C’è ancora Ibrahimovic nel futuro del Milan? “Sapete quello che penso su di lui. L’ho sentito stamattina. Sta bene e sta recuperanddo da un infortunio abbastanza importante. Mi auguro di poter lavorare ancora con lui perché è un campione in toto”. Cosa ti aspetti da Leao? “Può fare ancora qualcosa in più, ma è normale perché ha 23 anni. Quest’anno è andato in doppia cifra e potrà essere ancora più incisivo in fase offensiva. Può spaccare le partite”. Quanto si sente lontano dalle big di Champions? “L’esperienza dell’anno scorso ci ha insegnato tanto. Non ci è mancato tanto per essere competitivi. Non possiamo pensare ad un Milan in grado di vincere la Champions; non mi piace parlare di budget, ma se Liverpool e City spendono 100 milioni solo per un giocatore è difficile competere. Sono sicuro che noi siamo cresciuti tanto. La nostra ambizione è essere competitivi anche in Europa; aspetteremo il sorteggio del 25 agosto. Pensare di vincere la Champions è un po’ prematuro”. Che ci dice di Dybala e De Ketelaere?
“Sono due profili molto diversi. Io so che ho alle spalle dirigenti molto capaci che prenderanno decisioni migliori per migliorare la squadra”. Come ha vissuto l’attesa per i rinnovi di Maldini e Massara? “Con molta serenità, abbiamo continuato a lavorare e li ho visti sempre sereni e positivi. Il club ha sempre dimostrato compattezza e si va sempre di più in questa direzione”. Qual è l’obiettivo della stagione? “Non mi sto fissando sull’obiettivo, ma sul percorso da fare per raggiungerlo. Servono tenacia e coraggio, giocando ogni singola partita per poterla vincere. Meglio non fare previsioni, è facile sbagliarle…”. Dida tornerà? “Dida ci ha comunicato l’esigenza di tornare in Brasile e sarà sostituito. Lo ringrazio perché ha dato un grandissimo contributo”. Pobega può essere il Tonali della nuova stagione? “Me lo auguro. È un ragazzo interessante, che ha belle caratteristiche, può fare bene”. Dove vede Adli? “Giocatore molto interessante, tecnicamente valido, molto capace nello smarcarsi e nel giocare il pallone in avanti cercando i compagni in profondità. È da capire la posizione in cui può essere sfruttato al meglio. È molto intelligente e molto preparato. Cercherò di capire in quale posizione usarlo di più, anche se noi non siamo legate alle posizioni fisse e lui è uno dinamico”. Dybala è sostenibile nel suo calcio? “Tutti i giocatori bravi e disponibili a giocare di squadra sono utili per giocare nel Milan”. Un saluto a Kessie e Romagnoli… “Gli mando un caloroso abbraccio, hanno dato un contributo molto importante. Ho condiviso con loro un percorso importante, gli auguro il meglio per la loro carriera”. L’Inter ha già fatto tanto mercato, la Juve sta completando la rosa, il Milan è un po più indietro. Deve recuperare tanto il Milan?
“Sono sicuro che il 13 agosto saremo pronti. Poi da allenatore se mi dicono che domani saremo al completo sarei contento, ma so che non sarà così. Noi siamo aperti a tante cose, ma partiamo da una base molto solida. Dal 15 luglio avrò una squadra forte da allenare e io il 15 luglio potrei schierare una squadra forte in campionato”. Ha pensato alla difesa a 3? “Il rientro di Kjaer è importantissimo: mi e ci è mancato per 7 mesi, per qualità tecniche e presenza in campo; ci vorrà un po’ di adattamento. La difesa a 3, per le caratteristiche che abbiamo, può essere una soluzione valida e cercheremo di svilupparla con un po’ di attenzione”. Che tipo di nuovo difensore si aspetta? “Tomori è un destro che può giocare a sinistra, non è una peculiarità determinante il piede. Vediamo, valutiamo ciò che abbiamo e poi ci sarà modo e tempo per intervenire. Il club è pronto a farlo”. Quando rientra Ibrahimovic? “Sta trattando il nuovo accordo. Spero eventualmente di averlo il prima possibile”. Chi saranno le rivali del Milan? “Ci sono 5-6 squadre che possono lottare per lo Scudetto. Noi siamo riusciti a creare una piccola magia e sinergia per trovare lo Scudetto. Non vedo l’ora che sia il 15 luglio per ritrovarla. Sarà importante mantenere lo spirito e la voglia di lavorare e di crescere, mettendo sempre la squadra come punto di riferimento e non il singolo”. Come è il calendario del Milan? “Il livello è molto alto e molto competitivo. L’ho guardato, ma non per sapere quale avversario. L’anno prossimo tutti vorranno battere il Milan, dovremmo prepararci meglio dell’anno scorso per ogni partita”. Quant’è on fire Pioli per questa stagione? “Se è per on fire si tratta di entusiasmo e passione sono al massimo”. Si parlava già l’anno scorso di cercare un 7 che fa il 10 e di un 10 che fa il 7. Ziyech può essere il profilo giusto in questo senso? “Non lo so (ride, ndr). Messias ha fatto un bel campionato. La dirigenza lavorerà al meglio”. Che sensazione le dà che in tanti non diano il Milan favorito? “Mi fa piacere, l’anno scorso partivamo quarti o quinti… Quindi va benissimo così”. È vero che vorrebbe una rosa da 28-29 giocatori? “No, sono troppi. I doppi ruoli sono molto importanti, ma averne troppi non possono aiutare nel nostro lavoro”. Cosa ci si deve aspettare da Origi? “L’aspetto più importante sono le gerarchie: ci saranno, ma saranno partita per partita. È sempre stato il mio modo di allenare e la nostra forza. Non ho una squadra titolare in testa. Dobbiamo avere 22 titolari. Abbiamo troppe partite per pensare che Theo Hernandez, che è un fenomeno fisico possa giocarle tutte. Non è importante pensare quale sia la gerarchia, ma avere due giocatori forti e con caratteristiche diverse, che è la cosa più importante che c’è. In un calcio così tattico e bloccato è importante. Origi ha esperienza e mi aspetto tanto”. Su quale giocatore scommetteresti? “Bennacer, da Isma mi aspetto tanto perché so che può dare tanto”. È stato il tormentone dell’estate… “Bello, ma anche strano. Questo mi spinge ad essere ancora più motivato e a dare soddisfazioni ai nostri tifosi, che sono veramente unici”. Cosa rifarebbe della scorsa stagione?
“Non dico che non sto più pensando alla scorsa stagione. Qualche spunto dobbiamo prenderlo. E’ andato tutto bene, ho fatto qualche errore, ma alla fine abbiamo ottenuto un grande risultato”. È più facile vincere o riconfermarsi?
“Non lo so. Sicuramente non è stato facile vincere. Noi vogliamo alzare il nostro livello”. Che caratteristiche vorrebbe dal mercato? “Qualità, perché c’è capitato di avere qualche difficoltà in più con le squadre più chiuse. In quelle partite una giocate individuale in più o un tiro in più possono aiutare”.
