Tag: PAULO SOUSA

  • Ufficiale: Paulo Sousa è il nuovo allenatore dell’ Al Shabab

    L’Al-Shabab ha ufficializzato il suo nuovo allenatore ed è un ex tecnico della nostra Serie A. Si tratta del portoghese Paulo Sousa.

    L’ex allenatore di Salernitana e Fiorentina guiderà quindi la squadra araba.

    Sousa era stato cercato anche dall’ Al Ittihad.

     

  • Il Cagliari vuole affidare la panchina a Paulo Sousa

    Il Cagliari vuole affidare la panchina a Paulo Sousa

    Sono ore importanti per il Cagliari che sta lavorando per il nuovo allenatore che prenda il posto di Claudio Ranieri. La dirigenza ha individuato Paulo Sousa come sostituto e i primi contatti tra le parti sono già avvenuti. Si attendono sviluppi ma c’è la sensazione che l’accordo tra le parti possa essere trovato.

  • La Salernitana sogna Bernardeschi

    C’è un sogno e un nome nella mente della dirigenza della Salernitana,è quello di ingaggiare un giocatore che possa spostare gli equilibri, quel nome potrebbe essere Federico Bernardeschi, il cui rapporto col Toronto FC, in Major League Soccer, non sembra più essere idilliaco. Paulo Sousa sarebbe felicissimo di riabbracciare quello che era il suo pupillo ai tempi della Fiorentina.

  • Salernitana, Sousa: “Chiudiamo bene il campionato”

    Ecco le parole in conferenza stampa di Paulo Sousa tecnico della Salernitana.

    Quanto si batterà per la riconferma di Ochoa?
    “Per avere successo dobbiamo mantenere tutti i calciatori che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi. Su questo non c’è proprio da discutere. Io ho trasmesso le mie idee in funzione della vita attuale del club e delle prospettive. Ciò detto, l’investimento in ottica mercato tocca al presidente e al direttore che conosce bene quello che bisogna fare. Il linea generale ho espresso questi concetti quando ho incontrato a cena il presidente, l’amministratore e il ds. Come leader del gruppo e come responsabile tecnico ho dato le indicazioni. La stabilità del successo deriva dal mantenimento di tutti i giocatori competitivi. Poi dipende da quello che si vuol fare, il mercato dipende dalla disponibilità del presidente”.

    Mazzocchi è considerato un esterno alto? Lei ne ha chiesti altri alla società, come lo inquadra tatticamente?
    “Non è il tipo di esterno alto che io ho come idea, è più un quinto”.

    Domani ci saranno centinaia di “pazzi” al vostro fianco pur senza avere obiettivi…
    “Non sono pazzi. La Salernitana è la loro vita e mi fa tanto piacere vederli insieme a noi. Loro stessi lo cantano: passano presidenti, allenatori e giocatori ma loro restano per sempre. Anche a costo di fare sacrifici economici. E’ una città che trasmette energia. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e questo ci fa piacere, ora tocca capire chi vuol far parte del progetto. E i tifosi sono la nostra garanzia. Io devo trasferire ai calciatori le motivazioni giuste. Poi una gara può uscire buona o meno buona, come accaduto a Empoli, ma la mentalità non deve mai cambiare”.

    Nella crescita futura quanto conta il settore giovanile e domani ci saranno Primavera aggregati alla squadra?
    “Per ora no, però ci sto pensando. Vedremo. Io tutti i giorni ho la possibilità di incontrarmi col presidente e con l’amministratore delegato, cerco sempre di mettere a loro disposizione la mia conoscenza e la mia esperienza. La Salernitana, per crescere, non può prescindere dal settore giovanile e, sotto questo aspetto, siamo lontanissimi dalle mie idee. Le infrastrutture sono altrettanto decisive e non c’è vivaio che esploda senza campi di allenamento adatti. In questi mesi e nel futuro prossimo voglio sempre lasciare il mio input, a patto che si creino le condizioni”.

