Tag: Napoli

  • Napoli, si lavora al rinnovo di Zielinski

    Il Napoli lavora al rinnovo del centrocampista polacco Piotr Zielinski in scadenza nel 2024, quasi in partenza nello scorso mercato estivo ora la società partenopea vuole blindarlo avviando i contatti con il suo entourage nelle prossime settimane.

  • Le formazioni ufficiali di Liverpool-Napoli

    Le formazioni ufficiali di Liverpool-Napoli:

    LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Konate, Van Dijk, Tsimikas; Fabinho, Thiago Alcantara, Milner; Salah, Firmino, Jones. Allenatore: Klopp
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Ostigard, Olivera; Anguissa, Lobotka, Ndombele; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti.

  • Youth League, brutto ko per il Napoli

    Si sono concluse tutte le partite di Youth League in programma oggi. Il Napoli chiude da ultimo nel Gruppo A perdendo malamente a Liverpool per 5-0. I Reds vincono il girone, così come l’Atletico, che passa a Porto. Sconfitta ininfluente per l’Inter a Monaco; i nerazzurri disputeranno gli spareggi contro una delle formazioni vincenti dei playoff del percorso campioni.

    I RISULTATI DI OGGI
    Plzen-Barcellona 1-1
    Porto-Atletico Madrid 1-2
    Liverpool-Napoli 5-0
    Marsiglia-Tottenham 2-3
    Rangers-Ajax 2-6
    Bayern-Inter 2-0
    Sporting-Eintracht 1-0

    LE CLASSIFICHE

    GRUPPO A
    Liverpool 15; Ajax 13; Rangers 6; Napoli 1

    GRUPPO B
    Atletico 15Porto 12; Brugge 6; Leverkusen 0

    GRUPPO C
    Barcellona 14; Inter 7; Bayern 6; Plzen 4

    GRUPPO D
    Sporting 14Francoforte 11; Tottenham 6; Marsiglia 2

    GRUPPO E
    Milan 11; Salisburgo 8; Dinamo 6; Chelsea 2

    GRUPPO F
    Real Madrid13; Shakhtar 9; Lipsia 4; Celtic 3

    GRUPPO G
    Manchester City 11; Copenaghen 7; Dortmund 5; Siviglia 4

    GRUPPO H
    PSG 12; Juventus 10; Benfica 4; Maccabi Haifa 3

    (in grassetto le squadre qualificate agli ottavi, in corsivo le squadre qualificate per i playoff contro le vincenti degli spareggi del percorso Campioni).

  • Napoli, Spalletti: “Dobbiamo continuare per questa strada”

    Napoli, Spalletti: “Dobbiamo continuare per questa strada”

    Cinque su cinque in Champions League e un filotto di tredici vittorie consecutive. Così il Napoli arriva all’ultimo impegno della fase a gironi di Champions League, il più difficile, sul campo del Liverpool. Già qualificati, agli azzurri basterà non perdere con più di tre gol di scarto per ottenere il primo posto nel gruppo. Luciano Spalletti presenta la partita in conferenza stampa. Paragone Salah-Kvaratskhelia? Sono due calciatori che in modi diversi riescono a fare queste giocate geniali, perché di questo si parla. Gli puoi giocare qualsiasi palla semplice addosso e loro riescono a trasformarla in occasione per la squadra. Hanno questa facilità di puntare e saltare l’avversario, di accarezzare la palla mentre vanno a duemila orari e fare un ribaltamento d’azione. Tutti e due sono molto convinti delle loro potenzialità, nell’essere così semplici, così bravi ragazzi, così disponibili ad aiutare sempre tutti. Effettivamente sono due che possono metterci del loro”.

    Cosa ne pensa dei complimenti di Klopp?
    “Mi sembra di aver letto che ha detto anche che non pensano a vincere 4-0… Penso che l’abbia detto seriamente. Se l’ha detto seriamente che non può vincere 4-0 se vuole ne parliamo (ride, ndr). I complimenti eccessivi a volte servono a metterti lassù per poi poterne ascoltare il tonfo. Quando invece ci sono delle critiche, se fatte in maniera corretta ci si trova sempre gli spunti per migliorare e vedere se la critica è corretta o no. Se invece l’ha detto in maniera un po’ differente… Intanto lui ha fatto le ultime due finali di Champions, per cui è più bravo di tutti, lui e la sua squadra. Poi si accorgerà, quando allenerà il Napoli, che ‘cca nisciuno è fess’”.