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Milan, Pioli prima conferenza stampa della stagione: “Siamo pronti”
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Milan, Pioli: “Giochiamo contro una squadra che in trasferta fa tanti punti”
Dopo la bella vittoria in quel di Verona, il Milan ha tutta l’intenzione di compiere un altro passo verso lo Scudetto affrontando, domani alle 18:00, l’Atalanta in un San Siro completamente sold-out. Stefano Pioli presenta la sfida contro la squadra di Gasperini dalle 14:15 in conferenza stampa ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero: Un accostamento: a Verona il qaurto di finale con il Belgio e domani la semifinale con la Spagna? “Sì, ma è dalla partita contro la Lazio che giochiamo questo tipo di partite da dentro o fuori. Giocheremo contro un avversario che, dopo di noi, ha il miglior ruolino in trasferta”. Sentimenti ed emozioni della vigilia? “Domani lo stadio tutto rossonero non può che darci ancora più carica ed energia, sappiamo quanto siano bravi e forti i nostri tifosi a sostenerci. Ho visto una squadra molto attenta, con la giusta serenità e abbiamo cercato di preparare la partita di domani nel miglior modo possibile. Altre emozioni non ci sono”. Domani una sfida che evoca tanto… “Il 5-0 umiliante ci era servito per capire tante cose, ma non credo che domani chiuderemo un cerchio. Domani la partita è importantissima, ma poi ce ne sarà un’altra. Non dobbiamo cambiare la nostra mentalità. All’andata avevamo fatto molto bene, ma mi aspetto cose diverse da Gasperini”. Sei più tranquillo dopo le ultime partite? “Il Milan la affronterà con tanta consapevolezza del momento e delle qualità. Il nostro percorso è cominciato due anni fa, abbiamo superato tante tappe positive e negative. Siamo stati bravissimi fino ad oggi, dobbiamo essere migliori di qua alla fine”. Come fa a non pensare oltre?
“Non pensiamo oltre, ma pensiamo alle 17:59 di domani sera. Veniamo da un percorso che ci ha permesso di arrivare con grande attenzione e serenità necessaria alla partita. Quello che succederà dopo dipenderà dal risultato dalla partita. Noi abbiamo la forza per determinare il risultato. Poi succederà quello che dovrà succedere”. Hai detto qualcosa di particolare allo spogliatoio? “Vi sembrerà strano, ma ho percepito una piccola percentuale di attenzione in più; poi tutto uguale: stessi sorrisi, stessa voglia di lavorare”. Come ti senti e come possono sentirsi i tuoi giocatori? “Sono convinto che i giocatori si sentano come me: motivato e concentrato. Saliremo sul pullman per andare a San Siro con grande positività ed energia perché ci aspetta un grande pubblico”. Sarà The Last Dance a San Siro per Ibrahimovic? “No, non credo. Onestamente non lo so, ma io mi auguro di noi perché Zlatan è un campione con la C maiuscola. Non mi riferisco solo all’aspetto tattico. Ho una stima nei suoi confronti che è smisurata, mi auguro che non sia the last dance. Lui saprà scegliere il suo futuro, ora pensa a domani”. Come sta Rebic? “Ante è un giocatore di qualità importantissima: tecnica, fisica e caratteriale. Ha avuto più problemi quest’anno ma ora sta benissimo, è un giocatore importante per noi”. Si ricorda lo striscione post 5-0 a San Siro? “Misero quello striscione nel riscaldamento, poi da inizio gara ci incitarono. Li ho capito che non si erano dimenticati delle brutta figura, ma che ci volevano aiutare a risollevarci”. Come sei messo a sedute dal dentista? “Ho finito un lavoro poco tempo fa, ma non so se interessa… (ride, ndr) Il Milan ha vinto e convinto a Bergamo, mentre in casa… “È difficile rispondere a questa domanda, perché l’Atalanta non cambia tra casa e trasferta. Il calcio è molto strano, basti vedere i risultati dei ragazzi di Gasperini quest’anno. Sarà una partita tra due squadre che vorranno offendere e che sono organizzate: la qualità e l’intensità faranno la differenza”. Pensi che l’Inter possa vincere entrambe? “Non lo so e non mi interessa, non penso all’Inter. Siamo solo concentrati su di noi, non abbiamo bisogno di altri stimoli perché siamo già al massimo”. Ha motivato la squadra in questa settimana? “La settimana è stata molto normale per le nostre abitudini, non c’è bisogno di fare uno spitch motivazionale ai nostri giocatori. Il club va tutto nella stessa direzione”. Quando rinnovò il contratto dopo Sassuolo-Milan del 2020, era in cuor suo convinto che due anni dopo avrebbe lottato per lo Scudetto a due turni dalal fine? “Ero felice, molto positivo e avevo molta fiducia nei miei giocatori: hanno sempre dimostrato qualità importanti”. Verona e Atalanta giocano un calcio simile… “Giocano un calcio simile, ma l’Atalanta cambia spesso le uscite. Dovremo essere bravi a capire chi ci verrà a prendere e muoverci di conseguenza, se ti muovi tanto e bene puoi trovare spazi in più. È una squadra di ottimo livello, ci vorrà un Milan con una performance alta per riuscire a superare questi avversari”. C’è un momento che porta nel cuori di questi due anni? “I nostri tifosi sono unici. Sono stati fantastici quando non si poteva andare allo stadio e sono venuti qui in 5-10mila ad incitarci: sentivamo la loro presenza. Domani dobbiamo stimolarci a vicenda”. Ha parlato di nuove caratteristiche per Tonali… “Ci siamo arrivati tramite la conoscenza, che si ha col tempo. Io non parlerei di cambio di sistema, perché noi lo cambiamo continuamente. Tonali ha anche la caratteristica di inserirsi, ha una gamba sopra la media e va sfruttata con e senza palla”. C’è qualche problema con i corner… “Possiamo fare meglio, anche se non siamo statici. Mi auguro che domani vada meglio…”. Come ha vissuto Tonali questa settimana? Ha invocato Santa Lucia per domani? “Santa Lucia è fuori stagione (ride, ndr). Ha vissuto la settimana come tutti i suoi compagni”. Le esperienze di domani aiuteranno domani? “Ne abbiamo fatte di esperienze, spaziando in tante situazioni. Domani è la classica partita in cui raccogliere tutto ciò che abbiamo seminato”. C’è una domanda che vorrebbe le facessimo? “Sì, ma ve la dico il 22 maggio”. Come è possibile portare un gruppo di giovani a tale obiettivo? “Talento e disponibilità nel lavoro”. Questa settimana ricorda quella pre Atalanta-Milan dell’anno scorso? “Dopo il Cagliari l’anno scorso stavamo male a livello morale, abbiamo svoltato dopo la grigliata a Milanello del mercoledì”. L’Atalanta fuori da San Siro ha fatto bene… Si potrà colpirli con le ripartenze? “È una situazione che andrà riproposta, ma bisognerà leggere bene le pieghe della partita: un contro è prepararle, un conto è giocarle”. -
Milan, Pioli: “Verona è sempre una partita difficile”
Dopo la vittoria dell’Inter sull’Empoli, con il conseguente sorpasso in classifica, il Milan è chiamato a rispondere ai nerazzurri per riprendere il primo posto nella complicata trasferta di Verona. Stefano Pioli presenta la sfida contro la squadra di Tudor in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero: Verona è sempre stata una rampa di lancio straordinaria per la storia del Milan. È bello per i nostri giocatori giocare lì domani? “Sarà bello affrontare una partita con così tanti tifosi milanisti, perché ci stanno trasmettendo energia, passione ed entusiasmo che vorremmo riuscire a portare in campo anche domani sera”. Cambia il giocare dopo l’Inter? Che settimana è stata?
