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  • Milan, Fonseca: “La Juve anche con delle assenze resta forte”

    Milan, Fonseca: “La Juve anche con delle assenze resta forte”

    Fonseca, allenatore rossonero, presenta in conferenza stampa la partita tra Milan-Juventus, per la tredicesima giornata di Serie A ed in programma domani alle 18:00 a San Siro. Ecco le sue parole.

     

    Alla Juve manca Vlahovic

    “La Juve si sa adattare bene ai giocatori disponibili. Non so se giocherà Weah, lui lo conosco bene perché ha lavorato con me non da attaccante, ma avranno intenzioni diverse rispetto a quando c’è Vlahovic. Weah è molto veloce nella profondità, sarà diverso e magari dobbiamo fare attenzione a questi movimenti in profondità di Timothy e non al lavoro spalle alla porta”.

     

    Che caratteristiche ha Sinner? Le vorrebbe anche nella sua squadra?

    “È stato un piacere sostenere un milanista come Sinner. Lui ha tante cose buone che vorrei vedere nella mia squadra, anche se fa uno sport individuale. La sua capacità di concentrazione è impressionante, non sbaglia quasi mai perché è molto focalizzato. Ovviamente mi piacerebbe vedere lo stesso nella mia squadra”.

     

    Domani è decisiva?

    “No, è importante. Non posso tra l’altro dire che la partita con la Juve è più importante di quella con l’Empoli, perché abbiamo bisogno di fare più vittorie di seguito. Noi siamo il Milan, abbiamo tanto rispetto per la Juve, ma non abbiamo paura”.

     

    Nelle due partite spalle al muro, contro Inter e Real Madrid, la sua squadra ha tirato fuori una grande prestazione. È più tranquillo per domani?

    “Non sento pressione per questo tipo di partite. È una questione di motivazione. È facile capire che contro Inter, Juve, Real Madrid si è motivati, poi è più difficile andare a Cagliari e trovare la stessa motivazione. Poi la pressione c’è sempre: chi sta nel Milan ha pressione tutti i giorni”.

     

    Morata lo vede motivato da ex?

    “È importante avere Rafa e Morata in un buon momento, possono fare la differenza in questo tipo di partite. In allenamento li ho visti molto bene, molto motivati e mi aspetto che facciano vedere questo anche domani”.

     

    Il Milan domani ha un uomo d’area, la Juve no.

    “Noi vogliamo essere sempre offensivi e facciamo bene offensivamente. Ma non dipendiamo da un calciatore, tutti dipendono da tutti. La Juve è molto forte difensivamente”.

     

    Tattica come a Madrid?

    “Penso che sarà una partita diversa. Credo che la Juve sia più forte difensivamente del Real Madrid, come squadra difendono meglio”.

     

    I gol subiti non sono migliorati…

    “Non voglio scappare dal problema della squadra, che è la fase difensiva. Ho avuto la fortuna di avere molti difensori qui durante la sosta e abbiamo lavorato tanto sulla linea difensiva e mi aspetto che la squadra possa progredire”.

     

    Come sta Theo?

    “Theo è un grandissimo calciatore, per me è il miglior terzino sinistro del mondo e non ho dubbi su questo. È stata una questione di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, lui sta imparando cose che sono importanti e mi è sembrato, in questa settimana, più motivato che mai. E questo è un segnale importante per avere Theo al massimo livello”.

     

    Jovic convocato?

    “Jovic non sta bene. Camarda sarà convocato”.

     

    Come si raggiunge l’equilibrio invocato da Ibra?

    “Lei vuole tre mediani (ride, ndr). Io sono d’accordo con Zlatan: dobbiamo trovare questo equilibrio. Noi già abbiamo fatto prestazioni equilibrate e contro le squadre migliori, quindi la squadra ha capacità. Penso che sia soprattutto un problema di concentrazione e di atteggiamento, per come affrontiamo le partite contro le squadre più piccole”.

     

     

  • Monza, Nesta: “Non mi sento in discussione”

    Monza, Nesta: “Non mi sento in discussione”

    Il Monza giocherà con il Torino, ed il tecnico Alessandro Nesta presenta la sfida in conferenza stampa ed ecco le sue parole.

    Nesta, cosa hanno lasciato le ultime partite prima della sosta e in cosa deve migliorare il Monza?

