Dopo la clamorosa vittoria nel derby di campionato e quella convincente contro la Lazio in Coppa Italia, il Milan proverà a concludere positivamente la sua settimana con la sfida di domani alle 12:30 alla Sampdoria. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa. Che segnale dà il rinnovo di Theo Hernandez? “È un bellissimo segnale di un club che ha una visione per il presente e per il futuro. Il rinnovo di Theo è un segnale importante per tutto l’ambiente; avere giocatori che sentono questo senso di appartenenza e un club che pensa al presente al futuro è simbolo di un club che vuole tornare ai massimi livelli”. La stagione del Milan ha svoltato con gli ultimi 20 minuti del derby? “Il pessimismo non è mai entrato a Milanello, abbiamo sempre lavorato con forza; la forza di questo gruppo è rimanere uniti nelle difficoltà, è molto più gratificante farlo durante le difficoltà. Siamo molto soddisfatti delle ultime due partite, ma siamo molto concentrati sulla partita di domani”. Si andrà sempre da ora in avanti con la migliore formazione possibile? “La mia idea è schierare la formazione migliore, ma può essere che quella migliore per domani non sia la stessa di mercoledì. Si può variare in base alle condizioni dei giocatori e in base all’avversario che affrontiamo”. È casuale che i goal di Giroud siano tutti a San Siro? “I grandi numeri difficilmente sbagliano, ma penso sia più casuale che altro… Mi viene in mente la sua partita ad Empoli. Ora sta bene fisicamente e mentalmente, ma è importante che la squadra continui a proporre un calcio offensivo per esaltare le qualità degli attaccanti. Ibra? Sta lavorando a parte, ci vuole ancora qualche giorno”. La squadra, oggi, è più matura per affrontare un possibile primato? “Sono assolutamente convinto che, al di là delle altre partite, la squadra è molto più consapevole e matura di quello che non era un anno fa. Ma è normale che sia così: siamo giovanissimi, ma abbiamo attraversato tante esperienze e siamo cresciuti. Sappiamo che ogni partita ha un peso specifico importante e andrà affrontato con grande attenzione: ciò che conta è solamente domani”. C’è una motivazione ai risultati non eccezionali in casa, dato che il Milan non vince in casa dal 6 gennaio? “Per il nostro modo di giocare mi aspetterei un bilancio più equilibrato in casa e in trasferta, ma così non è. Dobbiamo cercare di ottenere punti pesanti in casa sfruttando anche i nostri tifosi”. Ieri Marotta ha parlato di calcio sostenibile che deve essere seguito anche a discapito dei risultati. Che effetto le fa una dichiarazione del genere? “Il nostro club è su questa direzione, che è logica e necessaria anche per il momento che stiamo vivendo”. Il Milan ora sta occupando più l’area di rigore. Da cosa dipende? “Riempire l’area è sempre stato un nostro obiettivo; per farlo dobbiamo costruire molto bene da dietro con lucidità e precisione. Se passi più tempo nella metà campo avversaria puoi riempire l’area con più giocatori, dobbiamo far salire bene il baricentro della squadra per sfruttare le nostre qualità”. Pensa che al Milan manchi poco per tornare a vincere? “Per tornare a vincere mancano 15 partite e sono tante: dobbiamo pensare di fare più punti possibili. In questo momento tra il vincere e il non vincere il gap sembra sottile, quindi saranno i dettagli a fare la differenza. Domani affrontiamo un avversario difficile, che ha vinto 4-0 nell’ultima partita contro il Sassuolo che, poi, ha perso all’ultimo con la Juve. Dovremmo tirar fuori una prestazione attenta per riuscire a vincere. Dobbiamo affrontare ogni partita al massimo: il risultato dipende da noi”. Tomori, Rebic, Diaz… Chi