bidone? A quanto pare NO! No perché la gente che ti ha visto, i sostenitori dell’Inter, quelli veri, hanno visto la tua stagione, non una partita soltanto. Già nel giorno successivo, i tifosi neroazzurri si sono schierati in massa sui social per inneggiarti e ringraziarti per il lavoro fatto.”
Nella giornata di ieri Lukaku, ha risposto ai tanti sostenitori, ringraziandoli per l’amore e l’affetto che hanno dimostrato a lui e alla sua famiglia, il giocatore ha concluso con un “Grazie ragazzi, vi voglio bene, torneremo più forti di prima, Forza Inter”.
Questo è Lukaku cari lettori, amici, tifosi, un uomo vero in un calcio dove certi valori non esistono più, un campione pronto a prendersi le sue responsabilità, un ragazzo che si è preso la sua Inter, si è messo la sua maglia e l’ha amata dal primo giorno che è arrivato. “Grande stagione Romelu…non vediamo l’ora di rivederti in campo!”