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  • Napoli, Conte: “Partita importante ma non decisiva”

    Napoli, Conte: “Partita importante ma non decisiva”

    In vista della gara contro l’Inter, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla inconferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni

    Che effetto le fa il ritorno a San Siro da capolista?

    “Fa sempre un certo effetto dove si è lavorato, duramente, è un carico di emozioni, torni indietro nel tempo, è inevitabile ripensare a tante cose, tanti episodi. Sicuramente un bell’effetto tornare dove ho lavorato. E vinto? Sì, due anni felici. Il primo siamo arrivati secondi, abbiamo perso la finale di EL, nel secondo vincemmo lo Scudetto. E’ stata una bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate che ho vissuto al massimo”.

    Ha letto le frasi di ADL, somigliano molto alle sue. Che effetto può produrre sull’ambiente? Può togliere qualcosa come entusiasmo?

    “Le parole del presidente non le ho lette. Qualsiasi cosa abbia detto, un tecnico non deve commentare ciò che dice il proprio presidente, deve ascoltare e andare avanti. Non c’è da commentare. Il presidente l’ho visto settimana scorsa, non mi ha detto niente, se a voi ha detto altro di diverso… (gli viene riassunto l’intervento, ndr). Sono considerazioni sue, non commenterò mai le parole del presidente, lui è a capo di tutto ed è giusto esprima il suo pensiero. Io sono al di sotto”.

    I 3 punti sono più importanti per l’Inter campione in carica o per il Napoli in ricostruzione.

    “Sono importanti, sono sempre 3 punti, è inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi, per tutto ciò che ha dimostrato, è la squadra più forte, hanno lavorato benissimo ed oggi sicuramente si mettono in una posizione un po’ più alta rispetto a tutte le altre. Va dato merito a loro, hanno fatto un grande lavoro dai dirigenti all’allenatore ai calciatori, sono cresciuti tutti ma sono 3 punti per loro e per noi, si giocherà la partita e non andiamo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima di iniziare, ma convinti di giocarci le nostre carte, poi vedremo cosa accadrà. Noi la stiamo preparando in maniera importante, come facciamo sempre, non andiamo lì a lasciare i 3 punti prima ancora di giocare. Sarà un test importante, ci misureremo con la migliore e sarà importante per capire i nostri progressi, non dimenticate che ci arriviamo da prima in classifica, può dire tutto o niente, è l’obiettivo è di rimanere in testa alla fine della classifica”.

  • L’Atalanta domina il Napoli di Conte. Show di Lookman

    L’Atalanta domina il Napoli di Conte. Show di Lookman

    Strepitosa prestazione dell’Atalanta che batte il Napoli in casa propria. Squadra di Gasperini che parte alla grande fin da subito con i padroni di casa che non riescono a metterli in difficoltà. 3-0 il risultato finale con protagonista assoluto Lookman autore di una doppietta e Retegui che va a segno nel finale. Napoli che resta a 25 punti, mentre l’Atalanta sale a quota 22.

  • Napoli, Conte: “Il nostro obiettivo è tornare in Europa”

    Napoli, Conte: “Il nostro obiettivo è tornare in Europa”

    In vista della gara contro l’Atalanta, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni.

    Dopo la grande vittoria col Milan, c’è un’insidia mentale con l’Atalanta?

    “C’è un’insidia perché è una squadra forte, che ha vinto l’Europa League battendo il Bayer Leverkusen che non so quante partite aveva di imbattibilità. E’ in Champions da anni, è una squadra che oggi va annoverata tra quelle forti, senza dubbio. Merito al club, a Gasperini che in tutti questi anni ha fatto un lavoro straordinario ed ho grande stima di Gian Piero che è stato anche mio allenatore. Quando ero alla Juve lui era tecnico della Primavera e quando avevo qualche infortunio chiedevo di giocare con la sua Primavera. Lo stimo molto, tramite il duro lavoro ha ottenuto risultati, non vinci l’Europa League se non sei forte. A livello mentale dite, ma se sottovalutiamo questa partita… magari l’Atalanta potrebbe sottovalutarla visto ciò che è successo l’anno scorso e noi non facciamo coppe mentre loro stanno facendo bene in Champions, sono strutturati per la Champions. Come vi ripeto sempre, chi non gioca coppe come noi è avvantaggio forse perché si allena anche se siamo alla terza in una settimana, ma poi è lontano dalla struttura della rosa delle squadre di Champions”.

