Tag: Milan

  • Milan, Okafor in uscita c’è il Lipsia

    Milan, Okafor in uscita c’è il Lipsia

    Il giocatore del Milan Okafor classe 2000, potrebbe lasciare il club rossonero già in questa sessione del calciomercato invernale di gennaio.

    C’è in corso in queste giornate una trattativa tra il Milan con il Lipsia, in Bundesliga appunto per Okafor. Ricordiamo però che il giocatore ha un contratto con il Milan fino al giugno del 2028. Il trasferimento quindi può avvenire in prestito.

     

  • Milan, Conceicao: “Diamo continuità”

    Milan, Conceicao: “Diamo continuità”

    Sergio Conceicao allenatore del Milan affronta l’Inter in finale di Supercoppa italiana. Il tecnico portoghese parla in conferenza stampa.

    Come sta e come sta la squadra?

    “Meglio, e spero che la squadra stia meglio di me. Abbiamo un giorno di riposo e stiamo preparando la partita, l’Inter è una squadra forte, abituata a vincere, con lo stesso allenatore, con giocatori che giocano insieme da tanto tempo. È una bella cosa per loro, noi dobbiamo pensare a noi stessi: è tutto difficile, ma nelle difficoltà dobbiamo essere uomini tutti, non possiamo dimenticare che ci guardano tutti i tifosi. Non possiamo neanche dimenticare di avere 4-5 giocatori che non sono al top”.

     

    Primo derby in Italia contro una delle sue squadre da calciatore. La sente diversamente?

    “No, io ho rispetto per tutte le squadre con cui ho giocato. Mio figlio gioca nella Juve, il sentimento è uguale a prescindere dall’avversario: i sentimenti li ho per i miei giocatori, ho tanta voglia di preparare bene le cose, perché loro possano battere una squadra forte. È la cosa più importante che abbiamo in testa, la base deve essere la nostra ambizione. Ci sono due partite per vincere un titolo, abbiamo fatto un passo e dobbiamo fare l’altro: speriamo che vada bene, ma abbiamo fiducia”.

     

    Inzaghi ha citato Eriksson, molti allenatori da quella Lazio. Quanto ha influito questa esperienza?

    “Sicuramente tanto, ho avuto tanti bravi allenatori. Eriksson aveva una relazione fantastica con i giocatori, non l’ho visto mai arrabbiato, diventava rosso. Ho Sven nel cuore e tutti i giocatori di quella squadra. Ho avuto Sacchi e Malesani, amo l’Italia e la giudico la mia seconda casa perché sono arrivato da giovane e ho vissuto tempi meravigliosi. È un piacere e un onore essere arrivato in Italia ad allenare una squadra storica come il Milan”.

     

    Come sta Leao?

    “Ci alleniamo nel pomeriggio e valutiamo, sicuramente non ha 90 minuti ma vedremo se potrà giocare o meno”.

     

    Ha parlato con il nutrizionista?

    “Sì, è una persona importante per la nostra squadra. Do peso a tutti i dettagli, i giocatori hanno bisogno di stare al 100%”.

     

    Si sente fortunato a iniziare con Juve e poi Milan?

    “Fortunato? La fortuna non arriva se non lavori, poi serve ed è normale. La fortuna arriva se hai talento, se sei serio, se hai tanta voglia. Anche al lotto se resti a casa e preghi non lo vinci. Dobbiamo impegnarci”.

     

    Il suo rapporto con Inzaghi? Vi stringerete la mano dopo la gara?

    “Sicuramente. Ci sono episodi che capitano in partita, c’è sempre rispetto: siamo uomini di calcio, abbiamo giocato insieme e ci vogliamo bene. Sarà mio amico sia prima che dopo la partita”.

     

  • Inter, Simone Inzaghi: “Conceicao un amico”

    Inter, Simone Inzaghi: “Conceicao un amico”

    Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha parlato alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro il Milan:

    “Domani c’è in palio il primo trofeo stagionale, ci teniamo a far bene sapendo che troveremo delle difficoltà contro una squadra che ha vinto in semifinale con la Juve. Ci vorrà una grande Inter”.

