Continua l’ottimo momento per il Napoli che batte in casa propria il Milan. Un match molto intenso che si è deciso nella ripresa, con il vantaggio azzurro grazie al rigore trasformato da Politano, poi Giroud riacciuffa il pari per il Milan ma il Cholito Simeone regala i tre punti alla squadra di Spalletti. Il Napoli balza al comando della classifica assieme all’Atalanta con 17 punti, mentre il Milan resta quinto con 14 punti.
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Napoli, Spalletti: “Siamo 2 squadre in forma e sarà una bella partita”
Alla vigilia della sfida contro il Milan, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno.
Chi sta meglio secondo lei? Ha pensato già alla formazione?
“Sì, due squadre che stanno bene, diventa difficile chi è in vantaggio, sarà in vantaggio chi si prenderà l’anticipo sulle giocate durante i 90 minuti. Sono due squadre che stanno poco attente agli equilibri per la voglia di vincere le partite, a volte trovi spazi alti ed il Milan li sa subito riaggredire. Chi gestirà meglio la palla, più anticipo sul gioco, lì ci sarà il vantaggio. La formazione l’ho pensata, si pensa nel mio lavoro, e faremo come loro, giocheremo in 11 anche noi (ride, ndr) e poi non so dire altro, non posso dirla certo il giorno prima. Non sarebbe corretto per i giocatori saperlo oggi, ho bisogno di più di 11 per arrivare in fondo alla partita e devono essere tutti motivati”.Che tipo di esame è la partita di domani?
“Io sto andando in pensione (ride, ndr), devo fare gli ultimi anni senza esagerare, alla mia età bisogna andarci piano con le emozioni. Sarà una bella partita per il calcio italiano, penso l’abbia detto anche Pioli che sono due squadre simili, quando li vedo noto cose che mi fa piacere vedere e che faccio notare ai miei calciatori, lui è stato molto bravo a tenere tutto unito l’ambiente perché hanno passato momenti di difficoltà, ma li hanno superati e hanno tirato tutti dalla stessa parte ed hanno vinto per alcuni dettagli, anche quest’anno sarà così o ancora più difficile perché hanno l’esperienza dell’anno scorso e loro ci lavorano da 3 anni, è la verità, hanno anche ringiovanito molto l’anno scorso, mettendo insieme ragazzi a formidabili campioni”.Bianchi e Bigon gli ultimi a portare 5 del Napoli in nazionale. Come allora, Napoli e Milan si contenderanno lo Scudetto?
“Sono soddisfatto per i giocatori, se lo meritano. Mancini è da sempre attento ai ragazzi emergenti, è un piacere vederli allenare in questo gruppo, danno il massimo per muscoli e fiato, come per il Milan sono forze sane perché hanno freschezza e creatività, lì trovi molte cose se li fai funzionare. Sul confronto non lo so, è ancora presto. Loro sono i campioni d’Italia, qualche vantaggio ce l’hanno e dovremo essere bravi a crescere velocemente, più di loro, perché aver vinto gli ha dato ulteriore forza ed aver ricominciato bene li ha riconfermati. Noi dovremo andare più forte se li vogliamo agguantare, loro sono davanti”.Quale indicazioni potrà dare questo scontro diretto?
“Sono valutazioni da fare dopo, in base alla prestazione, all’atteggiamento che mostreremo, c’è da andare lì come siamo andati sempre quest’anno, stando ancora più attenti alle palle perse, ogni palla persa per loro con la corsa che hanno te la ribaltano subito in azione offensiva, non sono tra quelli che pensano con la palla sui piedi, loro attaccano gli spazi. Noi per far gol dobbiamo portare un po’ di gente davanti e le palle perse sono fondamentali per entrambe”.Pioli ha detto che il Napoli ha preso giocatori poco conosciuti, ma adatti. E’ la sintesi perfetta perché è già il suo Napoli?