    Con l’Udinese ha giocato Fiorillo per scelta tecnica e chi gioca domani in porta?
    “Ho scelto Fiorillo per dimostrargli stima. E’ un ragazzo che lavora bene, che è sempre presente, che aiuta la squadra a crescere anche a costo di prendere pallonate in faccia. Meritava una vetrina davanti al nostro pubblico, meritava 90 minuti e non la passerella di cinque. Tra l’altro ho avuto conferma che posso contare su di lui in qualunque momento. Domani non ci sarà perchè ha avuto un piccolo infortunio”.

    Rispetto a quando è arrivato qual è il suo bilancio generale?
    “Anzitutto voglio esprimere il mio enorme ringraziamento ai calciatori. Hanno creduto nelle mie idee, hanno dato sempre il massimo per emozionarci e per raggiungere gli obiettivi prefissati. Sapevo dall’inizio che sarebbe stata dura, ma ho avuto sempre fiducia che i gruppi con qualità emergono e fanno sempre la differenza. Bisognava soltanto crederci. Sono orgoglioso di loro, averli allenati è stato un onore. Aggiungo poi l’importanza dei nostri tifosi. Sapevo perfettamente che fosse una piazza calda, ora l’ho tastato con mano e sono ulteriormente consapevole che vanno rappresentati al meglio. Che si vinca o che si perda dobbiamo onorare la maglia, sono certo che abbiamo intrapreso un percorso che ci darà grosse soddisfazioni. La gente di Salerno è l’anima di tutto ciò che stiamo facendo”.

    Quali prospettive ci sono in ottica futura?
    “Io ho la mia idea. Sono felice e consapevole di ciò che la Salernitana può offrire e può non offrire. Su alcune cose siamo distanti. Io sono contento di lavorare tutti i giorni. E’ la mia passione, amo vedere la crescita di ogni calciatore all’interno di una identità comune. Il comportamento di squadra e il metodo di gioco sono il passaporto per il futuro. Questo mi onora, ho ottenuto risultati che vanno oltre il risultato sportivo. Per continuare sulla strada del successo bisogna mantenere tutti i giocatori competitivi, poi dipenderà dalle disponibilità economiche del presidente e, di conseguenza, dalla bravura del direttore sportivo”.

  • Salernitana, agente di Kastanos: “Sousa stravede per lui”

    Mario Giuffredi, agente di Grigoris Kastanos, ha parlato del centrocampista granata. Ecco le sue dichiarazioni.

    “Sousa usa belle parole da diverso tempo per Kastanos, riconosce che è un grande professionista ed ha grande qualità, per il gioco di Sousa è un giocatore giusto. È stato bravo anche ad adattarsi in un ruolo non suo e lo ha fatto con qualità. Kastanos con Sousa ha trovato il vestito giusto, la bravura di un allenatore deve essere quella di sfruttare al massimo caratteristiche e potenzialità degli atleti in organico. Grigoris ha tutto per fare il trequartista, può giocare a due dietro la punta, può fare l’esterno e la mezzala. Ha qualità e intelligenza tattica”.

  • Salernitana, Sousa: “Dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo”

    Ecco le  parole in conferenza stampa di Paulo Sousa del tecnico della Salernitana presenta la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi contro l’Atalanta.

    Come si affronta la partita con l’Atalanta dopo il brutto ko di Empoli?
    “E’ una gara come tutte le altre, a me interessa che la squadra continui a crescere sotto il profilo del gioco ma anche della mentalità. E’ questo lo step più difficile. L’atteggiamento individuale fa la differenza e questo tipo di lavoro va fatto di continuo, non solo nelle due ore in cui abbiamo il calciatore a disposizione negli allenamenti. Le società che hanno la cultura della vittoria ti fanno respirare il clima del successo. Noi siamo al secondo anno di serie A e ci sono delle difficoltà. Io voglio una Salernitana ambiziosa, orgogliosa, desiderosa di essere protagonista. Poi si può vincere e si può perdere, ci mancherebbe. L’identità non deve mai venire meno, deve essere il nostro passaporto. Abbiamo fornito le coordinate comportamentali, ora tocca ai ragazzi. Sia in casa, sia in trasferta la mentalità deve essere uguale. Noi sappiamo chi siamo, ci sono debolezze ma anche tante cose buone. La teoria non basta, ora tocca mettere tutto in pratica sul campo. Altrimenti non si vince. Al di là dell’avversario, che è importante, devo guardare in casa mia e lavorare ogni giorno per una crescita globale. E il momento di difficoltà aiuta sempre a riflettere”.

