Tag: Moratti

  • 1 ottobre 2000, Lippi si infuria dopo Reggina – Inter

    1 ottobre 2000, Lippi si infuria dopo Reggina – Inter

    Esattamente 24 anni fa, il 1° ottobre del 2000, il tecnico Marcello Lippi allora alla guida dell’ Inter, si infuria dopo la partita Reggina – Inter finita con il risultato di 2-1 in favore dei calabresi.

    Sulla panchina dei nerazzurri Marcello Lippi, partì male in quella stagione con l’ eliminazione ai preliminari di Champions League contro il modesto Helsingborg. Arriva la prima giornata di campionato, in casa della Reggina.

    Recoba porta in vantaggio l’Inter, poi i calabresi prima pareggiano con Possanzini a inizio  ripresa, Marazzina regala ai granata la vittoria. Al termine della partita, il tecnico viareggino è una vera furia. “Mi vergogno. Se fossi Moratti caccerei l’allenatore, mentre i giocatori li inchioderei al muro e li prenderei a calci. Due sono i casi o i giocatori non credono in quel che dice loro l’ allenatore, ed a questo punto vanno dal presidente e glielo dicono, oppure, se così non è, non esiste che si facciano partite di questo tipo. Non è giusto. Se fossi al posto del presidente caccerei tutti, allenatore e giocatori”.

    Era l’ultima apparizione di Lippi come tecnico dell’Inter. Il presidente Moratti chiamò al suo posto Marco Tardelli.

     

  • Esclusivo Calcio Style: Moratti a tutto tondo sull’Inter

    Ecco di seguito un’intervista di Calcio Style all’ex presidente dell’ Inter Massimo Moratti che parla della società nerazzurra

    Che cosa pensa della stagione della sua Inter  e come vede la situazione economica?

    “L’Inter sta andando molto bene, anche grazie al supporto dell’allenatore e di tutta la tifoseria.

    Non conosco le condizioni economiche della società ed escludo categoricamente un mio ritorno in società.

    I nerazzurri devono essere contenti di come Zhang ha svolto il suo lavoro.”

    Cosa pensa di Thiago Motta?

    “Sono felice per Thiago Motta, che sta dando il massimo in questo nuovo ruolo da allenatore, mettendo tutto se stesso e aggiungendo il carisma che aveva già da calciatore.”

    In passato ha avuto la possibilità di acquistare Lionel Messi?

    “Tanti anni fa ho mostrato un forte interesse per Messi, ma non c’è mai stata una trattativa, perché lui aveva scelto di giurare amore eterno verso il Barcelona.”

     

     

    Come giudica il lavoro fin qui di Inzaghi e Marotta?

    “Inzaghi sta facendo benissimo come anche tutta la dirigenza con Marotta alla guida.

    Il tecnico è stato una piacevole sorpresa in quanto si sia inserito nel mondo Inter, dopo le difficoltà iniziali.”

    Un ultima domanda, riguarda la Juventus e sulle parole di Moggi verso Calciopoli?

    “La Juventus è la maggior antagonista dell’Inter, dopo aver messo apposto alcune cose, fa sempre paura.

    Su Moggi non aggiungo altro in quanto già le sentenze sono state chiare sulla vicenda Calciopoli.”

    La redazione ringrazia il signor Massimo Moratti per la gentilezza ed il tempo che ci ha dedicato.

