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  • Juventus, Locatelli: “Con il Milan sfida speciale”

    Juventus, Locatelli: “Con il Milan sfida speciale”

    Manuel Locatelli, ex della partita, è il giocatore scelto dalla Juventus per affiancare Thiago Motta in conferenza stampa ed ecco di seguito le sue parole.

    Quali sono le insidie maggiori del Milan?

    “È una squadra forte, con grandi individualità. Davanti sono molto forti e hanno un allenatore nuovo, che darà sicuramente energie. Noi dobbiamo concentrarci su di noi e sulla nostra partita”.

    Come ti sei trovato in difesa?

    “Bene, sono a dimostrazione della squadra in ogni partita e in ogni posto”.

    Con Danilo sul mercato la fascia di capitano ti responsabilizza?

    “È un onore e un privilegio, io sono juventino da sempre: indossare la fascia è una cosa che non riesco a descrivere a parole, ne sono felice”.

    Cosa serve di diverso rispetto alla partita di campionato?

    “Sicuramente non può finire in pareggio… Vogliamo vincere per avvicinare il trofeo, loro hanno cambiato allenatore e giocheranno diversamente. Dobbiamo fare una partita di grande intensità, con tanta voglia, per provare a vincere”.

    Il pareggio con la Fiorentina è stata particolare. Questa può essere un’opportunità ulteriore di crescita?

    “Chiaramente sì, giocarsi un trofeo con questa maglia è sempre un’opportunità. Dobbiamo sempre avere la voglia di vincere”.

    Cosa significherebbe per te e per tutto il gruppo vincere questo trofeo?

    “Il punto di partenza c’è stato in estate quando ci siamo ritrovati. Ora siamo in una fase di crescita e può essere l’opportunità di portare a casa un trofeo”.

    È una partita da dentro o fuori, si prepara in modo diverso?

    “Non ci sono possibilità di errore, sono partite che si decidono sui dettagli. La cosa che non ci deve mai mancare è l’atteggiamento, ce lo chiede sempre il mister. Deve essere la base”.

    Cosa si prova alla vigilia di una gara che può avvicinare un trofeo?

    “Siamo carichi e motivati, ogni trofeo fa parte della storia della Juve. È un’opportunità che abbiamo, dobbiamo fare un passo alla volta”.

    Che accoglienza avete ricevuto in Arabia?

    “Una grande accoglienza, speciale. È bello che la Juve sia tifata in tutto il mondo, vogliamo vincere anche per i nostri sostenitori locali”.

    Cosa pensi dello sviluppo del calcio saudita?

    “È un calcio in via di sviluppo, sarà sempre più importante a livello internazionale”.

  • Serie A, le designazioni arbitrali della 19a giornata di campionato

    Serie A, le designazioni arbitrali della 19a giornata di campionato

    Ecco le designazioni arbitrali per la 19ª giornata del Campionato di Serie A in programma tra sabato 4 e domenica 5 gennaio.

    Venezia-Empoli Sabato 04/01 H.15.00

    Sacchi

    Rossi L. – Ricci

    Iv: Perenzoni

    Var: Serra

    Avar: Mazzoleni

    Fiorentina-Napoli Sabato 04/01 H.18.00

    Manganiello

    Giallatini – Colarossi

    Iv: Rapuano

    Var: Di Paolo

    Avar: Maggioni

    Hellas Verona-Udinese Sabato 04/01 H.20.45

    Dionisi

    Imperiale – Cipressa

    Iv: Tremolada

    Var: Massa

    Avar: Camplone

    Monza-Cagliari H.12.30

    Di Bello

    Preti – Mokhtar

    Iv: Piccinini

    Var: Ghersini

    Avar: Massa

    Lecce-Genoa H.15.00

    Marinelli

    Berti – Fontemurato

    Iv: Cosso

    Var: Mariani

    Avar: Di Vuolo

    Torino-Parma H.18.00

    Feliciani

    Scatragli – Bercigli

    Iv: Bonacina

    Var: Camplone

    Avar: Di Paolo

    Roma-Lazio H. 20.45

    Guida

    Alassio – Rossi C.