     

    Come sta Lobotka? Soddisfatto di Gilmour?

    “Sarà pronto per la prossima, siamo nelle fasi conclusive di recupero. Non era un problemino in nazionale come qualcuno aveva etichettato, è ancora in fase di recupero e bisogna pazientare. Alla prossima sarà a disposizione. Su Gilmour non avevo dubbi, zero, ve l’ho sempre detto. Lui era un mio cruccio, meritava di giocare, poi guardavi Lobo in partita e faceva prestazioni eccezionali. Il valore di Billy lo conoscevo, sta facendo molto bene e siamo contenti di averlo perché è giovane e potrà stare tanti anni nel Napoli”.

     

    Ha accorciato il percorso, la squadra ha già la sua mentalità. Gli somiglia ogni giorno di più.

    “Io dico sempre dei ‘lavori in corso’, nn puoi pensare in 4 mesi di aver trasmesso tutto. Ho trovato un gruppo disponibile, preparato a voler comunque migliorare e questo è merito dei ragazzi. La disponibilità è alla base di tutto, sia tatticamente che fisicamente e mentalmente, non è scontato e questo ha accelerato il percorso, ma ribadisco, mi auguro però di essere smentito, ma in una situazione di costruzione hai bisogno di un determinato percorso e devi crescere per arrivare a certi livelli. Si può dire ciò che si vuole, ma la mia esperienza dice che questo percorso dobbiamo farlo e non pensiamo a salti multipli. Non è così, altrimenti cadrebbe tutta la teoria del lavoro, sarebbe troppo semplice, ma magari sbaglio, me lo auguro, ma dobbiamo tapparci le orecchie e lavorare. E’ un momento positivo, ma possono arrivare momenti meno positivi e questo non ci deve discostare dal percorso”.

     

    Con l’Atalanta un’ulteriore verifica dopo Milano? Una gara potenzialmente da Scudetto?

    “Non lo so se può essere definita da Scudetto, ma sicuramente anche l’anno prossimo cercheranno di entrare in Europa, loro ci sono già dalla porta principale, il nostro obiettivo è di rientrare in Europa cercando di rubare l’idea agli altri ed entrarci dalla porta principale. Loro sono una realtà consolidata, da anni sono presenti nella competizione più importante. La squadra è cresciuta anno dopo anno e l’Europa League ti dà consapevolezza, hanno costruito un percorso e continuano a farlo, potenziandosi. Per noi possono essere un esempio, hanno messo mattoni ogni anno, costruendo anche dopo cessioni importanti, come sono andati via a noi perché non dimentichiamo che abbiamo perso dei giocatori, non so se li perderemo ancora, ma sono stati sostituiti in maniera adeguata e loro con il lavoro sono competitivi. Grande merito a Gian Piero, ora sono conosciuti come una squadra forte, l’ho vista con l’Arsenal… sono forti, non per incensarli, ma complimenti a loro e possono essere un esempio per noi perché dobbiamo fare degli step per diventare forti e puntare a cose importanti”.

     

    Sulla difesa e sulla crescita di Kvara e Lukaku. Cosa devono fare ulteriormente?

