Il Milan dopo lo scossone societario sta cercando di ripristinare la situazione dirigenziale e riprendere il discorso legato alla programmazione della prossima stagione. Secondo quanto fuoriesce da Casa Milan, Pioli avrebbe comunicato alla società di non puntare su Charles De Ketelaere. Il talento belga ha passato un’annata completamente in ombra, non rispettando le aspettative che lo circondavano. Ecco che con l’uscita di DKT, il club rossonero potrebbe puntare su di un altro fantasista giovane, che ha fatto molto bene quest’anno. Stiamo parlando di Samuel Chukwueze, che con la maglia del Villarreal ha collezionato 50 presenze complessive arricchite da 13 gol e 12 assist. La valutazione attuale del trequartista nigeriano si aggira intorno ai 20 milioni, cifra che il Milan potrebbe spendere dopo la cessione del ragazzo belga.
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Il Milan prova a superare la Roma per N’Dicka; ore decisive
Sono ore importanti per Evan N’Dicka. Il difensore francese classe 99 che si è svincolato dall’Eintracht Francoforte dovrà scegliere la sua nuova destinazione. Sul giocatore c’è da tempo la Roma pronta a chiudere, ma in queste ore il Milan sta tentando l’assalto decisivo. Sarà un testa a testa fino all’ultimo minuto della decisione del ragazzo. Si attendono sviluppi.
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Milan, Scaroni: “Dispiace per Maldini”
La rivoluzione in casa Milan che ha portato via dal Milan Maldini e Massara con il presidente Paolo Scaroni che cerca di dare delle spiegazioni. Ecco le sue parole.“Tutti noi, e particolarmente io, abbiamo sempre avuto rapporti eccellenti con Paolo Maldini, che è un gentiluomo, una persona attaccata al Milan e che al Milan ha fatto bene. Noi però seguiamo un modello un po’ innovativo, almeno per l’Italia, di gestione del club, che ci porta a considerare tutte le nostre attività come collegiali: si lavora in team”.L’addio di Maldini – “È un modello organizzativo che sta molto a cuore al nostro azionista che, ricordiamolo, è uno specialista di sport che vanta successi nelle sue attività, quindi quando ci suggerisce qualcosa noi prestiamo grande attenzione, perché pensiamo porti innovazioni. In questa organizzazione abbiamo avuto l’impressione che Paolo si sentisse a disagio, e quando si è a disagio è meglio separarsi. Le faccio un esempio che riguarda me stesso. Io mi sono molto dedicato al tema stadio, tanto che c’era chi mi chiamava “Stadioni” e non Scaroni. Vero, ma l’ho fatto soprattutto negli anni di Elliott. Quando è arrivato RedBird che ha esperti che hanno costruito stadi in tutto il mondo, a me è venuto naturale mettermi nel team e perdere quel ruolo autonomo. È un po’ quello che doveva succedere per l’area tecnica”.
Con l’addio di Maldini e Massara, chi farà il mercato? “Sarà nelle mani di un team che integra competenze diverse, con l’ad Giorgio Furlani che ha anche l’area sportiva da coordinare, insieme a professionisti come Geoffrey Moncada e l’allenatore Pioli: ci aspettiamo che dica la sua in queste scelte. Oltre agli esperti internazionali di RedBird. Nuovi ingressi? Al momento no.
Maldini aveva il peso della sua figura nelle trattative? Vero, verissimo e gli sono molto grato. Devo dire che oggi, e non gli sono irriconoscente, ne abbiamo meno bisogno: il Milan uscito dalla gestione di Yonghong Li faceva fatica ad attirare talenti, il Milan di oggi, che ha vinto lo scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions, penso che sia più attrattivo”.
Budget per il mercato? “Intanto ricordo che in quattro anni abbiamo investito più degli altri (200 milioni), qualcuno dirà non sempre bene, ma i nostri azionisti ci hanno consentito di fare una squadra forte e continueremo insieme su questa strada. Credo che dovremo fare qualche cessione, e concludere qualche acquisto importante: siamo ambiziosi”.
Obiettivo crescere – “RedBird e tutti noi vogliamo che il Milan continui questa crescita. Non dimentico che ho iniziato a fare il presidente in un momento drammatico. Si ricorderà che dicevo sempre che avevamo due montagne da scalare, il risanamento dei conti e i risultati sportivi. Ora non siamo in cima, ma un bel pezzo di strada lo abbiamo fatto, anzi direi che in Italia siamo tra quelli che ne hanno fatta di più. Vogliamo continuare a scalare, sempre avendo in mente che più ricavi portano più investimenti per l’area sport e più successi sportivi portano più ricavi: un circolo virtuoso da mettere in moto”.
Ibrahimovic dirigente? “Ho l’impressione che si voglia dare un periodo sabbatico. Poi resta un amico, una persona a cui dobbiamo molto, perché nei momenti più difficili ci ha consentito di svoltare. Se gli venissero delle idee saremo i primi ad ascoltarle”.
Maldini voleva Pirlo? “Sull’idea dell’esonero non voglio esprimermi, però sì assolutamente, Pioli è centrale nel progetto”.
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Il Milan ufficializza l’addio di Frederic Massara
Mancava solo l’annuncio ufficiale arrivato pochi minuti fa, Frederic Massara non fa più parte del Milan. Dopo Maldini dice addio anche lui dopo contrasti con la società rossonera. Il club lo ringrazia per il lavoro svolto e si attende adesso la sua nuova avventura.
