Dopo la sconfitta di Anfield, il Milan torna in Champions League a casa sua. Domani sera, i rossoneri ospiteranno l’Atlético Madrid nella seconda giornata della fase a gironi. Stefano Pioli presenta la partita in conferenza stampa. Prima domanda: siete una squadra molto giovane, ma che sembra adulta nel modo di porsi. È così? “Stiamo facendo le nostre esperienze, siamo stati molto bravi nel nostro percorso a sfruttare ogni situazione per fare qualcosa di meglio. Siamo giovani e questo ci dà tanti vantaggi: dove non possiamo arrivare con l’esperienza ci arriviamo con le idee, l’energia, l’entusiasmo. Come quello che ci daranno i tifosi a San Siro”. Il girone è difficilissimo, domani arrivano i campioni di Spagna. L’Atletico è in un momento no, ma resta una squadra fortissima. Come si batte questo Atletico? “Non sono tanto d’accordo sul momento no, fino a sabato erano ancora imbattuti e sono ancora nei primi posti della Liga. È una squadra molto forte, ha un allenatore preparato e giocatori di grandissimo livello, pronti a colpire al minimo errore. Dobbiamo cercare di essere attenti e concentrati per tutti i 90 minuti”. Dopo Anfield, sia lei che Ibrahimovic avete detto che partite così insegnano cosa è la Champions. In cosa dovete migliorare ancora per essere all’altezza? “Il livello è molto alto, in queste partite abbiamo visto che i particolari fanno la differenza. Abbiamo preso gol per qualche disattenzione e qualche errore tecnico, dobbiamo giocare a un livello molto alto. Giocare semplice, veloce, senza sbagliare le scelte perché ti possono colpire da un momento all’altro. Parliamo di avversari che giocano da anni in Champions, hanno fatto finali. Credo che l’esperienza di Liverpool ci possa servire per essere più pronti e competitivi contro una squadra molto forte”. Come ha visto Giroud con lo Spezia? Quali sono le sue condizioni? “È chiaro che ai nostri livelli perdere due settimane di preparazione ti fa calare di ritmo e condizione. Il minutaggio a La Spezia è stato utile a farlo migliorare di condizione e sicuramente crescerà nelle prossime partite”. Siamo solo alla seconda giornata. Ma può essere già decisiva per la qualificazione? “Sicuramente non mi mancheranno la voglia e l’entusiasmo, sappiamo che torniamo davanti ai nostri tifosi, in una competizione che abbiamo voluto con tutte le nostre forze. Sarà importante, ma non decisiva. Sicuramente vogliamo togliere lo zero dalla classifica, questo sì”. Theo Hernandez è alla terza stagione al Milan. Forse a livello difensivo ci si aspetterebbe qualcosa in più? “Credo che stia crescendo, domenica ha fatto una partita molto attenta ed efficace soprattutto sotto questo punto di vista. È stata una partita tra le migliori a livello di completezza, è chiaro che le sue qualità offensive sono note a tutti e anzi sta variando il suo gioco sotto questo punto di vista. Credo che stia arrivando ad altissimi livelli”. Ieri è tornato ad allenarsi Kjaer, può farci il punto su chi recupera per domani? “Credo che per Kjaer e Florenzi saranno importanti gli allenamenti di oggi pomeriggio e domattina, vedremo se saranno disponibili. Per gli altri diventa più difficile e sarà più probabile dopo la sosta”. Simeone è da anni alla guida dell’Atletico. Pensa di poter fare qualcosa del genere al Milan? “Nella mia testa il rapporto che ho creato col club, con i miei giocatori e con l’ambiente Milan non ha scadenza. Abbiamo le stesse ambizioni, la stessa voglia di ottenere il massimo da ogni partita. Poi pensiamo alla partita di domani, che è molto importante ed è da affrontare con energia ed entusiasmo, sapendo che servirà una partita di altissimo livello”.
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Milan, vittoria con il brivido : 2-1 allo Spezia
Questo Milan non si ferma più : dopo il pareggio importante con la Juve e i tre punti con il Venezia, ecco arrivata la vittoria con lo Spezia al Picco, dove l’anno scorso ne uscì sconfitto. Un Milan rimaneggiato, visto anche l’impegno di Champions contro l’Atletico, non riesce a sfruttare le palle gol create nel primo tempo. Nel secondo, subito un Milan intraprendente trova la rete del vantaggio con Maldini, al suo primo esordio da titolare. Un gol romantico che rievoca le gesta di papà Paolo e nonno Cesare. Milan che non si ferma e cerca di chiuderla, ispirato soprattutto da Leao, che però viene fermato dal palo. La doccia fredda sembra arrivare al minuto 80 quando Verde pareggia grazie ad un tiro deviato. Pioli opta per i cambi, dentro il bimbo prodigio Diaz che riporta avanti i rossoneri e regala la vittoria.
