Tag: Napoli

  • Napoli, Fabian Ruiz positivo al Covid19

    Napoli, Fabian Ruiz positivo al Covid19

    Fabian Ruiz è risultato positivo al Covid-19 in seguito ad un tampone molecolare che è stato effettuato in Spagna. Il calciatore del Napoli, regolarmente vaccinato, è asintomatico e osserverà il periodo di isolamento presso il proprio domicilio.

  • Il Napoli a gennaio andrà alla caccia di un difensore

    Il Napoli a gennaio andrà alla caccia di un difensore

    Il Napoli nella sessione del mercato di gennaio dovrà cercare dei rinforzi in particolare in difesa. Si parla di un ritorno di Luperto in prestito ora all’Empoli che però sembra intenzionato a riscattare. C’è stato qualche contatto con Nicolò Casale del Verona, il cui procuratore è Mario Giuffredi (lo stesso di Politano, Mario Rui e Di Lorenzo), ma si seguono anche le piste che portano a Federico Gatti del Frosinone, valutato 7 milioni, e a Mattia Viti dell’Empoli. L’innesto del classe 2002 eviterebbe di occupare lo slot della categoria “Over 22” nella lista Serie A, così da avere ancora spazio per un terzino sinistro, un giocatore in grado di far respirare Mario Rui.

  • Clamoroso a Napoli : Spezia che espugna di misura il Diego Armando Maradona

    Clamoroso a Napoli : Spezia che espugna di misura il Diego Armando Maradona

    Incredibile quello che è successo a Napoli, la squadra partenopea scivola con lo Spezia uscendo sconfitta per 1-0. Erano altre le aspettative della vigilia visto la grande vittoria di San Siro, che aveva visto la formazione di Spalletti toccare il punto più alto della stagione. Decisiva invece in questa partita l’autorete di Juan Jesus che ha condannato i suoi compagni allo stop in classifica con conseguente svantaggio di tre punti rispetto al Milan e sette rispetto all’Inter capolista. Napoli che ancora non riesce ad essere grande con le piccole, si esalta nei big match ma lascia punti per strada come è successo contro l’Empoli. Spalletti nel 2022 dovrà lavorare molto su questo, per poter aspirare a grandi obiettivi.

  • Formazioni ufficiali : Napoli – Spezia

    Formazioni ufficiali : Napoli – Spezia

    Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Jesus, Mario Rui; Lobotka, Anguissa; Politano, Zielinski, Lozano; Mertens.. All.: Spalletti.

    Spezia (3-5-2): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou; Gyasi, Maggiore, Kiwior, Bastoni, Reca; Agudelo, Manaj. All.: Thiago Motta.

  • Napoli, Spalletti: “È sempre un dispiacere non avere i calciatori a disposizione”

    Napoli, Spalletti: “È sempre un dispiacere non avere i calciatori a disposizione”

    Dopo due sconfitte consecutive in campionato, il Napoli è tornato a vincere nel big match di San Siro con il Milan e adesso è determinato a chiudere al meglio il 2021. In conferenza stampa Luciano Spalletti presenta la partita contro lo Spezia. Ecco le dichiarazioni: “E’ sempre un dispiacere quando non si hanno calciatori di quel livello a disposizione (Insigne positivo e Osimhen infortunato, ndr). Sperando che migliori la situazione per tutti gli italiani, ora dobbiamo avere a che fare col rischio che possa succedere sempre qualcosa di nuovo. Abbiamo anche l’imposizione di continuare a fare punti perché le partite passano per non ripassare più. Non è in fondo che si fa il riassunto delle gare non vinte portando a supporto quello che è successo durante il periodo in cui si sono giocate. Noi abbiamo davanti una partita difficile e dobbiamo dare continuazione a quello sviluppo di partita. E’ come se fosse tutta una continuazione quella partita. Dobbiamo fare in modo di non essere mai usciti da San Siro. Ci attende una gara difficile perché io conosco bene l’ambiente Spezia, ci ho giocato, una città e una squadra a cui sono particolarmente legato. So come vive quella città lì la passione per questo sport e so che è una partita difficile. Ci dispiace molto per chi sta fuori, ma chi è dentro deve sapere chiaramente quale dovrà essere il comportamento giusto”.

