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  • Serie B, pareggio tra Cosenza-Modena

    Serie B, pareggio tra Cosenza-Modena

    L’anticipo del campionato di Serie B, Cosenza – Modena si concluso con il risultato di parità 1-1.

    Serataccia per Gregoire Defrel, degli emiliani, che sbaglia due occasioni da gol e viene espulso.

    Cotali porta in vantaggio i canarini nel primo tempo. Il gol del pareggio dei calabresi arriva ad una decina di minuti dalla fine. grazie ad una semirovesciata di Mazzocchi.

    Serie B, 14ª giornata
    Cosenza-Modena 1-1
    22’ Cotali (M), 79’ Mazzocchi (C)
    Sabato 23/11 ore 15.00
    Sassuolo-Salernitana
    Juve Stabia-Brescia
    Catanzaro-Mantova
    Carrarese-Pisa
    Ore 17.15
    Cesena-Reggiana
    Domenica 24/11 ore 15.00
    Spezia-Sudtirol
    Cremonese-Frosinone
    Bari-Cittadella
    Ore 17.15
    Palermo-Sampdoria

    CLASSIFICA
    Pisa 30
    Sassuolo 28
    Spezia 27
    Cesena 21
    Cremonese 18
    Bari 17
    Palermo 17
    Brescia 17
    Juve Stabia 17
    Mantova 16
    Catanzaro 15
    Sampdoria 15
    Cosenza 15* (-4 punti)
    Modena 15*
    Carrarese 13
    Salernitana 13
    Sudtirol 13
    Cittadella 12
    Frosinone 10

    * una gara in più

     

     

     

     

     

  • Kanerva non è più il CT della Finlandia

    Kanerva non è più il CT della Finlandia

    Markku Kanerva non è più il CT della Finlandia. Sono state fatali le sei sconfitte in sei partite di Nations League.

    Il presidente della Federcalcio finlandese Ari Lahti, ha spiegato così la decisione.

    “Quando abbiamo rinnovato il contratto con la Kanerva a giugno, la necessità di cambiamenti nel gioco è stata riconosciuta e riconosciuta da entrambe le parti.

    Questo è ciò in cui credevamo veramente ed è ciò a cui miravamo. Nelle partite della Nations League il gioco doveva migliorare per essere pronti per le qualificazioni ai Mondiali. Si sono visti alcuni barlumi di miglioramento, ma lo sviluppo non è stato sufficiente. Dobbiamo tutti affrontare questo fatto adesso, ragiona Lahti”.

  • Serie B, le formazioni ufficiali di Cosenza-Modena

    Serie B, le formazioni ufficiali di Cosenza-Modena

    Le formazioni ufficiali di Cosenza-Modena anticipo del campionato di Serie B.

    Cosenza (3-4-1-2): Micai; Martino, Dalle Mura, Caporale; Ricciardi, Kouan, Charlys, Ricci; Florenzi; Strizzolo, Mazzocchi. A disposizione: Vettorel, Cimino, Hristov, Camporese, D’Orazio, Rizzo Pinna, Kourfalidis, Ciervo, Josè Mauri, Sankoh, Fumagalli, Sgarbi. Allenatore Alvini

     

    Modena (3-4-2-1): Gagno; Dellavalle, Caldara, Cauz, Di Pardo, Santoro, Gerli, Cotali; Palumbo, Caso; Defrel. A disposizione: Sassi, Beyuku, Zaro, Idrissi, Ponsi, Bozhanaj, Battistella, Duca, Magnino, Abiuso, Gliozzi, Pedro Mendes. Allenatore: Mandelli

     

     

  • Catanzaro, Caserta: “Abbiamo lavorato bene”

    Catanzaro, Caserta: “Abbiamo lavorato bene”

    Fabio Caserta, tecnico del Catanzaro, alla vigilia della partita contro il Mantova, in programma domani alle 15 allo stadio Nicola Ceravolo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

    “Abbiamo lavorato tanto sotto l’aspetto fisico e tattico. I ragazzi con la Reggiana hanno fatto una grande partita: non era facile recuperare uno svantaggio di due gol. Ripartiamo da quell’atteggiamento e da quella prestazione. Queste due settimane ci hanno permesso di lavorare molto bene, anche se purtroppo non recuperiamo Antonini, La Mantia, Šitum e Piras”, ha spiegato l’allenatore.

