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  • Bayern Monaco, Nagelsmann: “L’Inter è una squadra forte”

    Bayern Monaco, Nagelsmann: “L’Inter è una squadra forte”

    Ultima gara della fase a gironi di Champions League, in casa Bayern Monaco il tecnico Julian Nagelsmann presenta in conferenza stampa la gara contro l’Inter.
    Quanto è difficile scegliere domani tra far riposare qualcuno e ottenere sei vittorie nel girone?
    “Non è difficile, se hai una rosa come la nostra. Ognuno può giocare e si possono fare anche un po’ di rotazioni, domani lo faremo a causa dei giocatori infortunati o che hanno problemi. L’obiettivo rimane vincere domani, però ci dobbiamo anche concentrare sulla Bundesliga, che è molto combattuta”.

    L’Inter è la sorpresa del girone?
    “Per me non è una sorpresa, devo essere sincero. La squadra nerazzurra è fortissima, così come il Barcellona, alla fine sono i dettagli che decidono. Noi siamo stati un po’ fortunati col Barcellona, se avessero segnato prima loro ci avrebbero anche potuto battere. Però nella fase a gironi non ci sono tante partite. L’Inter è molto forte, ha giocatori fantastici, non sono sorpreso”.

    Cosa ci può dire su Sané e De Ligt?
    “Sané non è ancora a disposizione, vediamo nel fine settimana. La stessa cosa per Lucas Hernandez, anche lui ha fatto il primo allenamento. Neanche De Ligt scenderà in campo domani, ha problemi al ginocchio e non sarà un’opzione per la partita di domani, ma forse per il weekend. Poi ci sono alcuni giocatori un po’ stanchi che faremo entrare o uscire prima, non dico chi sono ma faremo un po’ di rotazioni. Dipende anche da come arrivano alla gara di domani”:

    Cosa cambia con l’assenza di Lukaku?
    “Non cambia niente”.

    Cosa ci può dire su Muller e Neuer?
    “Per quanto riguarda Muller, questa settimana si è allenato in modo leggero, vediamo se sarà a disposizione nel weekend ma penso più la settimana successiva. Lo stesso vale per Neuer, speriamo possa scendere in campo nel weekend, si è allenato abbastanza bene, ma penso che il Paese possa stare tranquillo”.

    Simone Inzaghi ha 11 anni più di lei e in Italia è considerato un allenatore giovane. Come si spiega questa differenza, è un un aspetto culturale su cui il calcio italiano è indietro?
    “Anzitutto, sono contento per quello che ha ottenuto, sta facendo un grandissimo lavoro. Io non conosco bene la situazione italiana, se un allenatore come lui sia considerato giovane o meno. So che l’approccio in Italia è un po’ diverso, contano su allenatori più esperti. Io sono contento per lui, ha una squadra fantastica e ha fatto vedere cose buonissime in entrambe le fasi, riuscendo a superare il girone che è un obiettivo raggiunto. Sono una squadra ostica, come abbiamo visto all’andata, soprattutto a centrocampo hanno buone idee ed è sempre difficile difendere contro di loro. È bello vederli giocare, perciò sono contento per lui”.

    Nelle rotazioni potrà rientrare Gravenberch?
    “Sì, giocherà domani”.

    Per quanto riguarda l’Under 19, ha seguito l’allenamento della squadra: porta qualche giocatore domani?
    “Sì, noi li portiamo domani sera, vedremo se ne faremo giocare uno o due. Per quanto riguarda l’eliminazione dalla Youth League, uno si deve meritare la vittoria, a partire da ogni allenamento. Loro stanno lavorando bene, benissimo, volevano vincere il girone di Youth League. Sono giocatori importanti per il nostro futuro, abbiamo l’aspettativa di avere una squadra giovanile che ci faciliti le cose. Ho visto che hanno cercato di dare tutto, alla fine non è bastato per passare il girone”.

  • Bayern Monaco, Nagelsmann: “Massimo rispetto per l’Inter”

    Bayern Monaco, Nagelsmann: “Massimo rispetto per l’Inter”

    Vigilia di Champions League per Inter e Bayern Monaco. Il tecnico dei tedeschi, Julian Nagelsmann, presenta in conferenza stampa al Crowne Plaza di Linate. Ecco le parole di Nagelsmann. La Champions League è sempre qualcosa di particolare, è l’ultima grande emozione che inizia. Che sensazioni ci sono?
    “Beh, sentire l’inno è qualcosa di bello. Io non sono mai stato a San Siro nella mia carriera, sono felice di poter giocare in questo stadio, pieno di storia, dove sono state giocate moltissime partite determinanti. Sappiamo che la prima partita non è decisiva, ma vogliamo iniziare nel migliore dei modi. Siamo entrati subito bene nel ritmo di gioco, la partita contro l’Union non è stata giocata come le altre, anche se non abbiamo giocato così male: ci sono stati diversi spunti, ora abbiamo un avversario interessante in un gruppo molto interessante. Non possiamo permetterci nessuna debolezza”.

