Questa sera la Roma si giocherà il suo terzo titolo Europeo, sarebbe la sua seconda Coppa UEFA/Europa League, mentre il Siviglia avrà l’opportunità di incrementare la sua bacheca con l’ennesima Europa League, con questa salirebbero a 7.
Budapest questa sera ospiterà la finale tra Roma e Siviglia, una finale che potrebbe cambiare la stagione per entrambe le squadre. Alla luce del risultato di stasera sapranno se potranno giocare nell’Europa dei grandi e gareggiare alla Champions League oppure “accontentarsi”. Per la Roma significherebbe rimanere un altro anno in purgatorio per il Siviglia di prendersi un anno sabbatico dalle competizioni europee.
Le due squadre arrivano alla finale con le stesse probabilità di vittoria, ma non arrivano con la stessa esperienza dato che i Rojiblancos sono la squadra che detiene il record di vittorie in Europa League, un po’ come il “Real Madrid” di questa competizione, anche se questo accostamento, ai nostri amici andalusi, non piacerà affatto.
I dubbi di Jose Mourinho sono su Dybala che si è allenato regolarmente nella rifinitura ma che a detta di Mourinho: “20-30 minuti nelle gambe li ha” al suo posto dal 1′ al momento è in vantaggio El Shaarawy su Wijnaldum. Spinazzola sta bene e giocherà titolare sulla sinistra. Rivedremo Cristante in mezzo al campo con Matic, dietro rivedremo Smalling e ci sarà anche un ballottaggio tra Ibanez e Llorente.
Dal canto loro gli andalusi hanno vinto tutte le finali disputate in Europa League. Parlando del campo, José Luis Mendilibar avrà un’unica forzatura, Alex Telles che giocherà a sinistra al posto dello squalificato Acuna. In porta ci sarà Bono che dall’arrivo dell’allenatore di Zeldibar è il portiere di Coppa ed è stato sempre titolare in Europa. In difesa dovrebbero giocare Gudelj e Badè. In avanti il dubbio Gil/Lamela con il ventiduenne spagnolo in leggero vantaggio.
Mandilibar, alla sua prima finale, nell’intervista dopo l’abbraccio a Mourinho ha detto; “Ci approcciamo a questa finale con tranquillità. Ho detto a Mourinho che sono onorato di confrontarmi con lui – ha detto l’allenatore del Siviglia -. Lui ha preso parte a tante finali mentre per me è la prima. Ma la preparo come fosse una partita qualunque perché non voglio trasmettere nervosismo ai giocatori. Sono tutti disponibili, e tutti hanno tanta viglia di esserci.”
Jose Mourinho è sempre stato un grandissimo comunicatore e con una sola frase di una settimana fa, quel “vorrei giocare domani” che appunto non è solo una frase, ha dentro un discorso motivazionale per la Sua squadra che serve a far capire ad ognuno dei giocatori della Roma quanto il Loro Allenatore rimponga gran fiducia in ognuno di loro.
La Puskás Aréna sarà la cornice di una sfida epica; i Gladiatori del Colosseo da un lato e i Tori della Plaza de Toros di Siviglia dall’altra.