    Riguardo all’assetto offensivo visto nel finale contro la Reggiana, Caserta ha confermato: “È una soluzione che possiamo adottare anche dall’inizio. Abbiamo elementi che, sia con giocate singole che collettive, possono ribaltare una partita. È un sistema su cui stiamo lavorando da tempo, non solo a gara in corso”.

    Tra i giocatori sotto i riflettori, c’è Pietro Iemmello, ma Caserta smorza la pressione sul suo attaccante: “Non credo che le squadre avversarie preparino le partite solo su di lui, ma su tutta la squadra. Possanzini cercherà di mettere il Mantova nelle condizioni migliori per fare la sua partita. Conosco il tecnico, so cosa vuole dai suoi giocatori e sarà una sfida impegnativa”.

    Sul Mantova, Caserta ha aggiunto: “È una squadra che palleggia tantissimo, forse più di tutte nella propria metà campo. Ricorda molto il Catanzaro dell’anno scorso. Sarà una partita in cui dobbiamo vincere i duelli e le seconde palle, senza concedere giocate facili. Sappiamo cosa farà l’avversario, ma serviranno attenzione e compattezza”.

    Parlando delle difficoltà del Mantova in trasferta, il tecnico ha sottolineato: “I numeri contano fino a un certo punto. È vero che sfruttano meglio il fattore campo, ma dobbiamo concentrarci su quello che fanno durante la partita. Sarà fondamentale saperla leggere, sia con che senza palla”.

     

    A proposito di alcuni singoli, Caserta ha commentato così le recenti prestazioni di Buso e Turicchia:

    “Buso è entrato molto bene a Reggio Emilia, così come tutta la squadra. Quando non giochi è difficile trovare gli stimoli, ma lui è cresciuto tanto sotto l’aspetto fisico. Devo trovare il sistema giusto per inserirlo, anche se tatticamente lui e Seck sono un po’ penalizzati. Il ruolo di quinto lo può fare, ma lo sacrifica”.

    “Turicchia in Nazionale sta trovando spazio, qui invece meno, ma si allena bene. Le mie scelte sono dettate dall’avversario e valuterò fino all’ultimo chi far giocare”.

     

    Sul modulo, il tecnico ha spiegato: “Siamo partiti con una difesa a quattro, che aveva funzionato bene con il 4-4-2. Tuttavia, abbiamo avuto difficoltà con il 4-2-3-1, anche se lo abbiamo usato poco. Con un centrocampo a tre e due quinti offensivi riusciamo a incidere di più. Al momento, credo che il 3-5-2 offra maggiori garanzie, sia in difesa che in attacco. Qualsiasi sistema, però, comporta sacrifici per qualcuno”.

     

    Infine, sulla necessità di tornare alla vittoria, Caserta ha dichiarato:

    “Nel calcio conta tutto, e anche i pareggi vanno analizzati: quelli di Cittadella e Salerno hanno un peso diverso rispetto a quelli di Pisa e Reggio Emilia. Tutti vogliamo la vittoria: dopo tanti pareggi, cambierebbe le prospettive. Speriamo di ottenerla domani”.

     

    In chiusura, un commento su Burrai e Petriccione:

    “Petriccione è fondamentale per noi: detta tempi e ritmi, ma ha bisogno di essere al 100%. Per quanto riguarda Burrai, è un giocatore eccezionale, oltre che una persona straordinaria. Lo conosco dai tempi di Castellammare e Perugia. Mi dispiace non vederlo in campo per salutarlo, ma la sua assenza può rappresentare un vantaggio per noi, visto il suo valore”

     

  • Javier Mascherano sarà il nuovo tecnico dell’Inter Miami

    Javier Mascherano sarà il nuovo tecnico dell’Inter Miami

    Javier Mascherano, ex centrocampista argentino di Barcellona e Liverpool dopo aver guidato l’Argentina U20 ed essere stato allenatore della Nazionale argentina alle Olimpiadi inizierà ora una nuova esperienza sulla panchina dell’Inter Miami di Leo Messi in MLS. I due sono stati compagni in maglia blaugrana e attualmente sono considerati grandi amici.