    Goretza può partire titolare?
    “Qualche decisione l’ho già presa, ma non tutte. Abbiamo una condizione che era importante: tutti i giocatori sono a un livello fisico intercambiabile, possiamo far subentrare giocatori tutti allo stesso livello senza perdere concentrazione e prestazione. Giochiamo ogni tre giorni, finora abbiamo trovato il ritmo e non è semplice a inizio stagione. Poi Lewandowski ha lasciato una lacuna e ci siamo dovuti adattare: ci si poteva aspettare una fase lunga in cui ritrovare il modo di giocare insieme, ma in realtà la strada è stata breve. Ora non c’è tempo per fermarsi, Goretzka è un candidato per la formazione titolare. Ha alle spalle un brutto infortunio e non lavora in gruppo da tanto: da quando è tornato abbiamo fatto pochi allenamenti, con la squadra si è allenato solo due volte. È comunque un candidato perché ha giocato bene quando ha avuto la possibilità”.

    Come gestisce il turnover?
    “Dipende dai casi. A volte non do comunicazioni in settimana, altre volte è più definito e lì mi baso sul ritmo visto in settimana. Non serve spiegare tutto a tutti, è chiaro che i giocatori lo vorrebbero. Ma magari ha più senso spiegare dopo la partita perché uno non ha giocato. Però la ragione è chiara: c’è un ritmo serrato e non sempre decidono le prestazioni, magari si tratta di gestire il carico. A Muller per esempio prima dell’Union ho detto quale sarebbe stato il suo destino e quali erano le ragioni: magari per lui non era facile da capire, ma è una questione di rotazioni. Alcuni chiedono sempre come mai, altri lo capiscono, altri lo scoprono sulla lavagna tattica nello spogliatoio. Escluderli non vuol dire che hanno sbagliato qualcosa”.

    Neuer ha detto che siete tra i favoriti, è d’accordo?
    “Il Bayern Monaco deve essere sempre tra le favorite della Champions. Manuel ha detto che siamo tra i favoriti, non i favoriti: abbiamo una storia alle spalle che ce lo impone. Però parlarne non ha senso, bisogna agire perché sia così”.

    È soddisfatto dell’impatto di Mané?
    “Mi aspetto che trasmetta ai giocatori l’esperienza che ha maturato in Champions, che faccia assist, che crei pericoli. È un leader e voglio che sia all’altezza di questo ruolo. Non è uno che parla tanto, ma pur non parlando ha una personalità tale da fare da collante e trascinare il gruppo. Devo dire che sceglie sempre in modo ponderato quando parlare, penso per esempio alla partita contro il Lipsia in coppa: lì ha tenuto un discorso, forse lo farà anche domani. Ma sceglie sempre le parole in modo oculato, non gli chiedo nessuna stregoneria”.

    Hernandez è diventato un leader e il club vuole rinnovare. Cosa ne pensa?
    “Anche io vorrei che rinnovi. È un giocatore importantissimo, fortissimo, che porta sempre buonumore e riesce sempre a difendere con le unghie e con i denti. Non vuole perdere una pallone: una volta gli ho detto che era difensore centrale e doveva fare questo, andare su tutti i palloni. Lui se la gode, è fortissimo nelle diagonali: certo, vorrei che fosse più pericoloso su palla inattiva, vorrei che facesse qualche gol in più. In Europa ha già un’ottima reputazione, godrebbe di un valore ancora maggiore se riuscisse a fare 6-7 gol in più. E poi a livello personale è uno che ride sempre, quando ride illumina il campo”.

    A San Siro sono state disputate grandi partite. Si ricorda i mondiali del ’90?
    “Un ricordo che ho è una posa di Kahn, quando ha parato un tiro importante nella storia del Bayern qui. Mi ricordo che non riuscivo a stare fermo sul divano, e ogni tanto piangevo, perché mio padre non era tifoso del Bayern Monaco, ma di un’altra squadra che all’epoca era molto forte in Germania. Ricordo anche delle sconfitte in questo senso, però appunto ricordo questa parata di Kahn. Spero che Manuel Neuer domani non debba impegnarsi così tanto, altrimenti spero che possa esultare come Kahn ai suoi tempi”.