“È stata uguale a quelle precedenti. Ormai siamo ad un punto in cui tutte le partite hanno avuto e avranno un peso per l’obiettivo finale. Ho visto grande attenzione e motivazione. Sappiamo che il Verona potrà crearci difficoltà, ma le difficoltà affrontate ultimamente e non solo ci hanno fatto crescere. È il momento di dimostrare che non siamo solo bravi, ma che possiamo essere migliori”. Il Milan segna spesso nel finale… “È il nostro atteggiamento. Noi e il Verona segniamo tanto anche ad inizio partita, sarà importante l’approccio della gara, anche se la partita è lunga; come sempre, cercheremo di cambiare caratteristiche a gara in corso con i cambi. Lo step da fare è sempre lo stesso: vogliamo cercare di dominare le partite, quindi dobbiamo essere squadra dall’inizio alla fine. Abbiamo sotto gli occhi di tutti la semifinale di Champions vinta col cuore, lo spirito e la mentalità dal Real: le partite vanno giocate tutte”. Che cosa può dare Ibra? “Sappiamo quanto sia importante per noi. Sta facendo di tutto per darci una mano”. Milan e Inter hanno due mentalità differenti? “Non è il momento. Ora ci mancano 7 punti per fare qualcosa di straordinario e per dimostrare che siamo i migliori di questo campionato. Dobbiamo giocare da Milan, poi se vinciamo 1-0 o con qualche gol in più l’importante è essere squadra e giocare con emozione”. All-in sul Milan? “I pronostici ci davano sfavoriti. Io scommetto che la squadra domani darà il massimo”. Crede che la Lega l’anno prossimo dovrà fare una valutazione più seria sul calendario e le gare in contemporanea? “Non m’interessa. Sappiamo quello che vogliamo e quello che dobbiamo fare. Noi dobbiamo fare 7 punti”. Ha visto Inter-Empoli? “Ho rivisto il nostro allenamento e poi una gran partita di tennis. Fenomeno Alcaraz”. Come vede il Verona? “Sarà agguerrita come col Cagliari. Cercheranno di fare di tutto per batterci. Proveremo a farlo anche noi. Il reparto offensivo del Verona è molto pericoloso, noi dovremmo essere molto bravi a essere molto compatti e lucidi nel difendere, per poi recuperare palla e metterli in difficoltà”. Quella di domani è la più difficile? “Sì, è la partita più difficile perché è domani, poi settimana prossima dirò la stessa cosa. Ci aspettiamo un avversario molto motivato e determinato”. Con lei Tonali e Leao sono maturati nella testa. Lo è tutta la squadra? “L’atteggiamento è… li vedo sempre sul pezzo, attenti e motivati. Stanno gestendo bene queste emozioni. Veniamo da un percorso di 2 anni, di successi e di delusioni. Ora siamo più pronti”. Un commento su Ancelotti? “Leggenda. È un top in tutto. Lo conosco appena appena, ma credo che abbia una capacità fantastica di entrare nella testa e nel cuore dei giocatori: è la più bella caratteristica che un allenatore possa avere”. Quando il Milan ha avuto l’obbligo di vincere… “Non vedo i miei giocatori ansiosi e preoccupati, li vedo motivati. Una virgola può fare la differenza. Siamo concentrati, ansiosi e non frenetici. C’è stata una crescita eccezionale. Pensavo di dover essere qui a Milanello a doverli tranquilizzare, ma in realtà no: sono sempre sereni e sorridenti, felici di essere qua”. La generosità è una qualità del Milan? Si allena? “Sono quelle alchimie che nascono all’interno di un gruppo per modo di lavorare e per l’ambiente che ci sta trasmettendo emozioni incredibili”. Chi è il rigorista? “Abbiamo sempre esposto la nostra classifica dei rigoristi, poi i giocatori potrebbero cambiare la situazione”. Cosa ne pensa di Barak? “Ha sia tecnica che fisicità. Più sporcheremo le loro giocate, più potremo difendere meglio”. Ha timore che, con i diversi errori arbitrali che ci sono stati, non tutto dipenda dal Milan? “Dipende dal Milan tutto ciò che possiamo controllare. Poi c’è chi far altre scelte e noi le rispetteremo”. Verona evoca anche ricordi negativi… “Stiamo cominciando a scrivere la nostra storia. E si scrive col presente”. Il Milan ha lasciato un po’ sfogare gli avversari. Sarà il caso di gestire di più?
“Per mentalità cercheremo il gol. Non sono mancati gli equilibri con la Fiorentina, anche se avevamo 3 attaccanti puri. Gli equilibri vanno mantenuti sempre, poi se ci sarà bisogno cambieremo qualcosa davanti…”. C’è una frase o un’immagine che caratterizza lo spogliatoio in questo momento? “Sì, c’è, ma non lo vogliamo rivelare. Non è il momento”. Vuole spendere due parole per i preparatori atletici? “Sanno benissimo cosa penso del nostro lavoro, il responsabile sono io: loro propongono e poi io decido. Troppe volte si dà importanza alla parte fisica e meno a quella tecnico-tattica. Non abbiamo mai avuto picchi né in un senso né nell’altro”. Come vivono i giocatori questa vigilia?
“Ognuno la vive secondo le proprie abitudini. C’è qualcuno che parla troppo, altri meno. Poi vedo concentrazione e motivazione”. Differenze con il pre Lazio, quando si era a -1 dall’Inter? “Non ci sono differenze con la vigilia di Roma. È stato facile far capire alla squadra che settimana ci aspettava”. Milan in testa: la migliore delle peggiori. Le ha dato fastidio questo titolo? “Ho letto e non mi era piaciuto, ma fa niente. C’è qualcuno che critica Ancelotti, quindi è permesso tutto…”. Alternanza Leao e Rebic sulle fasce? “Dipende dalla partita, entrambi possono far bene sia a destra che a sinistra”. Saelemaekers o Messias dall’inizio? “Non penso che tra i due ci sia molta differenza tra difensivo e offensivo. Cambia il piede, ma sono due giocatori offensivi che poi devono lavorare anche in fase difensiva”. L’anno scorso a Verona prestazione sontuosa in emergenza… “Dal punto di vista tattico sarà simile: ci aspettano tante marcature a uomo asfissianti. Liberare gli spazi sarà decisivo”. -
Milan, Pioli: “Domani sera servirà una prova di squadra”
Stafano Pioli interverrà in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter. Grazie al nostro live testuale potrete seguire tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero in vista del derby di domani sera. Restate con noi!!! Domani sera servirà un grande gruppo? “Noi puntiamo tutto sul gioco di squadra, più sei unito e più hai chance di vincere le partite. Ieri è stato un bel pranzo tutti insieme, anche con le famiglie. E’ stata una giornata positiva, anche se poi quello che conta è il match di domani”. Come sta la squadra? “Calabria e Romagnoli vedremo oggi. Calabria ieri ha avuto qualche difficoltà, ma oggi si dovrebbe allenare. Romagnoli non si è ancora allenato con la squadra, oggi vedremo. Gabbia ha avuto solo un affaticamento: sta bene”. Sentite la pressione? “Dobbiamo vincere tutte le partite se vogliamo lottare fino alla fine. Vedo una squadra molto concentrata e molto motivata”. La gara di domani può condizionare poi anche la corsa in campionato? “No, per me no. A prescindere dal risultato di domani, che è comunque importante visto che ti potrebbe portare in finale, il percorso in campionato è un’altra cosa. Indipendentemente da come andrà, in campionato dovremo cercare di vincerle tutte le lottare fino alla fine”. Avete parlato del possibile cambio di proprietà? “Non ne abbiamo parlato. Il club ci è sempre vicino, ci sostiene sempre. Il presente del Milan è solido, il futuro potrà essere anche migliore”. Che partite sono state contro l’Inter? “Tutte le esperienze passate ci hanno permesso di diventare una squadra migliore. Contro l’Inter sono state tutte partite difficili, domani saranno i dettagli a fare la differenza”. Che partita sarà domani? “Dovremo leggerla bene, ci saranno momenti in cui accelerare e altri in cui rallentare. L’Inter, in campo aperto, può essere pericolosa. Dovremo gestire al meglio il pallone”. Com’è la fiamma all’interno della squadra? “La fiamma è accesa, ma è sotto controllo; vedo i giocatori giustamente molto concentrati, attenti e motivati nel confermare ciò che di positivo stiamo facendo”. È strano giocare il ritorno due mesi dopo l’andata? “Inutile pensarci. All’andata abbiamo fatto uno dei migliori derby, ma domani le cose saranno diverse”. Come sta Rebic? “Ogni giocatore deve pensare di poter essere decisivo in questo finale di stagione. Rebic ha le qualità per essere decisivo e sta bene. Lui e altri giocatori possono essere decisivi”. Il punto di riferimento è l’Inter? “Il punto di riferimento dobbiamo essere noi stessi. Dobbiamo fare meglio dell’anno scorso. Se arriveremo in finale vorrebbe già dire aver fatto meglio. Dobbiamo superare noi stessi”. Non subite gol da diverse partite… “Non prendere gol è importante. Mi sorprende un po’ perchè siamo una squadra che ha un gioco offensivo che ogni tanto rischia un po’. Dobbiamo continuare con questo atteggiamento, soprattutto domani sera servirà grande concentrazione e attenzione”. La regola del gol in trasferta orienterà il vostro atteggiamento? “Il nostro atteggiamento e il nostro modo di giocare contro l’Inter è sempre stato piuttosto simile. L’Inter è difficile da affrontare, ha posizioni che ci costringeranno a correre tanto. Noi abbiamo la nostra strategia, servirà qualità con e senza palla tra i piedi”. Chi giocherà da trequartista? “Contro l’Inter è importante schermare Brozovic, per questo è più probabile che giocherà uno tra Krunic e Kessie che Diaz”. Theo sta attaccando in modo diverso?“Isolare Leao è un’arma a nostro vantaggio. Theo può giocare sia dentro che largo, deve essere più attento e perdere meno palloni quando porta la palla dentro al campo”. Cosa direbbe al Pioli di due anni fa all’epoca dell’ultimo derby sold out di due anni fa? “Quello che abbiamo fatto finora non conta niente. Conta solo quello che faremo domani e in questo finale di campionato”. Dovete riempire meglio l’area? “Contro il Genoa abbiamo fatto meglio, ma la cosa fondamentale non è solo quanti giocatori ci sono in area, ma anche la velocità delle giocate. Se siamo lenti, diventa tutto più complicato. Più sei veloce e più sei imprevedibili”. Quanto è importante avere un giocatore duttile come Krunic? “E’ una grande fortuna. Oltre a Rade, ho tanti giocatori intelligenti. Se uno sta sempre attento in allenamento, sa cosa fare in tutti i ruoli. Krunic è molto utile, anche domani”. Chance di vedere Saelemaekers da terzino destro? “Saelemaekers ha giocato in passato da terzino, mai con noi. Non credo dall’inizio, ma a partita in corso potrebbe essere un’idea”. Serve più essere imprevedibili o solidi? “Entrambe le cose”.