    Iv: Pairetto

    Var: Mazzoleni

    Avar: Pezzuto

  • Juve, Thiago Motta: “Non pensiamo al mercato”

    Juve, Thiago Motta: “Non pensiamo al mercato”

    La Juventus domani giocherà in Supercoppa italiana, il tecnico Thiago Motta presenta la sfida in conferenza stampa.

    È anche la partita fra Conceicao padre e figlio. Schiererà Francisco dall’inizio?

    “Vedremo se giocherà o meno, è motivato per fare bene sia dall’inizio sia a gara in corso. Penso che non cambi nulla per lui, affrontare una grande squadra è l’unica cosa che deve fare”.

    Koopmeiners più arretrato o come sotto punta?

    “Può fare entrambi i ruoli e lo ha già dimostrato, però può anche partire dalla panchina e contribuire in corso d’opera, come tutti gli altri”.

    Per la Juve vincere non è importante ma l’unica cosa che conta. Per un gruppo giovane quanto può essere importante conquistare un trofeo “facile” perché di breve durata?

    “Anzitutto non ho mai visto una squadra entrare in campo per perdere. Domani è una competizione diversa, perché abbiamo di fronte una partita dove continui o vai fuori. Daremo il massimo per andare avanti”.

    Francisco Conceicao definisce il suo un calcio libero. Dal padre si aspetta un Milan più leggero?

    “Francisco ha libertà su un contesto dove deve rispettare certe cose, perché la squadra funzioni. È un gioco collettivo, esiste la libertà in alcuni momenti per poter esprimere tutte le sue qualità ma poi ci sono tante cose da rispettare. Il Milan è una grande squadra con buoni giocatori, con un allenatore che arriva adesso e che può fare bene. Daremo il massimo in campo”.

    Da giocatore ha vinto otto supercoppe. Conta questa esperienza?

    “Sono partite belle da giocare, vogliamo rimanere e competere a questo livello. Non abbiamo un giocatore che non vuole entrare in campo per esprimere il suo calcio. Sono momenti belli e da vivere nel giusto modo, la parte emotiva deve essere sotto controllo”.

    Come si aspetta il Milan dopo il cambio di allenatore?

    “Noi di sicuro saremo pronti perché sappiamo cosa dobbiamo fare contro una grande squadra, abituata a competizioni importanti. Conterà quello che saremo noi e non quello che saranno loro”.

    Cosa deve fare la differenza domani?

    “Alla fine in una partita di calcio tutto fa la differenza, a partire dai piccoli dettagli: come ho detto prima dovremo essere concentrati e determinati a essere la miglior versione di noi stessi, a migliorare quello che non ha funzionato e dare continuità rispetto a quello che abbiamo fatto bene”.

    A che punto del percorso di crescita è Yildiz?

    “All’inizio, è un giocatore giovane, di 19 anni. Riesce a fare cose importanti, perché ha grandi qualità, deve continuare a crescere e imparare a fare quello che dice l’allenatore, sfruttando anche i tanti esempi positivi. Uno è Locatelli: la sua maniera di comunicare con i compagni è ottima”.

    Quanto tiene al suo primo titolo da allenatore?

    “Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questa professione. Però per me oggi non è un’ossessione, devo essere tranquillo e convinto della nostra forza. Domani abbiamo una bellissima partita con rispetto verso l’avversario e la voglia di imporre il nostro gioco”.

    Cosa pensa di Tomori?

    “Non parlo di giocatori altrui, parlo dei miei. Ho parlato in modo collettivo, il Milan ha tanti giocatori forti ed è evidente per tutti. Rispondo sui miei giocatori, non sugli altri”.

    Che accoglienza avete ricevuto?

    “Vi ringrazio per l’accoglienza, siamo in un posto ottimo per fare il nostro lavoro e non possiamo lamentarci. Il cambio di allenatore del Milan chiaramente porterà qualcosa di nuovo, avevano già un grandissimo allenatore per cui ho rispetto. Noi siamo pronti a tutto, questa è la cosa più importante”.

    Sta seguendo il campionato saudita?