    L’amministratore delegato Milan ha detto che vuole proporle il rinnovo…
    “Qui mi trovo benissimo, ho una connessione speciale col direttore sportivo e con la tifoseria. Questa passione mi piace tanto. Chiunque ama il calcio sa che qui ci sono gli ingredienti giusti. Non voglio eludere la vostra domanda, sono concentrato sul presente e dobbiamo salvarci”.

    Atalanta di nuovo in lotta Champions dopo il caso Juventus?
    “Affrontiamo una squadra che ha una stabilità importante in Italia, da anni. C’è un allenatore che ha sposato una filosofia di gioco precisa e l’ha trasmessa ai ragazzi. Ha più di 300 partite con questo gruppo, la squadra gioca ad occhi chiusi e sa perfettamente cosa deve fare in campo. Se non fai quello che devi ti mettono sotto, abbinano qualità e fisicità. Gasperini non è solo aggressività difensiva uomo contro uomo, ma ha determinato tanto con i braccetti e con l’attacco della profondità. Mentalmente sanno reggere contro chiunque, proponendo sempre alta intensità e mostrando capacità di recupero impressionanti. Sarà una sfida straordinaria per noi, una tappa importante nel nostro percorso di crescita. E’ chiaro che noi scenderemo in campo per vincere, pur sapendo che l’Atalanta è un avversario top. La bravura sarà quella di riconoscere la loro forza senza sentirci inferiori. Sappiamo che durante una gara ci sono momenti di difficoltà e non si può essere sempre al massimo. L’Atalanta piace anche perchè ha 2-3 alternative in tutti i reparti, è in grado di affrontare tutte le competizioni”.

    Gyomber può giocare domani?
    “Si è allenato tutta la settimana pur convivendo con un fastidio. Non c’è lesione, stiamo lavorando per potergli dare massima fiducia in vista della gara di domani. Anche Candreva si è allenato con noi e sta meglio”.

    All’andata l’Atalanta segnò 8 gol, nello spogliatoio si percepisce una voglia maggiore di rivalsa?
    “Un risultato così lascia il segno, è chiaro. I calciatori lo sanno. Oggi però siamo in un contesto diverso, anche la mentalità è cambiata e vedo una Salernitana maggiormente consapevole dei propri mezzi. Sarà una gara difficile, lo sappiamo, se non sei in partita ti possono fare veramente male e non possiamo permetterci di sbagliare atteggiamento. Voglio coraggio e voglia di competere contro le top squadre italiane”.

    In cosa sta migliorando di più la sua Salernitana?
    “Gasperini ha più di 300 partite e tanti calciatori che sono con lui da diversi anni. Questa premessa dovete tenerla ben presente. Quando sono arrivato ho dovuto abbinare la voglia di trasmettere le mie idee e la necessità, anzi l’obbligo, di fare risultato per salvarci. Sono molto felice dell’evoluzione di tutti, soprattutto dei giovani. Potevano essere condizionati dal momento, invece si sono fatti trovare pronti. Io cerco di fornire strumenti utili nelle due fasi e di aiutarli ad avere fiducia in loro stessi. I margini di miglioramento sono straordinari, la prossima stagione potranno fare grandi cose soprattutto se non ci sarà la pressione del risultato. Quanto alla formazione, i calciatori sanno bene che io scelgo in base a quello che vedo, alla possibile lettura in prospettiva e alle caratteristiche dell’avversario”.

