Tag: Napoli

  • Formazioni Ufficiali: Lazio-Napoli

    Formazioni Ufficiali: Lazio-Napoli

    LAZIO (4-3-3): Strakosha; Marusic, Luiz Felipe, Patric, Radu; Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Allenatore: Maurizio Sarri.

    NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Demme, Fabian Ruiz; Politano, Zielinski, Insigne; Osimhen. Allenatore: Luciano Spalletti.

  • Barcellona troppo più forte contro un Napoli disattento, addio all’Europa per gli azzurri

    Barcellona troppo più forte contro un Napoli disattento, addio all’Europa per gli azzurri

    Niente da fare per il Napoli che termina stasera l’avvenuta europea nel big match contro il Barcellona. La squadra di Xavi si qualifica meritamente al turno successivo di Europa League vincendo per 4-2 allo stadio Diego Armando Maradona. La squadra di Spalletti tenta all’inizio la gestione della palla e la costruzione bassa, ma le uscite pulite sono poche e le riconquiste avanzate dei blaugrana invece sono tante. Il gol che sblocca il punteggio però arriva con una ripartenza dopo un calcio d’angolo dei padroni di casa, Adama Traorè inseguito da tre uomini fa tutto il campo palla al piede e poi scarica su Jordi Alba che con un destro preciso batte Meret e porta in vantaggio i suoi. Dopo pochi minuti però arriva anche il raddoppio catalano, De Jong recupera palla in mediana e libero di calciare dai 20metri spedisce la palla sotto l’incrocio dei pali. I partenopei riaprono il match però e danno speranza al loro popolo, al 20esimo Osimhen lanciato in porta viene atterrato irregolarmente da Ter Steven, calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Insigne che spiazza il portierone tedesco. Nel finale del primo tempo sugli sviluppi di un calcio piazzato Piqué stoppa con eleganza il pallone nell’area di rigore avversaria e traccia un preciso destro che Meret non vede partire e che osserva solo una volta superata la linea di porta. Nel secondo tempo lo spartito non cambia ed Aubameyang trova il gol del poker sul cross di Traorè e la sponda precisa del talento De Jong. Nel finale di partita Politano recupera palla su Nico Gonzalez all’interno dell’area e fissa il risultato finale.

     

     

     

     

     

     

     

  • Napoli, Spalletti: “Partita aperta ed è ancora tutto in gioco”

    Napoli, Spalletti: “Partita aperta ed è ancora tutto in gioco”