    “Sicuramente sta crescendo tanto, non posso dare un’opinione approfondita perché non ho seguito tante partite. Ma di sicuro crescerà in fretta”.

    Juventus che non perde ma anche non vince. Come mai?

    “Sono d’accordo che non perdiamo, ma non è vero che non vinciamo mai. Fa parte del gioco: alle volte abbiamo meritato, altre meno. Ci sono stati momenti diversi, per esempio contro la Fiorentina abbiamo fatto tante cose molto bene e ci è mancato di chiudere la partita, in altre partite le cose sono andate diversamente e fa parte del gioco. Di sicuro non siamo soddisfatti e la classifica dice che dobbiamo migliorare, perché non vogliamo rimanere in quella posizione. Ma siamo concentrati in questa competizione, corta e importante, per raggiungere la finale”.

    Cosa promette ai tifosi?

    “Non credo alle promesse ma ai fatti, prometto impegno massimo nelle cose che stiamo facendo. Vogliamo portare sempre più in alto una maglia importante e prestigiosa, un club che tantissime persone seguono. Sentiamo questo sostegno ogni giorno, ci dà stimoli in più per fare le cose nel modo giusto”.

  • Ufficiale: Samuele Ricci rinnova con il Torino

    Ufficiale: Samuele Ricci rinnova con il Torino

    Rinnovo nel Torino per Samuele Ricci. La società granata ha reso noto il rinnovo con una nota.

    “Il Torino Football Club è lieto di annunciare di aver rinnovato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Samuele Ricci fino al 30 giugno 2028.

    Ricci è nato a Pontedera il 21 agosto 2001. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’Empoli, con i toscani ha esordito tra i professionisti nella stagione 2019/2020, in Serie B. Dopo due stagioni tra i cadetti, con 62 presenze e 2 gol, ha ottenuto la promozione in Serie A. Nella stagione 2021-’22, al suo primo anno nella massima serie, ha collezionato 21 presenze ed un gol tra agosto e gennaio, prima di trasferirsi al Toro nella seconda parte dell’anno. Divenuto in breve tempo uno dei punti di forza della formazione granata, al Torino ha raccolto in totale 97 presenze e 4 reti, guadagnandosi anche la convocazione nella Nazionale italiana dove vanta 6 presenze complessive.

    Sempre Forza Toro!”.

  • Milan, Conceicao: “Sono contento di essere qui”

    Milan, Conceicao: “Sono contento di essere qui”

    Conçeicao domani è pronto a fare il suo esordio sulla panchina del Milan. L’allenatore portoghese presenta in conferenza stampa la semifinale di Supercoppa Italiana ed ecco le sue parole.

    Come ha trovato la squadra? Cosa le è piaciuto e cosa no?

    “Ho trovato sinceramente una squadra che è umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa capire l’allenatore. Questo è molto importante, è la base per fare un lavoro di qualità secondo me. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare ma siamo stati incisivi per trasmettere cosa serve”.

    Cosa vuol dire iniziare con una partita come quella con la Juventus?

    “Sono tutte partite diverse, anche pensando al mio passato da calciatore. Il timing è quello che è: se mi aveste chiesto se avrei voluto più tempo per lavorare e tutti i giocatori a disposizione, vi avrei risposto di sì. Ma lo sapevo da quando sono arrivato e non devono esserci scuse: dobbiamo affrontare la Juve a testa alta. Mancano ancora due allenamenti prima della partita, vogliamo essere incisivi su quello che vogliamo fare. Dobbiamo capire facilmente cosa è importante per la partita per cercare di vincere, per noi è fondamentale”.

    Incontra subito suo figlio. Aggiunge emozione?

    “Me l’hanno già chiesto: non sono per niente emozionato, sono un professionista. Sono solo raffreddato e ho avuto la febbre in questi giorni, se vedete gli occhi un po’ lucidi è per questo. A casa sono suo padre, domani mio figlio sarà un mio avversario: lui la penserà allo stesso modo, lo voglio battere come mi vuole battere lui. Spero di non farlo felice”.

    È più facile iniziare con una sfida di questo livello, vista la situazione del Milan?

