Tag: mihajlovic

  • Calcio in lutto: E’ morto Siniša Mihajlović

    L’ex calciatore e allenatore si è spento a 53 anni colpito dalla leucemia mieloide acuta. Malattia diagnosticata il 13 luglio 2019, sconfitta e poi ritornata a marzo 2022.

  • Siniša Mihajlović esonerato dal Bologna

    Siniša Mihajlović non è più l’allenatore del Bologna, saltata ufficialmente la prima panchina in Serie A. Il Bologna ha deciso infatti di esonerare il tecnico serbo dopo la brutta partenza in campionato, a breve uscirà un comunicato sul sito del club emiliano.

  • Bologna, in bilico la panchina di Mihajlović

    Dopo l’ultimo pareggio in casa dello Spezia e un avvio di campionato difficile per il Bologna con soli 3 punti in campionato dopo cinque giornate, trema la panchina di Siniša Mihajlović ora in bilico. La società starebbe già valutando il nome che potrebbe sostituire il tecnico serbo sulla panchina degli emiliani, l’ex allenatore della Fiorentina Paulo Sousa con cui sono già stati avviati i primi contatti e lui desideroso di tornare in Serie A.

  • Amichevoli, otto reti del Bologna

    Finisce 8-0 l’amichevole fra il Bologna e la Settaurense. Buona la prestazione del giovane Van Hooijdonk, autore di una doppietta in avvio Bene anche Soriano, autore di un gol. Spazio anche ai giovani, con le reti di Pyyhtia, Paananen e Angeli

    BOLOGNA: Bardi (dal 1 s.t. Ravaglia); Soumaoro (dal 1 s.t. Amey), Binks(dal 1 s.t. Mercier), Bonifazi (dal 1 s.t. Motolese); De Silvestri (dal 1 s.t. Mbaye), Dominguez (dal 1 s.t. Pyyhtia), Soriano (dal 1 s.t. Urbanski), Dijks (dal 1 s.t. Lykogiannis; dal 26′ s.t. Angeli); Orsolini (dal 1 s.t. Kingsley), Van Hooijdonk (dal 1 s.t. Paananen), Sansone (dal 1 s.t. Cangiano). All.: Mihajlovic.

    SETTAURENSE: Festi (dal 1 s.t. Malcotti); Zocchi (dal 1 s.t. Corradi), Bianchi D. (dal 1 s.t. Dallapè), Hoxha (dal 1 s.t. Carè), Rinaldi F. (dal 1 s.t. Pizzini); Pellizzari (dal 1 s.t. Ferraresi), Boschi (dal 1 s.t.Lorenzi), Saidi (dal 1 s.t. Rinaldi), Fiorino (dal 1 s.t. Bianchi S.); Sardisco (dal 1 s.t. Dubini), Grassi (dal 1 s.t. Bonomini). All.: Giovanelli.

    ARBITRO: Selvatici di Rovigo.

    MARCATORI: Van Hooijdonk (B) al 3′ p.t. e al 6′ p.t., Soriano all’8′ p.t., De Silvestri al 21′ p.t., Pyyhtia al 20′ s.t., Paananen al 23′ s.t.; Angeli al 33′ s.t., Mbaye al 38′ s.t.

  • Bologna, Mihajlovic: “Ringrazio tutti”

