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  • Napoli, Meret: “Sono in un buon momento”

    Napoli, Meret: “Sono in un buon momento”

    Grande avvio di stagione per Alex Meret, finalmente titolare indiscusso tra i pali del Napoli. Il portiere in conferenza stampa presenta la sfida di Champions contro l’Ajax. Ecco le sue parole: “Quest’anno sto trovando continuità, è più facile dimostrare le mie qualità. Sono contento della mia stagione fino ad ora”.

    Vedi il tuo rinnovo più vicino?
    “L’accordo c’è, manca solo la formalizzazione ma la mia testa è rivolta solo alla partita di domani”.

    Il rapporto con Sirigu?
    “Si è subito inserito bene nel gruppo e sono contento del suo arrivo ed è un piacere poter lavorare con lui. Lo conoscevo perchè ho condiviso con lui lo spogliatoio della nazionale, è una grande persona”.

    Sull’impatto di Kim?
    “Bisogna davvero fare i complimenti a Kim che si è calato in questa avventura al meglio sin dal primo momento”.

    Sei migliorato tanto sul gioco di piedi, c’è tanto lavoro dietro?

    “Sono sempre migliorato su questo aspetto e so che devo migliorare ancora. Non è solo un lavoro mio ma di tutto il reparto. Non si può giudicare un portiere solo su questo, devo proseguire su questa strada e fare quello che mi chiede il mister”.

  • Napoli, Spalletti: “Siamo due squadre dove in certe cose ci assomigliamo”

    Napoli, Spalletti: “Siamo due squadre dove in certe cose ci assomigliamo”

    Il Napoli alla prova dell’ Ajax in Champions League dopo le vittorie con Liverpool e Glasgow. Luciano Spalletti presenta la sfida in Champions League. Ecco le sue dichiarazioni:

    Sull’Ajax?
    “Noi e l’Ajax ci assomigliamo molto come tipo di squadra, ci piace giocare palla a terra e costruire dal basso. Loro hanno anche l’alternativa di questo gioco subito lungo, dove avendo calciatori anche d’impatto a livello fisico gli si può scaraventare la palla addosso. Noi su questo dobbiamo spesso trovare un verso al modo di attaccare. Sarà una sfida emozionante, in uno stadio magnifico e contro un club fantastico. Riusciremo a diventare grandi soltanto facendo delle grandi partite”.

    Fondamentale approcciarsi a questa gara con la giusta mentalità
    “La personalità te lo dà il modo di entrare in partita. Nono si possono fare partite dove ti nascondi un po’ per avere un vantaggio. Si parte subito forte, perché l’Ajax è una squadra che costruisce bene e si cerca di togliergli lo spazio. Si parte subito forte, perché l’Ajax è una squadra che costruisce bene e si cerca di togliergli lo spazio”.

    Chi gioca domani?
    “Abbiamo una rosa di livello e può essere che domani due o tre titolari giocano al posto di altri due o tre titolari. Non c’è bisogno di fare i nomi. Valutiamo tutto con il nostro staff, quando hai un solo allenamento devi farle certe valutazioni”.

    Che effetto fa giocare in questo stadio?
    “E’ bellissimo venire a giocare in uno stadio bellissimo come la Crujf Arena e contro un club con questa storia. Ogni vigilia della partita di Champions è per me come la vigilia del giorno di Natale. E’ bello anche stasera, vogliamo essere all’altezza dei nomi che hanno questa competizione. Guardiamo sempre avanti, vogliamo creare ancora più spiragli per infilarci dentro e fare ancora meglio. Da tutti gli allenamenti si può trarre qualcosa da mettere in pratica, se ti adagi su quelle che possono essere le decisione ti ritrovi ad essere portato in giro dagli avversari”.

    Sui complimenti del tecnico dell’Ajax Schreuder
    “Ha un po’ esagerato sui complimenti, non modificheremo niente dai nostri atteggiamenti. L’anno scorso ci è stato da insegnamento, ora che ci siamo giocheremo col massimo dell’attenzione. Domani non ci saranno cervelli distratti sul campo”.

