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  • Italia, la delusione del Ct Mancini: “Mi dispiace tanto”

    Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini ai microfoni di ‘Rai Sport’ ha commentato la sconfitta incassata questa sera al Borussia Park. La Germania ha battuto gli azzurri 5-2: “E’ un peccato chiudere così, loro sono forti e lo sapevamo ma abbiamo concesso troppo e li abbiamo lasciati giocare… Dispiace chiudere così ma il gruppo di Nations League è ancora tutto aperto. Ci sono stati degli errori, non abbiamo difeso come squadra e poi quando ti esponi ai contropiedi rischi. Abbiamo intrapreso una strada in cui ci sono anche difficoltà”.,Cosa insegna questo ko?
    “Questo è un percorso dove faremo cose buone e meno buone, il gruppo è aperto e ci dispiace perdere così. Hanno esordito altri due giocatori… Loro sono stati più bravi e hanno meritato di vincere”.

  • Italia, Mancini: “Contro l’Inghilterra sarà una partita difficile”

    Italia, Mancini: “Contro l’Inghilterra sarà una partita difficile”

    Ecco la conferenza stampa di Roberto Mancini dalla sala stampa del Molineux Stadium, stadio del Wolverhampton, alla vigilia di Inghilterra-Italia. Che partita ti aspetti? “Sarà una partita dura, come tutte le gare che si giocano contro l’Inghilterra. Non abbiamo ancora deciso chi giocherà, vedremo dopo l’allenamento di stasera. Vale per Gnonto e gli altri, soprattutto per quelli che hanno giocato due gare di seguito”. Vuoi trovare giocatori freschi ma al contempo avere dei punti fermi? “Potessimo riuscire a non stravolgere tutto sarebbe meglio. Ma faccio un esempio: Cristante ha giocato due gare in quattro giorni e ce n’è un’altra tra tre giorni. Lì non abbiamo troppe scelte, abbiamo lui, Esposito e forse Locatelli”. Kane ci ha messo tra i favoriti per il prossimo Mondiale, sì è sbagliato o altro? “Sì, credo si sia sbagliato. Penso…”,Non era meglio anticipare questo nuovo ciclo? “Era una cosa impossibile da fare. Noi abbiamo vinto l’Europeo ed esattamente dopo un mese e mezzo abbiamo iniziato a giocare. Quella era la squadra che aveva anche iniziato le qualificazioni Mondiali e a parte Chiellini e Bonucci sono tutti ragazzi sotto i 30 anni. Palermo? Abbiamo tirato 40 volte… Purtroppo è così, è inutile tornarci sopra. Non c’era tempo e nemmeno una logica. Non è che avevamo in campo giocatori con più di 32-33 anni, erano tutti giocatori di 27-28 anni”. Secondo te per gli inglesi è una rivincita questa?,“Potrebbe anche essere, ma è una gara diversa da una finale. Poi si gioca qui, dove solitamente non gioca la Nazionale, e inoltre a porte chiuse. Sarà un’altra cosa”. Scamacca è pronto? “Sì, dovrebbe essere lui il centravanti”. Cosa pensa di questa gara in cui non ci saranno i tifosi? E’ giusto? “Non lo so, io non lo ricordo sinceramente cosa accadde a Wembley. Il calcio è certamente più bello con i tifosi”. Sarà una rivincita? “No, non è una rivincita. Questo è un match completamente differente. In questo momento, l’Inghilterra come Germania o l’Argentina ha tanti top player, difficile indicarne solo uno”. A Kane possiamo dire che l’Inghilterra è tra le favorite?
    “Inghilterra, Germania e Spagna… ce ne sono 4 o 5 che sono forti”. Quando ci sarà Italia-Inghilterra a San Siro a settembre gli eroi di Wembley sono sempre nella tua ottica? “Adesso vediamo come si evolve la situazione, se dovessi arrivare a San Siro che siamo primi e secondi e ci giochiamo la qualificazione qualcuno rientra anche prima, ma molti di loro ci torneranno molto utili anche per le qualificazioni europee. Loro possono aiutare questi ragazzi: vediamo come va. Rischiamo anche di fare qualche sconfitta, ci può anche stare, anche se proveremo a vincerle tutte. Vedremo a settembre come sarà, ma questi ragazzi qui con un po’ di quelli dell’Europeo secondo me fanno una bella squadra”. Cancellieri potrebbe giocare dal 1′? “E’ giovane e importante, ha solo bisogno di giocare partite in Serie A perché è un calciatore di qualità”. Balotelli ha finito in questa Nazionale? “Pensavo la domanda fosse il ripescaggio… (ride, ndr). Io voglio bene a Mario davvero tanto e se in questi anni avesse fatto ciò che era capace di fare sarebbe anche tornato. Forse avrei potuto pensarci per la gara di novembre con la Svizzera, quando c’erano 10-12 infortunati. Però… Nel calcio tutto può accadere ma noi dobbiamo puntare sui giovani, all’Europeo e al Mondiale del 2026 che proveremo a vincere”. Ieri tutti i ragazzi più giovani ti hanno ringraziato. Ti senti di dire che domani e contro la Germania esordiranno tutti? “Sono con noi da 20 giorni e vorremmo farli debuttare tutti, se ce ne sarà la possibilità”. Un aggiunta finale di Mancini: “Volevo fare un in bocca al lupo a Gattuso, perché attorno a lui si stava creando una situazione assolutamente ridicola. Riparte dal Valencia e sono convinto farà grandi cose. Non c’entra nulla ma volevo dirlo”.

