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  • Roma, Mourinho: “La Real  Sociedad è un’ottima squadra”

    Roma, Mourinho: “La Real Sociedad è un’ottima squadra”

    L’ allenatore Josè Mourinho parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Real Sociedad. Ecco di seguito le sue parole.

    Che valutazione si può fare sulla Real Sociedad?
    “Sono un’ottima squadra. Onestamente difficile trovare punti deboli, Alguacil è un bravissimo allenatore. Non è facile fargli gol, poi ci sono giocatori tecnicamente bravi. Essere quarti in Liga dietro tre giganti è tanta roba. E’ veramente un squadra di qualità, non siamo stati fortunati nel sorteggio, ma quando sei in un’Eurppa League di super qualità come questa è sempre difficile. Ma loro ci guarderanno con lo stesso rispetto che avremo noi”.

    Che giocatore è Oyarzabal?
    “Devo dire che lui è molto bravo, ma c’è più di lui. Anche dal punto di vista individuali ne hanno altri di alto livello. Poi è importante come giocano di squadra e difensivamente sono molto organizzati. Sono bravi a cambiare modulo in corsa, sono una bellissima squadra. Faccio tanti complimenti a loro, perché le tre squadre davanti hanno un potenziale economico che non è paragonabile alle altre, ma la Real Sociedad sta lì dall’inizio. Hanno incontrato lo United e vinto a casa loro, vincendo anche il girone. Posso solo fare loro i complimenti”.

    Abraham nel 2023 è cresciuto, ma non sembra ancora quello della scorsa stagione. Cosa gli manca per tornare al top?
    “Per me c’è solo un Abraham che mi interessa ed è quello che fa il giocatore di squadra e che era in panchina nell’ultima partita e festeggiava il gol nella curva. Sembrava che avesse segnato lui. Capisco che possa fare più gol, ma l’importante è il contributo che dà alla squadra e i 15 minuti che ha giocato con la Juve ha fatto bene. Anche Belotti sta bene. Se non hanno giocato bene a Cremona è perché la squadra non ha giocato bene. Contro la Juve tutti e due hanno fatto un grande lavoro per la squadra. E’ una settimana unica nella sua vita per Abraham quella passata perché è nato suo figlio. Per me è sufficiente che i miei attaccanti lavorino bene per la squadra”.

    Sull’intensità della squadra quando si gioca tre volte a settimana
    “Dal punto di vista fisico noi siamo in mani di grandissima qualità. Anche il mio modo di lavorare con Foti ha sempre un obiettivo a livello fisico e facciamo un grande lavoro. Il dna dei singoli giocatori non si può cambiare. C’è chi può giocare tutti i giorni come Javier Zanetti e altri che soffrono di più. Dal punto di vista mentale dobbiamo essere capaci di giocare ogni partita con quella pressione buona di dover vincere la gara. Perché se non si vince poi gli obiettivi di squadra sono un problema. Lo scorso anno siamo arrivati sesti, quello primo ancora settimi. E’ un tipo di classifica che non aiuta, sei a un punto dove finire sesto, settimo od ottavo che non ti permette di vivere con quella pressione che serve. Corpo e mente si abituano alla tranquillità di non subire quella pressione, ma noi siamo in evoluzione. Nel mio primo anno abbiamo perso due volte con Milan, Inter e Juve. Quest’anno abbiamo battuto Inter e Juve e pareggiato con il Milan. Penso che la squadra stia crescendo dal punto di vista mentale. La continuità nel vincere tre partite di fila alla settimana è dove invece ancora fatichiamo”.

    Spera di poter esser in panchina già domenica contro il Sassuolo?
    “Non mi aspetto niente e non parlo fino a che il processo non finisce. Quando finirà non avrò problema a rispondere a un paio di domande. Ora va rispettato il processo e aspettare tranquillo”.

    Su Dybala?
    “Il merito che sta così bene è di Paulo, dei suoi compagni e dello staff. Ha trovato un gruppo empatico e sente l’amore della tifoseria. Io lo aiuto solo dal punto di vista fisico. Si sente importante perché è importante per noi. Non è un Paulo rinato, ma rinnovato nelle motivazioni. Merita tutto questo affetto”.

