Finiscono i sogni europei per la squadra rossonera e per i tifosi : la sconfitta contro il Liverpool e la vittoria dell’Atletico a Oporto condannano il Milan all’ultimo posto nel girone. Tanta è l’amarezza e molti sono i rimpianti ripensando a cosa sarebbe potuto essere. Rimpianti che coinvolgono anche la gara di oggi dove la squadra di Pioli non ha demeritato, ha giocato a viso aperto dando tutto in campo. Al vantaggio iniziale firmato da Tomori, sono seguite due disattenzioni che hanno regalato la rimonta alla squadra di Klopp, trovando le firme con Salah ed Origi. Vista l’eliminazione dalle coppe, Milan che potrà concentrare le proprie forze ed energie esclusivamente sul campionato, per la corsa allo scudetto.
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Youth League: Milan chiude all’ultimo posto del girone; con il Liverpool termina 1-1
Si conclude con l’ultimo posto in classifica nel proprio girone per il Milan nella Youth League. L’ultimo atto è arrivato pochi minuti fa dopo il termine della partita contro il Liverpool, terminata 1-1. Rossoneri molto vivaci che sono riusciti a rimontare lo svantaggio iniziale subito grazie alla rete di Musialowski, con Nasti che nella ripresa è riuscito a superare il portiere inglese. Nel finale inutile e vano il forcing per cercare la vittoria. Un punto a testa che conferma il Liverpool al primo posto con 11 punti, mentre il Milan chiude ultimo con soli 2 punti.
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Milan, Pioli: “Partita importante e dobbiamo essere forti”
Novanta minuti di fuoco: sono quelli che attendono il Milan, pronto a ospitare il Liverpool in una gara che può rappresentare, per i rossoneri, la possibilità di continuare il proprio percorso europeo in questa stagione, che sia Champions o Europa League. Alla vigilia, Stefano Pioli presenta in conferenza stampa la partita contro i Reds, in programma domani a San Siro alle 21. La partita assomiglia a quella del 3 maggio a Bergamo, dove il Milan doveva conquistarsi l’accesso alla Champions League? “Sì, siamo vicini a quel livello. Ne abbiamo giocate tante di partite decisive e sono sicuro ne giocheremo altre, però è vero che è molto importante. L’abbiamo studiata nel minimo dettaglio, conosciamo i nostri avversari. L’abbiamo preparata bene”.Siete pronti a essere più forti di tutto e di tutti? Si è appena aggiunto il KO di Leao: il Milan dev’essere più forte anche della cattiva sorte? “Il Milan deve essere forte, domani sera. Affrontiamo una delle squadre migliori al mondo, una delle papabili alla vittoria della Champions, l’ha vinta e lotta ai vertici del campionato inglese. Davanti non ci sarà solo Zlatan, più saremo imprevedibili e sapremo muoverci tra le linee, più pericoli creeremo. Abbiamo imparato tanto dalla gara di andata, conosciamo il ritmo e l’intensità del Liverpool: sappiamo a che livello dobbiamo esprimerci per tenere il ritmo, penso che la squadra sia bene, avremo l’appoggio dei tifosi e credo che ci siano tutte le condizioni per poter giocare una grande partita”. Ci sono stati tanti infortuni muscolari, è qualcosa su cui state riflettendo? “Ci stiamo lavorando, alla lunga può fare la differenza. Sicuramente il giocare tanto incide, ma questo vale per tutti: stiamo cercando di fare di tutto per cercare di preservare i giocatori, di tutelarli, rispetto all’anno scorso sto facendo qualche turnazione in più. Ora dobbiamo stringere i denti, fino al 22 dicembre dobbiamo raccogliere il massimo che possiamo, poi sono sicuro la situazione migliorerà”. Qual è la chiave tattica su cui ha lavorato per mettere in difficoltà Klopp? “All’andata abbiamo subito molto la loro pressione, per poca personalità e poco movimento, soprattutto nella prima mezz’ora. Sarà un aspetto fondamentale: loro ci aggrediranno con grande intensità, ma ora abbiamo conoscenze tali da poter superare la loro prima pressione. Se saremo bravi a farlo, credo che si potranno aprire degli spazi in cui potremo mettere in evidenza le nostre qualità”. Sabato Krunic si è comportato bene come finto nove. È una soluzione che può tornare utile? “Sì, credo di sì. Penso che dobbiamo avere tanti giocatori offensivi, poi non penso che sia fondamentale avere un punto di riferimento statico. E cercheremo di farlo domani sera: Krunic, Diaz, Messias hanno le capacità di lavorare tra le linee e attaccare la profondità. Provate a immaginare la linea difensiva che si ritrova due difensori senza sapere chi marcare. Possiamo sfruttare questa situazione”. Che tipo di consapevolezza vi ha dato la partecipazione alla Champions e cosa vi può dare la partita di domani? “Siamo convinti di due cose: che siamo una squadra forte e che loro sono fortissimi. Noi abbiamo voglia di misurarci con quelli più forti, sono queste le partite che a noi servono in questo momento. Noi vogliamo cercare di vincere e la vittoria deve passare attraverso una partita di sacrificio, di attenzione, di determinazione, di grande lucidità tattica e tecnica”. L’anno scorso dell’Inter si è detto che il grande vantaggio era giocare una sola gara a settimana. Perché per il Milan sarebbe importante giocare l’Europa League?