    Che Milan ti aspetti?

    “Conosciamo Conceicao, è molto preparato: le sue squadre sono verticali, veloci e non mollano mai e l’abbiamo visto con la Juve. Nel secondo tempo sono saliti e hanno conquistato la finale”.

    Rispetto al 2023 è tornata la sua Inter, il Milan è cambiato. Questo va tenuto in conto?

    “Assolutamente. Quella fu una grande finale giocata sempre qui a Riad, con una formula diversa perché era una gara secca. Al di là dei precedenti dovremo cercare di fare una grande partita per vincere il primo trofeo”.

    Lautaro ha segnato in tutte le finali. Gli ha ricordato questo?

    “Lui si ricorda tutto, è molto attento. Lui sta facendo benissimo, è il capitano e il leader e l’altra sera ha fatto una grande gara. Sappiamo che per gli attaccanti è importante fare gol, a me basta che continui a fare queste prestazioni”.

    Chi sostituirà Thuram?

    “Thuram ha avuto un piccolo affaticamento, oggi vedremo la situazione e si riuscirà a muoversi e fare qualcosa con noi ma sicuramente non ci prenderemo rischi. Vedremo come andrà l’allenamento, ma abbiamo giocatori che possono sostituirlo nel migliore dei modi”.

    Che impressione ha fatto il Napoli?

    “Sarà un campionato avvincente. Ieri il Napoli ha dato l’ennesima dimostrazione di forza, l’Atalanta la conosciamo benissimo e le altre dietro potranno reinserirsi con una striscia di vittoria. Sarà molto avvincente”.

    Si sente l’uomo dei record?

    “Quello fa piacere, ma come ho detto l’importante è lavorare bene dove si lavora. Io sto molto bene qua all’Inter, mi sento stimato da tutti. Domani possiamo vincere un trofeo, siamo qui per questo e abbiamo una grande occasione contro una grandissima squadra”.

  • Milan, per Rashford il Manchester Utd apre al prestito

    Milan, per Rashford il Manchester Utd apre al prestito

    Il Milan potrebbe fare un interessante colpo di mercato in questa sessione invernale di gennaio. Si tratta di Rashford del Manchester United.

    Infatti, i Red Devil hanno aperto alla cessione in prestito con diritto di riscatto dell’attaccante inglese classe 1997 al club rossonero. Per lui per adesso 4 gol in 15 presenze.

    C’è da dire che Rashford però negli ultimi due anni ha avuto un calo di rendimento. Il Barcellona infatti per adesso non sembra interessato al giocatore.

     

  • Primavera, Milan – Lazio termina a reti bianche

    Primavera, Milan – Lazio termina a reti bianche

    La partita del Campionato Primavera Milan – Lazio si è conclusa con il risultato di 0-0. Una partita che ha offerto poche emozioni e poche vere occasioni da rete.

    La sfida quindi è terminata a reti bianche. Un punto che non serve a nessuna delle due squadre che così rischiano di perdere così contatto dalle primissime posizioni delle classifica.

     

  • Supercoppa, il Milan vince in rimonta e va in finale

    Supercoppa, il Milan vince in rimonta e va in finale

    La seconda semifinale di Supercoppa italiana tra Milan – Juventus si è conclusa con il risultato di 2-1 in favore della squadra rossonera di Conceicao che debutta davvero alla grande sulla panchina del Milan.

    Al 21′ Yildiz porta in vantaggio i bianconeri che poi commettono l’errore di non chiudere la sfida. La squadra di Thiago Motta si divora una serie di gol incredibili. Maignan tiene ancora in gioco il Milan. Al 71′ Pulisic su calcio di rigore, trova il pareggio per i rossoneri. Poco dopo, al 76′ una sfortuna autorete di Gatti porta inaspettatamente il Milan in vantaggio. L’assalto finale della Juventus non porta al pareggio e il Milan così va in finale.

