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  • Napoli, Spalletti: “Ora testa al Verona, poi penseremo al Napoli”

    Napoli, Spalletti: “Ora testa al Verona, poi penseremo al Napoli”

    Alla vigilia della sfida di campionato contro il Verona, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Training Center di Castel Volturno. Ecco le Sue dichiarazioni.

    Osimhen s’è allenato in gruppo, verrà convocato?
    “Le condizioni sono buone, abbiamo fatto una riunione con i medici questa mattina e la conseguenza naturale di tutto è convocarlo per domani. Farà parte della convocazione, ma poi l’obiettivo è arrivare meglio possibile al Milan, ma sarà in panchina”.

    Turnover ragionato o qualcosa di più?
    “Chiunque giochi domani lo deve fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importanti, poi qualcosa si cambia. Non so cosa sia ragionato o meno, non 10 giocatori… ma per esempio Kim vogliamo farlo partire perché non gioca martedì. Qualcuno deve recuperare, lo stress fisico e mentale è troppo vicino, qualcuno però rimane”

    Quanto è soddisfatto dell’adattamento in 10 uomini? 
    “Era l’esordio nei quarti di finale, tutti hanno parlato di nervosismo di squadra, io parlerei di maturità durante la partita, dell’atteggiamento avuto, proprio l’opposto, c’è una crescita importante perché una squadra non può essere lucida ed allo stesso tempo pericolosa in 10 contro una squadra abituata a quel livello di partite importanti per la storia che ha. Noi abbiamo avuto atteggiamenti corretti, la ricerca di mettere a posto quelle cose che ci hanno tolto. Anche nella personalità ci vedo miglioramenti”.

    Le sue parole forti sul tifo hanno smosso qualcosa.
    “Se mettono Spalletti contro i suoi tifosi viene fuori qualcosa di forte, ma il mio era un invito a restare uniti, compatti, venendo guidati dall’amore per Napoli. Poi non entro nel merito dei contrasti che ci sono, ma penso sia incomprensibile in questo momento privare questo gruppo del supporto di cui ha bisogno dopo tutte le partite straordinarie che ha fatto. E’ un aiuto fondamentale per noi avere il pubblico al nostro fianco, l’anno scorso ci fu contestazione quando uscimmo dalla lotta Scudetto ed ora che ce l’abbiamo a portata di mano non ci interessa? Io non so di chi è la colpa, le responsabilità, la storia, ma mi è chiaro che ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli. Di lasciarsi andare dentro l’amore”.

    Come si fa a non pensare al Milan?
    “La partita di domani è doppiamente importante, se riusciamo a vincerla ce ne mancano solo 3 per il titolo. Ne servono 4, se vinciamo col Verona siamo più vicini e non vedo motivi per non pensare a questo e pensare a martedì. Dentro gli occhi dobbiamo avere la foto del bello che abbiamo davanti, non dobbiamo portarci dietro troppi ragionamenti. Ma dobbiamo arrivarci anche bene a martedì, per capire l’importanza dobbiamo fare un salto a quando sono arrivato e la gara col Verona simboleggiava uno dei punti più bassi della storia del Napoli, adesso può essere il punto più alto per la storia del club!”.

    Le insidie col Verona?
    “E’ una squadra ben allenata, ti viene addosso fisicamente, è una squadra che ti mette a dura prova sul piano della battaglia per 95 minuti, ha motivazioni a mille a causa della classifica che ha, avendo una rosa superiore a quella classifica lì, ha fatto bene nella partita precedente vincendo meritatamente, nei video che abbiamo visto ha messo in difficoltà tantissimi avversari, anche alla Juventus recentemente, ma le nostre motivazioni sono forti”.

    Di Lorenzo e Lobotka come stanno? Avranno un turno di riposo?
    “Stanno bene tutti e due, valutando il motore di uno e dell’altro. Penso che se devo pensare più a uno a cui far recuperare minutaggio è più Lobotka che Di Lorenzo, ma anche l’altro meriterebbe di tirare un po’ il fiato”.

    Sul preparare la partita prima della Champions e poi il Milan.
    “La squadra è matura nel mettere in fila le cose che hanno davanti, abbiamo davanti una foto bellissima di quello che ci attende, abbiamo la possibilità di andare ancora più vicini a questo Scudetto, abbiamo il ritorno della Champions che viene dopo e per quelli che sono stati i risultati dell’andata è quello più in bilico di tutti perché gli altri sono già delineati e se ripeteremo una prestazione del nostro livello tutto può succedere, loro devono pensare a ripetere la prova di quel livello lì e tutto è possibile”.