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Primavera1:l’Atalanta batte il Milan 2-0
Bella vittoria dell’Atalanta che ha sconfitto per 2-0 un Milan sempre più in crisi nella quarta giornata di campionato primavera. A decidere il match sono stati Scalvini e Sidibe entrambi andati a segno nel primo tempo. Il Milan invece è apparso ancora giù di corda senza riuscire a creare grandi pericoli. Con questo successo l’Atalanta sale al terzo posto in classifica con 7 punti, mentre il Milan resta nelle zone basse con soli 2 punti.
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Formazioni ufficiali : Spezia – Milan
SPEZIA (4-3-3): Zoet; Amian, Hristov, Nikolaou, Bastoni; Bourabia, Sala, Maggiore; Antiste, Nzola, Gyasi.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Romagnoli, Tomori, Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Maldini, Rebic; Giroud
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Milan, Pioli: “Prima pensiamo allo Spezia poi all’Atletico. Fondamentali le 5 sostituzioni”
Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida fuori casa contro lo Spezia. Quanto è importante la presenza dei tifosi? “Insieme ai tifosi abbiamo più energia ed entusiasmo. Siamo partite bene in casa, ma siamo solo all’inizio. Domani giochiamo in trasferta contro una squadra da rispettare molto”. State pensando alla partita dell’anno scorso a La Spezia? “Non siamo andati a Torino pensando alla vittoria per 3-0 dell’anno scorso. Domani dovremo giocare con le nostre caratteristiche”. Diaz potrebbe riposare? “Sta bene. Domani è una gara importante, mettere in campo come sempre la squadra migliore. E’ importante chi inizia la partita, ma è ancora forse più importante chi entra dopo”. Che partita sarà domani? “Le qualità dei giocatori fanno la differenza. Per fortuna abbiamo tanti giocatori di qualità. Domani dovremo fare la partita e cercare le giocate di qualità per risolverla”. Come sta Giroud? “Verrà convocato. L’ho visto bene, sarà della partita, vedremo se dall’inizio o a partita in corso”. Come ha visto Pellegri? “Bene, ha caratteristiche che possono essere importanti per noi”. Preoccupato per gli infortuni? “Dall’inizio della stagione abbiamo avuto solo due infortuni muscolari, cioè Kessie e Krunic. Gli altri sono stati infortuni da affaticamento. Calabria domani sarà disponibile. Gli altri sono stati traumi che hanno portato a infiammazioni. Messias è arrivato con qualche problema, ma ora li sta superando. Spiace non avere tutti a disposizione, ma ho una rosa forte”. La squadra è matura per arrivare in fondo? “Sì, nelle interviste dicono di poter vincere ogni partita. Siamo giovani, ma siamo cresciuti tanto a livello di maturità. Dobbiamo pensare ad una partita alla volta. In Italia c’è grande competitività, quindi dobbiamo essere sempre al 100%”. Ti aspettavi questo Napoli? “Mi aspettavo questo Napoli, è cambiato poco e ha aggiunto Anguissa che è forte. E’ tra le migliori squadre del campionato, ha una rosa profonda. Che il Napoli fosse una pretendente per lo scudetto me l’aspettavo. La concorrenza per i primi quattro posti sarà tanta. Sono contento della mia squadra, la rosa è di alta qualità e ho tante soluzioni”. State cercando un terzo portiere dopo l’infortunio di Plizzari? “No, siamo a posto così. Andremo avanti così”. Che difficoltà ci saranno domani? “Non so le misure, ma in campo ti accorgi che il campo di La Spezia è un po’ più piccolo. Sarà una gara di grande intensità, dovremo occupare bene gli spazi. Dovremo essere lucidi e veloci, lo cercheranno di toglierci il tempo delle giocate”. Cos’ha Florenzi? “Non ci sarà per un trauma contusivo al ginocchio. Non riusciva ad allenarsi stamattina, spero possa esserci martedì. Non è ancora al 100%, ma è un giocatore intelligente, conto molto su di lui. Spero possa arrivare presto al 100% della forma”. Può essere la stagione di Leao? “L’ultimo tassello sarà diventare più concreto a livello di assist e gol. E’ migliorato tanto, è sempre più dentro la partita, gli manca questo tassello che è molto importante”. Farai turnover domani? “Tutti quelli che hanno giocato mercoledì sono promossi. Abbiamo giocato bene e subito poco. Quando tutti stanno bene, le mie sono solo scelte tecniche. Domani metterò in campo la formazione migliore”. In attacco avete tanti giocatori con caratteristiche diverse. “E’ stimolante per me avere così tanta scelta. Io devo sfruttare al massimo i miei giocatori e le loro qualità. Anche per loro è motivante e bello perchè non è mai monotono, a noi piace sempre provare cose diverse”. Quanto sono importanti le 5 sostituzioni? “Sono importantissimi, lo dico da tempo. Soprattutto ora che giochiamo ogni 3 giorni. Non è mai la quantità dei minuti in cui uno