  • Roma, il tecnico Mourinho squalificato per due giornate

    Roma, il tecnico Mourinho squalificato per due giornate

    Sono due le giornate di squalifica per il tecnico della Roma Mourinho. E’ stata questa la decisione del giudice sportivo dopo l’espulsione dell’allenatore dei giallorossi rimediata ieri nella sfida contro la Cremonese e che ha visto perdere la Roma con il risultato di 2-1. Il portoghese dunque con questa squalifica salterà le prossime due sfide della Roma contro Juventus e Sassuolo.

  • Roma, Mourinho: “Domani è una partita importante”

    Roma, Mourinho: “Domani è una partita importante”

    Il tecnico della Roma Mourinho parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Salisburgo, validata per l’andata del playoff dell’Europa League. Queste le sue dichiarazioni
    Cosa si ricorda dell’Austria?
    “Mi ricordo che una volta siamo stati eliminati ed esonerati. I ricordi non sono solo belli, ma anche brutti. Ho ricevuto anche un premio importante, ho avuto il tempo di stare anche con la famiglia in una città che non bisogna commentare, è troppo bella”.

    Che si aspetta da domani?
    “Dal punto di vista dell’atteggiamento e della filosofia di gioco non mi sembra che ci siano squadre di Serie A con un profilo simile. Abbiamo studiato la squadra, ma non si sa mai l’obiettivo e il piano di gioco avversario. Le partite di Champions sono una buona referenza per noi. Per me la forza di questa squadra è la qualità dei suoi giocatori. Quando si parla di età non si può dire solo che è sinonimo di poca esperienza. Hanno ragazzi di 20-21 anni con 10 o 15 partite in Champions League”.

    Per la Roma è più importante la gara di domani o quella di campionato?
    “La prossima. Domani è più importante”.

    C’è la possibilità di vedere la stessa formazione di sabato? Che obiettivi ha la squadra in Europa League?
    “Obiettivo? Vincere domani e non vado più lontano di questo. Sarà difficile? Sì, ma non pensiamo più lontano di queste. Siamo ancora 24 squadre e siamo lontanissimi dalla fine. Nelle prossime due vogliamo passare il turno. C’è la possibilità di vedere la stessa formazione. Se facciamo dei cambi, saranno uno o due, non di più”.

    Il Salisburgo è uno squalo fallito della Champions?
    “Quando parlavo di squali parlavo di club fatte per vincere la Champions e che si trovano in Europa League. Arsenal, Barcellona, Manchester United e Juventus, la responsabilità è tutta su di loro. Il peso che noi sentivamo lo scorso anno in Conference League, ora è sulle spalle di queste squadre. Il Salisburgo non è fatta per vincere la Champions, ma per competere. Lo ha fatto bene, ma è finito terzo e ora è qui con noi”.

    Abraham può riposare?
    “No, gioca”
    Wijnaldum quando giocherà titolare?
    “Domani non giocherà titolare. Vediamo partita dopo partita. Si sta allenando in modo continuo e i dati di lavoro sono positivi. Ma un conto è l’allenamento e un conto è il ritmo partita”.

    Su Karsdorp
    “Sì, è la prima volta che viene convocato perché in condizione. Dal punto di vista della situazione personale è da dicembre che non esiste un problema. Il problema nasce a Sassuolo con un atteggiamento che non mi è piaciuto e un mio aggettivo troppo pesante. Per voi sembrava tutto finito, per noi non lo era. Abbiamo salvato un rapporto positivo e ci sono state tante bugie di persone che hanno parlato senza sapere. Sono contento che lui torni, è una possibilità in più. Non abbiamo una squadra con tante opzioni e avere lui ci permette di evitare che Zalewski si sposti a destra o che El Shaarawy faccia il quinto. Che Karsdorp dica di voler giocare nella Roma è importante. All’interno del gruppo gli vogliono bene”.