    E’ la squadra più forte che ha allenato? “Bisogna spingere sempre forte restando sempre coscienti e bravi ad interpretare quello che succede in una partita. Si va forte su un avversario e si va a fare le considerazioni veloci perché le distanze di squadra devono essere sempre le stesse. Bisogna ancora migliorare, bisogna fare step in avanti. Ci deve essere la volontà di farlo e di guadagnarselo partita dopo partita”.

    Domani può essere determinante per la qualificazione?
    “Dipende dal risultato, non lo so. Se saremo straordinarie possono essere decisive queste due partite, ma questo avversario ha giocatori giovani e forti come noi con forse più esperienza di Champions di noi”.

    Un giudizio su Lozano?
    “E’ un giocatore per noi fondamentale. Quando ha giocato ha fatto vedere di avere quelle caratteristiche che possono aiutare la squadra. Ho una squadra di livello come rosa con tanti giocatori bravi. Alle volte può esserci di fare un minutaggio minore, ma fondamentale che quando si entra in campo non lo si fa per sostituire un compagno ma per dare cose nuove per dare benefici alla squadra. E lui lo sta facendo”.

    La storia dell’Ajax?
    “Non guardo al passato. L’Ajax è una squadra forte che gioca un calcio moderno come vuole la tradizione di questo club”.

    Di Lorenzo ha giocato tanto…
    “Non è il solo ad aver avuto un minutaggio importante. Si vanno a vedere tanti elementi per capire se ci sono le possibilità di buon recupero. Per quanto riguarda Di Lorenzo, è un robot più che un umano. Lui anche quando fa l’allenamento dopo la gara, ti manda segnali ben precisi di quella che è la sua condizione. Non abbassa mai la guardia. E’ un capitano vero, professione capitano per lui!”.

    Valutazioni su Zanoli?
    E’ un giocatore moderno, la sua caratteristica è quella di andare a ribaltare l’azione, ha forza e ha corsa. Gli darò fiducia durante l’anno sicuramente”.

  • Napoli, vicino il rinnovo di Zerbin

    Napoli, vicino il rinnovo di Zerbin

    Sempre più vicino il rinnovo dell’attaccante classe 1999 Alessio Zerbin con il Napoli, il giocatore prolungherà, infatti, il suo contratto fino al 2027.

  • Serie A, tris del Napoli al Torino

    Spalletti forza 6. Sesta vittoria consecutiva, per la vetta solitaria, almeno fino a domani alle 20, quando finirà Atalanta-Fiorentina. Grazie ad un primo tempo perfetto, in cui il collettivo orchestra alla grande ogni azione e trova il gol per tre volte. E’ un Napoli bello, ma anche pratico, quello che comanda la Serie A. Sesto successo consecutivo e sesto successo su otto partite di campionato: il Maradona canta, sogna, si gode il primato insieme alla sua squadra. Che vince ancora, grazie a super Anguissa, alla prima doppietta, super Kvaratskhelia e una super difesa. Soffrendo anche un po’, ma da grande squadra. Da capolista, insomma. La partita è bella, aperta, fin dall’inizio. La formazione di Luciano Spalletti ha un grandissimo impatto alla ripresa del campionato, tant’è che ci mette 6 minuti a passare con Anguissa, un colpo di testa imperioso per l’1-0 su assist di Mario Rui. Altri cinque minuti ed è ancora il camerunese, alla prima doppietta in azzurro, a fare 2-0 con una discesa di 50 metri palla al piede. Il Napoli domina, il Torino gioca uomo su uomo e rischia tanto. Come quando Kvaratskhelia parte sulla sinistra, con una prateria davanti, va fino in fondo e fa 3-0 al 37′ con un sinistro a incrociare che bacia il palo e finisce in rete. Quaranta minuti perfetti, poi un finale di frazione da addormentati per gli azzurri. Il blackout subito dopo il gol, poi diventa realtà quando un cross da sinistra coglie impreparata la difesa di Spalletti. Mario Rui sbaglia una chiusura a centro area, la sfera arriva a Singo, che in qualche modo la gira a Sanabria. Il tiro sorprende Meret, poiché da distanza ravvicinata, ed ecco il 3-1. Sanabria, poco dopo, sfiora anche la doppietta. E ridà fiducia al Toro in vista della ripresa. Riparte meglio il Torino. Esce con più determinazione, pare. Anche se la prima occasione del secondo tempo è del Napoli, con Politano che sgasa a destra e trova solo l’esterno della rete. I granata provano a spingere, ma finiscono per innervosirsi. Juric, a metà frazione, si fa espellere per qualche parola grossa rivolta all’arbitro. Gli uomini di Juric attaccano, ma hanno la mira storta ogni volta. Su sedici tiri totali, solo tre centreranno lo specchio nei numeri di fine partita. In campo a prendersi la scena è la difesa del Napoli, che contiene alla perfezione il ritorno del Toro. Non trova più le ripartenze del primo tempo, complice anche la stanchezza post-nazionali, ma con due gol di vantaggio può andar bene. E va bene. Anche dopo la girandola di cambi, il Napoli gestisce alla grande. Dopo il blackout della fine del primo tempo, la luce non si spegne più. Anzi, Lozano quasi arriva a rimettere tre reti di differenza, ma Milinkovic-Savic gli dice di no. Nel finale è tutta amministrazione: Massimi fischia tre volte, il Napoli si gode la vetta.

