Il ct Roberto Mancini ha convocato in Nazionale il giovane attaccante classe 1999 Mateo Retegui con l’obiettivo di convincerlo a giocare per gli azzurri e strapparlo così all’Argentina, toccherà al giocatore decidere il suo futuro. In questa stagione conta sei goal all’attivo in sei presenze con la maglia del Tigre.
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Roma, Mancini: “Dobbiamo fare meglio”
Mancini parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Salisburgo, gara di ritorno di Europa League. Ecco le sue parole:
Ti senti migliorato anche dal punto di vista disciplinare?
“Mi sono guardato allo specchio, ho visto le mie statistiche perché ho saltato diverse partite per i troppi gialli. Ho lavorato su me stesso per ridurre queste cose ed essere continuo nel giocare. Rivedendo le gare dell’anno scorso, alcuni gialli erano stupidi e non avevano senso, ho provato a migliorarmi in questo senso. Ho parlato con il mister per migliorarmi. Ci sta di avere degli alti e bassi in una stagione, quest’anno è un po’ come l’anno scorso. Il rendimento va anche in base alla squadra e al lavoro quotidiano. È un anno e mezzo che lavoriamo in insieme, ci saranno sicuramente a volte degli alti e bassi che ogni calciatore da sempre ha. Uno deve essere bravo a essere concentrato e lavorare al massimo”.La Roma è una famiglia?
“Sì, lo spogliatoio è eccezionale. Ci vogliamo bene, abbiamo l’obiettivo per fare il massimo”.La coppia con Ibanez e Smalling?
“Giochiamo insieme da tanto, anche Kumbulla è un ragazzo meraviglioso. Llorente ha portato esperienza, fa parte della famiglia dei difensori. Giocare insieme aiuta a capirci anche con un semplice sguardo, ti porta ad avere un rendimento migliore. La parte difensiva della Roma va bene ma è merito anche di tutta la squadra che si sacrifica”.Ti aspetti di vedere Smalling l’anno prossimo?
“Spero e penso di sì”.Sui fischi dell’Olimpico
“Mourinho si è riferito soprattutto a Bove quando ha parlato dei fischi. Se sentiamo lo stadio come l’anno scorso e come lo è quest’anno, cioè molto presente, è un aiuto in più per i giocatori e una forza in più. L’Olimpico si fa sentire se ti spinge, l’ho sentito anche da avversario. Quando gioco penso a quello che faccio in campo, se ricevo dei fischi o mi viene detto qualcosa non lo sento. Come ha detto il mister, speriamo che lo stadio ci dia una mano e sia quella spinta in più, ma dobbiamo essere in grado di farci spingere”.Domani avete la consapevolezza di poter ribaltare il risultato?
“Con l’Hellas Verona era importante per il campionato, poi domani abbiamo un’eliminatoria contro il Salisburgo e siamo pronti per ribaltare il risultato. Dobbiamo farlo per andare avanti, abbiamo il nostro equilibrio che ci porta a essere equilibrati sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male”. -
Italia, al via lo stage di Coverciano
È finita a Coverciano la prima seduta di allenamento per quanto riguarda lo stage dedicato ai giocatori di interesse nazionale, che da oggi – e fino a domattina – coinvolgerà trenta calciatori in questa prima parte di raduno; da domani pomeriggio e fino a giovedì mattina, invece, al Centro Tecnico Federale si ritroveranno i giocatori di Serie A e coloro che militano all’estero. In questo primo gruppo presenti ventotto calciatori del campionato cadetto oltre a Gaetano Pio Oristanio del Volendam e a Wladimiro Falcone, il portiere del Lecce che prenderà parte al lavoro sul campo in tutti e tre i giorni.
Il format dedicato ai due gruppi sarà lo stesso: allenamento nel pomeriggio del primo giorno di raduno e partita in famiglia a ranghi contrapposti nella mattinata della seconda giornata. A dirigere il lavoro sul campo il Ct Mancini coadiuvato dal suo staff tecnico, mentre in tribuna, ad assistere all’allenamento, erano presenti oggi – e rimarranno fino al termine dello stage – gli allenatori delle Nazionali maschili dall’Under 15 fino all’Under 21 (ovvero Massimilano Favo, Daniele Zoratto, Bernardo Corradi, Daniele Franceschini, Alberto Bollini, Carmine Nunziata e Paolo Nicolato), insieme al coordinatore delle stesse Nazionali giovanili maschili, Maurizio Viscidi, sottolineando così il filo conduttore di questo stage, ovvero la volontà – attraverso un percorso già iniziato dalla FIGC nella scorsa stagione – di agevolare la transizione in Nazionale maggiore e di espandere la base dei calciatori selezionabili.