nelle prossime gare potrà dare qualcosa di più? “Tutti daranno di più e daranno il proprio contributo. È un momento importante della stagione. Mancano tre mesi e sappiamo che dobbiamo spingere al massimo”. Le stesse motivazioni di Theo per il rinnovo le ritrova anche in Rafael Leao? “Vedo i giocatori motivati in tutto e per tutto. Siamo riusciti a creare un ambiente molto positivo e molto serio per dare il massimo in ogni istante. Vedere giocatori così motivati e così felici è molto importante”. Questione Kessie: possono cambiare le gerarchie? “Kessie è un titolare del Milan, come lo sono tutti gli altri. Non sono d’accordo con le critiche per le ultime prestazioni di Kessie: contro la Lazio ha fatto molto bene nelle due fasi e contro Milinkovic, nel derby gli avevo chiesto una partita di sacrificio. Sono convinto delle sue qualità tecniche e morali, deve continuare così”. Come sta Ballo-Touré? “Ballo-Touré si aggregherà oggi con la squadra; ieri ha fatto un provino a parte: se oggi farà tutto l’allenamento sarà disponibile per domani, poi vedremo che scelte fare dall’inizio”. Bennacer è in grande crescita nelle ultime partite… “Lui e Tonali hanno lavorato molto bene nel derby, è un giocatore importante per noi”. Kalulu può essere un titolare del Milan? “È un titolare. Le sue prestazioni lo hanno dimostrato ampiamente, gioca con forza e coraggio. Ormai non mi sorprende più. Appena ho visto Pierre non. pensavo potesse arrivare così presto a questi livelli, ma ha mezzi fisici e di letture importanti”. Come ha visto la Sampdoria di Giampaolo? “Giampaolo ha fatto solo due gare, ma la sua impronta si vede già. La Sampdoria ha belle caratteristiche e noi dobbiamo stare attenti. Giampaolo sarà molto motivato e vorrà risollevare le sorti di una grande società come la Sampdoria”. Domani ennesimo esame per il suo Milan? “Quando devi affrontare un esame difficile ti devi preparare al meglio. A noi interessa questo. La partita di domani è molto complicata e dobbiamo prepararci per affrontarla con grande forza. Serviranno grande concentrazione e grande volontà per cercare di far ancora meglio domani”.
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Milan, Pioli: “Dobbiamo giocare da squadra”
Domenica di vigilia per il Milan; domani, infatti, i rossoneri ospiteranno lo Spezia nella sfida valida per la 22esima giornata di Serie A. Stefano Pioli presenta il match di San Siro in conferenza stampa. La squadra domani dovrà aiutare la coppia Kalulu-Gabbia? “Assolutamente sì. Dovremo giocare da squadra. Affrontiamo un avversario che nelle ultime trasferte non ha subito goal vincendo sia a Napoli che col Genoa. Dovremo avere le idee chiare. Poi le prestazioni dei singoli sono importanti, ma se la squadra le esalta in un certo modo”. Le difficoltà del primo tempo di Milan-Genoa potranno ‘svegliare’ la squadra domani? “Deve essere così. Abbiamo sempre dimostrato di essere intelligenti e responsabili. Veniamo da un approccio non adatto ad una partita e sappiamo quanto sarà importante cominciare con lucidità e determinazione domani”. Tra quanto si potrà vedere Rebic ai suoi livelli? “Ha avuto problematiche abbastanza importanti, ci vorrà un po’ di tempo soprattutto per uno con le sue caratteristiche che va di strappi e di forza. Ante deve sfruttare ogni singolo istante. Non credo ci vorrà tanto, ma serve un po’ di pazienza”. Quanto conta oggi battere lo Spezia, pensando anche alla gara dell’anno scorso? “L’anno scorso fu una settimana non positiva, ma questa è un’altra storia. Ma noi crediamo in noi stessi, il destino è nelle nostre mani”. Che cosa si intende per ‘profilo giusto’ riguardo al