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  • Serie A, le formazioni ufficiali di Lazio – Como

    Serie A, le formazioni ufficiali di Lazio – Como

    Ecco di seguito vediamo le formazioni ufficiali di Lazio – Como anticipo del campionato di Serie A.

    Lazio (4-3-3) – Provedel; Lazzari, Gigot, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Isaksen, Dia, Tchaouna. All. Baroni

    Como (4-2-3-1) Butez; Van Der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Engelhardt, Da Cunha; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone. All. Fabregas

  • Ufficiale: Pietro Beruatto è un nuovo giocatore della Sampdoria

    Ufficiale: Pietro Beruatto è un nuovo giocatore della Sampdoria

    L’ufficialità adesso è arrivata, Pietro Beruatto difensore classe 1998 è un nuovo acquisto della Sampdoria.

    Ecco la nota del club blucerchiato.

    «L’U.C. Sampdoria comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con diritto di opzione dal Pisa Sporting Club i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Pietro Beruatto (nato a Trieste, il 21 dicembre 1998). Il difensore si è legato al club blucerchiato fino al 30 giugno 2028».

  • Lecce, Giampaolo: “Partita delicata”

    Lecce, Giampaolo: “Partita delicata”

    Giampaolo, allenatore del Lecce, parla alla vigilia della sfida salvezza contro l’Empoli:

    “La rinuncia a Gallo non ci voleva. Ci troviamo tutte le settimane a fare adattamenti e spostare giocatori: è antipatico ma non possiamo piangerci addosso. Bisogna andare avanti ed essere competitivi. Il sostituto naturale di Gallo è Dorgu. Facendo altro cambieremmo troppo. Meno gente sposto e meglio è. Quella di domani è una gara come tutte, difficile. I miei calciatori devono stare dentro la partita. Mi aspetto qualcosa in più in termini di personalità, capacità di lettura della partita… aspetti che nei 95 minuti spostano la bilancia. Da qui a 20 giorni abbiamo tre partite: un bel tour de force”.

    Come vede Bonifazi?

    “A lui ho detto che per essere pronto deve fare un percorso. Bonifazi sta facendo un percorso. A che punto è? Non lo sappiamo, nel senso che si allena con continuità da 20 giorni. Sta bene ed è integro. Gli ho fatto fare 10 minuti a Como perchè quello fa parte del percorso. Dovesse esserci bisogno gioca, l’alternativa sarebbe fare adattamenti. Quando ha giocato Pierret difensore è perché Bonifazi non c’era. Dovessimo aver bisogno lui c’è perchè è integro. Lo considero utile per la nostra causa”.

    Quanto è difficile crescere nonostante gli infortuni?

    “Alle volte dovremmo riempire meglio l’area, però devo dire che alcune volte lo abbiamo fatto contro il Genoa. Forse abbiamo sbagliato scelta o smarcamento. Bisogna lavorare. Per riempire l’area devi giocare, avvicinarti alla porta avversaria con più giocatori possibili… è una prerogativa”.

  • Genoa, Vieira: “La squadra sta bene”

    Genoa, Vieira: “La squadra sta bene”

    Il Genoa domenica affronterà il Parma e del Grifone Patrick Vieira interviene in conferenza stampa per presentare la partita.

    Come sta la squadra?

    “La squadra sta bene, siamo in un periodo positivo. La squadra è pronta ad affrontare il Parma. Messias ha iniziato a fare qualche allenamento con la squadra come Matturro”.

    Col Lecce arrivato il quarto clean sheet: quanto sei soddisfatto della fase difensiva?

    “A me piace il gioco collettivo anche dal punto di vista offensivo, dove comunque possiamo fare meglio. Ma credo che le ultime partite siano state interessanti dal punto di vista della solidità. Vedo i ragazzi che lavorano bene per la squadra. A Lecce mi è piaciuto il carattere e la personalità della squadra e questi sono elementi per restare in A”.

    TMW – Che avversario ti aspetti domani?

    “Il Parma è una squadra con tantissima gamba e veloce in contropiede. Dobbiamo stare attenti dal punto di vista delle ripartenze”.

    Il Genoa non ha ancora vinto in casa. Domani ci saranno di nuovo 33mila persone, sarà una gara importante o decisiva?