    Il Napoli nel finale sembrava stare meglio del Milan.
    “Sì, in 10, dentro la bolgia dello stadio, sotto nel punteggio, si sono viste molte qualità della nostra squadra ed in generale la prova ci fa ben sperare. Ci mancheranno due giocatori di qualità, ma la squadra la conosco e farà una prestazione di livello. Fatti i dovuti calcoli siamo convinti di giocarci le nostre possibilità”.

    Raspadori come sta? Può reggere 90′? Osimhen lo vedremo qualche minuto?
    “Viene da un lungo infortunio, l’abbiamo ributtato dentro per necessità ma aveva ancora bisogno di qualche giorno, ma lo ringraziamo per la sua disponibilità, ci ha dato tutto ciò che ha, 90 sono troppi e se ci fosse bisogno di 20′ di Osimhen potremmo valutarli”.

    Quando incideranno i dettagli in questa fase? Se si sale sul treno giusto…
    “Di solito è sempre l’ultima chiave del mazzo che apre le porte, ci può essere la soluzione sempre a tutto ciò che capita, poi ho una squadra forte e lo ridico ancora una volta, non solo negli 11 ma anche in chi ha giocato di meno. Domani usando qualcuno che ha giocato meno potremo confermare questo mio pensiero”.

    Giornalista georgiana: squadra stanca per il poco turnover?
    “Non lo so, se confronto con le altre abbiamo vinto più di tutti. Qualcuno può essere stanco talvolta, ma nelle scelte fatte abbiamo sempre pescato bene, fatto prestazione e vittorie, in questa gara qui un po’ dobbiamo fare attenzione perché ci sono poche ore e qualcosa cambieremo. Kvaratskhelia può darsi che inizi dalla panchina e poi può darsi che si possa usare per fargli fare un minutaggio ridotto, oppure no, sono tutte valutazioni… mi voleva chiedere questo su Kvara?”.

    Chi gioca centravanti? Riposerà anche Meret?
    “Sì, davanti gioca Raspadori. Meret fa meno fatica, è un portiere, ma qui è più particolare il discorso perché ci sono altre valutazioni da fare e questa non gliela dico”.

  • Champions League, il Milan vince di misura sul Napoli

    Nell’andata dei quarti di finale di Champions League, il Milan vince sul Napoli di misura per 1-0.  Al 40′ arriva il gol partita realizzato Bennacer, nella ripresa i parteonopei rimangono in dieci al 75′ per il rosso a Anguissa, all’ 80′ Kim viene ammonito ed essendo diffidato, salterà per squalifica la gara di ritorno. Maignan compie una serie di miracoli e di parate che permettono ai rossoneri, di mantenere il preziosissimo vantaggio. Il Milan così mette un piede in semifinale, anche perché tra una settimana alla squadra di Spalletti mancheranno gli squalificati Anguissa e Kim, oltre al dubbio sull’infortunato Osimhen.

  • Napoli, Di Lorenzo: “Nessun timore, non pensiamo allo 0-4 di campionato”

    Di Lorenzo, capitano del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, per la partita valida per quarti di finale di Champions League.

    Di nuovo Milan-Napoli dopo il successo 0-4 rossonero in campionato
    “Della partita di campionato ne abbiamo parlato anche troppo. Ora si volta pagina, ci siamo preparati bene e siamo pronti a scendere in campo. La vittoria di Lecce ci ha dato morale”.

    Su Leao
    “Giocatore forte, di qualità ma dobbiamo stare attenti a tutta la squadra. Dovremo limitarlo per fare un buon risultato”.

    Timori dopo lo 0-4 di campionato?
    “Timore zero. Non siamo stati il solito Napoli, non siamo stata la solita squadra. Domani sarà una partita completamente diversa”.

    Sull’assenza di Osimhen
    “Sappiamo che è un grandissimo giocatore e importantissimo ma non dipendiamo soltanto da un giocatore. Ho piena fiducia in quelli che ci sono e siamo tranquilli”.

    Sui gol dei difensori
    “Quando noi difensori aggiungiamo qualche gol è importante per la squadra. L’abbiamo sbloccata a Lecce su calcio piazzato. I dettagli fanno la differenza, cercheremo di sfruttare le nostre qualità sulle palle inattive”.