    Piatek si è sbloccato, se gioca cambia la posizione di Dia?
    “Tutti noi abbiamo sempre provato ad aiutare questo ragazzo a segnare con maggiore continuità. Sa farlo e deve farlo, è un attaccante. Ha già giocato dall’inizio in coppia con Dia, poi ho cambiato strategia e ho assunto decisioni diverse. Se ricordate anche Dia è partito dalla panchina in alcune occasioni. Quando affronti un avversario intenso, a noi può essere utile un elemento che destabilizza. E ciò può accadere anche in corso d’opera”.

    In difesa avete tre diffidati, questo influenza le scelte?
    “Se voglio costruire una mentalità vincente devo pensare di schierare i migliori interpreti a disposizione. Devo essere concentrato su Salernitana-Atalanta, non sulla sfida successiva”.

    E’ cambiato qualcosa nell’approccio al lavoro settimanale dopo la sconfitta di Empoli?
    “No! E’ un piacere vedere come lavorano questi ragazzi, dirò alla società che anche in futuro vorrei che giornalisti e tifosi assistessero agli allenamenti con maggiore frequenza. A meno che non siano sedute prettamente tattiche. A me era piaciuta anche la settimana pre Empoli, sul piano individuale stiamo lavorando tanto”.

    Due trequartisti alle spalle della punta o un fantasista e due attaccanti?
    “Kastanos dà qualità e garantisce copertura in fase difensiva. Candreva non è molto potente sul piano della pressione, ma è intelligente sul piano posizionale. Ha lavorato tutta la settimana, ha esperienza e comunicazione all’interno della squadra. Lui ci sta aiutando tanto nel percorso di crescita. Se poi in corso d’opera avremo bisogno di una punta di peso mi regolerò di conseguenza”.

    C’è il suo ok per Rivisondoli come sede del ritiro?
    “Sì. Il nostro team manager è andato sul posto assieme al nostro segretario. Quanto hanno visto corrisponde ai bisogni di una squadra. Col direttore stiamo già provando a pianificare, vorrei poi affrontare avversari che siano quanto più vicini al nostro tipo di livello. Ora dobbiamo salvarci, le energie devono essere concentrate sul presente”.

  • Salernitana, Sousa: “Con la Fiorentina sarà una sfida speciale”

    L’allenatore della Salernitana Paulo Sousa ha parlato della sfida contro la Fiorentina, sua ex squadra. Ecco le sue dichiarazioni:

    “Vorrei fare innanzitutto i complimenti alla Fiorentina, al mio collega Vincenzo Italiano e ai giocatori per la fantastica stagione che stanno facendo. Hanno raggiunto la finale di Coppa Italia e sono in corsa per conquistarne un’altra in Conference League. A mio avviso al momento sono la squadra più in forma del campionato con alternative di alto livello per ogni ruolo. La Società ha investito per costruire una squadra competitiva su tutti i fronti.

    Il loro calcio esprime grande aggressività in fase di non possesso, con ricchezza di varianti in fase di possesso palla che mi fa ricordare il calcio olandese di un tempo. La mobilità e la qualità del loro centrocampo fa sì che la grande maggioranza delle volte riesca a superare la pressione avversaria abbassando il loro blocco difensivo. Propongono la variante di alzare dalla linea uno dei centrali difensivi nel secondo momento di costruzione, hanno dinamiche offensive nei corridoi laterali che creano molteplici difficoltà agli avversari alternando gioco corto e attacco alla profondità. Quello che è cambiato di più nell’ultimo periodo è stata la verticalità e la velocità del loro gioco offensivo”.

  • Salernitana, Sousa: “Il Napoli è davvero forte”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico della Salernitana Paulo Sousa, pronto a presentare il derby in programma domani pomeriggio allo stadio Maradona contro la capolista Napoli.