“L’Inter ha fatto un gran girone di ritorno e molti ne hanno dato la motivazione per l’assenza alle coppe. Non so, probabilmente le loro qualità gli avrebbero permesso di fare lo stesso. Noi pensiamo solo alla partita di domani, l’obiettivo del club è quello di tornare competitivi al massimo livello. Se torneremo in Europa League l’affronteremo nel migliore dei modi possibili, ma quello che conta è la partita di domani: vogliamo affrontare una squadra tra le migliori al mondo e capire dove siamo arrivati”. La presenza di Tomori è stata centrale nel non prendere gol, cosa pensa lei?
“Penso che Tomori sia fortissimo, che abbia bellissime caratteristiche, soprattutto per il mio modo di interpretare le gare. Però Fika ha già risposto: lui a Madrid non c’era e l’importante sono le qualità della squadra”. -
Milan: per sostituire Kjaer si guarda in Premier League; piace molto Christensen
Il Milan inizia a pensare al mercato di gennaio, con l’obiettivo di rinforzare la rosa di Pioli colpita da tanti infortuni durante la stagione. Il primo obiettivo è sostituire l’infortunato Simon Kjaer il quale ha concluso la stagione in anticipo. Fra i tanti nomi usciti secondo alcune nostre indiscrezioni, la dirigenza rossonera sta guardando con molto interesse in Premier League, precisamente in casa Chelsea dove piace moltissimo il difensore danese classe 96 Andreas Christiansen il quale non riesce a trovare molto spazio con Tuchel. I primi contatti ci sono già stati, nelle prossime settimane si proverà l’affondo decisivo con una formula alla Tomori, prestito con diritto di riscatto. Si attendono aggiornamenti.
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Milan, seconda vittoria consecutiva : 2-0 alla Salernitana
Milan che ritrova compattezza e altri tre punti fondamentali in ottica campionato mettendo pressione alle dirette concorrenti che scenderanno in campo questa sera. Milan che archivia la pratica Salernitana nel primo tempo grazie alle reti di Kessie e Saalemakers, permettendo a Pioli di effettuare cambi per gestire le forze in vista della partita decisiva di Champions con il Liverpool. La formazione rossonera arriva a questa partita con la giusta convinzione, malgrado alcuni infortuni. I tifosi rossoneri possono ben sperare.
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Formazioni ufficiali : Milan – Salernitana
Milan (4-2-3-1) : Maignan; Florenzi, Tomori, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bakayoko; Saelemaekers, Diaz, Leao; Pellegri.
Salernitana (3-5-2) : Belec; Veseli, Gyomber, Bogdan; Zortea, L. Coulibaly, Di Tacchio, Schiavone, Ranieri; Ribery, Simy.
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Primavera1: torna al successo il Milan, battuta la Spal 4-1
Dopo tre sconfitte consecutive il Milan torna alla vittoria nel campionato primavera battendo per 4-1 la Spal. Un successo meritato per i rossoneri che dopo lo svantaggio iniziale con la rete di Forapani, iniziano la rimonta. Nel primo tempo per il Milan vanno in rete Alesi e Traore mentre nella ripresa allungano Gala e Rossi. Tre punti che portano il Milan al 15esimo posto in classifica con 11 punti, mentre la Spal resta 12esima con 14 punti.
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Milan: Simon Kjaer out 6 mesi
Arriva il comunicato ufficiale del Milan sull’infortunio occorso al difensore danese Simon Kjaer. Dopo essere stato sottoposto in mattinata ad artoscopia del ginocchio sinistro per la ricostruzione del legamento crociato anteriore e la reinserzione del legamento collaterale mediale, il club rossonero comunica che i tempi di recupero sono stimati in circa 6 mesi.