  • Le formazioni ufficiali di Napoli-Torino

    Le formazioni ufficiali di Napoli-Torino inizio ore 15:00

    NAPOLI 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Minjae, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Spalletti

    TORINO 3-4-2-1: Milinkovic; Dijdij, Buongiorno, Rodriguez; Singo Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric

  • Napoli, Spalletti: “I nazionali rientrati devono essere valutati”

    Napoli, Spalletti: “I nazionali rientrati devono essere valutati”

    Alla vigilia della sfida contro il Torino, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno. 

    Si è presentato con delle rose, perché?
    “Sono per ricordare Mahsa Amini e Hadith Najafi (morte in Iran, ndr), non aggiungo altro”

    E’ rientrato anche Lozano, c’era qualche osservatore speciale per problemi?
    “Quando i nostri vanno in nazionale, li seguiamo giorno per giorno, a qualcuno ha fatto anche bene giocare queste partite perché aveva giocato un po’ di meno con noi. Qualcuno avendo giocato la doppia gara con la nazionale, facendo un bel calcio, ha dato seguito al discorso col Napoli, la nazionale ha giocato due buonissime partite. Non abbiamo avuto infortuni e s’è dato seguito al lavoro, poi sulla possibilità di allenarsi insieme noi abbiamo a fuoco il nostro discorso e basta poco per richiamarlo e stamattina li ho visti tutti molto presenti con la testa. Nonostante nazionali e viaggi, siamo pronti per la partita”.

    E’ il primo crocevia per il Napoli in campionato e Champions?
    “Ogni partita serve a ricordare siamo forti oppure no, è un discorso che va al di là della valutazione di una gara, il percorso sarà lungo e difficile e tutte le volte dobbiamo rifare le stesse cose, serve impegno costante non solo per il risultato ma per quanto riguarda lo sviluppare ogni singolo allenamento, con gli atteggiamenti corretti per avere continuità nel lungo periodo. Io non ho mai visto assegnare scudetti a settembre, ma sempre a giugno e c’è tanta strada da fare”.

    A Milano Domenichini svelò che lei si arrabbiò un po’, cosa fare domani per non farla arrabbiare?
    “A Milano se uno capace come Pioli dice che hanno giocato una bellissima partita, con tante occasioni, io sono abbastanza d’accordo e questo però dà valore a questa vittoria perché il valore te lo dà il confronto con chi c’è davanti. Se batti il Milan che ha fatto cose bellissime, le abbiamo fatte anche noi. Poi in generale io dico in sintesi che il talento da solo non basta mai e sono convinto di questo, bisogna essere esecutivi anche in ciò che non è nelle nostre qualità, caratteristiche, quando Pioli dice che hanno avuto le palle per far gol ha ragione, ma c’è partecipazione nostra nel senso che non abbiamo avvertito quel pericolo, anche i giocatori offensivi quando entra il terzino… ad esempio il Torino domani avrà uno dei difensori che è un ex centrocampista e si inserirà proprio dentro la mediana e c’è bisogno di lavorare tutti, altrimenti c’è inferiorità numerica. Poi dopo quando la riconquisti riporti il discorso nelle tue qualità”.