    Quanto vi sentite penalizzati per le varie decisioni assunte dalle autorità competenti in settimana?
    “Il presidente si è pronunciato, ci sono persone autorevoli che si sono espresse e va bene così. Io faccio l’allenatore e parlo della mia sfera di competenza. E’ logico che la preparazione è stata influenzata, solo giovedì abbiamo saputo la data della partita. Avremo un giorno in meno per preparare la partita con la Fiorentina, la pianificazione è cambiata ed è evidente. Ma dobbiamo essere bravi e andare oltre tutto questo. Faccio un discorso generale: quest’anno il calcio italiano sta raggiungendo un grande livello come testimonia il cammino delle nostre in Europa, anche chi prende decisioni deve garantire lo stesso livello. Mancanza di professionalità? Non ho detto questo. C’è bisogno di maggiore professionalità, è diverso”.

    Che Salernitana dobbiamo aspettarci nella bolgia del Maradona contro una squadra ad un passo dalla grande festa?
    “Sento che l’ambiente ci crede. Sono felice che la gente si senta partecipe, il lavoro lo stiamo facendo tutti insieme. Noi ci crediamo e vogliamo competere ovunque e contro ogni avversario. Che sia in casa o in trasferta. Sono consapevole che abbiamo dei limiti, ma anche che abbiamo tanti mezzi per fare una partita di tutto rispetto. Il Napoli è forte, sono un grosso estimatore di Luciano Spalletti e l’ho detto anche prima di tornare ad allenare in Italia. Mi pronunciai già dopo Fiorentina-Napoli, le sue squadre si esprimono a livello altissimo e meritano di essere primi. I protagonisti sono i campioni, vero, ma la mobilità e la qualità sul corridoio laterale mi piace molto. Vedo che terzino, mediano ed esterno interagiscono bene, hanno due mediani che sanno saltare l’uomo per poi far circolare la palla con intelligenza. Non sottovaluterei il lavoro che ha fatto individualmente su Oshimen. E’ un avversario fortissimo, costruito bene, che attacca la profondità ma palleggia altrettanto bene. Siamo fieri di poterli affrontare e di proporre nel loro stadio il nostro sistema di gioco, rispettando loro ma anche le nostre idee e tutto quello che abbiamo fatto in questo percorso. L’intensità mentale richiede concentrazione per 90 minuti per applicare la nostra strategia, ognuno nel suo ruolo deve sapere cosa deve fare, pronto ad aiutare chi viene saltato da calciatori sugli esterni che possono fare la differenza. Spirito di sacrificio e voglia di crederci possono essere le nostre armi in più, così come i continui raddoppi di marcatura. Il Napoli crea tantissimo, avremo dei momenti dove dobbiamo avere sempre un uomo in più sul loro possesso in corsia laterale. Ma non voglio che ci limitiamo a contenere, poter palleggiare davanti ai più forti ci aiuta nel nostro percorso di crescita. Per cui chiedo che la Salernitana sia coraggiosa, mettendo in preventivo l’errore contro gente che pressa per 90 minuti. Ma sono convinto che avremo anche noi le nostre opportunità, con Inter e Milan abbiamo disputato delle partite di spessore e stiamo parlando di formazioni che si giocheranno l’accesso alla finale di Champions”.

    Il fatto che il Napoli aspetta solo di festeggiare può essere paradossalmente un vantaggio per la Salernitana?
    “Ogni difficoltà è opportunità di crescita. Cerco di essere realista, la gara di domani può farci crescere tanto. Conosco bene Spalletti e il suo ruolo di leader e sono certo che il Napoli non sarà distratto da nulla e che farà la sua partita di livello come sempre. Parliamo di un avversario che produce gioco a ritmi alti anche se è in vantaggio di tre gol. Bisogna avere rispetto per il Napoli pur consapevoli che abbiamo le nostre potenzialità. Ma loro sono fortissimi”.