“Un Napoli costruito con giocatori tecnici, pensando possa essere un gruppo, un insieme che giochi compatto, con la stessa idea. Un po’ come loro, anche in questo ci somigliano e si prende il meglio per le caratteristiche dei nostri calciatori”.Milan prevedibile lì, ma il Napoli ha avuto un’estate movimentata. Se lo aspettava?
“Era una speranza, ero molto curioso, si vedevano le potenzialità, con la società ne abbiamo parlato, ma di essere a questo punto qui non lo so, è ancora poco il tempo. Poteva essere diverso in senso positivo o negativo, abbiamo un gruppo serio. Bisogna stare pronti sul lungo periodo, la strada è difficile. Per il momento siamo soddisfatti, in maniera corretta perché nel calcio basta un episodio per far cambiare la storia di una partita e di un comportamento di squadra, soprattutto per quelle giovani come la nostra squadra, quindi concentrazione totale”.Come sta Lozano? E come procede il recupero di Demme?
“Demme dopo la sosta riprenderà col gruppo, ora fa delle cose col pallone ma individualmente. Lozano è recuperato ed a disposizione”.Raspadori-Simeone, perché scegliere l’uno e perché l’altro?
“Uno dà più profondità, attacca gli spazi dietro la linea, ha più fisico, l’altro è diverso, sono diversi perché li abbiamo scelti per avere tutte le possibilità. Raspadori diventa più sgusciante quando viene a palleggiare, il secondo gol dell’altro giorno lo racconta, dipende anche dalle caratteristiche degli avversari. Chi va più in profondità di solito è più finalizzatore, chi viene a prendere palla lega di più, ti fa più superiorità numerica, sono queste le caratteristiche. Mi fa piacere però, se fossimo stati dipendenti di Osimhen come dicevate? No, ci sono anche gli altri. Se dipendi da uno, poi come fai senza di lui? C’è da fare risultato ugualmente, ora esaltando altri due altrettanto forti si mette a posto la situazione corretta per il gruppo, avremo bisogno di tutti”.Cosa ha detto a Zielinski? Tirerà sempre lui?
“E’ un modo per sapere se gioca Zielinski (ride, ndr). Con lo Spezia il rigorista era Politano, il secondo Elmas, domani si fa lo stesso, si indica il primo e il secondo, ma c’è sempre da tenere aperta la possibilità di cambiare in base al momento, ma di rigorista bisogna averne più di uno in questo calcio con tante partite e in una squadra con tanti giovani. Piotr ha sbagliato, il primo l’avevo battuto benissimo secondo me, è stato bravo il portiere”.Quale pensa sia la collocazione migliore per Ndombele?
“Lui ha giocato in tutti i ruoli, per giocare play basso c’è bisogno di un grip, di rapidità importante, per divincolarsi, una palla persa lì diventa difficile da pulire. Le qualità di Lobotka sono importanti in quel ruolo con un mediano solo, ha quelle rotazioni su se stesso, lui è un po’ più lento però è molto più fisico nell’impatto. Può fare quel ruolo, a due sarebbe il suo ottimale, 4-2-3-1, ma il centrocampista può farlo come l’altra sera, con meno incursione e profondità perché Zielu arriva fino alla bandierina, lui lo fa più centralmente ma lo può fare, come conoscenze di calcio le ha tutte. Un po’ d’esperienza in Europa ti dà quel vantaggio sulle scelte, dobbiamo fare anche questo velocemente”. -
Champions League, il Napoli vince 3-0 contro i Rangers
ll Napoli si prende il primato in testa al Gruppo A con 6 punti all’attivo a punteggio pieno dopo le prime due giornate, la squadra di Luciano Spalletti vince in Scozia 3-0 contro i Rangers grazie alle reti nella ripresa di Matteo Politano decisivo dal dischetto al 68′, di Giacomo Raspadori e Tanguy Ndombele entrambi nel finale di partita. Rangers ancora a zero punti in classifica e ultimi nel girone.
