Tag: Paolo Zanetti

  • Ufficiale: Paolo Zanetti è il nuovo allenatore del Verona

    Adesso è ufficiale, il Verona ha comunicato di avere affidato la guida della sua squadra, al tecnico Paolo Zanetti, che ha firmato un contratto con il club veneto, fino al 30 giugno 2025 con opzione anche per il secondo anno.

    Paolo Zanetti, 41 anni, ha allenato nella sua carriera il Südtirol, il Venezia, con il quale ha  ottenuto la promozione in Serie A. Poi l’Empoli nel campionato 2022/2023 che ha guidato alla salvezza.

    Quindi, Zanetti allenerà il Verona, che nell’ultima stagione ha ottenuto una brillante salvezza, con il tecnico Baroni in panchina

  • L’Hellas Verona punta Paolo Zanetti per il post Baroni

    L’Hellas Verona è pronto a separarsi da Marco Baroni. Il tecnico ha diverse proposte, potrebbe essere un’idea della Lazio in caso di addio di Tudor o l’erede di Ranieri sulla panchina del Cagliari. La dirigenza gialloblù quindi ora è a caccia della nuova guida tecnica a cui affidare la panchina scaligera. Il nome più caldo che circola in queste ore attorno al mondo Verona è quello di Paolo Zanetti.

    Il tecnico veneto, in Serie A, ha già avuto esperienze con il Venezia, riportandolo nella massima competizione nazionale, e con l’Empoli, l’ultima panchina occupata finora. Zanetti è pronto a tornare in pista dopo questo periodo di inattività e la panchina del Verona potrebbe essere un’ottima occasione da prendere al volo per farlo. Vedremo nei prossimi giorni se seguiranno aggiornamenti.

  • Empoli, Andreazzoli verso l’esonero: il nome del possibile sostituto

    Empoli, Andreazzoli verso l’esonero: il nome del possibile sostituto

    Dopo soli 13 punti nelle prime 20 giornate di Serie A, l’Empoli reduce dall’ultima sconfitta stagionale nello scontro diretto giocato perso in trasferta contro il Verona vuole esonerare il tecnico Aurelio Andreazzoli.

    Sono i vari i nomi dei possibili sostituti, da Paolo Zanetti ancora sotto contratto fino al 2025 a Leonardo Semplici sullo sfondo ma il primo obiettivo per la sostituzione è Davide Nicola considerato il preferito in casa Empoli.

    L’ex allenatore della Salernitana chiede un contratto fino al 30 giugno 2025.

  • Ufficiale: Paolo Zanetti rinnova con l’Empoli fino al 2025 con opzione

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, “Empoli Football Club è lieta di annunciare che Paolo Zanetti sarà ancora alla guida della prima squadra azzurra. Il contratto del tecnico scadrà nel giugno del 2025, con opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione”.

  • Empoli, Zanetti: “I ritiri con la squadra sono di aiuto”

    Dalla sala stampa dello Stadio Carlo Castellani di Empoli, ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli Paolo Zanetti alla vigilia della partita casalinga contro il Bologna.

    Sono stati giorni intensi, dopo il ritiro come sta adesso la squadra?
    “In realtà non è stato un ritiro punitivo ma per stare insieme come succede nelle migliori famiglie come quando le cose non vanno. Siamo andati a scavare sui motivi per cui accadono certe cose. Ci siamo compattati, ma adesso dobbiamo ripartire. La rabbia è tanta e dobbiamo riversarla in campo”

    Il poco tempo tra la partita di Sassuolo e la prossima vi favorisce?
    “La partita di domani va affrontata di orgoglio, per questo la settimana corta ci dà una mano. Siamo arrabbiati con noi stessi e deve scattarci dentro la voglia di riscattarci. Siamo disposti a toglierci anche la libertà, quando vai in ritiro tocchi il tempo, le famiglie, i figli. L’abbiamo fatto per far scattare qualcosa anche nell’inconscio. Tutti i ragazzi tengono alla causa e al club, a me anche. Problemi non ce ne sono ma inconsciamente accade che riusciamo a dare la stoccata finale.. Ho sentito i tifosi molto vicini, domani verranno in massa in maratona a spingerci. Ora abbiamo delle partite che affronteremo una alla volta, tutto è ancora in mano nostra, ma dobbiamo mettere in campo il 100% senza abbassare la guardia”