  • Ufficiale: Lewis Ferguson rinnova con il Bologna fino al 2028 con opzione

    Ufficiale: Lewis Ferguson rinnova con il Bologna fino al 2028 con opzione

    Attraverso un comunicato sul proprio sito: “Il Bologna Fc 1909 comunica di aver raggiunto l’accordo con il centrocampista Lewis Ferguson per il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2028, con opzione per un’ulteriore stagione.”

  • Spezia, D’Angelo: “A parte Sarr ci siamo tutti”

    Spezia, D’Angelo: “A parte Sarr ci siamo tutti”

    Lo Spezia, torna in campo per affrontare il Südtirol al “Picco” nella giornata di domenica, nel 14° turno della Serie B. Ecco le parole del tecnico dei liguri Luca D’Angelo.

    “Ho tutta la rosa a disposizione, ad eccezione di Sarr che ormai è prossimo al rientro, quindi per domenica potrò contare su tante scelte. Dualismo tra i pali? Ci penseremo quando Sarr potrà giocarsela ad armi pari e sarà in condizione dal punto di vista fisico.

     

    Il Südtirol è una squadra forte, che ha fatto spesso bene nonostante abbia raccolto poco, quindi servirà una gara di grande mentalità in primis, oltre che di grande attenzione e intelligenza.

     

    Davanti tutti gli attaccanti stanno bene, le scelte sono ampie, quindi faremo le scelte giuste a seconda dell’avversario e della condizione finale dei miei attaccanti.

     

    Bertola? Credo che il calciatore sia maturo nonostante la giovane età e con lui non ho mai parlato della situazione contrattuale, perché io devo pensare al campo; ciò che ho chiesto ai dirigenti è di tenerlo fino a fine anno, poi il ragazzo insieme alla famiglia e ai suoi agenti sceglierà il da farsi, ma io non voglio entrare nel merito.

     

    Lo stato di forma dei nostri calciatori è alla base delle mie scelte e si unisce alla settimana di lavoro appena svolta e all’avversario di turno: non è chiaramente facile scegliere quando hai tutti a disposizione, qualcuno deve rimanere fuori, ma ho un gruppo di professionisti seri e tutti hanno a cuore il bene dello Spezia.

     

    Kouda? Rachid sta bene, a Brescia ha messo piede in campo ed è entrato bene; avevamo intenzione anche di alzare il suo minutaggio nella trasferta di Castellammare, ma poi la partita si è messa in una certa maniera e abbiamo optato per altre soluzioni, ma domenica potrà essere della gara, vedremo se dall’inizio o a gara in corso.

     

    Čolak? Lo vedevo bene anche prima del gol segnato a Castellammare, perché si tratta di un calciatore che è sempre capace di essere pericoloso, ma chiaro che il primo gol è sicuramente un’iniezione di fiducia in più per un attaccante; mi ha sempre messo in difficoltà nelle scelte, perchè ha qualità, esperienza e si allena sempre bene, pertanto anche domenica la situazione si ripeterà e cercherò di fare le scelte migliori per la gara che ci attende.

     

    Non penso alle prossime, ma solo al Südtirol e così voglio che facciano i miei ragazzi, perché specialmente in questo campionato, conta solo la gara che si va ad affrontare, dato che tutti possono vincere con tutti.

     

    Degli Innocenti sta molto bene, magari è stato penalizzato un po’ inizialmente perché gli altri avevano uno stato di forma migliore, ma ora sta bene, entra sempre con il piglio giusto ed è un’alternativa che abbiamo in un centrocampo con diverse opzioni, che come gli altri può giocare sia dall’inizio che dalla fine.

     

    Abbiamo almeno quattro calciatori che possono giocare sull’esterno, ma dipende in primis dalla condizione dei calciatori e dal tipo di gara che vorremo impostare, ma sono ovviamente contento di avere ampia scelta”.

     

  • Como, Fabregas: “Ci servono punti e vittorie”

    Como, Fabregas: “Ci servono punti e vittorie”

    Il tecnico del Como Fabregas presenta la sfida con la Fiorentina.

