Tag: mondiale

  • Sudamerica, Risultati delle qualificazioni mondiali

    Sudamerica, Risultati delle qualificazioni mondiali

    Di seguito il programma e la classifica aggiornata in Sudamerica per le qualificazioni ai mondiali 2026.

    Venerdì 19 novembre

    Bolivia – Paraguay 2-2: 15′ Vaca Moreno (B), 71′ Almiron (P), 80′ Miguelito rig. (B), 91′ Enciso (P)

     

    Mercoledì 20 novembre

    Colombia – Ecuador 0-1: 7′ Valencia

    Cile – Venezuela 4-2: 13′ Savarino (B), 20′ E. Vargas (C), 22′ Ramirez (V), 29′ Rincon aut. (C), 38′ Cepeda (C), 47′ Cepeda (C)

    Argentina – Perù 1-0: 55′ Lautaro Martinez

    Brasile – Uruguay 1-1: 55′ Valverde (U), 62′ Gerson (B)

     

    CLASSIFICA

     

    Argentina 25 (12)

    Uruguay 20 (12)

    Ecuador 19 (12)

    Colombia 19 (12)

    Brasile 18 (12)

    Paraguay 17 (12)

    Bolivia 13 (12)

    Venezuela 12 (12)

    Cile 9 (12)

    Perù 7 (12)

     

  • Qualificazioni mondiali, poker del Giappone in casa dell’Indonesia

    Qualificazioni mondiali, poker del Giappone in casa dell’Indonesia

    La partita Indonesia – Giappone per le qualificazioni asiatiche alla Coppa del Mondo del 2026. Ha visto il poker dei nipponici che hanno trionfato per 0-4. Autogol di Hubner al 35′, poi 5 minuti dopo il raddoppio di Minamino. Nel secondo tempo, gol di Morita e Sugawara.

    In campo il portiere del Parma, Zion Suzuki, e Jay Idzes, difensore del Venezia.

    Venerdì 14 novembre
    IndonesiaGiappone 0-4

    CLASSIFICA

    GRUPPO C
    Giappone 13
    Australia 6
    Arabia Saudita 6
    Cina 6
    Bahrain 5
    Indonesia 3

  • Qualificazioni mondiali nel girone asiatico

    Qualificazioni mondiali nel girone asiatico

    Ecco di seguito vediamo i risultati delle partite giocate oggi in Asia per le qualificazioni mondiali

    Giovedì 14 novembre
    Australia – Arabia Saudita 0-0
    Corea del Nord – Iran 2-3
    Bahrain – Cina 0-1
    Kuwait – Corea del Sud 1-3
    Oman – Palestina 1-0
    Emirati Arabi Uniti – Kyrgyzstan 3-0
    Iraq – Giordania 0-0
    Qatar – Uzbekistan 3-2

    Venerdì 14 novembre
    Indonesia – Giappone

    CLASSIFICHE

    GRUPPO A
    Iran 13*
    Uzbekistan 10
    Qatar 7
    Emirati Arabi Uniti 7
    Kyrgyzstan 2*
    Corea del Nord 2*

    GRUPPO B
    Corea del Sud 13*
    Iraq 8*
    Giordania 8*
    Oman 6*
    Kuwait 3*
    Palestina 2*

    GRUPPO C
    Giappone 10
    Australia 6*
    Arabia Saudita 6*
    Cina 5*
    Bahrain 5*
    Indonesia 3

    * una partita in più

  • Qualificazioni mondiali, tris dell’Australia alla Cina

    Qualificazioni mondiali, tris dell’Australia alla Cina

    3-1 dell’Australia contro la Cina nella sfida di oggi valida per le qualificazioni al Mondiale 2026, del Girone asiatico

    Reti di Miller al 47′, Goodwin al 53′ e Velupillay al 92′, i cinesi erano andati in vantaggio con Xie Wenneng al 20′.

    Ecco di seguito la classifica del Gruppo C ASIATICO

    Giappone 6

    Arabia Saudita 4

    Australia 4*

    Bahrain 3

    Indonesia 2

    Cina 0*

     

    * una gara in più

     

  • USA 94, la finale Brasile-Italia, quel rigore sbagliato da Roberto Baggio

    USA 94, la finale Brasile-Italia, quel rigore sbagliato da Roberto Baggio

    Era il 17 Luglio del 1994, ovvero trenta anni fa esatti, allo stadio  Rose Bowl di Pasadena, California, si disputava la finalissima del Mondiale USA 94. Brasile e Italia si giocano l’ultimo atto dei campionati. Entrambe hanno vinto tre titoli a testa, in caso di successo quindi una delle due con il quarto trionfo sarebbe nella storia.