    “Abbiamo riflettuto sulle ultime partite e soprattutto capire come migliorare le nostre prestazioni. Dobbiamo fare gol e massimizzare le occasioni che costruiamo”

     

    Qual è la situazione legata agli infortuni?

    “Abbiamo perso Pessina a causa di un infortunio per una lesione parziale tendine prossimale del bicipite femorale. Sarà un pò lunga, ci vorrà tempo. Forse rimettiamo dentro Stefano Sensi. Forson invece è rientrato mentre per Ciurria il percorso di recupero sarà più lungo”

     

    Come è tornato Daniel Maldini dalla nazionale?

     

    “Maldini è rientrato bene dopo gli impegni con l’Italia, ci aspettiamo qualche gol da lui. Almeno 7-8”

     

    Potrebbero esserci delle novità tattiche come, per esempio, la difesa a quattro?

     

    “La difesa a quattro è sicuramente un buon piano B. Abbiamo provato il centrocampo a tre ed era andata bene ma subito dopo si è fatto male Pessina. I punti si fanno nelle due aree di rigore, noi dobbiamo esser forti lì. Siamo ultimi e dobbiamo far meglio”

     

    Che idea si è fatto del Torino?

     

    “Anche loro non stanno vivendo un periodo facilissimo e faranno la partita della vita. Sono una buonissima squadra”

     

    Cosa pensa degli ultimi cambiamenti societari, con Bianchessi che è diventato direttore sportivo della prima squadra?

     

    “Siamo ultimi e siamo stati messi tutti in discussione. Rispetto ciò che è stato deciso. Il risultato è tutto e di conseguenza cambia il giudizio anche di ognuno di noi. Il mio percorso? Fare l’allenatore è una mia scelta, non me l’ha chiesto nessuno. Questo sport è la mia vita del resto”

     

    Petagna potrebbe essere utilizzato da qui in avanti?

     

    “Petagna è un giocatore importante ed è stato pagato tanto dal Monza. Per forza ci darà una mano da qui in avanti. Emergenza a centrocampo? Bianco con l’Under 21 ha avuto un affaticamento ma è a disposizione. Poi ci sono Valoti e Colombo che salirà dalla Primavera”

     

  • Roma, Ranieri: “Il Napoli di Conte è forte”

    Roma, Ranieri: “Il Napoli di Conte è forte”

    Ecco le parole in conferenza stampa del mister della Roma, Claudio Ranieri in vista della sfida con il Napoli di Antonio Conte.

    Condizioni di Hummels e Dybala?
    Dybala l’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare con lui e con il fisioterapista. Non so quanti allenamenti deve fare prima di stare bene. Hummels si è già allenato qualche giorno fa con me. Mi lascia sereno di poter decidere come voglio”.

    Che squadra si aspetta domenica?
    “Il Napoli di Conte è in auge e sta facendo bene. Sarà una partita bella e difficile. Per noi e per loro”.

    Pensa che la squadra abbia le qualità?
    Mi è difficile dire questa squadra ha mentalità o non ce l’ha. Io credo che quando perdi entri in una spirale negativa. Loro devono avere fiducia in loro stessi e nei compagni. Fare dei risultati di fila. Qualità c’è. La squadra è buona. Vanno supportati da me e da tutti quelli che sono dietro. I tifosi sono la prima cosa. L’anima della squadra. L’allenatore può essere bravo o meno. Noi dobbiamo tirarceli dietro con ottime prestazioni. Il calcio è semplice”.

    Pensa che sia un problema mentale quello di Dybala?
    “Sicuramente bisogna aiutare il ragazzo. Se tutto evidenzia che non c’è niente bisogna capire perchè c’è il dolore. Io ci ho parlato in questi giorni è propositivo. Io sono uno di quelli che non vuole rischiare di perdere un giocatore. Abbiamo tre partite in sequenza, voglio capire quello che mi può dare”.

    La sua figura da ‘Harry Potter’ le piace? Le mette pressione?
    “Io ringrazio i tifosi della fiducia, per le manifestazioni di affetto. Li ringrazio. La pressione ce l’ho sempre avuta. Altrimenti non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti. Deve tornare a fare quello che deve fare. Vincere. Non serve un mago”.

    Dovbyk e Pellegrini. Come stanno? Che tipo di centravanti può essere l’ucraino?
    “Dovbyk sta bene. Pellegrini e i fischi? Lui deve saper reagire. E’ un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà”.