    Che spiegazione vi siete dati?
    “Le risposte sono tante, se faccio questa domanda ai ragazzi mi arrivano risposte diverse. Ci è mancata esperienza nella gestione, in più incosciamente pensavamo forse di avercela già fatta, ma in A ci sono campioni che spostano gli equilibri. Abbiamo fatto un’esperienza che preferivo non fare, ma da quello che è emerso c’è tanta rivalsa e spirito di reazione alla figuraccia. Abbiamo però anche analizzato le cose buone che abbiamo fatto, per settanta minuti e passa siamo stati quasi perfetti. Questo è un segnale importante, è lì la base. Si rischia di vedere tutto nero, ma noi dobbiamo avere ben chiari i nostri punti di forza. E da lì si riparte”

    Si aspetta un Bologna diverso rispetto all’andata?
    “Il Bologna va affrontato come una grande squadra, per il calcio che esprime lo è. Ha calciatori importanti, vivono sulle ali dell’entusiasmo. Va affrontata con grande umiltà, spirito di sacrificio e unità. Dobbiamo ritrovarci a fare le prestazioni che in passato abbiamo fatto contro le grandi. Non dobbiamo smarrirci per un episodio negativo. Devo mettere in campo i calciatori che stanno meglio anche in base al fatto che giocheremo partite ravvicinate”

    L’Empoli deve correre il doppio degli avversari?
    “Sicuramente dobbiamo essere predisposti a farlo, ma se corriamo il doppio degli avversari significa che loro hanno meno la palla. Abbiamo davanti una squadra forte e in salute, che sta facendo un campionato importante. Quando uso la parola umiltà intendo che dobbiamo essere pronti a soffrire. Dobbiamo fare di tutto per non prendere gol. Col Sassuolo siamo stati anche sfortunati, ma dobbiamo tirar fuori tutta la nostra solidità”

    Henderson sta trovando poco spazio. Come mai?
    “Può essere importante, in queste partite sarà sicuramente utile. Lo avrei messo con il Sassuolo, poi sono stato costretto a cambiare Parisi. Lui può essere utile in più ruoli”

  • Empoli, Zanetti: “Il Napoli sta facendo molto bene”

    Empoli, Zanetti: “Il Napoli sta facendo molto bene”

    Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti incentrata sulla prossima difficilissima trasferta a Napoli.

    Con che atteggiamento volete andare a Napoli?
    “L’atteggiamento è quello di far di tutto per portare a casa dei punti. Lo sappiamo della forza del Napoli, è una squadra meravigliosa, è tra le prime tre d’Europa in questo momento. Noi dobbiamo non essere già proiettati a venerdì. Le scelte le farò senza contare la prossima partita ma facendo giocare i migliori in base alla condizione fisica”

    Mancherà Kvaratskhelia. Per lei è un sollievo?

    “Lo ritengo un giocatore straordinario ma il Napoli è forte come totalità, sarebbe irrispettoso anche nei confronti al loro mister credere che ci sia lui di forte e basta”

    La sconfitta con la Juve vi aveva insegnato qualcosa?
    “Abbiamo imparato che non vogliamo fare figure di un certo tipo. Dobbiamo mettere in campo un atteggiamento diverso, con la Juve lo avemmo solo in parte. Con questo tipo di squadre bisogna andare oltre noi stessi. Dobbiamo imparare, queste sono squadre che possono farti male ma le partite vanno giocate”

    Cosa le è piaciuto maggiormente con il Sassuolo?
    “Analizzando la gara ho visto cose migliori ancora, forse è stata la nostra miglior partita nella nostra totalità. Abbiamo fatto benissimo, ci sono state tante belle componenti. Considerando anche il valore dell’avversario, siamo stati bravi a non farli sembrare così forti. Ci dà un po’ più di consapevolezza, a volte si rischia di perdere autostima quando si incontra grandi squadre e si perde. Tirarsi su e rimettersi in pista è un’iniezione di fiducia incredibile. Spero che questa cosa ce la porteremo in campo domani”