  • Il Brighton di De Zerbi piomba su Zaniolo, ecco l’offerta e le richieste della Roma

    Tra la Roma e Nicolò Zaniolo orami è rottura totale, il calciatore è sul mercato e non prenderà parte al match contro lo Spezia. Vi abbiamo riportato l’interesse del Tottenham per il 22 giallorosso, i contatti ci sono stati e gli Spurs sono in trattativa sia con il calciatore che con il club capitolino. Nelle ultime ore però è da registrare l’inserimento nella trattativa del Brighton di De Zerbi. Infatti il club inglese ha perso Trossard, passato all’Arsenal, ed ora è in cerca di un suo sostituto nel reparto avanzato. Il Brighton sarebbe pronto ad offrire 25 più bonus, mentre le richieste della Roma partono dai 30 milioni a salire. Vedremo nelle prossime ore se la società allenata da De Zerbi raggiungerà le richieste della Roma, una cosa è sicura: il Tottenham è avvertito, su Zaniolo c’è anche il Brighton…

  • Indizio di mercato: Zaniolo non convocato per la sfida contro lo Spezia

    La Roma e Nicolò Zaniolo non sono mai stati così lontani. Dopo la decisione della società giallorossa di questa settimana di mettere il talento azzurro sul mercato già a gennaio, si aggiunge un altro passaggio di questa storia. Infatti Zaniolo non rientra nella lista dei convocati comunicata dal club capitolino per la sfida contro lo Spezia. Questa decisione suona come una conferma all’addio immediato di Zaniolo dalla Roma.

  • Mourinho tentato dal Portogallo e Conte possibile sostituto alla Roma

    La Federcalcio portoghese avrebbe offerto il ruolo di CT della nazionale a José Mourinho. Lo scrive, in Portogallo, A Bola, testata secondo la quale l’avventura di Fernando Santos sarebbe ormai al capolinea, dopo aver vinto un Europeo, una Nations League e dopo la cocente eliminazione ai quarti di finale di Qatar 2022 contro il Marocco. Secondo A Bola, il piano prevede che Mourinho possa essere contestualmente l’allenatore della Roma (club con il quale il portoghese ha un contratto fino al 30 giugno del 2024) e del Portogallo. Allo Special One l’idea piace, riferiscono dal Portogallo. E alla Roma piacerà? Sembra che i giallorossi vogliano riportare in Italia Antonio Conte. Naturalmente per la prossima stagione. 

  • Roma, Mourinho punge uno sei giocatori: “A gennaio deve trovarsi un’altra squadra”

    Roma, Mourinho punge uno sei giocatori: “A gennaio deve trovarsi un’altra squadra”

    Mourinho, allenatore della Roma, parla del pareggio 1-1 contro il Sassuolo.

    Ha detto che è stato tradito dall’atteggiamento di uno. È un fatto di campo?
    “È dentro al campo”.

    Conseguenze?
    “L’ho invitato a trovare il club per gennaio però non credo”.

    Ci può dire il ruolo?
    “No”.

    A parte questo, è soddisfatto della squadra?
    “Io ho visto tutti i giocatori dare il proprio massimo. Sono soddisfatto, arriviamo davanti alla porta dobbiamo spaccare e fare gol. Non abbiamo i giocatori più creativi, abbiamo messo sulle spalle di un bambino che qualche mese fa giocava su un campo di plastica e in una competizione di un livello bassissimo e con poca qualità, abbiamo fatto il massimo. Non sono mai stato critico con Rui che l’anno scorso ha sbagliato qui, Ibanez che ha sbagliato qui, Pellegrini che ha sbagliato il rigore con la Juve, non sono mai stato critico con un giocatore, anch’io sbaglio come famiglia, dobbiamo appoggiarci l’un l’altro, l’atteggiamento è qualcosa di diverso, quando sei professionista tu devi rispettare chi tu rappresenti, quelli che lavorano con te. È l’unico motivo per cui sono dispiaciuto perché sento questa sensazione, conosco il processo dietro l’atteggiamento, mi dispiace perché potevano essere tre punti. Non sono 3, è 1, abbiamo un punto in più rispetto a 4 ore fa, andiamo avanti, giochiamo l’ultima domenica e cercheremo di prendere punti per finire”.

    Abraham è un segnale per il Mondiale?
    “Io ho parlato alla squadra e ho parlato a due giocatori, uno è Abraham e l’altro rimane fra me e loro. A Tammy ho fatto una domanda e di pensare, perché l’atteggiamento di oggi non è stato l’atteggiamento di altre volte, non parlo di efficacia, parlo di atteggiamento, oggi è stato straordinario, ha preso tutte le palle, quando l’ha persa ha fatto uno sforzo per recuperare la posizione, ha fatto una prova fantastica, mi deve spiegare perché oggi sì e le altre volte no”.

