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  • Italia, Ct Mancini: “È sempre importante sempre vincere”

    Al termine del match vinto contro l’Ungheria, il commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini ha commentato ai microfoni di Rai Sport: “Abbiamo fatto molto bene per 70 minuti, gli ultimi venti proprio non mi sono piaciuti. Sono contento però sul 2-0 la partita la devi tenere in controllo. Ci siamo fatti schiacciare, non mi sono piaciuti”.

    Non era facile darsi un obiettivo dopo il mancato mondiale?
    “E’ importante averla raggiunta per la seconda volta però purtroppo il resto rimane, non c’è niente da fare”.

    Un po’ di amarezza se la fa scivolare via?
    “Me la lascio scivolare via. Sono stati bravi a rimettere in piedi un gruppo. Hanno dei valori, bisogna lavorarci”.

    Resta l’amarezza.
    “Bisogna scavallare il mese di dicembre”.

  • Nations League, successo di misura dell’Italia all’Inghilterra

    Siamo la Nazionale che si esalta quando tutto sembra andarci contro. Lo dice la nostra Storia, l’ha confermato la partita di questa sera. Inferiori a chi? Nella notte delle emergenze, quando tutti erano pronti a raccontare di un’Italia in difficoltà e vicino al naufragio, ecco la vittoria che non ti aspetti. Con molte seconde linee ma soprattutto con tanto cuore. Con la fame che aveva chiesto Mancini perché l’Azzurro deve essere sempre la priorità, nella buona e nella cattiva sorte. Perché per l’azzurro bisogna sempre dare il 110% e chi è sceso in campo stasera l’ha fatto: Inghilterra battuta 1-0, grazie a una perla di Giacomo Raspadori.

    Sì, il modulo è quello giusto. Nel primo tempo meglio l’Italia
    Il primo tempo ha raccontato di un modulo indovinato, di un 3-5-2 che sì, era la scelta giusta per una squadra che oggi ha più muscoli che talento. Ha più corsa che giocate. E allora la decisione di puntare su Toloi e non su Gabbiadini ha permesso agli azzurri di giocare più coperti e quindi più sicuri. Una difesa a tre che in fase di non possesso era a cinque, un Federico Dimarco – preferito a Emerson Palmieri – in grado di spaventare un professionista del ruolo come Reece James.
    Bonucci ha guidato una difesa che non ha mai corso pericoli: l’Italia nella prima frazione ha concesso solo un tiro da circa 30 metri a Harry Kane e protetto nel migliore dei modi Donnarumma. A proposito di Gigio: l’accoglienza di San Siro quasi un anno dopo quella pessima di Italia-Spagna era un tema e stasera – rispetto a 352 giorni fa – i fischi erano molto più tenui e meno copiosi. Qualcuno è arrivato dalla Curva Sud, ma molti di più sono stati gli incitamenti e gli applausi. Tutta un’altra storia, insomma. Come tutt’altra Italia s’è vista in campo rispetto alle previsioni di una vigilia caratterizzata da una defezione dopo l’altra: Scamacca in apertura ha sfiorato il gol con un colpo di testa che ha rappresentato la migliore occasione di una frazione che gli azzurri hanno giocato meglio.

    Una giocata da 10: la decide Giacomo Raspadori
    A inizio ripresa l’Inghilterra ha provato a cambiare la musica. La squadra di Soutghate ha sfruttato un paio di passaggi errati degli azzurri per altrettante ripartenze velenose che però – a conti fatti – non hanno mai chiamato in causa Donnarumma. L’Italia ha sofferto un po’ i primi 10 minuti: più che altro, ha abbassato di una decina di metri il suo baricentro quando la partita sembrava poter andare da una parte come dall’altra. E ha serrato i ranghi: venendo fuori, superata l’ora di gioco, come e meglio di prima. Perché il gol, arrivato dopo un paio di azioni decisamente interessanti, è stato davvero un gioiellino. Lancio di Bonucci per Raspadori, che ha agganciato il pallone con un tocco delizioso, degno della maglia che indossa, e poi è andato oltre: si è creato lo spazio per calciare e ha fatto partire un pallone imparabile per Pope.
    L’1-0 è stato il giusto premio a un’Italia che questa sera ha cercato di più la vittoria. Solo dopo, l’Inghilterra ha provato a venir fuori ma a quel punto è stato Donnarumma ad abbassare la saracinesca con un doppio intervento su Kane. La partita è finita 1-0, il 2-0 nel finale è stato più volte sfiorato e ora la classifica torna a sorridere: gli azzurri lunedì giocheranno a Budapest con l’obiettivo di conquistare una vittoria nel gruppo 3: servirà un successo vista la sorprendente vittoria dell’Ungheria in Germania.

