Tag: news

  • Fiorentina, Palladino: “Il Napoli è forte”

    Fiorentina, Palladino: “Il Napoli è forte”

    Alla vigilia della sfida contro il Napoli, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha parlato ed ecco le sue parole.

    “Indubbiamente è stato il modo migliore per iniziare il nuovo anno, davanti ai nostri tifosi e con il loro affetto. Ci sono sempre stati vicini fin dall’inizio della stagione e di questo li ringraziamo, vogliamo toglierci soddisfazioni insieme a loro. Ho visto anche la squadra molto felice di questa giornata e di stare tutti insieme in un giorno così particolare”.

    Cosa resta dal pareggio contro la Juventus?

    “Ci portiamo dietro una buona prestazione contro una grande squadra, oltre a consapevolezza e fiducia. Dobbiamo continuare così, a crescere e ad affrontare queste squadre con questa mentalità”.

    Dopo la Juventus arriva il Napoli.

    “Sono primi in classifica con la miglior difesa in campionato, allenata da un grandissimo allenatore con grandi calciatori e tanti acquisti: sono tra i candidati per lo Scudetto. Sappiamo la loro forza ma noi ci vogliamo confrontare contro queste grandi squadre. Non sarà facile ma davanti ai nostri tifosi vogliamo toglierci una bella soddisfazione”.

    Il rapporto con Conte?

    “Ho avuto il piacere di conoscerlo da calciatore, lui a fine carriera io agli inizi. Mi ha sempre colpito la sua mentalità, era il primo a entrare in palestra e l’ultimo a uscire. Questa mentalità l’ha trasportata da allenatore: è un vincente e dai vincenti c’è solo da imparare, lo stimo molto”.

    Come ha trovato Valentini?

    “Siamo contenti del suo arrivo perché la società l’aveva già acquistato qualche mese fa. Lo sto conoscendo ma nei primi allenamenti mi ha già fatto una buona impressione perché ha imparato l’italiano. Si sta integrando bene ma deve ritrovare la condizione fisica perché è stato tanto tempo fuori. Con la mentalità con cui è arrivato però ci darà grande mano”.

  • Venezia, Di Francesco: “Sfida salvezza”

    Venezia, Di Francesco: “Sfida salvezza”

    Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, parla in conferenza stampa per presentare il match di domani pomeriggio contro l’Empoli di D’Aversa.

    Ecco le sue parole.

    Che Empoli si aspetta?

    “Parto dai nostri: ieri Crnigoj ha avuto qualche problemino, mancheranno lui, Doumbia e Duncan sicuramente. Da valutare Zampano dopo una botta presa a Napoli. Sagrado recuperato. D’Aversa ha fatto un ottimo lavoro, pericolosissima la sua squadra fuori casa, in ripartenza sono bravissimi, stanno facendo un ottimo campionato mettendo in mostra molti giovani come ha sempre fatto questo club”.

    Contro il Napoli Pohjanpalo fuori. Perché? Che risposte ha avuto da questa scelta, è replicabile?

    “Il presente dice Empoli, riguardo al Napoli era per un motivo tattico, Pohjanpalo non è bravissimo in contropiede e viene esaltato soprattutto quando riusciamo ad arrivare di più in area avversaria. Poi sto vedendo in crescita Yeboah, si sta allenando con più continuità, quando era arrivato aveva saltato spesso allenamenti per le chiamate in Nazionale. Probabilmente domani giocherà Pohjanpalo”.

    Tatticamente che partita si aspetta?

    “Loro giocano un po’ come noi come caratteristiche dei giocatori. Da Fazzini ad Henderson e Cacace usano giocatori offensivi, interessanti. E’ una squadra che sta facendo bene con gli attaccanti anche se ha fatto meno punti ultimamente”.

    Ellertsson è in continua crescita. Lo rivedremo nel ruolo di Napoli? E Bjarkason?

    “Lo può fare, Ellertsson deve però migliorare dal punto di vista tattico quando gioca centralmente. E’ più sciolto quando gioca lateralmente, ma è duttile, dove lo metti sta. Vale anche per Bjarkason con caratteristiche differenti”.

    Con il Cagliari ha detto che valeva più di tre punti. Domani?