    Dopo il caso Udinese-Salernitana, non sarebbe il caso di ragionare anche sul rinvio della Coppa d’Africa?
    “Vorreste tirar dentro le istituzioni, ma il mio è un altro ruolo. Diventa facile per me dire che io la Coppa d’Africa, in un momento così delicato in cui si mettono a rischio le persone, l’ho definita un mostro invisibile. Da un punto di vista mio è così. Poi apprezzerò molto ciò che si vedrà nelle partite di Coppa d’Africa perché ci sono i migliori giocatori al mondo, ma quando poi entro nel mio spogliatoio e non vedo statue tipo Koulibaly e Osimhen mancano dei riferimenti. Anche lì si spera che buonsenso e ragione delle istituzioni facciano delle valutazioni corrette e profonde”.

    Recupera Mario Rui. Ci dobbiamo aspettare una formazione diversa rispetto a San Siro?
    “Quando le partite sono così ravvicinate bisogna prendersi qualche ora in più prima di tracciare la formazione definitiva. Da quest’allenamento di stamani, fatto in maniera vera e corretta, in modo da pensare al futuro con fiducia. Le reazioni si vedranno oggi pomeriggio, parlo di gambe e muscoli dei ragazzi. A noi poi le racconteranno stasera. Se mi telefona stasera dopocena glielo dico”.

    Finora 39 punti in classifica: com’è il suo bilancio?
    “Per come sono fatto è un casino andare a dire se poi sono contento o no. A me rimane soprattutto il fastidio di quello che non s’è riuscito a portare a casa, anche se non puoi più metterci le mani. Io scenderei sempre in campo e scendo sempre in campo. L’ultima volta mi sono messo i tacchetti di gomma e ora li metto sempre perché mi sono sentito più a mio agio nello spostarmi in quei due metri quadri che ho. Una volta sono caduto anche a terra. Bisogna scendere in campo sempre allupati, come quando ho cominciato a parlare di calcio anni fa. Sotto sotto io voglio andare a vincere le prossime perché poi lì dentro ci si tira quello che è il tuo trascorrere quotidiano. Io la mattina quando mi alzo trovo i tifosi del Napoli mentre vado al parcheggio a prendere la macchina e tutti hanno la stessa voglia e te la trasferiscono. Puoi essere tranquillo quanto ti pare e così ermetico, ma i tifosi ti entrano dentro, ti scavano, ti fanno dei buchi. E oltre a quelli che sono i tuoi voleri, la tua ricerca, ci si mette anche quella delle persone che incontri, che amano questa squadra e aspettano di poter contribuire a vincere una partita in più. Bisogna andare nella direzione di vincere tutte le partite che ha davanti”.

    E’ stato infastidito dalle polemiche sul gol annullato a Kessié?
    “Probabilmente è stato un fuorigioco per qualcuno particolare a caldo. Lì per lì per qualcuno si è acceso un po’ di dubbio al dibattito, però poi a freddo tutti hanno espresso e detto – compresi gli organi istituzionali dell’AIA – che si tratta di una regola UEFA e FIFA, esprimendosi in maniera unanime. Se poi qualcuno vuole rimanere a caldo, senza averla raffreddata, è una scelta sua. Più nitida di questa di situazione è difficile ritrovarla, per cui non capisco di cosa si parli”.