difensore? “La nostra è una strategia condivisa: non vogliamo cambiare tanto per cambiare, ma per avere giocatori che migliorino per qualità, presenza e spessore la rosa. Non vogliamo prenderne uno tanto per dire che abbiamo comprato un giocatore. Kalulu-Gabbia stanno dimostrando che sono giocatori pronti anche per partite importanti. Se capiterà l’occasione giusta il club si farà trovare pronto, altrimenti rimarremo così… Tomori si è fatto male, ma spero che perderà solo 3-4 partite”. La fascia sinistra del Milan è la migliore d’Europa? “Sono confronti difficili. Non dimentichiamoci di Rebic, siamo sempre molto forti. Ora gli avversari ci conoscono meglio, quindi dobbiamo sempre variare le nostre posizioni. Theo sta diventando più completo perché va più spesso dentro al campo e si alterna davanti con Leao e Rebic. Sono ragazzi ancora in grande crescita e possono migliorare molto: sono già a livelli alti, ma possono crescere ancora”. Il prato di San Siro versa in condizioni indecenti… “In questo periodo della stagione per il clima che c’è i terreni non possono essere i migliori possibili. A San Siro si sta giocando spesso ed è difficili renderlo migliore possibile. Non credo che l’infortunio di Tomori sia riconducibile al terreno… Spero che il prato migliori dopo la sosta, in modo da giocare su un terreno più pulito su cui la palla scorra più veloce”. Quando avrà la rosa al completo? “È questo il nostro momento. Abbiamo recuperato Calabria e Castillejo, perso Tonali per squalifica e Tomori per infortunio. Pensiamo alla partita di domani”. Il Milan da scudetto dipenderà dal mercato?
“Noi dobbiamo rispondere sul mercato, credendo nelle nostre qualità e fiducia nei nostri mezzi. La prossima partita è la più importante, ma non credo che sarà un mese decisivo per lo Scudetto. Comunque, noi non facciamo la corsa su nessuno. Vogliamo essere protagonisti ogni partita giocando il nostro calcio”. Ti preoccupano di più le assenze in difesa o a centrocampo? “Ho grande fiducia in coloro che ci sono. È chiaro che potremo avere difficoltà nei ricambi. Ma ci siamo preparati bene mentalmente, fisicamente e sta bene in campo. Sarà una partita difficile e complicata, ma conosciamo le nostre qualità e giocheremo con grande convinzione e fiducia”. Come sta Pellegri? Può partire? “Sta sicuramente meglio, ma credo che tornerà dopo la sosta. Ha qualità, ma ha avuto troppa poca continuità nel lavoro per dimostrarle”. Come valuta le prestazioni di Diaz? “Il Milan può fare a meno di qualsiasi giocatore. Adesso sta tornando brillante, ma dipende dai giocatori mantenere le gerarchie. Se le prestazioni calano, c’è un altro pronto a subentrare. Se vuoi giocare nel Milan e farlo da titolare devi essere pronto a tenere alto il livello alto”. Come sta Tomori? C’è la speranza, tra staff medico, tecnico e calciatore, di riaverlo per il derby? “Se fosse per lui giocherebbe domani. L’intervento di solito richiede quattro settimane, i tempi sono quelli… vedremo. L’intervento è andato bene, è la prima volta che gli capita un infortunio del genere. Se poi saranno 4 settimane o più o meno è troppo prematuro per dirlo”. -
Milan, Pioli: “Stiamo giocando bene dobbiamo continuare così”
Stefano Pioli, tecnico rossonero, ha rilasciato un’intervista a MilanTV alla vigilia della sfida contro il Genoa in Coppa Italia. Ecco le sue dichiarazioni: “Stiamo giocando bene, stiamo facendo meglio dei nostri avversari ed è un buon inizio, ma gennaio sarà ancora molto impegnativo sia per la Coppa Italia che per il campionato. Averlo approcciato bene è un bel segnale, ma dovremo sempre cercare la continuità”. In cosa deve migliorare questa squadra?
