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  • Bologna, ci sono dei recuperi e dei negativi

    L’ allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic può tornare a contare su tre giocatori in più in vista della ripresa dei giochi per il suo Bologna. Come documentato sui profili social dei tre, si sono infatti negativizzati i due centrocampisti Dominguez Viola e l’attaccante Van Hooijdonk: erano tutti a Casteldebole ad allenarsi nella giornata di oggi. Tornato a Bologna anche il centrocampista Schouten.

  • Bologna, Mihajlovic: “Il nostro è un bel gruppo. Con l’Inter sfida difficile”

    Sinisa Mihajlović, allenatore del Bologna, nella consueta conferenza prepartita in programma ha parlato della sfida contro l’Inter allo stadio Dall’Ara per il match delle 12:30. Ecco le sue dichiarazioni: Bisogna imparare a convivere con questo virus, ma oggettivamente avete i giocatori contati. Qual è il messaggio dell’allenatore? “Il nostro è un gruppo meraviglioso, ambizioso, positivo ma non mi aspettavo che tutta questa positività diventasse anche virale. La vita non si vive in assenza dei problemi, ma nonostante i problemi. Se ne esce esattamente come dopo una sconfitta: con equilibrio mentale e fisico. Abbiamo 8 positivi, due infortunati e due in coppa d’Africa… In questi giorni sono l’allenatore più pagato al mondo perché alleno la primavera e guadagno un sacco di soldi. Noi la prepariamo e la giochiamo, ma è un doppio lavoro perché ogni giorno ti svegli e devi ricominciare da capo. Noi domani saremo in 11 in campo così come loro, non vogliamo alibi. E comunque siamo inferiori all’Inter anche al completo. Sappiamo che quando giochiamo contro l’Inter dobbiamo fare una grande partita, a prescindere dalle assenze. Il calcio è strano, sappiamo che tutte le partite cominciano sullo 0-0. Io sono tranquillo e sereno, vedremo quello che succederà… Giocheremo a casa nostra e dobbiamo anche vendicare quei 6 gol presi all’andata. Ce la giochiamo… Il calcio è bello proprio perché non c’è mai nulla di scontato. Bisogna pensare positivo e andare avanti, non c’è altra scelta”. Aldilà dei positivi del Bologna, lei pensa che la serie A debba andare avanti? “Non ve lo so dire. Io cerco sempre di pensare positivo, ma vedo che tanti altri sport li hanno fermati tutti. C’è però anche da considerare che non ci sono tante date disponibili. Io preparerò le partite come se si dovesse giocare, poi mi adatterò in base a quello che succederà”. Guardando oltre le difficoltà, l’assenza di Barrow può essere un’occasione importante per Orsolini? “Non penso che sarà un’occasione importante solo per Orsolini. Nel calcio si gioca in undici, poi si cambia di continuo. Io penso che questa sia un’occasione per farsi vedere per tutti i miei giocatori, sia perché siamo contati sia perché abbiamo tante partite ravvicinate. I ragazzi hanno fatto bene anche in allenamento, nonostante le difficoltà siano tante… Però credo che per tutti loro sia importante questa possibilità per farsi vedere. Io vedo la partita di domani molto positiva per tanti motivi e uno è questo”. Per Dijks: Come stai fisicamente? Mihajlovic: “Sta benissimo. Ho finalmente rivisto il Dijks dei primi sei mesi. Avrebbe giocato a prescindere dall’assenza di Hickey”. Per Dijks: Come hai lavorato per tornare in forma? Dijks: “E’ stato un periodo difficile. Come giocatore si ha sempre voglia di giocare, però è subentrato l’infortunio poi Hickey è arrivato e ha preso il mio posto, giustamente. Però ho fatto di tutto per riprendere il mio posto. Mi sento bene fisicamente, il mio piede è a posto, ed è arrivato il momento di dimostrare che sono tornato in condizione. Amo Bologna e i suoi tifosi”. Come pensa di ovviare alla situazione relativa all’assenza di Medel?