    Come ha trovato lo spogliatoio?
    “Se Juric l’ha trovato triste immaginate io. Per questo ho parlato con i giocatori del bambino che c’è dentro di loro. Io gli ho ricordato come eravamo tutti. Voglio che loro tirino fuori il sogno che avevano da bambini. Ci pagano per questo. Il nostro è un mestiere bellissimo. Sono caduti in basse, ma solo chi cade può rialzarsi”.

    Ci ha promesso Angelino non più difensore centrale. Invece, Cristante tra i 3 dietro?
    “Cristante tra i tre? Sì può fare, ci può giocare. Ma se c’è Hummels perchè deve giocarci Cristante? Tante volte l’allenatore fa delle mosse che sembrano strane ma lui sta tutti i giorni con i giocatori quindi sa. E non è che io dico una cosa e poi mi smentisco per un motivo x. Io seguo la squadra e so chi può darmi cosa. Voi credete che ci siano ancora i moduli fissi? 433 o 343 e via dicendo? Ormai tutte le squadre cambiano in corsa”.

  • Parma, Pecchia: “Il ritorno dopo la sosta non è mai semplice”

    Parma, Pecchia: “Il ritorno dopo la sosta non è mai semplice”

    Il mister del Parma Fabio Pecchia presenta la sfida con l’Atalanta in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Che sosta è stata senza tanti nazionali?

    “Come successo nelle altre soste, qualcuno torna spremuto. Oggi ci siamo ritrovati per la prima volta tutti in campo”.

     

    Sarà un confronto anche fisico, che partita ti aspetti? Recuperi qualcuno?

    Hernani non è del gruppo, manca poco ma non sarà con noi. Sul piano fisico sarà una partita difficile, loro hanno una fisicità che poche squadre hanno in Europa. Non sono però solo una squadra fisica, ma anche tecnica, sanno giocare e hanno qualità. Con intelligenza dobbiamo sfruttare le nostre qualità e il nostro modo di stare in campo. E’ una sfida bella, la affrontiamo con grande entusiasmo, sfidiamo una top europea”.

     

    Contro un avversario di questo tipo, cambia qualcosa nel modo di affrontare la gara?

    “Quando giochi contro queste squadre, ci sono fasi in cui sei costretto a fare determinate cose. Dobbiamo saperlo fare con consapevolezza, sapendo aspettare in alcuni frangenti. Sarà importante riuscire a sviluppare un gioco in velocità, affidandoci ancora di più alla qualità, non solo attaccando gli spazi ma anche giocando il pallone. Il lavoro di un grande allenatore e di un ottimo club è sotto gli occhi di tutti, l’avversario è di questo calibro, ci spingeranno ai nostri limiti e noi dobbiamo essere in grado di ribattere”.

     

    Spesso sono entrati palla al piede nella vostra area,

    “A volte, anche per meriti dell’avversario. La squadra deve trovare un equilibrio che prescinde dalle caratteristiche dei giocatori, le qualità restano. Cerchiamo di trovare nuove soluzioni, ne abbiamo bisogno, correggendo di volta in volta errori che portano a situazioni come questa, cercando di difendere sempre più di reparto”.

     

    Come si mantengono gli equilibri contro un avversario così?

    “Bisogna stare sempre dentro la gara, contro chiunque ma ancora di più contro questi avversari. Mantere gli equilibri, non solo tattici ma anche mentale, sapendo vivere i momenti della gara. Quando c’è da attaccare va fatto, a prescindere dall’avversario”.

     

    Pochi giocatori a Collecchio nella sosta, quanto toglie alla squadra?

    “E’ un problema di ogni allenatore che allena i top club. Io alleno un top club e mi devo adeguare, preparando le partite in pochi giorni. E’ stato così anche l’anno scorso. Ciò che mi premeva era evitare infortuni, tanti hanno giocato in giro per il mondo. Sul preparare la gara in pochi giorni ci siamo attrezzati”.

     

    Guardiola ha detto che affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista:

    “E’ facile dal punti di vista mentale. Sul piano tattico invece affronti un avversario che ha sempre manentuto il suo stile, con coraggio e anima, pur cambiando interpreti. C’è sempre il rischio del dolore dal dentista ma ci si augura sempre sia indolore”.

    La vittoria di Venezia ha dato serenità ed entusiasmo?

    “Lavoriamo per vincere le partite, l’idea di gioco e lo stile è abbastanza chiaro. Noi continuiamo a lavorare per valorizzare i giovani, ma l’importante restano sempre i tre punti”.