  • Italia, Mancini: “Sono soddisfatto abbiamo fatto una buona partita”

    Il tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini, ha parlato ai microfoni di RaiSport dopo la sfida contro l’Ungheria ed ha fatto capire di essere soddisfatto della vittoria e della prestazione della squadra. “È stata una buona partita nel primo tempo, il gol ci ha messo un po’ di malumore addosso. Doveva finire con un margine più alto”. Sulla risposta caratteriale. “Eravamo anche un po’ stanchi, è normale. Come loro. Subire un gol in una partita che doveva essere già chiusa, mette difficoltà”. Sembra un’Italia che ha cambiato pelle. “Piena di ragazzi giovani, che dovrà lavorare. L’inizio è giusto. È stata una buona partita, veramente”.

  • Italia, Mancini: “L’ Ungheria è un avversario molto fisico”

    Italia, Mancini: “L’ Ungheria è un avversario molto fisico”

    Roberto Mancini il commissario tecnico dell’Italia, dalla sala stampa del Dino Manuzzi di Cesena, presenta la sfida di Nations League contro l’Ungheria che andrà in scena domani sera dalle 20.45. Ci puoi dare la formazione? “Eh no, adesso no. Magari domani…” Ci saranno molti cambi? “Un po’ di cambi ci saranno sicuro. Non credo tutti, ma molti”. Cristante ha dato equilibrio, può fare quel ruolo anche Locatelli? “Locatelli può essere adattato in quel ruolo, ma Bryan insieme a Esposito sono gli unici in questo gruppo che possono giocare da play”. Nel rinnovamento c’è una nuova filosofia di gioco? “Si può vincere in qualsiasi modo, non c’è una ricetta particolare. Con tutti i sistemi si può vincere, con la Germania negli ultimi 20 minuti non siamo riusciti a prenderli bene perché loro non erano male, mi sembra… Poi la partita successivamente è stata in totale equilibrio. Erano tutti giocatori nuovi, è chiaro che ci vuole un po’ di tempo”. Donnarumma può giocare? Come l’hai visto? “Gigio per me rimane il miglior portiere d’Europa: il portiere soffre un po’ di più rispetto agli altri quando si alterna. Ha questo piccolo problema, valuteremo domattina: se lui si sente di giocare e vuol giocare, giocherà. Qui in gruppo sono rimasti diversi, anche Belotti ad esempio a cui avevo detto di andarsi a riposare”. Ti piacciono i movimenti di Scamacca? “Ha tutto per diventare un centravanti molto, molto bravo, è veloce, potente e tecnico. Può migliorare nello stacco, anche se alto. E’ reduce però dalla prima stagione da titolare in Serie A, ci vorrà un po’ più di tempo ma può diventare davvero un grande attaccante”. Qual è la lettura che dobbiamo dare attorno a Gnonto? “Intanto è un