    “Per forza di cose ci sarà qualche sorpresa, ma cercheremo di cambiare il meno possibile. Sono convinto che chi giocherà darà il massimo”. E’ iniziato il mercato.. Quanti giocatori vorrebbe? “Non voglio parlare di mercato. Io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione e sinceramente il mercato non è il mio pensiero principale. Io sono concentrato sulla partita”. Medel quest’anno sta giocando molto bene ed è un peccato che sia risultato positivo. Come valuta la sua stagione? “Quest’anno Gary sta facendo bene. E’ stato uno dei giocatori più positivi di questo girone d’andata. E’ un leader e guida la difesa con personalità. Perdiamo molto sicuramente con il suo stop a causa del Covid. La vita è così, ci arrangeremo e speriamo di recuperare lui come tutti gli altri il prima possibile. Domani avrebbe dovuto giocare davanti alla difesa ma visto quanto è successo troveremo un’altra soluzione”. Ci racconta qualcosa sui primi giorni di Bazzani? “Abbiamo perso un membro importante dello staff, che ha scelto di fare un altro percorso con la nazionale uruguagia. Gli auguro che tutti i suoi sogni si avverino. Abbiamo fatto diversi colloqui con varie persone e alla fine ho scelto Fabio. E’ nato a Bologna ed è una persona competente che ci può dare una grossa mano nel lavoro quotidiano. Sono sicuro che Fabio farà bene, è appena arrivato e deve ancora assimilare bene i nostri principi ma la cosa importante è la tanta voglia di fare”. Avete pensato anche con la dirigenza di mandare qualche calciatore e giocare in altri club attraverso i prestiti secchi, o altre modalità, per farli crescere laddove a Bologna trovano poco spazio? “Questo dipende anche dalla volontà del giocatore. I miei consigli sono sempre quelli di andare e giocare, in modo da crearsi possibilità per il futuro facendosi vedere. Però questo dipende molto dal carattere e dagli obiettivi del giocatore. Pe tutti è meglio che i giocatori che sono nel Bologna crescano anche giocando altrove, prendo come esempio Van Hooijdonk. Al momento però nessun giocatore è venuto a parlarmi di questa necessità”. Un commento sulla situazione difficile del Catania? “Catania è una città meravigliosa in cui ho passato un bellissimo periodo. Mi dispiace per la situazione che colpirebbe una città come questa. Io abitavo in un hotel in cui ogni mattina i pescatori mi chiedevano cosa volessi mangiare e andavano in mare per farmelo trovare a cena. E’ gente di cuore e non posso che dispiacermi se non si dovesse trovare una soluzione. Dopo il mio addio hanno costruito anche un bellissimo centro sportivo. Non ho seguito benissimo la vicenda, ma sicuramente mi dispiacerebbe se la storia finisse”. Come giudica da fuori la vicenda relativa a Djokovic che andrà in Australia nonostante sia no-vax? “Se lo hanno inviato avranno qualche buon motivo. E’ il numero uno del mondo. Lui fa quello che pensa sia giusto fare, poi la responsabilità non so di chi sia. Se lo hanno invitato e gli hanno dato il permesso di giocare, non vedo il motivo per cui lui non dovrebbe farlo… Non conosco bene le regole relative a questa cosa, ma penso che per il tennis è giusto che ci vada”. Per Dijks: Che messaggi arrivano da Shouten? Un pensiero sul duello cn Dumfries? Dijks: “Ogni tanto ci massaggiamo, mi ha detto che si sente bene ora e che adesso si sta allenando in Olanda. Credo che in una o due settimane dovrebbe rientrare in Italia e allenarsi con lui. Dumfries è un grande giocatore, lo conosco bene e sarà un bel duello domani anche se io non ho giocato per molto tempo quindi dovrò affrontarlo giocando in modo intelligente”.