gioca, ma la qualità in cui uno gioca. Io metterei il tempo effettivo e time-out. E un’altra regola che mettere per avere un gioco più offensivo è che dopo che si supera la metà campo non si può tornare indietro”. In carriera hai avuto due portieri francesi come Lafonte e Maignan.. “Lafonte lo aveva scelto la Fiorentina prima che io arrivassi. Maignan lo abbiamo seguito a lungo, da quando lo abbiamo incontrato l’anno scorso con il Lille. Sono felice di allenarlo, è un giocatore molto scrupoloso. Sta facendo bene, è un piacere lavoro con lui. L’anno scorso mi piaceva tanto perchè parlava tanto e lo sta confermando anche qui”. Cosa non può mancare domani? “L’anno scorso a La Spezia era mancato tutto. Domani dobbiamo subire poco ed essere pericolosi. Dobbiamo avere le idee chiare e giocare con i ritmi giusti”.
Qual è il ruolo di Leao? “Quando l’ho ritrovato l’8 luglio ho trovato un giocatore diverso, molto voglioso di lavorare e più maturo. A sinistra sta facendo bene, quella può essere la sua mattonella preferita”.
Avete preso solo 4 ammonizioni finora… “Non siamo una squadra che aspetta, significa quindi che non sbagliamo i tempi di pressione. Mi piace tanto anche che non prendiamo cartellini per le proteste, dobbiamo pensare solo a giocare e non sprecare energie in proteste”.
Cosa deve fare domani il Milan domani? “Lo Spezia ha giocato bene contro la Juventus, poteva andare avanti anche 3-1. Dovremo essere bravi ad alternare le situazioni, in primis recuperare palla alti. Vedremo che partita faranno”.
– Termina così la conferenza stampa di Stefano Pioli
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Milan, Gazidis: “A ottobre il Milan dovrà rispondere al Fair Play finanziario”
Ivan Gazidis, AD rossonero, ha rilasciato una lunga intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera, nella quale ha parlato così del progetto giovani del Milan: “La mia esperienza inizia negli Usa, là il successo della Mls dipende proprio dal formare giovani calciatori americani. In Premier abbiamo rinnovato completamente il percorso di sviluppo dei calciatori inglesi, ai club venivano dati incentivi per sviluppare le Academy ma dovevi soddisfare standard molto. All’Arsenal è stato investito tanto denaro in un programma dai 9 ai 16 anni: abbiamo scelto uno staff totalmente internazionale. I giocatori che all’epoca avevano 12 anni, ora sono i nazionali Saka, Sancho… La filosofia era quella non di proteggerli dalla competizione, al contrario di esporli: quindi non l’obbligo di avere un certo numero di giocatori inglesi in squadra, ma l’obbligo di rispettare certi standard, così i giocatori inglesi dovevano essere all’altezza. Nessuno può pensare oggi di vincere solo con campioni già affermati. Credo che il calcio italiano sia un po’ conservatore, come quello inglese 10 anni fa, deve guardare non solo avanti ma anche fuori, ci sono idee interessanti in giro. Però qualcosa sta cambiando, la Nazionale lo dimostra”. Il dirigente rossonero ha poi spiegato qual è la forza di questo Milan: “Do molto credito alla leadership di Pioli, un uomo curioso, che segue come il calcio si evolve, ma anche alla fame dei giocatori. Il calcio è anche un gioco mentale. Ho letto un libro molto interessante, The captain class, parla del tiro alla fune: ci sono degli studi, quando una persona tira contro un’altra sviluppa una certa forza, quando ci sono otto persone da una parte e otto dall’altra scopriamo che il singolo ce ne mette di meno. Perché in un angolo del cervello pensa che qualcun altro si farà carico della sua responsabilità. Ci sono giocatori la cui influenza va oltre la performance in campo, si sviluppa nel 5% che danno in più a tutti gli altri. Ibra è così. Ma anche Kjaer è un leader e, con stili diversi, Kessie e Bennacer”. In merito alle aspettative e agli obiettivi del club rossonero, Gazidis ha poi dichiarato: “A noi piacciono le alte aspettative! Puoi arrivare primo o quinto ma quello che conta è mostrare che si può avere fiducia nel club. Siamo stati fra i pochi al mondo nelle condizioni di poter investire quest’estate, il Milan sta crescendo dal punto di vista economico e la gente sta tornando ad essere orgogliosa di essere milanista. Quello che conta è costruire questo senso di appartenenza, altrimenti si tratta solo di stare a guardare dei milionari che prendono a calci un pallone”. Non poteva infine mancare il tema del nuovo stadio che il Milan vuole costruire con l’Inter. Ecco il pensiero dell’ad milanista: “Noi siamo pronti. Prima lo facciamo, prima Milano avrà non solo uno stadio a livello mondiale, ma due squadre a livello mondiale. Sarà importante anche per la città: la gente verrà a Milano e sarà uno dei posti che vorrà visitare, come il Duomo”.