    Consigli a Raspadori?
    “Nessun consiglio. Anche se è molto giovane ha esperienza, ha vinto un Europeo ed è molto importante per noi. È stato frenato dagli infortuni ma è un giocatore che può fare la differenza”.

    Come vi sentite mentalmente?
    “Se guardiamo la stagione che abbiamo fatto sembra scontato essere qui. Io dico di goderci queste due partite, naturalmente con la giusta tensione. Dobbiamo essere liberi di testa, giocare con entusiasmo, essere spensierati. Cose che nella partita di campionato ci sono mancate. Ma stavolta sarà diverso, saremo un’altra squadra”.

    Ripensando al tuo percorso quanto è importante essere qui?
    “Importantissima non solo per me, ma anche per la società e i tifosi. Godiamoci questo momento, ci siamo preparati nella maniera giusta e siamo pronti per domani sera”.

    Sulle differenze con Théo Hernandez
    “Siamo giocatori diversi, ho grande stima di lui. Domani dovremo essere bravi a contenerlo”.

    La tua migliore annata?
    “Penso di aver fatto bene anche gli altri anni. Con la squadra che va meglio è più facile parlarne. Arrivo a queste partite con la giusta consapevolezza, sono nel momento migliore della mia carriera. Per questo dico che dobbiamo goderci queste partite perché giocare un quarto di Champions potrebbe non ricapitare più”.

    Cosa dirai ai tuoi compagni di squadra?
    “Non preparo discorsi, dirò quello che mi uscirà. So che questo è un gruppo concentrato che sa dell’importanza della partita”.

    Cosa vi ha detto Osimhen?
    “Victor ha fatto di tutto per esserci, ci ha fatto un in bocca al lupo. Era inutile rischiarlo per poi perderlo per altre partite. Ma anche gli altri assenti, che non sono in lista Champions meriterebbero di essere con noi”.

  • Napoli, Spalletti: “Abbiamo fatto un lavoro eccellente”

    Napoli, Spalletti: “Abbiamo fatto un lavoro eccellente”

    Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, per i quarti di finale di Champions League:

    Per il suo Napoli non si nota il fattore campo
    “Penso sia il lavoro costante sulle squadre per farle diventare forti. Avere una mentalità per non distinguere quale sia il campo migliore o peggiore. ma andare a giocare per ottenere sempre il massimo del risultato, a dispetto del campo e dell’avversario. Trattasi di una crescita per fare risultati importanti”.

    Quanto pesa l’assenza di Osimhen
    “La forza di una squadra non è mai un’addizione nuda e cruda dei componenti della squadra. Ma delle qualità, di come riescono a coesistere l’uno con l’altro, il comportamento di squadra. E la nostra squadra ha fatto vedere di saper giocare al di là della formazione iniziale. Abbiamo vinto delle partite importanti anche senza Osimhen. Mi aspetto che chi va in campo abbia la fiducia dei compagni e propria”.

    Come sta Raspadori?
    “Ha fatto solo oggi come allenamento, non profondissimo. Si valuterà domattina per fargli fare ulteriori prove e poi sceglieremo chi giocherà in quella posizione”.

    Sull’importanza della partita
    “Queste sono le gare che cancellano tante cose, dove tutti i giocatori attraverso l’importanza riescono a riconoscere ciò di cui c’è bisogno. Se si pensa che una partita di campionato interessa solo ai tifosi di Milan e Napoli, una partita di Champions interessa agli appassionati di tutto il mondo e i calciatori questo anche involontariamente un po’ lo subiscono”.

    È la partita più importante della sua carriera?
    “Spero ce ne siano altre più importanti di questa. Siamo a un punto molto alto della nostra carriera, parlo per me ma anche dei miei calciatori. Dobbiamo portare la voglia, l’entusiasmo da dove siamo partiti. Quando vai a giocare queste partite di Champions vai a giocare in stadi di squadre che sembrano proibitivi, ma noi abbiamo dimostrato di saper fare bene e mi aspetto che i ragazzi facciano lo stesso anche domani. E poi ci dobbiamo divertire, ci dobbiamo gustare tutto in ampiezza, anche la cena della vigilia”.

    Una vigilia vissuta come quella di Natale
    “Tutte le ore che circondano queste partite qui sono bellissime, non solo la partita nuda e cruda”.

