Tag: Marotta

  • Marotta: “tra due anni lascerò il club”

    Marotta: “tra due anni lascerò il club”

    Marotta è intervenuto a Varese per parlare dell’importanza del termine “sostenibilità nelle società sportive di oggi”.
    “Tra due anni, quando terminerà il mio contratto con l’inter (in realtà il suo contratto scade a giugno 2027, ndr) lascerò il club e mi occuperò soltanto dei giovani”.

  • Inter, Marotta: “Le polemiche e le critiche fanno parte del calcio’

    Beppe Marotta, Ad dell’Inter, ha parlato ai giornalisti ed ai cronisti presso l’Assemblea di Serie A.

    Ecco le sue dichiarazioni:

    Settimana molto particolare…
    “Sono qui per fare un consultivo. Al termine del girone d’andata è giusto fare il punto, riconoscendo i meriti dell’Inter, di essere primi meritatamente per una cultura del lavoro applicata in modo intenso, per un lavoro di società e giocatori e per i meriti della nostra tifoseria. Le statistiche aiutano a valutare oggettivamente i fatti. Questo depone per dire che siamo autorevolmente in testa alla classifica”.

    Polemiche sul VAR.
    “Le polemiche – meglio, le critiche – devono investire il calcio italiano e bisogna accettarle. Il VAR è stato evocato da tutti. Non è stato preso come uno strumento per debellare gli errori degli arbitri, ma per ridurli. Poi ogni società deve mettere i pro e i contro a fine stagione. La soggettività esiste e gli errori anche. Poi credo che alla fine del campionato vincerà la squadra migliore”.

    È stato detto, sottintendendo cose molto gravi, che l’Inter ha un bravissimo dirigente…
    “Non voglio fare polemiche commentando queste dichiarazioni capziose. Lungi dal pensare che l’Inter sia condizionata da favoritismi, rispedisco queste dichiarazioni al mittente. Il lavoro è fatto da una squadra che ha alle spalle una società forte. Siamo primi meritatamente: essere campioni d’inverno, però, è come la vittoria di Pirro. Conterà essere primi a maggio. Ora lo siamo meritatamente. Mi pare che anche ieri ci siano stati altri errori arbitrali per altre squadre”.

    C’è stato un eccesso dei toni nel commentare gli episodi dell’Inter?
    “Sono nel calcio da più di 40 anni e ogni anno si parla di favori per questa o quella società. Si fa polemica anche col VAR. Fa parte del gioco. Noi oggi siamo la lepre e la lepre deve essere capace di schivare le fucilate dei cacciatori”.

  • Accordo molto vicino tra l’Inter e Zielinski  per il suo arrivo da svincolato

    Accordo molto vicino tra l’Inter e Zielinski per il suo arrivo da svincolato

    Salvo clamorosi colpi di scena, Piotr Zielinski sarà un nuovo giocatore dell’Inter. Il centrocampista polacco classe 94 in scadenza di contratto con il Napoli è ad un passo dall’accordo definitivo con i nerazzurri. Gli accordi tra le parti sono di un contratto triennale con un ingaggio da 4,5 milioni di euro a stagione. Si attende solo di passare dall’accordo verbale alle firme del pre contratto. Si attendono sviluppi.

  • L’Al-Ittihad vuole Alexis Sanchez già a gennaio; Gallardo prova a convincerlo

    L’Al-Ittihad vuole Alexis Sanchez già a gennaio; Gallardo prova a convincerlo

    Ritornato all’Inter in estate, Alexis Sanchez potrebbe partire già a gennaio. Sul centravanti cileno infatti in questi giorni si è fondato l’Al Ittihad pronta ad offrirgli un ricco ingaggio. La chiave della buona riuscita può essere il tecnico del club arabo Marcelo Gallardo la quale si sta muovendo in prima persona per poter riuscire a convincere il giocatore. Nelle prossime ore si attendono sviluppi.Federico Dimarco pronto a rinnovare con l’Inter fino al 2028

  • “Firmerei anche domani”, le parole di Lautaro sul rinnovo

    “Firmerei anche domani”, le parole di Lautaro sul rinnovo

    Lautaro Martínez alla domanda sulle trattative contrattuali con l’Inter: “Firmerei già domani!”.

    “Sono felice qui all’Inter, mi sento benissimo e ho tanta voglia di mettere nero su bianco per firmare un nuovo contratto pluriennale. Siamo davvero vicini”, ha detto a Mediaset.