    “E’ una partita importante. Ci sono ancora tante gare da giocare ma non è più importante delle prossime. E’ vero che vogliamo vincere in casa perché è importante dare questa soddisfazione ai tifosi. Abbiamo voglia di vincere e dobbiamo giocare questa partita organizzati. Non sarà facile però abbiamo la qialoità e dobbiamo lavorare come fatto questa settimana e abbiamo l’opportunità di vincere. E’ importante, abbiamo voglia di vincere e faremo di tutto per vincere. Abbiamo lavorato bene questa settimana e vediamo”.

    Quanto è difficile lavorare con solo tre attaccanti di ruolo?

    “Non è facile però quando vedo come ha lavorato Vitinha a Lecce mi dà soddisfazione perché il valore di sacrificio, dare il massimo sul campo per la squadra sono le cose che per me sono importantissime e fanno parte del valore della società. Abbiamo attaccanti che devono continuare a lavorare e l’opportunità per ognuno arriverà. L’importante è fare bene di squadra per vincere”.

    Il ruolo di Ekhator?

    “Jeff è un giocatore giovane ma con tantissima qualità. Può giocare a sinistra, destra ma anche come numero nove. E’ stato infortunato e ha bisogno di tempo per crescere. La qualità di un attaccante si vede quando giochiamo bene di squadra e creiamo più opportunità”.

    Messias sarà convocato?

    “Prenderemo la decisione domani”.

    Quanti minuti ha Balotelli?

    “Ritorniamo sempre sulle individualità. La cosa che mi piace è questo gioco di squadra. E’ importantissimo capire i valori importanti per la società: quella voglia di avere una mentalità di squadra, giocare per i compagni sono dettagli importantissimi. Per questo mi piace parlare più di squadra che di individualità. Preferisco parlare più di ‘noi’ che di ‘io’. Per restare in A dobbiamo avere questa mentalità di squadra”.

    Tanti giocatori schierati come terzino destro: le scelte le fai in base all’avversario?

    “Col mio staff guardiamo tutto. Guardiamo come vogliamo giocare la partita e vediamo la qualità dell’avversario. Abbiamo tutti gli elementi per preparare le nostre scelte”.

    Gennaio mese di mercato. Partirà Vogliacco, hai fatto qualche richiesta?

    “Da qui a fine mercato può succedere di tutto. Dobbiamo resettare e lavorare bene avendo sempre bene in testa che tutte le scelte sono per la socoeyà. Ci sono giocatori che hanno chiesto di andare via per avere un minutaggio che non posso garantire. Sulle richieste abbuiamo discussioni con il direttore ma sappiamo che questo sarà un mercato difficile. Se arriva un giocatore è perché può aiutare la squadra a migliorare”.

    Domenica sarà la prima a Marassi di Sucu.

    “E’ importante averlo vicino a noi. E’ sempre stato in contatto con le persone in società. Domenica verrà allo stadio e sicuramente ci sarà modo di parlare”.

    Preferisci lavorare con un gruppo più ristretto o avere più alternative.

    “La cosa importante è avere un gruppo dove possono giocare tutti. Creare competizione dove i giocatori pensano di avere spazio per giocare. Preferisco avere 23-24 giocatori e lavorare con questo gruppo. Dopo vediamo”.

  • Cagliari, Nicola: “Milan un test importante per noi”

    Cagliari, Nicola: “Milan un test importante per noi”

    Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, parla in conferenza stampa della gara di domani sera contro il Milan.

    Contro il Milan esame importante?

    “Dobbiamo abbiamo un esame importante. Più che mai l’ardore dovrà guidarci, ogni avversario che incontreremo dovranno infonderci la necessità di fare prestazione e risultato. Mina? Vediamo se riusciremo a recuperarlo”.

    Bilancio della prima parte della stagione?

    “Abbiamo fatto leggermente meglio rispetto alla stagione passata. Abbiamo iniziato a confrontarci con la società per il mercato. Sono convinto che il 95% del gruppo è questo e sono fiero di loro, Lasciamo lavorare la società e vedremo”.

    LE gare in Supercoppa del Milan ti hanno suggerito qualcosa?