    Come si ferma Oshimen?
    “Non ho preparato niente di particolare, a volte difendi bene se hai maggior possesso palla. Sarebbe importante far abbassare il Napoli. E’ chiaro che se il pallone ce l’hanno loro dobbiamo essere corti e raddoppiare costantemente le marcature in blocco alto e in blocco basso mostrando coraggio e aggressività. Abbiamo caratteristiche ben precise, sappiamo che il Napoli ha giocatori determinanti e si è visto quanto loro hanno patito l’assenza del centravanti quando non ha giocato per infortunio. Io sono per prevenire: più che ingabbiare lui è necessario non fargli arrivare il pallone, pur sapendo che loro hanno capacità e soluzioni innumerevoli. Sono anche bravi a portare fuori posizione i difensori avversari, le loro decisioni individuali determinano tanto e dovremo essere bravi nella lettura preventiva delle azioni. Sperando di essere accompagnati anche da un po’ di fortuna”.

    Un giorno in meno per preparare la gara con la Fiorentina, quanto è ingiusto?
    “Mi sono espresso prima. Chi decide deve garantire alto livello come stanno facendo le squadre impegnate in Europa”.

    Gioca Mazzocchi?
    “Ha lavorato benissimo in settimana ed è un ragazzo di cuore, è sempre più vicino a scendere in campo dall’inizio. Ha esperienza, salta l’uomo, costruisce basso e regge il duello sul piano fisico. Serviva continuità negli allenamenti, la sta avendo e presto lo vedremo titolare”.

    5 diffidati, ragionamenti in corso?
    “Sugli esterni non abbiamo molti doppioni e da diverse settimane stiamo lavorando ad altre soluzioni come testimonia la gestione Kastanos. Lo facciamo anche per prevenire infortuni, come nel caso di Mazzocchi, e squalifiche. Da settimane siamo concentrati su questo aspetto. Voglio prevenire, non ci sono altri tipi di ragionamenti”.

    Non vi condiziona dover giocare pochissimi giorni dopo contro la Fiorentina?
    “Per me la gara più importante è domani. So che ci sono tre gare ravvicinate e ci penso, ma la mia mente è concentrata sul derby. La formazione prescinde da Salernitana-Fiorentina di mercoledì”

    Giovedì ha coinvolto i bambini durante l’allenamento a porte aperte, che messaggio ha voluto lanciare in una settimana ricca di tensioni?
    “Ho cercato di fare certi gesti in tutte le città dove ho lavorato. Tante volte non abbiamo la possibilità di lavorare a porte aperte, ma mi aspetto accada con maggiore continuità. I bambini sono le nuove generazioni, sono i tifosi del domani e amano il calcio. Portarli sul manto erboso dell’Arechi, far sognare loro di calcare quel campo e stare affianco ai propri beniamini alimenta la loro passione per la Salernitana e per la città di Salerno. Per me è una cosa da ripetere in continuazione. Ogni tanto è giusto far vedere ai tifosi e agli organi di informazione il nostro modo di allenarci. Da quando sono arrivato fino a giovedì scorso il livello di intensità di tutti i giocatori è stato equivalente, l’altro ieri invece ho visto uno step ancora più elevato. E questo conferma quanto incide il rapporto con la gente”.

  • Salernitana, Sousa: “Ora non penso al rinnovo”

    Salernitana, Sousa: “Ora non penso al rinnovo”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico della Salernitana Paulo Sousa. I granata, domani, affronteranno il Sassuolo nell’anticipo di campionato.

    Ieri Iervolino ha detto che vorrebbe ripartire da Sousa anche per la prossima stagione…
    “Sono molto contento della città, della tifoseria, della società, del direttore sportivo e dei suoi collaboratori. Ora penso esclusivamente al Sassuolo, a fine stagione parleremo di futuro. Era questo l’accordo preso già a febbraio al momento della firma”.