    Giornata di vigilia della super-sfida di ritorno dei sedicesimi di finale d’Europa League contro il Barcellona ed al centro tecnico di Castel Volturno alle 14.30 ecco la conferenza stampa del tecnico del Napoli, Luciano Spalletti. Ad affiancarlo il laterale azzurro Giovanni Di Lorenzo. Di Lorenzo ha parlato di prendersi maggiori rischi.
    “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Bisognerà rischiare, comandare, altrimenti si diventa passeggeri, da subito bisogna far vedere le nostre intenzioni altrimenti ci faranno abbassare”. Come sta Lozano? Quando rientrerà?
    “Lozano lo valutiamo giorno dopo giorno, ha bisogno di sentirsi la spalla solida e sta facendo una preparazione particolare per la spalla, poi c’è la questione di condizione, poi altri accertamenti e si vedrà”.Ospina è il titolare, però c’è alternanza.  “Forse non ha visto le partite, è sempre stato titolare. Oppure per lei essere titolare è farlo giocare anche in allenamento, a casa, ovunque, lui ha sempre giocato, poi ha perso qualche gara per infortunio e in Europa ha giocato Meret, è una scelta che si fa, nessuna confusione. Lui dall’alto della sua esperienza e qualità fa vedere il suo valore quando è chiamato, come Meret, come lei dovrebbe fare domande corrette”.Come immagina la partita? 
    “Difficile, molto difficile. Proviamo ad essere i soldati in un videogioco, una battaglia per conquistare una postazione, se ti fai spazio oppure ti sparano e crepi”. Quanto bisognerà essere diversi da Cagliari?  “Non dobbiamo farci condizionare da ciò che accade qualche volta, ma far leva sulle nostre numerose qualità che ci hanno portato in quella posizione di classifica, di giocarcela col Barcellona. Sicuramente differenti dallo svolgimento della gara di Cagliari dove non siamo stati bravi a portarla sul binario di leggerezza talentuosa, non siamo giocatori da duelli fisici, contrasto aereo, noi siamo da palla per terra e dobbiamo giocare in modo consono come abbiamo fatto tante volte anche se davanti c’è il Barcellona. Prima avevano Messi, ora no, ma è lo stesso la squadra forte come quella, con giocatori buoni da tutte le parti. Obiettivo? L’obiettivo è avere una squadra che voglia restare nella testa della sua gente”. Sulle rotazioni? “Me lo dica quali rotazioni dovevo fare a Cagliari. Domani uguale, che rotazione posso fare a centrocampo? Forse davanti, ma serve equilibrio visto che c’è il Barcellona, tenere presente le sostituzioni perché chi viene da un infortunio con 3-4 gare fuori diventa pericoloso farlo giocare subito dall’inizio. E’ rischioso per chi viene da infortuni muscolari, si cercherà di mettere in campo una squadra equilibrata, chi è bravo poi è quello che sbaglia meno”. Chi è favorito dopo l’1-1? “Non c’è favorito, porterà all’eliminazione una delle più forti della competizione. Tutte e due punteranno a non andare ai supplementari. La lezione di Cagliari? Il modo in cui ci comporteremo dentro la partita, a Cagliari c’è stata più fame di salvezza che di Scudetto, vediamo la prossima. Vediamo ora se queste gare da sogno sono quelle che aspettiamo dal primo pallone toccato da bambini”.

  • Caso plusvalenze: Juve e Napoli verso il deferimento

    Il Napoli deve fare i conti anche con un’altra situazione non proprio piacevole. Nel corso della giornata di ieri, la Procura Federale ha comunicato a 11 club italiani la chiusura delle indagini per ciò che riguarda il caso plusvalenze fittizie, ovvero le valutazioni gonfiate dei giocatori per coprire i buchi nel bilancio. Tra questi club, ci sono anche Napoli e Juventus. L’avviso da parte della FIGC è arrivato anche a Empoli, Sampdoria, Genoa, Pisa, Parma, Pro Vercelli, Pescara e anche a Novara e Chievo, due club non più affiliati. Queste 11 società italiane sono a rischio deferimento e avranno 15 giorni di tempo per preparare le memorie difensive e decidere se farsi ascoltare. A quale punto verrà presa la decisione che consiste o in un rinvio a giudizio sportivo dinanzi al Tribunale federale o archiviazione. Sono ben 62 le operazioni finite nel mirino di Covisoc e Consob e di queste operazioni, 42 sono della Juventus. Per quanto riguarda il Napoli, invece, sotto l’occhio del ciclone è finita l’operazione Osimhen. Infatti, nella maxi operazione che ha portato il nigeriano dal Lille a Napoli, ci sono finiti ben quattro azzurri: si tratta del terzo portiere Orestis Karnezis e tre giocatori della Primavera (Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri). La valutazione complessiva dei quattro giocatori è stata di poco superiore ai 20 milioni di euro: un costo ritenuto eccessivo per giocatori che vantavano poche presenze tra i professionisti, se non qualcuna in Serie C. Le 11 squadre italiane rischiano principalmente un’ammenda con diffida, ovvero una sanzione contenuta. Ma l’avviso di delle indagini riguarda anche la presunta violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia sportiva: in quel caso, si può arrivare anche alla penalizzazione di uno o più punti in classifica.