  • Roma, Mourinho: “Su Zaniolo fatta giustizia”

    Mourinho parla alla vigilia della sfida decisiva in Europa League contro il Ludogorets. Queste le sue parole in conferenza stampa:

    Come sta Zaniolo? E’ recuperato?
    “E’ stata fatta giustizia. Tre giornate di squalifica erano troppe. A mio avviso era da massimo un turno di stop. E’ importante per noi perché che può aiutare la squadra a vincere. Prima dell’allenamento non sono in grado di dire se giocherà o meno. L’ematoma è grande e il dolore tanto, vediamo come si sente oggi, ma mi piacerebbe averlo a disposizione”

    Come si sopravvive domani?
    “Se non vinciamo andiamo in Conference League. Ma non vogliamo. Vogliamo andare al playoff e se pensiamo così è una gara dove abbiamo un solo risultato. Sarà una gara difficile perché esiste questa pressione, ma sarà difficile anche per l’avversario. Hanno già vinto contro di noi nonostante giocassimo seriamente. Ho cambiato portiere, ma giocammo con le prime scelte, non con la Primavera. Penso che lo stadio sia esaurito di nuovo, si può creare un ambiente di partita decisiva, come con il Bodo o il Leicester. Gare che sai che se non vinci se fuori. Creando questa atmosfera, possiamo farcela”.

    Che Ludogorets si aspetta domani?
    “Mi aspetto una squadra che giochi per due risultati, diversamente da noi. Per noi ce ne sarà solo uno e questo fa una grande differenza. Sono pericolosi in contropiede. Sappiamo di dover correre dei rischi e di avere uno stadio pieno. L’ambizione dei giocatori non è vincere di nuovo la Conference League, ma andare ai playoff anche se sappiamo che in Europa League ci saranno squadre che potrebbero vincere addirittura la Champions. E’ lì che vogliamo andare, senza pensare ad altre partite”.

    Come si può aiutare un giocatore come Abraham in questo momento?
    “Per me la cosa principale è l’atteggiamento. E’ pensare alla squadra, lavorare seriamente e non piangere nei momenti difficili. Si deve avere coraggio di tornare a fare. Pellegrini ad esempio ha sbagliato il rigore con l’Empoli, ma il rigore successivo era decisivo e ha segnato con coraggio. Se non avesse segnato non sarebbe stato un problema, ma è voluto andare. Io sono molto contento della partita che Abraham ha fatto a Verona, ha sbagliato due gol a Verona è vero, ma per me non è un problema. Il problema era quando lui a inizio stagione non sembrava concentrato. Ora lavora tanto per la squadra, creando problemi all’avversario. I calciatori non sanno chi giocherà domani, ma domani Tammy giocherà”.

    Sui giovani lanciati
    “Non ho mai avuto tanta necessità di far crescere e far giocare i giovani. Ma non accetto che si dica che nella mia carriera ne ho lanciati pochi, perché ne ho lanciati tanti e sono anche tanto bravi. Qui è un po’ una necessità e una conseguenza del nostro profilo di lavoro. A Roma c’è un processo, prima sono calciatori della Primavera, poi ogni tanto si aggregano con noi e infine diventano calciatori di prima squadra. Questo è un processo che poi quando arriva il momento di giocare crea fiducia in me nei giovani. Mi fa piacere questo processo e per il club è importante. Per i giovani anche è importante avere questo feeling che sanno che la porta qui è aperta. Fa piacere anche ai giocatori della prima squadra perché sono contenti quando poi il bambino debutta o come volpato segna il gol vittoria. Mi piace anche l’atteggiamento dei miei attaccanti che non stanno segnando tanto. Il gol della vittoria non lo fa Belotti, ma ha avuto coraggio di prendere una botta forte, di lottare. L’atteggiamento è importante e quello conta. I gol arriveranno. Domani ad esempio non mi sorprenderebbe se Tammy segnasse”.