    Cosa dirà a Maldini?
    “Penso di non dover dire niente a Paolo per la stima che ho di lui, perché parte da lontano. Con le telecamere si riprende ogni dettaglio ma queste sono cose normalissime di spogliatoio. Quando ero allo Zenit e avevo la possibilità di decidere i nomi dei collaboratori mi fu chiesto un profilo internazionale per andare a dare più visibilità al club. Feci il nome di Paolo Maldini e furono felicissimi. Mi chiesero di contattarlo, lo feci ma lui non accettò. Questo è per evidenziare la stima che ho della persona, del calciatore. Feci un post su Instagram, di giugno 2020, dove scrissi: “Il battito del calcio sarà bello anche da casa, Io lo vedrò dalla Scala del calcio” vicino a una scala e per fare questo post misi delle maglie, quelle più vicine a me sono quelle di Maldini e De Rossi. Chiudendo, fu un dispiacere per me non aver salutato Maldini alla fine della partita”.

    Sulle valutazioni alla vigilia di una partita così importante
    “Invece di portarlo a rischiare di farsi male in maniera profonda abbiamo fatto delle valutazioni, pensando alle partite successive. Vista che questa è la competizione dei campioni, i campioni non si piangono addosso. E noi ne abbiamo tantissimi di campioni. Poi ci sono l’emotività e il carattere che a volte possono spostare, ma so che questa squadra domani sera farà di tutto per essere migliore del Milan. Partita difficile, noi non eravamo quelli più forti 15 giorni fa, non siamo i più deboli adesso. Ci giocheremo molto per il futuro di tutti noi e ci faremo trovare pronti”.

    Si aspettava questa reazione da Guardiola?
    “Ho capito che la sua risposta è che le parole che ho detto non sono state interpretate per il modo che le volevo intendere. Quando parlo di Guardiola, mi devo alzare in piedi (si alza in piedi). Lui è uno degli allenatori che guardo costantemente. Se le mie parole non hanno fatto l’effetto che volevo gli chiedo scusa perché a me fa piacere se uno come lui parla bene del Napoli. Io dovrei metterci giorni per parlare delle sue squadre, tanto ne parlerei bene. Se poi parliamo del Napoli che deve vincere la Champions allora dico che noi non abbiamo l’ansia di dover dimostrare di dover vincere la competizione. Ora ci dobbiamo divertire, naturalmente mantenendo quella postura e quell’orgoglio che ci siamo meritati sul campo. Spero di poter farmi due risate con Guardiola davanti a questo episodio davanti a un buon caffè turco”.

  • Serie A, il Napoli vince 2-1 a Lecce e ritrova la vittoria

    Nel secondo anticipo della 29ª giornata del campionato di serie A, il Napoli dopo il pesante 4-0 subito contro il Milan, vince per 2-1 a Lecce. Al 18′ Di Lorenzo porta in vantaggio i parteonopei. In apertura di ripresa, i pugliesi pareggiano al 52′ con Di Francesco, al 65′ il gol della vittoria per i napoletani è un’autorete di Gallo che vale il 2-1 finale e l’ennesima Vittoria per la squadra di Spalletti, sempre più prima in classifica con 74 punti, a più 19 sulla Lazio seconda. Lecce quint’ultimo con 27 punti e otto lunghezze di vantaggio sul Verona.

  • Napoli, Spalletti: “Dimentichiamo il ko con il Milan”

    Napoli, Spalletti: “Dimentichiamo il ko con il Milan”

    Il Napoli è alla vigilia della sfida di campionato contro il Lecce, e l’allenatore dei partenopei Luciano Spalletti presenta in sala stampa la partita.  Ecco le sue dichiarazioni. 

    Per fortuna si gioca subito dopo il Milan.
    “Il concetto di infallibilità ce lo avete attribuito voi, noi siamo sempre rimasti umili, sapendo di avere dei difetti come le altre squadre. E’ soltanto stata la bravura dei calciatori a far emergere le migliori qualità che hanno, non vedendo altro con più frequenza, facendoci vincere tutte queste partite. Sappiamo che il Milan è arrivato alla partita col timore di perderla, noi probabilmente con tutti i discorsi che si fanno con la convinzione che potesse essere una gara di riempimento verso la Champions. Questo ha fatto la differenza sulle motivazioni della partita. Dopo aver parlato serenamente di ciò che è successo, sappiamo benissimo che da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo Scudetto. Fino a quando ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente, tutto verrà spazzato via fino a quel punto! Poi c’è pure da allenarsi, parlare di qualche sconfitta, non si può vincere sempre”.

