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  • Serie A, il programma dell’ottava giornata di campionato

    Serie A, il programma dell’ottava giornata di campionato

    IL PROGRAMMA dell’ ottava giornata del campionato di Serie A

    Sabato 19 ottobre

    15:00 Como-Parma (Dazn)

    15:00 Genoa-Bologna (Dazn)

    18:00 Milan-Udinese (Dazn)

    20:45 Juventus-Lazio (Dazn e Sky)

    Domenica 20 ottobre

    12:30 Empoli-Napoli (Dazn)

    15:00 Lecce-Fiorentina (Dazn)

    15:00 Venezia-Atalanta (Dazn)

    18:00 Cagliari-Torino (Dazn e Sky)

    20:45 Roma-Inter (Dazn)

    Lunedì 21 ottobre

    20:45 Verona-Monza (Dazn e Sky)

     

  • L’Inter sul giovane talento Devyne Rensch

    L’Inter sul giovane talento Devyne Rensch

    L’Inter sta cercando dei rinforzi, in particolare sulla fascia destra e avrebbe messo gli occhi sul giovane ed interessante talento olandese Devyne Rensch classe 2003. Esterno destro appunto che attualmente milita nell’Ajax, nella Eredivisie ed è anche il capitano dell’Olanda Under 21.

    Devyne Rensch ha 21 anni, è nato il 18 gennaio 2003 ed è ormai da diversi anni tra le fila dei lanceri, infatti è dal 2018 che gioca nell’Ajax.

    Rensch va in scadenza di contratto con l’Ajax, il 30 giugno 2025. Il suo valore è di circa 10 milioni di euro. L’Inter lo sta monitorando da un po’ di tempo e Marotta fiuta il colpo a parametro zero. Rensch si riesce ad adattare anche come difensore centrale.

    Nella Eredivisie olandese in questa stagione, Rensch al momento ha totalizzato quattro presenze e una rete.

  • Italia Under21, parla il Ct Carmine Nunziata

    Italia Under21, parla il Ct Carmine Nunziata

    Carmine Nunziata, ct dell’Italia Under 21, ha parlato dopo la qualificazione all’Europeo ed ecco le sue dichiarazioni.

    “È stata una qualificazione meritata. Era un girone difficile, c’erano almeno tre squadre forti e noi non abbiamo mai perso. Abbiamo fatto 27 gol e ne abbiamo subiti solo 4. A tratti, abbiamo fatto anche un buon calcio ed è quello che vogliamo: arrivare al risultato tramite il gioco”.

     

    Desplanches, Ghilardi, Prati, Zanotti, Baldanzi, Casadei, Esposito e un blocco ritrovato dopo l’Under 20.

    “È stato importante. Addirittura ci sono ragazzi che conosco da 4 anni: iniziare un biennio con ragazzi che già conosci ha semplificato le cose. La nostra è una squadra non solo di talento ma anche con dei valori morali importanti”.

     

    Poco spazio ai giovani?

    “I ragazzi giovani migliorano solo giocando. Nell’ultimo anno tanti giovani si stanno ritagliando uno spazio importante anche in Serie A, è importante per noi e per i ragazzi”.

     

    Messaggino a Spalletti per l’Europeo di categoria?

    “Col mister e con tutte le Under c’è grande sintonia. Oltre a vincere il nostro obiettivo è quello di dare giocatori alla Nazionale maggiore, come successo con Calafiori e Pisilli. Quando arriveremo a giugno, poi vedremo”.

     

    Casadei come lo sta vedendo?

    “L’anno scorso Cesare ha fatto una buona prima parte col Leicester, poi è andato al Chelsea e ha giocato poco. Quest’anno l’hanno tenuto lì, gli ho consigliato di guardare fino a gennaio come va, sennò è giusto guardarsi intorno per un’altra soluzione”

     

    Pafundi tornerà in Under 21?

    “Fa parte di questo gruppo. Si è fatta la scelta di farlo giocare in Under 19 e ha fatto molto bene. L’intenzione era quella di portarlo su con noi, purtroppo ha avuto degli intoppi fisici. Abbiamo deciso di mandarlo in Under 20 per fargli mettere qualche minuto nelle gambe. Fa parte comunque del gruppo Under 21”.

     

    Camarda lo sta monitorando?

    “Diamogli un po’ di tempo, è un giocatore di grande prospettiva, facciamolo crescere”.

