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  • Serie A, le designazioni arbitrali della prossima giornata di campionato

    Serie A, le designazioni arbitrali della prossima giornata di campionato

    Ecco le designazioni arbitrali delle gare valide per la 11ª giornata del Campionato di Serie A.

    BOLOGNA – LECCE Sabato 02/11 h.15.00

    COLLU

    ROSSI L. – CECCON

    IV: GALIPO’

    VAR: GHERSINI

    AVAR: MASSA

     

    UDINESE – JUVENTUS Sabato 02/11 h.18.00

    ABISSO

    CECCONI – ZINGARELLI

    IV: PRONTERA

    VAR: PATERNA

    AVAR: CHIFFI

     

    MONZA – MILAN Sabato 02/11 h.20.45

    FELICIANI

    BERCIGLI – PERROTTI

    IV: MARIANI

    VAR: SERRA

    AVAR: MARESCA

     

    NAPOLI – ATALANTA h.12.30

    DOVERI

    SCATRAGLI – MORO

    IV: MARINELLI

    VAR: FABBRI

    AVAR: MASSA

     

    TORINO – FIORENTINA h.15.00

    LA PENNA

    CAPALDO – POLITI

    IV: SANTORO

    VAR: DI PAOLO

    AVAR: GHERSINI

     

    H. VERONA – ROMA h.18.00

    MARCENARO

    MELI – ALASSIO

    IV: MARCHETTI

    VAR: PAIRETTO

    AVAR: MARESCA

     

    INTER – VENEZIA h. 20.45

    FERRIERI CAPUTI

    PRENNA – CAVALLINA

    IV: TREMOLADA

    VAR: MARINI

    AVAR: CHIFFI

     

    EMPOLI – COMO Lunedì 04/11 h. 18.30

    DI BELLO

    BRESMES – PALERMO

    IV: DIONISI

    VAR: GARIGLIO

    AVAR: PATERNA

     

    PARMA – GENOA Lunedì 04/11 h. 18.30

    GUIDA

    COSTANZO – YOSHIKAWA

    IV: PERRI

    VAR: MAZZOLENI

    AVAR: PAIRETTO

     

    LAZIO – CAGLIARI Lunedì 04/11 h. 20.45

    AYROLDI

    PRETI – GARZELLI

    IV: ZUFFERLI

    VAR: MERAVIGLIA

    AVAR: FABBRI

     

  • Genoa, a rischio la panchina di Gilardino

    Genoa, a rischio la panchina di Gilardino

    Ora è a rischio la posizione di Alberto Gilardino sulla panchina del Genoa, sarà decisiva la sfida di lunedì sera in programma al Tardini contro il Parma. In caso di sconfitta, la società rossoblù potrebbe decidere per l’esonere del tecnico. Nelle ultime ore sono stati avviati dei contatti con Ballardini, sarebbe per lui la quinta volta alla guida del Grifone.

  • Lautaro Martínez vince il Golden Foot 2024

    Lautaro Martínez vince il Golden Foot 2024

    Il centravanti nerazzurro e capitano dell’Inter, Lautaro Martínez è stato oggi premiato come nuovo vincitore del Golden Foot Award 2024, premio riconosciuto ai migliori calciatori della scorsa stagione. L’attaccante argentino è stato protagonista di uno scudetto vinto con l’Inter, del trionfo in Copa America con la nazionale oltre al titolo di capocannoniere in Serie A.

  • Napoli, Conte: “Il nostro obiettivo è tornare in Europa”

    Napoli, Conte: “Il nostro obiettivo è tornare in Europa”

    In vista della gara contro l’Atalanta, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni.

    Dopo la grande vittoria col Milan, c’è un’insidia mentale con l’Atalanta?

    “C’è un’insidia perché è una squadra forte, che ha vinto l’Europa League battendo il Bayer Leverkusen che non so quante partite aveva di imbattibilità. E’ in Champions da anni, è una squadra che oggi va annoverata tra quelle forti, senza dubbio. Merito al club, a Gasperini che in tutti questi anni ha fatto un lavoro straordinario ed ho grande stima di Gian Piero che è stato anche mio allenatore. Quando ero alla Juve lui era tecnico della Primavera e quando avevo qualche infortunio chiedevo di giocare con la sua Primavera. Lo stimo molto, tramite il duro lavoro ha ottenuto risultati, non vinci l’Europa League se non sei forte. A livello mentale dite, ma se sottovalutiamo questa partita… magari l’Atalanta potrebbe sottovalutarla visto ciò che è successo l’anno scorso e noi non facciamo coppe mentre loro stanno facendo bene in Champions, sono strutturati per la Champions. Come vi ripeto sempre, chi non gioca coppe come noi è avvantaggio forse perché si allena anche se siamo alla terza in una settimana, ma poi è lontano dalla struttura della rosa delle squadre di Champions”.