ragazzo, ha 18 anni e non gli va data nemmeno troppa pressione. Deve crescere tranquillamente. Per l’età che ha, sa giocare a calcio come pochi altri giocatori ed è molto veloce. Se lui cresce con calma, senza mettergli addosso troppa pressione, può far vedere le sue qualità importanti ed è un ragazzo intelligente: può crescere. Il suo ruolo migliore è la seconda punta, ma può fare anche l’esterno”. Che rapporto ha con Marco Rossi? Che Ungheria si aspetta? “Marco è stato un mio compagno di squadra. Anzi, credo di averlo preso io alla Sampdoria (ride, ndr). E’ un ragazzo perbene e un bravissimo allenatore, grazie a lui l’Ungheria è migliorata tantissimo e sta facendo un lavoro straordinario. L’Ungheria ha battuto l’Inghilterra anche con merito, ha pareggiato con Francia e Germania all’Europeo: è una squadra difficile da affrontare, è molto fisica e ha qualità importanti in attacco”. Anche per voi, come per l’Inghilterra, sarà difficile superare la difesa dell’Ungheria?
    “Come detto prima, non sarà semplice. Cercheremo di fare del nostro meglio per riuscirci, hanno centrali alti e molto forti e poi l’Ungheria sta giocando un ottimo calcio. Non sarà una gara semplice, anche perché gare semplici non esistono più”. Il gruppo si rinnoverà ulteriormente nei prossimi giorni? “E’ possibile”.

    Ci saranno nuovi giovani esordienti domani?
    “Se saranno nei 23, sì. Non è un problema far giocare calciatore esordienti e metterli alla prova in gare difficili”.

  • Altri 4 debutti per l’Italia del Ct Mancini

    Aumentano i debuttanti in azzurro: a 10 minuti dalla fine della sfida con la Germania, il CT Roberto Mancini manda in campo Tommaso Pobega e Federico Dimarco. Pochi minuti più tardi sono entrati in campo Samuele Ricci e Matteo Cancellieri. Con questi 4 ingressi, diventano 44 i giocatori che hanno fatto il loro debutto in azzurro durante la gestione Mancini. Il CT azzurro, con questi ultimi 4, ha schierato 76 giocatori diversi durante la sua avventura sulla panchina dell’Italia.

  • Italia, Mancini: “Mi è piaciuto il coraggio della nostra squadra”

    Roberto Mancini il commissario tecnico dell’Italia dalla sala stampa del Dall’Ara commenta il match di Nations League contro la Germania che s’è concluso da pochi minuti: “Stasera mi ha sorpreso il coraggio che in campo hanno messo i ragazzi, la Germania è una delle migliori al mondo. A parte la titubanza iniziale, poi hanno iniziato a giocare bene. Mi dispiace che non sia arrivata la vittoria, non avessimo concesso subito il pareggio probabilmente ce l’avremmo fatta”.