    Cosa pensa del momento del Liverpool?
    “Intanto il Liverpool è una squadra in gran salute, non facciamoci ingannare dal risultato dell’ultima partita, che io ho visto tutta e bene e anche quelle precedenti. Io lo trovo il Liverpool di sempre. Poi è chiaro che se sbagliano dieci gol davanti al portiere e per casualità girano storti tutti gli episodi, come nella loro ultima partita, può essere messo in discussione un risultato. Io ai miei calciatori permetterò e sarò disponibile affinché perdano ogni pallone, ma non sarò permissivo sul fatto di non giocare i palloni che gli capiteranno tra i piedi. Va fatta una partita corretta, tranquilla, dal punto di vista delle intenzioni. Ci saranno dei momenti in cui dovremo essere bravi a sopportare la loro qualità e la loro velocità nel proporre calcio. Anche questo fatto di andare da una parte a un’altra ti porta a sbandare. Ogni qualvolta che sarà riconquistata la palla voglio vedere le stesse intenzioni, perché questo sarà il nostro possibile biglietto per uscire da questa partita in maniera corretta”.

    Cosa pensa della differenza economica tra i club di Premier League e quelli di Serie A?
    “Se puoi spendere più soldi è chiaro che sia più facile. Ma se sei organizzato bene ci sono altre possibilità di portare i risultati a casa, come ha fatto il Napoli quest’anno prendendo calciatori che possono fare la differenza e possono diventare top player, come quelli più pagati. Noi siamo nelle condizioni di poter crescere ulteriormente, però sono stati presi dei calciatori di qualità all’inizio da parte della società”.

    Lozano sta crescendo molto nell’ultimo periodo.
    “E’ merito delle qualità che ha, perché è un bravo ragazzo e un calciatore top. Ma il Napoli è una squadra che si trova a perfezione, in cui tutti aiutano tutti e tutti vanno nella stessa direzione. Questo permette di dare qualcosa in più individualmente”.

    Aveva sperato di arrivare in questa situazione a quest’ultima partita? E poi assomigliate davvero al Liverpool?
    “Sarebbe stata dura pensare di venire a giocare qui nella nostra situazione attuale, avendo nel girone i numeri uno al mondo. Ma questo significa che c’è sempre possibilità di trovare soluzioni, lavorando. Non lo so se noi assomigliamo al Liverpool, sicuramente però vorremmo fare questo. Allenatori come me, quando si parla a Coverciano, spesso vengono portati davanti alle qualità. Le squadre come Liverpool, Manchester City, Chelsea… Qui ci sono i calciatori migliori del mondo, qui in Premier League, e tutti noi siamo venuti a prenderci delle giocate”.

    Al netto dei complimenti, siete venuti qui per fare risultato?
    “Noi accettiamo i complimenti, se sinceri, ma i complimenti non fanno risultati e classifica. Sappiamo che domani sera sarà durissimo. Dovremo riuscire ad essere quelli di sempre, quelli dell’andata, ed è quasi impossibile ripetere quella partita.  Arrivare primi o secondi cambia tutto, mi sembra superfluo rispondere se vogliamo vincere o meno: siamo venuti qui con le intenzioni più sane possibili. Poi c’è di mezzo un palcoscenico del genere, contro quegli attori lì, e dovremo dimostrare di essere all’altezza”.

    Cosa ha frenato la scorsa stagione l’utilizzo del 4-3-3?
    “Probabilmente ne deve parlare con chi voleva il 4-2-3-1. E poi noi avevamo a disposizione una rosa simile a quella di quest’anno in termini di valore dei giocatori. Anche in questa stagione giocheremo 4-2-3-1 in determinate situazioni, dipenderà dall’avversario, dalla condizione, dal momento all’interno della partita. Non c’è una soluzione unica per tutte le situazioni, ce ne sono più di una, allora bisogna testarle tutte, mettendole in pratica”.