    “Alla presentazione dissi dei 48 gol subiti e non bisognava dare colpa solo ai difensori, così come oggi non bisogna dare merito solo ai difensori ma alla fase difensiva, agli 11 giocatori che difendono. Tutti partecipiamo nelle due fasi, vedi anche il gol al Milan con una pressione alta, recuperiamo con McTominay, poi palla al difensore centrale, in verticale ad un centrocampista ed in verticale all’attaccante, tocchiamo tutti e 3 i settori. Anche in fase difensiva la facciamo tutti insieme, non solo i 4 difensori ed il portiere. La squadra ha ritrovato quella voglia e quello spirito, ha ritrovato l’importanza di essere uniti, così come nella fase offensiva. Mi preme sottolinearlo, non si danno meriti a giocatori o reparti, ma alla squadra in generale, siamo tutti coinvolti nelle due fasi. Siamo contenti, sarà un test probante anche a livello difensivo perché l’Atalanta ha il miglior attacco e cercheremo di essere preparati ed organizzati anche se non è semplice contro di loro, il primo pensiero sarà di fare gol e poi di non subirlo, solo così puoi pensare ai tre punti”.

     

    Lei ha detto miracoli non ne faccio, vincere quest’anno sarebbe un miracolo?

    “Sono molto credente, anche praticamente, conosco solo una persona che li fa. Io prego sempre, anche per la squadra, che stia bene, oltre alla mia famiglia c’è anche una preghiera per i calciatori, lo dico sinceramente. Noi, la squadra ed il club possiamo andare uniti, compatti, per costruire qualcosa d’importante e che duri nel tempo, poi si dice Dio vede e provvede. A noi non deve mancare ciò che dobbiamo fare, lavorare e metterci a disposizione, tutti, dal cuoco ed il magazziniere per creare qualcosa di bello che può dare in un campionato dei punti in più. Non dobbiamo sbagliare niente su questo, non siamo nelle condizioni di poter sbagliare. Poi i miracoli calcistici ci sono sempre stati, ma devi lavorare per sperare accada, non basta pregare”.

     

    Il Pallone d’Oro a chi l’avrebbe detto?

    “Lascio giudicare a chi lo deve fare. Ho altri pensieri, mica sto a parlare del Pallone d’oro…”

     

    L’asticella si alza dopo certe sfide, come si gestisce l’entusiasmo? Anche agli ingressi tanti tifosi dall’estero.

    “L’entusiasmo deve essere benzina, è positivo, sarò l’ultima persona a spegnere l’entusiasmo, dobbiamo cavalcare l’entusiasmo, alimentarlo venendo qui ogni giorno e lavorando con un solo pensiero in testa per renderli orgogliosi al di là del risultato. Io voglio che ci sia l’attaccamento, senso d’appartenenza, poi il risultato è relativo. A Milano sentirli cantare a fine partita… ci deve riempire il cuore e dare forza nella difficoltà e nella fatica. Ci deve dare qualcosa in più per superare le difficoltà, non smorzerò mai gli entusiasmi, devono essere con noi. E’ giusto sognare la cosa più bella per loro, ma in maniera realistica io devo dire che è l’inizio di un percorso per dare stabilità per Napoli, per il presidente e per i tifosi che meritano gioie”.

     

    Sul sacrificio di Politano in fase difensiva.

    “Matteo è stato il primo a lanciarmi quest’idea, mi ha detto ‘mister, se c’è bisogno in alcune partite di abbassarmi perchè attaccano i 5 canali mi abbasso io…” è stato anche lui. Lo sta facendo in maniera perfetta, ma l’ha fatto anche Ngonge in maniera perfetta col Lecce, poi in attacco abbiamo bisogno di giocatori tecnici, ma in non possesso contro squadre che attaccano i 5 canali… l’Arsenal (con l’Atalanta, ndr) abbassava Partey su Lookman e si formava una linea a 5, in Italia si abbassa un centrocampista, a volte l’Arsenal stesso abbassa Saka e Martinelli a 6, alcune cose sono sdoganate a livello tattico. C’è un’evoluzione, si attacca in un modo e si difende in un’altra, io non chiedo a Matteo di abbassarsi se il terzino resta, perciò parlavo prima di fase difensiva, non la fanno in 4 ma tutti. Ngonge ha caratteristiche simili, altrimenti poi devi abbassare un centrocampista”.