    Lobotka è diventato un valore aggiunto quest’anno?
    “Come tutti i calciatori del Napoli, Lobotka è innanzitutto un bravo ragazzo. C’era uno mezzo e mezzo e non c’è più, l’abbiamo mandato via l’anno scorso. Io ho sempre avuto grandi registi, grandi numeri quattro. Il buon regista è quello che sa fare tutto bene, il grande regista è quello che fa in modo che la squadra faccia tutto bene. Lobotka appartiene alla seconda categoria, è un grande regista. Poi di buoni registi ne abbiamo tanti, lo possono fare in tanti. Di grandi registi in squadra ci sono Lobotka e Fabian, poi dipende se si gioca con un regista solo o con due più bassi che si dividono i compiti. Il regista spesso è colui che salva l’allenatore dalla pazzia. Quando c’è un gran regista dentro ti affidi alle sue giocate. Di qui ne sono passati di grandi calciatori, ad esempio Jorginho è un grande in quel ruolo”.

    Dopo il Milan arriva lo Spezia in un momento così.
    “Questa non è la conferenza di celebrazione per la vittoria di Milano, ma la conferenza di presentazione della gara con lo Spezia. Stessa cosa vale per l’allenamento di stamattina. E noi abbiamo l’imposizione di vincere questa partita, anche se non si tirano dietro – perché impossibile – le gare precedenti da un punto di vista di riprenderci qualcosa. Però poi le sconfitte creano anche presupposti di crescita perché creano una reazione in me e nei calciatori. Io sono orgoglioso e fiducioso come spero che lo sia la mia squadra domani. Dobbiamo costruire qualcosa di serio, di credibile per questa gente che ci vuole bene e che vive dietro al risultato della partita. Non si scherza sul sentimento delle persone. Domani voglio vedere grandissima intensità fin dal riscaldamento”.

    Abbiamo visto Osimhen allenarsi in maschera: può essere a disposizione?
    “Non c’è domani, non è con lui che si può vincere questa partita”.

    Come avete preparato la sfida allo Spezia?
    “Oggi abbiamo deciso di fare diversamente, lasciando scorrere i primi 10′ senza le pause. Il nostro match analyst ha fatto scorrere i primi 10′ per far capire che non si fa una cosa organizzata. In quei 10′ ci si rendeva bene conto di quella che sarà la partita, che sarà difficilissima”.

    Il Napoli si candida ad essere l’anti-Inter?
    “Noi vogliamo vincerle tutte e già essere ‘anti’ di qualcuno ci disturba un po’. Noi non siamo anti di nessuno, noi vogliamo far vedere la nostra bellezza, giocando le partite e cercando di fare un buon calcio. Si vede poi in fondo di chi siamo peggio e a chi potevamo togliere qualche punto in più. Bisogna avere la nostra identità, un progetto, una volontà di essere ambiziosi. E poi alla fine si fanno somme e sottrazioni”.

    Il Napoli è la squadra con la miglior classifica negli scontri diretti: a lei cosa lascia?
    “Ognuno ha i suoi di numeri. Se prendo un solo dato dipende da dove voglio massaggiare, cosa voglio che il mio cervello pensi di più. Invece nell’essere obiettivi vanno presi tutti i numeri. Contro l’Atalanta, ad esempio, è uno scontro diretto e abbiamo perso. Con l’Inter abbiamo perso. Abbiamo numeri diversi”.

    Lei coinvolge tutti: è questa la sua forza?
    “E’ proprio una impostazione personale quella di voler stare con tutti allo stesso modo, di voler amare tutti i calciatori allo stesso modo, di voler dare possibilità a tutti di esprimersi nel miglior modo possibile. Attraverso quelli che sono i comportamenti si rendono possibili una buona classifica, il poter avere dei sogni, il tracciare delle ambizioni, l’andare a prenderle col valore dei calciatori. A trovare difetti non ti danno mai meriti. Qualche volta va detto, ma difficilmente se trovi solo difetti vai a migliorare qualcuno. Si cerca di essere giusti, obiettivi. Poi c’è il loro valore che è indiscutibili. Bisogna essere anche giusti nel dichiarare che questi ragazzi hanno delle potenzialità. E lo si dice solo se le hanno. Abbiamo a che fare con un gruppo di calciatori che sanno come si sta in uno spogliatoio, e anche quello è un valore importante. Inoltre sanno come comportarsi per giocare in una squadra”.