     

  • Bologna, Mihajlovic: “Veniamo da 2 risultati negativi, dobbiamo riprenderci”

    L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa di Casteldebole presenta la sfida di domani sera contro la Juventus. Accanto a lui è presente anche l’attaccante Arnautovic. Ecco le sue dichiarazioni: Come arriva il Bologna alla partita di domani? “Veniamo da due risultati negativi, ma può succedere. Il nostro campionato non è una linea retta, non sarebbe vita reale. Dobbiamo cercare di avere maggiore continuità, perché significherebbe essere maturati. Dobbiamo trovare equilibrio. Vi ricordate di quando ho parlato del serbatoio emozionale? Questo è il momento dove noi dobbiamo prendere dall’eccesso di entusiasmo e compensare, per stare in equilibrio. Questo gruppo ha una sana ambizione e non è in difficoltà, sta solo imparando che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Gli anni passati si puntava alla salvezza, ora l’obiettivo è diventato quello di rimanere stabilmente nella parte sinistra della classifica. Dalle ultime due sconfitte abbiamo imparato che quando si alza l’obiettivo si devono alzare tutti i fattori ed è quello che stiamo continuando a metabolizzare. Ogni tanto bisogna anche fermarsi e guardare questo gruppo da dove è partito e dove sta arrivando.. è un gruppo cresciuto ma che deve ancora maturare un po’. Io non mi accontento, farò di tutto con questi ragazzi per arrivare all’obiettivo. Il tempo c’è per migliorare e sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo. La Juve è una nostra diretta concorrente, dobbiamo andare in campo sapendo che se non andiamo ai cento all’ora non si vince. I ragazzi hanno capito e sono fiducioso”. Per Arnautovic: Quanto questa squadra ha fame di vittoria? “Penso che la squadra stia facendo bene in questo senso, diamo il massimo in ogni partita. Personalmente io voglio vincere le partite, non posso parlare dei match non giocati. Domani c’è la Juve, sappiamo che è difficile però giochiamo in casa e l’ambizione di tutti deve essere quella di vincere”. Per Arnautovic: Come ti senti Marko? “Bene”. Una valutazione sulla stagione della Juventus? “Hanno ancora tempo per recuperare… Però da settimana prossima, non da domani. Su Allegri non c’è niente da dire, qualsiasi cosa su di lui è superflua”. Avete lavorato sugli errori di Torino? “Ho capito cosa non è andata a Torino, e come dice Ché Guevara ‘Non torno indietro neanche per prendere la rincorsa’”. Per Arnautovic: Ti senti migliorato come giocatore qui in Italia? “Sono arrivato in Italia da ragazzo. Sono tornato con figli al seguito, e con un diverso livello di vita. Ho avuto problemi fisici ma non sono il tipo di giocatore che si ferma, gioco anche quanto sento dolore. Ho sbagliato a non dire a Mihajlović che non stavo bene prima del Torino. Ho ancora qualche fastidio ma per domani sono al 100%, voglio esserci”. Domani arbitra Orsato… “Come sapete non ho mai nascosto la mia stima per Orsato, penso sia il miglior arbitro al mondo. Sono contento che sia stato designato lui per la partita di domani, perché comunque è una garanzia”. E’ sbagliato pensare che in questo momento e considerando i tanti indisponibili, la Juve è più abbordabile? “La Juve è sempre la Juve. Dybala e Chiesa sono importanti per loro ma non cambia nulla che ci siano o meno, né per noi né per loro. Hanno giocatori importanti e hanno la stessa mentalità da anni. Ho sempre citato la Juve come modello per la gestione della squadra. Sarà una partita difficile per noi ma penso anche per loro. Dobbiamo fare una partita perfetta sperando che loro non siano in giornata”. Per Arnautovic: Se incontri Bonucci cosa gli dici? “Mi hanno chiesto se fossi preoccupato di incontrare Bonucci prima di Austria – Italia, ma non ho paura di nessuno. Bonucci e Chiellini sono entrambi difensori molto forti, ma loro giocano con la Juve mentre io col Bologna quindi spero di metterli in difficoltà e di vincere”. Domani ritorna Dominguez… “Nico è un giocatore davvero importante per noi, abbiamo visto quanto ci sia mancato a Torino. Viola è migliorato ma trova ancora qualche difficoltà in partite con alti ritmi. Nico ci dà equilibrio e sostanza in fase di possesso e in fase di non possesso. E’ importante il suo rientro”. Novità su Schouten? “Sta migliorando, dovrebbe tornare a gennaio e ricominciare ad allenarsi con noi. E’ importante per noi, lo abbiamo visto quando stava bene, ma è giusto che torni avendo risolto tutti i problemi”. Per Arnautovic: Fino ad ora ti ha impressionato particolarmente qualche giocatore? Hai un sogno per questa stagione?

