Dopo la sconfitta a San Siro contro l’Inter, il Napoli di Luciano Spalletti torna subito al successo a Marassi contro la Sampdoria grazie alla rete di Victor Osimhen al 19′ e al rigore trasformato da Elmas nel finale autore del raddoppio. Grazie a questa vittoria il Napoli sale a quota 44 punti in classifica a + 10 dall’Inter, a +7 dalla Juve e momentaneamente a +8 dal Milan.
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Formazioni Ufficiali: Sampdoria-Napoli
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Murru, Murillo, Nuytinck, Augello; Leris, Vieira, Rincon; Verre; Gabbiadini, Lammers. All. Stankovic
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Juan Jesus, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Elmas; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti
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Ufficiale: Alessandro Zanoli è un nuovo giocatore della Sampdoria
Mancava solo l’annuncio ufficiale che è arrivato pochi minuti fa, Alessandro Zanoli è un nuovo giocatore della Sampdoria. Il difensore classe 2000 arriva dal Napoli con la formula del prestito fino al termine della stagione.
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Napoli, Spalletti: “Arrabbiati per la sconfitta. Ora dobbiamo reagire”
Alla vigilia della sfida di campionato contro la Sampdoria, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Training Center di Castel Volturno. Ecco le sue parole in conferenza stampa: “Con la squadra, prima di iniziare l’allenamento, abbiamo pensato a come partecipare al ricordo di Vialli e Mihajlovic, non ci fu conferenza stampa quando è scomparso Sinisa e li uniamo entrambi i ricordi in un minuto di raccoglimento”.
“Non vi faccio buttar via una domanda e comincio col ricordo di Gianluca: il ricordo personale che lo rappresenta è nella stagione 85, a Chiavari, era la Sampdoria sua e di Mancini e si usava fare amichevoli perché non c’erano tutti questi infrasettimanali e su un lancio mi trovai a correre su di lui, fece 20 metri all’indietro per rialzarmi e tirarmi su, già lì si vedeva molto bene da giovane la capacità di essere un leader, senza farlo mai pesare a nessuno, è stato un uomo di grande carisma, precursore di grandi idee, visioni, in campo e fuori, me lo ricordo sempre nella Juve ed è stato tra i più a pressare alto ed in quel momento non si usava molto. E’ uno dei primi usciti dall’Italia che s’è fatto valere in Premier, facendo poi anche l’allenatore, il commentatore, ricordo benissimo a Sky la sua competenza ed il rispetto di tutti, una grandezza in campo e nella vita ed ha speso tutto se stesso per noi perché l’abbiamo visto anche nell’ultimo mondiale dare consigli a tutti nonostante la sua condizione. Ci ha dato insegnamenti ed abbiamo imparato molto da lui, grazie Gianluca”.
Cosa ha imparato il Napoli da Milano? Vedremo uomini diversi domani?
“Abbiamo imparato che potevamo avere 8 punti di vantaggio e ne abbiamo soltanto 5 (ride, ndr). E’ giusto ciò che dicono tutti, una sconfitta ci può stare. il nostro campionato è positivo, abbiamo fatto bene, ma la verità è che a noi ci girano le scatole e devono girarci, non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare e noi non vogliamo accontentarci della classifica e del vantaggio che c’è tra noi e le altre. Noi vogliamo giocare anche le gare difficili contro squadre allestite per vincere lo Scudetto con la stessa voglia delle altre giocate per fare risultato pieno, ma in quest’ultima non lo abbiamo fatto. Sulle scelte non è che arrivano ora per la prestazione, ma erano già state un po’ previste prima di Milano. Si va a fare delle valutazioni perché ci saranno 3-4 cambiamenti, come giusto che sia”.Sulla personalità ed i leader dello spogliatoio: “Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen che è un leader nel modo di saltare addosso all’avversario perché ci va con quella ferocia e determinazione, sono calciatori forti anche nel carattere come Elmas, altri più taciturni e più buoni che prendono le stecche senza protestare… ma sono calciatori forti che hanno la stoffa del calciatore forte caratterialmente e leader”.
Quanto è un fattore ricominciare con avversari che hanno moduli e caratteristiche simili?