    La finale di lunedì 6 gennaio 2025 sarà il derby Inter – Milan.

     

  • Juventus, Locatelli: “Con il Milan sfida speciale”

    Juventus, Locatelli: “Con il Milan sfida speciale”

    Manuel Locatelli, ex della partita, è il giocatore scelto dalla Juventus per affiancare Thiago Motta in conferenza stampa ed ecco di seguito le sue parole.

    Quali sono le insidie maggiori del Milan?

    “È una squadra forte, con grandi individualità. Davanti sono molto forti e hanno un allenatore nuovo, che darà sicuramente energie. Noi dobbiamo concentrarci su di noi e sulla nostra partita”.

    Come ti sei trovato in difesa?

    “Bene, sono a dimostrazione della squadra in ogni partita e in ogni posto”.

    Con Danilo sul mercato la fascia di capitano ti responsabilizza?

    “È un onore e un privilegio, io sono juventino da sempre: indossare la fascia è una cosa che non riesco a descrivere a parole, ne sono felice”.

    Cosa serve di diverso rispetto alla partita di campionato?

    “Sicuramente non può finire in pareggio… Vogliamo vincere per avvicinare il trofeo, loro hanno cambiato allenatore e giocheranno diversamente. Dobbiamo fare una partita di grande intensità, con tanta voglia, per provare a vincere”.

    Il pareggio con la Fiorentina è stata particolare. Questa può essere un’opportunità ulteriore di crescita?

    “Chiaramente sì, giocarsi un trofeo con questa maglia è sempre un’opportunità. Dobbiamo sempre avere la voglia di vincere”.

    Cosa significherebbe per te e per tutto il gruppo vincere questo trofeo?

    “Il punto di partenza c’è stato in estate quando ci siamo ritrovati. Ora siamo in una fase di crescita e può essere l’opportunità di portare a casa un trofeo”.

    È una partita da dentro o fuori, si prepara in modo diverso?

    “Non ci sono possibilità di errore, sono partite che si decidono sui dettagli. La cosa che non ci deve mai mancare è l’atteggiamento, ce lo chiede sempre il mister. Deve essere la base”.

    Cosa si prova alla vigilia di una gara che può avvicinare un trofeo?

    “Siamo carichi e motivati, ogni trofeo fa parte della storia della Juve. È un’opportunità che abbiamo, dobbiamo fare un passo alla volta”.

    Che accoglienza avete ricevuto in Arabia?

    “Una grande accoglienza, speciale. È bello che la Juve sia tifata in tutto il mondo, vogliamo vincere anche per i nostri sostenitori locali”.

    Cosa pensi dello sviluppo del calcio saudita?

    “È un calcio in via di sviluppo, sarà sempre più importante a livello internazionale”.

  • Juve, Thiago Motta: “Non pensiamo al mercato”

    Juve, Thiago Motta: “Non pensiamo al mercato”

    La Juventus domani giocherà in Supercoppa italiana, il tecnico Thiago Motta presenta la sfida in conferenza stampa.

    È anche la partita fra Conceicao padre e figlio. Schiererà Francisco dall’inizio?

    “Vedremo se giocherà o meno, è motivato per fare bene sia dall’inizio sia a gara in corso. Penso che non cambi nulla per lui, affrontare una grande squadra è l’unica cosa che deve fare”.

    Koopmeiners più arretrato o come sotto punta?

    “Può fare entrambi i ruoli e lo ha già dimostrato, però può anche partire dalla panchina e contribuire in corso d’opera, come tutti gli altri”.

    Per la Juve vincere non è importante ma l’unica cosa che conta. Per un gruppo giovane quanto può essere importante conquistare un trofeo “facile” perché di breve durata?

    “Anzitutto non ho mai visto una squadra entrare in campo per perdere. Domani è una competizione diversa, perché abbiamo di fronte una partita dove continui o vai fuori. Daremo il massimo per andare avanti”.