    “Sognavo quando ero giovane, ora non sogno più. Il nostro obiettivo è quello di stare a sinistra in classifica. Mi ha impressionato l’Atalanta, ogni anno impressiona. Non sono quel ragazzo che sta attaccato alla televisione a vedere tutte le partite, ho una famiglia e quando non sono in campo sto con loro”. Mihajlovic: “Non può fare l’allenatore…”
    Arnautovic: “Non voglio fare l’allenatore… Sono un giocatore. Quando smetterò dirò addio al calcio”.

  • Bologna, Mihajlovic: “Il calcio mi ha aiutato a guarire”

    Il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, sul palco del Festival dello Sport di Trento, ha parlato della sua esperienza fiorentina, finita non propriamente bene. “Io mi sono divertito a Firenze, perché per me era bello. La cosa più brutta è l’indifferenza. Se mi applaudono mi fa piacere, se mi fischiano non è che mi dispiace. Là mi fischiavano tutti, era bello proprio. Lì erano i tifosi miei a dirmi zingaro di merda. Per me era una soddisfazione. Là ero proprio odiato da tutti, adesso no. Ne ho picchiati due, uno in tribuna, l’altro in città. Quando sei dentro il campo e ti insultano, ok. Quando sei vicino non puoi fare finta di niente”. Sulla Lazio. “Poi serve un difensore centrale che comanda la difesa, che ha esperienza, carattere, che fa assist e fa gol, che mette paura agli avversari perché li minaccia. Anche se ora non si può più fare (ride, ndr). Noi minacciavamo, per Stam bastava vederlo, anche se era un pezzo di pane. Lui aveva avuto uno screzio con Pippo Inzaghi, noi avevamo in squadra Simone. Che mi diceva che gli avrebbe fatto vedere qualcosa… Poi arriva Stam, si spoglia, è un armadio, pelato, con i muscoli, tutto tatuato. “Ora vai a dirgli due cose… Ma sei matto, guarda quanto è grosso quello”. In campo io e Couto andavamo a minacce, io litigavo e lui menava, oppure il contrario. Perché se litigavo e menavo, l’arbitro mi dava giallo. Ora ogni contatto è fallo, non c’è più gusto”. Sugli anni rossoneri.
    “Devo dire che per me è stato un onore essere l’allenatore del Milan e conoscere Berlusconi. Tra di noi non è andata troppo bene, forse anche per incompatibilità caratteriale, difficile che mi faccia mettere i piedi in testa. Lui vuole sempre, forse anche giustamente, quello che comanda. Il tempo passato con lui, nelle cene e i racconti, non potrò mai dimenticarlo. Quando lo vedo lo ringrazio, per me è sicuramente un periodo dal punto di vista personale ed emotivo è stato molto molto bello. Non finirò mai di ringraziarlo, sia lui che Galliani, perché mi ha permesso di essere l’allenatore del Milan anche se non era quello degli anni precedenti. Berlusconi stesso non era il presidente di una volta, ma sono stato bene e sono contento di essere stato là. Come dice Trapattoni: ci sono due gruppi di allenatori, quelli esonerati e quelli che saranno esonerati”. Interviene Cairo. “Io ho sempre stimato Sinisa, ci vedevamo davanti alla scuola per i figli. Mi piaceva come calciatore, allenatore e persona. Lo vedevo in quelle occasioni, c’era un bel feeling pur non averlo conosciuto benissimo. Dopo cinque anni di Ventura, che è andato ad allenare la Nazionale, è venuto in mente che potesse essere l’allenatore giusto, per il temperamento, per il suo gioco aggressivo. Ci siamo incontrati e visti, fatto tutto in grande velocità. La prima annata è stata molto bella, eccezionale, con vittorie con Roma e Fiorentina, con un gioco spumeggiante. Facevamo un gol in più degli altri, Belotti fece 26 gol, Iago Falque 12. Era un gioco tutto molto all’attacco. Poi c’è stato un momento: nel mercato invernale Mihajlovic voleva prendere un calciatore in particolare, ma costava molto e non era giovane. Su quella cosa lì c’è stato un attimo di frizione. Facemmo nono posto, era un buon risultato, anche se lui voleva l’Europa”. Battuta di Mihajlovic. “Mancava quel giocatore là”. Sul rientro a Verona, a sorpresa, dopo le cure contro il tumore. “Io ogni mattina facevo esami del sangue, dopo un ciclo di chemioterapia ti ammazzano i globuli bianchi e tutto, poi devono risalire. Ogni cosa deve avere il suo tempo. Io giovedì avevo 250, sabato c’era la partita, quindi ho detto al dottore che non sarei stato così scemo da andare senza permesso. Il dottore ha capito che per me, dal punto di vista mentale, mi avrebbe aiutato molto di più. Mi ha detto se tu superi 500 globuli bianchi io ti lascio, anche se sono pochissimi. Io mi sono messo a piangere, gli ho detto che avrei parlato con i globuli bianchi. Al sabato mattina ne avevo 450… Mi sono di nuovo messo a piangere, “Se io rimango qui muoio, se esco vedrai che ho 100 mila globuli bianchi”. Ha capito la mia richiesta e mi ha lasciato andare. Era la prima volta dopo 40 giorni che facevo una camminata. Dalla stanza da letto a prendere la macchina ci ho messo mezz’ora, facevo due passi e mi mettevo seduto. Avevo giramenti di testa e tutto”.