    La squadra sa adattarsi alle caratteristiche dell’avversario. In relazione a questo, quali sono le caratteristiche per provare a far male al Napoli?
    “Ognuno vede il giocar bene a suo modo, per me non è solo palleggiare. Ma significa fare le fasi bene, equilibrate, ed è questo che si è visto col Sassuolo. Credo che questo nel tempo possa darci l’obiettivo. Il presidente pretende da me salvezza e valorizzazione, oltre a giocare un buon calcio. Noi cerchiamo di fare tutto, poi non faccio confronti, cerco di portare il mio credo che non so se è giusto ma è il mio. A parole siamo tutti bravi, ma ciò che è più importante è il rapporto tra me e i giocatori. Il Napoli è una squadra che imposta con due giocatori più uno, poi tutti gli altri giocano in attacco. Accettano la parità numerica difensiva, sa palleggiare e attaccare gli spazi. Bisogna difenderci bene prima di tutto, non possiamo permetterci di perdere equilibrio e dobbiamo limitare gli errori tattici e individuali. Ci deve essere coesione, precisone, abbiamo provato tante cose ma servirà anche un pizzico di fortuna”.

    Col Sassuolo molto bene anche Ebuhei e Cambiaghi.
    “Sono ragazzi che stanno crescendo, che sono integrati col gruppo e stanno aspettando il loro momento. Il risultato non arriva a caso, sono ragazzi preziosissimi. Entrare non è semplice, le partite si portano a casa anche grazie agli ultimi venti minuti. Troppo importante chi non parte si prepari allo stesso modo”

    He detto che schiererà la miglior formazione possibile. Non ci sarà turnover?
    “L’ho detto in passato, non sono un amante del turnover se non obbligato. Qualche ragionamento va fatto, anche in avanti, qualcuno che rifiaterà lo farà perché non è al 100%. Non vogliamo snobbare la partita, solo un folle lo farebbe”

    Stojanovic come sta? Marin è in crescita?
    “Stojanovic è possibile vederlo in campo, Ebuhei è un giocatore un po’ fragile e fa fatica a fare tre partite di fila. Stojanovic è un titolare, sono tranquillo, anche se Ebuhei sta facendo benissimo. Marin è in gran crescita, sta facendo molto bene nelle ultime gare, ha sempre fatto la mezzala ma ha le capacità per fare il play. Inizia a giocare un po’ di partite consecutive e sta trovando confidenza, nei movimenti e nel verticalizzare di più. Questo aspetto è quello che sta migliorando di più. Lui è un nostro punto di forza, come Grassi che sta rientrando”

  • Empoli, Zanetti: “Dobbiamo tornare a fare punti”

    Dallo stadio Carlo Castellani ecco le parole della conferenza stampa del tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti alla vigilia della gara contro il Sassuolo.

    Contro l’Atalanta aveva detto che voleva mettere in campo gli attaccanti per responsabilizzarli. Sono arrivate queste responsabilizzazioni in settimana?
    “Ogni partita ha la sua storia, l’allenatore fa delle scelte che può anche sbagliare. Ci si aspettano delle cose, poi non succedono non sempre per colpa dei ragazzi ma anche per il livello dell’avversario. Responsabilizzare i giocatori di livello non è strano, stiamo parlando di gente che ci si aspetta che facciano la differenza. La prossima avrà un’altra storia, un’altra strategia, forse giocatori in campo diversi”

    Farete turnover a Napoli?
    “Sono assolutamente concentrato su questa, abbiamo due partite su tre importantissime, sicuramente dovremo gestire ma vedremo dopo questa partita. Non si può sempre spiegare tutto, ma il momento è quello di accelerare”

    Avete già idea di come gestire la lunga sosta?
    “Siamo concentrati al 100% sulla partita di domani, abbiamo già messo giù una sorta di programma, con una specie di nuova preparazione. Ma adesso ci interessa finire bene questa settimana, dare un segnale che l’Empoli ha fatto bene questa prima parte”

    Cosa si aspetta in più dalla sua squadra nel prossimo step di miglioramento?
    “La risposta a questa domanda è semplice, bisogna aumentare i nostri numeri offensivi. Non sto dicendo che deve fare più gol un giocatore solo, ma dobbiamo fare un lavoro di squadra. Dobbiamo crescere e ci stiamo lavorando tantissimo, in settimana abbiamo martellato su questo aspetto. Mi aspetto che ci sia un percorso di crescita di questo tipo, dobbiamo valorizzare ciò che creiamo e i nostri numeri al momento non sono sufficienti”

    Che squadra è il Sassuolo?
    “Penso che il Sassuolo sia una squadra forte con giocatori importanti. Ne ha persi alcuni ma ne ha messo dentro altrettanti forti. Giocano bene al calcio, spingono molto e concedono qualcosa. La loro idea è molto interessante. Noi dobbiamo dare un segnale all’ambiente e a noi stessi perché anche se perdi contro le grandi, percepisco che possano togliere autostima. I ragazzi devono saper sopportare le critiche e le pressioni, dobbiamo portare l’ambiente dalla nostra parte. Domani mi aspetto dal punto di vista temperamentale una forte reazione”