    In conferenza stampa Sinisa Mihajlovic presenta Genoa-Bologna, ultima gara della stagione 2021/2022 del Bologna Fc.  Comincia Mihajlovic:“Volevo ringraziare, all’ultima gara della stagione, tutte le persone che lavorano qui e tutti coloro che ci permettono di allenarci e giocare regolarmente. Ringrazio molto i tifosi che nonostante la prestazione orrenda di domenica ci hanno supportato fino alla fine, nonostante il caldo. Una situazione del genere non la vedevo da tanto tempo”. Qual’è il significato della gara di domani? Cos’ha detto alla squadra? “Per noi tutte le partite devono essere importanti. Non mi aspettavo la prestazione di domenica, siamo arrivati a 43 punti a 3 gare dal termine, dovevamo raccogliere quanto seminato e fare il record di punti magari. Poi c’è stata la partita con il Venezia dove abbiamo pagato, ma con il Sassuolo la squadra ha proprio spento l’interruttore. Per uno come me vedere la squadra che molla e che non combatte è tremendo perché io cerco sempre di trasmettere stimoli e non voglio che loro mollino, mai. Ognuno di loro deve trovare anche le motivazione dentro di sé. Il Genoa è in B lo sappiamo ma sarà difficile, dobbiamo cercare di fare la partita, ma dobbiamo finire bene la stagione. Le motivazioni si trovano”. Ha avuto il pensiero di schierare gli stessi 11 di domenica? “Mah, non lo so, undici ci saranno. Però difficile che saranno gli stessi. Non lo so, l’importante è andare in campo con la testa giusta, i gol che abbiamo preso sono proprio da squadra che ha staccato la spina. Siamo in una situazione particolare”. Per Soriano: Come valuti da capitano complessivamente questa stagione e la crescita dei giovani? Soriano: “Volevo anch’io ringraziare tutti qui a Casteldebole per quello fatto quest’anno. Dispiace per queste ultime gare, per domenica soprattutto. Sentir dire dal mister che abbiamo mollato non ci è piaciuto, volevamo dare una vittoria al mister e ai tifosi, ci dispiace molto anche a tutti noi. Daremo tutto domani”. Giocherà qualcuno della Primavera domani? “Domani Amey, Urbanski, Raimondo e Stivanello verranno con noi. Poi non so quanto e se giocheranno ma verranno con noi. La società li vuole aggregare con la prima squadra per la prossima stagione”. Da cosa si riparte in vista della prossima stagione? “CI sono tante cose da mantenere, ma soprattutto l’inserimento e la crescita dei giovani, aiutati dai giocatori più esperti, i giovani si valorizzano e maturano in questo club. Aebischer e Kasius stanno già facendo grossi passi in avanti per giocare titolari. Questo grazie allo staff e hai giocatori più esperti. Per me c’è una base importante da cui ripartire. Anche Theate, Hickey, Schouten, Svanberg.. la base c’è”. Che voto dareste alla stagione del Bologna? “Dipende dai punti di vista. Ci sono molti obbiettivi, io non do i voti ma siamo riusciti a far crescere i giovani, mentre invece i 50 punti o la parte sinistra non li abbiamo raggiunti”. Per Soriano: Come valuti la tua stagione nel complesso? Soriano: “Non è stato bello non segnare, non l’ho vissuta bene, ma entravo per dare il contributo alla mia squadra al 100%. Non sono uno che si tira indietro, dò sempre tutto alla squadra non mi rimprovero niente. Sotto l’aspetto dei gol mi dispiace perché avrebbe aiutato la squadra. Purtroppo è così”. Ha parlato con il presidente? “Ancora no ma lo farò sicuramente oggi o domani. Io voglio essere giudicato dal punto di vista tecnico e non medico perché sono stato male, questo riguarda me ma non centra. Quello che succede succede. Non dipende solo da me, quindi aspettiamo e parlerò con il presidente, non c’è nessun tipo di problema. Vedremo cosa uscirà dall’incontro”. C’è il rischio che Arnautovic vada via verso qualche piazza importante? “Non lo so, sicuramente ha fatto 14 gol, potrebbe anche essere vero ma non lo so. Sicuramente è un giocatore importante per noi”. Chi vincerà il campionato? il giocatore rivelazione invece? “L’Inter per me è la squadra più forte, il Milan la più continua, il Napoli forse la più fantasiosa. Sarebbe stato bello se l’avesse vinto il Napoli. Tra Milan e Inter non ho preferenze. Vedremo se vincerà la squadra più forte o la più continua. Il Sassuolo non è un avversario semplice, segna tanto e concede ma vedremo. L’Inter penso che vincerà con la Sampdoria. Il Napoli per me ha molto talento ma ha avuto diversi alti e bassi. Forse il Milan non è stata la squadra più forte ma come detto, ma la più continua sicuramente. Sul calciatore ti dico Perisic e Leao, oltre a Brozovic”. Può succedere un altro 2000? “Nel calcio può succedere tutto purtroppo, ma è bello ovviamente anche per questo. Nella gara secca non si sa mai. Sono curioso di vedere Sassuolo-Milan ma anche Salernitana-Udinese”. Per Soriano: nella tua testa c’è l’idea di mettere radici qui? magari con il rinnovo di contratto? Soriano: “Sono 4 anni che sto bene qui, anche con la mia famiglia ci troviamo bene. Adesso appena ci sarà il momento con la società troveremo sicuramente l’accordo per proseguire assieme”.

  • Bologna, Mihajlovic: “La nostra stagione è stata positiva”