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Formazioni Ufficiali: Rangers-Napoli
GLASGOW RANGERS (4-3-3): McGregor; Tavernier, Sands, Goldson, Barisic; Lundstram, Jack, Davis; Morelos, Arfield, Kent. All. van Bronckhorts
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti
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Napoli, Spalletti: “Pensiamo ai Rangers poi al Milan”
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, presenta la sfida agli scozzesi dei Rangers Glasgow in Champions League in programma domani. Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa.
Come è cambiata la preparazione del match dopo il posticipo di un giorno della gara?
“Il fatto di avere un giorno in più ti permette di cominciare a pensarci un pochino in anticipo sulla formazione, quando si gioca in modo così ravvicinato si può avere un pochino più di tempo”.Che tipo di partita sarà?
“Qui il tipo di gara che sarà è piuttosto chiaro. Facciamo le sentite condoglianze a questo popolo per quanto accaduto. La loro storia viene trasferita nei 90′ delle partite, devi essere bravo a saper reagire a quella pressione emotiva, vocale e fisica. Saranno tante cose tutte insieme che ti vengono addosso. Conosco i miei calciatori, li ho visti disponibili e pronti a mettere a disposizione le loro qualità in qualsiasi contesto. Li vedo più sicuri e tranquilli di potersi giocare la gara, anche in una situazione come questa”.Cosa hai pensato delle squadre sorteggiate in questo girone?
“Che fosse un girone per i sentimentali del calcio, ci sono squadre storiche dentro. Che queste competizioni non capita spesso di viverle e di giocarci dentro, essere quelli di andare in questi stadi doveva essere una felicità in più”.Loro vengono da due sconfitte, che reazione ti aspetti?
“Loro subiscono questa differenza da quanto giocano in casa a quando giocano fuori. Questo tipo di stadio e di blasone di questi club diventa una spinta e una forza in più per i calciatori. Di fronte al loro pubblico è impossibile non avere reazioni superiori alla media, mi aspetto dunque una reazione superiore alle aspettative di una partita normale”.Sul piano ambientale può ricordare la trasferta di Firenze?
“Anche lo scorso anno abbiamo giocato gare in stadi con questa passione e questa passione esercitata dai tifosi avversari. C’è un modo per affrontare queste situazioni, ovvero tenere palla e dire ‘Ora si fa come dico io’. Se pensiamo di randellare e buttare via la palla, diventa difficile per 90 minuti. Bisogna giocare palla e vedere se l’avversario è bravo a fare quello che è il nostro calcio”.Simeone sarà il sostituto di Osimhen?
“Raspadori è molto bravo a fare movimento, ha fatto pià di alcuni centrocampisti nella gara con lo Spezia. Ha fatto quello che mi aspettavo, forse domani qui serviranno altre caratteristiche, è normale fare anche altri pensieri. Non si perde niente con quello o con quell’altro, con Giovanni si riesce di più ad attaccare la profondità perchè è quello che fa di mestiere, gli piace molto vedere cosa c’è tutto quello che passa. Lui è un calciatore forte proprio per questo tipo di entusiasmo, quando ci sono quei calciatori lì è normale che facciamo quel passo in avanti per diventare dei campioncini. È entrato due-tre volte dalla panchina mi diceva, non me le dire, fammi giocare, per avere anche trenta secondi in più in campo. Così diventa tutto più facile…” -
Serie A, Napoli 1-0 allo Spezia decide Raspadori quasi allo scadere
