Una grande vittoria quella del Torino che batte 2-1 il Milan all’Olimpico giocando una partita fantastica ad altissima intensità, soprattutto nel primo tempo con i granata che passano prima in vantaggio al 35′ grazie al difensore Koffi Djidji per poi trovare subito il raddoppio immediato di Aleksej Miranchuk. Rossoneri in grande difficoltà nel primo tempo, la squadra di Pioli riapre la partita con la rete di Junior Messias al 68′ non consultata al Var. Il Torino porta a casa una vittoria importante e meritata salendo così a quota 17 punti in classifica, seconda sconfitta stagionale in campionato per il Milan che rimane fermo a quota 26 punti.
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Formazioni Ufficiali: Torino-Milan
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Djdji, Schuurs, Buongiorno; Lazaro, Lukic, Ricci, Singo; Miranchuk, Vlasic; Pellegri. All. Juric
MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernandez; Tonali, Pobega; Messias, Brahim Diaz, Leao; Origi. All Pioli -
Milan, Pioli: “De Ketelaere sta crescendo”
Dopo la vittoria contro il Monza e quella di Champions League contro la Dinamo Zagabria, il Milan sarà ospite del Torino nella sfida valida per la 12esima giornata del campionato di Serie A e in programma domani alle 20:45 all’Olimpico Grande Torino del capoluogo piemontese. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa.
Non è una volata finale, ma ci sono 5 partite in due settimane…
“È importante. Siamo partiti con questo obiettivo: finire il 13 novembre più avanti possibile in campionato con superamento del girone di Champions. Abbiamo 5 partite molto molto importanti. La squadra sta bene. Contro Juric è sempre molto stimolante, perché ti obbliga a trovare soluzioni e ci siamo preparati”.Che step sarebbe vincere a Torino?
“Non ci abbiamo giocato tantissimo tempo fa e non siamo riusciti a superarli. Veniamo da due partite simili alle caratteristiche del Torino, contro Verona e Monza. Vogliamo dare continuità. Il Napoli sta facendo benissimo, credo che sarà un campionato equilibrato e domani sarà molto importante”.La squadra deve ancora crescere in consapevolezza?
“Continuiamo a credere nelle nostre qualità, ma dobbiamo ancora migliorare”.
News infortunati?
“Dest e Brahim sono recuperati e disponibili per giocare. Metterò in campo la formazione migliore per le condizioni dei miei giocatori”.Rimpianto Pellegri?
“No. Ha vissuto una situazione un po’ problematica con noi, tra infortuni e concorrenza. Sono state fatte delle scelte che ritenevamo giuste per noi e per lui. Gli auguro di fare bene, ma dalla prossima partita”.La forza del Milan sta nelle più scelte?
“La squadra titolare c’è e sarà quella che scenderà in campo domani, con possibilità di mettere tante qualità dall’inizio e a gara in corso. La concorrenza stimola. Vogliamo salire di livello ed è meglio avere concorrenza, perché i giocatori sanno che per convincermi di giocare al posto di un compagno devono dare ancora di più”.Obiettivo essere in testa prima della sosta?
“Non credo sarà così determinante essere in testa al 13 novembre, ma fare tanti punti sì. Per vincere lo Scudetto servono intorno agli 85 punti; più partite si vincono in anticipo, più qualche sosta ti puoi permettere alla ripresa. Abbiamo perso immeritatamente col Napoli, poi 4 vittorie consecutive e abbiamo un’occasione da sfruttare domani”.Gioca Brahim o De Ketelaere?
“Brahim sta benissimo, vedremo che scelte farò. Non credo che sarà un problema per tanti giocatori giocare due partite consecutive”.Programma per Maignan?
“È qui, si sta curando da noi. Lunedì avrà un’altra valutazione e poi stabiliremo quando e come sarà possibile farlo rientare”.Come togliere pressione a De Ketelaere?
“Abbiamo 5 partite importantissime: tutti i giocatori devono dare il massimo. Fuori da Milanello c’è impazienza, ma qui no; abbiamo la pazienza e la lungimiranza per capire un ragazzo così giovane. Lui ha caratteristiche importanti e arriveranno momenti migliori”.Potrà riposare anche Theo?
“Credo che nessuno avrà giocato tutte le 7 partite. È impossibile mantenere un alto livello di prestazioni per tutte questa gare di fila”.A chi assomiglia dei tuoi De Ketelaere?
“Difficile dirlo, ognuno ha il proprio cammino. Magari domani fa una giocata e lo elogiamo tutti. Quando ci sono qualità, intelligenza e disponibilità ci sono tutte le possibilità per fare sbocciare il talento; c’è chi ci ha messo poco, chi sei mesi, chi un anno… L’importante è lavorare con voglia ed entusiasmo”Può starci Adli dall’inizio come a Verona?