    “IL Milan è una grandissima squadra, ha una rosa molto ricca. Lotta per obiettivi importanti. Ho visto una squadra aggressiva, specie nel secondo tempo, che sa verticalizzare. Dovremo essere molto abili, cercando di rimanere agganciati alla possibilità che possono farci del male. Dobbiamo credere nella proposta di gioco. Caprile? Lo conosco. E’ abile sia tra i pali, sia con i piedi. L’idea è quella che possa partire titolare da subito Riconosco che Scuffet ha meritato l’ingaggio da parte di una grande squadra”.

    Cambierebbe le cose un’eventuale assenza di Mina?

    “No. Dipenderà dall’avversario, da come ci attaccherà. Qualora non dovrebbe esserci giocherà uno tra Wieteska e Palomino. Si allenano bene e meritano chance”.

    Si aspetta un Milan stanco?

    “No, è una squadra forte abituata a giocare ogni tre giorni. Ma ciò che mi interessa è la nostra voglia di ottenere la prestazione ed il risultato”.

    Prati è indispensabile, o potrebbe rinunciarci?

    “L’identità della squadra è stata trovata con 18 giocatori. Anche Marin e Deiola hanno giocato tanto. Nell’ultimo periodo hanno giocato Makoumbou e Adopo, anche per l’intento della società di valorizzare dei giovani. Tutti hanno dato il proprio contributo. Prati mi piace tanto, e lo sa. Ho 5 elementi e ne devo scegliere due. E’ difficile dare lo stesso minutaggio a tutti. Dovremo valutare la soluzione migliore”.

    Cosa può dare ancora Obert?

    “Ha già dimostrato un grande valore. E’ un nazionale ed è un grande giocatore. L’idea iniziale della società è stata quella di mantenere un gruppo e valorizzare giovani come lui, Zortea, Luvumbo”.

    Rispetto all’inizio della gestione si reputa soddisfatto dell’operato?

    “Le cose cambiano quando le cose non collimano con quanto progettato all’inizio. Ma non è così. Siamo in linea con gli obiettivi. Sappiamo che a destra non abbiamo tante alternative, Zappa non basta. Idem nella zona di Luvumbo. Stiamo puntando a far crescere Felici, mentre davanti Piccoli sta dimostrando qualità. Mi fido sempre di Pavoletti e Lapadula. Ci sarà da capire chi ha esigenze diverse per il proseguo della sua carriera. Questo è un gruppo che funziona bene proprio perchè il rispetto reciproco. Il direttore sportivo farà delle valutazioni. A centrocampo siamo coperti, è chiaro che qualcuno potrebbe avere esigenze diverse”.

  • Juventus, Thiago Motta: “Partita complicata”

    Juventus, Thiago Motta: “Partita complicata”

    Thiago Motta presenta Torino-Juventus, gara valida per la 26a giornata di Serie A, in programma domani alle 18. Ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore bianconero.

    Che gara si aspetta domani?

    “Come sempre sarà una partita complicata. Sarà una partita speciale per noi, per i tifosi e per club. Noi non vediamo l’ora di andare in campo ed è una partita che vogliamo vincere. Poi capisco tutti i punti di vista e in queste 26 partite abbiamo perso solo 2 volte con una squadra molto giovane. Però abbiamo fatto delle buone partite con qualche pareggio di troppo e qualche infortunio, ma non è un alibi. Voglio ringraziare ancora una volta questi ragazzi. Vogliamo recuperare qualche punto in campionato e continuare il nostro percorso in Coppa e in Champions”.

    Chi sarà il capitano?

    “Non avendo Locatelli domani in partita, perciò lo vedrete domani”.

    Come si spiega questa mancanza di continuità di risultati?

    “È una nostra esigenza quella di dare continuità nella vittorie. Il nostro impegno quotidiano per arrivare a questi risultati”.

    Su Douglas Luiz?

    “Centrocampista. Lui è un giocatore di alto livello e può giocare nelle tre posizione, perchè è un giocatore di livello e sa fare sia gol che l’ultimo passaggio. Può fare meglio nella fase difensiva. Può giocare in tutte le tre posizioni che utilizziamo”.

    Sui leader di questa squadra?