Tre punti d’oro. I fantasmi di Napoli-Lecce erano già ricomparsi al Maradona: la formazione di Luciano Spalletti attacca dall’inizio alla fine, ma con poco ordine, e pare non riuscire a sbloccare il risultato. Poi ci pensa Giacomo Raspadori, l’uomo della partita: dopo una prestazione così così, l’ex Sassuolo trova la sua prima rete in maglia azzurra e regala i tre punti al Napoli. Lo Spezia esce con zero punti, ma una prova importante dal punto di vista difensivo. Il Napoli si gode almeno qualche ora in vetta alla classifica. La partita è quella che ci si aspettava: il Napoli tiene il pallino del gioco, attacca con tanti effettivi e prova a scardinare la difesa dello Spezia, sempre molto basso, quasi tutto sotto palla, pronto ad affidarsi alle ripartenze con i velocisti Gyasi e Nzola, oltre che gli esterni. Il più pericoloso è sempre lui: Kvaratskhelia, in una condizione fisica e mentale strabiliante. Sua la prima palla-gol, così come la seconda: prima un triplo dribbling e una conclusione murata all’ultimo secondo dalla difesa, poi un esterno destro molto elegante su cui è attento Dragowski all’angolino. Per mezzora è solo Napoli, lo Spezia non si vede mai nei pressi dell’area di Meret. Poi, dopo un errore in disimpegno di un Ndombele non ancora in condizione, arriva anche la prima occasione da rete a tinte bianconere: Bourabia per Nzola sulla transizione, ma l’ex Carpi trova la risposta di Meret. Ci prova anche Gyasi da fuori area poco dopo, ma il portiere azzurro è ancora concentrato e para. In mezzo un altro, l’ennesimo tentativo di Kvaratskhelia con un destro dal limite deviato in angolo da Kiwior. Il Napoli torna in campo nel secondo tempo con una novità: Lobotka per un deludente Ndombele. Ma le cose non cambiano molto. Certo, la palla gira un pochino più veloce, i ritmi salgono, Politano e Raspadori vanno vicini al gol ma sciupano due buone opportunità. Poi parte la girandola dei cambi, da un lato e dall’altro. E in campo c’è solo il Napoli, mentre lo Spezia pensa solo a difendersi, facendo peraltro molto bene, in maniera arcigna, senza concedere mai troppi spazi agli avversari. Solo su un’incertezza tra Mario Rui e Meret si rende pericolosa la formazione di Gotti. Lo 0-0 sembra destinato a durare fino alla fine. D’altronde anche il nuovo entrato Zielinski non ha precisione nel tiro e ancora lo stesso Raspadori si conferma sprecone sparando alle stelle un rigore in movimento. Ma ad un minuto e mezzo dal 90′ è proprio l’attaccante classe 2000 a far esplodere la festa del Maradona: Lozano riceve sulla destra, mette un pallone basso al centro e l’ex Sassuolo gira in rete, andando ad esultare poi sotto la Curva. E’ la prima volta in azzurro per lui: tanto bella quanto decisiva. Non la dimenticherà mai. E forse neanche Spalletti.
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Serie A le formazioni ufficiali di Napoli-Spezia
“Con lo Spezia come col Liverpool”. Pensieri e parole di Luciano Spalletti, due giorni dopo l’impresa in Champions League e alla vigilia della partita di campionato con lo Spezia, definita dall’allenatore del Napoli tanto importante quanto la notte stellare di mercoledì. Al Maradona arriva lo Spezia, reduce dal pareggio con il Bologna e attualmente tredicesimo in classifica. In quest’inizio di campionato i bianconeri hanno collezionato cinque punti e, anche ottenendo una sola vittoria, Luca Gotti sente tutta la fiducia del club. Di seguito le formazioni ufficiali della sfida.
NAPOLI (4-3-3) : Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Ndombele, Elmas; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Ampadu, Kiwior, Nikolaou; Holm, Agudelo, Bourabia, Bastoni, Reca; Gyasi, Nzola
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Napoli, Spalletti: “Mi dispiace tanto per l’infortunio di Osimhen”
Luciano Spalletti presenta Napoli-Spezia, match in programma domani alle 15 allo stadio Maradona. L’allenatore azzurro, come di consueto, alla vigilia del match interviene in conferenza stampa, direttamente da Castel Volturno, e risponderà alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le sue dichiarazioni:
E’ un azzardo definire Napoli-Spezia con lo stesso valore di Napoli-Liverpool per le difficoltà col Lecce e le squadre di bassa classifica?