    “Tutte le partite sono importanti, ma è inevitabile che gli scontri diretti abbiano una grande importanza ai fini della classifica”.

    Chiesurin?

    “Potrebbe essere fra i convocati, è un ragazzo interessante, duttile come Bjarkason”.

    Che effetto le fa riaffrontare l’Empoli da dove è partito?

    “Ci siamo incrociati tante volte, sia affrontando battaglie insieme, che da avversario. Ho tanti ricordi, quando da ragazzo uno parte con la valigia piena di sogni. Ora penso al presente e ad affrontarli domani per batterli”.

    Ha visto ultimamente un Venezia più vicino a quello che vuole lei dal punto di vista caratteriale?

    “Serve continuità, dovremo riproporre domani le buone cose viste come quelle dette da te, del carattere, della voglia”.

    Un bilancio fino a qui? Al netto della sfortuna.

    “Abbiamo messo in campo quello che dovevamo, in alcune partite potevamo fare meglio, non mi piace parlare di sfortuna. Abbiamo commesso un po’ troppi errori individuali oltre che di squadra. vedo una squadra che sta crescendo dal punto di vista dell’identità. Cominciamo a diventare più squadra”.

    Un ricordo di Agroppi?

    “Lo conosco molto bene, me lo ricordo molto bene, un tipo diretto e senza peli sulla lingua”.

  • Roma, Ranieri: “La Lazio sta facendo bene”

    Roma, Ranieri: “La Lazio sta facendo bene”

    La Roma affronterà la Lazio all’Olimpico ecco le parole in conferenza stampa del tecnico giallorosso Claudio Ranieri.

    Cosa rappresenta per lei, grande romanista, il derby?

    “Rappresenta la stracittadina, tutto quello che può pensare un tifoso, che sia romanista o laziale, interista o milanista, doriano o genoano. E’ una partita che senti di più. In questo momento la classifica parla chiaro, loro stanno vivendo un momento eccezionale, hanno fatto un girone stratosferico, giocano con velocità e pochi tocchi e quindi è una squadra temibilissima. Ma il derby fa sempre storia a sé”.

    Un ricordo personale del derby di Ranieri da ragazzo?

    “Andavo in Curva Sud, all’epoca era ancora tre quarti romanista e un quarto laziale. Aspettavamo tutti Dante, il capo-tifoso, per cominciare i cori. C’erano gli sfottò, non c’erano tutte le cose che sono successe in seguito”.

    Cosa le ha fatto capire il mese di dicembre sulla panchina della Roma?

    “Ci ha fatto capire che siamo squadra, che siamo riusciti a ricompattarci. Abbiamo dei difetti e lavoriamo per eliminarli. Ancora non siamo al 100% sotto quest’aspetto, però abbiamo rimesso per lo meno la nave in navigazione. Io non ho mai promesso alle mie squadre niente di che, se non lavoro, sacrificio e voglia di dare il massimo in ogni frangente”.

    E’ agitato a pensare che si gioca solo per qualcosa di effimero che conta solo per i tifosi o la tranquillizza?

    “Se vale solo per i tifosi allora vale anche per me (ride, ndr). No, non mi tranquillizza, mi dà l’emozione di sempre. Il derby è il derby. Così come ci tengono loro, ci teniamo noi a far bene e vincere la gara. Certo, abbiamo vissuto tutti altri tipi di derby, ma il derby è il derby e si azzera tutto, non conta la classifica. Giocheremo con la stessa voglia di far bene. Non c’è agitazione, anche perché non è una buona motivazione. La motivazione è nella consapevolezza della forza dell’avversario, della tua forza e di cosa bisogna fare per vincere”.

    Per tanti potrebbe trattarsi del primo derby. Può essere un vantaggio?

    “Il vantaggio è mettere giocatori che stiano bene fisicamente, che facciano reparto, che facciano squadra. Debuttanti o non debuttanti non conta, l’importante è che stiano bene fisicamente e mentalmente, in connessione l’uno con l’altro”.

    Perché in questo momento non fa giocare Pellegrini?

