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  • Ufficiale: Guillermo Ochoa saluta la Salernitana

    Ufficiale: Guillermo Ochoa saluta la Salernitana

    Attraverso una lettera pubblicata sul proprio profilo Instagram, il portiere messicano classe 1985 Guillermo Ochoa dice addio alla Salernitana dopo la retrocessione in Serie B.

    Questo è il comunicato: “Caro Salernitana,
    Oggi mi rivolgo a voi con tristezza per salutarvi in quanto lascio questo meraviglioso club, città e tifoseria che mi ha accolto a braccia aperte durante l’ultima stagione. La mia esperienza con la Salernitana è stata indimenticabile, anche se breve è stata intensa, piena di emozioni e sfide che mi hanno fatto crescere come sportivo e come persona.
    Voglio ringraziare ciascuno di voi per il vostro sostegno in ogni momento, per l’incoraggiamento che mi ha spinto a dare il meglio di me stesso in ogni partita.
    La passione e l’amore per il calcio che si respirano in questa città mi hanno toccato profondamente e porterò sempre Salerno nel mio cuore.
    È stato un onore difendere i colori della Salernitana e combattere insieme ai miei compagni di squadra.
    Ringrazio i miei allenatori, lo staff e la dirigenza che hanno reso possibile il mio arrivo in questo club e mi hanno permesso di godere del calcio della Serie A, una delle leghe più competitive al mondo.

    Grazie di tutto e arrivederci!
    Con affetto e gratitudine”

  • Ufficiale: Hansi Flick è il nuovo allenatore del Barcellona

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, il Barcellona annuncia l’arrivo in panchina del tecnico tedesco classe 1965 Hansi Flick vincitore sulla panchina del Bayern Monaco di due campionati (2019-2020;2020-2021) e una Champions League (2019-2020). Questo il comunicato del club blaugrana: “L’FC Barcelona e Hansi Flick hanno raggiunto un accordo per far diventare il  tedesco l’allenatore della prima squadra maschile  fino al 30 giugno 2026. Il nuovo allenatore ha firmato un contratto presso gli uffici del Club accompagnato dal presidente del FC Barcelona Joan Laporta;  il primo vicepresidente responsabile per l’area sportiva, Rafa Yuste e il direttore sportivo del Club, Anderson Luís de Souza, Deco.”

  • Oggi è il giorno della finale di Conference e l’Italia si dipinge di viola

    Ci risiamo, la Fiorentina per il secondo anno consecutivo è in finale di Conference League. L’anno scorso, all’esordio in questa competizione, i ragazzi di Italiano si arresero solo in finale per un solo gol contro il West Ham. Quest’anno davanti alla Viola c’è l’ostacolo Olympiakos e la finale si giocherà, manco a farlo apposta, in Grecia allo Stadio AEK Arena ad Atene questa sera alle 21.

    A prescindere dal tipo di competizione, a prescindere dall’avversario che ti ritrovi da dover combattere, a prescindere dallo sfondo in cui lo farai, il motto è sempre lo stesso: “la finale non si gioca, si vince”. L’amaro che ha lasciato nelle bocche dei calciatori della Fiorentina la sconfitta nella finale della scorsa edizione della Conference, dovrà essere per Biraghi & Company un motivo in più per vincere e non riprovare quella sensazione. Dall’altra parte invece Mendilibar l’anno scorso è stato protagonista della vittoria del Siviglia in Europa League. In un periodo di crisi totale infatti il tecnico spagnolo ha risollevato l’animo europeo della formazione andalusa e l’ha condotta alla vittoria. Quest’anno vorrà ripetersi per riprovare, invece in questo caso, quel sapore al miele, che si gusta dopo il trionfo in una competizione europea.