“No, dice il giusto. Anzi, ci indica quello che deve essere l’obiettivo. Non dobbiamo concentrarci solo sul nome dell’avversario per farsi bello, ma vincere e fare 3 punti al di là del nome dell’avversario. Saper vincere una gara, seppur prestigiosa, significa aver fatto bene le cose per 100′ perché ormai durano 100 minuti, ma per scrivere pagine importanti e avere ambizioni del quarto posto, che è ambizioso nel nostro campionato, significa far bene le cose lungo il percorso. E’ quello che fa la differenza”.E’ preoccupato per Osimhen? Ha in mente chi lo sostituirà?
“Mi attengo alla nota ufficiale, dispiace ma è un qualcosa che può capitare e mettere in preventivo, abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo. Per il suo ruolo Simeone o Raspadori… sarà uno di loro due, per essere più precisi bisogna attendere domani. Funziona così nelle gare ravvicinate bisogna prendersi tutto il tempo, ma stanno bene entrambi”.Gotti cambierà qualcosa per l’attacco alla profondità del Napoli. Simeone e Raspadori è una possibilità anche insieme?
“Lo stimo, l’ho conosciuto bene, so come prepara le partite, so il calcio che attua, l’abbiamo già visto, ha fatto buone prestazioni ovunque. Se si analizza le ultime gare si vede che è bravo a creare densità sull’uomo, a ripartire forte in contropiede con questi due tutta fascia che creano sempre difficoltà. Io non lo so cosa organizzerà, ma dobbiamo sapere che quello che è successo l’anno scorso è una cosa che può ricapitare se non siamo perfetti. Tu hai in pugno la partita, ma basta un’occasione e quindi non bisogna dargli neanche un’occasione, bisogna essere perfetti. Sono 3 punti altrettanto fondamentali, come quando giochiamo con squadra di blasone. Siamo ambiziosi e bisogna andare oltre l’opportunismo di una gara con i riflettori”Si aspetta lo stesso Napoli visto col Liverpool?
“Sì, si semina un carattere per il percorso, le partite ce lo diranno. Abbiamo sempre provato a ragionare così, anche quando abbiamo giocato col Barcellona, perdendo con tanti gol di scarto, ma quello era l’atteggiamento sbagliato? Lo può dire anche lei, quando io propongo qualcosa e va male, ho sbagliato io, quando propongo qualcosa che non vi andava bene e va bene, allora avete sbagliato voi. Non posso sbagliare solo io, viceversa sbaglia anche lei. Contro il Barcellona abbiamo tentato le stesse cose, ma dopo 3′ abbiamo preso gol su quell’angolo battuto male. Contro questa rigiochiamo uguale? Li andiamo a prendere alti? Tutti ora diranno sì. Per questo proviamo a costruire qualcosa con costanza in tutte le partite, si tenta questo calcio qui. Abbiamo costruito 2-3 palle gol strappando palla sul loro inizio azione. Il nostro percorso ce l’abbiamo chiaro, poi bisogna vedere se ci riusciamo perché c’è chi elude la pressione”.Al di là degli uomini è possibile cambiare sistema? Ndombele nel 4-3-3 da mezzala?
“Per quelli che abbiamo noi l’ipotesi è giocare 4-2-3-1 anche se c’è dentro Zielinski o Elmas e giocare 4-3-3 anche se c’è dentro Raspadori e Simeone, si passa da lì, Raspadori può fare il trequartista dietro la punta, quello che parte centrocampista e finisce dietro la punta e attacca la difesa insieme ad Osimhen, non cambia molto. Ndombele ha fatto tutti e due i ruoli, gli si può chiedere tutte e due le cose. Sta molto meglio, è dentro il gruppo, scherza e fa tutto quello che fanno gli altri, accetta con piacere le decisioni, fa vedere ogni tanto la qualità di giocate, le imbucate perché guarda spesso davanti e poco vicino”.Quanto è soddisfatto dei progressi di Rrahmani-Kim?