  • Serie A, pareggio 1-1 tra Cagliari e Napoli

    Serie A, pareggio 1-1 tra Cagliari e Napoli

    Il Cagliari blocca il Napoli sull’1-1 dopo una partita in cui avrebbe probabilmente meritato di uscire con i tre punti. I sardi hanno disputato una gara migliore di quella degli uomini di Spalletti, sia per qualità che per determinazione, con gli azzurri che hanno pagato stanchezza e assenze. Peccato mortale però per gli uomini di Mazzarri quello di non mettere in porta il 2-0 nonostante le tante occasioni create. La capocciata di Osimhen ha permesso al Napoli di rispondere a Inter e Milan con un altro pareggio, utile per agganciare l’Inter e proseguire il sogno scudetto. Il Cagliari entra convinto in campo e si vede con il Napoli che fatica fin da subito a palleggiare e a mentenere con costanza il possesso palla. Le tante assenze degli azzurri sembrano favorire i sardi che approcciano benissimo la gara e mettono in seria difficoltà la squadra di Spalletti. La prima occasione è comunque degli ospiti che con Di Lorenzo vanno alla conclusione con salvataggio in angolo di Cragno. Dopo il secondo corner consecutivo, è Rrahmani a non trovare la deviazione tutto solo a poco più di un metro dalla porta del Cagliari. Poi iniziano le occasioni per i sardi, che prendono campo e spingono il Napoli nella propria metà campo. Joao Pedro, molto cercato dai compagni, fallisce il controllo su assist al bacio di Pereiro. Poi è Altare a sradicare di testa la palla dalle mani di Ospina che poi si accascia. Al 18′ sbaglia Koulibaly il rinvio dal fondo permettendo di nuovo a Joao Pedro di andare a concludere, con la palla di poco fuori. Poi arriva l’ennesima tegola per Spalletti che al 27′ è costretto al primo cambio per un colpo alla testa subito da Di Lorenzo in un contrasto con Altare e successiva sostituzione con Malcuit. Al 38′ è il Napoli ad andare vicino al vantaggio con Mertens che calcia da buone posizioni trovando la deviazione dei sardi. Gli ultimi minuti si concludono senza grandi emozioni e con un pizzico di paura per Spalletti quando Malcuit rimane a terra tenendosi la spalla salvo poi rimettersi in piedi e riprendere la corsa. La ripresa vede partire ancora il Cagliari con una marcia in più. Il Napoli appare stanco e quasi svogliato e, oltre alla fatica nel palleggio, fatica anche a portare la palla dalle parti di Cragno. E a forza di scherzare col furore dei padroni di casa, il gol arriva. Dopo una clamorosa occasione fallita da pochi passi da parte di Deiola, è Pereiro che trova la via della rete con un bel tiro da fuori e la conseguente papera di Ospina che non devia una palla leggibile ma evidentemente velenosa. Un 1-0 meritatissimo per quanto visto in campo e che poco dopo potrebbe essere subito raddoppiato se non fosse che Deiola e Grassi sono tutto tranne che bomber e che non sono nemmeno in serata visto i due tiri, il primo addosso a Ospina il secondo altissimo da pochi passi, che graziano Spalletti quando manca ancora mezz’ora da giocare. Il vantaggio del Cagliari non cambia l’atteggiamento del Napoli che anzi arretra ancora e permette ai padroni di casa di andare ancora una volta vicino al gol. L’occasione più clamorosa ce l’ha Marin, che all’86’, dopo essere subentrato a Grassi pochi minuti prima, fa tutto in proprio e una volta arrivato al limite dell’area calcia a girare sul secondo palo incontrando la grande reazione di Ospina che si riscatta dopo il gol subito. Proprio nel momento migliore del Cagliari, ecco che il Napoli trova il pareggio. Osimhen, dopo essere stato buttato nella mischia da Spalletti, decide di volare in cielo per conquistare e trasformare l’unica vera occasione della ripresa per il Napoli: Mario Rui crossa sul secondo palo, colpo di testa del nigeriano e gol dell’1-1 quando il cronometro segna 87 minuti. Il Cagliari comunque non molla nemmeno dopo questo colpo da ko e va vicino al 2-1 con Marin che in seguito a un calcio d’angolo calcia forte sul primo palo senza trovare però la porta. Il Napoli poi sale all’arrembaggio con gli ultimi due corner a un minuto dallo scadere del match, tentativi vani con il pareggio che sta stretto al Cagliari e permette al Napoli di tenere il passo di Inter e Milan senza però tornare in testa.