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Milan, Pioli: “Dobbiamo tornare a vincere”
Dopo il pareggio di Torino, il Milan è chiamato al ritorno alla vittoria nell’anticipo di domani sera contro il Genoa di Blessin Stefano Pioli presenta la sfida in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni. Era dal 2012 che il Milan non raccoglieva 68 punti dopo 32 giornate. Domani 65mila a San Siro: vi siete meritata la presenza costante nel tempo?
“I nostri tifosi lo sono stati e saranno sicuramente un’arma in più. Dobbiamo approfittarne perché abbiamo bisogno di tante energie per fare bene da qui alla fine”. Com’è stata questa settimana? “Noi giochiamo per vincere e, quando non ci riusciamo, la delusione c’è, ma la mattina dopo questa è trasformata in concentrazione e determinazione. Sappiamo ciò che ci sta mancando che sembra poco non è. Ma ho visto giocatori convinti, che giocano con fiducia: dobbiamo fare un qualcosa in più tutti”. Un bollettino medico. “La situazione di Ibrahimovic è abbastanza chiara: starà fuori 10 giorni e speriamo di recuperarlo per il finale di stagione. Recuperiamo Bennacer e Rebic che stanno bene, possono giocare dall’inizio così come possono subentrare. Vedremo domani. Castilleho ha avuto un altro fastidio alla caviglia e non è convocabile”. Non si sono registrati segnali di resa… “La squadra non ci sta credendo solo perché Calabria lo ha detto ieri, ma ci sta credendo per come sta giocando. Stiamo giocando un calcio energico, cercando di dominare le partite e di creare più dell’avversario. È giusto crederci fino alla fine perché siamo forti. Siamo stati davanti a tutti per tanto tempo, non ci sei lì per fortuna; non stiamo vincendo ora per sfortuna, ma dobbiamo metterci qualcosa in più. Tutti insieme siamo più forti: la squadra darà il massimo fino alla fine perché ci crediamo, abbiamo qualità e ha il rossonero dentro”. Come sta Leao? “Io non partecipo a tutte queste discussioni. Se siamo in lotta per vincere lo Scudetto e la Coppa Italia significa che tutti hanno dato il massimo e il meglio. Leao ha grande qualità, la marcatura su di lui ci sta, ma se lo mettiamo nelle condizioni di giocare l’1 vs vuol dire che stiamo facendo bene”. Ora non dipende più solo dal Milan… “Dipende da noi perché dipende da noi se vinciamo le partite o meno. I conti si fanno alla fine: abbiamo le qualità per fare tanti punti”. I fischi a Kessie influenzeranno? “Kessie sta bene ed è motivato. I tifosi sono con noi e saranno con noi fino alla fine”. Come definisce la stagione del Milan? “La stagione del Milan è ancora parziale, non è il momento di fare dei bilanci. Dobbiamo essere concentrati fino alla fine. Adesso sono solo chiacchiere che servono a poco”. Al Milan manca l’ultimo step da fare… “Bisogna passare da competitivi a vincenti: è questo lo step da fare”. Cosa è successo con Ibrahimovic? “Non c’è niente che non ha funzionato. Ci sono problemi fisici che arrivano. Non c’è stata nessuna scelta sbagliata, speriamo di recuperarlo per le ultime partite. Futuro? Non credo sia cambiato qualcosa. Ibra ha l’intelligenza e il coraggio per fare la scelta migliore; noi saremo con lui qualsiasi scelta faccia”. Preferisce non prendere gol e non segnare o segnare di più e prendere più gol? “Noi dobbiamo vincere. Per farlo bisogna segnare, non prenderli aiuta. Non è merito solo dei difensori il non prendere goal, tutti stanno lavorando bene; e non è solo colpa degli offensivi la mancanza del goal. Bisogna essere tutti più precisi”. Hai pensato a qualche nuova soluzione offensiva? “So che a voi piace parlare di piano A e di piano B. Li abbiamo anche per domani per cercare di essere più imprevedibili di quello che stiamo riuscendo a fare ultimamente”. Come scardinare la difesa del Genoa? “Quando si preparano le partite studiamo tanto gli avversari. Il Genoa al di là dell’ultima partita, pesante nella sconfitta ma non nella prestazione, gioca un calcio semplice ed efficace; abbiamo preparato delle situazioni per avere dei vantaggi”. Saelemaekers può fare il terzino? “È una soluzione più a partita in corso che dall’inizio. Le assenze di Kjaer, Florenzi e Ibrahimovic sono importanti: sanno come si affrontano questi momenti. Io, però, confido tanto nella mentalità dei miei giocatori. Sappiamo tutti che dobbiamo fare qualcosina in più”. Solo 7 gol subiti nel 2022… “Deve essere un dato decisivo, ma solo se accompagnato da una fase realizzativa più efficace”. Chi è che sta giocando meglio tra Milan, Inter e Napoli? “Tutte hanno motivazioni altissime. Secondo me noi stiamo giocando bene, poi si giudicano i risultati com’è giusto che sia. Non sto guardando gli altri con così tanta attenzione”. Si può alzare l’asticella a 84 punti? “Vedere il bicchiere mezzo vuoto mi viene molto difficile. Noi pensiamo solo a domani, riprendiamo a vincere davanti ai nostri tifosi e i conti li faremo alla fine”. Il Milan ha spesso segnato almeno 2 gol a partita con un modo di giocare in ripartenza. È qui il problema? “Non esistono squadre al momento che superano facilmente gli avversari piazzati davanti alla propria area. Col Bologna abbiamo trovato gli spazi chiusi, il Torino ci è venuto a prendere alti. Noi abbiamo migliorato baricentro, supremazia territoriale, occasioni create che tiri effettuati, ma non abbiamo ancora trovato quella lucidità e quella precisione per sbloccare le partite e provare a chiuderle in transizione, in cui siamo molto forti”. Si è dato una spiegazione sul calo di Diaz? “Ha avuto un calo di condizione. Ha fatto buonissime partite anche dopo il Covid. Le mie scelte sono andate anche in altre direzioni, ma Brahim sarà un giocatore importante da qui alla fine”. Perché si stanno segnando meno goal? “Gli avversari hanno preso diverse posizioni. Noi siamo comunque rimasti pericolosi. Ci sta mancando il guizzo. Ho detto di chiamarlo come volete: un po’ di precisione, smarcamento, lucidità… Dobbiamo farlo se vogliamo tornare a vincere”. Che partita sarà domani? “Certo” Il Milan non sta riempiendo più l’area come prima? “Non credo che nelle ultime partite il problema sia stato il non riempire l’area con molti giocatori, è il nostro obiettivo. Non dobbiamo riempirla troppo presto, ma servono i tempi successivi”. -
Milan, Pioli: “Ora siamo più maturi”