    La sua media punti è buona, continuando così si può chiudere a 40…
    “Quando sono arrivato ho trovato una squadra con grossissime difficoltà. Il fatto che abbiamo conquistato sette risultati utili di fila facendo bene in casa e in trasferta mi rende contento, anche perchè vedo un gruppo che strada facendo ha fatto di tutto per esprimersi seguendo le mie indicazioni. Siamo stati sempre in partita, per vincere contro chiunque. Solo con la Lazio è andata male, ma so che la Salernitana scende in campo con la voglia di fare un gol in più dell’avversario”.

    Dopo Sassuolo ci sarà un calendario difficilissimo, Iervolino ha ragione quando dice che domani bisogna vincere e andare oltre il pareggio?
    “Sono molto contento dei risultati che abbiamo raggiunto. Non mi devo mai dimenticare in che momento sono arrivato. La Salernitana è in A da un anno e mezzo. Possiamo salvarci, vogliamo salvarci, ma qualche difficoltà di gestione fa parte del percorso di crescita. Sono un allenatore ambizioso che vuole esaltare qualità individuali e collettive, ma c’è un campionato che va avanti e un obiettivo che non abbiamo conquistato ancora. E questo mentalmente incide. So che vogliamo e possiamo vincere tante partite, sto spingendo per far capire ai ragazzi che le prestazioni si tramutano sempre in vittorie. C’è grande rispetto per il Sassuolo, anzi enorme. Il presidente ha parlato pubblicamente di un “progetto Ajax”, il Sassuolo è il modello da seguire. Hanno proprie infrastrutture, un proprio stadio, un campo di allenamento all’avanguardia e negli ultimi anni hanno adottato il medesimo sistema di gioco acquistando calciatori con criterio. Quando si lavora con continuità la crescita è diretta conseguenza. E allo stesso tempo fanno soldi. Per questo complimenti ha chi ha sviluppato il progetto Sassuolo, sanno benissimo quello che fanno e ciò li aiuta a superare i momenti di difficoltà e possono pensare anche all’Europa”.

    Che Sassuolo si aspetta?
    “Sono meno fisici del Bologna, ma tecnicamente fortissimi soprattutto sulle fasce. Sul contropiede sono micidiali. Proprio per questo la Salernitana dovrà essere incisiva negli ultimi 20 metri e tenere il pallone il più possibile sfruttando al massimo la spinta di una tifoseria che spero possa riempire l’Arechi”.

    Quanto è importante la presenza di Iervolino alla rifinitura e cosa pensa del fatto che il presidente ha proposto il licenziamento per i calciatori?
    “Io amo il calcio, ho una passione pazzesca e questo sport mi ha dato tranquillità economica, famiglia e tante emozioni. Sia da calciatore, sia come allenatore. Anche per questo voglio dare il massimo di me stesso a questa società che, nei fatti, sta dimostrando di voler crescere e fare cose importanti. Vorrei lasciare in eredità alla Salernitana qualcosa di bello. Iervolino viene da un mondo completamente diverso e vuole incidere, ha il diritto di farlo. Ha bisogno anche lui di adattarsi a questo mondo, lavorando piano piano per un cambiamento. Non è facile e non è per tutti esporsi, va apprezzato. Privatamente gli ho detto che chi mette i soldi merita rispetto e va ascoltato. Sempre”.

    Domani cambierà modulo?
    “Già in queste ultime partite abbiamo giocato con la difesa a tre, poi a cinque e poi a quattro. La cosa importante è riuscire a far crescere ogni singolo calciatore affinché strategicamente di adatti leggendo il momento della gara. Anche i cambi hanno un ruolo fondamentale. L’organizzazione difensiva e offensiva determina, così come le palle inattive e la capacità di recuperare palla e ripartire con organizzazione senza improvvisare nulla. Si può cambiare sistema, le mie squadre sono sempre state molto dinamiche e camaleontiche. Vedrete quello che avrete già visto”.