    “E’ soltanto una considerazione psicologica. Tecnicamente lo considero uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sono pochi i centrocampisti che fanno gol e chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Ma lui soffre questo fatto dei tifosi e io devo tener presente se un calciatore se ne fa carico o gli scivolano via. Lorenzo si carica tutti i problemi e questo è il suo peccato. Dovrebbe giocare invece con naturalezza, com’era abituato a fare: solo così può ritornare il giocatore che è, libero da ogni peso. Lui si porta dietro dei macigni. Non è facile giocare in casa che se fa uno-due errori il beniamino del pubblico non succede niente, fa un mezzo errore lui e viene subito caricato di negatività e responsabilità. Il giorno che lo vedrò sereno e tutto… Avete visto che non ho avuto alcun problema a metterlo a San Siro e stava per fare gol. Ha la capacità di arrivare a far gol nel momento giusto”.

    La Lazio è forte sugli esterni.

    “La squadra di Baroni ha trovato il bandolo della matassa. Sono bravi sugli esterni, sono bravi centralmente, giocano in velocità, ripartono a mille all’ora. Io tengo in considerazione tutto. Sono convinto che anche Baroni starà tenendo in considerazione tutte le qualità e le difficoltà della Roma”.

    Analogie con il derby di novembre 2010, quando la Roma vinse 2-0 e lei nel pre-partita disse che la Lazio aveva tutta la pressione perché era prima?

    “No, perché nella gestione del gruppo i derby si caricano da soli, i tifosi te lo fanno già vivere in ogni manifestazione. Noi abbiamo aperto il ‘Tre Fontane’ per augurare buon anno, per incontrare i nostri tifosi e le nostre famiglie. Non dovevamo darci un di più perché in ogni partita ce lo danno. Loro sono lassù, in zona Champions League. E’ logico che hanno la consapevolezza di voler arrivare in Champions League, una volta toccata. Ma ogni derby è a sé stante, non conta la classifica né null’altro. Conta soltanto il fischio d’inizio, da lì ci saranno diverse partite nella partita”.

    Può essere un vantaggio per lei il fatto che Baroni sia al primo Derby della Capitale?

    “No, non credo che sia determinante. Lui mette il pilota automatico, la Lazio va col pilota automatico, bisogna riconoscerà. Sentirà la bellezza, il sapore del derby da allenatore. Ma tutto qua”.

    Pace fatta coi tifosi?

    “Credo che siamo tutti uniti. Proprietà, massaggiatori, magazzinieri, tutti. E anche i tifosi stanno facendo la loro parte. Ho una certa età, una volta si diceva ‘La Roma non si discute, si ama’. Io l’ho sempre amata e la amerò sempre nel bene e nel male. Da bambino, un presidente fece anche una colletta e quei tifosi divennero soci vitalizi. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, sarebbe ora di dargli qualche soddisfazione”.

  • Napoli, Conte: “Abbiamo degli assenti”

    Napoli, Conte: “Abbiamo degli assenti”

    Il tecnico del Napoli, Antonio Conte parla in conferenza stampa prima della sfida con la Fiorentina. Ecco le sue parole.

    Politano è tra i convocati?

    “Non c’è tra i convocati, è stata una settimana con qualche intoppo, non è l’unico perché non c’è neanche Kvaratskhelia. Ti ho detto una cosa in più. Gli imprevisti, piccoli o grandi che siano, fanno parte della stagione, di ogni squadra di calcio. Finora siamo stati più che bravi a sopperire, da Lobotka, con Gilmour, ora lo stiamo facendo con Buongiorno, con Kvara dopo il problema al ginocchio che non è ancora del tutto guarito, ma ha avuto un affaticamento muscolare. A questo giro c’è anche l’assenza di Politano, cercheremo di fare come in passato di sopperire col lavoro di squadra”.

    Spinazzola può essere una soluzione per sopperire all’assenza sia di Politano che di Kvara?

    “Lui nasce ala, lui è molto bravo nella fase offensiva, ai tempi della Juventus era un’ala, poi si è trasformato in un quinto offensivo, qualità tecniche importanti, può essere un’opzione in questo momento”.

    Che momento affronta il Napoli?

    “Come gli altri, a Firenze chiudiamo il girone d’andata, avremo affrontato tutte le squadre e poi inizierà il girone di ritorno. Manca una partita per arrivare a metà, sicuramente quanto fatto ci deve dare fiducia e autostima, siamo contenti di ciò che stiamo facendo, abbiamo lavorato tanto e quindi dobbiamo continuare così, poi ci saranno partite sulla carta più difficili e meno difficili. Domani è impegnativa, la Fiorentina sta facendo benissimo e siamo focalizzati sulla partita di domani”.