Stefano Pioli presenta il match di domani in conferenza stampa, ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero. Stadio caldo, avversario motivato, tecnico tosto: a Cagliari stessi elementi di Salerno? “Sicuramente sì. Tutte le esperienze fatte ci devono servire. Tutte le squadre hanno grandi motivazioni e grandi obiettivi, quindi devi stare attento a tutto. Serve una prestazione all’altezza di intensità e di qualità, perché il Cagliari gioca un calcio molto aggressivo”. Ha visto una maturità maggiore nella squadra? “È stata una settimana diversa, perché ci siamo allenati ogni giorno. Abbiamo lavorato bene. Onestamente non abbiamo parlato della classifica, ma siamo concentrati sulle situazioni che non ci vedono così precisi”. Come sta Ibrahimovic? “Sta sicuramente meglio rispetto ad una settimana fa. Lui fa tanti lavori individualizzati per il suo fisico in questo momento. Il suo minutaggio è aumentato, poi vedremo che scelte fare” Cosa le ha dato Giroud? “Giroud ha dato qualità, spessore caratteriale e tecnico. Sta dando tanto nel nostro gruppo. Se fino ad ora abbiamo fatto 98, ora dobbiamo fare 99 e poi 100. Da tutti mi aspetto il massimo”. Il Milan sta segnando poco ultimamente… “Stiamo dimostrando solidità di squadra nella fase di non possesso palla. Non stiamo segnando tanto, ma abbiamo tanti giocatori che possono segnare. I giochi sono aperti per tutti e i particolari fanno la differenza: noi dobbiamo stare attenti a tutto, compreso quello di segnare qualche goal in più”. Come ci si sente ad essere padroni del proprio destino? “Tutte sono padroni del loro destino. Non bisogna mettere il carro davanti ai buoi. Virtualmente abbiamo solo un punto di vantaggio sull’Inter, forse l’Atalanta sta perdendo qualche punto. Noi vogliamo vincere domani, sappiamo le difficoltà; il Cagliari ha fermato il Napoli, dal punto di vista meteo non sarà facile. Dobbiamo pensare solo a domani, è solo così che si può andare avanti”. Come sta il Milan fisicamente? “Stiamo bene e stiamo bene di testa. È la cosa più importante”.,Le dà fastidio sentire dire che il Milan è in testa per caso?,“Stiamo lavorando. Con l’Empoli abbiamo sbagliato la gestione della palla nel secondo tempo, anche se Maignan ha fatto solo una parata vera. Serve mantenere continuità nella partita cercando sempre di essere pericolosi. Poi ciò che dicono fuori di qua non ci ha mai coinvolto tanto; siamo concentrati su ciò che è la cosa più importante, cioè il continuare a migliorare”. Il campionato italiano è così messo male post coppe europee? “Non avere una squadra ai quarti è un dato negativo. Stiamo parlando di avversari e noi ne abbiamo avuto la riprova, con Liverpool e Atletico che sono ai quarti. Il livello è alto, ma non credo che ci manchi tantissimo: dal punto di vista della qualità e della mentalità si può migliorare qualcosina per arrivare a quei livelli lì”. Quali sono le qualità e le virtù che deve avere il Milan nelle ultime 9 giornate?
“Energia positiva da mettere in campo ogni partita”. È correttezza evitare anche gli errori arbitrali abbastanza gravi che ci sono stati? “Non mi piace parlare di arbitri e di ciò che succede agli altri. Noi siamo destinatari delle nostre prestazioni, dobbiamo cercare di fare bene e di vincere tante partite. Gli errori ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno sempre”. Come stanno Tonali e Giroud? “D. Maldini non è disponibile, Tonali è tornato dopo 2 giorni di assenza e lo vedrò oggi. Giroud non avrà problemi. Ieri ha avuto un trauma contusivo anche Diaz, vedremo oggi”. Un parere su Kalulu? “Kalulu ha dentro di sè una convinzione nei suoi mezzi e una serenità incredibile. Affronta ogni partita con concentrazione, mai con ansia e poca lucidità: esce dalle situazioni complicate con grande personalità. È un. grandissimo merito per un giocatore così giovane, arrivato al Milan con pochissima esperienza. Ha avuto una voglia di migliorare incredibile e ora ne sta raccogliendo i frutti. Ora le aspettative salgono. È un giocatore che sta crescendo tanto, ha caratteristiche importanti per il nostro modo di giocare”. È preoccupato dalla convocazione di Ibra in nazionale? “Non so se aumenterà il suo minutaggio, ho detto che ne ha di più Svezia? Tutto quello che lo fa con convinzione ed entusiasmo, se si sente bene per andare in nazionale deve assolutamente andare. Giocare per la sua condizione è assolutamente importante”. Ha pensato a Rebic a destra? “Ci sono tante soluzioni. Affronteremo tante squadre con la difesa a 3 ora, quindi credo che ci siano tante possibilità di affrontarle cambiando posizioni. Dobbiamo mantenere la nostra pericolosità con ampiezza e lucidità nelle giocate”. Cosa le dà più Messias rispetto a Saelemaekers? “Sia Messias che Alexis stanno lavorando tanto. Poi è chiaro che dai giocatori offensivi ci si devono aspettare sempre giocate decisive”. Cosa cambia essere primi in classifica? “Non è cambiato tanto. È domani che conta. Per le prime 4 i giochi sono molto aperti, ogni partita è il crocevia”. Il Cagliari usa molto gli uomini d’area come Pavoletti. “Pavoletti è un uomo d’area. Il Cagliari gioca o sulle punte o va per i cross, dovremo essere molto attenti”. Freed from desire, come recita la canzone del suo coro, significa libero dal desiderio. Come vive questo momento Pioli? È libero dal desiderio o vive la pressione Scudetto? “Con grande attenzione, concentrazione. Le trappole e gli ostacoli sono ancora tanti. Ci sono ancora tante partite, se pensiamo troppo avanti ci perdiamo la nostra realtà del momento. E questo non deve succedere”. Qual è la pietra filosofale di Pioli? “Il mio segreto è il rapporto con Maldini, Massara e Gazidis e la disponibilità dei miei giocatori”. Che Milan dovrà esserci domani? “Dovremo giocare il nostro calcio. Abbiamo le nostre posizioni e le nostre interpretazioni della partita, al di ldà del Cagliari. Dovremo essere continui, attenti e lucidi per tutti i 95 minuti”. -
Milan, Pioli: “Dobbiamo avere continuità”
Dopo l’importantissima vittoria al “Maradona” contro il Napoli, il Milan si appresta ad affrontare l’Empoli a San Siro. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa. I tifosi saranno in tantissimi allo stadio, come per tutta la stagione: c’è una qualità della partecipazione dei tifosi? “Percepiamo che i tifosi ci vogliono bene. Vogliamo vedere i nostri tifosi felici e quando ci riusciamo siamo veramente soddisfatti. La loro passione e il loro entusiasmo ci aiuta”. È stata diversa questa settimana a Milanello? “No, siamo soddisfatti della prestazione di Napoli ma non abbiamo fatto l’ultimo gradino, perché questo sarà la prossima partita. Siamo molto attaccati alla quotidianità e al presente. Ho visto una squadra concentrata, ci siamo preparati con attenzione e concentrazione”. Come si solleva la media punti con le piccole? “Non dobbiamo farci ossessionale dal passato. Sì ricordarlo, ma ogni partita è diversa dalle altre. Dobbiamo giocare con continuità, con ritmo e stare dentro la partita per 95 punti”. L’eliminazione dell’Inter li porterà più rabbiosi per il duello Scudetto? “La nostra settimana è stata contraddistinta dal nostro lavoro, non dalle altre partite. Le prime 5 cercheranno di fare più punti possibili, sarà una lotta serrata. Noi dobbiamo pensare a ottenere il massimo”. Ci dobbiamo aspettare 