    Giocare contro le squadre di Juric è sempre complicato. Raspadori o Simeone? Per come difende il Torino chi fa più al caso?
    “Entrambi e giocheranno entrambi, poi decida lei se fare un titolare da 60 o uno da 30, se quello da 30 poi determina la partita evidenzia una qualità di scelta e di momento che sorpassa l’importanza di giocare dall’inizio per 60′. Questo discorso su chi gioca di più o meno va affrontato nel modo giusto, per arrivare a fare quel percorso lungo dobbiamo avere gente in condizione, stimolata, non è facile poi giocare una partita dopo mesi e vanno utilizzati con i 5 cambi. Rigiochiamo martedì per cui anche scrivere chi è titolare e l’altro no, cambia poco… noi abbiamo loro 2 per 90′ e poi altri 90′ martedì e li utilizzeremo insieme, sono due titolari. Poi quando uno strappa per 70′, c’è bisogno di un altro, chi gioca 20 magari è quello che ce la fa vincere”.

    Questo equilibrio in testa durerà?
    “Sì, sono tutte squadre attrezzate. C’è qualcuna più dietro, ma le squadre che hanno qualche punto in meno erano date favorite da tutti e si riprenderanno, sono quelle 7 squadre che abbiamo più volte citato. Possono tutte fare un campionato d’alta classifica e c’è sempre qualcuna che poi si inserisce e disturba gli equilibri, come la Fiorentina l’anno scorso. E’ troppo presto per fare valutazioni”.

    Anche vedendo la nazionale o il Napoli quando entra Simeone, Raspadori trae beneficio da un’altra punta vicina? Da solo fa più fatica?
    “Secondo me no, nel senso non ha più vantaggio con una punta, dipende dal tipo di partita che viene fuori. Se ti pressano forte e non riusciamo a costruire in maniera qualitativa, allora è come dice lei, bisogna buttarla addosso e lui non ha la fisicità di Osimhen e Simeone, ma se iniziamo l’azione allora non conta il compagno di reparto perché sa fare tutto e lo abbiamo preso per quello, spendendo dei soldini… non ci potevamo permettere di fare un acquisto così importante per crearci dei blocchi o situazioni imbarazzanti. Jack è uno forte, ha muscolo, calcia bene, sente la porta, ha personalità, è un ragazzo che vuole migliorare e non si fermerà certo alle prime soddisfazione, è un ambizioso come noi, per una squadra giovane ma con l’intenzione di diventare campioncini ed è fondamentale e la società è stata brava”

    La vittoria di Milano cambia un po’ la prospettiva? C’è già uno step dei nuovi arrivati?
    “Sicuramente si sono adattati subito al livello di calcio che vogliamo giocare e la classifica che vogliamo portare avanti, essere in lotta con quelle 7 fino in fondo al campionato. C’è un’alta classifica affollata, avversarie forti che fanno buon calcio, noi ci siamo adattati bene e stiamo portando avanti il discorso ma c’è da continuare”.

    La chiamava fase di nessuno contro squadre come il Torino, quanto è cresciuta la squadra anche in questo?
    “Sono fasi di partite non per le nostre qualità, ma se abbiamo detto del Milan che ha avuto occasioni in area di rigore, riguarda ancora quell’atteggiamento in cui non riusciamo come in altre zone. La qualità ce l’abbiamo, le occasioni le sviluppiamo quasi sempre, le vampate di qualità ed estro in attacco le portiamo sempre a casa, ma il Torino è un brutto cliente, sappiamo il valore della squadra, del modo di lavorare di Juric che è uno che lavora ed è visibile, c’è da essere più bravi, loro interpretano bene la costruzione dal basso alla pallata del portiere direttamente al limite dell’area avendo fatto anche diversi gol così, i centrocampisti che vengono a sostegno sanno giocare in più modi, sanno difendere in più modi anche se gli piace fare battaglia e fanno uomo su uomo a tutto campo, la dice lunga sulla difficoltà della partita, ma noi vogliamo vincere quelle difficili e siamo pronti a misurarci”.