    Matic è pronto per giocare dal primo minuto?
    “Un giocatore infortunato a 34 anni ma vuole esserci per aiutare la squadra. Un giovane che vive con questi calciatori, può solo crescere. Vediamo oggi come sta, se può giocare titolare o meno. Sicuramente è uno che sarà della partita. El Shaarawy gioca, poi ne mancano nove”.

  • Roma, Mourinho: “Dybala sta meglio e gioca”

    Torna a parlare Josè Mourinho alla vigilia della sfida decisiva con il Real Betis di domani d’Europa League. Queste le sue parole:

    Come sta Dybala? Che difficoltà cii saranno domani?
    “Paulo sta bene e gioca. la difficoltà di domani è quella di giocare contro una squadra di qualità, con un’identità chiara e con grande esperienza. E’ una squadra che ha vinto e in Spagna non è facile se non sei tra le tre squadre top. Sarà dura, ma lo sarà anche per loro. Undici contro undici più sessantamila, sperando che faranno il loro perché tra una settimana a Siviglia i tifosi spagnoli saranno scatenati. Mi fido dei miei calciatori e dei miei sessantamila”

    Domani Zalewski giocherà?
    “Zalewski può giocare un po’ ovunque, si è trasformato in un bel giocatore. Gioca anche in Nazionale e non è una selezione di basso livello. E’ un giocatore importante per noi, non cambia nulla se sta in panchina o in campo”

    Potrebbe essere il tecnico più vincente in Europa in caso di vittoria contro il Real Betis.
    “Non è uno stimolo o essere orgoglioso, quando arriva io resterò sempre orgoglioso per la mia carriera. Quando finirò la carriera avrò tante cose da ricordare e da pensare, in questo momento mi interessa vincere la prossima partita e sarà difficile, è un match dal livello alto. Voglio vincere perché abbiamo bisogno di punti, ne abbiamo solo tre e non bastano”.

    Domani potranno giocare Abraham e Belotti insieme?
    “I giocatori bravi possono giocare insieme. All’inizio per tanti di voi sembrava impossibile che giocassero insieme Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham. Purtroppo un infortunio di qua e uno di la non ci hanno permesso di usarli sempre, ma quando li usiamo funzionano. Abraham e Belotti sono due giocatori bravi e possono giocare insieme, sta a noi allenatori poi trovare la soluzione giusta. Per una squadra giocare contro Belotti e Abraham insieme non è semplice, ma non voglio dire chi giocherà perché il Real Betis avrà tante soluzioni e non chi giocherà domani di loro”.

    Il fatto che Zaniolo segni più in Europa che in Serie A è un caso?
    “E’ un giocatore che preoccupa gli avversari. Questo è fuori discussione. E’ un giocatore che non è egoista. Qualche volta il suo modo di giocare gli fa prendere decisioni individuali, ma non è un calciatore che risparmia energia o pensa a se stesso. Dà tutto per la sua squadra. Per noi difensivamente lavora tanto e un giocatore che lavora tanto come lui è normale che non segni 20 gol in una stagione. Ma è un giocatore veramente importante per noi. Per noi se segna di meno o di più non è drammatico. Segna di più in Europa? Magari in Serie A hanno un livello superiore di quello che noi troviamo in Conference League ed Europa League. Ma Betis e Leicester sono di un livello altissimo, ma in A abbiamo gare più complicate”.

    Quanta fiducia danno i 4 punti contro Inter e Juve?
    “I quattro punti presi con Inter e Juventus sono quelli che abbiamo perso con Udinese e Atalanta, se facciamo il paragone sui numeri con lo scorso anno non abbiamo guadagnato molto. Se parliamo a livello emozionale è importante fare risultati in questi stadi, ti dà un feeling diverso. Per esempio abbiamo parlato della sconfitta con l’Atalanta, ma siamo usciti dal campo con una grande sensazione di superiorità in mezzo al campo. Lo scorso anno qualche volta siamo andati in questi stadi e siamo usciti con la sensazione di essere inferiori, ora possiamo uscire pareggiando, perdendo o vincendo ma con la sensazione di superiorità. Poi è chiaro che sono punti che portano qualcosa in più. Contentissimo per i ragazzi”.