  • Napoli, Insigne positivo al Covid19

    Il capitano del Napoli Lorenzo Insigne è positivo al Covid-19. A comunicarlo lo stesso club partenopeo: “In seguito al tampone molecolare effettuato questa mattina è emersa la positività al Covid-19 di Lorenzo Insigne. Il calciatore osserverà il periodo di isolamento presso il proprio domicilio”.

  • Napoli, Spalletti: “Partita che può essere un crocevia per la stagione”

    Napoli, Spalletti: “Partita che può essere un crocevia per la stagione”

    Luciano Spalletti, parlerà in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno per presentare la sfida ai rossoneri.

    Si parte sugli infortuni e l’emergenza: “Possiamo vincere la partita con quelli che abbiamo a disposizione, la giochiamo con l’obiettivo di portare a casa i tre punti”.

    Cosa ha detto ai giocatori per motivarli? E’ un crocevia importante.
    “Cosa ho detto, la dobbiamo un po’ smettere pure noi. Non accetto il giochino degli infortuni e di chi manca. In questi momenti c’è bisogno di esempi, di far parlare gli esempi, c’è bisogno di corse, coraggio, soluzioni. Domani abbiamo a disposizione 16-17 calciatori della rosa, per cui bastano per andare a giocare le partite contro chiunque. E’ chiaro che se peggiorano ogni volta chi deve giocare… non preoccuparti dei minuti che avresti potuto giocare, fai vedere il tuo valore adesso. Noi andiamo col necessario che serve, poi è chiaro che vogliamo essere ambiziosi e dipende da noi, ottenere certe cose poi qualche volte può non dipendere da noi perché succedono delle cose ma il comportamento da avere è chiaro anche se il calcio a volte è talmente drammatico che in un episodio di gara ti annulla tutto il lavoro settimanale ma quello girerà una volta a favore ed una volta contro”.

    La sua presenza che torna a bordo campo sarà utile?
    “So bene che ho creato problemi ai giocatori facendomi espellere, io non posso fare a meno di loro, quando manca qualcuno sono in difficoltà ed a disagio, li voglio tutti vicini, e so quanto è importante la presenza di ognuno. Io non ho fatto la cosa giusta ed ho penalizzato la squadra in queste due partite e la responsabilità delle due sconfitte è mia e non succederà più perché sono stato male a vederla da fuori”.

    Senza Manolas nella rosa c’è una carenza. Senza pure Koulibaly non si può andare avanti con solo 2 centrali.
    “La storia di Manolas riguarda il rapporto tra lui e la società, è con quelli che ci sono che possiamo ambire a vincere la partita, io quindi di Manolas non ne parlo. Averlo visto felice alla presentazione dell’Olympiacos mi fa piacere per lui, per il resto noi abbiamo delle necessità per le insidie che ti possono accadere. Le osservazioni che fate voi figuriamoci se non le facciamo noi, ora il mercato è chiuso ed il gruppo a disposizione per ora è questo”.

    Con due centrali non va avanti nessuno. “Sì, ma non devo fare questi ragionamenti qui, a me la rosa piace in tutti i petali ma se la asciughi qualcosa manca (ride, ndr) e va ricomposta”.

    Chi c’è domani e chi non c’è?
    “Mario Rui non è convocato, come Fabian, Insigne, Osimhen, Koulibaly naturalmente. Facciamo prima a dire chi c’è (ride, ndr)”.