    “Non avremo a disposizione Mazzitelli, che ha avuto un problema ad un polpaccio e dovrebbe tornare a disposizione con il Monza, Sergi Roberto e Gabrielloni che potrebbero rientrare per il match con il Venezia, per Perrone i tempi di recupero saranno lunghi circa sei settimane. Van der Brempt sta recuperando ma non ci sarà domenica con la Fiorentina. In dubbio Strefezza e anche Barba è in forse, valuteremo solo domenica. Torna Baselli e Kone giocherà domani con la Primavera”.

     

    Che formazione vedremo con la Fiorentina?

    “Molto simile alla formazione che ha giocato con il Genoa. Avremo solo 15 giocatori a disposizione, sono tanti gli assenti ma abbiamo valide alternative e ci saranno anche ragazzi della Primavera pronti a darci una mano nel caso. Da Cunha a Genova ha giocato bene e sono contento di lui, è un ragazzo che ha qualità e tecnica, ha dimostrato di saper giocare anche in quel ruolo e si sta adattando bene alla massima serie. Per quanto riguarda chi giocherà in porta non ho ancora deciso tra Audero, che è in crescita, e Pepe Reina ”.

     

    Un commento sulla prestazione di Genova?

    “Dobbiamo imparare a essere concreti e incisivi in particolare in entrambe le aree di rigore. E’ vero che a Genova abbiamo disputato una buona gara ma dobbiamo imparare ad essere sempre concentrati al massimo soprattutto nei momenti chiave durante i quali si vincono le partite”.

     

    La Fiorentina si presenta a Como dopo sei vittorie consecutive e una serie positiva di otto giornate. Cosa ne pensa?

    “Sono una squadra molto forte con tanti giocatori importanti che attaccano molto in profondità e bravi nel possesso palla. Palladino è un allenatore giovane che, dopo aver fatto bene a Monza, sta facendo molto bene anche a Firenze. Per noi sarà una partita molto difficile e dovremo essere molto concentrati per fare punti importanti”.

     

     

  • Genoa, Vieira: “Prime impressioni positive”

    Genoa, Vieira: “Prime impressioni positive”

    Il neo allenatore del Genoa Patrick Vieira si presenta e parla in conferenza stampa e debutterà contro il Cagliari domenica alle ore 12:30.

    Le sue prime impressioni.

    “E’ stata una cosa fra il club e me molto veloce. Quando ho sentito che c’era la possibilità di venire ad allenatore una grande società non si poteva dire di no. La volontà di lavorare e far bene c’è. Ho trovato un gruppo molto orgoglioso sul lavoro, ho visto un gruppo che ha voglia di far bene per la società. Non è facile perdere un allenatore che stava bene con i giocatori, aveva tanto rispetto in loro e questo non cambierà mai. Credo che Gilardino fosse un allenatore rispettato dai tifosi e giocatori. E’ stato un grande giocatore e non cambierà mai. Ora bisogna guardare avanti e vedere cosa fare per vincere le partite. Sono contento di questi giorni nel vedere la voglia di lavorare e imparare”.

     

    Che Serie A ritrova? E ritrova Mario Balotelli?

    L’aspettavo alla prima domanda (ride ndr). Il calcio italiano è cambiato tanto, ci sono giocatori differenti ma la Serie A è un campionato molto difficile da giocare. Non è facile vincere ma abbiamo la qualità per far bene. Mario lo conosco molto bene, è un giocatore e una persona che mi piace. Deve continuare a lavorare ed essere a disposizione della squadra aiutandola a far bene e vincere. E’ un giocatore importante ma deve continuare a lavorare”.

     

    Dal punto di vista tattico ha giocato col 4-3-3 e 4-2-3-1.

    “Ho sempre usato questi tipi di formazioni, la cosa importante è come si gioca. Si lavora e ci sarà un po’ di tempo ma la partita di domenica è importantissima. Non dobbiamo dimenticare che dopo ce ne saranno ancora. Domenica daremo tutto per fare una bella gara, so già che tutto non sarà perfetto ma credo che quello che mi hanno fatto vedere i giocatori mi hanno reso contento”.

     

    Rivede un Vieira nella squadra di ora?

    “Non mi piace di Vieira giocatore ma del Vieira allenatore. E’ la cosa più importante”.

     

    Ci saranno rientri per domenica?