  • Moratti: “Sarà un bel campionato con tanti bravi allenatori. Mourinho sarà eccezionale”

    Moratti: “Sarà un bel campionato con tanti bravi allenatori. Mourinho sarà eccezionale”

    Massimo Moratti torna a parlare di calcio e lo fa, in una lunga intervista al “Messaggero” parlando di inter, della nuova Serie A e di due degli allenatori a cui sportivamente é più legato: Mourinho e Mancini. Partendo dal portoghese e dalla curiosità nel vederlo alla guida della Roma: “Sono molto felice per lui, che ha avuto un’opportunità bellissima, e per i romanisti. José dà una fiducia pazzesca ai suoi tifosi, e sono certo, anzi lo so, che ormai tutti si svegliano la mattina e sono felici, perché hanno Mourinho allenatore. Lui fa questo effetto. Il suo incastro con Roma mi sembra già perfetto”. L’ex patron dell’Inter ha analizzato poi la voglia di vincere del portoghese: “Vuole assolutamente vincere, come ha sempre fatto in carriera. È felice e carico, affronta tutto con grande professionalità. Costruisce l’entusiasmo. Di scudetto non parlerà, sa che è complicato ma non impossibile. Vuole crederci e ci crede. Non lo vedo a lottare per il terzo-quarto posto”.  Moratti è poi passato a parlare di Roberto Mancini e dello splendido lavoro fatto con la nazionale agli Europei: “Il Mancio è bravo bravo. Agli Europei ha compiuto un’impresa meravigliosa, magari non sarà la prima. E’ un uomo che ha talento, da sempre. Da allenatore ha imparato a dominare l’emotività, ora ha sempre la mossa o la parola giusta. Lo ammiro. Ed è una persona affettiva, gli piace vedere i sentimenti che vengono alla luce, e ha una qualità importante: è uno che sa commuoversi”.

  • Moratti: “Conte era impossibile da trattenere, Inzaghi ci sorprenderà”

    L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ha parlato al magazine del Corriere della Sera, Sette dove ha parlato di varie cose: “Milano è una città fantastica, a misura d’uomo. La gente che ci vive la sa apprezzare, non crea mai grossi problemi e alla fine dà sempre il meglio di sé. Milano è sempre stata amministrata bene perché i suoi abitanti, non solo i milanesi, rendono il compito agevole”. Ha parlato anche di alcuni calciatori come Cantona e Ronaldo: “Forza, classe, personalità. Non venne perché voleva farsi perdonare dallo United la lunga squalifica per aver sferrato un colpo di kung fu a un tifoso avversario che gli aveva fatto un saluto nazista invitandolo a tornare al suo Paese. Gli idioti non hanno confini. Barattarlo con Ronaldo? No, lui era un fenomeno unico, nonostante i problemi. È stato il mio orgoglio da presidente. Sa come mi sono deciso a prenderlo? Era l’aprile del 1997, stavo tornando in auto da Firenze dopo uno 0-0 e il mio autista, Dante, cominciò a borbottare perché da un po’ di tempo l’Inter non brillava più. E io quasi contrariato gli risposi: allora compriamoci Ronaldo così vinceremo sempre! Da quella battuta un po’ provocatoria prese corpo piano piano la convinzione di provarci davvero”. Sul presidente Zhang afferma: “È un ragazzo gentile, umile e intelligente. Mi aggiorna su quello che sta facendo ma ha le idee chiare e non è mai ossessivo. Ormai gestire un club è davvero un impegno economicamente spaventoso, non è più per famiglie appassionate”. Ha anche detto che Antonio Conte  per l’Inter era impossibile da tenere:”Credo di no. Tra tecnico e società si è venuto a creare un solco. Ma con Conte la squadra ha fatto un salto di qualità, ha preso coscienza della propria forza, ha acquisito una nuova personalità”. Infine, su Simone Inzaghi dice: “Che è molto diverso da Conte, nello stile, nella tattica, nella personalità. Certo, con Conte si poteva mettere in cantiere il secondo scudetto consecutivo, quello della stella, ma forse il nuovo tecnico ci sorprenderà”.
  • Moratti: Conte? Bravo, ma niente attaccamento

    L’ex patron neroazzurro Massimo Moratti è intervenuto al “Fatto Quotidiano” parlando ovviamente del suo passato all’Inter e anche del presente, con l’addio di Conte e il ritorno in Italia di Mourinho, ecco alcuni estratti: Il ritorno di Mourinho alla Roma non l’ho preso come un tradimento. Lo avevo sentito qualche giorno dopo l’esonero dal Tottenham e mi sembrava un pò giù di morale. Dopo che è uscita la notizia del suo arrivo alla Roma, mi ha mandato un messaggio dicendomi” adesso ci vediamo più spesso”. 