10 partite altalenanti? “Difficile fare previsioni, è un campionato particolare e non è facile fare strisce di vittorie consecutive. Le prime 5 sono squadre forti e potrebbero vincerne diverse, ma poi ci sono gli avversari competitivi e bisogna tenere alta l’attenzione. Fa paura la Juve? A me fa paura l’Empoli domani”. È importante vincere, non importa come? “Sì, assolutamente sì, però giocare bene aiuta a vincere le partite. Tutti i campionati si vincono con le partite sporche. Dobbiamo essere molto umili, sacrificarsi tanto e credere tanto nelle nostre qualità”. Non si è mai trovato a questo punto così in alto: c’è un peso psicologico? “Vedo una squadra molto determinata e convinta. Ogni partita avrà un peso specifico importante, le affronteremo con la giusta attenzione e determinazione”. Cosa ricava da Real Madrid-PSG? “Partita di altissimo livello con tantissimi giocatori. In ogni partita ci possono essere più partite. le squadre che hanno maggiore capacità di viverle con più attenzione hanno più possibilità di arrivare alla vittoria”. Come si gestisce la rosa in queste ultime 10 partite? “C’è stato un periodo in cui abbiamo giocato tanto. Ora abbiamo una settimana regolare per riempire il nostro metodo di lavoro, al quale si aggiungono le varie situazioni individuali”. Le altre partite con le piccole devono essere da lezione? “Non c’è stato bisogno del mio intervento per capire quanto sia importante la partita di domani. È inutile guardarsi alle spalle, ma dobbiamo guardare a domani”. C’è la possibilità di un passaggio al 4-3-3? “Non è stata la prima volta che l’abbiamo fatto, prepariamo ogni partita per avere dei vantaggi e sono situazioni che posso effettuare perché ho la fortuna di avere giocatori molto disponibili e mi aiuta molto a preparare le partite”. Cosa ne pensa di Giroud?
“Di Olivier mi piace tutto: come gioca, come lavora per la squadra, come si muove con e senza palla, sa attaccare la profondità e smistare per i compagni. Poi mi piace soprattutto la persona che è, un professionista fantastico e una persona molto sereno. È un piacere lavorare con lui”. Come sta Ibrahimovic e cosa può dare al Milan? “Zlatan dà tutto e dà tanto alla squadra in tutto quello che fa, per il suo carisma e per la sua qualità. Sa quando riempire l’area, quando giocare un po’ più basso e la sua presenza è importante.Ci darà una grande mano”. Tonali può rifiatare domani?
“Tonali sta bene come stanno bene Kessie, Bennacer e Diaz. GIochiamo in 11, sapete quanto è importante avere caratteristiche diverse in panchina. Sono molto fiducioso perché abbiamo i giocatori adatti per cominciare la partita e per avere soluzioni a partita in corso”. Quanto è migliorato il Milan con Maignan? “il giocatore con la palla è più o meno bravo se si muovono bene quelli senza palla. Dobbiamo fare bene questo, vanno date situazioni vantaggiose. Maignan sta utilizzando bene tutte le risorse che ha, sia sul corto che sul lungo: è importante.per la nostra situazione offensiva”. In base a cosa sceglierà tra Romagnoli e Kalulu? “Chi riterrò migliore tra i due giocherà dall’inizio. Alessio sta bene, sarà solo una scelta tecnica e deciderà domani chi far giocare”. Florenzi sarà confermato a sinistra?
“Florenzi mi è piaciuto molto a sinistra. Tra i due preferirei tenere lui a sinistra e Calabria a destra”. C’è da preoccuparsi dell’Empoli? “L’Empoli è una squadra molto dinamica e molto tecnica. Dovremo affrontarli con grande lucidità. Dal punto di vista psicologico sappiamo che difficoltà affronteremo, siamo determinati”. C’è qualcuno che l’ha entusiasmata dell’Empoli? “È una squadra imprevedibile. Le qualità dei singoli ci sono. È partita con l’obiettivo di salvarsi e bisogna fare i complimenti ad Andreazzoli per l’ottimo lavoro svolto”. Qual è il tratto più identitario nel suo percorso al Milan? “L’entusiasmo. Dobbiamo vivere di emozioni per poi giocare in un certo modo. Abbiamo necessità di sentire dentro qualcosa. Chi si emoziona, emoziona”. Che Empoli si aspetta? “All’andata hanno fatto un’ottima partita, essendo molto aggressivi”. Dove si metterebbe nel caso potesse giocare? “È giusto che giochino i ragazzi, non sono in condizione per giocare. Non ero così scarso, forse non da Milan…” Cosa ha portato Florenzi al Milan?
“Fa parte di quei giocatori che hanno vinto, che hanno personalità, carattere e intelligenza. È un esempio per il gruppo”. -
Milan, Pioli: “L’Inter non è in crisi, sarà una bella semifinale”
Nel bel mezzo di una lotta Scudetto, Milan e Inter si sfideranno domani a San Siro per la semifinale di andata di Coppa Italia. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni. Torna la Coppa Italia, occasione per un trofeo. Domani tantissimi tifosi presenti allo stadio: come si è avvicinata la squadra a questa partita? “Con grande attenzione e concentrazione. È solamente il primo round e il ritorno sarà tra tanto tempo, ma cominciare bene è importante. La presenza dei nostri tifosi ci darà carica e energia”. Qual è il problema del Milan in questo periodo? “Concordo con quello che ha detto Maldini: è la testa che comanda il corpo, ti fa essere più lucido e giocare con maggiore qualità. Siamo in un momento decisivo della stagione: si giocano le nostre sorti. Siamo cresciuti tanto: siamo partiti dal decimo posto e ora ci giochiamo Coppa Italia e campionato. Le ultime partite non ci hanno visto giocare al massimo, possiamo fare molto meglio. Abbiamo seminato tanto, ma ora bisogna cominciare a raccogliere: serve consapevolezza di poter fare l’ultimo step per diventare vincenti; l’ultimo step è quello più difficile da superare. I nostri sono giocatori giovani, ma abbiamo fatto diverse esperienze”. Si fida di un Inter in crisi? “La stagione è stata difficile per tutte le squadre, i momenti ottimali e meno ottimali si alternano. Il campionato è molto equilibrato, Milan e Inter sono tra le squadre molto forti. Domani non ci sono pronostici perché è un derby; come sempre, chi riuscirà a vincere più duelli individuali avrà più possibilità di vittoria”. È la settimana più importante per il suo Milan? “Abbiamo già affrontato periodi importanti con partite pesanti. Questa sarà una settimana molto importante, ma che non deciderà le nostre sorti: in Coppa Italia ci sarà il ritorno, dopo Napoli in Serie A ci saranno altre 10 partite”. Peserà l’assenza di Tonali? “È un giocatore importante, ma abbiamo le alternative per sostituirlo al meglio”. Il derby può portare entusiasmo? “Abbiamo bisogno di queste partite. Dobbiamo contare sul nostro modo di giocare: serve coraggio e forza”. Il Milan deve ripartire? “Vogliamo vincere tutte le partite. Siamo concentrati sulla partita di domani, perchè ci teniamo molto”. È un problema mentale o tattico per il Milan nell’affrontare partite come le ultime due? “I numeri