    Cosa si aspetta dall’Inter, che ha avuto grandi problemi in avvio di Serie A?
    “Andare male in campionato può essere una benedizione o una maledizione, la Champions è diversa. Si può giocare con la testa libera o magari sfogare la frustrazione in Champions. Dipende da come giochi: pensiamo al Milan, che è stato molto aggressivo, ci sono lezioni da imparare da quella partita. L’Inter è una squadra molto esperta, talvolta ci sono piccole distrazioni che fanno oscillare il risultato da una parte o dall’altra. Anche contro il Milan ci sono state varie fasi della partita. Io non penso ai risultati che ha ottenuto in Serie A, ma ai giocatori che sono fortissimi, al tecnico che è bravissimo. Certo, manca Lukaku ma Dzeko ha fatto benissimo e poi c’è Lautaro… A centrocampo hanno giocatori disposti a difendere bassi ma anche a creare pericoli lì davanti, dobbiamo difendere un po’ più alti noi. Ci sono varie situazioni che dovremo preparare, l’Inter è brava nel variare le soluzioni tattiche. Dovremo essere bravi noi, ma l’andamento in campionato non è determinante”.

    Quanto è importante Sabitzer per la squadra e per Kimmich?
    “Per Joshua non lo so, dovete chiedere a lui. Per la squadra, è molto importante. Il primo anno non è stato facile: è vero che la sua stagione l’anno scorso non è stata eccellente e lo sa anche lui, ma ci sono state critiche eccessive. Contro l’Union per esempio è stato il migliore in campo, è un giocatore importante, intelligente in possesso e nei contrasti, ha buon senso della posizione. Non si è mai arreso, non ha mai gettato la spugna, nonostante alcuni commenti pessimi riservati dalla stampa. Lui stesso ha avuto spirito critico, c’è chi avrebbe detto ‘cambio aria’ e aveva anche le offerte per farlo. Lui ha deciso che poteva fare meglio di così, io lo sapevo perché l’ho già allenato e devo dire che non ho fatto nulla di diverso. È lui che ha avuto uno scatto, ha deciso di rimanere e migliorare. Anche oggi ci sono troppi commenti negativi, anche alcuni articoli di giornale che secondo me non sono giustificati. Certo, non è Cristiano Ronaldo. Ma è un giocatore di intelligenza sopraffina”.

  • Bayern Monaco, stagione negativa Nagelsman in discussione

    Bayern Monaco, stagione negativa Nagelsman in discussione

    Stagione fallimentare del Bayern? Al termine della sfida contro il Villarreal, il tecnico Julian Nagelsmann ha evidenziato come a questo punto ai bavaresi resti a disposizione solamente la Bundesliga come unico obiettivo. Torneo in pugno e sarebbe il decimo successo consecutivo, migliorando il proprio record ma di fatto rendendo la stagione semplicemente ordinaria. IL DISASTRO IN COPPA DI GERMANIA – “Non è una cosa che può soddisfare il Bayern” ha ammesso il tecnico 35enne che già in questa stagione ha visto la sua squadra affondare malamente in DFB-Pokal: 5-0 subito contro il Borussia Monchengladbach, peraltro ai sedicesimi di finale. Un anno fa con Flick si uscì sempre ai sedicesimi, addirittura contro il Kiel. FALLISCONO I BIG – E se l’anno scorso l’eliminazione dalla Champions arrivò per mano del Paris Saint-Germain stavolta è difficile accettare di uscire ai quarti di finale contro il Villarreal settimo in classifica ne LaLiga. Unai Emery ancora una volta è riuscito a incartare Nagelsmann: non si è rivisto il dominio del Villarreal dell’andata, anzi: è il Bayern ad aver fatto la partita, tentando più volte la conclusione ma senza mai essere realmente pericoloso. Molti i tentativi da lontano, diversi velleitari. Sono mancati all’appuntamento giocatori importanti come Thomas Muller, animale da Champions ma ieri sera ingabbiato. Leroy Sané sembra il lontano parente del grande giocatore pre-infortunio al City. E anche Lewandowski, al netto del gol segnato, è stato di fatto limitato da Albiol. IL PROSSIMO ANNO SENZA LEWANDOWSKI? – Saranno giorni di riflessione in Baviera: il tecnico non rischia e avrà la sua seconda chance. La paura vera è che la corsa alla Champions il prossimo anno sia senza Lewandowski, nonostante le smentite di Oliver Kahn. La rete segnata ieri sera potrebbe essere stata l’ultima in Champions col Bayern.