  • Italia, quante assenze contro l’ Inghilterra

    Un’assenza dopo l’altra. Roberto Mancini questa sera si presenterà a San Siro contro l’Inghilterra con una Nazionale decimata dal centrocampo in su. Tantissimi i calciatori non a disposizione del ct: Chiesa, Berardi e Locatelli per infortunio, oltre a Lorenzo Insigne rimasto a casa per problemi famigliari, non sono nemmeno apparsi nella prima lista dei 29 convocati.

    Nel primo giorno di ritiro, certificata l’indisponibilità di Marco Verratti mentre Lorenzo Pellegrini e Matteo Politano sono tornati ai rispettivi club – sempre causa infortunio – un paio di giorni dopo. Solo nella rifinitura di ieri ha alzato bandiera bianca Ciro ImmobileSandro Tonali, invece, non è mai riuscito ad allenarsi in gruppo a Coverciano e sarà certamente assente anche a Budapest contro l’Ungheria.
    Tantissime defezioni (in difesa, le più importanti riguardano Florenzi e Spinazzola), a cui vanno aggiunte le assenze – per scelta del ct – di Bernardeschi e Belotti, ma soprattutto di Zaniolo e Zaccagni.

    Ecco la probabile formazione dell’Italia: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson Pamieri; Barella, Jorginho, Pobega; Gabbiadini, Scamacca, Raspadori. A disposizione: Meret, Vicario, Toloi, Dimarco, Luiz Felipe, Acerbi, Frattesi, Cristante, Esposito, Grifo, Zerbin, Gnonto. Allenatore: Roberto Mancini.

  • Italia, Mancini: “Vedremo che sistema di gioco utilizzare”

    Italia, Mancini: “Vedremo che sistema di gioco utilizzare”

     E’ la vigilia di Italia-Inghilterra, sfida valida per la quinta e penultima giornata del girone di Nations League. Dall’aula magna di Coverciano parola a Roberto Mancini, commissario tecnico degli azzurri. Sandro Tonali non ha preso parte alla rifinitura. Ecco le dichiarazioni del tecnico: “L’entusiasmo c’è sempre, soprattutto in vista di una partita così bella. In palio ci sono punti per un gruppo apertissimo, l’entusiasmo c’è per forza. Tonali non s’è mai allenato con noi, provavamo a recuperarlo per Budapest ma non sta benissimo e credo lo rimanderemo a casa”.

    Come giocherete domani?
    “Se cambiando il sistema si riuscisse a vincere, allora verrebbe cambiato ogni partita… Io non credo cambi molto, la nostra Nazionale ha una identità che è quella che ci ha portato a far bene per tanto tempo”.

    Cosa ti preoccupa di più della sfida di domani?
    “Non sono preoccupato, è una partita che affrontiamo ed è un momento delicato per noi. Loro essendo a inizio stagione fisicamente stanno meglio, ma abbiamo entusiasmo per disputare una buona gara”.

    La gara di domani dovrebbe ricordare a tutti qualcosa…
    “Ma l’Europeo rimarrà lì, aver vinto un Europeo dopo 50 anni credo sia stato qualcosa di importante. Il fatto di avere pochi giocatori italiani che giocano nel campionato italiano può essere un problema ma non possiamo tornare su questo ogni volta”.

    Cosa rappresenta questa Nations League? Le assenze quanto pesano nelle tue valutazioni?
    “Io non penso che un modulo ci porti a vincere. Sul modulo, il giocatore si deve adattare al tipo di giocatori che ha. Quattro anni fa abbiamo costruito la squadra in questo senso, perché avevamo giocatori tecnici, e siamo andati in quella strada lì. Poi, i sistemi si conoscono tutti: dipende dai giocatori che si hanno a disposizione, oggi ci ritroviamo a essere ancora in ballo. In questo momento si può anche cambiare, ma stiamo valutando fino alla fine. Andare alla fase finale di Nations League ci darebbe un po’ più di gioia e non è poco visto che fino a dicembre ci sarà da soffrire”.