    Anche per la pressione sulle altre, giocare prima delle altre in Supercoppa è un fattore? Strappare in classifica può dare pressione?

    “Mettere pressione oggi… le abbiamo viste anche ieri, è molto molto difficile mettere pressione. Noi dobbiamo pensare a noi, a mettere punti in cascina che saranno importanti per dirci cosa faremo l’anno prossimo. Non penso che squadre come Inter e Atalanta possano soffrire questo, hanno una maturità tale… sono top club. Anche la stessa Atalanta ha raggiunto un livello importante dopo l’Europa League, dobbiamo pensare solo a noi stessi e dimostrare nei momenti difficili come questo che col lavoro possiamo sopperire a 3 giocatori importanti. Pensiamo solo a questo”.

    Quanto teme la Fiorentina? L’emergenza del Napoli è importante.

    “Io ho sempre rispetto per altri, ma non dobbiamo temere nessuno. La rispettiamo perché stanno facendo benissimo, ha ottimi giocatori, è la squadra con più velocità come picchi durante la partita, quindi ha giocatori forti a campo aperto e stanno facendo bene e dovremo rispettarli, al tempo stesso dobbiamo fare la nostra partita e provare a crescere ancora. Questi momenti devono farci capire ancora di più che dobbiamo essere squadre. Abbiamo 41 punti grazie a tutti i giocatori, i 24 che abbiamo, 21 di movimento, in questo percorso chi più chi meno ha contribuito ed è la cosa più importante perché non dobbiamo dipendere da niente e da nessuno. Le mie squadre non dipendono mai da uno o due giocatori, col collettivo dobbiamo cercare di sopperire alle assenze che sono importanti ma non devono abbatterci ma dare più forza perché siamo sulla buona strada”.

    Sugli elogi di Palladino ed il ricordo da giocatore.

    “L’ha detto lui, quando è arrivato io ero al tramonto. Ha bruciato le tappe come allenatore, è passato dalla primavera del Monza alla prima squadra, ora ha una grande opportunità con uno step ulteriore, una piazza ottima, con una richiesta importante, sta facendo molto bene. Io auguro il meglio a chi fa questo lavoro, ovviamente sempre dopo la partita cotnro di noi (ride, ndr), ma un grande in bocca al lupo a lui, sta dimostrando di essere un bravo allenatore. Napoli da Scudetto? E’ normale che debba dirlo, se sei in testa alla classifica. Se sei ultimo dici che lottano per salvarsi, oggi invece siamo in testa anche se c’è il recupero dell’Inter. Poi da napoletano non ti puoi inimicare Napoli (ride, ndr) dicendo che il Napoli non lotta, siamo contenti, speriamo possano dirlo anche altri allenatori, significa che siamo ancora lì”.

    Il miglior Lukaku nel secondo tempo. Sta venendo fuori il lavoro fatto finora?

    “Mannaccia Lukaku (ride, ndr), non pensavo fosse argomento ad ogni conferenza. Ogni scatto, ogni tiro, oggi abbiamo 41 punti frutto del lavoro di tutti, anche perché stando al giudizio di qualcuno siamo senza Lukaku, a volte siamo senza Politano, a volte senza Kvara o Neres, si assentano… e nonostante questo abbiamo 41 punti. Se mi concedete di non rispondere ogni volta alla domanda su un singolo ve ne sarei grato”.

    Si aspetta una crescita ulteriore anche nei finali di partita sofferti?

    “Fare di più significa essere da soli in testa, abbiamo fatto 41 punti, non so cosa vi aspettavate, cosa speravate, a volte me lo chiedo. Stiamo tirando la macchina al massimo dei giri, mi sarò perso qualcosa io se alcuni si aspettavano di più, con tutto il rispetto. I ragazzi stanno andando oltre le proprie possibilità, le previsioni più ottimistiche, cosa possiamo chiedere di più a questi ragazzi?”.

    Il tiro da fuori è una soluzione che manca?