     

    Suzuki ieri ha fatto solo palestra, può toccare a Chichizola?

    “Abbiamo ancora una giornata di lavoro, abbiamo ancora un giorno per recuperare e fare le valutazioni. Leo è pronto, lo stesso Edo, ma è la situazione di tutti quelli impegnati con le nazionali”.

     

    Estevez è l’unico rimasto a Parma in questa sosta, è pronto a giocare per il primo minuto?

    Estevez è stato l’unico qui con noi, può essere della partita. Anas è tornato qualche giorno prima, Keita all’ultimo. Estevez ha recuperato una buona condizione”.

     

    Sarà una partita speciale per Delprato e Mihaila?

    “Non lo so, magari avranno uno stimolo in più. Ci penserò. Per Enrico è sicuramente una soddisfazione in più, mentre per Valentin è stata un’esperienza in un momento particolare della sua carriera”.

     

    Ha espresso parole di stima per Gasperini, se dovesse rubare qualcosa al suo collega, cosa prenderebbe?

    “Non lo so, restare nove anni in un club e vincere. Bisogna fargli i complimenti, hanno lavorato davvero molto bene”.

     

    Farete una partita di contenimento o equilibrata?

    “Ci saranno momenti in cui contenere, ma quando abbiamo il pallino dobbiamo proporre, è troppo un rischio fare solo contenimento con l’Atalanta. Dovremo spingere con convinzione quando lo faremo”.

     

    Saranno decisivi i duelli individuali?

    “Sì, per loro è un duello individuale a tutto campo, i giocatori conoscono questo tipo di gioco. Giocarsela in quel modo, alla pari dal punto di vista fisico, non ci porterebbe a vincere. Dobbiamo spingere dal punto di vista tattico e giocare con qualità”.

     

  • Verona, Zanetti: “Serve il migliore Verona”

    Verona, Zanetti: “Serve il migliore Verona”

    Il tecnico dell’Hellas Verona Paolo Zanetti parla in conferenza stampa presenta la sfida con l’Inter di Simone Inzaghi al “Bentegodi” ecco le sue dichiarazioni.

    Che Verona ritroviamo domani?

    “Dobbiamo ritrovare il miglior Verona, la squadra si è riunita al completo solo ieri, abbiamo perso un giocatore importante come Duda, oggi l’allenamento sarà determinante ma vogliamo fare una grande partita”.

     

    L’anno scorso un errore grossolano ha condizionato una grande partita del Verona a San Siro, un commento sulla designazione?

    “L’anno scorso non ero l’allenatore dell’Hellas ma mi ricordo l’episodio, è già stato detto tanto e non serve aggiungere altro, per quanto riguarda l’arbitro non ci deve interessare età o provenienza dell’arbitro, sono sicuro che si concentrerà per fare la sua migliore prestazione, così come noi”.

     

    Dawidowicz?

    “E’ recuperato, è della partita e si candida per un posto, Coppola ha avuto una distorsione alla caviglia tra l’altro, Duda sarà fuori per tre settimane/un mese. Gli altri hanno giocato tanto, Suslov ha giocato due partite e ieri non si è allenato, Tchatchoua ha viaggiato tantissimo così come Livramento che è tornato dalla Mauritania. Sono giocatori che fanno parecchi chilometri tra viaggi e spostamenti. L’allenamento di oggi sarà determinante ma chi è rimasto qua si è allenato molto e bene. Devo fare le ultime valutazioni”.

     

    Difesa a tre è un’opzione?

    “Se si ragiona su di loro i punti forti li hanno in tutte le zone del campo e si finisce per fare una partita troppo attendista. Io voglio fare la nostra partita, in casa nostra, l’Inter è tra le quattro squadre più forti d’Europa, è chiaro che faremo delle valutazioni anche tattiche ma non vogliamo essere spettatori della gara e fare una partita per mettere in difficoltà anche una grande squadra come l’Inter”.

     

    Gara aggressiva?

    “Serve osare ma anche avere il giusto equilibrio, cercheremo di fare una partita equilibrata, abbiamo lavorato con chi è rimasto su alcuni concetti, specie sulla fase difensiva che abbiamo cercato di migliorare, soprattutto nei dettagli. Al di là di questa partita serve alzare l’asticella da questo punto di vista”.

     

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    Quanto pesa l’assenza di Duda?