    Cosa si aspetta dal Milan?
    “Mi aspetto la squadra che ho visto in questi due anni, col lavoro fatto da Pioli, con un modo di stare in campo chiaro così come le scelte dei singoli campioni che ha a disposizione. Io non voglio giocare contro squadre in difficoltà, ma contro squadre forti, perché il Napoli è una squadra che può giocare contro squadre forti, non ho bisogno di peggiorare gli altri per esibire la mia forza. Noi domani dobbiamo giocare da squadra forte, viva, il Vesuvio non deve essere una cartolina ma dobbiamo averlo dentro di noi per fare quello di cui abbiamo bisogno”

    Insigne ha dichiarato che spesso non è stato capito dai tifosi. Lei cosa ne pensa?
    “Solo un allenatore che ha perso il senno potrebbe rinunciare ad uno con le sue qualità, lui è un buon capitano di una squadra, non deve essere mai presa come il massimo possibile perché ogni occasione può essere quella giusta per diventare più forti. Mi è sembrato dall’inizio in linea con la figura che immaginavo da fuori. Lui è un calciatore che ha un cuore, anche se voleva giocare dall’inizio e se lo aspettavo, ci sono io poi che commetto un errore e gli chiedo 70 minuti. Nella sua disponibilità io me ne sono un po’ approfittato, è una sua qualità esserci e aiutare però io dovevo valutare anche se c’erano valutazioni che portavano a poter fare quei 70 minuti come li vuole fare lui, ma ci ho messo del mio ed ha fatto una figura al di sotto delle sue potenzialità”.

    Buoni volumi di gioco nonostante le sconfitte.
    “Abbiamo perso qualche palla di troppo che è costata corse, metri, equilibrio, l’ultima è stata la partita in cui abbiamo perso più palloni questa stagione, possiamo mettercela come causa e va tenuto in mente il pallone perso o il contrasto perso perché poi un gol può essere frutto di un singolo errore ma le partite perse sono la somma di tutti i nostri errori. Non si perde mai per un singolo episodio, ma sempre per l’atteggiamento di tutti”.

    La stagione è cambiata a San Siro, qualcosa è cambiato, ora cosa chiede alla squadra abbandonata dalla sorte e dagli episodi.
    “Abbiamo fatto a tratti quello che chiedo. Io per sentirmi bene con me stesso, devo allenare come se fossi per sempre l’allenatore del Napoli, così come i giocatori devono pensare che avranno una sola maglia, solo così si va più in profondità dei comportamenti e dei pensieri. Abbiamo sbagliato qualcosa, ma abbiamo anche confermato altre fatte molto bene, sugli episodi siamo in credito, sono convintissimo e non significa che domani ci verrà risarcito. Noi siamo quello che facciamo”.

  • Napoli: per il post Manolas piace molto Uduokhai dell’Ausburg

    Napoli: per il post Manolas piace molto Uduokhai dell’Ausburg

    Il Napoli che nelle prossime ore cederà ufficialmente Manolas all’Olimpiakos per una cifra intorno ai 4 milioni di euro è al lavoro per trovare il sostituto. Un nome che piace moltissimo alla dirigenza è quello del tedesco classe 97 Ohis Felix Uduokhai dell’Ausburg. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori colloqui per capire il prezzo del cartellino e la possibilità del trasferimento. Si attendono sviluppi.

  • Dalla Grecia: Manolas all’Olympiakos

    Dalla Grecia: Manolas all’Olympiakos

    Dalla Grecia sono sicuri, Kostas Manolas sarà a breve ufficializzato dall’Olympiakos. Il difensore classe 91 lascerebbe così Napoli per far ritorno in patria dove si dice firmerà un contratto triennale. Si parla già di visite mediche svolte e che si attende solo l’annuncio ufficiale. Si attendono adesso conferme anche dall’Italia.

  • Colpaccio Empoli a Napoli; la decide Cutrone

    Colpaccio Empoli a Napoli; la decide Cutrone

    Colpo a sorpresa dell’Empoli che batte in trasferta il Napoli. Toscani che hanno saputo subire e colpire al momento opportuno. A decidere la partita è stato Cutrone il quale esplode tutta la sua gioia dopo mesi non facili ricevendo tante critiche. Napoli che non al top della forma ha cercato di far sua la partita, ma la bravura degli ospiti e un pò di sfortuna hanno negato tutto questo. Tre punti importanti per l’Empoli che sale al settimo posto in classifica con 26 punti, mentre il Napoli scende al quarto posto con 36 punti.