    Lei e Dionisi siete due tecnici molto giovani.
    “Dal punto di vista caratteriale siamo diversi, come è giusto che sia. Poi come idea di calcio non siamo molto distanti. Ci incontriamo da quando siamo in Serie C e abbiamo fatto sempre delle grandi sfide”

    Come sta Baldanzi? Può tornare titolare?
    “Credo tantissimo in Baldanzi, ho una fiducia infinita in lui. Lo ritengo un potenziale campione. Questo segnale lo voglio dare anche ad altri ragazzi che sono in crescita, come ad esempio Fazzini. Al di là del sistema, Baldanzi è per noi determinante. Ha certe caratteristiche fisiche ed è un giocatore specifico, l’unico trequartista puro che abbiamo”

    Domani si affrontano due squadre per certi versi speculari per gli inserimenti da centrocampo.
    “Haas in questo momento non è al 100%, ha il protrarsi dell’infiammazione al ginocchio. Ci stiamo lavorando sulle mezzali con il loro inserimento e il Sassuolo ha il giocatore più forte in questo, Frattesi. Noi li possiamo creare, Fazzini in prospettiva può raggiungere quei livelli, la dote di inserimento tavoltanon è innata. Si tratta più di una volontà, sto martellando Bandinelli su questa cosa qua”

  • Empoli, Zanetti: “La Juve è sempre forte”

    Empoli, Zanetti: “La Juve è sempre forte”

    Dalla sala stampa dello stadio Carlo Castellani, la conferenza stampa del tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti in vista della partita contro la Juventus di domani sera.

    Quella di domani è un gara che si presenta da sola. Non è il miglior momento della Juventus, aggrava il coefficiente della partita?
    “Come sempre questi tipi di partite mi piace concentrarmi su noi stessi. La Juve è una squadra piena di campioni, per loro le pressioni non sono un problema. Incontriamo una squadra più forte, che ha avuto un momento di difficoltà. Lo hanno avuto loro, figuriamoci noi piccole. Vogliamo giocare di personalità e avere il coraggio delle nostre idee”.

    Giocare contro una grande può essere un vantaggio o un handicap dal punto di vista mentale?
    “Avere la mente sgombra può essere anche un handicap. Ho spinto sull’attenzione e sulla concentrazione, se la abbassiamo si torna da Torino con una figuraccia. Invece vogliamo fare una bella figura che possa servirci per il nostro cammino futuro”.

    Questo è l’Empoli che pensava di avere a questo punto?
    “In un bilancio si guardano anche i punti. Siamo in piena linea, se non con qualcosa in più. Al di là degli aspetti di gioco la cosa più importante era quella di creare una squadra e questo obiettivo è stato raggiunto. Si sta sempre dentro la partita lottando su tutti i palloni, chi entra è allineato, giocano tanti giovani. Dobbiamo migliorarci per fare un campionato di un certo tipo, ma la base è giusta e solida”

    Come sta Marin? C’è tanta abbondanza sulla trequarti: come effettua le scelte?
    “Marin sta bene, sarà della partita. Per quanto riguarda l’attacco c’è abbondanza numerica, poi anche sulla trequarti stanno tutti bene. Le scelte le faccio su vari parametri, chi non gioca non lo fa perché demerita, ma come sempre ho detto ormai non esiste più titolare e riserva nel calcio moderno. In questo sono d’accordo con Spalletti. Durante la partita ci sono vari momenti nevralgici e non è facile entrare a gara in corso. Mi sento coperto, posso girarli, chiaro che in questo momento ho le idee abbastanza chiare anche se ho tenuto tutti sulla corda”

    Nelle prossime gare il calendario sarà complicato.
    “Il calendario è intenso e dobbiamo preparare una partita alla volta. Siamo noi che possiamo fare una piccola impresa, ci prepareremo sempre al massimo. Le gare sono tutti difficili in Serie A”

    Che portiere è Vicario?
    “Aver tenuto Vicario è come aver preso una punta da 20 milioni. La cosa più importante è che lui è consapevole della sua forza, ma lavora tanto. Cura i dettagli, è qui al campo tutti il giorno per migliorarsi. Non si accontenta mai, unisce il talento alla cultura del lavoro e all’umiltà. Questo connubio è l’esatta sintesi di come deve essere un campione”