    “L’allenatore incide, però essere leader in uno spogliatoio la riconoscenza non è dell’allenatore, ma tra di loro. Oggi abbiamo tanti leader e spazio per far emergere altri leader. La riconoscenza è dei compagni, è quello che conta. L’allenatore lo osserva e lo vede e provo ad aiutare e dimostrare qual è il cammino giusto per arrivare a essere leader, soprattutto l’esempio. C’è sempre spazio per emergere nuovi leader che sono in crescita”.

    Come mai avete perso solidità difensiva?

    “Concediamo gol perchè facciamo degli errori, ma anche merito degli avversari. Noi dobbiamo commettere meno errori, creare di più e concludere meglio per provare a vincere”.

    Sul carattere della squadra?

    “Abbiamo fatto anche altre partite con grande carattere. L’atteggiamenti e il carattere è sempre stato buono. Con il Milan, nei momenti di svantaggio abbaiamo avuto difficoltà a reagire, ma altre volte lo abbiamo fatto. Il carattere in questa squadra esiste e può anche migliorare”.

    Ti aspettavi le polemica sulla tua frase sull’ossessione di vincere? Sugli infortuni di Bremer e Zapata?

    “Non ci saranno e sono due giocatori importanti per entrambe le squadre. La nostra esigenza è quella di vincere e lo sappiamo bene. Io ho detto che ho scelto questa professione per vincere e qui non ci sono polemiche. Per arrivare alla vittoria, oggi, c’è tanto lavoro da fare ed è quello che vogliamo tutti”.

    Su Danilo?

    “Ho già risposto su Danilo e sono stato molto chiaro”.

    Sul mercato?

    “La nostra esigenza è domani. Vogliamo fare una grandissima prestazione, perchè una partita sentita da noi e i nostri tifosi. È una partita che vogliamo vincere”.

    Gennaio sarà un mese cruciale?

    “Parlo tutti i giorni con la squadra, parlo del momento, di come stiamo noi, cosa troveremo in partita, quali possono essere gli scenari che dovremo affrontare. Tutti i momenti sono importanti, dalla prima all’ultima partita. La prossima è quella più importante e su quella mettiamo tutta l’energia e la concentrazione. Abbiamo avuto quasi una settimana piena di lavoro, un po’ più di tempo per allenarci e parlare, siamo pronti a fare la nostra partita per arrivare alla vittoria”.

    Sugli infortunati? Che Torino si aspetta?

    “Ci aspettiamo il miglior Toro. Non ci saranno Bremer, Vlahovic, Conceicao, Milik, Cabal e Locatelli”.

    Come affrontate le pressioni di domani?

    “Vedo un tifoso del Torino che sta cercando di destabilizzare l’ambiente. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi situazione, però sei un grande tifoso del Torino l’ho visto adesso”.

  • Empoli, D’Aversa: “Domani è una partita chiave”

    Empoli, D’Aversa: “Domani è una partita chiave”

    Alla vigilia della sfida di campionato contro il Lecce, un vero scontro per la salvezza, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa.

    Che tipo di squadra affronterete?

    “Il nostro pensiero deve essere tutto riversato sulla partita di domani. Da quando hanno cambiato allenatore hanno aggiunto qualcosa, sicuramente non affrontiamo la stessa squadra del girone d’andata anche se la sfida non è tanto lontana. Si tratta di una partita delicata, ma dobbiamo avere la volontà e la determinazione di cercare di riportare un risultato favorevole. Tutte le energie devono essere su domani”

    C’è qualche novità su Fazzini?

    “Purtroppo ci sono dinamiche di calciomercato, anche se sinceramente non capisco tutto quello che è accaduto. Il ragazzo però si è allenato con noi ed è tra i convocati. Parliamo di un giocatore importante che non ho potuto avere con noi a Venezia, dobbiamo quindi valutarne il minutaggio sperando che non abbia un contraccolpo psicologico. Ma ci ho parlato e lo vedo abbastanza tranquillo”

     

    Cosa serve per tornare alla vittoria?