    Su Conte penso che sia un grandissimo professionista e un grande allenatore. Con l’Inter ha fatto benissimo, ma ha dimostrato di non avere attaccamento ed è stata una mancanza di sfida.

    Su Suning credo che un pò di preoccupazione ci sia, sono arrivati spendendo tantissimo facendo una squadra fortissima. Purtroppo deve essere successo qualcosa di grave in Cina che li hanno obbligati a mollare attività. Steven ha tanta voglia di mantenere l’Inter, ma bisogna capire per quanto.

  • Moratti: Mourinho nome giusto per il progetto Roma

    Massimo Moratti, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera sul ritorno di Mourinho in Italia. Ecco alcuni estratti: Mourinho è il nome giusto per il progetto della Roma. C’è stima reciproca, sono molto contento per lui. Si tratta di un bel progetto, di una bella piazza e di una bella tifoseria, farà molto bene a Roma. Al calcio italiano farà molto bene il suo ritorno, con la sua intelligenza e la sua ironia, oltre alla sua presenza mediatica. A Roma sembra che ci sia un piano concreto e Mourinho è l’uomo giusto.

  • Moratti: “Finalmente lo scudetto, che emozione! Zhang umile, Conte straordinario, squadra da Champions…”

    L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è stato intervistato ieri pomeriggio, subito dopo il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo e la conseguente notizia della vittoria dello scudetto nerazzurro, da alcune delle maggiori testate italiane, La Repubblica e Corriere della Sera. Vi riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni dell’ex patron interista.

    Presidente si aspettava una vittoria così immediata?

    “Non così presto. C’era l’idea, nel senso dell’idea molto solida che avremmo vinto il campionato, in relazione sia alla tenuta della squadra sia al vantaggio su chi ci inseguiva. Ma non così presto. Quantomeno non oggi. Pensavo che l’Atalanta avrebbe vinto contro il Sassuolo e avremmo rimandato le celebrazioni alla prossima settimana, mettendo il sigillo nella partita con la Sampdoria, sabato. Ma scudetto è stato e naturalmente meglio chiudere prima il discorso”.

    E che valore assume questa vittoria?

    “Grandissimo. Perché l’ultimo campionato l’avevamo vinto udici anni fa e l’ultima coppa Italia dieci anni fa. Perché questi sono stati mesi tragici, complicati, estenuanti, e non intendo certo, o non soltanto, il mondo del calcio. Ho visto le immagini dei festeggiamenti in piazza è purtroppo si commentano da sole”.

    Chi è il protagonista di questa vittoria?

    “Antonio Conte ha fatto un lavoro eccezionale. La dirigenza lo ha supportato. I giocatori vorrei citarli tutti, ma dovendo scegliere dico Lukaku, Barella e Hakimi, che al primo anno ha fatto cose incredibili. Eriksen è stata la bella sorpresa di questa seconda parte di campionato. Ed è stato bravissimo Handanovic, a cui i tifosi dovrebbero perdonare i pochi piccoli errori che ha fatto, compensati da prestazioni eccezionali nelle partite che contano”.

    Cosa si aspetta dalla prossima stagione? Avanti con Conte?

    “Io credo che l’anno prossimo sarà — anzi diciamo che potrebbe essere — un’altra stagione interessante. Ho fiducia in Conte e nei calciatori anche per la Champions League. Forse non vincerla, ma, insomma, chi lo sa… Il lavoro di Conte insieme a quello della società, è stato straordinario. Mai farla facile, non si vince da soli. Ciò premesso i meriti dei singoli vanno riconosciuti e di conseguenza questo scudetto è parecchio di Conte”.