    Bonucci ha detto che è da persone con poco cervello fischiare chi gioca con la Nazionale. Vuoi lanciare un appello?
    “Io credo che il calcio sia emozione e a volte un tifoso fischia perché si è sentito tradito dal suo idolo… Poi è chiaro che questa è la Nazionale, se si potesse non fischiare meglio”.

    Sarebbe rischioso affidarsi a Gabbiadini o Zerbin e Cancellieri?
    “Gabbiadini volevamo chiamarlo anche prima, ma ha avuto problemi fisici. Cercavamo un attaccante esterno mancino e non ce ne sono molti, sta abbastanza bene e vedremo se avrà la possibilità di giocare”.

    Quali saranno i punti di riferimento per chi giocherà?
    “Uno spirito la squadra ce l’ha, giocano insieme da tanti anni e sanno cosa devono fare in queste partite. Sarà una gara molto dura. Deve esserci lo spirito di squadra che ha sempre contraddistinto la nostra Nazionale e poi dobbiamo provare a giocare bene. Giocare semplice è sempre la cosa migliore”.

    Qual è la differenza tra l’Inghilterra attuale e quella del 2020?
    “La Nazionale inglese è una grande nazionale, lo era anche a Euro 2020 e qualche anno prima… E’ una squadra giovane e può migliorare ancora, anche se ha perso due gare con l’Ungheria. Loro arrivano a fine stagione abbastanza stanchi, giocano tante gare durante l’anno”.

    Quali sono secondo te i punti di forza dell’Inghilterra?
    “Ritengo l’Inghilterra una delle migliori squadre al mondo, piena di talento. In attacco ha tantissimi giocatori, sarà una partita difficile”.

  • Italia, la lista aggiornata dei convocati

    Dopo la partenza di ieri di Marco Verratti, la Nazionale deve rinunciare ad altri due elementi: a seguito degli accertamenti effettuati tra ieri e oggi, infatti, anche Lorenzo Pellegrini e Matteo Politano risultano indisponibili per i prossimi impegni contro Inghilterra e Ungheria e faranno rientro al club di appartenenza questa mattina.
    Contestualmente, il CT Mancini ha convocato tre calciatori: Salvatore Esposito della SPAL, Davide Frattesi del Sassuolo e Manolo Gabbiadini della Sampdoria. I tre calciatori arriveranno a Coverciano nelle prossime ore.

    Di seguito la lista dei convocati aggiornata

    Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Empoli);
    Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Emerson Palmieri (West Ham), Federico Gatti (Juventus), Luiz Felipe (Betis Siviglia), Pasquale Mazzocchi (Salernitana), Rafael Toloi (Atalanta);
    Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Tommaso Pobega (Milan), Sandro Tonali (Milan), Salvatore Esposito, (SPAL), Davide Frattesi (Sassuolo);
    Attaccanti: Matteo Cancellieri (Lazio), Wilfried Gnonto (Leeds), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Manolo Gabbiadini (Sampdoria), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (West Ham), Alessio Zerbin (Napoli).

  • Italia, Mancini: “Verratti non c’è la fa. Altro giocatori sono da valutare”

    Italia, Mancini: “Verratti non c’è la fa. Altro giocatori sono da valutare”

    Inizia oggi la otto giorni dedicata alla Nazionale. L’Italia di Roberto Mancini da questa mattina si ritrova a Coverciano per preparare le ultime due partite del girone di Nations League: venerdì sera l’Italia ospiterà l’Inghilterra a San Siro, lunedì sera giocherà a Budapest contro l’Ungheria. Questa la classifica del gruppo 3 dopo quattro turni.

    Ungheria 7
    Germania 6
    Italia 5
    Inghilterra 2

    Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

    Come si riparte? Cosa si aspetta da queste due partite?
    “Sarà importante il risultato, questo è un gruppo dove può ancora accadere di tutti. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per provare ad arrivare prima. Poi, insieme ai giocatori più esperti, ci sono anche alcuni dei giovani chiamati a giugno”-

    Quali sono stati i criteri di queste convocazioni?
    “Spinazzola mi ha chiamato e mi ha detto che non si sente benissimo, ha bisogno di lavorare due settimane e l’ho lasciato a casa. Gli altri li ho lasciati a casa perché sono due partite, non volevo chiamarne tantissim1. Di bravi ne sono rimasti a casa diversi, ma ho pensato fosse giusto così visto che tante gare le stanno giocando”.