  • Bologna, Mihajlovic: “Con l’Inter è sempre una sfida speciale. Noi stiamo facendo bene”

    Sinisa Mihajlovic ha parlato nella conferenza stampa del centro tecnico di Casteldebole, in occasione della conferenza alla vigilia di Inter – Bologna. Ecco Le parole del tecnico rossoblù Mihajlovic, con lui c’era anche Lukasz Skorupski. L’immagine più bella della vittoria contro il Verona è l’abbraccio tra Medel, De Silvestri e Skorupski. Su quali punti ha fatto leva per mantenere alta la concentrazione con la consapevolezza che non sarà facile? “Bisogna mantenere alta la concentrazione con le squadre più piccole, se non tieni alta la concentrazione con l’Inter a San Siro è meglio che cambi mestiere. La partita sarà dura ma anche negli anni passati abbiamo dimostrato che se giochiamo come sappiamo possiamo vincere persino a San Siro. Non sarà facile per noi ma nemmeno per loro”. Un parere sul periodo di forma di Dominguez? “Sta facendo bene. Penso che però tutta la squadra dopo la figuraccia in Coppa Italia si è rimessa sulla strada giusta. Nella scorsa partita sicuramente Nico ha fatto bene, è stato perfetto: era dappertutto e ci ha dato una grossa mano. Quello che ho detto anche nella partita precedente è che il nostro risultato finale dipenderà dalla crescita dei nostri giovani, come Dominguez. Se loro riusciranno a fare il salto di qualità, migliorerà la squadra. Dominguez sta facendo bene ma mi aspetto ancora di più”. Il Bologna di oggi nasce dalla sconfitta di Coppa Italia? “Sicuramente quella partita ci ha dato una sveglia, ma può succedere a tutti e quando capita bisogna farlo diventare un motivo di insegnamento. I ragazzi hanno capito cosa non fare se vogliono vincere. Stiamo migliorando di partita in partita, stiamo crescendo”. Arnautovic come sta? C’è l’ipotesi che col Genoa possa riposare? “E poi chi gioca? Io? Arnautovic è venuto qua per giocare non per riposare. Se può fare tre partite in Nazionale può farle anche qui. Gioca se sta bene ma anche se non sta bene”. Per Skorupski: State cominciando a non subire reti, cos’è successo? “Abbiamo cambiato modulo di difendere. In più aiuta molto l’essere sempre gli stessi: ci conosciamo meglio e questo ci facilita. Per ora siamo riusciti a mantenere la porta inviolata per due partite, speriamo di continuare”. Nel post partita di Bologna-Verona ha detto che quella vittoria di carattere le era piaciuta molto. Perché proprio quella? “Esistono due tipi di crescita: quella anagrafica e quella di esperienza. Noi cerchiamo di apprendere da ogni partita, di non fermarci. Nell’ultima partita con il Verona abbiamo messo in campo tutti gli insegnamenti delle tre sfide precedente, aggiungendoci qualcosa di più. Quello che ho detto anche ai ragazzi a fine primo tempo è che queste partite si vincono con gli attributi, e ci siamo riusciti. E’ stata una partita di carattere per questo motivo”. Visto che domani si gioca contro l’Inter avete notato un Arnautovic più motivato? “Perché nelle scorse partite com’era? Lui