    Abbiamo parlato di Vicario, ma un altro giocatore faceva la differenza, Bajrami. Non è tornato quello che abbiamo?
    “Semplicemente Bajrami ha concorrenza, derivata anche dal mercato. A inizio stagione non si contava Baldanzi, e ora merita di giocare come gli altri. Mi piace come accetta le scelte e il suo atteggiamento. Ha margine di miglioramento ma la strada intrapresa è giusta”

    A che punto è l’inserimento dei giovani come Degli Innocenti e Fazzini?
    “Non va dimenticato Ekong, che è un talento un po’ più acerbo ma ha gamba e velocità. Degli Innocenti ha bisogno di affinarsi, ha grandi doti, deve fare un percorso alla Asllani, mi vien da dire, cioè messo dentro nel momento giusto. Questi ragazzi non devono aver fretta. Fazzini e Baldanzi hanno caratteristiche diversi, sono più pronti e hanno accelerato il loro processo che per programma sarebbe stato quello di Degli Innocenti ed Ekong. Non hanno paura e timore nemmeno in stadi come lo Juventus Stadium. Siamo in A e dobbiamo tutelarli”

  • Venezia, Zanetti: “Sono malato di calcio, mi ispiro a Mourinho, Guardiola, Conte e Allegri”

    Venezia, Zanetti: “Sono malato di calcio, mi ispiro a Mourinho, Guardiola, Conte e Allegri”

    Zanetti, attuale allenatore del Venezia, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.MALATO DI CALCIO: «Purtroppo confermo. È una passione immensa e penso di non saperne mai abbastanza. Guardo partite di tutte le categorie e cerco di capire le sfaccettature degli altri allenatori».  MODELLI: «Mourinho a livello comunicativo ha fatto scuola, Guardiola ha cambiato il calcio a livello tecnico-tattico, Allegri a livello tattico è stato straordinario, di Conte guardo la mentalità oltre la tattica, di Gasperini l’intensità e la capacità di innovare. Tutti hanno qualcosa da insegnare, poi cerco di mantenere la mia identità, per sbagliare con la mia testa». VITA PRIVATA: «La prima litigata post partita è sempre con la mia compagna, che mi critica per una sostituzione o per una scelta. È la mia fortuna, perché è paziente e appassionatissima: ha visto migliaia di partite e penso che ne capisca più di tanti altri che credono di capirne. Abbiamo una bimba meravigliosa, che mi fa passare tutti i pensieri».  PRIMI PASSI: «Sono partito dalla parrocchia del Ponte dei Nori a Valdagno in provincia di Vicenza, ho giocato in A senza avere doti tecniche incredibili, ma con una grande mentalità. Da allenatore ho cominciato dall’Under 20 della Reggiana e in 5 anni ho scalato le categorie, fra gioie e delusioni, come l’esonero ad Ascoli: fa bene ricordarsi da dove si è partiti, per avere slancio e fiducia nel futuro». DIRIGENZA VENEZIA: «Dirigenti come Poggi e Collauto, come tutti quelli che portano dentro la venezianità, sono fondamentali. Dietro a tutto c’è il presidente Niederauer, che ama il rapporto umano, vuole conoscere chi lavora per lui e nelle difficoltà infonde tranquillità, cercando di uscirne tutti assieme». SERIE A: «Non è quella che ho lasciato da calciatore: c’erano i campioni del mondo, il livello era un po’ più alto. Comunque è molto difficile e c’è un abisso rispetto alla B: i singoli possono cambiare la partita in un attimo». TALENTO: «Lo metto al primo posto, non posso farne a meno per la mia idea di calcio. Sono innamorato dei giocatori che in campo mettono qualcosa di magico. Busio, Kiyine, Aramu, Vacca hanno talento puro e sono il fulcro della nostra squadra».  SOGNI DA ALLENATORE: «Vivo alla giornata, ma è giusto inseguire i propri sogni. E adesso il sogno è salvarsi». 

  • Ufficiale: Paolo Zanetti ha rinnovato con il Venezia fino al 2025

    Ora è ufficiale, Paolo Zanetti il tecnico che ha riportato il Venezia in Serie A dopo 19 anni ha firmato il rinnovo del contratto fino al 2025, a comunicarlo il club attraverso una nota ufficiale sul proprio sito.