Tag: Napoli

  • Le formazioni ufficiali di Napoli-Eintracht Francoforte

    Le formazioni ufficiali di Napoli-Eintracht Francoforte.

    Napoli (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti

    Eintracht Francoforte (3-4-2-1) Trapp; Tuta, Buta, N’Dicka; Knauff, Rode, Sow, Lenz; Kamada, Gotze; Borré.
    Allenatore: Glasner

  • Ufficiale: Stanislav Lobotka rinnova con il Napoli fino al 2027

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, “La SSC Napoli comunica di aver prolungato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Stanislav Lobotka fino al 30 giugno 2027 con opzione di prolungamento da parte del Club fino al 30 giugno 2028”.

  • Guardiola: “De Zerbi sta facendo bene, il Napoli in questo momento è la più forte d’ Europa”

    Guardiola: “De Zerbi sta facendo bene, il Napoli in questo momento è la più forte d’ Europa”

    Il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola è entusiasta del passaggio del turno ai quarti di finale di Champions League, dopo il rotondo 7-0 sul Lipsia, grazie ad uno stratosferico Haland. L’allenatore spagnolo parla a tutto tondo  esaltando il Napoli ed il tecnico De Zerbi del Brighton che sta facendo bene proprio nella Premier League.

    Sui partenopei dice:

    “Ho vissuto due anni belli in Italia e ho ancora tanti amici, specie a Brescia. Il Napoli forse in questo momento è la squadra più forte non solo d’Italia, ma anche d’Europa quest’anno in termini di gioco, è molto vicino all’Arsenal, poi sono tornate ad ottimi livelli anche Inter e Milan. E questo mi fa molto piacere”.

    Sul tecnico del Brighton De Zerbi, Pep Guardiola afferma:

    “E poi qui da noi nella Premier League abbiamo il tecnico De Zerbi nel Brighton che sta cambiando tante cose nel calcio inglese, facendo un calcio davvero eccellente e meraviglioso. Si diceva che qui in Inghilterra non si potesse fare, ma invece lo sto facendo ed alla grande. Tutte le cose belle che succedono all’Italia mi rendono felice. Allenare lì un giorno? Penso che ci verrò solo in vacanza…”.

  • Napoli, Rrahmani: “Quella di domani è una gara pericolosa”

    Napoli, Rrahmani: “Quella di domani è una gara pericolosa”

    Alla vigilia di Napoli-Eintracht Francoforte, ecco le parole di Amir Rrahmani in conferenza stampa.

    Rrahmani prende la parola. La prima domanda è su Kim e Koulibaly. “Diciamo che sono tutti e due giocatori bravissimi, forti. Sono felicissimo di avere giocato con Kalidou, ma anche con Kim. Con il primo abbiamo fatto una grande stagione, ma quando la squadra va bene è molto più facile per noi calciatori. Ora Kim ha più fortuna che Koulibaly”.

    Quanto è importante Spalletti nel suo percorso di crescita?
    “La fase difensiva inizia dagli attaccanti, quando arriva da noi magari ci sono palloni più semplici da pulire e iniziare l’azione. Quando le cose vanno bene… È il segreto di quest’anno”.

    Glasner ha detto che vuole vincere. Che partita si aspetta?
    “Ha ragione a pensare così, la prima gara è finita e rimane solo quella di domani. È una gara molto pericolosa che dobbiamo chiudere, stando attenti”.

    Rode ha spiegato come in Bundesliga abbiano ribaltato partite…
    “Abbiamo visto che sono riusciti a tornare da partite che stavano perdendo, quindi sono abituati. Lo abbiamo visto anche in Europa League, hanno fatto una grande stagione. Penso siano molto molto forti”.

    Quest’anno sembra abbiate più fiducia.
    “Quando vinci partita dopo partita… Ti senti meglio, hai più fiducia, hai fortuna. Penso che queste cose siano tutte collegate fra di loro”.

    Riesci sia a dialogare con i centrocampisti che lanciare lungo…
    “Dipende come il mister prepara le partite in base ai punti deboli degli avversari. Ci dà sempre un’idea come difendere prima e attaccare negli spazi. Conosciamo la velocità di Osimhen così qualche volta provo a lanciare lungo”.

    Sulle prestazioni.
    “Ho fatto sette gol finora, potevo farne di più. L’anno scorso ne ho segnati quattro con schemi preparati dallo staff. Quando vengono bene queste situazioni è molto più facile fare gol. Quest’ultimo invece aveva più qualità ed era più difficile da fare”.