    “Anche nelle sconfitte i ragazzi la prestazione l’hanno sempre fornita. Io credo che dobbiamo aver ben chiara la nostra situazione. Siamo andati a Venezia con diciannove giocatori, di cui tre Primavera, e bisogna considerare che siamo in emergenza da tempo a causa degli infortuni. Secondo me le prestazioni ci sono sempre state, ad oggi i ragazzi stanno dando il massimo e noi dobbiamo lavorare per far sì che si migliori questo aspetto. I ragazzi stanno facendo un lavoro straordinario fin dal primo giorno di ritiro e mi auguro che avremo gli stessi numeri del girone di andata”

    Può essere la partita di Anjorin? Vi ha dato qualche insegnamento la gara di andata?

    “Su Anjorin dobbiamo fare delle valutazioni, oltre a lui anche Marianucci. Nella partita di andata abbiamo avuto la possibilità di chiudere il match, per settanta minuti non c’era stata partita, poi ci siamo dovuti accontentare del pareggio. Alla fine abbiamo concesso un gol e ci siamo abbassati. Io però non cerco alibi. La partita di domani è difficile, anche nell’ultima gara abbiamo recriminato sul risultato”

    Mettete spesso in difficoltà i vostri avversari.

    “Il Venezia in casa aveva messo in difficoltà squadre importanti, gli abbiamo messi in difficoltà. Questo dimostra il buono che stanno facendo i ragazzi. Loro sono i primi a non essere contenti del risultato quando non rispecchia ciò che hanno fatto. Questo aspetto lo dobbiamo considerare, cambiando la delusione in energia positiva. Dovremo forse riuscire a vincere delle partite più sporche, cosa che fino a questo momento non è successo”

    Cosa vorrebbe rivedere contro il Lecce di ciò visto a Venezia?

    “La personalità di giocare a calcio, la determinazione perché abbiamo fatto una partita strepitosa sotto l’aspetto dei duelli e delle palle conquistate. Siamo andati sotto ma abbiamo recuperato. Meritavamo un risultato diverso, bisogna dare merito a Stankovic che ha fatto interventi importanti. Abbiamo finito la partita nella loro metà campo e questo per me è fondamentale. Quando ci sono errori ci si può lavorare, sulla mancanza di atteggiamento no ma i ragazzi mi hanno dimostrato di essere concentrati sull’obiettivo”

    Incombe il mercato. Serve un attaccante? Come valuta l’exploit di Esposito?

    “Esposito ha dimostrato di avere qualità tecniche importanti, deve lavorare sulla continuità. La sta trovando grazie al loro che sta facendo dal primo giorno. Questo non deve renderlo appagato, ha ancora margini di miglioramento. Ha fatto più gol di tutti, ma quando c’è l’esaltazione di un singolo dietro c’è una squadra intera. Mi viene in mente Ismajli, che ha giocato con una frattura, Viti che rientrava da un infortunio. Va sottolineato tutto il lavoro dei suoi compagni. Il mercato? Non mi piace parlarne, la società sa quello di cui c’è bisogno. Un allenatore di solito vuole due giocatori per ruolo per il lavoro quotidiano. Così il singolo può migliorare la prestazione e io posso avere più scelta. A me piace allenare quello che la società mi mette a disposizione”.

  • Udinese, Runjaic: “La squadra sta bene”

    Udinese, Runjaic: “La squadra sta bene”

    L’ Udinese giocherà domani alle ore 15.00 l’Atalanta al Bluenergy Stadium. In conferenza stampa parla mister Kosta Runjaic dei friulani.

    Questa settimana parte il girone di ritorno. Solet ha giocato bene a Verona e adesso è arrivato anche un nuovo portiere come Selvik:

    “La squadra sta bene, abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, con anche bel tempo, abbiamo il sole oggi, è previsto anche domani e vogliamo vedere delle facce sorridenti allo stadio. Sappiamo che avversario affrontiamo, una delle squadre più forti della A, l’Atalanta è ormai conosciuta a livello europeo, ha vinto l’Europa League anche grazie al suo gioco. Dovremo essere bravi nei duelli, servirà l’intensità della MMA, ma dovremo mettere anche qualità nel possesso palla. La maggior parte dei ragazzi è ormai a disposizione. Non ci sarà Lucca, Solet potrà giocare. Sono contento di iniziare il girone di ritorno contro una squadra che ci impegnerà tantissimo, l’Atalanta è squadra che porta qualità in ogni gara, all’andata hanno vinto grazie alla qualità ma anche grazie a un pizzico di fortuna. Con l’arrivo di Selvik ora siamo a posto anche nel reparto portieri. Sappiamo che Okoye è alle prese con la riabilitazione e non sappiamo con certezza quanto ci vorrà, potrebbero magari esserci ricadute, quindi volevamo essere tranquilli e sicuri con un profilo pronto, auspicando ovviamente che non succeda nulla di nuovo ad Okoye. Stiamo riflettendo poi su Piana, che potrebbe fare esperienza in prestito, stiamo valutando”.