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Milan, Hernandez: “Con lo Spezia altri 3 punti. Puntiamo allo scudetto”
Con un gol e un assist per Brahim Diaz, Theo Hernandez ha cambiato il volto della sfida contro il Venezia, permettendo al Milan di conquistare altri 3 punti e raggiungere l’Inter in testa alla classifica: “Il balletto con Brahim è stato divertente. Aveva chiesto di farne uno se avesse segnato e lo abbiamo fatto”. Complimenti a Bennacer: “Ha dato una palla fantastica, ma anche io merito i complimenti”. Difficoltà fino al suo ingresso in campo: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, ma i cambi del mister hanno modificato le cose”. Consapevolezza: “Dobbiamo vincere queste partite, tutte. Ora sabato con lo Spezia serviranno altri tre punti. Obiettivo Champions? Noi giochiamo per qualcosa di più, per vincere lo Scudetto”.
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Milan che risolve la partita nel secondo tempo : 2-0 al Venezia
Il turnover fatto da Pioli non dà gli effetti sperati. Primo tempo che si rivela tatticamente bloccato, con il Venezia che si difende con ordine e Milan che non appare intenso e dinamico come le ultime uscite. Sono zero i tiri in porta della squadra rossonera a fine primo tempo. Pioli opta per i cambi che svoltano la partita. Diaz innescato da Saalemakers realizza la rete del vantaggio, mentre nel finale è Theo Hernandez a chiuderla definitivamente. Milan che non rallenta il suo percorso, si dimostra compatto e capace di risolvere partite come quelle di stasera.
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Formazioni Ufficiali: Milan-Venezia
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Gabbia, Romagnoli, Ballo Toure; Tonali, Bennacer; Florenzi, Brahim, Leao; Rebic. Allenatore: Pioli.
VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Ebuhei, Caldara, Ceccaroni, Molinaro; Peretz, Vacca, Busio; Aramu, Forte, Johnsen. Allenatore: Zanetti.
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Milan, Maignan: “Non sono una vittima del razzismo”
Dopo i riprovevoli cori razzisti nei suoi confronti, Mike Maignan, portiere del Milan, ha rotto il silenzio con un duro post Instagram contro il razzismo. Queste le dichiarazioni: “Domenica sera all’Allianz Stadium i tifosi della Juventus mi hanno preso di mira con insulti e grida razziali. Cosa volete che dica? Che il razzismo è sbagliato e che questi sostenitori sono stupidi? Non si tratta di questo. Non sono né il primo né l’ultimo giocatore a far accadere questo. Finché questi eventi vengono trattati come “incidenti isolati” e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora. Cosa stiamo facendo per combattere il razzismo negli stadi di calcio? Credete davvero che sia efficace? Faccio parte di un club che si sforza di aprire la strada opponendosi a tutte le forme di discriminazione. Ma bisogna essere più numerosi ed essere uniti in questa battaglia per la società che va oltre il calcio. Nei procedimenti, le persone che decidono sanno cosa si prova a sentire insulti e pianti che ci relegano al rango di animali? Sanno cosa fa per le nostre famiglie, per i nostri cari che lo vedono e che non capiscono che potrebbe ancora succedere nel 2021? Non sono una “vittima” del razzismo. Sono Mike, in piedi, nero e orgoglioso. Finché possiamo dare la nostra voce per cambiare le cose, lo faremo”.