     

    L’Atalanta gioca uomo su uomo esasperato, lei la porterà più sul piano qualitativo in costruzione per uscire con la palla o accetterà la gara fisica?

    “Noi stiamo preparando la gara, con loro devi essere molto preparato, oggi siamo stati molto… ho rotto molto le scatole ai calciatori per fargli capire alcune situazioni. La partita non va solo giocata, va preparata, va fatto vedere cosa accadrà. Dire siamo questi, abbiamo i nostri concetti va bene, ma devono sapere cosa accadrà e se ti prepari prima trovi o dai già delle situazioni. Quello qualitativo scombina alcune situazioni, ma la preparazione in gare fisiche come queste e danno grande pressione in ogni zona sono partite che le devi preparare in maniera accurata e rompere tanto le scatole”

     

    Difficile ipotizzare in prospettiva un Napoli di Conte senza Kvara e Lukaku.

    “Premetto, è stato un argomento anche di discussione al nostro all’interno con i capi della comunicazione. Voglio chiarire che il Napoli vince, il Napoli perde, non c’entra niente mettere Conte vince, Conte perde. Capisco alcune situazioni, ma sono rimasto pure sbalordito ed interdetto dopo Inter-Juve, il titolo non era nè sulla Juve nè sull’Inter ma che io stavo godendo. Capisco, ma il concetto deve essere uno: noi vinciamo, noi perdiamo, anche il discorso di dare specifici meriti ad un giocatore o ad un allenatore per me è tutto sbagliato, mi infastidisce molto e chi mi è vicino lo sa. Spero non ci siano più queste distinzioni, noi siamo un’unica cosa, facciamo bene o male tutti insieme. I meriti, che sono temporanei dopo 10 partite, li dobbiamo dividere così come nella negatività dovremo assorbire tutti le critiche, ma mi auguro di no, ma so benissimo che oggi Politano che è l’emblema del non prendere gol e poi sono convinto che qualcuno dirà Politano sta troppo basso quando prenderemo i gol. Anche all’ambiente nostro, di Napoli, cerchiamo di essere uniti, compatti, dividerci i meriti dal presidente, ma poi meriti di cosa che siamo alla decima giornata? Ma stiamo facendo le cose perbene e servono tutte le componenti per farlo. E’ una cosa che da un po’ ho qui… mi dà fastidio. Noi, noi e noi!”.

     

  • Meret-Napoli, rinnovo sempre piu vicino

    Meret-Napoli, rinnovo sempre piu vicino

    Ci sono delle importanti novità sul rinnovo del portiere Meret con il Napoli.

    Infatti, l’agente dell’estremo difensore Federico Pastorello ed il ds del Napoli Giovanni Manna dopo un incontro sono riusciti a porre delle basi importanti e preziose per il rinnovo di Meret.

    Rinnovo per lui fino al giugno del 2027, con un opzione probabilmente anche per il 2028.  Ci sarà anche un aumento dell’ingaggio. L’ufficialità e le firme potrebbero arrivare nelle prossime settimane.

  • Serie A, il Napoli sbanca San Siro ed è sempre più primo

    Serie A, il Napoli sbanca San Siro ed è sempre più primo

    Il big match del campionato di Serie A tra Milan e Napoli si è concluso con il risultato di 0-2 in favore dei partenopei di Conte che continuano ad essere in maniera inarrestabile in testa alla classifica.

    Reti di Lukaku al 5′ e di Kvarasvelia al 43′. Nel secondo tempo, i rossoneri le provano tutte per riaprire la partita. Al 48′ gol annullato a Morata e poi Meret il portiere del Napoli blocca e ferma tutti i tentativi del Milan.