    Francisco Conceicao definisce il suo un calcio libero. Dal padre si aspetta un Milan più leggero?

    “Francisco ha libertà su un contesto dove deve rispettare certe cose, perché la squadra funzioni. È un gioco collettivo, esiste la libertà in alcuni momenti per poter esprimere tutte le sue qualità ma poi ci sono tante cose da rispettare. Il Milan è una grande squadra con buoni giocatori, con un allenatore che arriva adesso e che può fare bene. Daremo il massimo in campo”.

    Da giocatore ha vinto otto supercoppe. Conta questa esperienza?

    “Sono partite belle da giocare, vogliamo rimanere e competere a questo livello. Non abbiamo un giocatore che non vuole entrare in campo per esprimere il suo calcio. Sono momenti belli e da vivere nel giusto modo, la parte emotiva deve essere sotto controllo”.

    Come si aspetta il Milan dopo il cambio di allenatore?

    “Noi di sicuro saremo pronti perché sappiamo cosa dobbiamo fare contro una grande squadra, abituata a competizioni importanti. Conterà quello che saremo noi e non quello che saranno loro”.

    Cosa deve fare la differenza domani?

    “Alla fine in una partita di calcio tutto fa la differenza, a partire dai piccoli dettagli: come ho detto prima dovremo essere concentrati e determinati a essere la miglior versione di noi stessi, a migliorare quello che non ha funzionato e dare continuità rispetto a quello che abbiamo fatto bene”.

    A che punto del percorso di crescita è Yildiz?

    “All’inizio, è un giocatore giovane, di 19 anni. Riesce a fare cose importanti, perché ha grandi qualità, deve continuare a crescere e imparare a fare quello che dice l’allenatore, sfruttando anche i tanti esempi positivi. Uno è Locatelli: la sua maniera di comunicare con i compagni è ottima”.

    Quanto tiene al suo primo titolo da allenatore?

    “Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questa professione. Però per me oggi non è un’ossessione, devo essere tranquillo e convinto della nostra forza. Domani abbiamo una bellissima partita con rispetto verso l’avversario e la voglia di imporre il nostro gioco”.

    Cosa pensa di Tomori?

    “Non parlo di giocatori altrui, parlo dei miei. Ho parlato in modo collettivo, il Milan ha tanti giocatori forti ed è evidente per tutti. Rispondo sui miei giocatori, non sugli altri”.

    Che accoglienza avete ricevuto?

    “Vi ringrazio per l’accoglienza, siamo in un posto ottimo per fare il nostro lavoro e non possiamo lamentarci. Il cambio di allenatore del Milan chiaramente porterà qualcosa di nuovo, avevano già un grandissimo allenatore per cui ho rispetto. Noi siamo pronti a tutto, questa è la cosa più importante”.

    Sta seguendo il campionato saudita?

    “Sicuramente sta crescendo tanto, non posso dare un’opinione approfondita perché non ho seguito tante partite. Ma di sicuro crescerà in fretta”.

    Juventus che non perde ma anche non vince. Come mai?

    “Sono d’accordo che non perdiamo, ma non è vero che non vinciamo mai. Fa parte del gioco: alle volte abbiamo meritato, altre meno. Ci sono stati momenti diversi, per esempio contro la Fiorentina abbiamo fatto tante cose molto bene e ci è mancato di chiudere la partita, in altre partite le cose sono andate diversamente e fa parte del gioco. Di sicuro non siamo soddisfatti e la classifica dice che dobbiamo migliorare, perché non vogliamo rimanere in quella posizione. Ma siamo concentrati in questa competizione, corta e importante, per raggiungere la finale”.

    Cosa promette ai tifosi?

    “Non credo alle promesse ma ai fatti, prometto impegno massimo nelle cose che stiamo facendo. Vogliamo portare sempre più in alto una maglia importante e prestigiosa, un club che tantissime persone seguono. Sentiamo questo sostegno ogni giorno, ci dà stimoli in più per fare le cose nel modo giusto”.