    Vigilia in casa Bologna: domani i rossoblù ospiteranno il Sassuolo al Dall’Ara per una sfida nella quale i rossoblù proveranno a riconfermare la vittoria dell’andata. A presentare la gara Sinisa Mihajlovic in sala stampa. Come avete digerito la battuta d’arresto di Venezia? “Ci sono rimasto male e l’ho detto ai ragazzi. Sicuramente ci sono state cose positive e negative, per esempio l’essere riusciti a recuperare dopo lo svantaggio, mentre mi è dispiaciuto perché avremmo potuto giocarci la partita in queste ultime giornate. Non voglio entrare nel merito delle decisioni arbitrali perché se noi avessimo fatto del nostro meglio non saremmo qui a recriminare sulle decisioni del direttore di gara, dobbiamo guardare a noi stessi e imparare dagli errori. Ora ci rimangono due partite comunque importanti, visto che siamo ancora in corsa per il 10° posto e vincendo domani potremmo andare a -1, in più potremmo fare un record di punti da quando io sono qua. La cosa che mi rode di più di Venezia è stato l’atteggiamento sbagliato, siamo troppo incostanti. Pensiamo però a domani, è comunque un derby”. Per Arnautovic: Come giudichi la tua stagione?
    Arnautovic: “Questo è il mio primo anno qui e il mio obiettivo era quello di aiutare la squadra. Sono chiaramente felice per i gol, se fossi stato più fortunati avrei potuto segnare persino di più, ma la stagione non è ancora finita e so che potrei segnare ancora. Per me la cosa più importante in questa stagione era mettermi al servizio della squadra, non tanto ottenere record personali, ad ogni modo mi ritengo abbastanza soddisfatto”. Per Arnautovic: Che cosa ti ha conquistato di Mihajlovic? Arnautovic: “Da subito ho notato un carattere forte, l’ho conosciuto quando giocavo all’Inter e avevo apprezzato da subito la sua mentalità. Io apprezzo molto le persone che come lui ti dicono le cose faccia a faccia. Subito, quando sono arrivato, mi ha detto che cosa voleva e non voleva da me. Non posso dire che per me è come un papà perché l’ultima volta che l’ho detto si è arrabbiato, non essendo così vecchio, quindi lo posso definire come un fratello maggiore per me, anche se ovviamente rimane il mio mister. E’ la sua personalità che amo e dopo tutto quello che ha passato credo che davanti a lui ci si possa solo abbassare il cappello… Da uno così si può solo imparare”. In settimana ha firmato Medel, che resterà un altro anno. Quanto ha inciso anche il vostro parere e cosa ne pensa della possibilità di averlo qui ancora? “Credo che si sia meritato tutto questo sul campo. A inizio stagione ci avevo parlato, lui è uno che ha bisogno di giocare. Nel momento in cui ha ritrovato continuità in campo ha fatto bene e si è meritato di essere scelto anche nelle occasioni successive. E’ un leader, e dà veramente tanto alla squadra. E’ uno di quelli di cui mi posso fidare, e che so che sono in grado di trasferire alla squadra quello che voglio io in campo”. Come valuta la stagione del Sassuolo e il primo anno di Dionisi in A? “Il Sassuolo è un’ottima squadra, Dionisi ha fatto un ottimo lavoro e ha costruito una squadra solida. Dal centrocampo in su hanno tanti giocatori forti, ma ne hanno anche presi molti. All’andata con loro abbiamo vinto, e domani abbiamo l’occasione di avvicinarci a loro e andare a -1. Dopo di che vediamo se tutti parlano ancora del Sassuolo come una squadra così forte. Abbiamo l’obbligo di provare a fare di tutto per vincerla”. Questa squadra è fatta anche di tanti giovani di livello, ha paura che attirino l’attenzione di tante squadre e che potrebbero lasciare Bologna in estate? “Per me è solo un orgoglio sapere che ci sono giovani che sono cresciuti così tanto. Il merito va anche a Bigon che ha scelto i giocatori, e alla società che ha deciso di intraprendere un percorso di crescita puntando sulla linea verde. Se ci sono diverse squadre in Europa che sono interessate ai tuoi giovani, vuol dire che hai fatto un buon lavoro, sia partendo da chi ha scelto i giocatori, sia allo staff tecnico che li ha fatti crescere”. L’anno prossimo si vede ancora qui? “Io ho imparato a guardare alle cose giorno per giorno. A Bologna sto bene perché mi pia ce la società e l’ambiente, quindi faccio sempre del mio meglio. Non penso, però, al futuro, lavoro giorno per giorno per portare avanti al meglio la mia passione, perché io sono felice e contento quando lavoro, al di là di tutto e anche del futuro. Cerco di finire bene la stagione poi vediamo”. Per Arnautovic: Cosa manca a Barrow per trovare più continuità? Arnautovic: “Per ma Barrow è un grande talento e un grande giocatore. E’ un ragazzo che ascolta sempre quando gli si danno suggerimenti. L’unica cosa che gli manca è fare gol, perché per un attaccante trovare continuità con il gol è quel qualcosa che ti da confidenza nel giocare. E’ un mio interesse il farlo diventare forte perché credo sia un ragazzo meraviglioso dal punto di vista personale oltre che di talento”. Dijks come sta? “Sta bene, ha recuperato. Si è comportato bene anche quando ha giocato quindi sono contento per lui. Lei e Riccardo (Bigon, ndr) sarete una coppia anche nel futuro? Qual è il vostro rapporto? “Io posso dire che con lui ho un rapporto ottimo, è una bravissima persona e un grande professionista. Di lui posso parlare solo bene, nonostante alcune discussioni che credo siano normali quando si lavora insieme. Io non faccio il dirigente quindi non posso parlare delle decisioni future, che valuterà la società sia per quanto riguarda me che per quanto riguarda Bigon”.