    Napoli ora sempre più in fuga con 25 punti e più sette sull’Inter seconda. Milan invece ancora più staccato, ottavo con 14 punti, con una partita in meno.

  • SerieA, le formazioni ufficiali di Milan-Napoli

    SerieA, le formazioni ufficiali di Milan-Napoli

    SerieA, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Milan – Napoli.

    Milan (4-2-3-1) – Maignan; Emerson, Thiaw, Pavlovic, Terracciano; Musah, Fofana; Chukwueze, Loftus-Cheek, Okafor; Morata. A disposizione: Sportiello, Torriani, Calabria, Bartesaghi, Tomori, Jimenez, Pulisic, Zeroli, Liberali, Leao, Camarda. Allenatore: Paulo Fonseca.

    Napoli (4-3-3) – Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; McTominay, Gilmour, Anguissa; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. A disposizione: Turi, Caprile, Juan Jesus, Rafa Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Spinazzola, Raspadori, Folorunsho. Allenatore: Antonio Conte.

    Arbitro: Colombo di Como.

  • Il Napoli punta con forza Patrick Dorgu

    Il Napoli punta con forza Patrick Dorgu

    Il Napoli attualmente in testa alla classifica, lavora anche in vista della prossima stagione. Antonio Conte stravede per Patrick Dorgu che tanto bene sta facendo con il Lecce. I salentini difficilmente lo cederanno a gennaio ma si lavora per anticipare la possibile concorrenza e chiudere già per il suo probabile acquisto. Si attendono sviluppi.

  • Serie A, Napoli di misura sul Lecce

    Serie A, Napoli di misura sul Lecce

    Il risultato della partita di Serie A, Napoli – Lecce si è conclusa con il risultato di 1-0 in favore dei partenopei di Conte.

    Decide un gol al 28′ st di Di Lorenzo

    Napoli così sempre più in vetta alla classifica. Per il Lecce la situazione so va difficile e Gotti adesso è davvero a rischio.

     

  • Lecce, Gotti: ”Settimana difficile”

    Lecce, Gotti: ”Settimana difficile”

    Luca Gotti parla in conferenza stampa per parlare del match del suo Lecce contro il Napoli, ecco le sue dichiarazioni.

    Quali parole ha usato per tirare su il morale della squadra?
    “È stata una settimana molto brutta per tutti quanti. Quando succedono fatti eclatanti all’interno di un periodo negativo tutti parlano per chiarirsi, ma la ricetta è quella dei fatti: far corrispondere alle parole i fatti. Una squadra che deve salvarsi ha un percorso lungo 38 partite e deve trovare solidità. Questo è il primo passaggio da trovare in questo momento”.
    Gli errori commessi con la Fiorentina.
    “La scorsa settimana era stata bellissima, ci eravamo allenati benissimo con intensità. Lasciava presagire altro. I primi 20 minuti sono stati nella stessa direzione della settimana, poi è bastato pochissimo perchè tutto questo venisse meno. Nella partita ho cercato equilibri che non ci sono stati. Volevo una squadra più pericolosa in fase offensiva e nei primi 20 minuti abbiamo avuto 2-3 potenziali occasioni. Contestualmente però abbiamo dimostrato poca solidità. Non possiamo perderci 1-2-3 giocatori con troppa facilità e questo ha messo in difficoltà il centrocampo”.
    La partita col Verona può influenzare le scelte?
    “Certo, soprattutto le situazioni mezze e mezze. Su chi sta benissimo non ho dubbi. Sulle situazioni mezze e mezze non vanno cercati rischi”.
    Pelmard o Jean (con Baschirotto terzino)?
    “Non so dire chi è più pronto. Probabilmente vedremo tutte e due le soluzioni perchè non so se i ragazzi possono avere 90 minuti. Risponderà il campo”.
    Banda?
    “L’ho trovato bene ma non l’ho voluto sovraccaricare anche perchè poi dopo Napoli ci sarà un solo allenamento in vista di Verona. Il suo mi sembra un percorso positivo”.