  • Milan, Conceicao: “Sono contento di essere qui”

    Milan, Conceicao: “Sono contento di essere qui”

    Conçeicao domani è pronto a fare il suo esordio sulla panchina del Milan. L’allenatore portoghese presenta in conferenza stampa la semifinale di Supercoppa Italiana ed ecco le sue parole.

    Come ha trovato la squadra? Cosa le è piaciuto e cosa no?

    “Ho trovato sinceramente una squadra che è umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa capire l’allenatore. Questo è molto importante, è la base per fare un lavoro di qualità secondo me. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare ma siamo stati incisivi per trasmettere cosa serve”.

    Cosa vuol dire iniziare con una partita come quella con la Juventus?

    “Sono tutte partite diverse, anche pensando al mio passato da calciatore. Il timing è quello che è: se mi aveste chiesto se avrei voluto più tempo per lavorare e tutti i giocatori a disposizione, vi avrei risposto di sì. Ma lo sapevo da quando sono arrivato e non devono esserci scuse: dobbiamo affrontare la Juve a testa alta. Mancano ancora due allenamenti prima della partita, vogliamo essere incisivi su quello che vogliamo fare. Dobbiamo capire facilmente cosa è importante per la partita per cercare di vincere, per noi è fondamentale”.

    Incontra subito suo figlio. Aggiunge emozione?

    “Me l’hanno già chiesto: non sono per niente emozionato, sono un professionista. Sono solo raffreddato e ho avuto la febbre in questi giorni, se vedete gli occhi un po’ lucidi è per questo. A casa sono suo padre, domani mio figlio sarà un mio avversario: lui la penserà allo stesso modo, lo voglio battere come mi vuole battere lui. Spero di non farlo felice”.

    È più facile iniziare con una sfida di questo livello, vista la situazione del Milan?

    “Non è più facile o più difficile, c’è da lavorare. Lavoriamo allo stesso modo a prescindere dall’avversario, vogliamo migliorare le situazioni che penso possiamo migliorare. So che il momento non è bello, ma dobbiamo cambiarlo e solo noi con loro lo possiamo fare. Le parole lasciano il tempo che trovano, in questi grandi club contano i risultati alla fine ed è quello che cercheremo di avere, a partire da domani”.

    Suo figlio ama definire il suo calcio un calcio libero. Si aspettava un impatto del genere in pochi mesi?

    “Ha le caratteristiche di un giocatore di qualità, sia a livello tecnico che di comprensione del gioco e della tattica. Ha qualità fisiche, lo sa ed è cresciuto così. Sono felice di averlo allenato, ha una bella caratteristica e con me non è facile giocare. Può avere una grande carriera, qui in Italia o in qualsiasi parte del mondo”.

    Cosa pensa della Juve di Motta?

    “Ha tanti giocatori di qualità, giovani e che lavorano. Che capiscono: è la squadra che ha subito meno gol in Serie A, lavora compatta e dobbiamo vedere come possiamo fare per smontare la loro organizzazione difensiva. Non voglio incastrare il talento, ma dobbiamo lavorare compatti come squadra. Solo così il calcio funziona”.

    Che idea si è fatto di Tomori, anche in chiave mercato?

    “Non ho parlato di mercato, non mi piace parlare dei singoli. Tomori fa parte del gruppo ed è la cosa più importante per me”.

    Per cosa vuole essere ricordato al Milan?

    “Non mi piace parlare da visionario, penso a lavorare ogni giorno. Domani giocheremo in uno stadio pieno, guadagniamo tanto: cosa si può chiedere di più? Dobbiamo essere felici e ringraziare il talento che Dio ci ha dato. Dobbiamo cambiare il momento”.

    Ha rivisto Milan-Juve di campionato?