    La Lega Serie A ha polemizzato contro le dichiarazioni di Gravina di oggi, in merito alla fuga da Coverciano. Cosa puoi dirci? “Non so neanche di cosa parlino e cosa dicano, non ne ho idea… Se non hanno detto nulla contro di me non posso rispondere, né difendermi. Su Zaccagni e Lazzari, il medico è venuto da me e mi ha detto che non potevano giocare e quindi li ho rispediti a casa. Tutto qui”. Hai trovato del materiale su cui lavorare? “I ragazzi sono giovani, non possiamo pensare che in una partita possano cambiare le sorti dell’Italia. Sono ragazzi giovani, bravi, che messi con altri che hanno esperienza secondo me hanno fatto una buona prestazione contro una grandissima squadra. Sono contento per loro, questa prestazione gli darà forza. Poi sappiamo che sarà dura, durissima ugualmente, ma queste gare ci danno forza per poter migliorare”. Come sta Donnarumma e cosa puoi dire sulla prestazione di Gnonto? “Gnonto è un giocatore bravo, sa fare tutto, è velocissimo e ha 18 anni. Ha delle qualità importanti, è un attaccante con qualità che non avevamo e potrà migliorare moltissimo. Donnarumma ha un problema al dito, ma gliene restano 9 e quindi rimane e deve giocare”. Quale è la sua sensazione? I giocatori hanno voglia di vestire questa maglia? “Tutti abbiamo voglia di vestire la maglia azzurra, poi purtroppo siamo a fine stagione e ci sono diversi problemi fisici. Ci può anche stare”. Subito dopo il gol hai parlato quasi un minuto come Oriali, cosa vi siete detti? “Sai non ricordo? Forse stavamo parlando di una sostituzione”. Vedendo come hanno risposto stasera questi ragazzi non ha mai pensato durante la partita: perché non ho anticipato questa rivoluzione? “Gli altri sono giocatori che hanno dato davvero tanto e meritano grande rispetto, non si vince se non si hanno grandi qualità tecniche e morali. La gara di Wembley l’hanno conquistata loro e la dovevano giocare loro. Io penso che questi giocatori abbiano fatto il massimo, l’eliminazione è stata un segno del destino con tante occasioni clamorose. Il calcio è così”. Che chance ha la Germania in Qatar? “E’ tra le favorite con Francia, Spagna, Argentina e Brasile per vincere il Mondiale”.

  • Italia, Mancini: “Con la Germania dobbiamo riscattarci”

    Italia, Mancini: “Con la Germania dobbiamo riscattarci”