“Sono soddisfatto, hanno accettato anche l’uomo contro uomo a fine partite, poi non si limitano alla fase difensiva ma cercano anche di dare subito un verso all’inizio dell’azione, un aiuto ai compagni per dare il pallone già pulito ed evitare in duello per ripulire palla. E’ la soluzione a tutto, se giochi bene dall’inizio ti arriva più facile dall’altra parte. Sono forti anche a giocare a campo aperto, sono rimasti uno contro uno”.Ha fatto sembrare la gara col Liverpool molto semplice, facendo il gioco del Liverpool contro di loro. In Italia invece si chiudono.
“Abbiamo anche altre soluzioni oltre Osimhen che è sicuramente particolare per la qualità di corsa e nel colpo di testa, nella stessa gara hanno segnato anche gli altri e abbiamo constatato che attraverso il gioco di squadra, stretto, arriva il gol di Anguissa in cui loro erano blocco squadra basso, sta tutto nel livello di qualità che si esprime nella fatica e le abbiamo queste caratteristiche da tirar fuori. Il gol di Simeone per esempio, Kvara ha vinto due contrasti che non sono proprio nelle sue caratteristiche, ma ha tenuto botta, poi il gol di Frank, loro erano 8 al limite, le linee strette eppure abbiamo trovato spazio”Sul turnover.
“Bisogna portare a casa questa vittoria, poi altri ragionamenti si faranno dopo. Io non voglio buttare acqua sul fuoco per nascondere qualcosa, le potenzialità sono molte, mi sforzo a dire che poi ci vuole questo carattere, questa disponibilità nel cambiare il colore delle maglie dagli occhi. Se domattina quando si alzano vedono ancora rosso è sbagliato, loro avranno le maglie bianche ed un atteggiamento differente, quindi servirà la qualità nell’adattamento alla partita ed al clima che sicuramente sarà diverso, quel clima è difficile da ritrovarlo, in due anni io non l’avevo mai visto. Sarà il nostro atteggiamento a fare la differenza. Domani è un’occasione perfetta per dimostrare che vogliamo essere sempre quelli, è domani. Si parla di costruire una costanza di rendimento, è domani”.Col Liverpool ha dato mezz’ora a Zerbin che ha risposto con personalità, che soddisfaizone è per lei? Sarà un’opportunità anche per Gaetano?
“Sì, anche Gaetano è di quella pasta lì, hanno gli occhi addosso degli operatori di mercato, ce li avevano chiesti ma abbiamo deciso di tenerli e quindi le intenzioni le abbiamo. E’ un passaggio difficile da accettare quello dei vuoti, allenandosi con disponibilità e motivarsi dopo una gara in cui non hanno giocato. La possibilità c’è, Zerbin l’ha subito sfruttata, ha fatto bene quando entrato, non s’è lasciato intimorire, ha forza, corsa. Gaetano ha una qualità straordinaria e ci farà comodo, in momenti in cui abbiamo altri a disposizione e dovrà mordere il freno, ma lo sa fare”.Ha detto in due anni non ha mai visto un Maradona così. Cosa si sente di dire per domani? La prevendita procede molto bene.
“Io spero che i giocatori sappiano offrire di nuovo quello spettacolo che vogliono vedere, si passa sempre da lì. Sognavo in questi due anni che un giorno all’improvviso si sarebbero innamorati di nuovo di loro, a fine partita l’ho visto e sono fiducioso per il futuro. Avere addosso l’entusiasmo dei tifosi può servire molto ad una squadra giovane”.Cosa può dirci la partita? Campionato scozzese sospeso, avete avuto indicazioni dall’Uefa?