L’elenco dei convocati
1° gruppo calciatori
Giuseppe Ambrosino (Como)
Daniel Boloca (Frosinone)
Nicholas Bonfanti (Modena)
Matteo Brunori (Palermo)
Riccardo Calafiori (Basilea)
Fabrizio Caligara (Ascoli)
Simone Canestrelli (Pisa)
Elia Caprile (Bari)
Giuseppe Caso (Frosinone)
Giorgio Cittadini (Modena)
Niccolò Corrado (Ternana)
Christian Dalle Mura (Spal)
Jacopo Da Riva (Como)
Enrico Delprato (Parma)
Giovanni Fabbian (Reggina)
*Wladimiro Falcone (Lecce)
Aldo Florenzi (Cosenza)
Paolo Gozzi (Cosenza)
Luca Lipani (Genoa)
Vincenzo Millico (Cagliari)
Luca Moro (Frosinone)
Samuele Mulattieri (Frosinone)
Hans Nicolussi Caviglia (Sudtirol)
Gaetano Pio Oristanio (Volendam)
Simone Panada (Modena)
Andrea Papetti (Brescia)
Niccolò Pierozzi (Reggina)
Eddie Salcedo (Bari)
Stefano Turati (Frosinone)
Marco Varnier (Spal)*parteciperà ad entrambi i gruppi di lavoro
2° gruppo calciatori
Tommaso Baldanzi (Empoli)
Ibrahima Kader Ariel Bamba (Vitoria Guimaraes)
Federico Baschirotto (Lecce)
Alessandro Bianco (Fiorentina)
Samuele Birindelli (Monza)
Alessandro Buongiorno (Torino)
Nicolò Cambiaghi (Empoli)
Marco Carnesecchi (Cremonese)
Cesare Casadei (Chelsea)
Nicolò Casale (Lazio)
Fabio Chiarodia (Werder Brema)
Lorenzo Colombo (Lecce)
Andrea Colpani (Monza)
Diego Coppola (Verona)
Luca D’Andrea (Sassuolo)
*Wladimiro Falcone (Lecce)
Giacomo Faticanti (Roma)
Jacopo Fazzini (Empoli)
Matteo Gabbia (Milan)
Antonino Gallo (Lecce)
Matteo Lovato (Salernitana)
Lorenzo Lucca (Ajax)
Tommaso Mancini (Juventus)
Filippo Calixte Mane (Borussia Dortmund)
Mattia Mannini (Roma)
Tommaso Martinelli (Fiorentina)
Filippo Missori (Roma)
Cher Ndour (Benfica)
Lorenzo Pirola (Salernitana)
Giacomo Quagliata (Cremonese)
Antonio Raimondo (Bologna)
Filippo Ranocchia (Monza)
Filippo Terracciano (Hellas Verona)
Franco Tongya (Odense)
Emanuele Valeri (Cremonese)
Emanuel Vignato (Bologna)
Samuele Vignato (Monza)*parteciperà ad entrambi i gruppi di lavoro
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Mancini e il toccante ricordo su Mihajlovic: “Ho perso un fratello”
Il lungo ricordo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport oggi l’allenatore della Nazionale italiana di calcio Roberto Mancini racconta Sinisa Mihajlovic. I due sono stati compagni di squadra alla Sampdoria e alla Lazio. L’ex calciatore ed allenatore (esonerato dal Bologna a settembre) è morto ieri a causa di una leucemia. E il Mancio comincia così: «Da ieri non ho più un fratello. E anche se di questo legame di sangue a volte ormai si abusa, nel parlare di amicizie, non mi sento di esagerare nel definirlo così: per me Sinisa lo era davvero, perché è stata la vita a renderci tali. Prima il calcio, e poi la vita».