    Gli azzurri di Sacchi, nonostante molte difficoltà e mille critiche sono in finale con Roberto Baggio già 5 gol per lui, in precarie condizioni fisiche. In campo pure l’eroico Baresi reduce da un brutto infortunio con intervento chirurgico al menisco.

    Il Brasile invece schiera la coppia d’oro Bebeto-Romario.

    La partita non è bella, complice un caldo incredibile. Lo 0-0 non si sblocca anche dopo i tempi supplementari. Per la prima volta il mondiale si decide ai calci di rigore.

    Il Brasile è più preciso di noi, fatali gli errori di Baresi, Massaro e l’ultimo penalty di Roberto Baggio he termina alto sopra la traversa.

    I brasiliani festeggiano dedicano il mondiale vinto a Ayrton Senna morto a Imola due mesi prima. Dopo Italia 90, agli azzurri sono fatali ancora i rigori.


    Brasile

    Taffarel, Jorginho (Cafu), Branco, Mauro Silva, Aldair, Marcio Santos, Mazinho, Dunga, Romario, Zinho (Viola), Bebeto.
    Allenatore: Parreira.

    Italia
    Pagliuca, Mussi (Apolloni), Benarrivo, Albertini, Maldini, Baresi II, Donadoni, Baggio D. (Evani), Massaro, Baggio R., Berti.
    Allenatore: Sacchi.

    Sequenza rigori: Baresi II (sbagliato), Marcio Santos (sbagliato), Albertini (gol), Romario (gol), Evani (gol), Branco (gol), Massaro (sbagliato), Dunga (gol), Baggio I (sbagliato).

    Arbitro: Puhl

     

  • 18 giugno 2002, Italia eliminata dalla Corea e i disastri di Moreno

    Era il 18 giugno 2002, di 22 anni fa, quando l’Italia veniva eliminata dall Mondiale in Corea del Sud, contro i padroni di casa. L’ Italia si era qualificata agli ottavi, con difficoltà.

    Il peggio doveva ancora arrivare, è Byron Moreno, arbitro ecuadoriano, passerà alla storia. Dopo pochi minuti rigore contro gli azzurri, parato da Buffon. Gli azzurri passano in vantaggio, ma a pochi minuti dalla fine arriva il pareggio. Nei supplementari, gol regolare annullato agli azzurri ed espulsione per Francesco Totti per simulazione in area.

    A tre dalla fine, arriva il golden gol di Ahn che elimina l’Italia, di nuovo dalla Corea dopo il 1966.

  • Qualificazioni Mondiali 2026, cinquina Australia al Libano

    Qualificazioni Mondiali 2026, cinquina Australia al Libano

    L’Australia passa alla seconda fase delle qualificazione asiatiche ai Mondiali 2026, battendo con un netto 5-0 il Libano. Yengi, autorete di Jradi, Goodwin, Poker di Iredale e poi Goodwin realizza la sua doppietta.

     

  • Venerdì 22 dicembre 2023, Bergomi compie 60 anni

    Venerdì 22 dicembre 2023, Bergomi compie 60 anni

    Venerdì 22 dicembre Giuseppe Bergomi, campione del mondo nel 1982, compie 60 anni. Ecco le sue parole in un’intervista.

    «Sto bene, faccio quello che mi piace di più: commento le partite in tv, alleno i ragazzi, vado nelle aziende a fare formazione».

    Non sente il peso dell’età?
    «Invecchiando si diventa più selettivi. Si fanno scelte migliori. E il mio riferimento è Beppe Baresi, mio partner a padel, che A 65 anni corre molto più di me».

    Perché tutti voi ex calciatori vi date al padel?
    «Più facile del tennis è uno sport che fa salire la carogna, noi ex atleti restiamo sempre molto competitivi».

    Lei è una bandiera dell‘Inter (519 presenze), ma in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport ha raccontato che da bambino tifava Milan. Smentisce la celebre frase di Eduardo Galeano: «Nella vita un uomo può cambiare moglie, partito o religione ma non la squadra del cuore».
    «Mio papà era milanista, io simpatizzavo per i rossoneri ma a 13 anni l’Inter mi ha scelto e io ho scelto l’Inter. Ricordo quando mi diedero il primo borsone con le maglie, la tuta e tre paia di scarpe con i tacchetti. A Settala, dove sono nato, portavo in giro quella borsa come un trofeo. Invecchiando sono ancora più interista, soffro molto di più».

    Quando commenta le partite in tv come fa?
    «I primi tempi essere equilibrato mi pesava. Alla fine ho capito che non puoi piacere a tutti. So per chi batte il mio cuore».

    Da calciatore aveva particolari scaramanzie?
    «La barba. Se vincevamo, non mi radevo fino alla partita successiva. Altrimenti, mi sbarbavo subito. E poi  il solito posto sul pullman e, a San Siro, prima di entrare negli spogliatoi, mi affacciavo a una finestrella da cui si vedeva il campo. Ancora oggi, da allenatore, indosso qualcosa di grigio a ogni partita».