    “Aspettiamo domani. E’ interessante avere giocatori importanti che si sono allenati ma è presto per dire se ci saranno domenica. Se non sarà domenica, sarà per le prossime”.

     

    Cosa si può fare per questo Genoa?

    “Si vedrà più tardi. Ora dobbiamo lavorare sulla fiducia perché un gruppo senza i risultati e manca energia. Nel gruppo c’è qualità e un gruppo che sarà più forte quando i giocatori saranno disponibili”.

     

    Gilardino era molto amato dai tifosi.

    “Non cambierà mai il punto di vista del tifoso. Gilardino è stato un giocatore importantissimo e un allenatore importante per il Genoa. E’ stato una persona importantissima per la città. Questo non cambierà mai e non cercherò di convincere la gente. Credo che questa società e il popolo fanno parte di una famiglia che vedo da fuori c’è una relazione”.

     

    Lavorerà di più sulla testa o sulle gambe dei giocatori?

    “Un giocatore deve stare bene come testa e dobbiamo essere chiari su ruolo e responsabilità”.

     

    Il rapporto con la società.

    “E’ importante avere la relazione con il direttore e una società per avere l’aiuto di fare il mio lavoro. Quando abbiamo parlato dell’idea della società c’era chiarezza su cosa ognuno doveva fare e io mi sono trovato bene dal punto di vista umano prima e poi sulla chiarezza di quello che la società vuole fare. Vedo un gruppo dove c’è qualità ed è pronto per vincere le partite e quando le metti insieme è molto interessante come allenatore”.

     

    Lo staff?

    “Per me era importante avere persone con cui ho lavorato prima ma la cosa importante è avere uno staff che conosce la società. Siamo veramente contenti di essere qua”.

     

    Cosa ne pensa dei tifosi?

    “Non vedo l’ora sia domenica. Il punto forte della società è il pubblico. Credo che giocare in casa deve essere un punto forte per i giocatori. Ora ho voglia che sia domenica per vivere questo momento, che sarà forte. Il pubblico è un elemento importante per la società e spero che loro come sempre spingano la squadra”.

     

    Cosa serve per far arrivare più palloni alle punte?

    “Dobbiamo essere più aggressivi e avere più giocatori nell’area avversaria. In questi aspetti dobbiamo lavorare e migliorare”.

     

    Che avversario si aspetta domenica?

    “C’è uno staff che ha lavorato nelle ultime settimane del Cagliari. E’ una squadra a cui piace giocare palla in avanti. La cosa importante è concentrarsi su come dobbiamo giocare noi. Se facciamo una bella partita con la gente allo stadio possiamo mettere in difficoltà il Cagliari”.

     

    Messias e Vitinha? E se si sente migliorato?

    “Messias è un giocatore con qualità, Vitinha lo conosco perché ha giocato in Francia. Ora mi sento più forte come allenatore, mi sento pronto per la sfida che è fare bene per il Genoa”.

     

    Le esperienza passate in Italia?

    “Quando sono arrivato a 18 anni al Milan ho imparato ad essere calciatore. Ho avuto la fortuna di essere allenato da Capello. Ho avuto vicino giocatori importanti che mi hanno insegnato tanto. Ho avuto un affetto per l’Italia perché è qui dove è iniziata la carriera di giocatore”.

     

    Che effetto le faceva vedere il pubblico da avversario?

    “E’ una delle ragioni per cui sono qua. E’ la base fondamentale, l’atmosfera per essere competitivi. Noi dobbiamo essere come i tifosi, dobbiamo essere una squadra difficile da battere. E se riusciamo a fare questo possiamo fare cose interessanti”.

     

    Il mercato?

    “Per me il mercato è avere i giocatori che ora sono infortunati. Quello che ho visto come volontà di lavorare e accettare ciò che un allenatore può portare è stato molto positivo. E questo mi dà gioia. Ho trovato un gruppo di giocatori con la testa e lo spirito molto aperto”.

     

    Possiamo aspettarci qualche sorpresa?

    “Non cambierò il calcio (sorride ndr). Non giocheremo in 12. La cosa importante è mettere i giocatori dove possono esprimere le loro qualità. Poi c’è qualcosa che posso chiedere dal punto di vista del gioco ma dobbiamo vincere per avere più fiducia”.