  • Bologna, Mihajlovic: “È bello ritornare sui campi”

    Dopo il rientro sui campi di allenamento di Casteldebole, Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa presenta la sfida Venezia-Bologna. “Mii siete mancati anche voi, siete un male necessario (ride, ndr). Quando si vivono certi momenti, poi ci si rende conto di quanto anche le cose che non immagineresti ti mancano… Come parlare con voi” inizia Mihajlovic. Come è stato tornare sul campo? Domani andrà a Venezia? “Dal momento che sono rientrato in ospedale, il mio obiettivo è stato quello di tornare alla normalità il prima possibile. Quando mi sono trovato dopo trenta e passa giorni di nuovo in campo è stato bellissimo, ma sono emozioni che purtroppo ho già vissuto. La salute ti fa godere la vita ma la malattia ti fa comprenderne bene il significato e dopo un sacco di tempo persino una passeggiata ti fa rinascere. Devo dire che questa volta è stato più pesante dal punto di vista mentale perché per il Covid sono dovuto rimanere sempre da solo, ho visto mia moglie solo per tre ore in un giorno. La prima volta ricevetti tante visite di amici, cose che danno un senso al percorso e che ti facilitano una permanenza come quella in ospedale… Stare sempre da soli è dura, ho sofferto molto. La famiglia, grazie alle tecnologie, mi ha dato forza; parlo della mia famiglia di sangue ma anche dei miei giocatori che mi hanno aiutato a passare un tempo che sembrava infinito. Colgo l’occasione per ringraziare squadra, società, staff, medici e infermieri che mi sono sempre stati vicini… Ormai sono di casa al Sant’Orsola, quando smetterò di allenare farò la guida turistica in ospedale (scherza, ndr). E’ stato brutto ma sono qua e questo è quello che conta”. Per una volta ancora ha capito quanto è forte il gruppo squadra ma anche che le sta intorno… “Nelle motivazioni del premio ricevuto dalla Lega come Coach of the Month hanno spiegato che c’è la coesione tra miste re staff tecnico. Loro hanno fatto bene e farlo per la seconda volta non era scontato anche al netto del fatto che abbiamo perso alcuni senatori in squadra. I ragazzi più esperti che sono rimasti, però, hanno aiutato lo staff tecnico dimostrando che nelle difficoltà si può contare su di loro. Sono dovuto andare in ospedale per fare le cose che volevo, ma meglio tardi che mai. Abbiamo tre partite davanti e dobbiamo fare del nostro meglio per ottenere più punti possibili. Mi farebbe piacere finire bene la stagione anche per dimostrare che squadra siamo a molta gente che non aveva fiducia. Abbiamo vissuto dei momenti difficili quest’anno ma siamo riusciti a trovare un grande equilibrio in noi stessi capendo che lavorando bene potevamo toglierci delle soddisfazioni”. Qual è la cosa che le è piaciuta di più dei suoi ragazzi sul campo? “Vedere la squadra tranquilla e serena, che gioca, si prende le sue responsabilità, e chiunque va in campo è libero di mente e si diverte. Prima, non riuscendo a ottenere i risultati, vedevo giocatori titubanti, poi siamo riusciti a liberare la mente e a prendere consapevolezza nelle nostre capacità. Abbiamo cercato di mettere sempre in difficoltà qualsiasi squadra, mettendo in campo i nostri principi di gioco e morali. E’ un meraviglia vedere giocatori che entrano in campo con serenità”. Per Dominguez: Puoi confermare che siete una squadra più tranquilla? Dominguez: “Si, ma questo è chiaramente legato all’arrivo dei risultati che ci hanno dato fiducia”. I suoi ragazzi in questo periodo le hanno trasmesso quella libertà mentale di cui ha parlato? “Io ho tanti difetti ma mentalmente sono sempre stato forte. Ovviamente varia tutto dal periodo che si sta vivendo, e in certe situazioni ci si da piccoli obiettivi giornalieri che ti possano far superare le difficoltà. Ho cercato di sfruttare bene il tempo che avevo a disposizione, poi le distrazioni come