     

    Calafiori e Casadei, due giocatori che hanno sfruttato al meglio l’esperienza all’estero. Consiglierebbe ai giovani che non giocano di lasciare l’Italia? “L’importante è che i ragazzi giochino. Se trovano una squadra in Italia, meglio. Ma anche l’esperienza all’estero è formativa. Ad esempio Zanotti, dopo aver giocato in Svizzera, l’ho trovato molto migliorato e cresciuto tantissimo”.

     

    Per il sorteggio del 3 dicembre a Bratislava, chi fa più paura?

    “Sono tutte squadre forti, mi ha colpito l’Olanda che ha chiuso a punteggio pieno il girone di qualificazione”.

     

    Qual è l’obiettivo per l’Europeo?

    “Quello di cercare di arrivare in fondo. Siamo l’Italia, bisogna cercare di arrivare in fondo e vincere”.

     

  • Genoa, il presidente Zangrillo si espone su Balotelli

    Genoa, il presidente Zangrillo si espone su Balotelli

    Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, parla del possibile arrivo in rossoblù di Mario Balotelli.  Ecco le sue dichiarazioni.

    “Credo che Balotelli potenzialmente sia stato, negli ultimi 20 anni, il più grande numero 9 italiano. Per una serie di circostanze non ha saputo o non ha potuto esprimersi. Sono convinto che SuperMario, in uno stadio come quello di Genova e davanti alla Gradinata Nord, possa ritornare per una o due stagioni il grande che è stato. È una sfida che, da qualche giorno, mi toglie il sonno”.

  • Lo svincolato Conti è alla ricerca di una squadra

    Lo svincolato Conti è alla ricerca di una squadra

    Lo svincolato Andrea Conti ex calciatore di Atalanta, Milan e Sampdoria è alla ricerca di una squadra ha rilasciato la seguente intervista

    “Sto abbastanza bene, purtroppo sono a casa. Mi alleno tutti i giorni e sono in attesa di sviluppi. Nel frattempo mi godo la famiglia, ma comunque sono sereno, non la sto vivendo male”.

    Si rimprovera qualcosa?

    “Ne è valsa la pena, di tutto; non rimpiango niente di ciò che ho fatto in carriera. C’è certamente un po’ di rammarico per i tanti problemi che ho avuto, però nella sfortuna mi posso ritenere fortunato per quello che sono riuscito a ottenere. I rimpianti sono certamente rappresentati dai miei problemi fisici; per quanto riguarda i sogni vorrei togliermi ancora qualche sfizio a livello sportivo, anche se so che non sarà facile”.

    Il periodo migliore della sua carriera lo ha vissuto all’Atalanta con Gasperini.

    “Fenomenale. Sicuramente il migliore che abbia avuto. Riesce a tirare fuori qualcosa che con altri allenatori non si crede di avere. Forse venendo dal settore giovanile è più abituato a lavorare con i giovani. I risultati parlano per lui, ogni anno gli vendono dei giocatori importanti ma riesce a ottenere sempre grandi risultati. La sua formula è: tanto lavoro e credere in quello che si fa”.

    Poi il passaggio al Milan.

    “Quell’estate non è stata semplice per me. Mi cercava il Milan e io volevo andare perché mi sentivo pronto, e quando ti chiama una società come quella – nonostante venisse da anni non semplici – è difficile per un ragazzo giovane dire di no. È stato un anno in cui il Milan ha cambiato tanto, era anche il primo della proprietà nuova, non saprei dire cosa non abbia funzionato perché sono successe tante cose; magari il fatto di aver cambiato tanto non ha aiutato, poi ci sono state pressioni in più rispetto al solito, legate alle grosse spese sul mercato, che non siamo riusciti a reggere”.

    L’infortunio ha complicato le cose.

    “Mi sono fatto male subito, a settembre. Sono comunque riuscito a giocare le prime partite guadagnando la nazionale ed esordendo, poi mi sono infortunato e da lì è stato un calvario. Nonostante mi fossi ripreso un po’ nel 2020 – con Pioli giocavo regolarmente – ci sono state dinamiche che mi hanno portato ad andare via. Comunque è stato un onore indossare la maglia rossonera. Giocando a San Siro ho realizzato un sogno”.

    Il suo problema sembrava non aver fine.