“Sono ragazzi consapevoli delle loro qualità. Lavoriamo in un club prestigioso. Ci sono tante aspettative, ma sono quelle che volevamo e che ci servono per crescere ulteriormente, per riempire quell’ultimo step che ci manca tra l’essere competitivi e l’essere vincenti. È un privilegio vivere queste pressioni”. Theo e Leao a sinistra stanno facendo la differenza… “È sempre stata molto importante per noi. E non dimentichiamoci che anche Rebic è un giocatore molto molto determinante…”. Come stanno i recuperati dal Covid? “Per fortuna gli episodi di questi giorni sono stati asintomatici, non hanno mai smesso di lavorare anche da casa e il loro recupero sarà più agevolato rispetto ad altre situazioni”.mDomani ultima gara con la capienza al 50%.“La presenza dei tifosi è uno stimolo in più, ci danno energia. Dispiace che nelle prossime partite saranno solo in 5000, ma anche in 5000, con il giusto comportamento, sapranno aiutarci”. A cosa punta il Milan in Coppa Italia? “Dobbiamo fare del nostro meglio, vincendo la partita di domani. La partita presenterà difficoltà diverse rispetto alle precedenti partite; il Genoa è molto compatto e aggressivo, sono pronti a ripartire: dovremo essere lucidi e puliti”. Ci sarà spazio per chi ha giocato meno? “È un’occasione e una possibilità per tutti. Ciò che conta è avere le idee chiare per tutta la partita”. Domani San Siro accoglierà da avversari Shevchenko e Tassotti. “L’accoglienza dei nostri tifosi a Marassi è stata super per quello che hanno fatto al Milan da giocatori. Sono due persone molto serie e due grandi allenatori: gli auguro il meglio per la loro carriera”. -
Milan, Pioli: “Con la Roma abbiamo fatto bene, dobbiamo continuare così”
Dopo la vittoria all’esordio nel 2022 contro la Roma, il Milan sarà domani di scena a Venezia per la prima trasferta dell’anno. Il tecnico rossonero Stefano Pioli presenta la sfida del “Penzo” nella consueta conferenza stampa di vigilia. Ecco le sue dichiarazioni: C’è stato un senso di protezione della squadra per Kalulu e Gabbia? “È un segno di maturità e un senso di responsabilità, di unione, di appartenenza, di un gruppo che lavora insieme per dare il massimo con grande passione. Sappiamo che la compattezza è la forza di un gruppo e lo facciamo con la consapevolezza di essere un gruppo forte”. Come ha visto Ibrahimovic dopo l’errore dal dischetto? “Zlatan è sempre incavolato, ce l’ha sempre con qualcuno per tirare da sé stesso e dagli altri tutte le motivazioni possibili. Non è contento per il rigore, ma è contento per la squadra. La determinazione che ha la metterà in campo domani per quando ce ne sarà bisogno”. Leao è tornato al 100%? “Si sta avvicinando al 100%, ancora non può esserlo e avrà bisogno di minutaggio. Deve lavorare con tanta ambizione: può arrivare ad essere un giocatore veramente forte nel panorama europeo e mondiale”. Come sta la squadra in vista della formazione di domani? “La squadra l’ho vista bene ieri, oggi ci dobbiamo ancora allenare. Da sempre corriamo meno degli avversari, perché teniamo bene le distanze e gestiamo bene la palla. Le scelte di domani dipenderanno dalla condizione fisica che dalla strategia per la partita”. Si potrebbe tornare a giocare con gli stadi chiusi… “Sicuramente è un momento particolare, dobbiamo stare molto attenti e rispettare tutti i protocolli per essere il più sicuri possibili. Stimoliamo tutti i giocatori ad essere pronti visti gli imprevisti. Tamponi? Siamo controllati giornalmente e pronti per giocare. Stadi chiusi? Abbiamo sofferto tanto, pensavamo che la presenza dei tifosi potesse essere normale per sempre; i tifosi devono stare molto attenti e rispettare le regole, perché il calcio con i tifosi è un’altra cosa”. Milan contro Venezia e Spezia, Inter contro Lazio e Atalanta: è corretto dire che i rossoneri non possono fallire? “Saranno due partite difficili, il livello degli avversari è buono. Il Venezia è una squadra ben allenata, veloce, tecnica: serve una prestazione di alto livello. Vediamo poi a fine partita cosa saremo riusciti a fare noi e cosa i nostri avversari. Ma il percorso è il nostro: vogliamo vincere le nostre partite e