    Quanto è storico arrivare ai quarti?
    “Sentiamo la responsabilità, anche se è tutto l’anno… In campionato abbiamo una possibilità di entrare nella storia del club. Anche in Champions sappiamo che è speciale per giocatori e società passare il turno. Speriamo di chiudere bene”.

  • Napoli, Spalletti: “Per fare grandi squadre servono grandi calciatori”

    Napoli, Spalletti: “Per fare grandi squadre servono grandi calciatori”

    Ecco le parole in conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro l’Eintracht di Francoforte.

    Prende la parola Spalletti. Qual è il segreto? “Quello di Pulcinella. Per fare grandi squadre servono grandi calciatori, impossibile avvenga diversamente. Il Napoli è stato bravo a costruire una squadra di grandi calciatori, poi è chiaro che ci vogliano delle qualità, oltre a essere bravi, tipo l’umiltà, la disponibilità, la professionalità di volersi mettere a disposizione, di aiutare il compagno, di volere diventare un gruppo e non l’addizione di undici singoli calciatori. Collaborare in quello che facciamo. Poi si va a scegliere un disegno da un punto di vista organizzativo, se loro accettano che sia quello giusto ci si va a lavorare dentro. Se questo dà soddisfazione e riempie i cuori di un pubblico come quello, passionale, come quello napoletano… Ti rimbalzano addosso tutto l’amore e l’affetto, si va a essere più qualitativi e creativi”.

    È la partita più importante, di Champions, del club Napoli?
    “È una grande sfida, può essere paragonata alla prima finale della stagione. Può determinare molto per la squadra e per il club, si andrebbe a fare parte della storia di questo club. Non penso che diventi una pressione per la squadra, perché oramai l’abbiamo già vista in stagione”.

    Sente che il Napoli possa giocarsela alla pari con le più grandi d’Europa? “Penso che la mia squadra, per ciò a cui mi ha abituato durante gli allenamenti dal primo giorno, sia una di quelle che non abbassa lo sguardo. Però poi c’è sempre da rifare dall’inizio le stesse cose. Non è che si porti dietro l’addizioni di quanto fatto finora o dei numeri che possono crearci vantaggi. In questo caso non abbiamo da pensare a quello che è la Champions League in generale, dobbiamo pensare solo a passare il turno. L’Eintracht è una squadra che ha superato un girone con delle squadre fortissime, come Tottenham, OM che è seconda in classifica in Ligue 1, lo Sporting. E l’anno scorso, quando noi siamo usciti col Barcellona, l’Eintracht è andato a Barcellona e ha vinto lì. Per cui noi abbiamo totale rispetto della qualità dell’Eintracht e del lavoro di Glasner. Sappiamo che sarà una partita durissima e difficilissima. Non possiamo essere presuntuosi, non possiamo pensare già ai turni successivi, non è il nostro modo di ragionare”.

    Sul divieto di trasferta ai tifosi dell’Eintracht. “E’ un provvedimento adottato in conseguenza a quanto accaduto all’andata, dove non c’è stato il massimo dell’ordine pubblico e i nostri tifosi si sono trovati dinanzi a situazioni spiacevoli. Ci sono professionisti che lavorano all’ordine pubblico, come l’Osservatorio e la Questura. E’ una questione politica in cui io non posso entrare. So che se c’è il timore che possa succedere qualcosa è giusto intervenire. Bisogna fidarsi della qualità degli organi ufficiali, addetti a prendere delle decisioni. Bisogna adeguarsi alle loro decisioni. Questo non dipende dal nostro club. Su questo si è anche ironizzato un po’ e non è corretto perché non dipende da noi”.

    Potete fare calcoli? Meret se sta bene gioca lui? “Fare calcoli sarebbe sbagliato perché si modificherebbe qualcosa e nel calcio è sottilissima la differenza che può determinare un modo di pensare o un episodio. Dall’inizio abbiamo provato questo calcio, un calcio che sia bello da vedere a un pubblico esigente come quello napoletano che ha visto il giocatore più forte di tutti. Ingannare loro, allora, diventa difficile. Una maglia l’ho già assegnata per domani, l’ho assegnata al nostro pubblico: loro giocheranno titolari”.