    La sua carriera da allenatore delle giovanili è lunga.
    «Ora alleno l’Accademia Inter dei 2007, abito a San Siro, il campo è sotto casa».

    Nato a Settala, quando si è trasferito a Milano?
    «Nel 1993 quando mi sono sposato, poi ho sempre abitato in zona San Siro. I primi tempi all’Inter erano Baresi o Muraro a darmi un passaggio a casa, altrimenti metro, treno e pullman».

    Com’era essere un calciatore  nella Milano da bere?
    «Ho vissuto quel periodo con spensieratezza ma anche con disciplina ed educazione. L’esperienza da chierichetto mi è servita».

    Come compagni di squadra aveva Berti e Zenga, noti festaioli. Non si è mai fatto trascinare?
    «Ho sempre avuto delle fidanzatine, poi nel 1989, l’anno dello scudetto dei record, ho incontrato Daniela, che è diventata mia moglie. Ci siamo conosciuti al Rose’s, una discoteca dietro San Babila che non esite più. Poi, certo, le feste di Nicolino Berti restano nella storia. Aveva una casa con vista sulla Madonnina, ai suoi party succedeva di tutto… un sacco di bella gente di ogni genere e lui ci obbligava a fumare i suoi sigari. Walter Zenga era mio compagno di camera in ritiro, aveva  dei casini pazzeschi. Diceva che più era incasinato meglio giocava».

    Lei e Zenga bandiere interiste  non avete mai avuto un ruolo nel club.
    «Quando vai in tv prendi dei rischi. Capita di fare domande che magari al club non piacciono. Ma con l’Inter non ci sono mai stati problemi. Sia Facchetti che Walter Sabatini fecero dei tentativi per portarmi in società. Di certo sarei andato con un ruolo di responsabilità non d’immagine. Con Marotta, Ausilio, Baccin sono amico. Marotta partecipa alle iniziative dei Bindun (associazione di volontariato con cui Bergomi collabora, ndr). Amo l’Inter».

    Ha dichiarato che l’allenatore a cui è più legato è Gigi Simoni: quello invece con cui ha avuto contrasti?
    «Ho fatto fatica con Roy Hodgson, ora abbiamo un ottimo rapporto. Quando arrivò all’Inter non mi faceva giocare, ci fu un confronto molto schietto. Venduto Roberto Carlos, mi provò da terzino sinistro e le giocai tutte».

    Sposato da trent’anni, in tv a Sky con Fabio Caressa forma una coppia di fatto.
    «Nel 2024 saranno 25 anni insieme. Ci completiamo: lui il classico romano casinista, io il tipico milanese ordinato. Fabio è una persona molto intelligente. La coppia funziona  perché, fuori dal lavoro, non ci frequentiamo».

    Mai avuto la tentazione di lasciare Sky?
    «Tre anni fa, alla scadenza del contratto, pensavo che fosse il momento di cambiare, avevo delle richieste».

    E la tentazione di lasciare l’Inter?
    «Nell’anno di Orrico allenatore fui avvicinato da Lazio e Roma, ma ero all’Inter, una delle squadre più importanti del mondo».

    Pronostico per Inter-Atletico Madrid di Champions?
    «Sarà durissima, diciamo il 50% di possibilità di passare il turno».

  • 21 dicembre del 2010 ci lasciava l’indimenticabile Enzo Bearzot

    Era il 21 dicembre del 2010 si tredici anni fa quando ci lasciava l’indimenticabile Enzo Bearzot. Storico CT dell’ Italia nel vittorioso Mondiale del 1982 in Spagna.

    Bearzot nonostante le numerose critiche difese sempre le sue scelte e si schierò con la squadra anche quando questa decise il silenzio stampa. Era molto amato. Come dimenticare la leggendaria vittoria del mondiale 1982 con la scelta di Paolo Rossi poi rivelatasi azzeccata. E come dimenticare la grande gioia del presidente della Repubblica Pertini.

  • 11 luglio 1982 e 2021: due vittorie indimenticabili

    La data dell’11 luglio è sicuramente per gli sportivi e gli amanti del grande calcio, una data davvero molto speciale. Infatti, l’undici luglio coincide con la splendida vittoria del 1982 dell’Italia di Enzo Berzot che in Spagna superando per 3-1 la Germania, conquista il titolo mondiale, al termine di una cavalcata eccezionale. Inoltre, due anni fa nel 2021 l’Italia guidata dal Ct Roberto Mancini vince il titolo europeo battendo in finale l’Inghilterra. E come dimenticare l’abbraccio a fine partita tra Mancini e il compianto Vialli. Due successi che restano scolpiti nella storia e nell leggenda e che non si possono dimenticare.