    La Fiorentina arriva a questa finale con una sola sconfitta nel percorso, in estate nei preliminari contro il Rapid Vienna, dopodiché sono stati collezionati tutti risultati positivi. La squadra di Italiano ha dimostrato di onorare sempre la competizione, offrendo tante partite dall’elevato agonismo e dall’ottima espressione calcistica. Molte volte è capitato che il turnover venisse fatto in campionato per arrivare al meglio alla partita del giovedì. In più il club viola in bacheca, come trofeo internazionale, al momento ha solo una Coppa delle Coppe, che risale al 1961. Sono sessantatré anni che a Firenze non si vive un trionfo europeo, è il momento per la formazione toscana di riparare a questa maledizione. Inoltre con la vittoria della Fiorentina in Conference, potrebbe arrivare un’altra buona notizia per il campionato italiano. Infatti la squadra di Commisso sarebbe qualificata alla prossima Europa League e così in Conference andrebbe il Torino; così l’Italia sarebbe rappresentata da ben nove squadre nella campagna europea della prossima stagione. Italiano per questa finale avrà a disposizione tutti gli effettivi, la difesa sarà quella titolare; a centrocampo Arthur e Bonaventura sono i favoriti su tutti gli altri; in attacco Nico Gonzalez, Beltran e Kouamè agiranno alle spalle di Belotti.

    Anche l’Olympiakos non vince un trofeo internazionale da esattamente sessantatré anni, nel 1961 infatti arrivò l’unica vittoria extra-nazionale dei greci con la Coppa dei Balcani. Il percorso in Conference della società del Pireo è stato veramente emozionante. Infatti, a differenza della Viola, i greci sono retrocessi dall’Europa League in Conference ed in più sono tre le sconfitte nella fase ad eliminazione diretta. A dare un carattere euforico a questa cavalcata alla finale è stato sicuramente il doppio confronto in semifinale contro l’Aston Villa di Unai Emery. Infatti l’Olympiakos ha vinto in Inghilterra per 4-2 ed in casa per 2-0, non c’è stata quasi mai storia in un match invece che poteva apparire complicato alla vigilia. In più i biancorossi hanno in rosa quello che è il capocannoniere del torneo, El Kaabi, grande protagonista della semifinale. Anche Mendilibar, per questa sfida, avrà a disposizione tutti i componenti della rosa.

    Insomma è finito il tempo dei sogni, delle parole e delle speranze, ora è arrivato il momento tanto atteso, in cui sarà il campo verde ad emettere il verdetto finale. Nell’ambientazione epica, alle pendici del Partenone, che è stato protagonista nella storia dell’umanità di grandi guerre e racconti epici, sarà il turno di Nico Gonzalez e Jovetic armarsi di lancia e scudo, per portare a casa un trofeo europeo alla propria gente ed entrare nella storia del proprio club.

     

  • Il West Ham è ad un passo da un colpo dal Brasile, in arrivo Fabricio Bruno

    Secondo il noto esperto di calciomercato Fabrizio Romano, il West Ham ha chiuso per un colpo in difesa direttamente dal Brasile. Infatti gli Hammers sono molto vicini a Fabrìcio Bruno, centrale difensivo di proprietà del Flamengo. Il classe ’96 è un difensore roccioso e dalla struttura fisica imponente, che andrà ad aggiungersi alla rosa a disposizione di Lopetegui. L’offerta del club inglese, pari a 12 milioni di base fissa più 1,5 milioni di bonus, è stata accettata dal Flamengo. Così Fabricio Bruno è pronto a firmare con il West Ham ed ad iniziare la sua prima avventura europea.

     

  • Conceição lascia il Porto, su di lui piomba il Marsiglia

    Dopo sette stagioni sulla panchina del Porto, Sergio Conceição abbandona il club. Infatti nei mesi scorsi si sono create delle incomprensioni con il nuovo presidente dei Dragoni Villas Boas, che ha fatto sapere di voler cambiare guida tecnica. Conceição chiude la sua esperienza da tecnico del Porto con tre campionati portoghesi vinti, tre supercoppe di Portogallo, quattro coppe di Portogallo ed una coppa di Lega Portoghese. L’ex calciatore di Lazio, Parma ed Inter tra le altre è pronto ora ad iniziare una nuova esperienza. In queste ore sembra che il Marsiglia sia la squadra più interessata al tecnico portoghese, che accetterebbe di buon grado le avances dello storico club francese. Nelle scorse settimane Conceição era entrato nel casting anche del Milan come possibile allenatore.