L’ultimo colloquio:
Mancini rivela di aver parlato per l’ultima volta con Sinisa martedì mattina: «Me la porterò dentro per sempre quella chiacchierata: cose nostre come ce ne siamo dette tante, in quasi trent’ anni. Sono stati ventotto, per la precisione. Compagni di squadra e di panchina, sempre di spogliatoio perché anche, forse soprattutto, lì dentro ci siamo conosciuti fino a piacerci, a capirci, a litigare, comunque a diventare spalla uno per l’altro, quando per l’uno o per l’altro diventava necessario». E ricorda che «Sinisa era un guerriero, non per modo di dire: la sua guerra era dimostrarsi più forte di chi lo sfidava. Per se stesso, non per far sentire deboli gli altri. Lo faceva con gli avversari, lo ha fatto con la leucemia. Per lui era sempre troppo presto per smettere di combattere e non era mai tardi per incoraggiare qualcuno, un amico, un compagno o un suo giocatore, a non mollare».
Il gol di tacco e l’assist
Quindi Mancini parla del suo gol di tacco in Parma-Lazio del 1998-99: «Il corner che aveva battuto Sinisa era disegnato, e in campo ci conoscevamo ormai così bene che sapevo perfettamente dove e come quel cross sarebbe arrivato. Quel corner era un regalo per sempre, perché mi ispirò il gol più bello che abbia mai segnato nella mia vita. Anche lui ne ha segnati di bellissimi, mai quanto l’ultimo: l’energia che ci ha trasmesso in questi tre anni, l’amore per la vita al quale ci ha educato. Per questo lo sento ancora al mio fianco, e lì sarà per sempre».
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Italia, Mancini: “Il modulo non lo abbiamo interpretato bene”
Il ct dell’Italia, Roberto Mancini ha parlato a Rai Sport al termine dell’amichevole persa 2-0 contro l’Austria.
L’ APPROCCIO: “Nel secondo tempo siamo stati noi. Nel primo tempo abbiamo avuto la prima palla gol e lì devi segnare e cambia la partita. Poi abbiamo fatto molti errori tecnici. Loro recuperavano palla e attaccavano in campo aperto. Nel secondo tempo siamo entrati molto meglio”. I RIENTRI: “Sono rientrati in tanti, ma alcuni rientravano da tanto tempo in cui non giocavano. Peccato solo aver chiuso con una sconfitta questo periodo”. Il modulo? -” Non è andato benissimo, abbiamo fatto poco pressing con gli attaccanti. Ci siamo trovati con una squadra troppo lunga e ci ha penalizzato perché ha lasciato loro tanti spazi da attaccare. Nel secondo tempo ho visto comunque un’ottima squadra, sfortunata e poco precisa dato che non abbiamo fatto gol” -
Italia, Mancini: “Sarà un test importante”
Roberto Mancini il commissario tecnico della Nazionale, dalla sala stampa dell’Ernst-Happel-Stadion di Vienna presenterà l’amichevole di domani che vedrà l’Italia sfidare l’Austria di Ralf Rangnick.
Chiudiamo quando gli altri iniziano. Quali sono le tue sensazioni? Cosa ti aspetti?
“Parliamo della partita, che è meglio… La partita è un buon test, soprattutto per i ragazzi più giovani. Vediamo se le cose fatte a Tirana possono migliorare, questo sarà un test più difficile e ci farà capire se può essere riproposto quanto fatto vedere con l’Albania. Quella con l’Austria è stata una delle gare più difficili all’Europeo”.Quella con l’Austria fu la prima gara a eliminazione diretta all’Europeo, ci consegnò la consapevolezza di saper soffrire. Oggi quali sono le difficoltà? Cambierai sistema di gioco?
“Questo lo valutiamo domani. Quella fu la più difficile perché era la prima a eliminazione diretta, hanno giocatori bravi che giocano in Bundesliga e sono abituati a un ritmo sostenuto. Anche se poi quella partita, seppur soffrendo, l’abbiamo ampiamente meritata. Meritavamo di vincere, ma fu una gara davvero difficile”.Dentro la tua squadra percepisci una voglia di rivalsa? Di ripartire?
“Loro subito dopo l’hanno già dimostrato. E’ vero che abbiam perso con l’Argentina, ma poi s’è vista la voglia di riprendere subito, soprattutto nei ragazzi. L’abbiamo dimostrato in Nations League, vincendo un gruppo non facile. Ho trovato subito quella voglia, poi purtroppo la sofferenza c’è e ci sarà da domani fino a metà dicembre. La prossima volta bisognerà essere più precisi”.Quando parlavi di nuova prova con un test più probante ti riferisci a un discorso tattico
Sì, mi riferisco a un discorso tattico. Vai a vedere delle situazioni che abbiamo provato la prima volta. Alcune cose abbiamo fatto bene, altre siamo andati in difficoltà ma in una gara più difficile si possono valutare niente. E’ più probabile il 3-4-3? Sì, è più probabile”.Chi può vincere il Mondiale?