la squadra e la famiglia mi hanno aiutato, però parte tutto dalla testa ed è importante che li non si molli mai, anche se non è semplice. Ci sono stati momenti pesanti anche per me”. Per Dominguez: Stai per diventare papà. Una figura come Mihajlovic che cosa ti lascerà nella tua prossima esperienza? Dominguez: “Sicuramente mi ha insegnato tanto dal punto di vista mentale, perché vedere come affronta questi momenti difficili insegna moltissimo a tutti. E’ stato duro quando ci ha comunicato del ricovero, ma vedere il suo atteggiamento da carica a tutti”. Qual è la stata la partita più importante? “Quella con l’Inter perché sentivo da troppo tempo che questa era partita scontata, che l’Inter voleva vincerla tramite i ricorsi e questo mi faceva arrabbiare. L’ho detto anche a loro prima della gara: ‘Hanno provato a vincerla prima perché sul campo non la vinceranno mai’. Io amo l’Inter e ho grande rispetto per tutti, compreso per Inzaghi, ma se c’è una cosa che mi dava fastidio era l’atteggiamento che era stato tenuto nei confronti di quella partita. Non dormivo la notte, non volevo che succedesse quello che tutti davano per scontato”. Chi pensa vincerà lo scudetto? “Io facevo il tifo per il Napoli, tra Milan e Inter non ho particolari preferenze. Avevo scelto il Napoli perché mi piace il gioco, la passione che mettono in campo e che mette la gente. Se avesse vinto il Napoli avrebbe fatto bene al calcio italiano…” Ha visto Real-City? Pensa che in Italia potremmo ritornare a certi livelli? “L’altro ieri ho parlato con Sacchi e ci siamo confrontati anche su quanto abbiamo visto in Europa. In Italia siamo ancora molto lontani da quel tipo di gioco, certe squadre fanno un altro sport. C’è tanta intensità e qualità in campo, si gioca per far un gol in più, non per farne uno in meno, si rischia e ci sono anche tanti più errori individuali: c’è meno tattica che porta un maggiore spettacolo. Alcuni errori che vedi in Europa in Italia difficilmente li vedi, però proprio per questa intensità le partite diventano belle. Gli arbitri stessi cambiano, tanto che ho chiesto a Orsato perché non arbitri così anche in Italia. Dipende tutto dalla mentalità, i nostri giocatori si buttano per terra, strillano, il gioco è spezzettato e perde d’intensità. Ovviamente paga lo spettacolo. In Italia però, dal punto di vista tattico, il campionato è molto più difficile. Gli stessi giocatori sono molto più preoccupati verso quello che devono fare piuttosto che essere liberi di esprimere le loro qualità”. Le è piaciuto Kasius nell’ultima partita? In mezzo al campo avete molte soluzioni… “Si, qualcosa cambieremo. Kasius ha fatto bene, stiamo lavorando con lui perché è un giocatore di qualità, che sta migliorando sotto tanti punti di vista, in particolare in fase difensiva. E’ un giocatore di prospettiva, sono stato contento per lui, ero fiducioso per questo ho scelto di metterlo in campo. A centrocampo abbiamo recuperato tanto, quindi ruoteremo qualcosa. E’ sicuramente stimolante avere molte soluzioni, e comunque ogni allenatore mette in campo i giocatori che pensa gli possano dare di più in quella partita, conscio anche dei cinque cambi a disposizione”. Domani il Venezia in caso di sconfitta sarebbe aritmeticamente retrocesso… Se lo aspettava?
    “Domani sarà una partita difficile, anche perché loro giocano in casa e faranno una partita di orgoglio, una partita della disperazione. Noi sappiamo cosa vuol dire essere disperati dato che lo siamo stati anche noi, e conosciamo i pregi e i difetti di una squadra disperata. Dobbiamo essere sereni, fiduciosi, tranquilli, e non cadere nel le provocazioni, dobbiamo essere spietati. Domani il Bologna dovrà pensare solo a sé stesso, ringrazio anche i tifosi che domani verranno con noie che sicuramente ci daranno una mano. Se sarà così avremo molte possibilità di fare risultato”.