non deve dimostrare niente, all’Inter era un ragazzino, ora è un uomo”. Come mai Soumaoro è passato da titolare a riserva? “Come ha detto Lukasz, noi abbiamo cambiato modo di difendere. Soumaoro è un giocatore bravo sull’uomo, quest’anno difendiamo a zona e tutto il reparto difensivo deve pensare come un unicum. Lui trova ancora qualche difficoltà in questo modo di difendere, anche perché ancora non parla bene l’italiano e questo è un difetto. Si deve mettere in testa che deve migliorare sotto questo aspetto, perché quando non parli diventa tutto più difficile”. Che differenza ha trovato tra l’Inter di Inzaghi e quella precedente? “Sono entrambe squadre molto forti. Hanno sicuramente perso molto con la partenza di Lukaku e Hakimi, anche se hanno preso Dzeko e l’olandese. Ora con Dkeko ci si può permettere di lasciare l’uno contro uno, con Lukaku no. Lui era fisicamente superiore a tutti, Dzeko protegge palla in una maniera diversa. Hakimi invece era forte sia in attacco che in difesa. Anche il nuovo olandese è forte, anche se non so se giocherà domani. E’ comunque una squadra molto forte che anche quest’anno giocherà per lo scudetto. Noi domani dobbiamo stare attenti a tutto, non solo a Dzeko. Penso che abbiamo preparato bene la sfida, e che dobbiamo andare la non pensando di avere già perso. Loro sono forti ma hanno anche dei punti deboli”. Per Skorupski: Quanto è stato importante non subire gol per la seconda partita di fila? “E’ molto importante per me. Avendo modificato modo di difendere penso che quest’anno subiremo meno gol. In difesa quest’anno siamo veramente un bel gruppo e ogni qual volta uno fa qualcosa di buono, c’è un’esultanza di gruppo. Penso che andando avanti così potremo fare qualcosa di buono”. Mihajlovic: “La differenza vera non è nel modo di difendere, ma è nello spirito che ognuno di loro mette nel non subire gol. Se loro si aiutano e si incoraggiano, quello è ciò che conta. E’ la stessa cosa dei moduli: non c’è un modulo che ti fa vincere o perdere, è l’atteggiamento”. Siete più gruppo o più famiglia rispetto agli anni passati? “Noi lo siamo sempre stati. Poi magari in campo ti mancava qualcosina ma non perché non c’era il gruppo. Doveva scattare nella testa di tutti che ognuno doveva fare qualcosa per non prendere gol. Poi ora smettiamo di parlarne, che portiamo sfiga”. Cosa non le è piaciuto di Orsolini col Verona? Stessa domanda poi su Barrow. “Sono giocatori che devono migliorare. Da loro mi aspetto sempre di più di quello che fanno. Non devono perdere fiducia e continuare a lavorare per crescere. Barrow come sta? E Schouten? “Barrow sta bene, l’unica cosa è che quando è troppo sotto sforzo fa più fatica, a causa degli strascichi del Covid. Piano piano migliora. Schouten non è disponibile domani, per martedì non lo so”.

     

  • Mihajlovic : “Bologna, sarà la tua stagione “

    Dopo la conferma della sua permanenza a Bologna, l’allenatore Sinisa Mihajlovic si racconta, immaginando la nuova stagione 2021/2022.