“Ci sono tante squadre forti. Se devo dirne una posso dire l’Argentina, contro di noi li ho visti bene”.In questi mesi stai cercando giocatori anche dove non ci sono. Da marzo ad oggi, pensavi di essere a questo punto?
“Chi abbiamo chiamato ci sta dando risposte positive, la situazione è buona. Anche coi ragazzi che sono venuti qui la prima volta, seppur abbiano giocato poco la prima volta. Poi solo così si può tornare a migliorare”.TMW – “E’ da marzo che non passa”, ha detto alla vigilia di Albania-Italia. Giocare nel giorno dell’esordio Mondiale è un po’ mettere il dito nella piaga?
“E’ inutile proseguire a toccare sempre questo tasto…”TMW – Raspadori è a suoi avviso il centravanti più vicino alla sua idea di calcio offensivo?
“Raspa è un giocatore con grandi qualità. E’ giovane e anche lui non gioca da tanto tempo, sta migliorando notevolmente. Sa giocare, può fare qualsiasi ruolo, è un centravanti atipico ma può anche farlo. Può muoversi in più zone di campo, può giocare anche con un altro centravanti così come appunto fare il centravanti”.Ci sono tre giocatori austriaci in Serie A, qual è la sua opinione?
“Sono giocatori bravi, soprattutto Arnautovic che è stato uno dei migliori talenti degli ultimi 15 anni. Sa far giocare la squadra, ha grande tecnica. Ha una squadra aggressiva, competitiva e con giocatori di grande talento”. -
Italia, Mancini: “Buona prestazione, bravo Grifo e Tonali sta meglio”
Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini, ha parlato ai microfoni di Rai Sport dopo la vittoria per 3-1 contro l’Albania nell’amichevole di Tirana: “Bisogna giocare nel modo migliore qualunque sia il momento. Abbiamo fatto cose buone cambiando anche il sistema di gioco, che è andato bene”.
Due parole su Grifo?
“Tutto l’attacco è andato bene, Vincenzo è un ragazzo straordinario, un bravissimo giocatore, con qualità importanti. Oggi ha fatto due gol bellissimi”.Come valuta la prova di Zaniolo?
“La prestazione è stata positiva, abbiamo fatto tutti bene”.Come sta Tonali?
“Era cosciente, ha preso un bel colpo, ed è andato a fare degli esami”. -
Italia, Ct Mancini: “C’è amarezza per il mondiale mancato”
Ecco la conferenza stampa di Roberto Mancini. Il ct dell’Italia presenta il match amichevole di domani contro l’Albania. Ecco le sue dichiarazioni: “Sarà un mese difficile… è appena iniziato. Nell’amarezza che possiamo provare noi in questo momento le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. Ci sono aspetti che potranno tornarci utili da marzo in poi, anche se non ha alcun valore. Possiamo provare ragazzi nuovi e qualcosa sugli schemi”.Tornano Chiesa e Zaniolo, perché Kean non è stato convocato?
“Ci fa piacere che Federico sia tornato. Deve ritrovare la condizione ma sta bene. Zaniolo per noi è una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà sotto tutti i punti di vista. E’ un ragazzo giovane e quando si è giovani si migliora sempre. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare e a fare bene lo richiameremo”.Perché ci tiene alla gara di domani?
“Perché è alla base dello sport. Siamo venuti per disputare una buona partita e sappiamo che l’Albania non è così debole. Speriamo di disputare una bella partita e poi vedremo come andrà”.Chi ti colpisce di più tra gli albanesi che giocano in Serie A?
“Sono tutti bravi, altrimenti non giocherebbero in Serie A. Sono tutti giocatori bravi”.In questi giorni cosa ha provato?
“E’ da marzo che la vivo abbastanza male. Meritavamo di andare al Mondiale, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l’Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada”.Domani possiamo aspettarci qualcosa di diverso dal punto di vista tattico?