    “Belahyane è stato in nazionale ma non ha giocato, è fresco e sarà della partita. E’ un giovane straordinario con tanto margine di miglioramento, penso che domani potrà confrontarsi con giocatori che un giorno saranno suoi compagni, non dico l’Inter ma parlo del livello che si merita e può raggiungere. Serdar è un nostro punto fermo”.

     

    Il Verona è uscito dalla crisi?

    “Ogni partita ha una storia a sè. A Firenze abbiamo fatto un buon primo tempo pur subendo subìto goal e quindi dovendo giocarla tutta in salita. La ricerca della continuità di prestazione deve essere il nostro obiettivo. Per chi lavora per questi tipi di obiettivi la spunta chi ci sta più dentro. Serve costruire un nucleo forte dentro questa squadra che con la Roma si è palesato, ora la difficoltà sta nel trovarlo sempre”.

     

    27 goal subiti, c’è un problema evidente o troppi errori individuali?

    “Non è la prima volta che mi succede, mi è successo anche in altri campionati, a Empoli ad esempio ho avuto il problema dell’attacco, le stagioni e i momenti sono così. Ci sono anche errori singoli ma io odio colpevolizzare, ci sono sempre responsabilità di squadra, l’unico da colpevolizzare è l’allenatore, ma per mestiere. Serve lavorare di squadra, anche cambiare qualcosa ogni tanto per cercare di rompere un momento di difficoltà. Fa parte del gioco, fa parte di chi siamo, va accettato ma anche analizzato facendo capire che responsabilità abbiamo quando indossiamo questa maglia. Se si dà tutto e si fa un errore può andare bene, ma se si sbaglia all’interno di un 70% a me non sta bene”.

     

    L’approccio?

    “Determinante, con l’Inter è la partita in cui bisogna essere perfetti per portare a casa punti. Serve avere concretezza e limare ogni dettaglio. Oltre che essere attenti a non subire bisogna anche essere propositivi per creare e cercare di far male. Con la Fiorentina non abbiamo creato abbastanza senza credere nel poter andare a riprendere la partita”.

     

    A gennaio ennesima rivoluzione?

    “Presidente e direttore sono stati chiari con me dall’inizio, io so che cosa potrebbe accadere anche a breve, è una sfida che ho accettato con grande coraggio anche se ci saranno delle difficoltà. Io sarò sempre qua a combattere e ogni settimana lotto per poter essere ancora qua. Se Belahyane o altri andranno via arriveranno altri giocatori che io allenerò al massimo per centrare l’obiettivo e far sì che l’Hellas l’anno prossimo sia ancora in Serie A. Questa è l’unica cosa che conta”.

     

    Un commento sull’esonero di Gilardino?

    “Ognuno ha le sue vicissitudini interne, bisogna sapere cosa succede perchè da fuori è difficile, non mi sento di andare a commentare gli esoneri degli altri. Sappiamo qual è il nostro mestiere, siamo legati ai risultati. Gilardino è un bravo allenatore e questo esonero non toglie nulla a quello che ha fatto fino adesso. Purtroppo fa parte del gioco”.

     

    Le scelte davanti?

    “Le scelte si basano su diversi fattori, bisogna capire chi può reggere dal punto di vista fisico perchè sarà una partita molto probante da questo punto di vista. Tanti ragazzi sono rientrati ieri quindi oggi sarà un allenamento importante e determinante per valutare anche l’aspetto mentale perchè quando si gioca in nazionale si spendono anche tante energie nervose”.

     

  • Nations League, ecco i sorteggi

    Nations League, ecco i sorteggi

    A Nyon è stato effettuato il sorteggio dei quarti di finale di Nations League, l’Italia affronterà la Germania, andata e ritorno il 20 e il 23 marzo 2025, contro la Germania.

    Tutti gli accoppiamenti.

    Olanda-Spagna

    Croazia-Francia

    Danimarca-Portogallo

    Italia-Germania

     

    Il dettaglio degli accoppiamenti

    Italia/Germania-Danimarca/Portogallo

    Olanda/Spagna-Croazia/Francia

    Gli spareggi si svolgeranno giovedì 20 e domenica 23 marzo 2025. Le semifinali della Lega A si svolgeranno il 4 e 5 giugno, le finali domenica 8 giugno. Gli spareggi di Lega C/D si gicheranno giovedì 26 e martedì 31 marzo 2026.