    “Mi ricordo quando mi hanno comunicato l’entità delll’infortunio: mi è crollato il mondo addosso. Ero giovane e nel punto più alto della carriera, si parlava tanto di me e avevo guadagnato la Nazionale. Poi dipende tutto da come si riesce a uscirne; per me è stato comunque un calvario perché ho avuto continui problemi e ho dovuto operarmi quattro volte al ginocchio. Non è stato semplice anche perché ho dovuto mettere in dubbio il mio futuro a livello calcistico, non è semplice vivere con questi pensieri”.

    E oggi questo problema è sempre più frequente.

    “Come consiglio posso dire loro di affidarsi alle persone giuste e di circondarsi dell’amore dei propri familiari, perché quella è la cosa più importante nei momenti difficili. Nel mio caso è stata una conseguenza di cose, dopo la prima volta l’intervento non è andato bene e la riabilitazione non è stata semplice; ma ne ero uscito anche abbastanza bene, infatti nel 2020 mi sentivo bene. Poi mi sono rotto il menisco, e da lì è stato sempre un inseguirsi di problemi perché dovevo sempre intervenire sullo stesso ginocchio. È chiaro che dopo tutti questi problemi non si può tornare agli stessi livelli di prima”.

    Adesso che cosa cerca?

    “Vorrei una nuova avventura, anche se so che non è semplice perché è tanto tempo che non gioco. Non ho avuto possibilità, non sono stato cercato questa estate né ultimamente, ma la vivo bene. Non ho l’ansia dovuta all’essere senza squadra, perché sono consapevole del mio passato e di quanto possa essere difficile per una società cercare di ingaggiarmi. Resto in attesa di una chiamata ma deve essere quella giusta, con tutti i problemi che ho avuto non me la sentirei di andare in una realtà in cui non c’è chiarezza o in cui non mi sento benvoluto al 100%. Attendo la chiamata giusta, ma non per sempre: mi do un limite, che penso sia il mercato di gennaio. Se non avrò offerte poi prenderò le mie decisioni, perché comunque è difficile star fermo tanto”.

    Chi sono i suoi esterni ideali?

    “Per la velocita scelgo Bellanova; per le capacità difensive e la mentalità, Di Lorenzo; per la resistenza Theo Hernandez; per tecnica e cross prendo Dimarco”.

    Dopo il suo ritiro che cosa vorrà fare?

    “Non so ancora con certezza ciò che farò. Difficile al momento immaginarmi allenatore o direttore, ma può anche capitare che tra un po’ di tempo cambi idea. Al me giovane direi di godersi appieno ogni istante di carriera, di lavorare sempre al massimo per cercare di migliorare sempre di più e ottenere le massime soddisfazioni che riesce. Ho realizzato i miei sogni, nonostante tutto”.

     Conti
  • Como, Fabregas: ”Stiamo migliorando”

    Como, Fabregas: ”Stiamo migliorando”

    Cesc Fabregas, allenatore del Como, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla partita contro il Parma , ecco le sue parole

    “Abbiamo lavorato per migliorare e crescere, ma anche riposare mentalmente. Fase difensiva, possesso palla, ultimo quarto di gara: sono gli aspetti su cui abbiamo lavorato, perchè bisogna migliorare. Dobbiamo gestire meglio la palla nei momenti cruciali”.

    Quali sono le caratteristiche del gioco di questo Como?

    “Quando abbiamo la palla siamo aggressivi, sono gli altri che ci corrono dietro. Senza palla ci stanchiamo di più. Il calcio è così: senza palla è tutto più faticoso. Lavoriamo per questo, per mantenere il possesso il più possibile”.

    Il Parma ha vari calciatori importanti, su chi dovete prestare più attenzione?

    “È una squadra che mi piace molto, non ha cambiato tanto, è stato un piacere analizzarla e affrontarla l’anno scorso. Ha almeno quattro giocatori importanti. L’obiettivo di Como e Parma è lo stesso in questo campionato. Metterò in campo la squadra migliore. Il Parma è giovane, gioca senza paura, sono tre-quattro anni di lavoro che si vedono. Man e Mihaila sono due ottimi giocatori, poi c’è la fisicità di Som ed Hernani, il talento di Bernabè, che è molto vicino ad andare nella nazionale spagnola. Squadra forte, divertente, con idee chiare”.

    Giocherete con una punta oppure due?

    “Lo vedremo sabato. Io però non sono uno che cambia tanto, non ci adatteremo noi all’avversaria. Stiamo trovando una maniera di giocare importante, siamo compatti. Stiamo trovando la strada giusta”.

    Che importanza ha il fattore campo sabato?