“Zaniolo per le qualità che ha e per il giocatore che conosco può fare la mezzala, ma lui gioca spesso anche da esterno d’attacco e può fare anche quel ruolo lì. Per quanto riguarda i sistemi non so quale sia il migliore, noi nelle ultime due gare abbiamo cambiato un po’ per vedere se poteva darci dei vantaggi. I nostri giocatori possono giocare più moduli. In mezzo al campo possiamo giocare a due e a tre…”La Nazionale va amata di più, hai avvertito un po’ meno senso di appartenenza?
“Durante il campionato può esserci qualche giocatore più affaticato, è normale. Ora stiamo ricostruendo e penso che i ragazzi siano consapevoli dell’importanza della Nazionale”.Puoi darci un flash su questa prima fase di campionato?
“Il Napoli lo sta dominando il campionato, in questo momento sta giocando davvero molto bene. Ci sono 4-5 giovani che stanno giocando con più continuità e questa è una cosa positiva, soprattutto per noi”.Chiesa può giocare dal 1′?
“Domani non parte dall’inizio. Ha bisogno di tempo prima di ritrovare la condizione, poi vediamo in questi 4-5 giorni come andrà. Eventualmente domenica, ma per ora non può giocare una partita”.Quanto conosce l’Albania?
“La conosco abbastanza, in tanti giocano in Italia. L’ultima volta che sono venuto qui giocavo in Under 21… Li conosco abbastanza bene”.Ha provato il 3-4-3 per mettere insieme la difesa a tre col ritorno degli esterni come Chiesa, Zaniolo e Politano?
“Sì, non credo la difesa a tre o quattro sia la vera discriminante. Avrei fatto anche a meno di provarlo questo nuovo modulo però è giusto fare diverse prove perché in futuro potranno tornarci utili”.Perché ha convocato Pafundi?
“L’ho convocato perché fa il giocatore… Lo seguiamo da diversi anni, già dalle nazionali Under abbiamo visto grandi qualità. Pensiamo possa essere un grande giocatore in futuro, è giovane, l’avevamo già chiamato nello stage di giugno. Un po’ come Zaniolo: è venuto da noi che non lo conosceva nessuno, ma tre mesi dopo era un altro giocatore. Volevamo tenerlo con noi per conoscerlo meglio”. -
Italia, Mancini: “Con la Macedonia sconfitta assurda”
Il commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini ha parlato ai canali ufficiali azzurri: “Le 56 panchine come Lippi e Prandelli? Mi fa piacere raggiungere sia Marcello che Cesare. Speriamo di farne altre, anche se arrivare ai due là davanti è lunga. Queste saranno due partite importanti, anche se amichevoli. Proveremo qualche giocatore nuovo e giovane, valuteremo quelli che non conosciamo benissimo. Le qualificazioni con Macedonia e Inghilterra? E’ il destino… La Macedonia è stata una partita assurda che capita una volta ogni cento anni e purtroppo è capitata a noi. E’ un girone abbastanza duro, ma credo che gironi facili non ce ne siano. Ci sarà da lottare”.
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Italia, ecco i convocati del Ct Roberto Mancini per le prossime amichevoli
La Nazionale italiana si prepara agli ultimi due test del 2022, le amichevoli con Albania (16 novembre, ore 20.45 – Air Albania Stadium di Tirana) e Austria (20 novembre, ore 20.45 – Ernst Happel Stadion di Vienna). Il 2023 sarà ricco di impegni per la nostra nazionale a marzo il via alle qualificazioni di EURO 2024, a giugno l’appuntamento con la Final Four di Nations League.
Il Ct Roberto Mancini ha convocato 31 calciatori, che si raduneranno domenica a Coverciano: prima chiamata per Simone Pafundi, attaccante dell’Udinese classe 2006, e per i centrocampisti della Juventus Nicolò Fagioli (classe 2001) e Fabio Miretti (classe 2003). Eccl di seguito l’elenco dei convocati:
Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Empoli);
Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Emerson Palmieri (West Ham), Federico Gatti (Juventus), Pasquale Mazzocchi (Salernitana), Giorgio Scalvini (Atalanta), Rafael Toloi (Atalanta);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Davide Frattesi (Sassuolo), Fabio Miretti (Juventus), Matteo Pessina (Monza), Samuele Ricci (Torino), Sandro Tonali (Milan), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Vincenzo Grifo (Friburgo), Simone Pafundi (Udinese), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (West Ham), Nicolò Zaniolo (Roma).