quando sono così grandi non mentono mai. Abbiamo avuto delle difficoltà: non siamo stati in grado di chiudere le partite e, allo stesso modo, non siamo riusciti a controllare certi tipi di partite. L’abbiamo pagato a caro prezzo”. Contro l’Udinese è stata una questione di atteggiamento? “È stata una questione di atteggiamento, ci siamo abbassati troppo e abbiamo subito situazioni pericolose in area. Dopo il pareggio abbiamo creato, ma serve un atteggiamento mentale più aggressivo e continuo per vincere la partita. La squadra sta cercando di sviluppare questa crescita: è la nostra forza andare con molto ritmo, ma ci sono momenti in cui è anche giusto gestire con più semplicità senza smettere di andare avanti ed attaccare. Serve addormentare tra virgolette un po’ la partita, ma ciò non significa di non attaccare, ma continuare a guardare in avanti”. Potrebbe avere spazio Krunic domani? “Ho fatto le mie valutazioni nelle ultime partite, se non l’ho utilizzato è per valutazioni si. Ma gode della mia fiducia, è disponibile per giocare domani”. Secondo lei il risultato di domani avrà un riflesso sul campionato? “È un’altra competizione e durerà 180 minuti, ma è sempre un derby e porta tante emozioni e umore. Domani sarà importante sia per andare in finale che per acquistare più fiducia e entusiasmo per il campionato”. Il Milan si è affidato troppo ai singoli? “Non abbiamo mai fatto parte della nostra mentalità e non sta succedendo questo, ma nelle ultime due partite siamo calati dal punto di vista della qualità. Giochiamo di squadra, cercando di sfruttare le caratteristiche dei singoli perché abbiamo giocatori forti”. È d’accordo con Allegri sulla quota Scudetto a 84 punti? “Non lo so, Max è molto bravo, ero anche io bravo in matematica. Le prime squadre si giocheranno Scudetto e Champions: 33 punti a disposizione sono tanti, ma quanti ne serviranno non lo so. Il Napoli è l’unica squadra che ha fatto più punti di noi dopo Natale. Il campionato è molto difficile e tutte le partite sono molto difficili, difficile fare una previsione. Più di 80 sicuro”. Come sta Ibrahimovic e se tornerà per il Napoli? “Mh, sta un po meglio ma per Napoli non lo so”. Florenzi può essere del match domani?“È forte, ho la fortuna di avere due terzini forti, simili nelle caratteristiche. È un titolare del Milan, vedrò che scelte fare. Sono molto contento delle sue prestazioni”. Kessie sta giocando un po’ col freno a mano tirato e non è più quello della scorsa stagione: lo ha notato? Ne ha parlato col giocatore? “Molto dipende dalle vostre valutazioni e dal fatto che ha segnato molti meno goal, ma sta facendo un grande lavoro in fase di non possesso ed è positivo per la squadra”. Il Milan ha altre due occasioni per dimostrare di essere di alto livello? “Stiamo dimostrando di essere una squadra forte, anche senza fare grandi prestazioni”. Cosa ne pensa sulla regola del goal in trasferta? “Difficile parlare prima della partita, ma già da quest’anno mi sarei uniformato con l’Europa. Domani giochiamo in casa noi e cercheremo di non prendere goal, ma bisognerà entrare in campo con la mentalità giusta”. Come risolvere i problemi del Milan? “Si può risolvere analizzando con molta lucidità le cose che non ci sono riuscite, mettendo in pratica tutto già da domani”. Saelemaekers lo vede anche trequartista centrale? “Ha le qualità per giocare anche dentro il campo. Noi giochiamo molto sugli esterni. Alexis può fare bene in tutti i ruoli, ma deve trovare un pizzico in più di qualità per fare giocate determinanti”. Come migliorare sui cross? “Tante volte dobbiamo anticiparli. Se rallentiamo, Giroud va fuori giri e fuori spazi. Ci stiamo lavorando”.
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Milan, Pioli: “Per lo scudetto è ancora tutto aperto”
Dopo il clamoroso pareggio con la Salernitana, che però ha portato il Milan ad aumentare il suo vantaggio in classifica sulle rivali per lo Scudetto, a San Siro arriverà l’Udinese. Stefano Pioli presenta il match contro i friulani in conferenza stampa. Indipendentemente dalla classifica attuale, il Milan a fine febbraio 2022 sta meglio rispetto ad un anno fa?
“Non ci avevo pensato a questa situazione. Noi stiamo bene. Veniamo da una prestazione in cui abbiamo commesso degli errori, abbiamo lavorato su questo e ci aspettiamo una prestazione più solida domani”. Dopo sabato sera ha provato più sollievo o più rabbia? “Alla squadra ho trasferito attenzione e lucidità analizzando Salerno, l’abbiamo giocata con troppa frenesia come se mancassero sempre 5 minuti al fischio finale; abbiamo un piano gara da rispettare, doppiamo saperla gestire. Gli altri risultati non li possiamo condizionare noi, dobbiamo essere concentrati sul nostro”. Quest’anno vede un po’ meno preoccupazione su Kessie e Romagnoli rispetto ai due in scadenza nella passata stagione? “Sono problemi societari. Non ho allenato l’anno scorso e non sto allenando giocatori in scadenza, ma giocatori molto professionali, molto sul pezzo e continuerò a farlo fin quando si comporteranno così. Poi le cose non si sa come andranno a finire…” Dove può migliorare il Milan? “Si può sempre migliorare. Siamo stati un po’ troppo poco lucidi dopo il vantaggio, la Salernitana non ci ha messo tutta questa pressione sulla nostra impostazione. Abbiamo lavorato su questo e su questo mi aspetto dei passi in avanti”. Nell’ultima giornata tutte le big non hanno vinto… “Era dal 2003 che non accadeva. La verità è che le partite sono sempre molto equilibrate e molto difficili. Ci vuole sempre molta qualità per vincerle”. Può chiarire la sua posizione in merito alla parola Scudetto?
“La linea è chiara: noi vogliamo migliorare il punteggio dell’anno scorso. Se poi saremo bravi a migliorarlo di così tanti punti da vincere lo Scudetto sarà qualcosa di eccezionale. Non perdiamo il nostro equilibrio. Abbiamo costruito una casa su basi solide, adesso dobbiamo abbellirla curando tutti i dettagli da qui alla fine”. Ci sono giocatori stanchi?
“No, scelgo perché ho tante alternative di qualità. Stiamo pensando solo alla partita di domani. Mancano 13 partite: ognuna ha un peso specifico importante. Testa all’Udinese, che è squadra tosta, intensa e che ha qualità davanti. È un avversario difficile da superare”. Come state vivendo questa giornata dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia come squadra? “Ne abbiamo parlato prima dell’allenamento. In tutti noi c’è molta preoccupazione per ciò che sta succedendo. Siamo una squadra giovane, ma attenta a ciò che succede. C’è molto sgomento. La vita non ha prezzo, vediamo delle difficoltà. Se c’è una situazione che può unire sempre di più è lo sport: cerchiamo di fare del nostro meglio per rendere la vita la migliore possibile”. In fondo a questa settimana post Salerno che sensazioni hai?