    Si parla da tempo del rinnovo del bomber argentino, siamo al rettilineo finale di una lunga maratona vissuta però con grande serenità da tutte le parti.
    l’argentino anche in questo si è dimostrato merce rare, uomo d’altri tempi. Ha sposato il progetto Inter e vuole continuare a crescere e vincere in nerazzurro, con la fascia di capitano al braccio. Entro la Befana l’Inter spera di poter dare ufficializzare il rinnovo che sarà almeno fino al 2028 e che garantirà a Lautaro un ingaggio da 7 milioni netti a stagione, facendo dell’argentino il giocatore più pagato della rosa.

  • Inter, le parole di Marotta sul rinnovo di Lautaro

    Inter, le parole di Marotta sul rinnovo di Lautaro

    Ecco le parole di Marotta sul rinnovo di contratto di Lautaro Martinez all’ Inter

    ”Credo che non ci saranno grandi problemi ad arrivare a concludere il prolungamento del contratto. Il giocatore ha espresso a più riprese di voler continuare la sua esperienza con noi, noi condividiamo la sua espressione. Stiamo negoziando con i suoi agenti”.

  • Marotta rinnova con l’Inter

    Adesso è tutto fatto, Marotta rinnova il suo contratto con l’Inter. Il Ds ex Juve rimarrà ancora quindi a lavorare con la società nerazzurra. Marotta, infatti ha prolungato il suo accordo con l’Inter fino al 2027.

  • Inter, Marotta a tutto tondo su mercato e Simone Inzaghi

     

    L’ad dell’Inter Marotta ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport  ecco le sue dichiarazioni.
    “Dico no all’eccesso di prudenza e di umiltà. Se sei all’Inter, devi essere ambizioso, l’asticella deve essere alta. Noi ci dobbiamo credere. Diverso è dire “siamo i migliori”: quella sarebbe arroganza”.  Poi prosegue

     “Ho vinto il mio primo scudetto a Torino con Antonio Conte senza impegni europei. L’esperienza mi dice che poter pianificare la stagione solo con campionato e la Coppa Italia è un vantaggio. Ecco perché dico che la Juventus è la favorita per lo scudetto”.

    L’organico? “È la più omogenea, ci sentiamo garantiti in tutti i ruoli”, spiega Marotta, convinto di aver costruito un organico in grado di rispondere a tutti gli stimoli, anche al trittico Torino-Salisburgo-Roma. “Ridimensionare costi è uno degli obiettivi, ma la competitività non deve mai abbassarsi”.
    Sul centravanti Lautaro?
    “Lautaro non è come Skriniar: se manifesta la volontà di allungare, che corrisponde anche alla nostra, vuol dire che siamo sulla strada giusta e il matrimonio può continuare a lungo. Avere calciatori fidelizzati è un valore aggiunto: se manca il senso di appartenenza, un giocatore non capisce neppure cosa vuol dire giocare o vincere un derby. Il massimo, per una società, è avere un calciatore che rinuncia ad andare in squadre più importanti pur di rimanere legato al suo club”.

    Sull’ addio di LUKAKU?

     “È il passato, Lukaku è il passato. Non c’è una componente societaria che ancora pensi a lui. Nessuno, dico nessuno. Poi, da uomo di calcio, sono dinamiche che devi mettere in preventivo, non è mica la prima volta che mi capita…”
    Su un altro quello di Skriniar?
    “Ho provato un forte sentimento di delusione. Perché quando un giocatore non rinnova, non va contro la classe dirigenziale o contro il presidente, ma va proprio contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non alle persone. Avrebbe potuto rinnovare, gli abbiamo proposto tante soluzioni del genere, anche quella di fissare una clausola rescissoria che tutelasse sia lui sia le esigenze dell’Inter. Ma ha sempre detto no”.

    Sull’attuale tecnico Simone Inzaghi ?
    “Il suo bilancio è molto positivo, la società è molto contenta di lui. È arrivato all’Inter con una sola esperienza alle spalle da tecnico, nella Lazio. È giovane, rispetto alla media degli allenatori del nostro campionato, dunque può consolidarsi. È diverso dagli altri tecnici che ho avuto in passato, come è giusto che sia: lui è per un calcio aperto, spettacolare, che fa divertire. Poi siamo l’Inter: lo spettacolo deve coniugarsi con le vittorie, altrimenti giocare bene non serve a nulla”.

    Su un uno dei nuovi acquisti Pavard?
    “Abbiamo deviato il budget dall’attacco perché nel frattempo si era creata l’opportunità di prendere un profilo di giocatore importante per il presente e il futuro. Pavard ha un valore patrimoniale forte indipendentemente dal ruolo”.