    “Quando parlo di percorso e di costruzione si racchiude un po’ tutto il discorso. Io ho preso una situazione in mano valutando dal di fuori, dopo 6 mesi ho valutazioni molto più certe. Quando si è in costruzione dovete dare il tempo, io o il club non possiamo mettere dentro altri 5-6 giocatori. Serve tempo, ma vi trovo molto impazienti. A parte che di tutto questo si deve parlare col presidente (ride, ndr), stiam facendo un lavoro… ma vi trovo impazienti su ciò che manca ma serve tempo e pazienza. Io non vedo né tempo né pazienza, si parla solo di Scudetto ma alcune cose le vedete anche voi e me le chiedete. Nella costruzione servono vari tasselli, che vi devo dire che abbiamo fatto pochi gol? Ci aspettiamo più gol da parte di tutti, arrivi e spesso non finalizzi per quanto crei ma siamo all’inizio e mancano dei tasselli che altre squadre invece hanno e sono complete. Io i ragazzi li bacio uno ad uno per ciò che stanno dando, per l’attaccamento, l’appartenenza che mostrano”.

  • Liga, il Girona vicino a Eric Garcia del Barcellona

    Liga, il Girona vicino a Eric Garcia del Barcellona

    In Spagna, la squadra del Girona vuole chiudere per il passaggio di Eric Garcia dal Barcellona. Secondo quanto viene riferito il trasferimento è pronto sulla base di circa 10 milioni di euro per il giovane difensore spagnolo classe 2001.

    Eric Garcia ha anche un rapporto ottimo con il tecnico Michel appunto del Girona, ottavo attualmente nella Liga.

  • Bologna, il giovane Pyyhtia verso la cessione

    Bologna, il giovane Pyyhtia verso la cessione

    Niklas Anton Juhana Pyyhtiä giovane calciatore finlandese, classe 2003 mediano del Bologna e della stessa nazionale Under-21 finlandese, non è riuscito proprio a trovare spazio nella squadra di Italiano.

    Per questo Pyyhtia potrebbe andare in prestito al Sud Tirol nel campionato di Serie B, per cercare di avere più possibilità per giocare.

  • Il Cosenza cede Sankoh allo Stoccarda

    Il Cosenza cede Sankoh allo Stoccarda

    Nel campionato di serie B, la squadra del Cosenza calcio ha reso noto la cessione allo Stoccarda a titolo temporaneo di Mohamed Sankoh.

    Ecco la nota del club calabrese.

    “L’attaccante, a Cosenza dall’agosto 2024, ha collezionato nove presenze con la maglia rossoblù. La società augura al ragazzo le migliori fortune umane e professionali. Una avventura quella del giovane attaccante olandese tutt’altro che positiva. Fin dalle primissime uscite in maglia rossoblù ha mostrato evidenti difficoltà ad imporsi nel campionato di serie B.”

  • Palermo, via il Ds De Sanctis pronto Osti

    Palermo, via il Ds De Sanctis pronto Osti

    Nel campionato di Serie B è finita l’avventura nel Palermo di Morgan De Sanctis come Ds. L’ex portiere di Napoli, Juventus, Udinese e della nazionale è stato sollevato dal suo incarico con  l’International Scout Giulio Migliaccio. Al suo posto favorito Osti che sarebbe in ballottaggio con Marroccu.

    Ecco la nota del club rosanero.

    “A De Sanctis e Migliaccio un ringraziamento per il lavoro svolto e il miglior “in bocca al lupo” per il prosieguo della carriera sportiva da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero”.

  • La Samp sullo svincolato Niang

    La Samp sullo svincolato Niang

    La Sampdoria nel campionato cadetto, in questo mercato invernale appena partito cerca dei rinforzi.

    Il club blucerchiato ha messo gli occhi su Niang attaccante franco – senegalese classe 1994 ex Milan e Genoa, attualmente svincolato.

    Per la Samp sarebbe un aiuto prezioso per il reparto di attacco.

  • Nuova avventura in Messico per Emiliano Rigoni

    Nuova avventura in Messico per Emiliano Rigoni

    Emiliano Rigoni mediano offensivo argentino classe 1993 ha disputato un paio di stagioni nella MLS, dopo l’esperienza all’ Austin era svincolato.

    Adesso per lui inizia una nuova avventura in Messico alla squadra del Leon. Per Rigoni ex giocatore di Atalanta e Sampdoria contratto annuale.