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Milan, con Kjaer infortunato a gennaio si cerca un difensore
Simon Kjaer si è infortunato al ginocchio sinistro è un’immagine che fa male al Milan e che al tempo stesso lo spaventa. In attesa di conoscere i tempi di recupero del difensore centrale danese è evidente che in casa rossonera siano già iniziate le prime riflessioni in ottica mercato. La domanda è cruciale: ha senso cercare un sostituto durante la finestra di gennaio? E se sì, su quale profilo bisognerebbe puntare? Non è un segreto che Gleison Bremer, 24enne difensore centrale del Torino, sia finito da tempo sul taccuino del Milan (e non solo). Parliamo di un giocatore molto forte nell’uno contro uno, fisicamente roccioso e che conosce ormai alla perfezione il calcio italiano essendo alla sua quarta stagione in Serie A. Ha il vizio del gol (10 finora con la maglia del Toro, ben 5 lo scorso anno, già 2 nel 2021-22) e rappresenterebbe un investimento molto interessante, di prospettiva. Sembra tuttavia complicato strapparlo al Torino a metà stagione: più logico tentare l’affondo a giugno magari inserendo nell’operazione una contropartita tecnica. L’altro nome accostabile al Milan è quello di Mattia Caldara, finito in prestito al Venezia dove sta disputando una buona stagione. Qui, però, i dubbi sono ancora più grossi. L’esperienza in rossonero del difensore bergamasco classe 1994, complice anche un’incredibile serie di infortuni, si è rivelata fallimentare, mentre in laguna l’ex atalantino ha ritrovato continuità di prestazioni e fiducia nei propri mezzi. Lasciare il Venezia a metà stagione per tornare al Milan in veste di comprimario non sembra una soluzione percorribile per un giocatore che si è appena lasciato alle spalle un periodo buio. Attenzione anche alla pista che porta in Ligue 1, molto battuta sotto la gestione Maldini-Massara: il Milan segue ad esempio con interesse Benoit Badiashile, 20enne difensore centrale del Monaco (finito anche nel mirino della Juventus) e Facundo Medina, argentino del Lens classe 1999: quest’ultimo all’occorrenza può anche giocare da terzino sinistro. Si tratta in entrambi i casi di profili giovani, da testare nel nostro campionato.L’ultima opzione prevede l’abbassamento della saracinesca e l’inattività del Milan a gennaio. In questo caso toccherebbe a Pioli tirare fuori il massimo dalle risorse disponibili fino a fine stagione. Al momento, Kjaer escluso, i difensori centrali di ruolo sono Tomori, Romagnoli e Gabbia, con Kalulu adattabile. A questi va aggiunta la soluzione estrema che prevede l’arretramento di Kessié. La coperta, soprattutto in considerazione del rendimento altalenante di Romagnoli e Gabbia, sembra corta. La sensazione, quindi, è che il Milan a gennaio non resterà fermo sul mercato. -
Milan, Pioli: “Mi dispiace tanto per Kjaer. Prima pensiamo alla Salernitana poi il Liverpool”
Dopo la netta vittoria sul Genoa, il Milan è il primo a scendere in campo nella 16esima giornata di Serie A nella sfida, prevista per domani alle 15, contro la Salernitana a San Siro. Stefano Pioli presenta la sfida in conferenza stampa. Ci sono pro e contro di giocare in giorni così ravvicinati? “Abbiamo fatto l’abitudine a questi incontri ravvicinati, abbiamo le nostre tempistiche. I tempi sono sempre corti, ma abbiamostudiato bene i nostri avversari, di recuperare energie e di preparare bene questa partita”. Come ha vissuto l’infortunio di Kjaer? “L’abbiamo vissuto con grande sconforto, conosciamo le qualità del giocatore e lo spessore della persona. La sua presenza in squadra è molto importante per carisma, personalità e il saper dire le cose al momento giusto. Siamo molto vicini a Simon, siamo preoccupati per lui, ma anche consapevoli che tutto andrà bene e che superare queste difficoltà perché è una persona forte”. Come proseguono i percorsi di crescita di Leao e Pellegri? “Per Leao è il percorso giusto, ha voglia di fare; deve insistere ad avere maggiore presenza e cattiveria in aria, giocando con forza e convinzione con le sue qualità. Pellegri sta bene: è a disposizione così come Ibra, vedremo che scelte fare”. Che partita sarà domani? “La partita di domani è importante per dare continuità. Abbiamo un’altra occasione per. dimostrare che siamo una squadra forte. L’avversario