    L’Eintracht sarà senza Kolo Muani e Lindstrom. “Non c’è nessun rischio di sottovalutare l’Eintracht, sappiamo che Glasner ha fatto un lavoro ottimo. Lo scorso anno l’Eintracht ha vinto a Barcellona anche senza Kolo Muani. Per cui non si corre il rischio di essere sotto livello da un punto di vista di concentrazione e voglia. Siamo davanti a un qualcosa che può far parte della storia del Napoli e qui sono abituati alle grandi storie. La nostra città è abituata alle grandi storie e ai grandissimi personaggi. E noi abbiamo l’ambizioni di diventare una grandissima storia e dei grandissimi personaggi per la nostra città. Per cui non sottovaluteremo nulla, la qualificazione è al 50% e lo sappiamo: non un punto di più e non uno di meno. Bisognerà rifare quella partita magnifica che abbiamo fatto all’andata. E’ una partita che va vinta”.

    Servirà di più il cuore o il cervello? “Cuore, cervello e anche un po’ di culo”.

    Tatticamente cosa si aspetta dall’Eintracht? “Non so loro cosa proporranno, sono strategie che spettano a Glasner, ma so che tenteranno di fare qualcosa di diverso sicuramente perché il risultato della partita dell’andata li obbligherà a fare qualcosa di differente. Devono recuperare un risultato, quindi avranno una tattica di pressione maggiore rispetto all’andata, anche se la loro caratteristica è di essere bravi a ripartire e attaccare gli spazi a campo aperto. Dobbiamo essere così umili e normali da saper valutare o almeno di avere tutte le attenzioni per quello che gli altri possono mettere davanti. Loro ci metteranno davanti delle cose ma noi saremo pronti a fronteggiare tutto”.

    Qual è la situazione dell’infermeria tra Kim, Meret, Lozano e Raspadori? “Per Raspadori eravamo tutti entusiasti di provare a portarlo in panchina ma gli esami hanno fatto vedere che si rischierebbe qualcosa, allora ci prendiamo qualche altro giorno per farlo guarire perbene. Gli altri sono a disposizione e possono essere scelti per giocare titolari: Lozano, Kim e Meret sono a completa disposizione. Stamani dentro l’allenamento si sentiva già la voglia di esserci, si percepiva il profumo dello stadio pieno di domani sera”.

  • Il Psg si aggiunge alla corsa per Victor Osimhen

    Victor Osimhen sarà sicuramente uno dei grandi protagonisti del prossimo mercato estivo, il Napoli è pronto a blindarlo ma se arrivasse un’offerta da capogiro la società sarebbe pronta ad ascoltarla. L’interesse non proviene solo dalla Premier League con il Chelsea in prima fila, oltre ai Blues si aggiunge alla corsa per l’attaccante nigeriano il Paris Saint-Germain.

  • Il Napoli torna a +18, sconfitta l’Atalanta 2-0

    Il Napoli torna a +18, sconfitta l’Atalanta 2-0

    Dopo la sconfitta subita contro la Lazio, il Napoli torna subito al successo in campionato vincendo al Maradona 2-0 di fronte all’Atalanta grazie alle reti segnate nella ripresa da Khvicha Kvaratskhelia e Amir Rrahmani autore del raddoppio. La squadra di Luciano Spalletti torna così a +18 in classifica dall’Inter salendo a 68 punti mentre l’Atalanta sconfitta resta a quota 42.

  • Formazioni Ufficiali: Napoli-Atalanta

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. 

    ATALANTA (3-2-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; Hojlund, Zapata.

  • Napoli, Spalletti: “L’Atalanta è sempre un avversario difficile da affrontare”

    Napoli, Spalletti: “L’Atalanta è sempre un avversario difficile da affrontare”

    Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Training Center di Castel Volturno. Ecco le Sue parole. 

    Gasperini ha detto che ripetendo la prova dell’andata si toglierebbero delle soddisfazioni. Fu una gran prova di mentalità per voi.
    “La mentalità si costruisce nel tempo, fu una partita che ha rafforzato il concetto di calcio che volevamo fare con un risultato strappato a fatica. Con l’Atalanta sono grandissime sfide, il risultato finale te lo devi meritare per portarlo a casa, loro sono una grande squadra, allenata da un grandissimo allenatore, anzi sono tante stagioni in cui porta a casa un fatturato calcistico importante sia di soldi che di risultati. Poi ci sono le caratteristiche della squadra che sono ben delineate e diverse dalle altre, ad esempio dall’ultima con la Lazio, e sarà una gara importante che noi affronteremo nella maniera corretta perché non dobbiamo reagire, si deve reagire quando si sbaglia, noi con la Lazio non abbiamo sbagliato niente sull’atteggiamento poi è chiaro che bisogna fare delle cose in maniera migliore ed è mancato solo il risultato”.