     

    Come sta Lobotka? Soddisfatto di Gilmour?

    “Sarà pronto per la prossima, siamo nelle fasi conclusive di recupero. Non era un problemino in nazionale come qualcuno aveva etichettato, è ancora in fase di recupero e bisogna pazientare. Alla prossima sarà a disposizione. Su Gilmour non avevo dubbi, zero, ve l’ho sempre detto. Lui era un mio cruccio, meritava di giocare, poi guardavi Lobo in partita e faceva prestazioni eccezionali. Il valore di Billy lo conoscevo, sta facendo molto bene e siamo contenti di averlo perché è giovane e potrà stare tanti anni nel Napoli”.

     

    Ha accorciato il percorso, la squadra ha già la sua mentalità. Gli somiglia ogni giorno di più.

    “Io dico sempre dei ‘lavori in corso’, nn puoi pensare in 4 mesi di aver trasmesso tutto. Ho trovato un gruppo disponibile, preparato a voler comunque migliorare e questo è merito dei ragazzi. La disponibilità è alla base di tutto, sia tatticamente che fisicamente e mentalmente, non è scontato e questo ha accelerato il percorso, ma ribadisco, mi auguro però di essere smentito, ma in una situazione di costruzione hai bisogno di un determinato percorso e devi crescere per arrivare a certi livelli. Si può dire ciò che si vuole, ma la mia esperienza dice che questo percorso dobbiamo farlo e non pensiamo a salti multipli. Non è così, altrimenti cadrebbe tutta la teoria del lavoro, sarebbe troppo semplice, ma magari sbaglio, me lo auguro, ma dobbiamo tapparci le orecchie e lavorare. E’ un momento positivo, ma possono arrivare momenti meno positivi e questo non ci deve discostare dal percorso”.

     

    Con l’Atalanta un’ulteriore verifica dopo Milano? Una gara potenzialmente da Scudetto?

    “Non lo so se può essere definita da Scudetto, ma sicuramente anche l’anno prossimo cercheranno di entrare in Europa, loro ci sono già dalla porta principale, il nostro obiettivo è di rientrare in Europa cercando di rubare l’idea agli altri ed entrarci dalla porta principale. Loro sono una realtà consolidata, da anni sono presenti nella competizione più importante. La squadra è cresciuta anno dopo anno e l’Europa League ti dà consapevolezza, hanno costruito un percorso e continuano a farlo, potenziandosi. Per noi possono essere un esempio, hanno messo mattoni ogni anno, costruendo anche dopo cessioni importanti, come sono andati via a noi perché non dimentichiamo che abbiamo perso dei giocatori, non so se li perderemo ancora, ma sono stati sostituiti in maniera adeguata e loro con il lavoro sono competitivi. Grande merito a Gian Piero, ora sono conosciuti come una squadra forte, l’ho vista con l’Arsenal… sono forti, non per incensarli, ma complimenti a loro e possono essere un esempio per noi perché dobbiamo fare degli step per diventare forti e puntare a cose importanti”.

     

    Sulla difesa e sulla crescita di Kvara e Lukaku. Cosa devono fare ulteriormente?

    “Alla presentazione dissi dei 48 gol subiti e non bisognava dare colpa solo ai difensori, così come oggi non bisogna dare merito solo ai difensori ma alla fase difensiva, agli 11 giocatori che difendono. Tutti partecipiamo nelle due fasi, vedi anche il gol al Milan con una pressione alta, recuperiamo con McTominay, poi palla al difensore centrale, in verticale ad un centrocampista ed in verticale all’attaccante, tocchiamo tutti e 3 i settori. Anche in fase difensiva la facciamo tutti insieme, non solo i 4 difensori ed il portiere. La squadra ha ritrovato quella voglia e quello spirito, ha ritrovato l’importanza di essere uniti, così come nella fase offensiva. Mi preme sottolinearlo, non si danno meriti a giocatori o reparti, ma alla squadra in generale, siamo tutti coinvolti nelle due fasi. Siamo contenti, sarà un test probante anche a livello difensivo perché l’Atalanta ha il miglior attacco e cercheremo di essere preparati ed organizzati anche se non è semplice contro di loro, il primo pensiero sarà di fare gol e poi di non subirlo, solo così puoi pensare ai tre punti”.