  • Serie A, poker del Napoli davvero inarrestabile

    Serie A, poker del Napoli davvero inarrestabile

    13 vittorie consecutive: fa spavento soltanto a dirlo. Il Napoli è letteralmente “ingiocabile”, aveva ragione Alessio Dionisi quando l’ha detto in conferenza stampa. Al Maradona non c’è storia: la compagine abbattono anche il Sassuolo e volano a +6 (temporaneamente) sul Milan, sempre più capolista e dominatrice della Serie A. Grazie a super-Osimhen, autore di una tripletta, al solito Kvaratskhelia, due assist e un gol, ma soprattutto una prova corale ancora una volta eccezionale. Il Napoli mette subito l’ipoteca sul match. Ci mette appena tre minuti, pochi secondi in più, a passare in vantaggio. Con la quarta firma di fila di Osimhen, su assist del solito Kvaratskhelia e una bella giocata di capitan Di Lorenzo. Il Napoli è bello tutto, da cima a fondo, da un terzino all’altro. Mario Rui s’inventa un destro complicatissimo e centra la traversa, ma per il 2-0 bisogna attendere appena il 20′. La griffe? Sì, sempre quella: Osimhen. E a rifinire ancora Kvara. L’asse perfetto di questo Napoli. Il Sassuolo mette il muso dall’altro lato, va anche vicino al gol con Thortsvedt e Pinamonti, le uniche due folate di un primo tempo senza storia. Perchè poi è ancora tanto Napoli. Osimhen accarezza la tripletta alla mezzora, pochi minuti dopo il colpo del 3-0 lo scaglia Kvaratskhelia: da assist-man a finalizzatore, con Mario Rui ancora ispirato e a ispirare. Due assist e un gol, i primi 45′ di Napoli-Sassuolo sono un altro show del georgiano. Tra lui e Osimhen Spalletti va negli spogliatoi al settimo cielo. Cambia la frazione, non quello che accade in campo. Il Napoli continua a fare la partita, ma trova meno imbucate e cambia il centrocampo, con Anguissa e Zielinski fuori gira un po’ più lento. Il Sassuolo si rende pericoloso prima con Pinamonti e poi con Frattesi, con due occasioni in una decina di minuti che però non spaventano il Napoli. Ancora Frattesi, il migliore dei suoi, colleziona una palla gol, eppure pare che gli azzurri non sentano mai pressione. E infatti alla fine è ancora la formazione di Spalletti a trovare la via del gol. A un quarto d’ora dalla fine, Osimhen si regala la tripletta e rifila il 4-0 al Sassuolo, sfruttando un errore degli avversari in fase di palleggio e battendo Consigli con lo scavetto: quota 7 in campionato, co-capocannoniere con Arnautovic. Nel finale viene espulso Laurienté e il Napoli sfiora il 5-0 un paio di volte. Si chiude così il match, con il Maradona giustamente in festa.

  • Le formazioni ufficiali di Napoli-Sassuolo

    Le formazioni ufficiali di Napoli-Sassuolo calcio d’inizio alle ore 15

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia.
    Allenatore: Luciano Spalletti

    SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Maxime Lopez, Thorstvedt; Ceide, Pinamonti, Laurientè.
    Allenatore: Alessio Dionisi

  • Napoli, a un passo il rinnovo di Di Lorenzo

    Vicinissimo il rinnovo di Giovanni Di Lorenzo con il Napoli, il terzino capitano del club partenopeo è pronto a essere blindato fino al 2027. Presto le firme finali e l’annuncio ufficiale.

  • Champions League, il Napoli non si ferma più tris ai Rangers Glasgow

    E’ davvero un Napoli devastante. Perché contro i Glasgow Rangers è arrivata la dodicesima vittoria consecutiva dei partenopei che l’ultima partita l’hanno pareggiata ad agosto, contro il Lecce. Poi solo vittorie, dal 3 settembre in poi. Dodici successi di fila per battere, oggi, un record che resisteva dalla stagione del primo Scudetto. E’ il segno più tangibile del ritmo che gli azzurri stanno imprimendo sulla loro stagione. Al Maradona è finita 3-0, una vittoria ipotecata già nei primi minuti: decisa da una doppietta di Simeone, rifinita da un colpo di testa di Ostigard. Una partita aggredita fin dai primi istanti nonostante la qualificazione fosse già in tasca dopo le prime quattro giornate.

    La Champions ancora una volta s’è trasformata nella vetrina di Giovanni Simeone. Il Cholito sale a sei gol realizzati, uno ogni 60 minuti. Stasera la doppietta è arrivata nei primi sedici minuti, sfruttando prima un assist dalla destra di Di Lorenzo e poi un altro dalla sinistra di Mario Rui. Il centravanti argentino un’altra volta ha sfruttato nel migliore dei modi l’occasione che Spalletti gli ha concesso. Il migliore in campo in un contesto in cui è difficile emergere perché la qualità è altissima. Ndombele in una partita controllata dall’inizio alla fine ha mostrato piedi da trequartista nel fisico di un incontrista. Da studiare anche i terzini: Di Lorenzo ha giocato da mezzala più che da laterale, Mario Rui da ala più che da esterno bassa. E’ l’evoluzione di un Napoli che gioca col 4-3-3 solo sulla carta, perché poi si evolve sulla partita mettendo in luce infinite possibilità.

    C’è poco da dire sui Glasgow Rangers, sparring partner in una partita che hanno solo subito. Ci sarà invece ancora da dire tra sei giorni ad Anfield. E questa è l’unica beffa perché cinque vittorie e 20 gol realizzati non bastano per la certezza del primo posto. Il Napoli dovrà evitare di perdere male sul campo del Liverpool: in pratica, conserverà il primo posto fino a un passivo con tre gol di scarto. Difficilissimo visto come sta giocando in queste settimane la squadra di Spalletti, non impossibile pensando alle magie che il Liverpool sa creare nel suo tempio.