poi tirare le somme”. Il Milan ha fatto il salto di qualità contro le squadre della parte destra della classifica? “La squadra si è sempre fatta trovare pronta. Noi dobbiamo unire la qualità con lo spirito e l’organizzazione massimale per vincere la partita di domani”. Ha consigliato al Milan di pubblicare la foto di Mkhitaryan che sgambetta Krunic dopo il post pubblicato dalla Roma della trattenuta di Tonali su Zaniolo? “Non seguo i social, non so niente e non mi interessa. Conta la partita di domani”. Avete lavorato sull’errore commesso sul goal della Roma? “C’è stato un errore di posizione, ma non di Krunic. Ci lavoriamo, sappiamo quanto possono pesare”. Caldara sta facendo bene a Venezia… “Sono contento che stia giocando con continuità, è un buonissimo giocatore e un ottimo professionista; spero che torni ai livelli del giocatore che conoscevamo”. Qual è il segreto di Tonali? “Il segreto di Tonali è il lavoro: lavora sempre tanto per migliorare”. Bakayoko è entrato bene contro la Roma… “Ci vuole un po’ di tempo, sono convinto che sia un giocatore forte. È stato sfortunato negli episodi singoli, ma può fare sicuramente meglio e dare il suo apporto alla squadra”: Come valuta il lavoro di Zanetti? “Zanetti ha dei concetti chiari, fa giocare bene la sua squadra e sta facendo molto bene”. Theo e Tonali diffidati: ci sarà una gestione particolare? “Per le diffide non ci sono partite più o meno importanti: tutte valgono tre punti e domani è importantissima; poi è un momento imprevedibile: se ci sono, gioca chi ritengo sia meglio per la squadra”. In caso di rigore, lo tirerà ancora Ibrahimovic? “Se se la sente, lo tira lui”. La fascia da capitano ha responsabilizzato Theo?
“Ha fatto la miglior partita della stagione per applicazione, attenzione e lavoro difensivo. Non ha sbagliato un movimento. Ha lavorato bene nei giorni prima della partita. Nel calcio si possono raccontare tante favole, ma se ti alleni in un certo modo poi giochi in un certo modo. Theo deve trovare questa continuità perché ha caratteristiche troppo importanti per noi”. Gli stadi chiusi potrebbero favorire il Milan come nel post lockdown? “Ci auguriamo di non rivivere più quella situazione, i tifosi sono troppo importanti”. Oggi ci sarà un appuntamento importante per il Milan Femminile, la finale di Supercoppa contro la Juventus… “Gli facciamo un grosso in bocca al lupo, ho sentito stamattina Ganz e ci auguriamo di cominciare l’anno in modo molto positivo”. Si può parlare di campionato falsato?
“Il campionato è questo qua, bisogna sapersi adattare e rispettare certe situazioni. In Europa ci sono partite che si giocano e altre, per i casi eccessivi, che non si giocano. Noi siamo contenti di aver giocato, ne affrontiamo una che non ha giocato: sarà bene o sarà un male? È difficile prevederlo. Pensiamo a mettere in campo una prestazioni solida, seria ed efficace. Il nostro obiettivo è vincere, poi ci sono gli organi competenti che devono prendere decisioni non facili e noi siamo in prima linea per attenerci a queste decisioni”. Sarà una partita tatticamente diversa rispetto alla Roma? “Abbiamo palleggiato bene contro la Roma, Il Venezia ci verrà a prendere, dovremo muoverci tanto” Come sta Rebic? “Rebic è un attaccante forte. Fa bene da punta centrale e da sinistra, è importante che stia bene e che ritrovi la condizioni migliore. Sarà un’arma importante per la squadra”. La posizione di Tonali varia spesso. “La posizione non è così determinante. Tonali si apre o si abbassa quando serve; ha avuto bisogno di un percorso di conoscenza, ma ora non è più un problema per lui: ha acquisito talmente consapevolezza da essere utile in qualsiasi zona del campo”. Il campo di Venezia può creare qualche difficoltà in più? “Avere ampiezza è sempre importante, perché trovi spazi anche centralmente. L’importante sarà fare le scelte giuste”. Il Milan è tornato ai livelli di inizio stagione? “Le squadre veramente forti devono andare a 100all’ora. Il nostro modo di giocare ci porta ad essere intensi. Abbiamo giocatori che hanno la possibilità di tentare la giocata. I risultati sono ovviamente una spinta”. Leao le ricorda Mbappé?