“La squadra di domani sarà la migliore possibile. I giocatori sanno chi giocherà da stamattina, voi lo saprete domani”.Kalulu non sta sbagliando mai…
“I paragoni sono sempre difficili e spesso inopportuni. Pierre ha la sua strada da percorrere. Da centrale ha fatto cose eccellenti. Da terzino ci è voluta qualche partita. Ha grandissima personalità. Sta dentro la partita con continuità, è molto affidabile dal punto di vista mentale. Poi ci sono tante situazioni in cui si può sviluppare meglio”.Cosa deve fare il Milan per battere il Torino?
“Deve giocare con qualità. Sappiamo che l’avversario ci porterà tanta pressione. Tanti di noi hanno personalità e qualità, capaci di farsi dare la palla con l’avversario vicino”.Ci conferma che il suo rinnovo è vicino?
“Come nei matrimoni c’è solamente da rinnovare le promesse, poi non so se sarà tra un mese o due mesi, ma questo non è il problema. Abbiamo tante sfide da affrontare insieme”.Potrà esserci spazio anche per Thiaw e Vranckx?
“Stanno crescendo tanto e ho tante soluzioni, ma sicuramente sono pronti per aiutare la squadra”.Pobega sta crescendo?
“È cresciuto tanto, ci sarà tanto spazio anche per lui perché ne abbiamo bisogno”.Pioli ha un grandissimo pregio: chi è allenato da lei, è migliorato. Ha un segreto?
“È sempre stata una mia priorità, mia e del mio staff. Vogliamo ottimizzare la qualità dei giocatori che abbiamo a disposizione. Il club ci mette a disposizione qualità umane e tecniche e noi siamo qui per utilizzarle e migliorarle. Lo stiamo facendo con ottimi risultati perché il materiale è di ottimo livello; gli attori sono loro e sono loro che hanno disponibilità a lavorare e a migliorare. Grande merito al club e ai giocatori per la volontà e il sacrificio”.Allenando calciatori ex Premier, che differenza ha colto?
“Non fanno domande. C’è il capo che decide e loro vanno a mille all’ora. Noi siamo un po’ più attenti e, a volte, ci togliamo qualcosina a livello mentale… Non è che siano più professionali, ma leggeri: si va al campo e si dà il massimo, se il coach ci chiede questo è la cosa giusta; sono liberi e meno preoccupati”.Avete parlando dell’episodio di Assago?
“Ne abbiamo parlato in spogliatoio e ci ha colpiti: siamo nelle mani del destino… Anche quando sei attento possono succedere queste cose. Ho sentito subito Galliani. Siamo molto vicini a Pablo Mari e siamo cntenti che supererà questo momento. Siamo dispiaciuti perché certe cose non dovrebbero succedere”. -
Milan-Leao, il rinnovo di contratto è sempre difficile
Continua a essere un rebus il rinnovo di Rafael Leao con il Milan. Questi sono giorni di calma piatta per l’attaccante, dopo l’incontro saltato fra la totalità dell’entourage – agente, padre e Jorge Mendes – e i rossoneri, che si sono trovati con l’avvocato Ted Dimvula a discutere di un eventuale accordo, senza però mettere sul piatto nessuna offerta. Sono giorni di tensione, Gazidis ieri non ha parlato del rinnovo, Maldini era abbastanza convinto di potere arrivare a dama, ma nel frattempo sono passati alcuni giorni. Qual è la situazione attuale per Leao? Nei giorni scorsi raccontavamo come non ci fosse un incontro fissato, ma in realtà il Milan ha cercato di mettere tutti insieme a un tavolo per poi trovare l’accordo. Non è stato facile e, in realtà, non è andata bene. Leao vuole restare al Milan, non c’è nessun dubbio perché la crescita dell’ultimo anno è stata straordinaria. Vuole firmare un rinnovo – da 7 milioni annui – i rossoneri vogliono arrivare a 6 più bonus, di fatto non ci sarebbero problemi se non ci fosse il cambio di agente. Con Mendes ci sarebbe già stata la firma e le strette di mano, ma non ha più il potere per fare alcunché, se non il consigliere del padre. La verità è che il Milan ha tirato finché ha potuto, ora non può più farlo. È impossibile non sottolineare come ci siano delle colpe per il Milan. Perché se è vero che avevano trovato l’accordo a febbraio intorno ai 4 milioni, quando Leao ha chiesto di più hanno deciso di nicchiare, facendo pesare anche l’accordo con il Lille per pagare i 19,5 milioni allo Sporting di Lisbona. Sembrava avere il coltello dalla parte del manico, ma il colpo di scena del cambio agente ha colto tutti di sorpresa. Ora sono attese novità entro il 15 di novembre, cioè prima del Mondiale. Altrimenti non sarebbe da escludere una cessione: forse non a gennaio, quasi certamente a giugno, a 12 mesi dalla scadenza. Quando non potrai chiedere 120 milioni per il cartellino.