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Ufficiale: Milan arriva il rinnovo di contratto per Moncada
Il Milan, dopo la separazione con Maldini, ha reso ufficiale il rinnovo di contratto con Geoffrey Moncada fino al 2025. Il giovane dirigente è dal 2018 nel club rossonero e si è occupato da sempre dell’area scouting. Grazie anche a lui sono arrivati a Milanello i vari Maignan, Kalulu, Thiago, Tomori, Saelemakers ed altri che sono ancora nella rosa del Milan. Ora con questo rinnovo Moncada avrà anche un ruolo più di spicco e visibile per le trattative di calciomercato.
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Milan, Furlani: “Un grazie a Maldini per il lavoro fatto”
L’ad del Milan, Giorgio Furlani, ha parlato dell’addio di Paolo Maldini al Milan. Ecco le Sue dichiarazioni.
“Per prima cosa voglio dire grazie a Paolo e Ricky ed esprimere la gratitudine di tutti i collaboratori del Milan per il loro rilevante contributo al Club in questi anni. Paolo è stato fra più grandi giocatori di sempre e come dirigente, insieme a Ricky, ha giocato un ruolo importante per conseguire il nostro 19° scudetto. Ci dispiace vederli andare via”.
SULLA DECISIONE? “Nel nostro club analizziamo costantemente le strategie e i modelli più idonei per garantire che il Milan possa continuare a progredire dentro e fuori dal campo, per competere con le squadre leader d’Europa. Il primo fondamentale elemento, lo ripeto sempre è, e rimarrà, il calcio. Proprio con questo obiettivo abbiamo deciso un riassetto organizzativo che porta alla creazione di un gruppo di lavoro per la parte tecnico/sportiva”.
DEL FUTURO? “La nostra priorità ora è consolidare e rafforzare gli ottimi progressi compiuti negli ultimi anni, in tutte le componenti del club. La nostra ambizione non è cambiata, anzi si è fortificata: essere competitivi ai vertici del calcio europeo. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Mi auguro che i nostri meravigliosi tifosi possano mantenere intatto e costante il supporto al club, e personalmente spero di poter interagire presto con i nostri fan, in modo che possano comprendere la nostra strategia, per continuare insieme a vedere crescere il Milan”. -
Zaniolo vuole tornare in Italia, Milan e Juventus ci pensano
La volontà di Nicolò Zaniolo è quello di tornare al più presto in Italia e chiudere subito l’esperienza al Galatasaray. La società turca ha acquistato l’esterno azzurro dalla Roma per circa 20 milioni ed ora, non considerando la clausola di 35, potrebbe lasciarlo partire con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni. In Italia le due società che sono interessate già dalle precedenti sessioni di calciomercato al calciatore sono il Milan e la Juventus.
I rossoneri sono a caccia di rinforzi per la corsia destra e Zaniolo potrebbe essere la soluzione giusta. Adesso bisognerà capire come si risolverà la situazione dirigenziale, perché l’ex Roma ed Inter era un pallino del DS Maldini. Dall’altro lato la Juventus oggi ha perso Angel Di Maria che ha dato il suo addio ai colori bianconeri. El Fideo occupava la zona di campo proprio che si confà alle caratteristiche del funambolo italiano. In più le intenzioni del club di Torino sarebbero quelle di ripartire da una rosa di giovani nostrani. Insomma Nicolò Zaniolo vuole l’Italia e in Serie A non mancano le pretendenti…
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Ora è anche ufficiale: Maldini non è più un dirigente del Milan
Tramite un comunicato apparso sul sito del club rossonero è stato reso noto che Paolo Maldini non è più un dirigente del Milan. Ecco di seguito il testo del comunicato stampa ufficiale.
“AC Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023.
Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni, con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021/22.
Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all’Amministratore Delegato”.
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Brahim Diaz tornerà al Real Madrid per restarci, pronto il rinnovo di contratto
Come vi avevamo raccontato nei giorni scorsi, Brahim Diaz non sarà più un giocatore del Milan ma tornerà al Real Madrid finito il prestito. Il fantasista spagnolo però non verrà inserito in alcuna trattativa e né verrà messo sul mercato. Brahim Diaz sarà nella rosa dei Blancos nella prossima stagione ed al suo ritorno a Madrid firmerà un contratto con cifre superiori a quelle attuali fino a giugno del 2027. Nei prossimi giorni ci sarà l’annuncio ufficiale.
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Nonostante la riconferma, Pioli valuta il suo futuro al Milan
Il fulmine a ciel sereno che si è abbattuto ieri su Casa Milan, come vi abbiamo raccontato, non ha intaccato però la posizione di Stefano Pioli. Infatti, se da una parte il futuro di Maldini e Massara non sarà più al servizio dei colori rossoneri, il tecnico emiliano ha la piena fiducia del presidente Cardinale.
Proprio però la situazione di instabilità dirigenziale, a cui va aggiunto anche un legame lavorativo che c’era con i due dirigenti, potrebbero essere segnali per Pioli di un futuro incerto per la società rossonera. A questo punto, dopo lo scudetto dello scorso anno e le semifinali di Champions League giocate quest’anno, l’ex allenatore di Lazio e Fiorentina potrebbe decidere di abbandonare e chiudere così la sua esperienza milanista. Sono ore di riflessione infatti per Stefano Pioli che a breve deciderà definitivamente se restare alla guida del timone oppure abbandonare la nave.