    Sul possibile arrivo di Taremi a gennaio?
    “Non credo. Però siamo l’Inter e siamo sempre attenti a ogni situazione. E ci tengo a dire una cosa: prima i giocatori erano restii ad accettare l’Inter, adesso in tanti vogliono venire, la scorsa estate abbiamo dovuto dire parecchi no. Thuram, Sommer e Pavard ci hanno scelto, vuol dire che l’Inter è considerata credibile”. 
  • Inter, Marotta: “Lautaro leader assoluto, merita la fascia da capitano”

    Presente alla cerimonia del premio Gentlemen, Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato ai microfoni dei giornalisti. Tanti sono stati gli argomenti, tra questi anche il nuovo ruolo da Capitano assegnato a Lautaro Martinez:

    “A Lautaro abbiamo affidato la fascia di capitano e questa gli dà una responsabilità meritata dopo la crescita di questi anni. Ha un’età giovane, potrà dimostrare coi fatti di migliorare sulla scorta del suo valore oggettivo, da campione.”

    Inaspettatamente l’AD si è anche concesso a delle dichiarazioni sulla situazione di Paul Pogba, risultato positivo al testosterone e sospeso in via precauzionale dal tribunale anti-doping. Marotta non è solito commentare quello che succede ai giocatori di altre squadre. Il Polpo però è una persona che lui ricorda bene e con cui ha un ottimo rapporto di amicizia, fondato sul volersi bene. Ecco cos’ha detto:

    “Con Pogba mi lega un rapporto di grande affetto, lo prendemmo a parametro a 0 dal Manchester per poi rivenderlo a più di 100 mln, un qualcosa di straordinario. Posso dire che è un ragazzo serio, ma non voglio addentrarmi perché non è compito mio: c’è sicuramente tristezza. Poi dico anche che c’è leggerezza da parte di giocatori, spero che questa cosa sia di monito a tanti ragazzi. Gli auguro di risolvere, posso garantire sul fatto che sia un professionista serio”.

    Crediamo nella buonafede delle parole dell’ex AD della Juventus, a cui ha sempre lanciato frecciatine a distanza dopo l’addio nel 2018.

  • Inter, Marotta: “A breve il rinnovo di Dimarco, Frattesi ha spinto per venire da noi”

    Presente alla cerimonia del premio Gentlemen, l’AD dell’Inter Marotta si è concesso ai microfoni, parlando di tanti argomenti e in primis di questo avvio di stagione dei Nerazzurri, con un occhio al derby della Madonnina che si giocherà questo Sabato alle 18.00:

    Il derby col Milan ha un fascino particolare al di là dell’inserimento in un campionato altrettanto affascinante. E’ un dualismo storico, piacevole. Speriamo in uno spot positivo per il calcio e in una bella partita. Noi favoriti? No, siamo all’inizio del campionato e il calendario condiziona. Abbiamo autorevolezza come squadra e un blocco di giocatori esperti e di giovani,il lavoro di Inzaghi dà i suoi frutti e possiamo recitare un ruolo autorevole. Credo che la griglia delle pretendenti allo scudetto sia la stessa degli ultimi anni. C’è un forte equilibrio, non dimentichiamo Juventus, Napoli, Lazio, Roma e anche l’Atalanta che ormai si è consolidata tra le squadre di testa”.

    Non poteva mancare qualche parola anche sulla partita tra Italia e Ucraina, con un Frattesi che ha siglato la doppietta decisiva per la vittoria finale della Nazionale:

    C’è soddisfazione nell’essere italiano e aver visto la nazionale vincere meritatamente. Nell’11 iniziale azzurro ieri c’erano 4 interisti, il che vuol dire che stiamo andando verso un modello diverso, uno zoccolo duro propedeutico per raggiungere certi obiettivi. Vogliamo rinforzare questa idea, siamo molto contenti. Inzaghi sta dimostrando di essere un bravo allenatore in questi anni, sta avendo ottimi risultati: il futuro non può che essere migliore”. 

    L’AD è apparso entusiasta della prestazione dei Nerazzurri presenti in campo ieri e non poteva essere altrimenti visto l’avvio di stagione dell’Inter, unica squadra a non aver ancora subito gol in questa Serie A. Tra i giocatori che sono partiti titolari c’era anche Dimarco, menzionato da Marotta in merito al suo rinnovo di contratto:

    Per Federico posso solo dire che un prolungamento è doveroso quando i giocatori manifestano concretamente un senso d’appartenenza. È giusto recepire questa volontà e quindi quanto prima ci metteremo attorno a un tavolo”.

    Da queste parole capiamo come si avvicini, a grandi passi, il rinnovo dell’esterno sinistro. Un prolungamento a dir poco meritato per quanto ha fatto vedere da quando è tornato ad Appiano Gentile dopo l’avventura all’Hellas Verona, dove è esploso grazie ad Ivan Juric.