    Ci sono tanti attaccanti stranieri in Serie A
    “Sicuramente è anomalo, purtroppo le grandi squadre da un po’ di tempo hanno tanti attaccanti stranieri. L’unico che è lì da un po’ di tempo è Immobile: speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo”.

    Cosa ha in mente dal punto di vista tattico?
    “Fare si può fare tutto… Io credo che bisogna cercare di avere sempre la stessa personalità nel giocare, questa è la cosa più importante. Poi non credo il sistema possa variare tante situazioni, abbiamo giocatori che nei club giocano in molti casi 3-5-2 ma sono calciatori polivalenti. La priorità deve essere giocare bene”.

    Cosa ci dice sui nuovi?
    “Sui portieri dico che volevo valutarli, vogliamo valutarli e vederli. In questo momento ne abbiamo tanti. Mazzocchi non è un ragazzino, ma sta facendo molto bene e ci fa piacere vederli dal vivo”.

    Quali le sue riflessioni dopo il 5-2 della Germania?
    “Non fa mai piacere perdere 5-2, ma anche in quella gara ci sono state cose buone. A volte servono anche partite così per vedere dove migliorare, eravamo alla quinta partita al termine di una stagione e abbiamo fatto un po’ di fatica, ma credo la partita ci sia servita, soprattutto ai più giovani che hanno fatto esperienza. Nelle prime partite della Nations League, vista la situazione e l’assenza dei ragazzi dell’Europeo, abbiamo fatto bene con cinque punti”.

    Come stanno gli infortunati?
    “Verratti non ce la fa, ha preso un colpo. Tonali credo non sia un grande problema, Pellegrini lo valutiamo tra oggi e domani mentre Politano sta abbastanza bene”.

    Può passare al 3-5-2?
    “Non scarto a priori questa ipotesi, ma deve esserci una motivazione per cambiare modulo. La mia paura è che cambiando modulo la squadra si allunghi un po’, noi fisicamente non siamo fortissimo e abbiamo bisogno di palleggio. Ma non è da scartare…”

    Chiami qualcuno al posto di Verratti?
    “Sì, probabilmente chiameremo Frattesi…”.

    Cosa pensi del percorso di Scamacca?
    “Giochiamo contro una squadra fisicamente abbastanza forte… Scamacca è andato in un campionato difficile e ci vorrà un po’ di tempo per capire il calcio inglese. Tre-4-5 mesi ci vorranno per capire e giocare in Premier League, il tempo è dalla sua parte e credo il campionato lo possa aiutare”.

    Cosa le piacerebbe veder migliorato in questo ritiro? Cosa le piace dell’Udinese?
    “L’Udinese è una squadra con pochi italiani, ma che gioca bene, è fisica, ha giocatori di grande qualità ed è lì con merito in questo momento. Dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti, dobbiamo avere più entusiasmo perché chiaramente non siamo in un momento felicissimo e tornare a divertirci un pochino”.

  • Ufficiale: Tommaso Mancini è un nuovo calciatore della Juventus

    Attraverso un comunicato sul propr canali sociali, la Juventus U23 annuncia l’arrivo a titolo definitivo dell’attaccante classe 2004 Tommaso Mancini dal Vicenza fino al 2027.

  • Il Milan supera la Juventus nella corsa al talento del Vicenza

    Il Milan ha battuto la concorrenza della Juventus per Tommaso Mancini, attaccante classe 2004 di proprietà del Vicenza, con cui ha già collezionato 13 presenze in prima squadra. Il talento biancorosso arriverà a Milano per la cifra di 1,5 milioni e si aggregherà alla primavera rossonera di Abate.

  • Roma, Mancini rinnova fino al 2027

    Roma, Mancini rinnova fino al 2027

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, la Roma annuncia il rinnovo del difensore Gianluca Mancini che ha rinnovato il suo contratto fino al 2027.

  • Roma, pronto il rinnovo di contratto per Mancini

    Roma, pronto il rinnovo di contratto per Mancini

    Gianluca Mancini rinnoverà il suo contratto con la Roma, per il difensore giallorosso è pronto infatti il prolungamento fino al 2027 a quasi 4 milioni di euro a stagione bonus compresi. L’accordo è ormai raggiunto, si attende solo l’annuncio ufficiale.