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Champions League, il Milan cala il poker a Zagabria
Il Milan supera per 4-0 la Dinamo Zagabria al Maksimir e mette sulla strada giusta la qualificazione agli ottavi di Champions League, ora raggiungibili trovando un solo punto nell’ultima sfida col Salisburgo. In Croazia apre le danze Gabbia, poi nella ripresa i gol di Leao, Giroud e l’autorete di Ljubicic definiscono il risultato finale. Probabilmente il giocatore meno atteso, da questo punto di vista. Il Milan chiude avanti il primo tempo del Maksimir grazie alla rete, al 39′, di Matteo Gabbia su perfetto assist di Tonali su punizione. In generale è buona la prima frazione dei rossoneri, che fin dalle battute iniziali fanno capire alla Dinamo le intenzioni. Kjaer e De Ketelaere ci provano, Giroud di testa impegna Livakovic. Ma alla fine come detto è il numero 49, al primo gol in rossonero, a portare avanti gli uomini di Pioli al termine del primo tempo. Pronti via e in avvio di ripresa il Milan torva anche il raddoppio con la giocata personale di Rafa Leao: il portoghese parte da metà campo, la difesa croata si allarga in modo colpevole e spalanca la strada per la percussione centrale che lo porta a tu per tu con Livakovic, col 2-0 che è solo una formalità. Ma la voglia rossonera non è ancora esaurita e all’ora di gioco arriva il punto esclamativo sul match: Rebic vede il movimento di Tonali e lo serve col tacco, col numero 8 che viene steso in area di rigore. Sul dischetto si presenta Olivier Giroud che con freddezza fa 3-0 e di fatto mette in ghiaccio la partita. Pioli è soddisfatto, e ci mancherebbe. Ma oltre al risultato che sta maturando il tecnico rossonero apprezza lo spirito dei suoi, che mai mollano la presa. E così al 69′ arriva anche il 4-0: Leao scappa via ancora una volta, mette in mezzo un pallone su cui non arriva Giroud ma che sbatte sul corpo di Ljubicic e carambola alle spalle di Livakovic per il poker rossonero. Poi Pobega, Origi, Krunic e Rebic potrebbero arrotondare ulteriormente il risultato, ma la mira non è delle migliori. E comunque al Milan va bene così.
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Champions League le formazioni ufficiali di Dinamo Zagabria-Milan
Le formazioni ufficiali di Dinamo Zagabria-Milan:
DINAMO ZAGABRIA (3-5-2): Livakovic; Ristovski, Sutalo, Peric; Moharrami, Ivanusec, Misic, Ademi, Ljubicic; Orsic, Petkovic. Allenatore: Ante Cacic.
MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Rebic, De Ketelaere, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli.
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Youth League, successi per Milan e Juventus
Risultati di buon auspicio per Milan e Juventus in vista delle partite di stasera. Le formazioni giovanili vincono in Youth League contro Dinamo Zagabria e Benfica; i rossoneri sono a un passo dagli ottavi, i bianconeri si giocheranno tutto nell’ultima sfida col PSG. Real e City, invece, sono già qualificati.
Dinamo Zagabria-Milan 1-2
Lipsia-Real Madrid 2-3
Siviglia-Copenaghen 2-1
Salisburgo-Chelsea 5-1
Celtic-Shakhtar 0-1
PSG-Maccabi Haifa 3-1
Benfica-Juventus 2-3
Borussia Dortmund-Manchester City 3-3CLASSIFICHE
GRUPPO A
Liverpool 12
Ajax 7
Rangers 3
Napoli 1GRUPPO B
Atletico 9
Porto 9
Bruges 6
Bayer Leverkusen 0GRUPPO C
Barcellona 10
Inter 4
Plzen 4
Bayern 3GRUPPO D
Sporting 8
Eintracht 8
Tottenham 3
Marsiglia 2GRUPPO E
Milan 11
Salisburgo 8
Dinamo Zagabria 6
Chelsea 2GRUPPO F
Real 13
Shakhtar 9
Lipsia 4
Celtic 3GRUPPO G
Manchester City 11
Copenaghen 7
Dortmund 5
Siviglia 4GRUPPO H
PSG 12
Juventus 10
Benfica 4
Maccabi Haifa 3 -
Milan, Rebic: “Sarà una partita difficile”
Ante Rebic, attaccante rossonero, è presente in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Dinamo Zagabria e Milan, valida per la quinta giornata dei gironi di Champions League e in programma domani alle 21:00 al “Maksimir”. Ecco le sue dichiarazioni:
Come mai i club croati fanno più fatica della nazionale?