    Come sta Pellegrini?
    “Vediamo, qualche volta voi sapete più di me. Dobbiamo ancora allenarci e sentire anche lui. Io lo conosco bene, se lui dice no è perché non c’è alcuna possibile. Se mi dice che è disponibile allora lo è. In questo caso aspetto Lorenzo, più che i medici”.
    Perché vede la partita dal pullman?
    “Ero in un Van, in un bel van. Mi piaceva sentire il rumore dello stadio. Si capiva tanto, quando era gol dell’Inter o della Roma. Si soffre di più nel Van”.

  • Roma, Mourinho: “In Europa non ci sono partite semplici”

    Torna a parlare Josè Mourinho alla vigilia della sfida, già decisiva, di Europa League contro l’Helsinki. Di seguito le parole dello Special One:

    La formazione tipo per lei è quella con i Fab Four?
    “Il Tottenham è la squadra più forte che abbiamo affrontato in questa stagione. Abbiamo giocato contro una squadra poderosissima senza avere problemi difensivi. Per voi tante volte il focus è sulla responsabilità di chi fa fare gol, ma per noi è diverso. Anche se contro una grande squadra siamo stati in controllo per novanta minuti. E’ una partita a cui faccio riferimento per questo. E’ un atteggiamento che poi non ho rivisto dopo per novanta minuti”.

    C’è qualcosa che l’ha colpita dell’Helsinki?
    “Mi ha attratto l’allenatore. Quando una squadra gioca con organizzazione è perché il tecnico è bravo. Mi piace la squadra, ovviamente ho fatto i compiti e l’analisi. E’ una buona squadra molto ben organizzata. Il risultato contro il Betis è falso, poteva essere completamente diverso. Per me è la conferma di una grande evoluzione della qualità del calcio nel nord Europa. Il livello è migliorato tanto. Dicono che domani sarà facile, ma non per me”.

    A fine gara con l’Empoli ha detto che Zaniolo è stato un esempio, questo Nicolò domani è pronto per giocare?
    “Domani gioca. E’ stato un infortunato che voleva tornare subito, il prima possibile. Ha lavorato per essere a disposizione e voleva rischiare. Non so se avrà novanta minuti, ma sono sicuro che sarà a un livello alto. La testa è la cosa più importante e lui stava giocando molto bene prima del suo infortunio”.

    Pellegrini perde qualcosa giocando a centrocampo?
    “Io lo scorso anno ho parlato di tre Pellegrini che tutti e tre sarebbero stati tutti titolari. E’ un grande giocatore in ogni ruolo che ricopre e ha grandi margini di miglioramento. E’ un peccato che ce ne sia solo uno, ne vorrei tre di Lorenzo. Cerchiamo di dargli un ruolo dove comunque si sente a suo agio. Lorenzo è il primo a sapere che da capitano la cosa più importante è essere a disposizione della squadra”.

    I tre centrali di difesa sono costretti a fare tutte e due le partite o c’è un piano B?
    “Domani piano B, dei tre ne giocano due e adesso lascio aperto il dubbio”

    A che punto è al condizione di Camara
    “Non ha ancora novanta minuti. Non giocava da un mese quando è arrivato qui e quando è arrivato aveva qualche difficoltà fisica. Dal punto di vista tattico sta imparando il ruolo, ma sicuramente domani giocherà”.

    Bove e Svilar avranno spazio?
    “Gioca Rui Patricio, non mi piace la competizione. Svilar è un portiere di tanta qualità e ogni tanto giocherà ma non domani, non significa che giocherà tutte e sei le partite di Europa League. Bove sta crescendo, ricordo che quando sono arrivato era in Primavera. È un ragazzo intelligente, prende le cose in maniera seria e sta migliorando. Ogni opportunità che arriva la prende, che sia da titolare e che sia un minuto. Non so se farà come Zalewski l’anno scorso, è difficile da dire, però sta crescendo”.

    Lascerà la decisione ai giocatori di calciare i rigori?
    “Decidiamo sempre prima della partita, abbiamo una prima, una seconda e una terza scelta. Chiaramente, il calciatore deve sentire la fiducia e se sta bene per tirare, in caso dà l’opportunità a un altro compagno. Ogni partita c’è il primo che nell’ultima era Pellegrini, poi domani sarà ancora lui”.