Quale sarà il futuro di Roberto Mancini? Come riportano numerose fonti il CT azzurro è spaccato a metà: una parte vorrebbe restare in carica fino a fine mandato, con la possibilità di giocarsi il Mondiale 2026; l’altra vorrebbe mollare, dopo la beffa di Palermo. Come riferiscono alcuni siti, se il CT dovesse restare sarebbe soprattutto una questione di orgoglio. Restare in sella per cancellare l’onta della mancata qualificazione e portare a termine la missione, anche perché non vorrebbe buttare via 4 anni di lavoro. Mancini è convinto del valore del gruppo, che è giovane e può crescere ancora. Gravina vuole tenersi stretto Mancini, che ha ovviamente la fiducia totale dei calciatori. Per convincerlo – si legge – il presidente della FIGC potrebbe proporgli un ampliamento di funzioni e affidargli quella supervisione di tutte le Nazionali che piace a Lippi e che, attraverso una migliore condivisione di metodi e principi tattici, potrebbe ottimizzare il microcosmo azzurro. L’altra faccia della medaglia è quella delusione, con un CT che potrebbe mollare perché la botta di Palermo è stata tremenda, difficile da smaltire. Guardare da casa gli altri giocatore da campioni d’Europa è dura da digerire. Il prossimo Mondiale è lontano, forse troppo. Per arrivarci Mancini dovrà affrontare un altro Europeo in cui potrà al massimo confermarsi. Al Mancio piace ancora il lavoro quotidiano, lasciare la Nazionale gli costerebbe circa 16 milioni, ma in un top club potrebbe guadagnarli in un paio di stagioni e potrebbe togliersi soddisfazioni importanti senza dover aspettare il 2026. E le offerte non mancano.
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Italia: Se Mancini lascia si valuta il duo Cannavaro-Lippi; in lizza anche Ranieri
A poche ore dalla cocente eliminazione nei playoff per i Mondiali in casa Italia si iniziano a fare le prime valutazioni. Dopo l’inutile partita che ci sarà martedì contro la Turchia, il tecnico Roberto Mancini al centro della critica valuterà il suo futuro. Nonostante il contratto in scadenza nel 2026 potrebbe lasciare la carica, con la Federazione che dovrà trovare il sostituto. I nomi che circolano con insistenza sono il duo Cannavaro-Lippi e Ranieri. Nella prossima settimana si saprà qualcosa in più di una Nazionale che ha fallito clamorosamente la qualificazione ai Mondiali per la seconda volta consecutiva.
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Italia, Ct Mancini: “Sono partite decisive”
Giornata di vigilia per la Nazionale di Roberto Mancini. Il ct presenta la sfida contro la Nord Macedonia, semifinale play-off. Al Barbera domani sera, dalle 20.45, andrà in scena una gara secca: chi vincerà, sfiderà in finale la vincente di Portogallo-Turchia. Ecco le dichiarazioni del ct Mancini: “Non abbiamo avuto tanto tempo, i ragazzi arrivano e devono recuperare dalle fatiche, dai viaggi. Abbiamo provato qualcosa nella mezza giornata di ieri e proprio per questo motivo abbiamo confermato i ragazzi dell’Europeo. Si conoscono bene e sanno ciò che dobbiamo fare”. Può essere un vantaggio avere in rosa nove giocatori che hanno vissuto il 2017? “Non lo so se può essere un vantaggio o meno, questo fa parte della vita di uno sportivo. Ci sono momenti entusiasmanti e altri di delusioni, magari si potesse solo vincere… Come ha detto Chiellini, basta essere concentrati su ciò che dobbiamo fare: l’Italia sa giocare bene a calcio e noi dobbiamo pensare al campo, non ad altre cose”. In questi play-off c’è una favorita? “Si parte tutti uguali, tutte le gare partono dallo 0-0 e in 90 minuti può accadere qualsiasi cosa. Le partite vanno giocate tutte, anche quelle che sembrano scontate. Non credo ci siano favoriti”. Hai visto energia a Palermo? Tirerà Jorginho un eventuale rigore?
