La Sampdoria ha aperto i colloqui con il Napoli per cercare di ingaggiare l’attaccante esterno Ounas che non sembra più rientrare nei piani di Spalletti e dei partenopei.
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Il Napoli potrebbe tenere Zerbin e Gaetano
Il Napoli ed il suo tecnico Luciano Spalletti sono orientati a trattenere i due Zerbin e Gaetano che sarebbero dovuti partire in prestito invece a quanto pare potrebbero rimanere entrambi in maglia azzurra.
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Ottimo Napoli; 4-0 al Monza
Arriva il secondo successo consecutivo per il Napoli che batte con un rotondo 4-0 il Monza. Vittoria strameritata per i padroni di casa che vanno a segno due volte con il georgiano Kvaratskhelia, con Osimhen e con il neo arrivato Kim. Troppo poco invece per il Monza che ha bisogno ancora di tanto lavoro. Napoli che raggiunge l’Inter in testa alla classifica.
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Formazioni ufficiali: Napoli-Monza
NAPOLI(4-2-3-1); Meret; Di Lorenzo, Kim, Rrahmani, Mario Rui; Anguissa, Lobotka; Zielinski, Lozano, Kvaratskhelia; Osimhen. All. Spalletti
MONZA(4-4-2): Di Gregorio; Marlon, Ranocchia, Carboni, Birindelli; Ranocchia F., Barberis, Sensi, D’Alessandro; Caprari, Petagna. All. Stroppa
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Ufficiale: Giacomo Raspadori è un nuovo giocatore del Napoli
Attraverso un post su Twitter, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis annuncia l’arrivo di Giacomo Raspadori.
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Napoli, Spalletti: “Abbiamo diversi giocatori nuovi, ci servirà tempo”
Esordio stagionale al Maradona per il Napoli. Domani alle 18.30 è prevista la sfida al Monza di Stroppa, gara presentata da Luciano Spalletti in conferenza stampa. Rivoluzione compiuta, è davvero un altro Napoli? “Il fatto che abbia creato soddisfazione nei tifosi e negli addetti ai lavori può servire ai calciatori per aiutarci a diventare un po’ prima una squadra forte come l’anno scorso”. Il sistema resta il 4-3-3 o con Raspadori ci aspettiamo qualcosa di diverso? “Può farci pensare a qualcosa di diverso la completezza della rosa in generale. 4-3-3 o 4-2-3-1 ci abbiamo già lavorato l’anno scorso, che ci sia Raspadori o meno è uguale per noi lavorare su tutti e due i moduli. Ci sono elementi che ci permettono entrambe le situazioni, l’idea Raspadori nasce dal fatto che può darci cose diverse da quelle che già abbiamo, noi abbiamo la possibilità di farle entrambe…” Qualcosa è cambiato con subito 40mila spettatori? Qual è l’obiettivo concreto? Cosa si aspetta ancora qualcosa dal mercato? “Abbiamo riempito le caselle che erano venute a mancare, capisco lo stupore di chi sosteneva che eravamo disposti ad allenare un Napoli senza calciatori, ma non era così ed era necessario mettere dentro quei giocatori. Nel concreto si lotta per diventare una squadra forte, un gruppo che si alleni sempre forte, equilibrato, con disponibilità forte come prima. Siamo gli stessi di prima con meno esperienza, meno presenze in Champions, in nazionale, meno probabilmente personalità, c’è da lottare per riacquistarle quelle qualità che Koulibaly aveva ed è dopo due giocatori il miglior giocatore nel ruolo della Premier. Se volete si fanno uno per uno, ma la società ha lavorato sicuramente bene, ha fatto un ottimo lavoro mantenendo l’attenzione sulle finanze, il lavoro che voleva fare. Quanto fatto dai giocatori l’anno scorso ha permesso alla società di fare questo lavoro in prospettiva”. Su Ndombele e se c’è la possibilità di convocare Raspadori. “Arriva con un biglietto da visita importante, può ricoprire tutti i ruoli, la cosa che più mi ha fatto piacere è aver percepito la disponibilità, l’entusiasmo, con cui ha accettato di venire a Napoli. Anche a livello caratteriale ha una voglia matta come noi di far vincere il Napoli, me lo sono già immaginato con la maglia addosso, ci ha fatto vedere a noi società, a chi ha trattato con lui, che aveva questo desiderio ed ha fatto la differenza. E’ uno completo, sa imbucare benissimo, ha il passaggio verticale per chi attacca lo spazio, uno forte tecnicamente che esce dallo stretto, gli piace di più correre in avanti che indietro ma questo glielo si insegna. Poi su Raspadori non so, ho allenato gli altri che mi hanno vedere che vogliono vincere la partita”. Napoli mina vagante del campionato? “Lo siamo stati l’anno scorso, non lo so, dobbiamo riprendere delle qualità e delle caratteristiche che non so se ce l’ha. Bisogna vederlo dopo quando lavoreremo tutti insieme, su quelli dell’anno scorso, i 9/11 di Verona, quelli lì hanno riportato il discorso con cui avevano terminato. Su quelli che già conosco ci metto la mano sul fuoco, a vederli mi sembrano tutti