“Niente, nessuna comunicazione, ci atteniamo a ciò che sappiamo e si va diritti nel farsi trovare pronti martedì, altrimenti modificheremo, ma per ora mettiamo in pratica questo. La gara può dirci che siamo un grande Napoli è iniziata ad agosto e finirà a maggio, ci dirà che livello abbiamo saputo raggiungere. Non è una sola partita a cambiare il futuro della tua carriera, ma è quello che accade di partita in partita. E’ una partita di una stagione quella fondamentale, per ora abbiamo fatto vedere che siamo sulla strada giusta, ma il grande Napoli dobbiamo ancora vederlo per tante partite”.Sulle giocate preparate in allenamento e viste in campo.
“I gol sono sempre frutto delle qualità delle giocate, poi a fine primo tempo si era detto qualcosa e quel qualcosa è tornato visibile. Il galleggiare di Simeone sulla linea è rimetterlo dietro… in quel momento i due centrali sono più alti perché dovevano far gol, se quindi metti qualche palla improvvisa lì dietro, fa parte delle caratteristiche di Anguissa e l’ha messa e Simeone non ha sforato. Sono quelli i momenti, mettere il pallone e non sforare la linea”.Sull’emozione di Simeone che ha colpito tutti. Riconcilia col calcio? E lei invece come sta?
“Aver creato una squadra giovane così è per queste intenzioni, che abbiano voglia di esprimersi, divertirsi, fa bene al calcio, a noi, ma anche a lui essere lì e sapere che in base al suo atteggiamento può esaurire i suoi sogni e può servire a tutta la squadra. Io sto bene, grazie”.Forte la voglia di volare sulle ali dell’entusiasmo, confermando Lobotka, Anguissa o Zielinski? E sulla crescita del polacco cosa ci dice?
“Dì lì passa molto, gestiscono il 70% delle situazioni di gioco in entrambe le fasi. Sono stati bravissimi sia come recupero palla che come qualità di palleggio, io su Zielinski non ho mai avuto grossi dubbi. E’ un calciatore riconoscibile per le qualità che ha, gli ha fatto bene quello che abbiamo detto in ritiro, ritagliargli 10 metri di spazio giocando più in basso, ma attaccando di più la linea si ritrova comunque spesso lì, quindi cambia poco, anche se è una cosa che lui immagina e spesso è comunque con le spalle girate. Avere più raggio d’azione gli dà benefici, l’anno scorso fece bene anche da mediano perché ha corsa lunga. Rigorista? Io posso intervenire, ma se si mettono d’accordo da soli è meglio in base allo stato emozionale, così è più facile. Il secondo? Osimhen ha voluto batterlo, era tranquillo, era difficile andare a prendergliela, era convinto ed è uno che li ha tirati in passato diversi. Raspadori e Simeone li battono benissimo entrambi”.Nelle rotazioni è previsto anche uno spazio per Sirigu anche se Meret sta facendo bene?
“Prima di tutto ci piacere avere a che fare con uno come lui, è uno con carattere top per uno spogliatoio, oltre ad essere un portiere top. Li sveglia tutti quelli davanti a lui. Non sarebbe difficile usufruire delle sue qualità, ma finora mi avete detto che facevo confusione avendone due, ora lasciamo tranquillo Alex se no dice non è vero manco ora che sono il titolare -
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Attraverso i propri canali social, il club turco dell’Ankaragucu annuncia l’arrivo dell’ex terzino del Napoli Kevin Malcuit che da svincolato ha firmato un contratto annuale.
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Napoli show al Maradona, affondato il Liverpool sconfitto 4-1
Un grande Napoli stravince al Maradona contro il Liverpool 4-1 al termine di una partita dominata dalla squadra di Luciano Spalletti. Il successo dei partenopei è firmato da Zielinski autore di una fantastica doppietta, Anguissa e Simeone a segno dopo pochi minuti dal suo esordio in Champions subentrato dalla panchina alla fine del primo tempo al posto di Osimhen costretto a lasciare il campo. L’unica rete dei Reds è di Luis Diaz. Napoli e Ajax insieme a quota 3 punti in testa al girone.