    Piatek non segna da mesi, potrebbe esserci una chance per Botheim?
    “I giocatori che abbiamo a disposizione li conoscete. Bonazzoli è quello che sta trovando meno spazio e in merito mi sono già espresso e non voglio ripetermi. E’ un ragazzo che ha delle qualità straordinarie, ha un feeling col gol molto importante e so che ho bisogno di lui così come di tutti gli altri. L’importante è che tutti accrescano il proprio bagaglio di conoscenza, l’occupazione degli spazi e l’adattamento al sistema di gioco sono fondamentali”.

    Kastanos-Mazzocchi, è questo il dubbio a destra?
    “Grigoris è un lavoratore molto serio, gli piace il calcio e si è messo a disposizione con umiltà sin dal primo giorno. E’ il nostro Bernardo Silva visto che sa svolgere tanti ruoli, la sua voglia di giocare è straordinaria e lo apprezzo tanto. Pasquale è un esterno incredibile che, però, viene da una lesione seria e da un altro infortunio che lo ha tenuto fermo ai box per tanto tempo. E’ difficile trovare continuità dopo un percorso così complesso. Riposo, nutrizione, idratazione e prendersi cura del corpo consentono di tornare ad essere competitivi. Ad oggi è uno di quelli che deve lottare per trovare il suo spazio. In alcuni momenti importanti ci è mancato. A Torino, in alcuni momenti, le sue caratteristiche potevano essere utilissime ma non era ancora il momento. Il Sassuolo ha esterni micidiali e fortissimi sulle transizioni, riescono a trovare spazio e porta in una frazione di secondo e la mobilità dei centrocampisti porta tutti e dieci i calciatori di movimento a muoversi e a proporsi. Senza intensità rischiamo di andare in grande difficoltà. Seguo Dionisi già dai tempi di Empoli, vedo che in Italia ci sono allenatori giovani che portano idee nuove e mi fa tanto piacere. Voglio menzionare anche Zanetti e Palladino. Mi piace affrontare professionisti di questo livello, sono il primo a poter crescere osservandoli”.

    Sambia ha perso posizioni nelle gerarchie?
    “Ha colpi pazzeschi. Sa tirare alla grande le palle inattive, è un giocatore che può fare benissimo in questa serie A. Cosa gli manca? Io la chiamo “pro-attività”. Certo, senza continuità non è semplice, ma io sono arrivato in un momento difficile e devo pensare anzitutto a fare risultati. Contro l’Inter ho preso decisioni diverse perchè da Sambia, a La Spezia, mi aspettavo di più. E se dico questo è perchè gli riconosco potenzialità. Stiamo cercando di lavorare quotidianamente su questi aspetti, le mie decisioni sono sempre frutto di quello che vedo durante la settimana. Faccio l’esempio di Kastanos: è un ragazzo umile, disponibile, che sa giocare in qualunque zona di campo. Io ho bisogno di questo. Mazzocchi è un giocatore diverso, gli piace uscire dalla pressione sin dalla propria area di rigore. Sa crossare, sa inserirsi, sa andare verso la porta. Può crescere anche lui, ad esempio sulla percezione delle distanze. Contro il Bologna in alcuni momenti doveva essere molto più alto e invece si abbassava troppo, ma è chiaro che se giochi poco ci vuole più tempo per assimilare determinati concetti”.

    A centrocampo recupererà Maggiore?
    “Oggi si è allenato per tutta la seduta, è rientrato. E’ un ragazzo che la prossima settimana aumenterà i carichi di lavoro e rientrerà a Napoli. Mazzocchi ha vissuto una situazione più difficile, c’è stato un problema muscolare serio. E’ nel mio interesse dare continuità ai giocatori bravi, a patto che siano fisicamente pronti”.

    Ore 12:57 – Finisce la conferenza

  • Salernitana, avviati i contatti per il rinnovo di Paulo Sousa

    La Salernitana è vicino all’obiettivo salvezza e la società ha avviato i contatti con Paulo Sousa per il suo rinnovo di contratto, possibile un prolungamento con il tecnico portoghese fino al 2025.