    “Non è più facile o più difficile, c’è da lavorare. Lavoriamo allo stesso modo a prescindere dall’avversario, vogliamo migliorare le situazioni che penso possiamo migliorare. So che il momento non è bello, ma dobbiamo cambiarlo e solo noi con loro lo possiamo fare. Le parole lasciano il tempo che trovano, in questi grandi club contano i risultati alla fine ed è quello che cercheremo di avere, a partire da domani”.

    Suo figlio ama definire il suo calcio un calcio libero. Si aspettava un impatto del genere in pochi mesi?

    “Ha le caratteristiche di un giocatore di qualità, sia a livello tecnico che di comprensione del gioco e della tattica. Ha qualità fisiche, lo sa ed è cresciuto così. Sono felice di averlo allenato, ha una bella caratteristica e con me non è facile giocare. Può avere una grande carriera, qui in Italia o in qualsiasi parte del mondo”.

    Cosa pensa della Juve di Motta?

    “Ha tanti giocatori di qualità, giovani e che lavorano. Che capiscono: è la squadra che ha subito meno gol in Serie A, lavora compatta e dobbiamo vedere come possiamo fare per smontare la loro organizzazione difensiva. Non voglio incastrare il talento, ma dobbiamo lavorare compatti come squadra. Solo così il calcio funziona”.

    Che idea si è fatto di Tomori, anche in chiave mercato?

    “Non ho parlato di mercato, non mi piace parlare dei singoli. Tomori fa parte del gruppo ed è la cosa più importante per me”.

    Per cosa vuole essere ricordato al Milan?

    “Non mi piace parlare da visionario, penso a lavorare ogni giorno. Domani giocheremo in uno stadio pieno, guadagniamo tanto: cosa si può chiedere di più? Dobbiamo essere felici e ringraziare il talento che Dio ci ha dato. Dobbiamo cambiare il momento”.

    Ha rivisto Milan-Juve di campionato?

    “Ho visto due squadre con più paura di perdere che voglia di vincere, questa è l’idea che mi sono fatto. Però ci sono giocatori bravissimi, domani dobbiamo avere la voglia di competere e di vincere, guardando anche alla parte offensiva contro giocatori di qualità”.

    Come stanno i giocatori in vista di domani sera?

    “Non sono un medico. Ci sono dei giocatori che non sono ancora tornati, ci sono alcuni che hanno fatto solo un allenamento. Vediamo”.

    È stato paragonato ad Allegri, Conte, Simeone.

    “Ho grandissimo rispetto per tutti ma tutti siamo diversi nel modo di intendere il calcio. Sono grandi allenatori quelli che ha nominato, hanno già dimostrato di essere di livello. Io sono convinto che devo portare risultati al Milan e devo essere giudicato in base a questo, dobbiamo reagire a partire da domani”.

    Cosa pensa dell’Arabia Saudita?

    “Siamo stati ricevuti in maniera molto simpatica, alla squadra non manca nulla e ringrazio per l’ospitalità”.

    È un rischio allenare il Milan?

    “La vita è così, si rischia. Se non avessi voluto arrivare a questo livello sarei rimasto a casa, vicino a Coimbra. Non è un rischio, il Milan è un piacere e un orgoglio”.

    Cosa pensa del movimento calcistico arabo?

    “L’ho seguito un po’, ci sono anche giocatori e allenatori portoghesi di qualità. Penso sia cresciuto tanto come campionato: si sente la passione e si cresce, tanti giocatori di qualità hanno portato il calcio arabo a evolversi”.

    Che idea ha per domani?

    “Non posso dire le intenzioni che ho, altrimenti farei felice Thiago. Le altre supercoppe del Milan? Non importano, si sono disputate con un altro allenatore e adesso ci sono qui io. Pensiamo a fare il meglio domani”.

  • Milan, Maignan: “Partite non facili”

    Milan, Maignan: “Partite non facili”

    Maignan è il giocatore scelto dal Milan per affiancare Sergio Conceiçao nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus. Ecco le sue dichiarazioni.