    In conferenza stampa Roberto Mancini da Coverciano, il ct dell’Italia prende la parola alla vigilia della sfida di Nations League contro la Germania e due giorni dopo la brutta sconfitta di Wembley contro l’Argentina. “La vittoria dell’Europeo fa parte di quelle magie che fanno parte di quei tornei lì, ora dobbiamo ripartire e tornare a quella magia”. Per Flick potrai riportare l’Italia al successo con la fiducia. Tu la senti? “Io la sento e non ho mai avuto questo tipo di problema. Nel calcio però quando vinci tutti sono con te, quando perdi quasi tutti contro. E’ così”. Ti preoccupano queste gare di Nations League? Preoccupato da quanto visto con l’Argentina? “Contro l’Argentina abbiamo pagato la perdita di giocatori, uno dopo l’altro. Noi non eravamo un gruppo così enorme e gli infortuni ci hanno condizionato: l’Argentina stava meglio di noi, avevano giocatori più freschi e forse è la prima gara in tre anni e mezzo dove troviamo una squadra che ci ha messo sotto, anche se abbiamo commesso due errori sui gol nel primo tempo. Ci vuole tempo, non ci inventiamo i giocatori e sappiamo che ci sarà da soffrire abbastanza”. C’è un tuo appiglio razionale circa il ripescaggio al Mondiale? “Io ho detto che se ci dovessero ripescare andiamo… Ma non so le motivazioni, non ho parlato di possibilità. Sono cose che si sono viste poche volte, ma io ho solo detto che se ci ripescano ci andiamo. Se ci ripescano, per un motivo che non so quale sia, ho detto che ci andiamo visto che siamo la migliore squadra del Ranking tra le non qualificate”. Dobbiamo aspettarci una squadra totalmente cambiata? Cambierai 10 su 10?
    “Sì, anche 20 su 20 giocatori. Molti sono andati via, anche fisicamente avevano bisogno di recuperare e non erano nelle condizioni di giocare quattro partite. Avrei creato loro anche dei problemi per settembre, hanno bisogno di recuperare, hanno dato troppo in questi due anni e meritavano un po’ di recupero fisico”. Hanno sorpreso Zaccagni e Lazzari che ieri hanno lasciato il ritiro. “Anche a me, mi sembrava stessero bene ma loro mi hanno detto ieri di avere problemi e li abbiamo mandati a casa”. Come affronti questi cambiamenti e la Nations League? “Affrontiamo le due squadre più forti del momento, Germania e Inghilterra. Sono davvero tra le migliori: hanno grandi giocatori e noi cambiando molto ci prendiamo tanti rischi. Sono partite che, dovessero andare bene a livello di gioco, potrebbe essere un buon inizio”. Per te la Germania cosa rappresenta? “Per me Italia-Germania è la sfida del 1982, ero ragazzo e nella lista dei 40 che potevano andare al Mondiale, nonostante io fossi così giovane. Poi è chiaro c’è stata quella del 2006, ma per me come età il ricordo è quello”. Quattro anni fai hai ricostruito anche con scelte sorprendenti, ora a cosa ti affiderai? “Adesso abbiamo chiamato quelli che anche fisicamente ci stanno, diversi di loro giocano in Serie A da tempo, qualcuno no, ma sono nella condizione di poter giocare queste gare. Il filo conduttore è lo stesso: cercare giocatori con qualità, velocità, che non saranno come Verratti e Jorginho che giocavano in certe squadre e quindi ci vorrà un po’ più di tempo. Se riuscissimo a dare dei minuti a questi ragazzi che non hanno mai giocato in nazionale, e a vederli integrati bene, sarebbe meglio. Poi a marzo magari ritroviamo anche qualcuno di quelli che oggi non è disponibile”. Hai parlato del problema del gol. Ti preoccupa la prospettiva? “Questo ci preoccupa, certo che ci preoccupa. Nel calcio per vincere devi fare gol e devi trovare attaccanti che in questo momento in Italia non ci sono. Se gli unici due sono ancora Belotti e Immobile, e l’unico che ha fatto gol in Serie A è Scamacca e non ha una gara a livello internazionale, ci preoccupa. La speranza è che chi è in B possa arrivare in Serie A velocemente, giocare e fare gol. La nostra speranza è questa”. Che Germania si aspetta domani? “La cosa più importante sarà difendere bene e attaccare meglio. Affrontiamo una delle squadre più forti, con Brasile, Argentina, Francia… E’ tecnica, velocissima quando contrattacca, viene a fare pressing. Completa e matura al 100%, sarà tra le favorite per la vittoria del Mondiale in Qatar. Noi dobbiamo difendere tutti insieme e attaccare e pressare come fatto per tre anni e mezzo. Lo abbiamo fatto per tre anni e mezzo con giocatori che non sembravano in grado di poterlo fare, eppure l’hanno fatto”. Da domani inizia un nuovo ciclo? O da settembre? “No, no. La ripartenza è da adesso: ciò non vuol dire che ci oggi non c’è non ci sarà in futuro, anzi. Però il nuovo ciclo riparte da domani”.

  • Juventus: in arrivo dal Vicenza il giovane talento Tommaso Mancini

    La Juventus guarda anche al futuro e sta per assicurarsi le prestazione del giovane Tommaso Mancini. Il centravanti classe 2004 in questa stagione ha esordito in serie B con il Vicenza e ha destato subito una buona impressione convincendo la dirigenza bianconera a puntare su di lui. Nelle prossime ore è attesa la fumata bianca decisiva.