    E’ la partita più importante della stagione?
    “E’ una partita importantissima, sappiamo come affrontarla, la prestazione che serve in questi casi, dopo una sconfitta, è piena di sostanza dove qualsiasi pensiero deve essere rivolto al bene della squadra quando vieni fuori da prestazioni mezza e mezza che viene qualche dubbio, anche se è eccessivo dirlo. Però ti chiedi perché in altre è andata in un modo ed in questa in un altro. Si deve pensare al compagno, la soluzione a tutto è correre per il compagno, dare situazioni più pulite agli altri, prendersi beghe per risolvere quelle degli altri, ragionando così diventa tutto più facile”.

    Quante possibilità di vedere Osimhen convocato per domani e quante per Milano?
    “Domani non ci sono possibilità, andiamo alla settimana successiva con la programmazione del lavoro. Per la gara successiva dal punto di vista della programmazione ce ne sono molte, ma bisogna aspettare lo sviluppo pratico del lavoro”.

    Per domani pensa a dei cambi?
    “Sì, qualcosa verrà cambiato dalla formazione precedente”.

    Ha detto che non sa se è un buco o una voragine dopo il Milan.
    “La settimana s’è sviluppata nella maniera migliore possibile, ho visto grandi allenamenti, velocità di fraseggio a cui siamo abituati, mi meraviglia sempre, non l’ho mai avuta o poche volte in carriera”.

    Raspadori a che punto è? E’ nelle condizioni di fare già una staffetta con Simeone?
    “Non manca niente, è un’opzione a tutti gli effetti, è nelle condizioni di poter essere scelto, è un percorso programmato dandogli tutta la disponibilità possibile e ci sono stati comunque 20 minuti nell’ultima partita per completare l’inserimento”.

    Clima surreale intorno alla squadra, quanto vi arriva dentro al campo? Resta qualcosa nella testa?
    “La sintesi è che quel clima venuto fuori in quella partita non ci aiuta, poi non so pesarlo. Ma dobbiamo essere disposti a tutti, come si è detto, per arrivare in fondo al traguardo. Dobbiamo essere disposti a corrodere noi stessi per qualsiasi cosa, senza tifosi non si può stare, ho ridetto pure però che chi usa il calcio per fare casino deve stare a casa e non entro a casa. Se vogliamo che il tutto per lei non sia solo uno slogan è chiaro che dobbiamo essere tutti disponibili a tendere la mano per un punto di incontro. Io penso che per la bellezza di questo traguardo si debba trovare una soluzione. Noi abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, una capitale del calcio nel mondo, per la bellezza dello stadio pieno a Empoli, Sassuolo, Torino, l’amore per il Napoli, dico che è un peccato non sfruttare queste situazioni e non avere ancora più forza per combattere gli avversari e lottare su ogni avversario”.

    Colpito dalla doppia atmosfera, festa in città e clima opposto nello stadio?
    “Certo, si parla e si entra nel pratico. Quello che succede in città o pensate voi… sono rimasto l’ultimo samurai si è scritto, quindi sono l’ultimo a pensare che non si è vinto ancora. Servono ancora 5 vittorie, 15 punti, ma si fanno… (ride, ndr), io sono da anni dietro il pallone che ruzzola, ma so bene che spesso lo fa bene, ma talvolta prende la buchettina e ruzzola male fino a quando non la colpisci e la rimetti in linea. Alla squadra gli parlo in questa direzione e la squadra lo sa bene, Di Lorenzo l’altra mattina dopo di me ci ha messo due frasi da capitano ed in questa direzione: il lavoro va completato, la sconfitta dell’altra sera ci dice questo. Noi siamo convinti e non stiamo dietro a tutto ciò che si dice, mancano 5 vittorie poi ognuno può dire ciò che vuole: chi ti vuole male dice non lo vincono più, altri dicono l’hanno già vinto”.