  • Napoli, Conte: “Non mi piace il turnover”

    Napoli, Conte: “Non mi piace il turnover”

    Sabato il Napoli giocherà contro il Lecce, il tecnico partenopeo Antonio Conte interviene in conferenza stampa ecco le sue dichiarazioni.

    Dobbiamo aspettarci un turnover massicio, moderato o un turnover?

    “Perchè? Non mi piace parlare di discorsi di turnover, per me sono tutti titolari, poi ci sono scelte da fare in base a ciò che vedo, magari qualche acciacco che voi non potete sapere anche se vedo che riuscite a sapere l’85% di ciò che accade (ride, ndr). Cercherò di mettere la miglior formazione in campo, la formazione che penso sia quella giusta anche perché c’è una partita da disputare col Lecce per continuare a fare risultato e questo è alla base di tutto, poi ho ancora domani per prendere le decisioni finali e stilare l’11 iniziale”.

     

    Che approccio si attende domani? Come ha detto lei, il primo tempo a Empoli non è stato fatto bene.

    “Sì, mi auguro un approccio diverso, ad Empoli non credo sia stato un approccio voluto da me o dai calciatori, a volte ci sono anche gli avversari, situazioni esterne che portano poi a trovare quelle difficoltà. Vogliamo migliorare, far meglio rispetto ad Empoli”.

     

    E’ una gara speciale per lei Napoli-Lecce, la giornata propone anche Inter-Juve. Che tappa è questa giornata?

    “Sapete benissimo che non vado mai a guardare le altre avversarie, penso alla nostra partita e deve essere così per me, per la squadra, per tutto l’ambiente. Deve esserci la partita che ci permette di aumentare punti che ci potranno tornare utili quando ci saranno delle difficoltà. Siamo concentrati solo sulla nostra partita per dare continuità ai risultati sapendo che arriveranno difficoltà e dovremo superarle”.

     

    La partita col Lecce è emotivamente particolare per lei, proprio nello stadio in cui segnò il suo primo gol.

    “Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Bisogna divedere le cose, non accomunarle. Rappresenta le mie origini, i campi polverosi, la squadra di mio padre dove sono cresciuto, facendo tutta la trafila fino alla Serie A, per poi passare alla Juve a 21 anni. E’ sempre parte del mio cuore, nessuno me lo toglie. Poi c’è la partita, un avversario da battere”.

     

    Come sta Raspadori? In che dualismo lo inseriamo?

    “Sta lavorando bene, come tutti gli altri. Lo vedo sempre molto positivo, concentrato, lui per me è un attaccante, un secondo attaccante. Come stiamo giocando, un po’ quello che sta facendo McTominay, una punta ed una seconda punta, lo vedo in quella posizione”.

     

    Il rinnovo di Kvara che si trascina dall’estate, le sta dando fastidio? Ne sta parlando con lui?

    “E’ da un bel po’ che se ne parla, sicuramente c’è una discussione tra club e entourage del giocatore e calciatore stesso. Entrare nei dettagli precisi… c’è il club ed il direttore sportivo, parleranno loro eventualmente di cifre. Io non entro in cose particolari. Posso dire, quello che chiedo a Kvicha, che continui a fare ciò che sta facendo, concentrato sulla stagione, lui è serio, professionale, esemplare, questa stagione per noi è importantissima, poi mi auguro che le cose possano sistemare trovando un accordo, ma so anche che nel calcio tutto può succedere e ci deve essere un accordo che soddisfi tutti, in ogni caso chiedo di onorare la meglio al meglio, facendo il massimo fino alla fine della stagione. Io non vado oltre e non voglio che il calciatore vada oltre, come i media e tutti, al di là che si raggiunga o meno l’accordo, lui deve essere totalmente concentrato come sta facendo. Non vedo problemi, chi vivrà vedrà”.