“Sì, sono sistemi di gioco in base alle caratteristiche, noi abbiamo delle complicazioni, come le hanno loro sul 4-3-3, dipende come si va ad incastrarsi nelle contrapposizione. Anche a Milano, loro ti danno quello spazio lì sui terzini e devi essere bravo a scavare dentro la difesa e devono scegliere se far uscire il quinto o meno e si aprono degli spazi, ma l’abbiamo fatto al di sotto delle nostre possibilità, ma non abbiamo fatto male al di là di quelle 2 occasioni all’inizio in cui abbiamo sbagliato noi in costruzione, poi abbiamo avuto delle circostanze in area nonostante loro l’abbiano affollata molto. Dovremo migliorare nelle prossime partite, ma non sarà una delle più facili al di là del modulo perché loro erano in difficoltà ma hanno fatto una buonissima partita, noi stavamo facendo bene ed abbiamo fatto una partita al di sotto e troveremo un ambiente particolare per l’ultima gara e per queste situazioni che sono accadute”.Ancora sull’Inter e la reazione: “Ci sono state due-tre situazioni da dentro l’area, in cui siamo andati al tiro ravvicinato, non siamo stati neanche fortunatissimi, poi è anche il valore dell’avversario che non ti fa avere o meno una reazione. Loro quando si arroccano dietro poi hanno difensori fisici… la palla di Osimhen che ha stoppato… erano situazioni importanti, come le loro, ma noi non siamo contenti, non abbiamo la mentalità di chi vuole essere la squadra rivelazione perché non vogliamo perdere anche se l’avversario si chiama Inter”.
Qualche anno fa ci sarebbe stata depressione, ma i tifosi non hanno fatto drammi. Maturità è un suo merito?
“A chi ci ci sta criticando per la sconfitta dico che la pensano come noi, siamo a +5 e volevamo essere a +8, noi ragioniamo così”.Disse che per Rrahmani serviva la risposta sul campo. E’ pronto alla continuità?
“L’ho visto bene, ha costruito molte azioni correttamente, contro gli attaccanti dell’Inter e sul gol è stato bravo Dzeko a crearsi lo spazio col cross che cadeva proprio lì alle spalle. Sono contento del suo rientro, poi caricarlo di 90 minuti tutti insieme potrebbe essere sbagliato e per cui stiamo valutando”.Kvara ha ricevuto un trattamento ruvido, ma anche nei test è parso aver perso smalto ma anche di grinta. Quando tornerà quello vero?
“Io divento il primo difensore, era quello che prima gli chiedevo ma voi ritenevate non fosse giusto appuntargli qualcosa. Il calciatore di grande qualità di solito è così, se non gli partono quei numeri che sa fare diventa facilmente sotto osservazione. Per me non ha fatto male, è entrato dentro l’area cercando di crearsi lo spazio, è stato uno di quelli che ha calciato, si è preso responsabilità perché si poteva anche passarla e deve solo ritrovare confidenza perché in allenamento si vede che fa le stesse cose a cui ci ha abituato e c’è fiducia che le rimetta in pratica”.Kvara per qualità può giocare ancora più in mezzo al campo? Il dribbling lì può creare gol e assist, sull’esterno è raddoppiato.
“Lui partendo dalla fascia spesso si accentra, se si parla di gabbia e raddoppi ne riceverebbe più in mezzo al campo dove è più facile portare raddoppi. Lui vuole quel pezzetto di campo, sfruttare quello, lo si può usare però in entrambe le zone”. -
Ufficiale: Bartosz Bereszyński è un nuovo giocatore del Napoli
Attraverso un comunicato sul proprio sito, ” La SSC Napoli comunica di aver acquisito dalla UC Sampdoria, con la formula del prestito con diritto di riscatto, le prestazioni sportive di Bartosz Bereszynski. “
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Il Napoli punta forte su Ounahi
Il Napoli scatta su Azzedine Ounahi, grande protagonista nello strepitoso Mondiale del Marocco, che sta riuscendo a mettersi in luce anche nell’Angers ultimo in Ligue 1. Il club azzurro considera il nazionale nordafricano un potenziale top player e spinge per chiudere l’accordo coi francesi già a gennaio, lasciando poi il giocatore sei mesi in prestito. Ounahi, dal canto suo, sogna una piazza come Napoli e ha una bozza d’accordo per un quinquennale da 2mln a stagione.
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Primavera 1, pareggio 2-2 tra Milan-Napoli
Nella tredicesima giornata del campionato Primavera, la sfida tra Milan e Napoli termina in parità per 2-2. I partenopei non riescono a tenere il doppio vantaggio con Gioielli al 19′ e Spavone che raddoppia a inizio ripresa al 47′. Il Milan con Gaia al 57′ accorcia le distanze e in pieno recupero al 96′ segna il 2-2 con El Hilali. In classifica il Milan di Ignazio Abate è dodicesimo con 16 punti e il Napoli e poco più indietro al 14º posto con 13 punti.
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Napoli ko a San Siro, l’Inter vince 1-0 e si rilancia in campionato
Una grande vittoria dell’Inter che batte 1-0 il Napoli capolista e si rilancia in ottica scudetto salendo a 33 punti in classifica a -8 dalla vetta, successo strameritato dei nerazzurri molto pericolosi già nel primo tempo in fase offensiva. A decidere la partita è però Edin Dzeko nella ripresa grazie a una testata vincente su cross di Di Marco.