     

  • Napoli, Conte: “Il Var deve aiutare”

    Napoli, Conte: “Il Var deve aiutare”

    Per la partita di domenica contro la Roma, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla in conferenza stampa ed ecco le sue parole.

    Lei è fiero di tutto ciò che ha già realizzato? O cose le serve ancora per esserlo completamente?

    “Ci sono tante squadre in pochissimi punti, stiamo facendo bene ma anche le altre, non c’è un’altra che si è staccata. C’è un po’ di stupore magari nel vedere alcune squadre lì in classifica dopo 12 giornate. Ce ne sono talmente tante in pochi punti che uno farebbe pure fatica ad elencarle”.

     

    E’ una partita affascinante, battezza il suo amico Ranieri, ma è anche una trappola. Chi rischia di più?

    “E’ una partita di calcio, mica rischiamo la vita (ride, ndr), è un rischio sportivo. Chi ne può uscire meno contento… sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c’è grande stima nei suoi confronti, anche dell’amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse per una nazionale, ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari era sempre aperta e sono contento per lui, per la sua famiglia, vivono a Roma. Sarà una partita tosta, non dimentichiamo che la Roma l’anno scorso è finita davanti a noi, fanno l’Europa League, ha fatto un ottimo mercato, ma non sta rendendo secondo aspettative e rose. Mi auguro tutti inizi a funzionare dopo il Napoli”.

     

    Le sue parole sul VAR hanno aperto una discussione, crede possa cambiare qualcosa?

    “Non lo so, sinceramente. Ho sollevato una discussione costruttiva, per costruire qualcosa di migliore, sicuramente oggi ci sono dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che Mariani ha deciso, io non pensavo ci fosse stato un contatto col VAR, ma nella registrazione il VAR si limita a dire che c’è contatto, ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non polemico, dobbiamo dare un aiuto migliore a Mariani rispetto a San Siro. Ti limiti a dire che c’è un contatto, ma che contatto? Lieve, leggero? Mica è la pallavolo? Spero tutti abbiano fatto una riflessione, anche loro stessi. Si utilizzi meglio, si dia un aiuto all’arbitro, in quel momento l’arbitro può aver visto una cosa, lo strumento tecnologico deve aiutare. E’ semplice. Uno può dire c’è contatto, ma vieni a valutare se confermarlo o toglierlo. Io capisco gli arbitri che appena chiamati dicono ‘ecco cambierà subito la decisione’, ma tu la vedi e puoi confermare o cambiare. Mi dispiace, Mariani aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo conto che nessuno l’ha aiutato. Poi magari lo rivedeva e confermava, l’avrei accettato, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato. Mariani non è da censurare, ma chi non ha dato l’opportunità a Mariani di confermare o cambiare. Qui ogni cosa viene vista come polemiche nelle trasmissioni, mi auguro le mie parole siano costruttive. Ma per il bene di tutte le squadre”.

     

    Ritrova Lobotka, cosa dà di più al Napoli?

    “Dati alla mano nelle ultime 5 ne abbiamo vinte 3, pareggiato a San Siro e perso con l’Atalanta. Male male non è andata senza Lobotka, senza nulla da togliere a Lobotka, ma altrimenti sembra che abbiamo fatto un disastro e non è stato sostituito bene. Chiariamo bene i fatti, nelle 5 gare ne abbiamo vinte 3 e pareggiato con l’Inter che ci ha dato 40 punti e perso con l’Atalanta. Chi l’ha sostituito ha fatto bene, farò delle valutazioni sapendo che Gilmour mi dà garanzie al 200%, non al 100%”.

     

    Come sono tornati dalle nazionali McTominay e Lukaku? Ct Belgio aveva parlato di infiammazione cronica

    “Lukaku e McTominay si sono allenati, non c’è alcun problema. Olivera s’è allenato ieri, oggi e c’è anche domani per fare le ultime valutazioni e decidere. Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po’ di fatica”.

     

    Cosa si aspetta dalla Roma dopo il cambio in panchina e cosa dal Napoli?