    “Tifosi, ambiente, tutto si fa sentire. Giocare a Como è un vantaggio. Ma non mi è dispiaciuto andare a Bergamo, a Napoli, sono esperienze che piacciono molto ai giocatori. Però se devo fare una scelta, giocherei sempre al Sinigaglia. Il nostro stadio sempre esaurito fa piacere. È bello vedere l’emozione della nostra gente”.

    I Nazionali come li ha visti?

    “Nico Paz arriva oggi con Ali Jasim, Fadera è qui da martedì. Per Nico c’è il viaggio, ma anche le emozioni che ha vissuto, che non l’hanno fatto dormire tanto. Vediamo. Ai miei tempi non è mai stato un problema, io volevo sempre giocare. Ma anche loro sono giovani e possono sopportare queste fatiche. Mancano due giorni, c’è tempo”.

    Come evolve l’infortunio di Van Der Brempt?

    “Van der Brempt sta bene, da martedì si sta allenando regolarmente. Abbiamo ancora tempo per capire come migliorerà in queste ultime ore”.

  • Inter, ecco il comunicato sulle condizioni di Zielinski

    Inter, ecco il comunicato sulle condizioni di Zielinski

    Ecco la nota dell’Inter sulle condizioni fisiche del polacco Zielinski, dopo l’infortunio rimediato con la sua nazionale.

    “Piotr Zielinski si è sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano a seguito di un fastidio accusato nella gara con la nazionale polacca. Gli esami hanno evidenziato un’elongazione ai flessori della coscia destra. Il giocatore sarà valutato giorno dopo giorno”.

    Zielinski salterà di sicuro la partita con la Roma di campionato, si punta di recuperarlo per la sfida di Champions League con lo Young Boys.

  • Juventus, problemi anche per Fagioli

    Juventus, problemi anche per Fagioli

    Dopo la sosta, la Juventus di Thiago Motta deve fare i conti con i diversi infortunati. Sono fuori per McKennie e Koopmeiners, inoltre Conceicao è squalificato.

    Ora si è fatto male anche Fagioli che ha subito un infortunio in nazionale. Si tratta di una botta. Salterà la Lazio e si spera di riaverlo in Champions League.

     

  • Leandro Romagnoli non è più il tecnico del San Lorenzo

    Leandro Romagnoli non è più il tecnico del San Lorenzo

    Cambio di panchina nella squadra del San Lorenzo, dopo il pareggio per  1-1 contro il Godoy Cruz, il tecnico Leandro Romagnoli si è dimesso. Il San Lorenzo attualmente è 24° in classifica, e come se non bastasse è arrivata la forte contestazione dei tifosi durante l’allenamento.

    Ecco di seguito la nota ufficiale del club del San Lorenzo.

    “Leandro Romagnoli ha informato questo pomeriggio il presidente Marcelo Moretti della sua decisione di lasciare l’allenatore del San Lorenzo.

    Abbiamo solo parole di gratitudine per Pipi e il suo staff tecnico per il loro lavoro, la loro dedizione e soprattutto per aver sempre dato priorità alle esigenze del San Lorenzo sopra ogni altra cosa.

    Con il dolore che il giocatore più vincente della storia non possa restare nel Club, lo salutiamo con la certezza che in futuro le nostre strade si incontreranno nuovamente.

    Grazie mille, Pippi! San Lorenzo è casa tua!”.

  • Djed Spence ha rinnovato con il Tottenham

    Djed Spence ha rinnovato con il Tottenham

    Arriva un rinnovo importante in casa Tottenham, nella Premier League. Djed Spence ha prolungato infatti, il contratto con gli Spurs fino al 30 giugno del 2028. Quindi per altre quattro stagioni.  L’esterno di 24 anni si è ambientato piuttosto bene con gli Spurs, in Premier League.

    Ecco di seguito la nota del Tottenham.

    “Siamo lieti di annunciare che Djed Spence ha firmato un nuovo contratto con il Club, che durerà fino al 2028. Arrivato al Tottenham nel luglio 2022 dal Middlesbrough, Djed ha collezionato finora 10 presenze con i nostri colori e il mese scorso ha segnato il suo primo gol nella vittoria contro il Coventry City in Carabao Cup. In precedenza, il 24enne è stato prestato allo Stade Rennais, al Leeds United e, più recentemente, al Genoa in Serie A per la seconda metà della campagna 2023/24. A livello internazionale, Djed ha giocato per l’Inghilterra Under 21 in sei occasioni, dopo aver debuttato con i Giovani Leoni nel marzo 2022”.