  • Mihajlovic: la nostra condizione sta migliorando; obiettivo entrare tra le prime 10

    Mihajlovic: la nostra condizione sta migliorando; obiettivo entrare tra le prime 10

    Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza alla viglia del match contro la Lazio. Ecco alcuni estratti: domani andremo ad affrontare una partita non facile, vengono dalla sconfitta contro il Milan, ma nemmeno per loro lo sarà. Se stiamo bene possiamo essere molto pericolosi, abbiamo recuperato diversi giocatori e mi aspetto una prestazione migliore di quella di domenica. Con l’Empoli abbiamo mosso la classifica, adesso ci aspetta una gara molto importante, ci siamo allenati bene e la condizione fisica sta tornando. Vado con molta fiducia e spero sempre di poter vincere.

  • Bologna, Mihajlovic: “Dobbiamo riprenderci e ripartire forte”

    Il campionato riparte dopo la sosta e il primo impegno sul cammino del Bologna è subito uno scontro diretto. Domani, infatti, i rossoblù sfideranno l’Empoli al Dall’Ara, gara con fischio d’inizio in programma alle ore 15:00. Il tecnico Sinisa Mihajlovic presenta la gara contro i toscani, in occasione della consueta conferenza stampa della vigilia. Si è chiuso il mercato. Un anno e mezzo fa disse che bisognava capire cosa il Bologna volesse fare da grande. Ad oggi lo ha capito? “Orsolini prima di entrare mi ha detto di stare attento a quello che dico oggi. Noi non possiamo forzare i cambi di stagione, pensare che una mela verde abbia lo stesso sapore di una mela matura, occorre aspettare il tempo di maturazione di ogni cosa, lo stesso nel calcio. Per arrivare al calcio mercato, faccio a voi una domanda: vi ricordate Schouten, Svanberg, Hickey, Theate com’erano quando sono arrivati e come sono adesso? Sono gli stessi giocatori? Direi neanche lontani parenti di quelli che erano quando sono arrivati. Io so bene quanto tempo ci vuole per adattarsi. Quando arrivai a Roma dalla Stella Rossa mi ci volle più di un anno per abituarmi al campionato italiano. Tutti i giocatori che vengono, specialmente se dai campionato minori, hanno un loro tempo ‘di maturazione’. In squadra abbiamo 19 nazionalità diverse, un mappamondo. Ieri l’altro ho fatto un glossario italo-inglese per dare le nozioni di base ai nuovi arrivati, perché mi devo assicurare che quello che dico venga recepito. Abbiamo preso due giocatori stranieri e perso Dominguez per l’operazione, è poi partito Skov Olsen che non gradiva più rimanere qua. Quindi ora tutto dipende da quanto tempo ci mettono questi ragazzi ad ambientarsi, ma nonostante ciò l’obiettivo rimane comunque la parte sinistra della classifica. Sarà difficile raggiungerlo se ce la faremo saremo stati bravissimi, ma lo saremo ugualmente anche se non raggiungeremo l’obiettivo prefissato perché comunque avremo fatto crescere due giovani. A prescindere da ciò, noi tutti cercheremo di arrivare nella parte sinistra della classifica, ci mancano 16 partite e il nostro viaggio deve ripartire da domani. Tra l’altro questo campionato sembra un destino segnato, perché la partita con l’Empoli all’andata è stata quella della svolta e domani li ritroviamo dopo aver perso tre partite di fila. Da domani dobbiamo ritrovare la condizione e l’entusiasmo, dobbiamo giocare per riscattare quella sconfitta dell’andata e per riprendere il nostro viaggio. Nessuno di noi mollerà, siamo tutti convinti di poter arrivare al nostro obiettivo seppur difficile, come sempre senza cercare alibi. Sul mercato la società ha fatto quello che ha potuto”. Come si inquadra Dijks in questa situazione? “La cultura di un gruppo viene data dall’esempio dei giocatori più esperti e di quelli che sono in squadra da più anni. Basta vedere la foto di Bonucci con Vlahovic: sicuramente assieme a Chiellini gli spiegheranno le regole della Juve, come e cosa deve fare. Perché in un gruppo ci sono delle regole. Mitchell è qua da quattro anni e non si è comportato in linea con l’atteggiamento che io mi aspettavo. Lui ora deve riconquistare la mia fiducia e quella dei compagni, poi dipende da lui quanto e come giocherà da qui a fine campionato”. Aebischer?
    “E’ un nazionale svizzero, ha giocato diversi anni in Champions League perciò è un giocatore di qualità, però ci vuole tempo per adattarsi. Io lui l’ho visto poco, ma mi fido della società. E’ sicuramente un giocatore importante, così come Kasius che ha gamba, è giovane e di prospettiva. Sono due ragazzi di talento che ci possono dare una mano, ma dobbiamo vedere quanto tempo passerà per arrivare al momento in cui saranno pronti per darci una mano. Purtroppo la necessità mi imporrà di buttarli dentro prima di quando loro saranno effettivamente pronti. Dipenderà tutto anche dalla loro intelligenza, io gli ho già dovuto spiegare tutto proprio per le necessità che abbiamo”. Schouten come sta?