     

     

     

  • Juventus, Thiago Motta: “I nazionali sono da valutare”

    Juventus, Thiago Motta: “I nazionali sono da valutare”

    Thiago Motta presenta Milan-Juventus, gara valida per la 13a giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 a San Siro. Ecco le parole i  conferenza stampa dell’allenatore bianconero.

    Come ha visto la squadra?
    “Quelli rimasti molto bene. Abbiamo fatto allenamenti individualizzati e una partita con l’under 17. Quelli che sono rientrati stanno molto bene e siamo determinati a fare una grande partita”.

    C’è qualcuno che può essere simile a Vlahovic?
    “Tutti i miei giocatori hanno caratteristiche diverse, al di là degli attaccanti centrali o dei centrocampisti. Questo è interessante perchè ci dà alternative, soluzioni diverse, sarà così anche domani. Dusan non farà parte del gruppo, come Gleison, Nico, Arek, Douglas, Cabal e Adzic. Tutti gli altri disponibili per iniziare o entrare a gara in corso e aiutare la squadra”.

    Come sta Vlahovic? Cosa pensa delle dichiarazioni del serbo?
    “Non so ancora se può rientrare con l’Aston Villa, sicuramente non ci sarà domani. Speriamo di averlo il prima possibile. Ho fiducia nei mie giocatori, sanno cosa dobbiamo fare. Penso che lo faranno, sia in fase difensiva che offensiva. Siamo tutti d’accordo, è un obbligo e non un’opzione”.

    Gli scontri diretti saranno determinanti?
    “Non ho dubbi che continueremo e daremo qualcosa in più, sempre. Non ho nessun dubbio che lo faremo come abbiamo fatto finora. Domani è bellissima partita da giocare, tutti vogliono essere in campo. I privilegiati che ci possono essere daranno il massimo, mi dispiace per chi non c’è ora per infortunio. Stanno cercando di recuperare al massimo per tornare in gruppo e con la squadra. Tutti vogliono giocarla. Domani entriamo in campo per fare la nostra partita”.

    È preoccupato per tutte queste assenze? Su Nico e Douglas?
    “Stanno impiegando il tempo che ci vuole per restare con la squadra. Lo staff medico e i giocatori stanno dando il massimo per tornare a disposizione. Io sono concentrato sulla partita di domani”.

    Domani può essere una prova di maturità?
    “È una partita dove tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Mi dispiace tantissimo per Juan. Tutti gli altri li recupereremo prima. Juan e Gleison staranno fuori tanto tempo e noi dobbiamo dare sempre qualcosa in più”.

    Come mai non stanno più giocando Fagioli e McKennie?
    “Perché gli altri stanno facendo molto meglio, stanno meglio ed è per questo che giocano. Anche gli altri in panchina sono importanti. Si gioca per 95′ minuti. Quando sono entrati hanno aiutato la squadra. 90 o 15′, tutti devono essere decisivi. Loca e Kephren stanno bene, Fagio e Wes devono aiutare. O se iniziano devono far sì che la squadra funzioni nel modo giusto”.

    Come cambierà il vostro modo di attaccare?
    “Gli infortuni fanno parte del gioco. Adesso è toccato anche a Dusan. Giocheremo la nostra partita attaccando insieme e difendendo insieme. Dobbiamo cercare di portare la partita dalla nostra parte e non dove conviene il Milan, che sta molto bene e che ha un allenatore molto preparato. Cercheremo di mettere in pratica ciò che ci conviene. Andiamo in avanti e facciamo le cose in modo giusto”.

    Si immagina qualche sorpresa in campionato? Chi è il Sinner della sua Juve?
    “Molto equilibrato e questo fa bene a noi e al pubblico. Dobbiamo provare a continuare tutti così. Noi dobbiamo provare a fare più risultati positivi possibili. Sinner? Non mi piace fare paragoni. Sinner è Sinner. Sinner è un fenomeno del tennis e dello sport. Tantissimi ragazzi che stanno facendo bene, non fa bene a nessuno fare paragoni. Abbiamo tantissimi giocatori forti, ambizioni, cultura del lavoro, responsabili. Dobbiamo continuare. E speriamo che Sinner continui a fare una carriera eccezionale”.

    Cosa pensa del Milan?
    “È una squadra molto forte in transizione. Dobbiamo fare molto attenzione a questo che sia Leao, Morata, Loftus-Cheek, Pulisic. A livello collettivo dobbiamo capire le situazioni di gioco, quando ricompattarci e non lasciare spazi o profondità. Come sempre. Non facciamo una difesa individuale, poi succede durante la partita, ma devi avere sempre l’aiuto del compagno e della squadra nell’affrontare l’individualità”.