     

    Lei ha detto miracoli non ne faccio, vincere quest’anno sarebbe un miracolo?

    “Sono molto credente, anche praticamente, conosco solo una persona che li fa. Io prego sempre, anche per la squadra, che stia bene, oltre alla mia famiglia c’è anche una preghiera per i calciatori, lo dico sinceramente. Noi, la squadra ed il club possiamo andare uniti, compatti, per costruire qualcosa d’importante e che duri nel tempo, poi si dice Dio vede e provvede. A noi non deve mancare ciò che dobbiamo fare, lavorare e metterci a disposizione, tutti, dal cuoco ed il magazziniere per creare qualcosa di bello che può dare in un campionato dei punti in più. Non dobbiamo sbagliare niente su questo, non siamo nelle condizioni di poter sbagliare. Poi i miracoli calcistici ci sono sempre stati, ma devi lavorare per sperare accada, non basta pregare”.

     

    Il Pallone d’Oro a chi l’avrebbe detto?

    “Lascio giudicare a chi lo deve fare. Ho altri pensieri, mica sto a parlare del Pallone d’oro…”

     

    L’asticella si alza dopo certe sfide, come si gestisce l’entusiasmo? Anche agli ingressi tanti tifosi dall’estero.

    “L’entusiasmo deve essere benzina, è positivo, sarò l’ultima persona a spegnere l’entusiasmo, dobbiamo cavalcare l’entusiasmo, alimentarlo venendo qui ogni giorno e lavorando con un solo pensiero in testa per renderli orgogliosi al di là del risultato. Io voglio che ci sia l’attaccamento, senso d’appartenenza, poi il risultato è relativo. A Milano sentirli cantare a fine partita… ci deve riempire il cuore e dare forza nella difficoltà e nella fatica. Ci deve dare qualcosa in più per superare le difficoltà, non smorzerò mai gli entusiasmi, devono essere con noi. E’ giusto sognare la cosa più bella per loro, ma in maniera realistica io devo dire che è l’inizio di un percorso per dare stabilità per Napoli, per il presidente e per i tifosi che meritano gioie”.

     

    Sul sacrificio di Politano in fase difensiva.

    “Matteo è stato il primo a lanciarmi quest’idea, mi ha detto ‘mister, se c’è bisogno in alcune partite di abbassarmi perchè attaccano i 5 canali mi abbasso io…” è stato anche lui. Lo sta facendo in maniera perfetta, ma l’ha fatto anche Ngonge in maniera perfetta col Lecce, poi in attacco abbiamo bisogno di giocatori tecnici, ma in non possesso contro squadre che attaccano i 5 canali… l’Arsenal (con l’Atalanta, ndr) abbassava Partey su Lookman e si formava una linea a 5, in Italia si abbassa un centrocampista, a volte l’Arsenal stesso abbassa Saka e Martinelli a 6, alcune cose sono sdoganate a livello tattico. C’è un’evoluzione, si attacca in un modo e si difende in un’altra, io non chiedo a Matteo di abbassarsi se il terzino resta, perciò parlavo prima di fase difensiva, non la fanno in 4 ma tutti. Ngonge ha caratteristiche simili, altrimenti poi devi abbassare un centrocampista”.

     

    L’Atalanta gioca uomo su uomo esasperato, lei la porterà più sul piano qualitativo in costruzione per uscire con la palla o accetterà la gara fisica?

    “Noi stiamo preparando la gara, con loro devi essere molto preparato, oggi siamo stati molto… ho rotto molto le scatole ai calciatori per fargli capire alcune situazioni. La partita non va solo giocata, va preparata, va fatto vedere cosa accadrà. Dire siamo questi, abbiamo i nostri concetti va bene, ma devono sapere cosa accadrà e se ti prepari prima trovi o dai già delle situazioni. Quello qualitativo scombina alcune situazioni, ma la preparazione in gare fisiche come queste e danno grande pressione in ogni zona sono partite che le devi preparare in maniera accurata e rompere tanto le scatole”

     

    Difficile ipotizzare in prospettiva un Napoli di Conte senza Kvara e Lukaku.