“Dopo i 2 della Svizzera ne ha segnati sette di seguito, ha ritrovato la precisione… Non sarà un problema, se ci sarà un rigore lo tireremo. Palermo ci ha sempre supportato e lo farà anche questa volta, con lo stadio tutto esaurito. Due anni fa siamo stati a Palermo e il pubblico si fa sentire, il fatto che domani si tornerà al 100% sarà una cosa positiva in più rispetto agli ultimi due anni. A Palermo il supporto alla squadra c’è sempre stato, speriamo dopo la gara di domani di essere tutti felici e contenti”. Come è andato questo tuo tour sportivo/gastronomico coi calciatori? “Gastronomico bene… Il resto era solo per vederli un po’, da novembre ci eravamo visti – e non con tutti – solo due giorni a gennaio. Era importante rivedersi per chiacchierare un po’, è stato un giro positivo”. Hai più paura del prevedibile muro difensivo di domani o della frenesia dei tuoi per superarlo? “Non credo la gara di domani sarà da risolvere il prima possibile, partiamo dallo 0-0, non c’è un risultato da ribaltare. Loro si difendono bene e hanno qualità tecniche, hanno vinto in Germania. Dobbiamo rimanere tranquilli e fare la nostra partita”. Servirà pazienza nel piano gara? “Qualcosa abbiamo provato, vedremo durante la partita ciò che potremo fare. La pazienza bisogna averla, loro difendono bene e non ci daranno molti spazi”. Tornano le gare da dentro o fuori. In cosa è cambiata la Nazionale negli ultimi otto mesi?
“Non è cambiata la Nazionale, abbiamo sempre provato a fare il nostro gioco. Quando prepari un Europeo o un Mondiale hai tempo, quando giochi partite durante la stagione hai meno tempo. Però la squadra non è cambiata molto”. -
Le condizioni di Bonucci tengono in ansia anche il Ct Mancini
Il polpaccio sinistro di Leonardo Bonucci preoccupa anche Roberto Mancini e l’Italia. Secondo quanto riferisce il quotidiano diTuttosport, in questo momento preoccupa solo il CT azzurro e l’Italia, perché allegri e la Juventus ormai hanno messo da parte le preoccupazioni, visto che stasera il difensore non sarà disponibile nel match decisivo con il Villarreal. Il CT spera di poter recuperare Bonucci per la sfida con la Macedonia, il 24 marzo a Palermo, e in caso di vittoria per la gara contro la vincente di Turchia-Portogallo. Bonucci non gioca dal 26 febbraio e dovrebbe recuperare per i playoff, ma le parole di Allegri (“ha un problema che non riesce a risolvere”) hanno messo in ansia il selezionatore azzurro.
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Ufficiale: Mancini rinnova con la Roma fino al 2026
In casa Roma è arrivato un rinnovo molto importante, si tratta di Gianluca Mancini. Il difensore classe 96 ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026 il quale è scattato in automatico dopo la relazione finanziaria semestrale. Per Mancini una conferma importante il quale aveva il contratto in scadenza nel 2024 e sarà ancora per molto tempo un perno importante per la difesa giallorossa.
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Italia, Mancini: “Andremo al mondiale per vincerlo”
“Vogliamo andare al Mondiale perché è una cosa molto importante, perché abbiamo comunque la possibilità di vivere un sogno straordinario e anche la possibilità di vincerlo. Sarà faticoso ma ce la metteremo tutta. Riusciremo a portare le Marche al mondiale, come tutta l’Italia“. Sono le parole di Roberto Mancini, in collegamento al forum “Bellezza e Sostenibilità” per il Regional Day delle Marche al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. Sui playoff per i Mondiali, il ct dell’Italia ha aggiunto: “Ci sono dei momenti, a volte nella vita e nel lavoro, più difficili, però credo che la forza di noi marchigiani e di noi italiani venga fuori proprio in questi momenti“.
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Italia, Ct Mancini: “Stage importante per arrivare pronti a marzo”
Il ct Roberto Mancini, da Coverciano presenta lo stage che andrà in scena nel centro sportivo della Nazionale fino alla giornata di venerdì proiettandosi inevitabilmente sugli spareggi di marzo, decisivi per l’accesso al Mondiale in Qatar. Ecco le sue dichiarazioni: Balotelli torna in Nazionale, che significato ha? “Prima di partire volevo ringraziare i club che ci hanno dato la possibilità di avere i ragazzi qui, non era una data FIFA e quindi grazie per la disponibilità. E’ uno stage giusto visti gli ultimi mesi, dobbiamo valutare tante situazioni e quella di Mario rientra tra queste”. Quanto pesa questo stage? Su cosa lavorerà in questi giorni? “Sono due allenamenti, oggi e domani e poi la partitina venerdì mattina. Proveremo un po’ di situazioni tattiche differenti, sono due giorni non tanti… Proveremo cose un po’ differenti, forse è giusto anche valutare chi non veniva chiamato da tempo tipo Balotelli o altri. Questo stage può essere una buona cosa”. Preoccupato per la decisione di Insigne? “Non so cosa farà Lorenzo. Noi abbiamo le gare di marzo e lui è ancora qui, non vedo problemi. E nemmeno per quelle di giugno. Poi ci sarà una finestra a settembre e poi eventualmente i Mondiali. Parlarne adesso mi sembra presto”. Cosa pensa di Stefano Sensi? “Le valutazioni di questi due giorni sono anche queste. E’ importante e ha grandi qualità, quando ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Questo stage servirà anche a lui. Presidente della Repubblica? Sono già in difficoltà loro… Spero solo sia una persona al di sopra delle parti e che si occupi di tutti noi cittadini”. Balotelli può darti una mano? “E’ uno stage di tre giorni. E’ un momento buono per vedere queste situazioni, ma questo avviene sempre. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti. Se ci sono giocatori che possono aiutarci siamo ben felici di questo”. Non è quindi la carta della disperazione?