  • Affare fatto: Flick sarà il prossimo allenatore del Barcellona

    Hans Flick sarà il nuovo allenatore del Barcellona per la prossima stagione. Il tecnico tedesco torna ad allenare dopo l’incredibile esperienza al Bayern Monaco, coronata con la conquista del triplete, e invece la sfortunata campagna Mondiale con la Germania. Per Flick è pronto un contratto fino al 2026 con il club catalano e già nei prossimi giorni ci potrà essere la firma e l’ufficialità. Con l’addio programmato di Xavi, il presidente Laporta non ha perso tempo e la scelta è ricaduta sull’ex Bayern. Ora Flick avrà il compito di valorizzare la rosa, con i tanti giovani talenti a sua disposizione, e di riportare il Barcellona ad una propria identità tattica ed a grandi traguardi da raggiungere.

  • Davide Nicola l’ha rifatto! Vittoria salvezza dell’Empoli contro la Roma nel recupero

    Davide Nicola l’ha rifatto, ha salvato il suo Empoli all’ultimo minuto nell’ultima giornata di Serie A nel match contro la Roma. Infatti il club azzurro ha vinto 2-1 l’incontro casalingo contro i ragazzi di De Rossi, ormai già sicuri del sesto posto.

    I padroni di casa passano presto in vantaggio, dopo appena tredici minuti con la rete di Cancellieri. Nei minuti di recupero però arriva il pareggio della Roma, cross nel mezzo di Angelino ed Aouar segna e mette nei guai gli avversari. Infatti con il contemporaneo pareggio tra Frosinone ed Udinese, i toscani erano terzultimi. Nel secondo tempo l’Empoli fa di tutto per passare in vantaggio, ma viene fermato dai legni e da Svilar. Nel terzo minuto di recupero però Cancellieri mette in mezzo il pallone, sul quale arriva Niang che regala il gol della vittoria salvezza. È festa grande al Castellani, tifosi in campo a fine match e Davide Nicola raggiunge un’altra salvezza clamorosa.

  • Lo United vince la FA Cup nel derby di Manchester contro il City

    Il Manchester United vince la FA Cup nella finale di Wembley contro i rivali cittadini del City. I Red Devils battono 2-1 i campioni d’Inghilterra ed alzano per la tredicesima volta al cielo la prestigiosa coppa nazionale.

    La partita dall’inizio alla fine la fanno i ragazzi di Guardiola, mentre lo United aspetta basso nella propria metà campo o addirittura nella propria area di rigore. Il punteggio si sblocca alla mezz’ora, quando Dalot lancia nello spazio Garnacho. Sul pallone arriva prima Gvardiol, che non vede Ortega uscire e con un colpo di testa in alleggerimento, supera il portiere e serve involontariamente il talento argentino, che a porta vuota non sbaglia. Dopo appena dieci minuti i ragazzi di ten Hag ripartono ancora. Rashford cambia gioco sempre verso Garnacho, che punta Gvardiol e crossa nel mezzo. Sul pallone arriva Bruno Fernandes che anziché tirare si inventa un assist geniale per Mainoo, che deve solo mandare il pallone verso la porta per il raddoppio dei diavoli rossi.

     

    Nel secondo tempo il City cerca di rimettere in piedi il match, ma ritorna in partita troppo tardi. Infatti all’86esimo Doku parte dalla sinistra, si accentra e tira di destro sul primo palo. Onana ci arriva ma si fa passare il pallone tra i guantoni e regala il gol della speranza. Dopo sette minuti di recupero però non c’è più tempo per recuperare ed il Manchester United alza la coppa nello storico derby di Manchester.