    Cosa si attende dal Lecce? Viene da 5 ko di fila.
    “La squadra sa bene le difficoltà, il Lecce è allenato benissimo, sta benissimo in campo, ha subito sconfitte in sequenza ma per episodi, non sono state sconfitte meritate ed hanno vinto contro grandissime squadre in cui s’è vista la loro idea di calcio totale, pressando, ribaltando subito l’azione, tornando subito dietro la linea della palla. L’ambiente è innamorato del calcio, c’è passione infinita, poi se loro hanno una posizione di classifica diversa dalla nostra è perché ci sono dei valori e se sei bravi a farli vedere in campo probabilmente è una gara possibile, se invece sei convinto che sia una gara di riempimento verso altre più importante fai come l’altra sera con avversari che passano nel nostro recinto senza aggressione”.

    Come lavora sulla testa per evitare quello che dice?
    “Abbiamo parlato già la mattina dopo, gliel’ho detto, ha parlato anche Di Lorenzo. Ci siamo arrivati con motivazioni diverse dalle loro, hanno fatto vedere i campioni d’Italia, noi non abbiamo fatto vedere di essere la capolista con merito per quanto sviluppato, non s’è visto riaggressione dopo la palla persa di Zielinski, hanno avuto campo libero, si sono perse delle linee guide che sono fondamentali per noi”.

    Sugli episodi di Torino verso Lukaku.
    “E’ una materia da approfondire bene, dobbiamo essere convinti della soluzione, dico soltanto che è un dispiacere vedere queste cose nei nostri stadi e che se vogliamo essere all’altezza del calcio europeo bisogna cambiare qualcosa. Pure nel festeggiare quando si vince, nelle prime pagine dipende cosa si mette, ci sono anche un po’ di provocazione, bisognerebbe stare tutti un po’ più attenti ai comportamenti e poi mettere su delle regole attuate e far pagare le conseguenze, si passa da lì”.

    Juan Jesus ha rinnovato, si fa sempre trovare pronto, può esserci anche lui tra i cambi?
    “Possono esserci tutti, io cito anche Ostigard che si allena in maniera splendida, ha caratteristiche secondo me differenti da altre ma un calciatore concreto, sano mentalmente, muscolarmente, viene sempre con la stessa voglia, lotta su tutti i palloni, sono tutti nelle condizioni di essere scelti”.

    Pure ADL ha detto a furia di ripetere che è vinto, ce la tiriamo da soli.
    “Io non commento quello che ha detto ADL, è il presidente, io non so se l’ho detto come lui o lui come me (ride, ndr), io la penso così. Noi abbiamo ancora del lavoro da fare, lottare su ogni pallone, siamo fortissimi ma per essere tali servono comportamenti forti, se usi quelli deboli non viene fuori il tuo livello”.

  • Napoli, in caso di partenza di Osimhen si penserà a Brian Brobbey

    Il Napoli a fronte di offerta monstre per Victor Osimhen potrebbe decidere di cedere il centravanti nigeriano ricercato dai più grandi club d’Europa che sono pronti a mettere sul piatto ricche offerte pur di convincere la società partenopea a privarsi del suo campione. Proprio per questo motivo la squadra del presidente Aurelio De Laurentiis non vorrà farsi trovare impreparata sul mercato e il nome a cui in società pensano è quello del giovane attaccante olandese di origini ghanesi, classe 2002, Brian Brobbey di proprietà dell’Ajax seguito con grande interesse dal Napoli che potrebbe muoversi per il suo ingaggio nel prossimo mercato estivo.

  • Milan show al Maradona, Napoli travolto 4-0

    Un Milan straordinario travolge il Napoli 4-0, i rossoneri superano la squadra di Luciano Spalletti dopo una partita dominata dagli uomini di Stefano Pioli e firmata da un fantastico Rafael Leão tornato a brillare oltre ai due goal di Brahim Diaz e Saelemaekers autore di una rete superlativa. Il Milan lancia la sfida al Napoli in Champions e torna al terzo posto in classifica salendo a quota 51 punti davanti all’Inter, il Napoli rimane a 71 punti a +16 dalla Lazio seconda.

  • Formazioni Ufficiali: Napoli-Milan

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Tonali, Bennacer; Diaz, Krunic, Leao; Giroud. All. Pioli

  • Ufficiale: Juan Jesus rinnova con il Napoli fino al 2025 con opzione per due stagioni

    Ufficiale: Juan Jesus rinnova con il Napoli fino al 2025 con opzione per due stagioni

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, “La SSC Napoli comunica di aver rinnovato il contratto per le prestazioni sportive di Juan Jesus fino a giugno 2025 con opzione fino a giugno 2027.”