“Se la disperazione è quella prima dell’Europeo, va bene… Forse quando siamo disperati diamo il meglio, quindi va bene, ma non credo sia questa una situazione di disperazione”. Quanto sarebbe importante posticipare la giornata di campionato prima degli spareggi? “Non lo so, sinceramente. Noi chiaramente più tempo abbiamo per preparare le partite e meglio è”. Spezia nervoso per la mancata chiamata di Provedel? “Tutti devono puntare alla Nazionale. Noi non abbiamo chiuso le porte a nessuno, ma non possiamo chiamare tantissimi giocatori. Già così siamo più di 30 ma è giusto che tutti ci tengano ad essere chiamati”. C’è pressione su di voi? “Non oggi, magari una settimana prima delle gare ma questo mi sembra anche abbastanza normale”. Cosa può dare Balotelli a questa Nazionale? “A livello tecnico lui è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Noi lo abbiamo perso un po’ di vista e vederlo dal vivo un paio di giorni può essere molto più utile. Poi un giocatore deve anche integrarsi in un gruppo già costruito, questo è un altro aspetto importante”. Tre allenamenti e due giorni ti possono bastare per valutare Balotelli? “Per vedere come sta un giocatore tre allenamenti ci possono servire”. Quanto cambia l’assenza di Spinazzola? “L’avremmo voluto volentieri, ma anche per lui i tempi si sono allungati e sarà difficile”. Con Balotelli nel gruppo puoi cambiare sistema di gioco in attacco? “Possiamo valutare tante cose, ma anche senza Mario… Si può valutare di giocare con due punte vicine e due ali, ci sono cose che proveremo in questi tre giorni. Dovessimo cambiare qualcosa, non si stravolgerebbero comunque le nostre situazioni tattiche. Ci sono situazioni che possiamo cambiare, senza problemi”. Zaniolo può fare la seconda punta? “Per me è una grande mezz’ala d’attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezz’ala d’attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva”. La difesa a tre può essere possibile con Berardi e Bernardeschi in avanti? “Ci sono giocatori che giocano con moduli diversi nei propri club, conoscono i sistemi di gioco e non avrebbero problemi a cambiare. Dobbiamo trovare la soluzione migliore perché la prima gara, quella più importante, sarà con pochi spazi. Non credo che i ragazzi da questo punto di vista i ragazzi avranno problemi”. Lei ha sempre creduto in Scamacca che ora sta anche segnando. A marzo potrà essere il vostro centravanti titolare? “Noi abbiamo sempre creduto in lui. Ha qualità tecniche e fisiche, dipende da lui. Ora sta anche facendo gol con continuità e questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che possa giocare. Dipenderà anche dalla condizione dei giocatori a marzo”. Perché non si parla della possibilità di posticipare la giornata di campionato precedente agli spareggi? “E’ chiaro che ci fossero 3-4 giorni in più sarebbe meglio, altrimenti i calciatori arriverebbero sempre tra domenica e lunedì e poi il giovedì giochiamo”. Perché non ci sono Pobega e Mandragora? “Perché abbiamo preferito chiamare altri due ragazzi che non avevamo mai chiamato. Li conosciamo bene, abbiamo preferito chiamare altri due ragazzi più giovani per valutarli”. Joao Pedro, cosa ne pensi? “Io lo conosco per averlo visto giocare, è in Italia da tanti anni. Ha delle qualità tecniche importanti, è un giocatore bravo e se è qui ci può stare”. Cosa ti ha promesso Balotelli?