  • Bayern Monaco, Nagelsman teme il Villareal

    Bayern Monaco, Nagelsman teme il Villareal

    Nagelsmann, allenatore del Bayern Monaco, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Villarreal: “Bisogna tenere conto che ha esperienza, come l’allenatore. Ha diverse soluzioni di gioco e può usare diversi sistemi tattici. Gli piace rischiare, con giocatori importanti come Parejo o Pau Torres. È una squadra con molta esperienza, che ha ottenuto successi di recente. Quindi sarà difficile ma sono convinto che sapremo mostrare il meglio di noi stessi. Contro la Juventus abbiamo potuto vedere che sono forti in contropiede. Abbiamo analizzato bene, non ci saranno sorprese”. Il ritorno di Davies: “Siamo molto felici di averlo di nuovo con noi. I test sono stati molto incoraggianti, vedremo se ci sarà dall’inizio”. Elogio di Emery: “È un allenatore molto, molto bravo. In campionato hanno subito una sconfitta nel fine settimana contro il Levante; forse la Champions è ancora più importante”. La condizione: “Quello che posso dire è che non riesco ancora a spiegare cosa sia successo poco dopo Natale. C’è stata una certa flessione, ma ora la situazione è molto diversa. C’è un’atmosfera molto buona e sicuramente ci aiuterà”. Scelte di formazione: “Sule titolare? Non ho ancora preso una decisione chiara per 3-4 ruoli. Per esempio Gnabry ha giocato un’ottima partita nel fine settimana, Sané meno. I giocatori stanno bene, non ci saranno tanti cambiamenti. Sicuramente faremo più cambi contro l’Augsburg”.

  • Nagelsman positivo al Covid19, lo conferma il Bayern Monaco

    Nagelsman positivo al Covid19, lo conferma il Bayern Monaco

    La sua assenza sulla panchina dei tedeschi nella sfida di Champions League in casa del Benfica era apparsa già sospetta. Il comunicato ufficiale del Bayern Monaco ha confermato quanto si stava iniziando a temere: Julian Nagelsmann è risultato positivo al test per il Covid-19. È stato lo stesso club bavarese a comunicarlo in una nota e a specificare che il tecnico era completamente vaccinato e che tornerà in Germania separatamente dalla squadra, in ambulanza.

  • Il Bayern Monaco pensa al primo regalo da fare a Nagelsmann… proprio dal Lipsia

    Il Bayern Monaco pensa al primo regalo da fare a Nagelsmann… proprio dal Lipsia

    Il Bayern Monaco, dopo aver ufficializzato Nagelsmann sulla propria panchina nella giornata di ieri, si affaccia sul mercato per completare la rosa. La dirigenza bavarese ha messo gli occhi su un pupillo del nuovo tecnico, stiamo parlando di Dani Olmo. Il talento spagnolo viene da un ottimo Europeo con la sua nazionale ed un’ottima prestazione contro l’Italia, nonostante il rigore sbagliato. Il giovane allenatore tedesco lo aveva voluto al Lipsia acquistandolo dalla Dinamo Zagabria per poco più di 20 milioni. Ora il prezzo del cartellino si aggira intorno ai 40-45 milioni di euro ed in più va registrato l’interesse dell’Atletico Madrid sullo sfondo. Vedremo nei prossimi giorni se la trattativa verrà conclusa ed il fenomeno iberico passerà a Monaco.

  • Ufficiale: Nagelsmann sara’ il nuovo allenatore del Bayern Monaco

    La notizia era nell’aria da giorni, pochi minuti fa è arrivato l’annuncio ufficiale del Bayern Monaco, Julian Nagelsmann sarà il nuovo allenatore del club a partire dal primo luglio. Il tecnico che lascerà il Lipsia ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026, mentre il Bayern ha versato al Lipsia una penale intorno ai 20 milioni di euro.

  • Bayern Monaco: pronti a pagare la clausola per liberare Nagelsmann dal Lipsia

    Il Bayern Monaco ha scelto da tempo il sostituto di Flick che si avvicina sempre più alla panchina della nazionale tedesca, si tratta di Julian Nagelsmann attualmente tecnico del Lipsia. I bavaresi che hanno già un accordo con l’allenatore sono pronti a pagare la clausola al Lipsia per liberarlo, verseranno circa 20 milioni di euro compresi di bonus. A campionato finito si attende l’annuncio ufficiale.

  • Bayern Monaco, Nagelsmann candidato principale alla panchina per la prossima stagione

    Nagelsmann, l’attuale allenatore del Lipsia,  è l’obiettivo principale del Bayern Monaco per sostituire il tecnico Flick, prossimo alla guida della nazionale tedesca. Le due parti sembrano essere molto vicine all’accordo.