  • Italia, Mancini: “L’Argentina è un bel gruppo”

    Italia, Mancini: “L’Argentina è un bel gruppo”

    Mancini si prepara ad affrontare l’Argentina nella Finalissima 2022 e ammette che quella contro l’Albiceleste sarà una partita destinata a chiudere un capitolo della storia della Nazionale: “Sarà la gara che concluderà un ciclo – ha detto il ct dell’Italia in conferenza -. Non vuole dire che andranno via 15-20 giocatori, ma da mercoledì inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro”. Mancini ha anche spiegato quale progetto ha in mente per operare questa ricostruzione, che arriva dopo il trionfo a Euro 2020, ma anche dopo la seconda, clamorosa esclusione consecutiva dai Mondiali: “Intanto devo continuare a scegliere i giocatori sempre con un criterio logico, poi però servirà coraggio, perché sarà un gruppo più giovane e che andrà supportato in modo diverso. Anche questa comunque sarà una cosa bella da fare. Non cambieremo tutta la squadra, ma nelle quattro partite (di Nations League, ndr) 1-2-3-4 giovani li metteremo. Poi è chiaro che non andremo a giocare per perdere, andremo lì per vincere”. A proposito di giovani, inevitabile una riflessione sul loro ruolo nei club: “Stiamo cercando di lavorare per il futuro e per migliorare. Se i club fanno o non fanno giocare i giovani non posso deciderlo io. Noi cercheremo di avere più conoscenza dei giovani e vogliamo fare le cose per bene, ma non possiamo certo pregare nessuno. Siamo riusciti a vincere comunque un Europeo, nonostante mille difficoltà”. A proposito di Europeo, gli Azzurri tornano a Wembley dopo la vittoria contro l’Inghilterra dello scorso 11 luglio: “È un grande piacere essere qui. Nemmeno 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare e per questo motivo c’è anche un po’ di emozione. Italia-Argentina è una classica del calcio mondiale e sarà anche il tributo a tanti giocatori. Sarà sicuramente una bella partita e una grande emozione”. Per la sfida a Messi e compagni ci saranno parecchi assenti, ma il ct è fiducioso: “Se possiamo dare spettacolo? Io penso di sì, anche se ci mancano diversi giocatori. Avrei voluto avere tutti i ragazzi qui, se lo meritavano. Ci dispiace non avere Chiesa, Immobile, Berardi e Verratti, ma chi andrà in campo disputerà un’ottima partita: l’Argentina è forte, ma lo siamo anche noi. Belotti? L’ho visto sereno, tutti i ragazzi lo sono. Giocherà lui perché era il secondo attaccante dell’Europeo, spero possa disputare una buona gara e non credo che il fatto di trovarsi a scadenza di contratto lo condizionerà”. Quella di Londra sarà anche la partita di Diego Armando Maradona: “Io ho avuto la fortuna di giocarci contro tanti anni ed è stato un grande onore per noi italiani e per i napoletani in particolare. Sarà molto emozionante. Che Diego non sia qui con noi è un grande dispiacere e sarà bello ricordarlo domani”.

  • Italia, gli attaccanti protagonisti nello stage di Coverciano

    Scopriamo i protagonisti dello stage di Coverciano per quanto riguarda gli attaccanti.

    Giuseppe Caso – In prestito al Cosenza dal Genoa – Classe 1998
    Dopo aver lasciato il settore giovanile della Fiorentina ed essersi confrontato con la Serie C con le casacche di Cuneo e Arezzo, nel 2020 è arrivato un nuovo accordo col Genoa. Per la stagione appena conclusa il Grifo lo ha ceduto in prestito al Cosenza dov’è stato assoluto protagonista fra i Lupi con 39 presenze in cadetteria sulle 40 totali, compresa la doppia sfida playout contro il Vicenza (5 gol e 5 assist). Giocatgore veloce e tecnico può giocare sia da seconda punta che da esterno del tridente.