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Le Formazioni ufficiali di Inter-Napoli
Le Formazioni ufficiali di Inter-Napoli:
INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lukaku, Dzeko. Allenatore: Simone Inzaghi.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Kim Min-Jae, Rrahmani, Olivera; Zielinski, Lobotka, Anguissa; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Luciano Spalletti.
Arbitro: Sozza
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Napoli, Spalletti: “In questo periodo abbiamo fatto quello che si poteva”
Alla vigilia della sfida di campionato contro l’Inter, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti alle 11 risponderà alle domande della stampa nella sala conferenze del Training Center di Castel Volturno. Ecco le sue dichiarazioni:
Come sta la squadra? E’ pronta?
“In questo periodo di break abbiamo fatto quello che dovevamo, lavorando in profondità su tutte le qualità che servono, valutando individualmente i calciatori tra chi tornava dal mondiale e chi era stato in vacanza. Per quello che abbiamo visto le risposte sono state buone, come ho già detto per noi non è un ripartire perché con la testa siamo rimasti a dove abbiamo lasciato. Abbiamo iniziato questo bellissimo viaggio un anno e mezzo fa e non ci sono fermate, non ci sono stazioni, ci fermeremo solo quando sapremo come sarà finita”.La frase ricorrente in città è “faranno di tutto per farci cadere”. Senza parlare di complotti, ma il Napoli è il nemico da battere: è uno stimolo in più o un’insidia?
“Noi non pensiamo a complotti di nessun genere, però se tanti e spesso tirate fuori questi discorsi è segno che il nostro sistema è migliorabile. La credibilità deve essere la prima cosa, soprattutto in un momento come quello attuale, bisogna lavorare con estrema attenzione ed essere bravi ai nostri comportamenti, scritti, parlati, per non alimentare questi dubbi. Noi dobbiamo usare l’amore di Napoli per questo sport, la nostra voglia di dare felicità alle persone e giocare belle partite”.Su Lobotka e Kvaratskhelia.
“Si sono applicati in maniera corretta. Con la Juve Stabia è venuto fuori un bel match, sia Kvara che Lobo hanno fatto una prestazione di buonissimo livello per il tempo che li ho tenuti dentro, si va tranquilli con la loro qualità. Kvara ha imprevedibilità, cose normali le fa diventare eccezionali, per noi è un grande valore aggiunto. Sono questi i calciatori che determinano dal niente l’occasione importantissima della partita, senza aver bisogno di schemi e compagni, supera gli avversari e determina”.Lei ha parlato di sistema migliorabile, la designazione di Sozza ha scatenato polemiche.
“Dobbiamo comportarci meglio tutti, pensare in maniera corretta tutti ed eliminare questo modo di pensare”.Come sta Rrahmani?
“Forse è quello che andrà giudicato per la prestazione per il periodo che ha attraverso, ci vorrà la partita per poi trarre le conclusioni sulla sua condizione. E’ chiaro che per me diventa facile dire che ha fatto tutto, rientrando gradualmente, seguito passo passo da Cacciapuoti, siamo soddisfatti ma serve il risultato del campo, della partita, per giudicare”.Cercare altri stimoli per evitare appagamento?
“Noi non ci arriviamo forti della posizione in classifica o di non aver mai perso, ma forti per la consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. E’ quello fondamentale per avere buone statistiche, solo su questo svilupperemo le prossime gare, su quello che sappiamo fare in campo. Avremo di fronte una grande squadra, non ti salva dove sei ma cosa sai riproporre in partita, come sai confrontarti anche se alcuni club superati sono di quelli importantissimi e non c’è stato timore di non farcela. Si gioca il nostro calcio, che è piaciuto a tanti, ed ha dato benefici alla squadra e che ha esaltato molti giocatori”.Ha le stesse sensazioni positive dei mesi scorsi?
“Sono sempre giuste, io voglio essere sotto pressione al massimo. io quando lavoro lo sono sempre e sono felice così, quando sei al massimo come voglia, preparazione, attenzione, mi aspetto una risposta corretta per ripagare le attese dei tifosi, del nostro popolo”.Che Inter si aspetta senza Brozovic e forse col doppio centravanti.
“E’ una squadra di livello top, negli ultimi 3 anni e mezzo ha fatto investimenti da squadra di livello top europeo, ha grande capacità di dilatare facilmente il campo per ampiezza e profondità. E’ una squadra che sa chiudersi, lascia il doppio centravanti contro i nostri due centrali e nei ribaltamenti dell’azione diventano pericolosi e dovremo stare sempre in ordine, con equilibrio tattico di squadra. Loro ti costringono a modificare forma in un attimo, per la fisicità che hanno addizionata alla qualità tecnica, sanno cambiare velocemente l’azione, sui quinti, sulle due punte, e noi dovremo essere bravi a mantenere equilibrio ed il comando del gioco che è fondamentale”.Sui 5 nazionali reduci dal Mondiali.