    Lucca sta prendendo qualche giallo con troppa ingenuità?

    “Ne abbiamo parlato per quanto riguarda sia i cartellini gialli che i rossi. Bisogna sempre chiedersi il giocatore che tipo di cartellino ha subito, nel corso di queste giornate è stato preso qualche cartellino inutile, che non ha fatto bene alla squadra. L’ultima ammonizione per Lucca è stata una decisione dell’arbitro e ci sono diversi punti di vista. Lorenzo deve essere consapevole che per il suo stile di gioco ci mette molta fisicità e questo può portare a dei falli, i difensori in Italia sono ben strutturati, predisposti al duello. Ci sono giocatori come Lucca che devono mettere in campo fisicità e forza, caratteristiche che vanno messe in campo ma con consapevolezza, stiamo lavorando sotto questo aspetto parlando con i giocatori, nei duelli la posizione del corpo è fondamentale. E’ un processo, i giocatori devono acquisire esperienza. Potremmo inserire delle multe per esempio, ci sono tante cose che si possono fare, sono d’accordo che Lucca è sulla buona strada per diventare un buon attaccante, però bisogna ricordare che è alla seconda stagione di A, ogni sfida gli darà più sicurezza”

    Quale prestazione l’ha convinta di più nel girone d’andata? Quella di Bergamo?

    “E’ stata una delle nostre migliori partite, anche se i due gol subiti erano evitabili, è stata una partita molto intensa,abbiamo giocato in maniera coraggiosa senza però raccogliere punti. In generale in complesso possiamo prenderla come la nostra miglior partita, ma con Empoli e Parma nella ripresa abbiamo fatto molto bene. Ci sono state diverse buone prestazioni. Vi sono però sempre da considerare dettagli e sfumature, alla fine conta il risultato, vogliamo giocare bene, con passione ed energia, ma restando intelligenti per ottenere un risultato positivo per noi”.

     

    Davis?

    “Ha avuto una piccola ricaduta, non sarà a disposizione per altre due settimane”.

     

    Senza Lucca e Davis attacco leggero?

    “Non lo so ancora”.

     

    Atta e Payero potrebbero essere i protagonisti della gara grazie alla loro fisicità?

    “Forse”.

     

    Giannetti ci sarà?

    “Non è ancora a disposizione, speriamo che settimana prossima possa rientrare in gruppo”.

     

    Solet a Verona ha giocato una grande gara, anche Bijol e Kristensen sono parsi a un livello superiore con lui di fianco:

    “Credo di sì, ogni giocatore ha un impatto sugli altri, è naturale, i centrali si aiutano molto, devono comunicare. Oumar a Verona ha fornito una buona prestazione, è tranquillo con il pallone tra i piedi. Bisogna però ancora aspettare, vedere come squadra e fase difensiva quale prestazioni forniremo, il Verona è il passato, l’Atalanta è una squadra diverso. Sono contento che Solet all’esordio abbia giocato bene, in alcune situazioni avrebbe potuto fare meglio nei passaggi, che avrebbero portato a un’altra costruzione di gioco. Nella gara di domani dovremo essere attenti in fase di possesso palla, contro l’Atalanta sarà pericoloso perdere palla, ci metteranno sotto pressione. Non vedo l’ora di affrontare un avversario come loro. Noi possiamo trarre dei buoni insegnamenti”.

    Stiamo sentendo sempre più parole in italiano da lei, a quando la conferenza in italiano?