     

    Come ha visto Lukaku? Ha già idea di come gestire queste pause che ha sempre avuto?

    “Ha lavorato come sempre, è sereno, non vedo problemi anche come gestione, non c’è nulla di programmato, in base a ciò che vedo in settimana o pure in partita io decido”.

     

    Ha la sensazione che qualcuno aspetti il ciclo di big-match per vedere il Napoli in difficoltà?

    “Noi lavoriamo ogni giorno per metterci nelle condizioni migliori per ogni partita, il campionato è partito con una sconfitta a Verona che non era preventivata ed è venuto giù di tutto, poi è successo l’opposto e siamo in testa alla classifica. Io dico sempre di trovare un equilibrio, è alla base di tutto, lo dico perché vedo certe cose ogni giorno. Rispetto tutte le opinioni, spesso soggettivo perché non valutano la realtà, ma andiamo avanti pensando a noi stessi, a crescere, a migliorare, per abbreviare quanto prima il percorso. Solo chi non ha mai vinto può dire delle fesserie… ne sento tante in giro. Chi ha vinto sa cosa bisogna fare per tornare a vincere, per costruire basi solide e durature. Ognuno può dire ciò che vuole, spesso sono giudizi soggettivi, noi dobbiamo essere equilibrati e credere nel lavoro, sapendo che avremo momenti anche con risultati negativi e non per questo bisognerà buttare tutto”.

     

    Ci racconta l’esperienza in metro per la foto ufficiale. C’è un legame stretto con la città.

    “E’ stato molto bello, dopo tanti anni di calcio è la prima volta che partecipo a questa situazione. Abbiamo fatto la foto alla metro di Chiaia, tra le 6 più belle in Europa, ma penso che questo legame con la città debba essere coltivato con amore e possiamo farlo solo dando tutto, la città dà tanto e noi dobbiamo avere voglia di ricambiare la passione che c’è sempre stata, non è che arriviamo noi ed è uscita fuori. Noi siamo di passaggio, sempre, come altri, ma la passione qui non sarà mai di passaggio, ma è fissa perché Napoli è amore e passione”.

     

    Neres più in ballottaggio con Kvara che Politano per caratteristiche, chi è quindi il sostituto di Politano?

    “Sì, l’altra volta risposti su Kvara-Neres, sempre tenendo conto che quando si affrontano squadre che ci occupano i 5 canali offensivi e lì c’è l’obbligo di abbassare o un esterno come Politano oppure altre squadre abbassano un centrocampista tra i centrali per far diventare la linea a 5. Mi fu fatta una domanda anche post-Empoli, è una questione tattica, noi abbassiamo Politano, ma potremmo abbassare Lobo o Gilmour per non avere l’inferiorità nei 5 canali. Se non ci attaccano in questa maniera c’è la possibilità di vedere Neres insieme a Kvicha. L’equilibrio è alla base di tutto, dietro Matteo ci sono diverse soluzioni, le proviamo ad ogni allenamento, c’è un alter ego… vediamo, vedrete in futuro e avrete la risposta”.

     

    Sulle difficoltà di Lukaku ad Empoli, causate anche dal rendimento della squadra?

    “Mi sembra molto limitativo parlare di Lukaku nel primo tempo, c’è da parlare dell’intera squadra e io sono stato chiaro ed ho definito negativa in tutti gli elementi. Non c’è da dire questo ha giocato male o bene, la prestazione del primo tempo è stata negativa, poi è cambiata nella ripresa cambiando atteggiamento e alcune situazioni di gioco. E’ limitativo soffermarci su un solo nome”.

     

    La voglia e la rabbia di Simeone rappresenta l’anima che deve avere questo Napoli?

    “L’input che Giovanni ha avuto quando è entrato, come Olivera o altri, pure Pasquale diverse volte, devono essere sempre degli schock in positivo, mi aspetto questo dai ragazzi e che faccia capire anche a chi gioca quanto è fortunato”.