    Sebastiano Esposito – In prestito al Basilea dall’Inter – Classe 2002
    Enfant Prodige nerazzurro lo scorso anno fra SPAL e Venezia in Serie B ha avuto non pochi problemi d’ambientamento. Nell’estate 2021 si è cercato maggiore spazio in Svizzera, al Basilea, dove, al netto di qualche problema fisico di troppo, ha comunque fatto bene, con 7 gol e 9 assisti fra campionato e Conference League. Il punto interrogativo più grande è legato al ruolo: è una prima punta? Una seconda? Oppure un trequartista, ruolo nel quale ha giocato spesso in Svizzera?

    Eddie Anthony Salcedo – In prestito allo Spezia dal Genoa – Classe 2001
    Prima punta utilizzata a più ripresa anche come esterno nel fronte offensivo, l’italo-colombiano agli Aquilotti ha trovato meno spazio rispetto alla precedente esperienza all’Hellas Verona. Le difficoltà della formazione di Thiago Motta sicuramente non hanno aiutato l’ex Inter. Il talento anche nel suo caso c’è, ma deve essere ancora affinato un po’.

    Kelvin Yeboah – Genoa – Classe 2000
    Nel mercato di gennaio è stata la scommessa per il fronte offensivo del Genoa di Blessin. Il ragazzo nato ad Accra in Ghana, dopo un lungo girovagare in Italia e in Europa militando nei settori giovanili di Novara, Monza, West Ham e Gozzano nel febbraio 2021 è approdato allo Sturm Graz in Austria con il quale è andato a segno 19 volte in 44 presenze, con tanto di 8 assist. Al Genoa, però, la sensazione è che non si sia visto ancora il suo vero potenziale.

    Lorenzo Colombo – In prestito alla SPAL dal Milan – Classe 2002
    Dopo l’esperienza alla Cremonese per il centravanti di proprietà dei rossoneri quella a Ferrara è stata la seconda avventura in cadetteria. Ma se la prima metà di stagione è stata assolutamente brillante per il ragazzo di Vimercate (6 gol e 1 assist) nelle prime 15 giornate di campionato, lo stesso non si può dire per gli ultimi mesi dove ha trovato meno spazio e perso la via del gol. Sul piano tecnico è un vero e proprio centravanti “old school”.

    Wilfried Gnonto – Zurigo – Classe 2003
    Nato a Verbania da genitori ivoriano l’attaccante dello Zurigo ha mosso i primi passi nel mondo del calcio indossando i colori del settore giovanile dell’Inter. Nel 2020 la decisione di trasferirsi al club elvetico con il quale, in due anni, ha segnato 11 gol e 9 assist.

    Tommaso Mancini – Vicenza – Classe 2004
    Attaccante centrale che all’occorrenza può giocare anche sull’esterno destro. Il biancorosso è uno dei più giovani dell’intera comitiva azzurra. Anche in termini di esperienza fra i Pro, viste le sole 9 presenze per un totale di neanche 300′.

    Marco Nasti – Milan – Classe 2003
    Punta centrale della Primavera rossonera approda a Coverciano senza neanche una presenza fra i professionisti. I 18 gol fra campionato, Youth League e Coppa, assieme a 8 assist, sono però un biglietto da visita di tutto rispetto.

    Pietro Pellegri – In prestito al Torino dal Monaco – Classe 2001
    Nel 2017, appena 16enne andò in gol con la maglia del Genoa in Serie A. Oggi, cinque anni e due infortuni gravi dopo, l’attaccante genovese è ancora un talento di grande prospettiva a cui manca il salto di qualità. Con Monaco e Milan lo spazio in campo è stato molto relativo. Meglio col Torino anche se di gol ne è arrivato appena uno.

    Roberto Piccoli – In prestito al Genoa dall’Atalanta – Classe 2001
    Ad inizio stagione Gian Piero Gasperini ha deciso confermarlo nella rosa della Dea visti i problemi di salute di Zapata e Muriel impiegandolo in 12 spezzoni e mettendo in rete anche un pallone. A gennaio, poi, è arrivato il prestito al Genoa, ma anche i problemi fisici. Con il Grifo le presenze infatti sono state appena 5. Le qualità però non sono in discussione