    “Potrei fare anche di più in questo senso. Parliamo molto in allenamento, stiamo anche 10 ore al giorno insieme, sto lavorando molto per imparare la lingua e mi sto preparando sempre più frasi per parlare in italiano. Mi sto sforzando, servirà ancora un po’ di tempo, quando si tratta di apprendimento ci sono delle fasi, i risultati magari non arrivano subito. So che è un obiettivo importante, voglio dare un contributo alla squadra e ho una grande voglia di imparare la lingua, che è molto bella. L’Italia è un gran bel paese, con persone molto gentili. E’ sempre bello alla mia età quando si effettua un cambiamento imparare qualcosa di nuovo, per me è un’occasione. Al di là del calcio voglio continuare a migliorare”.

    L’attacco leggero può essere un vantaggio, per i gialli il riferimento era più alle proteste:

    “Sono d’accordo, è un qualcosa che ho già sottolineato. Per la gara di domani nel girone d’andata avevamo Davis, aveva tenuto tantissimi palloni, ha lottato con i difensori dell’Atalanta, non avremo purtroppo nè lui nè Davis, dovremo adattarci. L’Atalanta non cambierà il suo modo di giocare, loro in ogni partita, indipendentemente dall’avversario, giocano secondo il loro stile. Per quanto ci riguarda dobbiamo resistere, siamo pronti, dobbiamo mettere sul campo tutto quel che abbiamo preparato.”

  • Milan, Conceicao: “Teniamo alta la concentrazione”

    Milan, Conceicao: “Teniamo alta la concentrazione”

    Conceiçao, allenatore del Milan, presenta in conferenza stampa la vigilia di Milan-Cagliari, valida per la 20esima giornata di Serie A.

    Quanto è importante tenere i piedi ben piantati a terra?

    “Sicuramente. Penso che non possa lavorare al Milan chi pensa che basti conquistare una Supercoppa; è vero, abbiamo goduto e meritato, ma siamo a 17 punti dalla testa della classifica. Un club che ha vinto 19 titoli e 7 Champions non può avere la pancia piena con la Supercoppa. E allora testa su domani: dobbiamo vincere e convincere. La Supercoppa è passata”.

    Avrà emozioni?

    “Chiedo scusa a chi deluderò, ma non ho emozioni. C’è l’adrenalina normale, di capire dove sono, in un club storico, ma la preparazione della partita porta troppo cose con sé. Ho troppe cose nella testa che non penso ad altro. Poi vabbe, non sono mica una pietra, ma la cosa più importante per me è preparare bene i ragazzi”.

    Perché la fascia a Maignan?

    “Tutti devono prendere responsabilità, io sono il massimo leader dello spogliatoio. Anche chi non ha la fascia a responsabilità. Non creerò polemiche con capitano non capitano…”.

    Molto bene Theo e Leao a Riyad…

    “Cambiando lo staff, già c’è qualcosa di diverso. Io so come sono le cose essendo stato calciatore. Ma poi devi dimostrare il tuo modo di lavorare a cui loro devono credere. Una bella cosa che ho trovato qua è l’accettazione di tutto quello su cui abbiamo lavorato, sui cambiamenti anche a livello organizzativo e questo mi lascia veramente contento. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo”.

    Ha parlato di mercato con la dirigenza?

    “Dico la verità: la dirigenza ha provato a parlare con me uno due volte su questi temi, ma in momenti secondo me sbagliati, perché ci sono le partite. Preferisco parlarne col timing giusto. So che ne dobbiamo parlare, ma non ora. La cosa più importante è domani”.

    Recupererà giocatori meno impiegati con Fonseca?

    “Partono tutti sullo stesso livello, poi vedrò giorno dopo giorno in allenamento. Nessuno è escluso, nessuno è un titolare assoluto. Loftus-Cheek ha un piccolo problema e domani non ci sarà: mi dispiace, perché stava crescendo a livello fisico”.

    Che modulo userà?

    “Quello che conta è avere un buon equilibrio per la squadra, sia con la palla che senza palla. Oggi col centrocampo a 3 la squadra può sembrare un po’ più sicura. Ma poi, quando avremo una conoscenza più grande, mi piace giocare anche con due punte. Si deve lavorare. Serve un po’ più di tempo. Poi durante la partita io cambio eh, sono qua per quello e mi pagano per quello”.