bravi ragazzi, farà la differenza la squadra nella totalità, come lavorerà, sarà un campionato difficile, ogni 2 giorni in campo, ci sarà spazio per tutti senza andare a vedere i 10′ in più di uno o un altro”. Alla luce del mercato, come sono cambiate le gerarchie del campionato? “Non lo so chi si è rinforzato di più, hanno messo mano in tante, prendendo giocatori facendo valutazioni diverse da noi, ovvero attenzione ai costi e ringiovanire, alcuni hanno comprato anche per vincere subito al di là della prospettiva del calciatore, questo fa pensare che la difficoltà nostra è far crescere la squadra e trovargli subito una personalità ed un valore. Tutte si sono rinforzate, Inter, Milan, Juventus tantissimo, la Lazio tanti giocatori, poi sul Monza, ha fatto tipo 13-14 acquisti, una squadra forte. Non si gioca semplicemente con una neo-promossa, ma gestita da persone altamente rappresentative del nostro calcio, hanno fatto la storia del nostro calcio, solo dirigenti come Galliani potevano convincere gente di qualità come Ranocchia, Caprari, Sensi, Pessina, Petagna stesso che è uno che porterà la sua esperienza, andato via solo per l’esigenza di giocare di più ed era difficile trattenere. Per noi è stato un giocatore forte, un professionista, un ragazzo d’oro davvero e domani lo ringrazierò per tutto quello che mi ha dato, molto”. Si attende un Monza all’inizio remissivo? “E’ una squadra allenata bene, Stroppa è moderno, a volte ti viene a prendere alla gola, altre volte se le distanze si allungano allora si mette sotto palla, sanno fare tutte e due le cose, come hanno già fatto nelle due gare precedenti in Coppa e campionato. Dovremo riuscire a stare bene in campo, con equilibrio, soffrendo come abbiamo fatto anche col Verona. Troveremo un avversario più tecnico che sa muovere la palla, senza la testa giusta sarà difficile”. Come si sta inserendo Olivera? “Sta sempre meglio, si allena con continuità, ritmo corretto, sta facendo tutto, apprende cose nuove perchè è mancato un po’ nella preparazione, ma può essere scelto”. Sull’entusiasmo in città. “Voglio pensare per la grande prova di Verona, non per aver coperto le caselle. L’entusiasmo in città è come quando dopo una partita ci venite a prendere lì fuori, ma lei non c’era (ride, ndr). Con Meret e Sirigu si sente coperto nel ruolo del portiere? Con Meret ci ha parlato? Ha chiesto altro? “Servono 2 portieri forti ed in questo momento li abbiamo, ma è chiaro che sono situazioni che possono svilupparsi, dei discorsi sono stati fatti e valuteremo cosa accadrà. Io non le voglio neanche sapere, non è il mio ruolo, davvero. Devo fare l’allenamento, quelli che sono disponibili io li alleno, voglio sapere solo chi è disponibile, senza cercare qualcosa in più”. Bisognerà lavorare più difensivamente o offensivamente? Vedremo insieme Simeone e Osimhen? “La convivenza degli attaccanti sarà determinata da quello che mi fanno vedere loro, in base a cosa daranno, e valuteremo se sarà possibile farli giocare insieme. Secondo me non conta se giocano insieme, ma se si vince la partita. Pensiamo a quello, a vincere, ad avere equilibrio di squadra. Per me Simeone è una prima punta, come Victor, ma Simeone è uno che la strada per arrivare qui l’ha fatta tutta da solo, è uno che da quando l’ho visto mi ha lasciato subito sicuro abbia la personalità di mettersi a disposizione. Quando ha deciso di venire qui lo sapeva che c’era Osimhen ed ha fatto di tutto per venire, non ha voluto sentir parlare di altre squadre e lo sapeva di Osimhen. E’ un grande lavoratore, anche nello sporco per i compagni, oltre a saper far gol e questo mi basta”. Quanto è soddisfatto delle palle inattive? Molte squadre si sono rinforzate e ci sarà ancora più equilibrio. “Si, curiamo tutto al massimo, ma ci abbiamo preso anche gol sulla palla inattiva, tanto bravi non siamo stati (ride, ndr). E’ una fase di gioco importante, la fisicità dei giocatori sui piazzati è una bega a cui saper sopperire, te ne arrivano 7-8 in area ed è difficile prenderli tutti, soprattutto per una squadra come la nostra che è più brava in corsa, velocità, e non in centimetri. Poi sull’equilibrio maggiore, può darsi, col disequilibrio in fondo ce n’è di più in vetta”. Che mano le sta dando Di Lorenzo nel nuovo spogliatoio? Si attende di più da qualcuno in particolare? “Chi c’era, comandanti, capitani, avevano delle cose, esperienza personalità, qualità che bisogna ritrovare perché questi non le hanno ancora. Sul capitano abbiamo mantenuto la stessa caratteristiche, Di Lorenzo l’ho testato in questi giorni ed è una roba perfetta di come s’è comportato ed ha preso decisioni e trascinato ed entrato dentro campo e spogliatoio ad incitare tutti e sempre vicino ai compagni, ha preso molto dal comandante e lo sa fare bene”.