  • Il saluto di Steven Zhang all’Inter

    Con una lettera pubblicata sul suo profilo Instagram, l’ex presidente dell’Inter Steven Zhang saluta così tutto il popolo nerazzurro:

    “Cari interisti, gli addii non sono mai facili, soprattutto quando devi salutare qualcuno che ami. Nella vita, tutto ha un inizio e una fine. Ho sempre saputo che un giorno avrei dovuto dirvi addio. La semplice verità è che non ero pronto e probabilmente non lo sarei mai stato.

    Otto anni fa, quando da ragazzo di 24 anni sono entrato per la prima volta a San Siro per assistere a una partita di calcio, non avevo assolutamente idea di cosa mi aspettasse. Le incredibili emozioni provate quel giorno hanno poi guidato le mie decisioni in tutti questi anni. Questo mondo nerazzurro, unico nel suo genere, mi ha accettato immediatamente, riempiendomi di passione, gioia e tanto amore. Da allora sono cresciuto molto a livello personale, e porterò tutto questo per sempre nel mio cuore.

    All’inizio della mia presidenza ho promesso di riportare l’Inter ai vertici, dove era sempre stata. In questi otto anni abbiamo conquistato sette trofei, due finali europee e abbiamo vinto due volte il campionato di Serie A. La leggendaria Seconda Stella è una testimonianza del nostro successo. Dopo importanti investimenti e innumerevoli ore di lavoro, l’Inter si è trasformata in un club moderno, innovativo e vincente, al livello più alto del calcio europeo.

    Negli ultimi tre giorni ho ricevuto tantissimi messaggi, chiamate e post da parte di tutti voi. Devo ammettere che questo mi ha fatto sentire amato, ma ha anche reso questo addio ancora più difficile. Grazie all’Inter, ho trovato persone che oggi sono come una famiglia per me, di cui farò tesoro per il resto della mia vita.

    Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti i miei dirigenti, Ale e Beppe, Javier, Piero, Dario, Luca, Matteo, Angelo, Andrea, Lionel, Mark… che mi hanno sopportato, sostenuto, protetto e che mi hanno insegnato a fare il presidente. Voglio anche ringraziare tutto il nostro staff, che da Viale della Liberazione, Appiano, Interello e San Siro ha lavorato diligentemente per far crescere il Club e realizzare gli incredibili successi della nostra amata Inter.

    Un ringraziamento speciale va ai nostri ex giocatori e agli attuali Campioni a due stelle. Molti di voi mi hanno trattato come un amico, includendomi nel vostro gruppo come se fossi uno di voi, il legame che avevamo andava ben oltre quello tra presidente e giocatori. La mia più profonda gratitudine va anche a tutti i nostri allenatori, in particolare a Simone Inzaghi, un uomo con valori veri e forti nel cuore, che ho avuto la fortuna di avere durante la mia presidenza.

    Infine, l’Inter non sarebbe l’Inter senza i nostri fantastici tifosi. Grazie a tutti voi per i vostri bellissimi messaggi. Significa davvero molto per me in questi momenti di grande emozione. Non vedo l’ora di unirmi a voi sugli spalti di San Siro e cantare per la nostra Inter, magari dalla Curva Nord.

    A coloro che porteranno avanti questa Società, vi prego di amare la nostra Inter, di proteggere la sua gente e, soprattutto, di rispettare il suo valore fondamentale. È un grande onore e una grande responsabilità assumere la guida dell’Inter. Con amore e cura, l’Inter vi ripagherà con enormi risultati, emozioni e gioia. Per me è stato il più grande onore della mia vita.

    Forza Inter Sempre. Amala!

    Sempre uno di Voi, Steven”.

  • Juventus, c’è l’accordo definitivo per Michele Di Gregorio

    Juventus, c’è l’accordo definitivo per Michele Di Gregorio

    C’è l’accordo definitivo per il trasferimento del portiere, classe 1997 Michele Di Gregorio dal Monza alla Juventus. La società bianconera verserà nelle casse del club brianzolo 20 milioni di euro complessivi, ovvero 18 milioni di parte fissa più 2 di bonus. Tra le parti c’è già l’accordo verbale sulla base di un contratto fino al 30 giugno 2029 a 2 milioni di euro a stagione, l’Inter dispone del 10% sulla vendita.