  • Le formazioni ufficiali di Napoli-Rangers Glasgow

    Le formazioni ufficiali di Napoli-Rangers Glasgow:

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Mario Rui; Ndombele, Lobotka; Politano, Raspadori, Elmas; Simeone.
    Allenatore: Spalletti.

    GLASGOW RANGERS (4-2-3-1): McGregor; Tavernier, Davies, King, Yilmaz; Lundstram, Sands; Wright, Tillman, Kent; Morelos. Allenatore: Van Bronckhorst.

  • Napoli, Simeone: “Cerchiamo di fare più punti possibili”

    Alla vigilia della sfida di Champions contro i Rangers, l’attaccante del Napoli Giovanni Simeone risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Training Center di Castel Volturno affiancando il tecnico Luciano Spalletti.

    L’obiettivo è il primo posto, è una gara importante. Per te quanto sarebbe importante giocare?
    “Vogliamo fare più punti possibili, è importante dimostrare ad ogni partita, confermare quello che stiamo facendo. Dobbiamo continuare così, per me ovviamente giocare è importante ma l’importante è essere pronto, ho l’esperienza per farmi trovare pronto e fare il massimo”.

    Quanto è difficile vedere questa squadra così bella e non poterne sempre far parte? Ogni centravanti riesce a fare gol, come te lo spieghi?
    “Tutta la squadra sta facendo bene, ci mette davanti alla porta. Io mi preparo sempre con grande forza, con la mia meditazione, la visualizzazione, io scrivo sempre tutte le partite, ho un mio piccolo libretto dove scrivo delle partite, così mi concentro, le preparo così. Ovviamente quando non gioco godo di questa squadra, l’importante è farsi trovare pronti, da titolare o giocando 5-10 minuti, dal primo giorno l’ho detto che darò il massimo”.

    All’andata avete vinto con merito, ma all’andata avete avuto delle difficoltà. I primi 45′ più duri della stagione?
    “Sì, fu difficile, sbagliando poi il rigore, loro hanno cercato sempre di essere aggressivi sul nostro possesso, non so se è stata la più difficile ma è stata una delle gare più complicate per la loro aggressività, ovviamente dovremo stare attenti a questo gioco e sappiamo molto bene che è una squadra difficile da affrontare e ci prepareremo al massimo”.

    C’è un feeling eccezionale tra te e la città, ci racconti i primi mesi napoletani?
    “Sono contento, dal primo giorno qui, anzi già da quando si parlava, ho ricevuto tantissimi messaggi ed avevo capito che essere del Napoli era una cosa unica, poi qui ho capito la passione che hanno e soprattutto per un argentino, dimostra che vivono per questo. Mi sento parte di questa passione, perciò è reciproco l’affetto, al di là del calcio mi trovo benissimo, quando c’è sole e mare uno sta sempre bene e sono un uomo di mare, quando apro le finestre di casa e vedo quel paesaggio mi sento bene. Uno deve sempre cercare la pace dentro il caos del traffico”.

    Quale situazione tattica ti esalta di più?
    “Quando c’è la possibilità di giocare si esprime sempre il proprio massimo, la mia forza è l’attacco alla profondità o creare spazi per andare in porta o per i compagni, ognuno ha la sua forza ed il gruppo sa come gioca ogni attaccante, il mister sa molto bene chi deve giocare contro una squadra e lui è molto bravo in questo, ognuno è a disposizione quando ci sceglierà”.

    In Argentina dicono che sei nella lista dei 40 per il mondiale, inizi a crederci?
    “Sì, sono contento per questa convocazione, è speciale, conferma quello che ho sempre creduto ed ora che sono nei 40 dimostrerò a Scaloni che sono pronto per esserci, mi piacerebbe tantissimo dare una mano al bel gruppo della nazionale”

    Quante volte pensi all’incrocio con l’Atletico Madrid? Te lo auguri o no?
    “Sarebbe molto bello sfidare una squadra forte, la verità è che manca tanto, l’Atletico deve fare molto bene per passare e anche noi dobbiamo concentrarci su domani. Sono cose che non si possono mai sapere, mi concentro sul presente, sui minuti che avrò, poi più avanti saremo pronti per dare il massimo”.

    Qualcuno ha detto che il Napoli non meritava di vincere.
    “Il Napoli è forte perché crede in quello che fa, ha varietà dalla panchina e chi entra fa sempre la differenza, poi quello che dicono gli altri… contano i risultati, a volte vanno sui punti di vista ma conta solo quello che crediamo noi, non i dibattiti o chi ama parlare, noi dimostriamo dentro al campo”.