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Ufficiale: Ndombele è un nuovo giocatore del Napoli
Attraverso un comunicato sul proprio sito, La SSC Napoli comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con diritto di riscatto le prestazioni sportive di Tanguy Ndombele Alvaro dal Tottenham Hotspur FC.
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Napoli, Lozano nel mirino di due club europei
Il Napoli dove i vari acquisti per il reparto offensivo, potrebbe essere costretto a cedere almeno un Jolly dell’attacco. Il messicano Hirving Lozano piace a diversi club d’Europa con Lipsia e Manchester United molto interessati al giocatore. I Red Devils sono pronti a fare sul serio.
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Ufficiale: Giovanni Simeone è un nuovo giocatore del Napoli
Mancava solo l’annuncio ufficiale che è arrivato pochi minuti fa, Giovanni Simeone è un nuovo giocatore del Napoli. La punta argentina arriva dal Verona con la formula del prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinati obiettivi.
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Serie A, cinquina del Napoli a Verona
Il Napoli di Spalletti passeggia al Bentegodi di Verona ed al debutto stagionale in Serie A vince per 5-2. Il risultato raccolto dai campani è molto largo, trascinati da uno straordinario Kvaratskhelia, autore di un gol e di un assist. Di Osimhen, Zielinski, Lobotka e Politano le altre reti dell’incontro, alle quali fanno da contraltare i sigilli veneti siglati da Lasagna ed Henry. In casa azzurra i riflettori sono puntati su Kim e Kvaratskhelia, al debutto in Serie A con la maglia dei campani. A completare il tridente offensivo è Lozano, con Anguissa e Zielinski a fare da scudieri al vertice basso Lobotka qualche metro più indietro. Cioffi ripropone il tandem Henry-Lasagna e ‘rischia’ Amione, schierandolo nel ruolo di braccetto al posto dello squalificato Ceccherini. Per mezz’ora è un monologo azzurro: il Napoli avvolge l’avversario con il suo palleggio, crea pericoli, ma non concretizza. E allora è il Verona a sbloccarla, alla prima vera occasione prodotta: sugli sviluppi di un corner, Lasagna si avventa su una deviazione aerea di Gunter e batte Meret con il piattone. La squadra di Spalletti incassa il colpo, ma non perde le proprie certezze. Al contrario, le rinnova: l’1-1 porta infatti la firma del nuovo arrivato Kvaratskhelia, in gol con un gran terzo tempo su assist di Lozano. Prima dell’intervallo c’è spazio anche per il raddoppio: a siglarlo è Osimhen, che trafigge Montipò con un’esecuzione molto simile a quella di Lasagna sul momentaneo vantaggio gialloblù. L’Hellas non ci sta e riequilibra il punteggio con Henry: prima rete in gialloblù per il francese, che rompe il ghiaccio davanti al proprio nuovo pubblico con la specialità della casa, il colpo di testa. Una scarica d’adrenalina subito smorzata dal blitz di Zielinski, che approfitta di una voragine in zona centrale non presidiata dai difensori del Verona e batte Montipò su invito di uno scatenato Kvaratskhelia. Il Verona si riversa in avanti, ma il Napoli è implacabile in contropiede: a chiudere i conti è uno straordinario assolo di Lobotka, che bypassa indisturbato il rientro pigro di Ilic e Hongla e sigla il poker con un colpo da biliardo. Finisce in disfatta per la banda di Cioffi, punito anche dal subentrante Lozano, a segno con il mancino su imbeccata di Victor Osimhen