“È difficile. Quelli con più talento vanno fuori a giocare in campionati più forti. Noi come nazione abbiamo un talento incredibile, pur essendo pochi”.
Hai detto qualcosa ai tuoi compagni sull’ambiente che troveranno?
“Non sono stadi come in Italia, ma il campo è top e questo è importante per noi. Non ci sono state domande particolari”.
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Milan, Pioli: “Quella di domani è una sfida importantissima”
Alla vigilia della sfida tra Dinamo Zagabria e Milan, valida per la quinta giornata dei gironi di Champions League e in programma domani alle 21:00 al “Maksimir”, Stefano Pioli è presente in conferenza stampa ecco le sue dichiarazioni:
Quanto è importante la partita di domani?
“Tanto, tantissimo. Se vogliamo arrivare all’ultima partita del girone con possibilità di qualificarci serve una prestazione importante e l’abbiamo preparata per l’importanza che ha”.
C’è rabbia?
“Non ne abbiamo bisogno, ma di concentrazione e di lucidità. La Dinamo non perde in casa da dicembre 2021, è un avversario difficile. Dobbiamo approcciare bene la gara”.
Come ci arriva la squadra?
“Ci arriviamo bene, anche se gli allenamenti servono più per recuperare ora. Abbiamo visto la partita di andata e arriviamo bene a questa partita”.
In cosa deve migliorare il Milan?
“Ogni tanto perdiamo le distanze sul campo, domani non deve succedere”.
È la partita europea più importante per lei?
“Per me tutte le partite hanno un peso specifico importante. Le affrontiamo tutte come se fosse l’ultima da giocare. Non credo di aver bisogno di motivare tanto i miei giocatori”.
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Serie A, poker del Milan al Monza
Il Milan forza 4. Dopo lo schiaffo nello scontro diretto contro il Napoli, i rossoneri hanno deciso di non perdere più un colpo. Nel derby lombardo contro il Monza le emozioni sono tante, come le belle notizie per Pioli, prima e durante la partita. Brahim Diaz veste i panni del trascinatore e fa doppietta, Origi alla prima da titolare si regala il primo gol in Serie A, Leao riposa, poi entra e la chiude insieme a Theo. In mezzo la punizione magistrale di Ranocchia, alla fine inutile per il risultato. Quarto successo di fila e vetta della classifica, a quota 26 punti, insieme al Napoli e in attesa del big match di domani tra gli azzurri la Roma. Per una notte Pioli è lassù: con un sorriso grande così.
La fiammata di Diaz
Comincia bene il Milan, subito all’attacco, col baricentro alto e la solita pressione continua nella metà campo avversaria. Fa la partita il Diavolo, il Monza prova a contenere e ripartire. E a passare sono i rossoneri, dopo poco più di un quarto d’ora, grazie a una bella azione in solitaria di Brahim Diaz, bravo a percuotere il campo centralmente, fino a dentro l’area di rigore, e trovare la zampata vincente in caduta che beffa Di Gregorio. Il Milan passa in vantaggio, il Monza prende lo schiaffo e si sveglia. Comincia ad attaccare di più, anche più del Milan stesso. Ci provano Caprari e Sensi da fuori, rendendosi pericolosi. Poi Carlos Augusto spreca una ghiottissima occasione di testa, incornando addosso a Tatarusanu da due passi. Siamo alla mezzora e la sensazione è che i brianzoli possano trovare il pareggio. Invece, poi, è la formazione di Pioli ad andare in rete, raddoppiando il distacco. Con chi? Il solito Diaz, al quarto gol consecutivo a San Siro, con un bel tiro a incrociare dopo aver mandato al bar Caldirola. E’ l’ultima emozione del primo tempo: Milan pratico e cinico, ma il Monza è ancora in partita. Il secondo tempo si apre con Kalulu al posto di Dest e Ranocchia per Barberis nel Monza. Rebic e Caprari ravvivano l’avvio, poi la brutta notizia: il migliore in campo, Brahim Diaz, si ferma e chiede il cambio; entra De Ketelaere, che ad oggi non è al suo livello. Ne arriva poi una bella, di notizia: la prima volta in Serie A di Divock Origi. Imbeccato da Messias, con un bolide da fuori area il belga fa festa. C’è poi un capolavoro balistico di Ranocchia a riaprire la partita, a venti minuti dalla fine: calcio di punizione dai trenta metri che finisce all’angolino dopo un bacio al palo, bellissimo da vedere. Nel frattempo nel Milan entra anche Leao al posto di Rebic ed è proprio il portoghese a mettere la parola ‘fine’ sulla partita: a sei dalla fine Antov sbaglia, Theo ne approfitta e ricama per l’ex Lille, perfetto a trasformare un rigore in movimento. Finisce così, 4-1, con un Milan alla quarta vittoria consecutiva. Meritata.