“La settimana scorsa ho detto che ero preoccupato. Le partite le puoi preparare nel modo migliore possibile, ma poi nel calcio c’è l’imponderabile, la giornata storta, l’avversario e altre cose che non puoi controllare. Ho visto i miei giocatori determinati”. Perché l’Udinese crea sempre tanti problemi al Milan? “Credo sia questione della loro qualità e della loro organizzazione in fase difensiva. Sono compatti, sarà difficile trovare gli spazi liberi. Dobbiamo essere bravi a trovare gli spazi muovendo la palla con lucidità: serve una squadra veloce, lucida, che faccia le scelte giuste nei momenti giusti, che faccia i passaggi migliori possibili perché ultimamente questo ci sta creando qualche problema”. Qual è la quota Scudetto? “È difficile. Inter, Napoli, Juve e Atalanta possono fare risultati utili continui. Forse non si arriverà al punteggio del campionato scorso, ma serviranno lo stesso tanti punti”. Rebic sbocciò contro l’Udinese. Che cosa si aspetta da lui? “Mi aspetto tanto, perché è giusto aspettarselo da un giocatore di qualità tecnica e di strappo fisico. Abbiamo tre attaccanti a disposizione giochiamo con due, tutti devono sentirsi pronti”. Come sta Ibra? Se dovesse decidere lei, gli rinnoverebbe il contratto? “È molto importante la sua volontà: per come lo conosco io, per la sua volontà e per la voglia che ha di aiutare la squadra, lui continuerebbe a giocare. Le sue condizioni stanno migliorando, anche se un po’ più lentamente di quanto ci aspettassimo”. Sarà una settimana decisiva?
“Non sono un indovino, non so sarà decisiva, ma sarà molto importante. È naturale quando ti avvicini al finale di stagione. I punti pesano”. -
Milan, Pioli: “Vogliamo rimanere in testa. Occhio alla Salernitana”
Il Milan, da domenica scorsa, è la nuova (provvisoria) capolista del campionato e ha tutta l’intenzione di restare in vetta ancora a lungo, a cominciare dalla sfida di domani sera contro la Salernitana all’”Arechi”. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa. Rispetto all’ultima sfida contro la Salernitana, i granata hanno cambiato parecchio…
“Ci sono più incognite del solito. Abbiamo avuto una settimana più incentrata sulle nostre situazioni perché il cambio di allenatore ci impedisce di capire come staranno in campo. Arrivano comunque da due risultati positivi, sarà una partita da affrontare con grande determinazione e concentrazione”. Cosa è cambiato dal quel 78′ del derby? “Ogni partita ha una lettura particolare: abbiamo capito che se giochiamo con continuità e che stiamo dentro la partita con la mentalità, anche soffrendo, abbiamo le carte in regola per cercare di vincerla. Dobbiamo avere questa consapevolezza, affrontando le partite con determinazione, attenzione e fiducia mettendo in campo le nostre qualità”. C’è una discriminante con la quale sceglie Kessiè o Diaz trequartista? “Hanno caratteristiche diverse, quindi scelgo in primis rispetto alla condizione fisica e poi rispetto all’interpretazione della singola partita. Cercherà di schierare una squadra compatta, con energia e con qualità”. Cambia dover difendere il primo posto piuttosto che conquistarlo? “La classifica non è veritiera, perché Inter e Atalanta devono recuperare le loro partite. Siamo concentrati su di noi. Le pressioni ci sono ed è un privilegio averle, significa che siamo saliti di livello e significa che anche la squadra può reggerle”. Come sta Ibrahimovic? “Sta sicuramente meglio, se non domani o domenica ricomincerà a correre e poi valuteremo la sua condizione. Non sappiamo ancora quando potrà rientrare in gruppo”. Può fare la differenza la voglia di conquistare il primo Scudetto per tanti di voi? “Dobbiamo solo pensare a dare il massimo e il meglio. Serve grande convinzione nelle cose che facciamo dando il massimo delle nostre possibilità”. Come arriva il Milan a questa sfida?
“Nei miei giocatori vedo molta positività, molta fiducia e concentrazione. Sappiamo che la stagione è lunga e che dobbiamo spingere al massimo. Domani ci saranno diverse incognite, ma ci siamo preparati bene; in Italia si affrontano sempre sistemi di gioco diversi ma sappiamo come fare: conterà l’approccio e la qualità delle scelte che faremo”. Come farai a mantenere motivati i giocatori che potrebbero avere meno spazio? “Per noi è normale dare il massimo giorno per giorno, i giocatori sanno che è così che possono mettermi in difficoltà. Non avremo tantissime partite, ma dopo la Salernitana ne avremo 3 in 10 giorni. Ci sarà come sempre spazio per tutti, tutti stanno bene e sono pronti”. Ha sostenuto che Kessie non vada attaccato. Come l’ha visto questa settimana? “L’ho visto sereno e concentrato sul lavoro come lo è sempre stato. La situazione è positiva, ma parlo di tutto il gruppo: siamo molto compatti e coesi, sappiamo che dobbiamo dare il massimo e no ci sono assolutamente problemi”. Come procede il recupero di Rebic? “Sta meglio. Il minutaggio con la Samp lo ha aiutato, è entrato bene anche se gli è mancata la giocata vincente. È un giocatore molto importante per noi e ci darà il suo apporto”. Crede allo Scudetto, ci crede il giusto o non ci pensa? “Noi pensiamo di fare il massimo per vincere la prossima partita: è il nostro unico pensiero. Chiaramente vogliamo vincerle tutte per migliorare la classifica finale dell’anno scorso. Non è così importante con chi si vinceranno…”. A che punto è il calcio italiano rispetto a quello inglese dopo Inter-Liverpool?“Credo che sia stato un risultato netto, ma solamente nel risultato; l’Inter ha dimostrato di essere molto vicina a una delle squadre più forti d’Europa. In Italia bisogna avere tante idee: la differenza economica è veramente tanta, ma in tutto. Le inglesi sono le più forti, ma le italiane stanno crescendo bene”. Lo spirito Milan si vede anche nella sana competizione?
“Per noi quella di domani è una partita importantissima, non una di secondo piano. Ho la disponibilità totale di tutti i giocatori, c’è grande voglia di mettersi in evidenza e di mettermi in difficoltà durante gli allenamenti. È su questo che dobbiamo insistere per tenere alto il livello”. Nelle ultime partite Messias è sembrato in crescita… “La testa è buona in questo momento. Junior sta bene, mi aspetto tanto da lui e ha le qualità per determinare ancora in modo più decisivo e concreto la nostra fase offensiva”. Che differenza c’è tra Bennacer e Kessie? “Sono centrocampisti completi, possono far bene entrambe le fasi. Bennacer ha una potenza esplosiva nei primi metri importante”. Come si risolvono i problemi con i pochi goal segnati da corner? “Lavorando e lo stiamo facendo. Serve più qualità e più precisione per chi va a calciare e tempi di attacco alla porta più convinti e precisi”. Qual è il programma che sta seguendo Lazetic? “Appena arrivati i giocatori fanno dei test. Marko ha bisogno di un lavoro personalizzato, gli serve una settimana dieci giorni per rimettersi al pari della squadra. È un ragazzo interessante, ha belle caratteristiche, ma che dobbiamo ancora scoprire totalmente”. Come si pone con chi sottovaluta i risultati del Milan? “Rispetto tutte le opinioni, ma noi dobbiamo trovare convinzione nelle nostre qualità e nel nostro modo di fare”. Le coppe europee potrebbero influenzare le prossime partite? “Mancano 13 partite. Tutti sanno che ogni partita ha un peso specifico importante”. Il Milan è tra le prime 16 squadre più forti d’Europa? “No, perché non abbiamo passato i gironi. Le 16 squadre più forti d’Europa stanno giocando gli ottavi. Oggi siamo molto più forti rispetto a quando abbiamo affrontato l’inizio dei gironi di Champions League e mi sarebbe piaciuto affrontare adesso le prime partite di Champions. Sarà importante tornarci”. Sei più curioso, eccitato o emozionato? “Sono preoccupato, cerco di stimolare i miei giocatori a dare il massimo per la prossima partita e il resto verrà di conseguenza”. Qual è il segreto per tenere alta la concentrazione? “È dare il massimo per fare le scelte giuste. Non sapremo come giocheranno i nostri avversari e siamo obbligati ad affrontare la partita con molta lucidità”. Come influenza la settimana l’avere tutta la rosa a disposizione? “Alza il livello, l’intensità del lavoro e la qualità”. Quanto sono importanti per la Salernitana Perotti e Ribery? “Sono sempre stati giocatori di grande qualità, capaci di trovare la giocata vincente: andranno controllati bene”.