    Scalata : l’obiettivo sarà di terminare la stagione nella parte sinistra della classifica, scalando più posizioni possibili, facendo divertire i nostri tifosi

    Incertezza sul rimanere a Bologna ? NO, la testa è rimasta e rimane sempre su Bologna,  mi avessero chiamato Juventus, Inter o simili avrei ascoltato. Ma il Bologna, per me, non rappresenterà mai un piano B.

    Mercato : la volontà è quella di blindare tutti i nostri migliori giocatori e coprire gli spazi che ci mancano, come il difensore centrale e il centrocampista. Ringrazio Danilo e Palacio che sono stati con me questi anni e hanno dato tutto per Bologna. In caso di super offerte ai nostri top, valuteremo con la società.

    Giro di panchine : L’ addio di Conte mi ha stupito, ma sono contento per Simone Inzaghi. Il colpo di quest’anno è senza dubbio Mourinho, ma la Juve con Allegri certamente partirà in pole per lo scudetto. E poi Gattuso, Spalletti, Sarri, le sfide in panchina sono quasi più esaltanti di quelle in campo.

  • Mihajlović-Bologna: avanti insieme

    Siniša Mihajlović continuerà a essere l’allenatore del Bologna anche in futuro, almeno per un’altra stagione. Arrivata la fumata bianca tra il tecnico serbo e la società, incontro positivo tra le parti anche sulla programmazione del mercato estivo.

  • Spunta un nuovo nome per la panchina del Bologna: Daniele De Rossi

    Nel caso Sinisa Mihajlovic decida di accasarsi sotto la corte di Lotito, il Bologna si copre con Daniele De Rossi. I contatti con il collaboratore della Nazionale sono già in corso da tempo per il dopo Mihajlovic.

  • Il nuovo agente di Mihajlovic è Alessandro Lucci

    Sinisa Mihajlovic ha scelto di cambiare agente, da ora in avanti l’allenatore del Bologna sarà sotto la guida di Alessandro Lucci.

  • IL MILAN BATTE IL BOLOGNA CON UN SUPER IBRA

    Avessi avuto 20 anni avrei fatto altri due gol“. Queste le parola di Zlatan Ibrahimovic al termine della partita di ieri sera contro il Bologna. Grazie a una sua doppietta il Milan comincia il campionato con i tre punti e caccia i fantasmi che negli ultimi anni vedevano i rossoneri protagonisti di false partenze. Il Bologna di Sinisa Mihajlociv è squadra cinica e di certo non arriva a San Siro per fare da spettatrice ma si gioca le proprie carte per mettere in difficoltà la formazione di casa. Il Milan però è in un momento di fiducia straordinario e dà sempre l’impressione, anche nei momenti di difficoltà, di essere in totale controllo della partita. Pioli ha dato la sua impronta alla squadra e i principi sono ben chiari: dominio e intensità. Nel primo tempo è Ibra ad aprire le marcature con uno splendido colpo di testa da traversone di Theo Hernandez che sulla sinistra torna a scatenare il panico. Nella seconda frazione di gioco è sempre lo svedese a chiudere i conti con un calcio di rigore causato da un fallo di Orsolini su Bennacer. Da sottolineare l’ottima prestazione di Davide Calabria, il cui nome è stato spesso accostato al mercato in uscita dei rossoneri e su cui l’allenatore milanista dichiara: “Non ha mai perso la voglia di lavorare e ha reagito bene alle esclusioni. Sono felice che si stia togliendo delle soddisfazioni“. Prima stagionale invece per Rebic che ritorna tra gli undici titolari. De Silvestri soffre tantissimo lo strapotere fisico del croato che rappresenta una costante spina nel fianco per la difesa avversaria. Come nel finale della partita di Europa League, anche nell’ultimo tratto della gara di ieri, c’è stato l’ingresso e l’esordio in A di Brahim Diaz e Tonali. Il Milan parte dunque con una vittoria e grida presente. L’obiettivo è chiaro: tornare grandi!