    Come avete vissuto nello spogliatoio questi giorni complicati?
    “Sappiamo che il compito non è mai facile, ma eravamo concentrati e attenti su quello che ci chiedono il mister e il nuovo staff per essere pronti il più velocemente possibile”.
    Milan e Juventus sono le due deluse in campionato per ora. Cosa in particolare vi rende delusi?
    “Deluso si dice alla fine, per ora dobbiamo agire e fare tutto quel che si può, ogni giorno, per essere più produttivi. Domani è una semifinale, una partita molto importante per la società e per noi, dobbiamo sfruttare questo momento al 100% perché il momento giusto è domani, non prima”.
    L’esonero di un allenatore è anche colpa, almeno in parte, del gruppo. Cosa si sente di dire ai tifosi?
    “Non mi piace parlare troppo, quando parliamo troppo è sempre difficile. Quello che posso dire è che noi siamo qua per reagire, dobbiamo farlo nel migliore dei modi. Conosco i miei compagni, conosco tutti: ogni giorno cerchiamo di dare il massimo per fare il nostro lavoro. I risultati non piacciono ai tifosi, ma anche a noi. Vogliamo vincere e cerchiamo di lavorare ogni giorno per dare il massimo. Vedremo cosa sarà andato bene e cosa no”.
    Hai salutato mister Fonseca?
    “Sì certo, è un grande uomo e abbiamo rispetto. Certo l’ho salutato, l’abbiamo salutato tutti”.
    Segui il campionato saudita? Ti piacerebbe giocare in Arabia?
    “Sono sincero: giochiamo tanto e non ho avuto il tempo di seguirlo. Però sta crescendo, con tanti campioni dal calcio europeo si può crescere ancora. Del futuro non mi piace parlare, non so se sarà in Arabia o altrove: il calcio va veloce e devo sfruttare il momento, devo essere pronto per giocare domani sera contro la Juventus”.

  • Addio ad Aldo Agroppi, ci ha lasciati ad 80 anni

    Addio ad Aldo Agroppi, ci ha lasciati ad 80 anni

    Addio all’ex calciatore ed allenatore Aldo Agroppi aveva 80 anni. Era malato da tempo e ricoverato in ospedale a Piombino per una polmonite bilaterale.

    Ex calciatore di Torino, Genoa e Perugia. Come allenatore ha guidato Pescara, Pisa, Fiorentina, Como, Ascoli e Padova.

    Dopo è diventato un’opinionista televisivo.

    Da tutto lo staff di Spazio Calcio 24 le più sentite condoglianze ai familiari ed ai conoscenti di Aldo Agroppi.

     

     

  • Ufficiale: Torino, Davide Vagnati rinnova fino al 2027

    Ufficiale: Torino, Davide Vagnati rinnova fino al 2027

    Attraverso un comunicato sul proprio sito: “Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver rinnovato il contratto del Direttore sportivo Davide Vagnati, Responsabile dell’Area Tecnica, fino al 30 giugno 2027.

    Sempre Forza Toro!”

  • Confermato la pista Nico Paz – Inter per giugno

    Confermato la pista Nico Paz – Inter per giugno

    Nico Paz mediano classe 2004 spagnolo naturalizzato argentino si sta mettendo in luce con il Como con delle ottime ed eccellenti prestazioni. È già uno dei calciatori più seguiti ed uno dei pezzi pregiati delle sessioni del calciomercato. A gennaio difficilmente cambierà squadra.

    L’Inter conferma il suo grande interesse per Nico Paz, e l’affondo decisivo ci sarà a giugno, si parla di una operazione di circa 20 milioni di euro e più una possibile ricompera per il Real Madrid.

  • L’Al Shabab in chiusura per Dubravka, contatti anche per l’ex Juve Lemina

    L’Al Shabab in chiusura per Dubravka, contatti anche per l’ex Juve Lemina

    L’Al Shabab è a un passo dal definire l’operazione Martin Dúbravka, il portiere slovacco del Newcastle è pronto a firmare per il club saudita un contratto fino al 30 giugno 2025 con opzione per il 2026. La stessa società saudita nelle ultime ore ha avviato i contatti anche con il Wolverhampton per l’ex centrocampista francese della Juventus Mario Lemina a cui è stato offerto un contratto fino al 2027.