  • Torino, Vanoli: “Abbiamo lavorato bene”

    Torino, Vanoli: “Abbiamo lavorato bene”

    Il.Torino è atteso dal derby contro la Juventus, il tecnico dei granata Vanoli presenta la sfida di domani alle 18. Ecco le sue parole

    Come sta il Toro verso il derby?

    “Abbiamo fatto una buona settimana. Oggi avevamo il dubbio Coco, Ricci e Gineitis: Saul è rientrato ieri in gruppo, oggi in rifinitura Samuele e Gvdias ci proveranno. Ma speriamo ci siano”

    Cosa avete imparato dalla scorsa stracittadina?

    “Quanto è importante per la nostra gente: era il mio primo derby da allenatore del Toro, lo sento ancora di più. Ma non facemmo una prestazione da Toro, non basta per vincere il derby”

    Su cosa ha insistito?

    “Con partite così, si gestiscono i momenti e capire come si arriva ai vari derby. Con il Parma l’abbiamo interpretata bene, ci sono mancati solo i tre punti. Queste gare si giocano con la mentalità di vincere, lo voglio trasferire ai ragazzi”

    Senza Vlahovic e Conceicao cosa cambia?

    “Non mi interessa guardare loro. Il derby ha la sua valenza, è importante: troviamo una Juve forte, anche senza loro due hanno valori in panchina importanti. Dobbiamo prendere da lezione il derby d’andata, abbiamo la fortuna di giocare con il nostro pubblico e deve essere un’altra partita. Si vince non solo sul piano organizzativo, ma anche con cuore e passione”

    Può essere la sfida della svolta?

    “Assolutamente sì. E’ da un mese che vedo la squadra avvicinarsi al mio carattere e alla mia fame di fare qualcosa di importante. Sono gare che possono dare la svolta: non è importante solo il risultato, ma anche la prestazione”

    Cosa vi ha detto il presidente Cairo ieri? Ha ricordato i rinforzi promessi?

    “Quando si è vicini, ci si confronta: è la cosa che nel passato è mancata un po’. Per vivere i problemi, bisogna viverli vicina alla squadra. Ho chiuso il capitolo mercato in questa settimana perché il derby è troppo importante. Il presidente ha fatto un discorso importante alla squadra”

    La squadra è carica il giusto?

    “Trovare la chiave per il giusto equilibrio è importante: c’è una chiave collettiva e una individuale, è un aspetto importante e da considerare. Devi trasformare tutta l’energia e la voglia quando l’arbitro fischia”

    Partirà dal 3-5-2?

    “Ora mi chiedi la formazione…(ride, ndr). Ho dimostrato di non essere integralista: quando si parla di numeri, nel calcio moderno sono semplici numeri per i giornalisti. Poi nella gara, c’è l’interpretazione. Nelle partite ci sono più partite, vediamo domani”

    La squadra si è avvicinata alle sensazioni dei tifosi verso il derby?

    “Penso di sì, lo hanno dimostrato i tifosi a fine partita con il Parma che hanno chiamato i ragazzi sotto la curva per fare capire l’importanza del derby. Io per primo ho sempre cercato di unire e avvicinarmi nonostante ciò che sta succedendo. In questi sei mesi, la nostra bravura è stata quella di comandare una barca durante mesi in cui ne sono successi tante. La società deve capire l’importanza di questo mercato”

    Il problema del gol…

    “Non riuscire a segnare è diverso da non riuscire a creare. Penso a Coco e Karamoh, se vedi che non tirano a porta vuota i dati dicono che non hai tirato…Ma bisogna saper leggere i numeri. Soprattutto con il Parma abbiamo creato tanto, non siamo stati bravi a concludere ma il migliore in campo è stato il portiere. A Empoli abbiamo vinto con eurogol di Adams, ma se guardiamo le occasioni il portiere ha fatto grandi parate. E’ da un mese che creiamo, ora dobbiamo diventare concreti”

    Cosa l’ha ispirata per questo derby?

    “il silenzio. L’ho vissuto così. Arrivo da sacrificio e passione, ogni preparazione è diversa. Sono stato in silenzio, ho voluto sentire e guardare e lo farò fino alla fine”.