    “Ho visto due squadre con più paura di perdere che voglia di vincere, questa è l’idea che mi sono fatto. Però ci sono giocatori bravissimi, domani dobbiamo avere la voglia di competere e di vincere, guardando anche alla parte offensiva contro giocatori di qualità”.

    Come stanno i giocatori in vista di domani sera?

    “Non sono un medico. Ci sono dei giocatori che non sono ancora tornati, ci sono alcuni che hanno fatto solo un allenamento. Vediamo”.

    È stato paragonato ad Allegri, Conte, Simeone.

    “Ho grandissimo rispetto per tutti ma tutti siamo diversi nel modo di intendere il calcio. Sono grandi allenatori quelli che ha nominato, hanno già dimostrato di essere di livello. Io sono convinto che devo portare risultati al Milan e devo essere giudicato in base a questo, dobbiamo reagire a partire da domani”.

    Cosa pensa dell’Arabia Saudita?

    “Siamo stati ricevuti in maniera molto simpatica, alla squadra non manca nulla e ringrazio per l’ospitalità”.

    È un rischio allenare il Milan?

    “La vita è così, si rischia. Se non avessi voluto arrivare a questo livello sarei rimasto a casa, vicino a Coimbra. Non è un rischio, il Milan è un piacere e un orgoglio”.

    Cosa pensa del movimento calcistico arabo?

    “L’ho seguito un po’, ci sono anche giocatori e allenatori portoghesi di qualità. Penso sia cresciuto tanto come campionato: si sente la passione e si cresce, tanti giocatori di qualità hanno portato il calcio arabo a evolversi”.

    Che idea ha per domani?

    “Non posso dire le intenzioni che ho, altrimenti farei felice Thiago. Le altre supercoppe del Milan? Non importano, si sono disputate con un altro allenatore e adesso ci sono qui io. Pensiamo a fare il meglio domani”.

  • Milan, Maignan: “Partite non facili”

    Milan, Maignan: “Partite non facili”

    Maignan è il giocatore scelto dal Milan per affiancare Sergio Conceiçao nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus. Ecco le sue dichiarazioni.

    Come avete vissuto nello spogliatoio questi giorni complicati?
    “Sappiamo che il compito non è mai facile, ma eravamo concentrati e attenti su quello che ci chiedono il mister e il nuovo staff per essere pronti il più velocemente possibile”.
    Milan e Juventus sono le due deluse in campionato per ora. Cosa in particolare vi rende delusi?
    “Deluso si dice alla fine, per ora dobbiamo agire e fare tutto quel che si può, ogni giorno, per essere più produttivi. Domani è una semifinale, una partita molto importante per la società e per noi, dobbiamo sfruttare questo momento al 100% perché il momento giusto è domani, non prima”.
    L’esonero di un allenatore è anche colpa, almeno in parte, del gruppo. Cosa si sente di dire ai tifosi?
    “Non mi piace parlare troppo, quando parliamo troppo è sempre difficile. Quello che posso dire è che noi siamo qua per reagire, dobbiamo farlo nel migliore dei modi. Conosco i miei compagni, conosco tutti: ogni giorno cerchiamo di dare il massimo per fare il nostro lavoro. I risultati non piacciono ai tifosi, ma anche a noi. Vogliamo vincere e cerchiamo di lavorare ogni giorno per dare il massimo. Vedremo cosa sarà andato bene e cosa no”.
    Hai salutato mister Fonseca?
    “Sì certo, è un grande uomo e abbiamo rispetto. Certo l’ho salutato, l’abbiamo salutato tutti”.
    Segui il campionato saudita? Ti piacerebbe giocare in Arabia?
    “Sono sincero: giochiamo tanto e non ho avuto il tempo di seguirlo. Però sta crescendo, con tanti campioni dal calcio europeo si può crescere ancora. Del futuro non mi piace parlare, non so se sarà in Arabia o altrove: il calcio va veloce e devo sfruttare il momento, devo essere pronto per giocare domani sera contro la Juventus”.