    “Premetto, è stato un argomento anche di discussione al nostro all’interno con i capi della comunicazione. Voglio chiarire che il Napoli vince, il Napoli perde, non c’entra niente mettere Conte vince, Conte perde. Capisco alcune situazioni, ma sono rimasto pure sbalordito ed interdetto dopo Inter-Juve, il titolo non era nè sulla Juve nè sull’Inter ma che io stavo godendo. Capisco, ma il concetto deve essere uno: noi vinciamo, noi perdiamo, anche il discorso di dare specifici meriti ad un giocatore o ad un allenatore per me è tutto sbagliato, mi infastidisce molto e chi mi è vicino lo sa. Spero non ci siano più queste distinzioni, noi siamo un’unica cosa, facciamo bene o male tutti insieme. I meriti, che sono temporanei dopo 10 partite, li dobbiamo dividere così come nella negatività dovremo assorbire tutti le critiche, ma mi auguro di no, ma so benissimo che oggi Politano che è l’emblema del non prendere gol e poi sono convinto che qualcuno dirà Politano sta troppo basso quando prenderemo i gol. Anche all’ambiente nostro, di Napoli, cerchiamo di essere uniti, compatti, dividerci i meriti dal presidente, ma poi meriti di cosa che siamo alla decima giornata? Ma stiamo facendo le cose perbene e servono tutte le componenti per farlo. E’ una cosa che da un po’ ho qui… mi dà fastidio. Noi, noi e noi!”.

     

  • Udinese, Runjaic: “Tre partite in una settimana, non è facile”

    Udinese, Runjaic: “Tre partite in una settimana, non è facile”

    L’Udinese sfiderà la Juventus ecco le parole in conferenza stampa del mister dei friulani Kosta Runjaic .

     

    Terza partita in una settimana, come avete lavorato?

    “Prima di tutto abbiamo analizzato alcune situazioni della gara contro il Venezia, studiando cosa abbiamo fatto bene e cosa sbagliato. Inoltre ci siamo allenati ma non con l’intensità solita perché si gioca subito, faremo anche oggi allenamento meno pesante. Si tratta di una partita difficile contro una squadra di assoluto valore, ma contro Inter e Milan abbiamo dimostrato di poter affrontare bene anche le squadre di calibro importante. Ora c’è da dimostrare che possiamo fare anche punti”.

     

    Vlahovic potrebbe partire dalla panchina?

    “La Juventus ha più di dieci giocatori di valore in rosa e questo è un vantaggio per l’allenatore, quando c’è un assente ci sono altri ragazzi pronti a dimostrare qualcosa. Noi ci concentriamo su noi stessi per preparare la partita di domani e giocarla come vogliamo, è possibile contro una squadra come la Juventus riuscire ad ottenere dei punti”.

     

    Qualche scelta sbagliata nei cambi?

    “Con il senno di poi si può parlare di molte cose, ma cambia poco, la partita con il Venezia è una partita che ci ha fatto male ma è anche un buon ricordo perché abbiamo visto che si vince la partita solo quando l’arbitro fischia la fine. Nella prima frazione abbiamo giocato bene, abbiamo dominato per poi però rallentare, questo è stato il problema. Non siamo stati attenti su alcuni dettagli come prima e non eravamo coesi, abbiamo sbagliato su alcuni dettagli e l’avversario può così risveglarsi, trovare un gol in una situazione che non doveva esserci. Il Venezia ha ripreso così ossigeno e abbiamo cominciato male la ripresa. La squadra deve imparare ad affrontare tutte le dinamiche di una partita, a Venezia dovevamo cercare il terzo gol, ma senza sfruttare le occasioni e abbiamo dato la possibilità all’avversario di riprendersi. Non è questione di un singolo, sicuramente anche io posso valutare le mie mosse, ma ora dobbiamo dimostrare contro la Juventus la voglia di migliorare. Se si pensa che la partita sia sempre la stessa è un errore, perché il Venezia poi alla lunga è uscito dopo un primo tempo dove stavamo dominando. Toure domani non ci sarà, quindi ci saranno Kabasele e Giannetti, dovremo essere bravi nei posizionamenti, nella copertura degli spazi e dovremo essere efficaci con il pallone tra i piedi, correndo quando non lo abbiamo. Anche domani impareremo qualcosa di nuovo e sono contento che abbiamo subito l’opportunità di rifarci, sarà una grande sfida, vogliamo sfruttare il nostro pubblico dimostrando di essere difficili da battere in casa”.

     

    Situazione infortunati?

    “Settimana prossima si unirà al gruppo, se tutto va bene sarà convocabile e spero che dopo la pausa torni al 100%. Ekkelenkamp domani ci sarà. A parte Sanchez tutti torneranno settimana prossima”.