    “Quando cambi allenatore c’è un input importante, loro sono al terzo cambio, è inevitabile… se fosse rimasto Juric avremmo saputo un po’ dal punto di vista del gioco e di sistema ed ora è tutto un po’ un punto interrogativo, non abbiamo grandi notizie. Non sappiamo come vorranno affrontarci e quindi pensiamo a noi stessi, c’è voglia ed entusiasmo di continuare questo percorso sapendo che sarà una gara difficile contro un’ottima squadra che ha avuto delle difficoltà”.

     

    Ngonge è parso in crescita, come l’ha visto? Può avere più spazio?

    “I calciatori sanno che io l’ultima cosa che faccio è guardare il volto quando scelgo. Sta a loro dimostrarmi durante la settimana ed in partita, dall’inizio o negli spezzoni, di mettermi in difficoltà. Lui sicuramente come altri rispetto all’estate è cresciuto, sta crescendo, ben venga perché abbiamo bisogno di una sana competizione e così si alza il livello di attenzione, intensità, di tutto già negli allenamenti perché dietro c’è qualcuno che spinge per giocare al posto di un altro”.

     

    Marotta ha detto che lei parla per un obiettivo.

    “Ringrazio il direttore (ride, ndr). Presidente? Per me è stato direttore, sarà direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono uno intelligente, ha detto sono intelligente (ride, ndr), faccio una buona comunicazione, non lo so, sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono, non sono comuni. Non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.

     

    Lei ha allenato grandi difensori, dove colloca Rrahmani e soprattutto Buongiorno?

    “Soprattutto Alessandro, considerando l’età, ha ampi margini e sta migliorando su molti aspetti, è riflessivo, ricettivo, quando gli fai vedere qualcosa assorbe subito, di fianco ha la fortuna di avere uno come Amir che è un soldato, un robot, lui è calibrato, è un computer, mi ha sorpreso perché è un grande lavoratore. Le cose gliele devi dire, ma le immagazzina e le fa subito. Sono contento per loro, ma ho anche Rafa Marin dietro che sta lavorando tanto ed anche lui è cresciuto, abbiamo Jesus che è un veterano e all’occorrenza può darci una mano, ma come dico sempre i difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta insieme”.

     

    C’è amicizia, possibile non ci sia stato un contatto con Ranieri?

    “Una telefonata a Claudio l’ho fatta, per dargli il bentornato, ma era il minimo. C’è amicizia anche tra le moglie, lui è uno davvero a modo, di altri tempi, non puoi che volergli bene. Gli auguro tutto il bene ma tranne nelle due gare con noi”.

     

    Sull’entusiasmo dei tifosi.

    “Da parte nostra deve esserci un sano timore di non deludere i nostri tifosi, possiamo solo lavorare come stiamo facendo, fare di più, abbiamo intrapreso questo percorso insieme e questo entusiasmo che s’è creato non può far altro che farmi piacere. I ragazzi sanno che lavoriamo per non deludere i nostri tifosi, io dico sempre che potremo vincere o perdere ma i tifosi dovranno sempre vedere che ce l’abbiamo messa tutta”.

     

    Neres può essere utile ad un attacco che finora ha fatto qualche gol in meno? Anche Lukaku può necessitare di più cross?

    “David sta facendo bene, si impegna, lavora, è una risorsa importante, lo è stata e lo è nel presente. E’ un giocatore che cerchiamo anche di creargli delle situazioni per esaltare ancora di più le sue caratteristiche, ma sono contento di ciò che ci sta dando, ha sempre giocato anche se in spezzoni, tranne a San Siro dove c’erano situazioni contingenti e vedevo altro. Ma è un giocatore che ti può creare situazioni dal nulla ed in più è molto positivo, sono molto contento di lui”.

     

    Tante discussioni sul gol di Calhanoglu, come valuta Meret fino a questo momento?

    “Mi dispiace quando fate domande specifiche, particolari, non cattive ma particolari. Meret è il nostro portiere titolare, dietro ha Caprile che dà buone garanzie, io sono soddisfatto di Alex, poi non possiamo ogni volta andare a trovare sempre il pelo nell’uovo per creare instabilità all’interno. Anzi, mi piacerebbe visto che Kiss Kiss è di Napoli che andasse a favore del Napoli e non cercasse con una domanda del genere di creare una certa instabilità a livello umorale nei tifosi nei confronti del giocatore che non lo merita e non è giusto. Magari sono abituato diversamente…”.