  • Formazioni ufficiali: Cagliari-Napoli

    Formazioni ufficiali: Cagliari-Napoli

    Ecco le formazioni ufficiali di Cagliari-Napoli calcio d’inizio alle ore 19

    CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Lovato, Altare; Bellanova, Baselli, Grassi, Deiola, Dalbert; Joao Pedro, Pereiro. All: Mazzarri

    NAPOLI (3-4-1-2): Ospina; Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus; Di Lorenzo, Demme, Zielinski, Mario Rui; Elmas; Mertens, Petagna. All: Spalletti.

  • Napoli, per la prossima piace molto Tameze

    Napoli, per la prossima piace molto Tameze

    Arriva un nome nuovo per il centrocampo del Napoli: piacerebbe Adrien Tameze. Stando alle indiscrezioni, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli avrebbe dunque messo nel mirino l’ennesimo giocatore dlel’Hellas Verona: dopo i tentativi fatti in passato per i vari Amir Rrahmani, Sofyan Amrabat, Mattia Zaccagni e Marash Kumbulla, ecco che potrebbe ora aprirsi un nuovo asse di mercato con gli scaligeri. I rapporti tra le due società, d’altronde, sono buoni e potrebbero certamente favorire un eventuale affare in vista di luglio, quando la dirigenza partenopea potrebbe decidere di puntare su un nuovo innesto in mediana per completare ulteriormente il reparto oggi a disposizione di Luciano Spalletti.

    Si ricorda che Tameze è un classe 1994, ha 28 anni ed è un connazionale di Frank Andrè Zambo Anguissa, centrocampista del Camerun arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Fulham.

  • Napoli-Inter termina 1-1

    Napoli-Inter termina 1-1

    Termina con il punteggio di 1-1 il Big Match tra Napoli e Inter con la squadra di Luciano Spalletti passata in vantaggio all’inizio del primo tempo grazie a un rigore trasformato da Insigne, un buon primo tempo del Napoli rispetto all’Inter che invece reagisce nella ripresa trovando subito la rete del pareggio firmato Edin Dzeko, delude invece la prestazione del suo partner Lautaro Martinez poco coinvolto. L’Inter ora è a 54 punti al comando della classifica con una partita in meno da recuperare a +2 dal Napoli.

  • Formazioni Ufficiali: Napoli-Inter

    Formazioni Ufficiali: Napoli-Inter

    NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Lobotka, Ruiz; Politano, Zielinski, Insigne; Osimhen. All.: Spalletti

    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko. All.: Inzaghi

  • Spalletti: battere l’Inter aprirebbe nuove prospettive

    Spalletti: battere l’Inter aprirebbe nuove prospettive

    Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia del match contro l’Inter. Ecco alcuni estratti: La partita di domani contro l’Inter sarà una figata,  batterli ci aprirebbe nuove prospettive. Non ho alcuna rivincita per la sfida contro i nerazzurri, anzi i ragazzi ci tengono a fare bella figura. L’Inter ha delle caratteristiche che noi non abbiamo, dovremo cercare di limitarli senza snaturare il nostro gioco. Si possono perdere le partite, ma dobbiamo sempre rispettare i nostri tifosi. Avere il Maradona pieno sarà una gioia, dovremo dimostrare di meritarci il loro affetto e la loro passione al tempo stesso.