    Ha sentito Steven Zhang? Cosa pensa di lui?

    “Con lui ci siamo mandati diversi messaggi, gli ho fatto i complimenti per il lavoro che sta facendo. Mi ha scritto che vuole incontrarmi nei prossimi giorni e lo farò molto volentieri. A me lui piace moltissimo, così come mi piace suo padre. Spero davvero che l’Inter resti alla loro famiglia ancora a lungo. Ovviamente, con Conte in panchina. Steven Un ragazzo preparato, perbene e parecchio umile. L’umiltà di chi sa dove si trova e vuole imparare. Al giorno d’oggi, una qualità rara. Ci sono le premesse per aprire un ciclo”.

    Come festeggerà questo diciannovesimo scudetto? Parteciperà ai caroselli? 

    “Mi metterò addosso una maglia dell’Inter. Ne ho parecchie, ho solo da scegliere. A fine carriera molti dei miei giocatori me ne hanno regalate di bellissime e importanti. Ma quale sceglierò non lo dico, non voglio scontentare nessuno. Per i caroselli vediamo, rientrerò in città a sera, magari un giretto lo faccio. Di sicuro, aprirò una bottiglia di champagne con chi ho vicino. E finalmente richiamerò tutti gli interisti che mi hanno cercato negli ultimi giorni, a cui mi sono guardato bene dal rispondere”.  

    Questa squadra va bene così o ha bisogno di qualche innesto di sostanza?

    Questa squadra mi piace. E sono fiducioso che possa fare bene anche l’anno prossimo. Al momento, ma poi c’è l’estate di mezzo con la possibilità di rinforzarsi grazie al calcio-mercato, vedo sinceramente una certa distanza delle altre che può benissimo essere mantenuta se non addirittura ulteriormente incrementata. Forse a centrocampo si potrebbe aggiungere qualcuno, anche se la progressione di Eriksen, la sua evoluzione all’interno della stagione, rimarrà significativa. In una prima fase veniva giudicato senza che di fatto lo avessimo mai visto giocare. Nella seconda parte del campionato ci ha mostrato i suoi numeri, la sua classe. Dopodiché, d’accordo che siamo l’Inter però godiamoci questo momento evitando di pensare troppo al futuro”.

     

  • MESSI: L’INTER IN POLE…

    Sembrerebbe essere arrivata al capolinea l’avventura di Lionel Messi al Barcellona. L’argentino stesso avrebbe comunicato al club catalano la volontà di chiudere con la società e provare quindi una nuova avventura. Ovviamente la domanda più ricorrente sarà: “Dove?” Inter. I neroazzurri figli di una grande realtà come Suning,  che ha come soci Samsung e Alibaba sarebbe pronta ad effettuare il colpo del secolo.
    Secondo le nostri fonti in Argentina, i primi contatti fra Messi e l’Inter sarebbero iniziati ad aprile, quando ancora nessuno avrebbe pensato mai  ad un eventuale addio di Leo al Barcellona. La trattativa vera e propria, entra poi nel vivo e quindi indirizzata verso la chiusura, nei primi di giugno, così come aveva anche riportato il noto giornalista Mediaset, Paolo Bargiggia. Ecco la quasi certa esclusione del City, perchè a giugno aveva altro a cui pensare, Champions a parte.
    Una trattativa che riguarda un giocatore del calibro di Messi non si può effettuare in 24/48 ore, le tempistiche ovviamente sono più lunghe e complesse, questo spiegherebbe i lunghi silenzi e i numerosi interessi della famiglia Messi in quel di Milano. Altro interessante quesito: perchè Moratti vorrebbe far passare la sua immagine come “non conto nulla” e perchè Zhang non smentisce, dice di volere l’Inter sul tetto del Mondo, poi mira ad un mercato, con plusvalenze già alle stelle soft? Ma soprattutto il non arrivo di TOP perchè avrebbe indotto Conte a rimanere? Messi all’Inter? Molto possibile…..da tempo….