“Assolutamente nulla. E’ stato chiamato, così come gli altri. Siamo curiosi di rivederlo dopo un po’ di tempo: va valutato in allenamento e va visto dal vivo per capire. Non mi deve promettere nulla, come io non devo promettere nulla a lui. Credo sia felice di essere qui e lo valuterò, tutto qui. E’ l’unico modo per poter vedere lui e gli altri”. Per Luiz Felipe vale lo stesso ragionamento fatto con Joao Pedro? Perché giocherete a Palermo? “Luiz Felipe mi piace sia qui, riteniamo sia un grande difensore e può avere un grande futuro nella nazionale italiana. Palermo? Sono state valutate tante situazioni, abbiamo cercato uno stadio dove potesse esserci entusiasmo e lì l’abbiamo sempre trovato. Il campo oggi è in buone condizioni, a marzo potrà essere in ottime”. Potrebbero cambiare le gerarchie in attacco? “Io non credo il modulo sia molto importante, vanno fatte valutazioni diverse su una squadra. Sono ragazzi che hanno giocato diversi moduli e sono importanti altri aspetti quando si giocano gare così importanti. Sul centravanti, dobbiamo essere pronti a tutto: tra ottobre e e novembre ci siamo trovati con tanti infortunati, spero di averli tutti a disposizione. Solo questo. Se li abbiamo tutti a disposizione sono abbastanza tranquillo”. Vuole fare un in bocca al lupo alla Goggia? “Mi dispiace molto, stiamo parlando di una campionessa. Faccio un grande in bocca al lupo alla squadra Olimpica, sono sicuro che ci faranno ancora gioire. Lo sport italiano dà soddisfazione”. -
Stage Italia, Bastoni indisponibile il Ct Mancini chiama Romagnoli
Cambio davvero dell’ultimo minuto nell’elenco dei convocati del Ct Roberto Mancini per lo stage dell’Italia a Coverciano, previsto da oggi, mercoledì 26 gennaio, fino a venerdì 28. Constatata l’indisponibilità del difensore dell’Inter Alessandro Bastoni, infatti, il ct ha convocato il difensore del Milan Alessio Romagnoli che si aggregherà al gruppo in mattinata.
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Ecco tutti i convocati per lo stage della Nazionale italiana di Mancini
Sono ben 35 i convocati del Ct Roberto Mancini per lo stage a Coverciano che andrà in scena da mercoledì 26 a venerdì 28 gennaio, in vista dell’importante playoff di qualificazione al Mondiale in programma a fine marzo. Torna in lista Mario Balotelli, mentre sarà la prima volta in Nazionale per Carnesecchi, Luiz Felipe, Scalvini, Fagioli, Frattesi, Samuele Ricci e Joao Pedro. Questo l’elenco completo:
Portieri: Marco Carnesecchi (Cremonese), Alessio Cragno (Cagliari), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Genoa).
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Davide Calabria (Milan), Giorgio Chiellini (Juventus), Mattia De Sciglio (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Alessandro Florenzi (Milan), Luiz Felipe (Lazio), Gianluca Mancini (Roma), Luca Pellegrini (Juventus), Giorgio Scalvini (Atalanta), Rafael Toloi (Atalanta).
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Cremonese), Davide Frattesi (Sassuolo), Manuel Locatelli (Juventus), Matteo Pessina (Atalanta), Samuele Ricci (Empoli), Stefano Sensi (Inter), Sandro Tonali (Milan).
Attaccanti: Mario Balotelli (Adana Demirspor), Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Bernardeschi (Juventus), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Joao Pedro (Cagliari), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma). -
Italia, Mancini: “Per il mondiale resto ottimista”
Ecco le dichiarazioni del ct Roberto Mancini in un’intervista: “Abbiamo fatto una cosa straordinaria, abbiamo reso felici milioni di persone: è la cosa più bella, di cui andiamo orgogliosi tutti. Però l’Europeo è alle spalle, ora bisogna pensare ad altro”. Parole e pensieri di Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale che ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘Sky’ per parlare del momento dell’Italia. Dopo aver vinto l’Europeo, gli azzurri non hanno staccato il pass diretto per il Mondiale, ma dovranno passare attraverso una difficile fase play-off. Il rammarico è tanto? “Sì ma questo è il calcio, è lo sport. A volte meriti di vincere e non vinci, avremmo meritato di chiudere il girone molto prima. Ci siamo un po’ lasciati andare e ora dobbiamo rimboccarci le maniche e fare un grande lavoro nelle due partite. Ma io resto ottimista, così come sapevo che il nostro gruppo con la Svizzera sarebbe stato difficile. Pensavo di passare, ma sapevo sarebbe stato difficile. La gara di Basilea è stata dominata ma questo è il calcio, fortunatamente abbiamo ancora questa possibilità e dobbiamo fare il possibile per andare in Qatar”. Macedonia e poi Portogallo o Turchia. Ci sarà uno stage? “Troveremo il modo per vederci”. Ci saranno volti nuovi? “Questo dipende anche dal momento del campionato. Ci può essere chi è più in forma di un altro. La cosa più importante sarà averli tutti sani. Ci sono tanti giocatori che sono ancora in una fase di miglioramento e possono arrivare più forti. La nostra squadra può dare ancora tanto”. Joao Pedro? “Gioca in Italia da tanti anni, sappiamo tutti che ha qualità tecniche elevate”.
Seconda punta ti piace Zaniolo?
“Sì. Ci sono tanti giocatori che possono crescere tanto e per me sarà importante andare al Mondiale perché credo ci siano 10-12 giocatori che possono migliorare molto andando al Mondiale, se ci andremo”.