     

    Psicologicamente come sta la squadra domani?

    “Spero che scenderemo in campo con la giusta motivazone e il giusto talento. Sappiamo che avversario affrontiamo, con grandi individualità. Non potremo permetterci di mollare, dobbiamo sempre lavorare tutti assieme, abbiamo tratto importanti insegnamenti dalla gara di mercoledì. Non posso prevedere il risultato di domani, ma faremo tutto ciò che è in nostro potere per provare a ottenere punti anche contro la Juventus”.

     

    Domani torna Thauvin o ci sarà Davis?

    “Davis giocherà domani dal primo minuto”.

     

    Thauvin a che punto è?

    “Non ha ancora fatto molti allenamenti, non vede l’ora di giocare dal primo minuto e non abbiamo tanti giocatori di questo calibro e di questa esperienza in rosa. Thauvin è contento di essere di nuovo a disposizione, sta migliorando, il colpo al costato è stato brutto, affinchè il dolore sparisca serve ancora un po’ di tempo”.

     


    nella foto: Kosta Runjaic
  • Amorim è il nuovo allenatore del Manchester United

    Amorim è il nuovo allenatore del Manchester United

    Ruben Amorim è ufficialmente il nuovo tecnico del Manchester United, in Premier League. Il tecnico portoghese di 39 anni lascia lo Sporting Lisbona e firma un contratto con i Red Devils fino al 2027.

    La nota ufficiale

    “Il Manchester United è lieto di annunciare l’assunzione di Ruben Amorim come allenatore della prima squadra maschile, soggetto ai requisiti del visto di lavoro. Rimarrà fino a giugno 2027, con un’opzione del club per un anno aggiuntivo, una volta che avrà adempiuto ai suoi obblighi con il suo attuale club. Ruben si unirà al Manchester United lunedì 11 novembre. È uno degli allenatori giovani più promettenti e apprezzati del calcio europeo. Altamente decorato sia come giocatore che come allenatore, i suoi titoli includono la vittoria della Primeira Liga due volte in Portogallo con lo Sporting CP; la prima delle quali è stata il primo titolo del club dopo 19 anni. Ruud van Nistelrooy continuerà a guidare la squadra fino all’arrivo di Ruben”.

     

  • Serie A, la Fiorentina vince di misura in casa del Genoa

    Serie A, la Fiorentina vince di misura in casa del Genoa

    La partita del campionato di Serie A tra GenoaFiorentina si è conclusa con il risultato di 0-1 in favore della squadra viola.

    Decide la partita una rete di Gosens al 72′. Brutto ko per il Genoa e per Gilardino la cui panchina ora è davvero in bilico.

    In classifica, la Fiorentina di Palladino sale al quarto posto con 19 punti. Drammatica, la situazione del Genoa che ora è ultimo in classifica con sei punti.

  • Rui Vitoria è il nuovo allenatore del Panathinaikos

    Rui Vitoria è il nuovo allenatore del Panathinaikos

    Il tecnico uruguaiano Diego Alonso è stato esonerato ieri dai greci del Panathinaikos. Al suo posto adesso è ufficiale l’arrivo del nuovo allenatore Rui Vitoria.

    Portoghese, di 54 anni, Rui Vitoria è reduce dalle esperienze da Ct dell’Egitto e allo Spartak Mosca.

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Como-Lazio

    Serie A, le formazioni ufficiali di Como-Lazio

    Ecco di seguito vediamo le formazioni ufficiali di ComoLazio del campionato di Serie A.

    COMO (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, Moreno; Mazzitelli, Braunoder; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone. A disp.: Reina, Sala, Iovine, Baselli, Barba, Jasim, Engerlhardt, Da Cunha, Belotti, Gabrielloni, Verdi. All.: Fabregas.

    LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Patric, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Vecino; Isaksen, Pedro, Noslin; Castellanos. A disp.: Mandas, Furlanetto, Gigot, Romagnoli, Pellegrini, Dele-Bashiru, Castrovilli, Tchaouna, Dia. All.: Baroni.

     

    nella foto: Marco Baroni
  • Serie A, le formazioni ufficiali di Roma – Torino

    Serie A, le formazioni ufficiali di Roma – Torino

    Serie A, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Roma – Torino

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Konè, Le Fee, Zalewski; Pisilli, Baldanzi; Dybala. All’. Juric

    TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Masina, Maripan, Coco; Lazaro, Gineitis, Ricci, Linetty, Vojvoda; Adams, Sanabria. All’. Vanoli