“A me Leao ricorda tanto Henry ad inizio carriera, quando parte da sinistra… Deve lavorare sulla sua testa ed essere ambizioso: ha il talento per arrivare sul tetto del mondo, ma il talento da solo non basta”. Tonali è il giovane più forte che abbia mai allenato? “Sì, credo di sì”. Come si ritrovano le energie in partite a poca distanza? “Dobbiamo pensare che ciò che abbiamo fatto prima non conta. Troveremo difficoltà, ma dovremo essere bravi ad affrontarle”. -
Milan, Pioli: “Per nessuno c’è una situazione normale, bisogna andare avanti”
Il 2022 del Milan comincerà domani con il delicato big match contro la Roma. Il tecnico rossonero Stefano Pioli presenta la sfida di San Siro nella consueta conferenza stampa di vigilia. Ecco tutte le sue dichiarazioni: Stretti i denti fino a Natale, il Milan torna ad avere una rosa più ampia numericamente. Da qui ad avanti, qual è il progetto? “Il nostro progetto è avere tutti i giocatori a disposizione. Avevamo bisogno di riposare e poi di lavorare, abbiamo fatto bene entrambe le cose. Abbiamo recuperato tanti giocatori che non possono essere già al 100%, ma presto arriveranno a quel livello di condizione”. Come si fa ad allenare sapendo che un giorno alleni una squadra, un altro giorno con alcuni assenti? “Non è una situazione normale per nessuno. Tutti stiamo vivendo un momento particolare e il primo obiettivo è preservare la salute di tutti: stiamo molto attenti a fare la vita adeguata in questo momento. Dobbiamo alzare tutti di molto l’attenzione nel lavoro perché può succedere che qualcuno non abbia la possibilità di giocare”. Parte da domani la rincorsa all’Inter? “Parte da domani l’obiettivo di vincere più partite possibili per fare tanti punti e più punti del campionato scorso. Dobbiamo andare a grossa velocità: sarebbe già molto importante cominciare a farlo da domani”. Come stanno Rebic e Leao? “Nessuno di quelli che rientrerà domani ha i 90 minuti nella gambe. Sono giocatori che stanno ritrovando il ritmo e avranno bisogno di giocare anche dei minuti per cercare di migliorare la loro condizione”. Ti aspetti una risposta immediata alle voci che parlano di un possibile nuovo calo del Milan? “Mi interessa poco ciò che si dice fuori Milanello, io vedo grande convinzione e determinazione. Vincere sarebbe una impresa straordinaria, ma ci dobbiamo credere mantenendo il nostro equilibrio; abbiamo voluto queste pressioni, vogliamo essere ambiziosi e cercare di far più punti del girone d’andata”. Al Milan servirebbe qualcosa oltre al difensore? “Le idee sono chiare e condivise. L’infortunio di Kjaer ci costringe ad avere un occhio di riguardo in difesa. Non ho fatto altre richieste, credo che la squadra sia completa così”. Bakayoko è pronto? “Siamo rimasti con tre centrocampisti, anche se Florenzi, Calabria e Saelemaekers potrebbero adattarsi nel ruolo. Bakayoko è un giocatore forte, mi aspetto che faccia bene”. Da chi si aspetta qualcosa in più nel ritorno? “Mi aspetto tantissimo da tutti, sia negli atteggiamenti che nell’attenzione massimale”. Da cosa dipenderà la scelta tra Ibrahimovic e Giroud?
“Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni fisiche e poi dall’adattamento alla singola partita. Entrambi hanno avuto qualche problema. Olivier era partito molto bene, da lui mi aspetto molto: è intelligente, può fare di più anche se sta già facendo bene. Due punte? È una soluzione che abbiamo già adottato, vedremo di partita in partita”. C’è la necessita di cambiare qualcosa rispetto al passato? “Molti si soffermano sulle nostre posizioni statiche iniziali, ma abbiamo un sistema non prevedibile per gli avversari. Spesso cambiamo le posizioni. Trovo nella squadre grande partecipazione continueremo così. Siamo pronti anche per cambiare qualcosa”. Cosa ti aspetti da Brahim Diaz?
“Gli è mancata un po’ di brillantezza dal punto di vista fisico. La sosta gli ha fatto molto bene, l’ho visto pimpante e brillante e penso che possa tornare ad essere il giocatore di inizio campionato”. Che tipo di difensore state cercando?
“Stiamo cercando un difensore completo, cioè che possa essere in grado di accettare gli 1 vs 1 difensivi con grande tempismo e buona disposizione al coraggio nella fase difensiva. Poi i difensori sono diventati i veri registi di inizio azione; devono cioè avere la capacità di fare la scelta giusta anche in possesso di palla. Non sarà un mercato scoppiettante, ma è chiaro che troveremo il giocatore giusto per noi”. Che Roma si aspetta domani? “A Roma abbiamo giocato un ottimo calcio e in parità numerica eravamo stati nettamente superiori. La Roma è cambiata, Mourinho ha fatto un grande lavoro; è una Roma forte che deve ambire a giocare in Champions League. Tutte le partite pesano tanto, il match di domani vale tre punti pesanti”. Ibrahimovic è pronto per replicare la sfida di andata? “Era stata una delle migliori, attaccando benissimo la profondità. Zlatan è pronto per giocare, come anche Giroud: vedremo che scelte fare dall’inizio”. Cosa ne pensa dell’attuale situazione covid legata al calcio? “Tutte le squadre in Serie A sono molto attenti a rispettare i protocolli, poi noi facciamo ciò che le regole impongono. Dobbiamo stare molto attenti, proteggere anche gli altri. Dispiace che allo stadio verranno meno tifosi, ma affinché aumenti il numero bisogna stare tutti attenti”. Che squadra vuole vedere nel 2022? “Voglio vedere una squadra con energia, che porti questa energia per tutta la partita senza timori. Le squadre forti tengono il loro gioco per 90 minuti, vanno oltre anche agli errori gravi”. Che squadra ha trovato nel nuovo anno? “Ho visto partecipazione e disponibilità, con l’entusiasmo e l’attenzione adatti”. Cosa potranno dare i rientri di Leao e Rebic? “Se sei statico le difese avversarie non le apri. Dobbiamo avere la possibilità di attaccare la profondità e Leao e Rebic hanno queste caratteristiche”. -
Milan, Pioli: “Giocare contro l’Empoli non è facile”
Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Empoli. L’allenatore rossonero, dopo il ko interno contro il Napoli, presenta la sfida con i toscani. Un commento alle parole di Sacchi: “Ascolto e leggo tante cose, alcune corrette, altre ci aiutano a fare meglio e la frase di Arrigo può essere così. Col Liverpool e Udinese la squadra non mi è piaciuta, mentre con il Napoli la risposta c’è stata”. L’Empoli squadra difficile da affrontare? “Affrontiamo un avversario forte, ci vorrà grande attenzione e determinazione. Giocano un bel calcio, allenata bene. Squadra vivace e rapida. Ma anche noi abbiamo le caratteristiche giuste”. Cosa sta trasmettendo alla squadra? “E’ normale essere meno sereno ma più determinati di prima, ma è importante concentrarsi sulla gara di domani. Veniamo una sconfitta, il nostro obiettivo era migliorare la classifica dell’anno scorso e non ci riusciremo, però