    La sconfitta non ha cambiato il lavoro settimanale prima della Champions.
    “E’ cambiato tutto, l’Atalanta gioca in maniera diversa, la Lazio gioca in un fazzoletto di campo facendo le stesse cose, interpretando bene quando accorciare con la linea e quando scappare, ma usano la copertura di spazi, blocco squadra, mentre l’Atalanta ti dà spazi tra gli uomini, ti vengono addosso, le distanze tra i reparti saranno più ampie e sei tu che crei degli spazi perché ti illudo di averli creati ma poi con la fisicità e la conoscenza del loro calcio è un’illusione e spesso ti ritrovi con l’uomo addosso e devi avere un ritmo superiore, un anticipo superiore, una qualità di gioco che ti fa fare la partita che vorresti”.

    Nell’ultima gara Maradona silente, senza bandiere, che idea ha della questione? Cosa si aspetta dai tifosi?
    “Ho visto una partecipazione totale, un voler star vicino alla squadra, non ho trovato niente di differente. Noi abbiamo l’idea di quello che vogliamo fare, di cosa affrontiamo di partita in partita, e l’unica via di uscita è la vittoria sempre e sappiamo che il nostro pubblico è al nostro fianco sempre e ci darà una mano tutte le volte che ci vedrà in difficoltà e l’ho percepito così anche nell’ultima”.

    Marzo decisivo?
    “Si parla sempre di partite future, l’ho già detto tante volte che per noi non funziona così, se ne affrontiamo più di una insieme… noi ne affrontiamo una per volta e l’attenzione è tutta alla partita con l’Atalanta. Non abbiamo la presunzione di poter gestire un campionato come se fosse una formalità o un intralcio ad altre gare più importanti, l’intralcio è solo l’Atalanta ora ed è fortissima per tanti motivi”.

    Cosa pensi di Ostigard?
    “Penso meglio di quando insieme a Giuntoli ne parlammo e siamo andati a prenderlo. E’ un calciatore prima di tutto professionista, un uomo eccezionale, poi è anche un buon calciatore, sta facendo delle conoscenze del nostro campionato ed ha qualità ben delineate. In un calcio dove si gioca più sulle seconde palle e sulla costruzione lanciata, è insuperabile, fortissimo, in un calcio dove si gioca su spazi più stretti ci sono delle cose che sta apprendendo e migliorando. Solo la qualità di due centrali perfetti come Kim e Rrahmani non gli ha concesso molto spazio”.

    Quale sarà il momento in cui penserà di aver messo le mani sullo Scudetto?
    “Sarà possibile pensarlo quando non ci sarà un’altra squadra in condizione di prenderci come punti. Ragazzi dobbiamo fare ancora tante partite di livello, abbiamo visto quale qualità c’è in Italia nonostante ciò che si dice nel confronto europeo, questo la dice lunga sulle difficoltà di portare a casa il risultato. Con la Lazio non abbiamo fatto niente di male per perderla, ma ti ritrovi senza punti, e siccome io le partite le riguardo, le analizzo, le faccio rivedere, io sono sicuro che non c’è da avere reazione perché la prestazione c’è stata in maniera importante, ma avevamo davanti un’altra squadra che ha fatto cose importanti e che ha sfruttato un episodio a favore, come noi altre volte abbiamo fatto”.

    E’ difficile vincere adesso? Potrebbe capitare di dare il 100%, ma non più il 101%, c’è il rischio? Ha parlato di poca precisione con la Lazio.
    “Qualche volta abbiamo vinto così, spesso la squadra ha meritato. Questi ragazzi non hanno bisogno di motivazione da parte mia, sono consapevoli del prestigio della maglia e della città. Le loro motivazioni, le più grandi, sono la città, il Napoli ed il suo popolo e la sua storia, se pensi a questo e non ad andare a cena fuori non c’è bisogno di motivazioni. Bisogna avere i pensieri giusti, occhi puntati sulle stelle, piedi per terra e si gioca”.

    Simeone convocato dall’Argentina, cosa rappresenta? E’ una soddisfazione anche per lei?
    “Stamattina gli brillavano gli occhi, è di quelli veri, sanguigni, per i sudamericani è ancora più forte e significa che anche in poche partite ha lanciato un messaggio indelebile per chi lo valuta. Lui non ha una prestazione in base al gettone che inserisci, lui la fa sempre allo stesso modo, forte, e tenta di dare l’aiuto maggiore alla causa”.