    Ci racconta la crescita di Weah?
    “Mi piace tutto in questo momento tutto quello che fa. Mi piace tantissimo che faccia gol. Per loro è molto importante. È un giocatore molto interessante, perchè da tantissime alternative. È generoso e responsabile. Capisce quello di cui ha bisogno la squadra, le consegne, quello che diamo durante la partita.. Siamo contenti che sia con noi e deve continuare così. Sia dall’inizio che a partita in corso”.

    Si aspettava questo rendimento di Kalulu?
    “La cosa più importante è che lui ha sempre voluto venire. Dal primo giorno si è messo a disposizione del gruppo. Lui è capace di coprire tante posizioni in difesa, perchè è disponibile e generoso.E’ intelligente, disponibile, generoso, anche leader a suo modo. Parla poco, ma parla giusto con tono giusto quando lo fa, cercando di costruire, aiutare, siamo molto contenti di avere lui nel gruppo. Deve continuare a lavorare nella stessa maniera. Non deve cambiare niente, aiutare la squadra. E’ uno di quelli in squadra che giocando tanto riesce a mantenere il livello durante tutte le partite, e non è facile, fisicamente e mentalmente. Soprattutto mentalmente, e non è facile. Per questo gioca in una squadra di altissimo livello come la Juventus”.

    Domanda Tmw – Vista l’emergenza sia in attacco che in difesa ci sarà qualche giocatore della NG o dell’under 20 che si allenerà in pianta stabile con voi?
    “Vediamo stiamo analizzando, stiamo cercando la possibilità di avere giocatori che possono stare con la prima squadra, sempre nell’ambito del merito. Non portare un giocatore giusto, ma portarlo perché ne abbiamo bisogno. Portare un ragazzo del settore giovanile che si merita di essere nella prima squadra, penso che sia un bene per lui, ma anche per la Juventus che è quello che vogliamo. È il merito, non sarebbe giusto e nemmeno interessante portare un ragazzo giusto per portarlo perché in questo momento abbiamo bisogno. Portare un ragazzo perché lavora molto bene, si merita di venire in prima squadra e che serva anche di esempio, agli altri che possono venire e che possono avere la possibilità di seguire questa squadra qua. È la prima cosa che noi guardiamo e chiediamo ed è sempre la stessa, l’atteggiamento del giocatore”.

    Conosceva il pensiero di Vlahovic? Vi siete parlati?
    “Abbiamo parlato, siamo d’accordo. Ed è la cosa importante. Corriamo tutti, attacchiamo tutti insieme e difendiamo tutti insieme. Si va nella stessa direzione. Ho fiducia in tutti i miei giocatori, compreso Dusan”.

    È stato vicino al Milan? La partita si giocherà sulle fasce?
    “Mai stato vicino al Milan. Le fasce sono molto importanti, ma anche noi siamo forti. Sappiamo la loro forza, ma anche nel cuore del gioco è importante quel dominio lì. Hanno giocatori che lo fanno molto bene. Fofana, Reijnders, Loftus. Punto di forza che dà equilibrio alla squadra. Per poter portare la partita dove conviene a noi”.

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    La Juventus pensa alla cessione del giocatore Arthur già nella sessione invernale del calciomercato di gennaio 2025. Per il club bianconero sarebbe necessario cedere Arthur anche per liberarsi del suo alto ingaggio.

    Su di lui ci sono gli interessi di Betis e Marsiglia.

  • Lipsia, Elmas può partire a gennaio

    Lipsia, Elmas può partire a gennaio

    Il mediano macedone classe 1999, Elijif  Elmas potrebbe lasciare il Lipsia ed anche la Bundesliga.

    Il  centrocampista ex Napoli, non è assolutamente contento del suo scarso utilizzo con solo 16 presenze nel Lipsia e quindi non è da escludere una sua partenza,  nel corso della finestra invernale del calciomercato di gennaio 2025.

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    Serie C, punti di penalità a Turris e Taranto

    La Lega Pro nel campionato di Serie C ha deciso per delle pesanti penalizzazioni per due squadre che fanno parte del girone C.

    Infatti sono stati dati bene sei punti di penalizzazione al Taranto e quattro punti alla Turris per delle inadempienze nei pagamenti.