    “Sta bene, ma dobbiamo gestirlo con intelligenza. Lui si conosce e quindi sa quando deve rallentare. Speriamo di recuperarlo presto al 100%, adesso non lo è, ma nelle ultime due settimane si è allenato bene e gradualmente troverà la condizione migliore”. Per Orsolini: Prima dovevi giocarti il posto con Skov Olsen, ora con Barrow. Cosa cambia?
    Orsolini: “Sono cambiate le cose dal momento in cui abbiamo cambiato il modulo. Devo dire che mi sto trovando abbastanza bene nella nuova posizione e questo grazie anche all’aiuto di Arnautovic che ha qualità ed esperienza e mi ha aiutato a ritrovare la via del gol. Ora si, è tornato Musa, ma so che dipende anche da me perché se dovessi continuare a fare gol in difficoltà andrà il mister”. Per Orsolini: Come stai con la spalla? Orsolini: “Avevo subito una botta a Cagliari che mi ha causato un fastidio notevole. Dopo la partita di Verona ho avuto molto male, avevo fatto una doppia puntura prima della partita e una nell’intervallo. Questa sosta è servita per recuperare energie e sto molto meglio”. In futuro sarà possibile vedere un tridente con Orsolini, Arnautovic e Barrow? “Si, un bel 3-4-3. E in quel caso si devono preoccupare i difensori avversari. E’ una soluzione a cui sto pensando, ma prima di questo devo avere un po’ di certezze”. Con il cambio di modulo c’è stato un cambiamento. Si aspettava qualcosa di più? “Si può fare sempre meglio, poi c’è da dire che ci sono stati tanti fattori che hanno influenzato le ultime partite. In settimana ci siamo allenati bene, è tornata fiducia e siamo pronti per ripartire”. Per Orsolini: Com’è cambiata la confidenza con il mister?
    Orsolini: “Quando siamo arrivati, prima, ci siamo detti di non dire cazzate in conferenza, e ho detto al mister che doveva stare attento soprattutto lui. Calcisticamente, sono cresciuto tanto. Il bello del mister è che gli si può dire tutto, è aperto al confronto e preferisce che le cose gli vengano dette in faccia. In questo senso ho imparato a relazionarmi nel modo giusto”. Arnautovic come sta? “Sta bene, si è allenato nel modo giusto ma ora mi aspetto che si comporti sempre più da leader, che dia l’esempio ai compagni e li sproni a fare meglio”. Per Orsolini: Sei stato vicino a partire destinazione Spagna? Orsolini: “Se ne è parlato, quello si. Era però un periodo particolare per me, e ho preferito non prendere quella strada. Credo di avere ancora tanto da imparare dal campionato italiano e ho scelto di rimanere a Bologna. Inoltre, al netto delle altre uscite, non volevo che la rosa rossoblù si indebolisse troppo. Mi sono messo a disposizione della squadra, sono arrivati anche i gol e ora per me quello è un capitolo chiuso”. Per Orsolini: Sei dispiaciuto della non convocazione di Mancini allo stage della nazionale? Orsolini: “La nazionale non è una priorità in questo momento, non è una cosa che mi pesa come poteva esserlo qualche mese fa. Voglio fare bene qui, se poi dovesse arrivare un’ulteriore convocazione sarò contento”. Morandi e Cremonini a Sanremo stanno portando Bologna in alto, il Bologna invece in Europa ci arriverà mai? “Li ho sentiti, sono stati fantastici e Gianni è tra i miei preferiti per la vittoria”. L’addio di Skov Olsen? “Quella di Skov è anche una mia sconfitta, perché non sono riuscito a far uscire il suo carattere. Può sicuramente diventare forte, ma deve migliorare qualcosa caratterialmente. Io personalmente non sono riuscito a trovare la medicina giusta per lui”. Rojas? “E’ stato preso per la primavera , l’ho visto poco per ora”. Come spiega il fatto che il campionato italiano è quello che valorizza di meno i giovani cresciuti nei suoi settori giovanili? “Io i giovani li ho sempre fatti giocare, e bisogna avere anche coraggio in questo. Pensando ai settori giovanili italiani, ricordo gli allenamenti dei miei figli. Gli allenatori pensano da subito ad allenare la tattica, poi arrivano in prima squadra e non sanno neanche stoppare la palla. E soprattutto tanti in Italia allenano sperando i giovani sperando di arrivare poi ad allenare in alto. E poi c’è il fattore genitori: il calcio è importante, come lo è lo sport in generale che ti insegna cosa vuol dire vincere e cosa vuol dire pendere, ti toglie dalla strada. Ma questo a prescindere dal fatto che un giorno uno possa guadagnare da vivere con il calcio. E spesso invece capita che i genitori inducano i figli ad abbandonare la scuola pensando che possano diventare dei campioni. Ma lo sport non è questo. E’ la passione che ti trascina a fare tutto, a prescindere dell’obiettivo. Per tutto questo, tornando al calcio dei giovani di oggi, penso che ci sia meno passione e troppa voglia di raggiungere un obiettivo grande, già da subito”.