    Sul debutto di un arbitro donna in Serie A.
    “Sono convinto saprà farsi valere, avrà il rispetto di tutti, come accade per gli altri arbitri”

    Immagina un po’ di turnover in difesa? Juan Jesus e Ndombele?
    “Secondo me si fanno torti agli altri nominando solo Juan Jesus e Ndombele, l’hanno fatto vedere, sono pronti e Ndombele sta crescendo e ci tornerà comodo per quelle caratteristiche di cui parlavamo e che ci mancano in alcune fasi, lui sportella facilmente con gli altri ed ha forza fisica da spostarsi senza far niente di particolare perché è fatto così. Tra qui e martedì qualcosa cambierà, su domani non penso di cambiare molto dalla formazione solita, stanno bene e sono tornati in maniera ottimale e con la mente pulita”.

    Il pregio e qualcosa da non ripetere?
    “I veri campioncini sono quelli con la forza mentale di sapere le tante cose che riguardano la professione, il saper reagire nelle difficoltà, dare seguito al discorso che stanno affrontando. Si sta tanto insieme, anche al video, i calciatori ormai ne sanno quanto me di calcio, sanno i comportamenti, aspettano le indicazioni, non ho niente da chiedere di diverso. Forse qualcosa che non vorrei rivedere sono i gol sbagliati davanti al portiere perché alla lunga ti costa qualche punto. C’è chi sta dietro tutta la partita e poi vanno lì sull’unica palla avanti con tutte le forze, noi le interpretiamo tutte allo stesso modo ma c’è da capire qual è la vera palla, ci sono attaccanti che danno l’impressione ai centrali di essere in una giornata pigra, alcune le lasciano, ma poi prendono quella che vogliono davvero ed è lo step di maturazione”.

    Il Torino accorcia sul portatore, i quinti aggrediscono i terzini, il segreto può essere girare velocemente il pallone?
    “Muoversi per creare spazio ed avere possibilità di ricevere in quegli spazi, serve una continuità di movimento oltre che una sintesi di qualità di gioco importante. Devi capire dove c’è lo spazio, ma quella è una nostra qualità ed ho fiducia che questo lo sappiamo fare”.

    Inzaghi ha detto che dove va lui si aumentano i ricavi, dimezzano le perdite e alzano i trofei, a lei cosa manca?
    “Cosa manca? E’ discutibile questa cosa qui. Noi siamo ambiziosi e vogliamo dare continuità ai risultati, poi vedremo, io non mi ricordo cosa ho fatto in precedenza e mi viene difficile riprendere tutto quello che ho fatto, mi piace più guardare quello che sarà e portare a casa qualcosa”.

  • Napoli, si lavora al rinnovo di Di Lorenzo

    Il Napoli lavora per blindare Giovanni Di Lorenzo, pronto per lui il prolungamento fino al 2027. Sono già avviati i primi contatti tra le parti.

  • Amir Rrahmani vicino al rinnovo fino al 2027 con il Napoli

    Amir Rrahmani che si è conquistato un posto importante nel Napoli di Spalletti è vicino al rinnovo del contratto con il Napoli. Gli accordi con il difensore kosovaro sono quasi definiti e si attende nell’arco di pochi giorni l’annuncio ufficiale con la firma del nuovo contratto che sarà fino al 30 giugno 2027.

  • Napoli, si lavora al rinnovo di Lobotka

    Il Napoli lavora al rinnovo del centrocampista slovacco Stanislav Lobotka, uno dei migliori giocatori della Serie A in questo inizio di stagione. Avviati i contatti tra la società e il giocatore per prolungare il contratto fino al 2027.

  • Napoli, importanti aggiornamenti sull’infortunio di Politano

    Napoli, importanti aggiornamenti sull’infortunio di Politano

    Dopo l’infortunio patito da Matteo Politano contro il Milan a San Siro, che ha impedito al giocatore di restare nel ritiro della Nazionale, il Napoli ha emesso un comunicato dopo gli accertamenti svolti dall’esterno azzurro: “Matteo Politano si è sottoposto oggi ad esami clinici che hanno evidenziato distrazione del legamento peroneo astragalico anteriore destro. L’attaccante azzurro, che aveva lasciato il ritiro della Nazionale, proseguirà la riabilitazione all’SSCN Konami Training Center”.