è difficile, molto fastidioso nella fase di non possesso, ti vengono a prendere con aggressività e convinzione. Sarà una partita che vogliamo fare bene”. Cosa si aspetta dal mercato dopo l’infortunio di Kjaer? “Se verrà confermato il suo infortunio lungo, è chiaro che credo che ci sarà bisogno di un intervento, ma lo faremo solamente per cercare di migliorare la squadra: vale il discorso cambiare per migliorare. La società, nel caso, si farà trovare pronta”. Cosa significa non fare il compitino? “Ci sono squadre diverse: noi dobbiamo andare sempre a mille all’ora. È il nostro modo di giocare e ci piace; richiede tante energie e tanta intensità mentale, che ci faccia andare oltre i nostri limiti e le difficoltà delle partite. Noi per giocare bene dobbiamo andare forte, gestendo la palla con velocità; quando non ci riusciamo, ci affidiamo alle giocate individuali e non sempre le domeniche sono le migliori possibili. È il collettivo che deve sostenere il singolo giocatore”. È importante avere più scelta in più reparti? “Sono tutti titolari. Le scelte le faccio io, ma poi le fanno i giocatori con le prestazioni. Le gerarchie sono momentanee e sono dovute alle prestazioni e alla condizione”. Che ricordo ha della sua esperienza a Salerno? “Di Salerno ho un bellissimo ricordo, una città calorosa e appassionata. È un bell’ambiente, ma domani saranno rivali e cercheremo di batterli”. Dove si dovrebbe intervenire sul calendario? “Si gioca troppo, è evidente. La salute dei calciatori è fortemente a rischio e vale per tutti. Quando si parla di turn over non è turn over – che per me non esiste, per me sono tutti titolari – diventa inevitabile: bisogna per forza far rifiatare i giocatori dal punto di vista fisico e mentale. È difficile capire come sistemare il calendario”. Il mese di dicembre è quello più delicato da quando è al Milan? “Ho passato, soprattutto all’inizio, dei mesi più difficili. Poi se alleni al Milan tutti i mesi sono difficili, ma è giusto perché noi abbiamo alzato il livello ed è quello che volevamo. Ma poi: chi l’avrebbe detto che potevamo perdere con Fiorentina e Sassuolo, con tutto il rispetto per loro. Tutte le partite sono difficili”. È possibile toccare le stesse corde toccate alla fine della scorsa stagione dopo i due ko contro Sassuolo e Lazio? “Utilissimo. Avremo tante possibilità di vincere la partita se faremo un’ottima fase difensiva”. Come valuta Kalulu? “Ha personalità, deve migliorare tanto perché è giovane. Il suo bagaglio non è ancora così pieno di nozioni: deve capire.alcune situazioni sul campo. Il fatto che possa giocare bene in due ruolo ci aiuta tanto”. Che differenza c’è tra Saelemaekers e Messias? “Hanno caratteristiche diverse. Tutti e due possono giocare bene tra le linee, ma l’importante è continuare a lavorare con questa disponibilità; oltre ai due attaccanti puri, gli altri devono essere”. Nella gestione di Diaz, è meglio che giochi per essere al meglio o che sia preservato? “Quando un giocatore sta bene è meglio che giochi. Deve trovare più precisione e qualità. Lui ha le qualità per fare il passaggio filtrante, deve essere molto pericoloso. È lì che possiamo permetterci di sbagliare ed è in quelle giocate che dobbiamo forzare: se facciamo la cosa giusta risolviamo le partite”. Punto sugli infortunati. “Abbiamo recuperato Bennacer, oggi si è allenato con la squadra. Quello che sta più avanti è Castillejo, mentre Calabria, Rebic e Giroud stanno meglio”. Chi ha allenato Messias dice che possa essere un’ottima punta centrale… “Credo che lui e Diaz sarebbero una bella coppia d’attacco: non si darebbero punti di riferimento agli avversari e sanno attaccare la profondità. Potrebbe essere una soluzione”. Dove sarà la chiave del match contro la Salernitana? “La chiave è gestire bene il possesso con velocità per trovare le soluzioni per superare una difesa così compatta”. Cosa dirà ai giocatori per evitare che pensino al Liverpool? “Non c’è bisogno del mio intervento, li conosco. Non veniamo da 13 vittorie consecutive, ma da qualche difficoltà in campionato. Dobbiamo star lì, approcciare bene la partita. Incontreremo delle difficoltà che dovremo superare con la qualità del gioco. Io la motivo sempre la squadra, a volte davanti alla cinepresa, altre volte negli spogliatoi”.