“Stanno tutti bene, forse c’è quello che sta benissimo e quello che sta bene e basta, ma sono tutti pronti a giocare questa grande sfida, lo sappiamo da quando è uscito il calendario che sarebbe stata una grande sfida”.Quanto è importante per l’Inter e quanto per il Napoli?
“Noi siamo entrati in una fase eccitante e godibile del nostro lavoro, siamo in un grande campionato a giocarcelo con le altre. Non è una sfida solo della squadra, ma di una città intera, solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi nelle grandi sfide, se si vanno a usare tutte le nostre qualità, dobbiamo essere più forti di tutto, scetticismo, pregiudizio, pure le paure di chi ci vuole bene. Dobbiamo giocare liberi da tutto, senza dubbi così ci metteremo qualcosa di più, sapendo che lo facciamo per l’orgoglio della nostra città intera e per quello che ho visto i calciatori sono dentro questa grande sfida”.Sull’importanza di Lukaku.
“Perché Dzeko, Calhanoglu, Skriniar? Alcuni che ho anche allenato e so benissimo il valore di questi campioni, le insidie non hanno un nome di un giocatore, ma il nome Inter”.Sulle dichiarazioni dei rivali.
“Noi dobbiamo staccarci da tutte queste cose, entrare in sintonia il più possibile con l’amore della città con quello che può essere il valore della follia e della felicità di Napoli, cose importantissime, poi quello che sviluppiamo può far felice molti bambini, molte persone che magari sono meno fortunate di noi e questo deve essere da stimolo, le altre cose sono bischerate che ogni tanto vanno lasciate così, c’è un pezzo di campionato lunghissimo e partite importanti da disputare. I giocatori sanno che possono ritagliarsi dei momenti fondamentali, indelebili nella loro vita”.Sono accaduti fatti molto gravi dallo scandalo D’Onofrio, l’inchiesta Prisma ecc mentre l’Italia guardava il Mondiale dal divano. Con quale credibilità si affronta la seconda parte di stagione?
“Andrebbero sviluppate con molto tempo, bisogna sempre domandarci se tutti stiamo facendo del nostro meglio affinché sia un calcio più credibile, potendo usare il calcio anche per il sociale. Non so se si può andare nelle situazioni con una frase in una conferenza rivolta alla gara con l’Inter, la cosa fondamentale è quella, poi ci sarà tempo per approfondire, ma in questo momento parliamo della partita”.Sulla ripresa dopo il Mondiale.
“Intanto si può usare l’entusiasmo del popolo argentino, è energia pura che possiamo usare per il nostro calcio. Poi abbiamo visto un calcio fatto di continui imprevisti, come in finale, qualità assoluta a livello individuale, ne usciamo arricchiti da ciò che abbiamo visto e poi quella che sarà la ripresa sono convinto che ci troveremo anche qualcosa del mondiale e il campionato sarà di primo livello come sempre”.Analogie Napoli-Argentina? Spalletti si sente più napoletano nel procedere di questo percorso?
“Lo Scudetto è un po’ la vostra ossessione, non la mia, si va sempre a finire lì. La mia ossessione è vedere impazzire di gioia questa città, ho imparato anche io ad essere napoletano, mi sono accorto che già lo ero abbastanza e questo veder esplodere la città di gioia è quello che più mi farebbe piacere al di là dei meriti e degli elogi”.Sulla scomparsa di Pelé
“E’ stato un altro dispiacere che abbiamo subito in questo periodo, Messi, Maradona, Pelé, anche se in diverse fasi sono e sono stati calciatori che hanno lasciato un marchio indelebile per le loro qualità tecniche e professionali. Su Pelé volevo fare i complimenti a chi non ha tolto la maglia, su richiesta del giocatore, ma lui era già moderno come persona. Se una maglia si toglie, lo dico a chi resta indietro, poi non si vede più. Il 10 andrebbe fatto vedere più possibile che è di Pelé, alcune cose non le capisco ma complimenti a chi non ha levato il numero di maglia”.Lo dice anche per rivedere la 10 del Napoli?
“Quello di avere il numero dei grandi giocatori è una cosa che ritengo corretta, non è mettendola nell’armadio… vedendola tutti i giorni ritorna in mente ancora di più ed è una responsabilità ancora maggiore per chi la indossa e chi ci gioca insieme per essere a quel livello lì”.