  • Bologna, Mihajlovic: “Non è semplice giocare in queste condizioni”

    L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, in sala stampa per l’abituale conferenza prepartita in vista della sfida di domani contro il Napoli. I rossoblù, reduci dalla sconfitta di Cagliari, affronteranno nel posticipo del lunedì la squadra di Spalletti, a sua volta sconfitta nell’ultima gara ufficiale dalla Fiorentina. Ecco le dichiarazioni di Mihajlovic: Con gli ultimi recuperi, chi ha a disposizione? “Di quelli che hanno avuto il Covid abbiamo recuperato tutti, ma oggi è il primo allenamento che possono fare. Ci sono diversi giocatori acciaccati dopo la partita contro il Cagliari. Alcuni hanno recuperato alcuni no. In undici comunque ci saremo”. Orsolini come lo vede? “Non ha recuperato”. Passata la rabbia di Cagliari? “Un mio amico allenatore anni fa diceva ‘Zero tituli’ io dico ‘Zero alibi’. Mazzarri diceva che io mi sono lamentato delle assenze, ma non è così. Io mi sono lamentato della partita che si è giocata così presto, sapendo cosa poteva comportare. La gestione difficile è quella del post partita. Loro hanno fatto i furbi, lo sport insegna l’onestà e nel caso di Cagliari non c’è stata. E mi riferisco alle conseguenze che ha comportato, in primis nei confronti dell’incolumità dei giocatori. Come ho detto anche ai ragazzi quando abbiamo analizzato la gara, potevamo gestirla meglio. Non meritavamo di perdere, ma quando ti manca lucidità si fa più fatica a gestire certe dinamiche di gioco. Adesso guardiamo avanti, domani ci aspetta una partita bella e siamo pronti per giocarcela”. Medel le chiederà di giocare? “Si sono sicuro che lo farà, ma sono anche sicuro che non lo farò giocare. Dove posso non rischiare i giocatori, non lo farò. In quel ruolo ho la possibilità di scegliere un altro, quindi non rischierò Medel. Probabilmente entrerà a gara in corso, ma non giocherà dall’inizio”. Cosa la sta convincendo di Binks? “Ero sicuro che avrebbe fatto bene a Cagliari e lo sta facendo. Si è sempre allenato bene, e si è messo sempre a disposizione della squadra. Sono sicuro che farà bene”. Come sta Skov Olsen? “Skov Olsen sta facendo bene. Anche a Cagliari ha fatto bene. Qualche volta dovrebbe essere più propositivo, nonostante non giochi nel suo ruolo. Abbiamo tante soluzioni, quindi non ho ancora chiaro come e chi farò giocare domani, ma su Skov so che posso contare per due ruoli”. Per Viola: Come ti senti? Hai pensato di andare via? “Io sto molto bene, sto ritrovando la condizione e spero che il campo confermerà quanto percepisco. Io voglio stare qui e questo è il mio obiettivo primario. Sto aspettando la mia occasione, e voglio essere quel qualcosa che manca al Bologna”. Quanto mancano i gol di Arnautovic? “Una punta gioca per i gol, però lui si sacrifica anche molto. Non mi preoccupa la sua astinenza dalla rete, considerando che ha giocato anche non in condizione. Ora sono sicuro che nelle prossime partite potrà dare il meglio”. Si sta parlando tanto di Skorupski, e l’errore con il Cagliari ha messo un po’ di voci sulla sua posizione. Un suo parere? “Il problema del portiere è che quando fa un errore gli si da subito la colpa, perché si prende gol. Io però sono contento di Lukasz, sono molte di più le partite in cui ha fatto bene che quelle in cui ha giocato male”. Il mercato? “Io non sono il responsabile delle spese o della scelta dei giocatori, io sono il responsabile tecnico e alleno chi mi viene messo a disposizione. Si fa una riunione e si decide l’obiettivo, le necessità, ma poi il tutto dipende dal budget che la società ha a disposizione. Solo alla fine scelgo i giocatori con il direttore sportivo, ma sono sempre io che decido se c’è bisogno e chi bisogna prendere, insieme al ds”. Avete fatto 27 è punti in un girone e se si arrivasse alla fine con 54 punti conquistati sarebbe un grandissimo successo, ma non è detto che si riesca a raggiungerlo… “Io non mi ricordo una partita che noi abbiamo vinto senza meritare, ma mi ricordo diverse partite in cui abbiamo perso demeritando. Poi può succedere che si perdano dei punti… Per questo dico che i 27 punti sono tanti, e se continuassimo così raggiungeremmo il nostro obiettivo. In alcuni reparti siamo corti e la società farà di tutto per migliorarsi, però a prescindere non vogliamo alibi e proveremo comunque a fare del nostro meglio. Una rosa più completa ci aiuterebbe sicuramente”. Con Saputo avete parlato di mercato? “Si si, ne abbiamo parlato”. Dominguez come sta? “Per ora è disponibile. Aspettiamo la sosta poi vediamo”. In caso di operazione quali saranno i tempi di recupero? “Penso si parli di almeno 3 mesi, se va tutto bene. Nulla però è ancora deciso”. Ci dice qualcosa del Napoli e di Spalletti? “Spero che domani non vincano, poi che vincano tutte le altre. Ho visto la partita, se noi siamo stanchi loro devono essere stanchissimi. Loro hanno fatto diverse partite in più… e sappiamo che nel calcio non vince sempre e per forza quello più forte”. Per Viola: Quanta voglia c’è di dimostrare per riguadagnarti la Serie A anche l’anno prossimo? “Il mio percorso è un po’ travagliato, io ora sento solo la necessità di dimostrare il mio valore e aiutare la squadra. Questo per me è un punto di partenza… Sono molto felice di stare qui e voglio giocarmi tutte le mie carte qui”. Per Viola: Quando sei arrivato qui hai detto che avresti potuto imparare tantissimo da Mihajlovic sulle punizioni. Come sta andando? “Sono aperto a qualsiasi consiglio e sono sicuro che dal mister posso imparare tantissimo, soprattutto sulle punizioni. Ho un grande maestro”. Voto alla punizione di Orsolini? “Tra l’8 e l’8 e mezzo. Quando ha fatto gol gli ho detto ‘Era quasi come le mie’. Era incredulo dopo averla calciata, sono contento per lui”. Ha seguito la partita di Barrow? “Non l’ho seguita ma mi ha detto il direttore che ha fatto molto bene”.