    Come sta Raspadori? Rientra prima della sosta?
    “Va valutato, sta lavorando benissimo, lavora in campo col pallone, ma non con la squadra, aspettiamo da un momento all’altro l’ok dei medici per poterlo utilizzare nelle esercitazioni”.

    S’è parlato tanto del condizionamento mondiale, è passato o serve una gestione diversa?
    “Ora le partite diventano abbastanza anche senza considerare quelle, quindi si analizzano di volta in volta. Questa settimana si sono allenati benissimo, come nelle precedenti, abbiamo di fronte un gruppo importante, roba seria, ti guardano in faccia e capiscono da che parte vai e partono. Questa è la nostra forza, ragazzi sanissimi che hanno solo un pensiero, un solo obiettivo, una sola ragione e si va tutti di là! Quando c’è qualcuno che dice cose meglio di come le dico io, o come le faccio io, sono di quelli che impara!”

    Sul compleanno ed un primo bilancio: “Mi ha fatto piacere avere tutti questi attestati di stime, tante belle parole dai tifosi, dagli amici e familiari, ma i bilanci si fanno dopo, non a marzo”.

    Sulle rotazioni con l’arrivo della Champions: “Si va sul visivo, si fanno le cose e si vede ciò che è mancato, cosa avremmo potuto usare, e di volta in volta in base a ciò che sviluppiamo si prendono delle decisioni per la gara successiva. Le gare sono tante quelle giocate e ne mancano ancora tantissime ed in spazi come quelli in questa settimana le gambe sono pulite e viaggiano, le sensazioni sono super-positive”.

    Con la Lazio centrocampo un po’ bloccato, quando c’è Mario Rui vi aiuta nell’impostazione.
    “Io parlo di chi c’è, Mario Rui è squalificato, Olivera ha fatto una grande partita. Diversi? Non lo so, io so che due anni fa tutti contestavate Mario Rui, gli davate giudizi pessimi, mi fa piacere che ora gli date la considerazione che merita. Se ci stava più attento a quella reazione lì l’avremmo avuto a disposizione, ora però giochiamo con chi c’è e si va a vincere con chi è disponibile. Si accentra di più? Dipende dall’avversario, anche Di Lorenzo, se affronti due attaccanti stanno centrali, ti lasciano liberi i terzini e possono stare più stretti e collaborare con i mediani, quando gli attaccanti sono tre c’è un’ampiezza maggiore e sei costretto come contro la Lazio ad alzare ed allargarli e sta più largo perché loro lasciano quella via lì soltanto, non quella dentro. Contro 3 attaccanti hai più lateralità e devi scavare posizioni per attaccarli”.

    Ndombele non ha espresso ancora tutto il suo potenziale
    “Ndombele è forte, solo i risultati e le prestazioni di Zielinski ed Anguissa in questo periodo non gli hanno permesso di giocare di più, lui è un cubo che ha forza, tecnica, si scrolla le marcature come potrebbe accadere domani, quando l’ho messo dentro si è fatto trovare pronto per pezzi di partite, è una considerazione di poterlo usare che lei mi ha letto nel pensiero, lei è un sensitivo (ride, ndr)”.

    Elmas fu determinante all’andata, è una soluzione anche al posto di Lozano?
    “Può essere la soluzione a qualsiasi volontà, è uno fortissimo, uno come me lo vorrebbe sempre avere, poi è chiaro che può giocare di più o meno, ma bisogna sempre tenere presente le prestazioni precedenti”.

    Kvaratskhelia ha preso posizione per le proteste in Georgia, ne avete parlato? L’ha colpita il suo coinvolgimento?
    “Sì, si è schierato con i social in maniera importante, come una persona deve fare quando ritiene ci siano ingiustizie, facendo leva sulla sua forza d’ascolto, è un voler scendere virtualmente in piazza anche lui. Noi lo abbiamo ritenuto giusto, vada applaudito più di un gol per la sua posizione, siamo contenti di avere un grandissimo calciatore che è anche un grandissimo uomo”.

  • Serie A, la Lazio a sorpresa vince 1-0 a Napoli

    Serie A, la Lazio a sorpresa vince 1-0 a Napoli

    Nell’anticipo della 25ª giornata di serie A, la Lazio vince di misura sul campo del Napoli con gol partita realizzato da Vecino al 67′. Per i partenopei è la seconda sconfitta del campionato dopo quella subita contro l’Inter e comunque resta saldamente in testa alla classifica con 65 e la Lazio invece di Sarri sale momentaneamente al secondo posto con 48 punti.