è importante fare tre punti domani”. Cosa non è piaciuto di quello che ha letto? “Leggo poco, ma alcune cose sono utili per migliorare. Contro il Napoli il Milan ha fatto una buona gara. Commettiamo degli errori che non ci stanno permettendo di fare risultato, chiaro che bisogna fare qualcosa in più. Ci vuole più qualità”. Milan finito la benzina? “E’ una di quelle cose che si dicono in modo banale quando le cose non vanno bene”. Partita con l’Atletico? “Una delle migliori gare stagionali, mancavano tanti giocatori. Quindi l’organizzazione c’era, ora stiamo mancando nella manovra e nella qualità negli ultimi trenta metri”. ‘Hernandez numeri inferiori? “Sta meglio, ha avuto una settimana difficile, mi auguro che domani possa essere in condizioni ideali. E’ migliorato rispetto all’anno scorso. E’ più completo in fase difensiva”. Cosa ne pensi del fuorigioco di Giroud? “L’interpretazione della regola non è corretta. Ritengo che il fuorigioco di Giroud nella dinamica del calcio è gol, cerchiamo di aiutare il calcio. Il club si farà sentire nelle sedi opportune, inutile farlo pubblicamente”. Infortuni, qual è la causa? “Abbiamo alzato il livello di prevenzione e recupero. Il numero d’infortuni muscolari a novembre è stato troppo elevato e alla lunga la puoi pagare. Il problema lo stiamo superando e lo supereremo dopo la sosta di Natale”. Il mercato può aiutare? “Innanzitutto mi auguro salute per i miei giocatori, di poter giocare con continuità nel nostro calcio, e mi auguro di fare un’ottima partita contro l’Empoli. Il mercato? I dirigenti sono attenti al mercato di gennaio, il primo anno sono arrivati Saelemaekers, Ibra e Kajer, l’anno scorso Tomori, Meitè e Mandzukic, il club è attento alle opportunità”. Leao come sta? “Dovrebbe rientrare per il sei gennaio. Contro l’Empoli assente Ibrahimovic per sovraccarico al ginocchio sinistro”. Perchè alcune squadre non mettono più l’uomo sul palo? “Noi lo teniamo se l’avversario calcia a rientrare, altrimenti no. Altre squadre non lo tengono mai”. Come sta Romagnoli? “Sta bene mentalmente e fisicamente. E’ un giocatore forte”. Florenzi è in crescita… “E’ un giocatore molto utile, è intelligente, sta bene anche fisicamente. E’ un giocatore importante che ci può dare una grande mano”. Che Empoli si aspetta? “Mi aspetto una squadra mobile. E’ l’unica squadra che gioca con il centrocampo a rombo. Ci siamo preparati bene. I giocatori dell’Empoli sono ben allenati e fanno le cose giuste”. Quanto pesano le assenze? “Alcune caratteristiche non si inventano. Gente come Leao, Rebic e Theo sanno saltare l’uomo, ma la cosa fondamentale è l’organizzazione di squadra”. Kessie e Tonali come li vede? “Cambiamo spesso le posizioni in fase difensiva e in quella di impostazione. Molto dipende anche dagli avversari. Dovremmo essere a volte più veloci a verticalizzare, far girare troppo la palla non mi piace. Ovviamente dipende anche dagli avversari, ma questo possiamo e dobbiamo fare meglio”. Messias lo vorrebbe più dentro al campo? “In questo momento sta giocando molto largo per avere la possibilità di fare più uno contro uno. E’ un giocatore che se gioca anche più dentro il campo può fare bene, dipende dalla partita”.
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Milan, Pioli: “Con il Napoli sfida importante”
Il tecnico Stefano Pioli presenta la gara in conferenza stampa di Milan-Napoli.
Dalla Fiorentina in poi le squadre affrontano il Milan con la difesa molto alta.
“Dobbiamo essere pronti ad affrontare questo tipo di avversari: chi ci aspetta, chi ci viene a prendere. Noi dobbiamo essere lucidi nel fare le scelte giuste e nel momento giusto”.C’è da sfatare il tabu Napoli per il Milan e il tabu Pioli per Spalletti…
“Non sapevo di questi numeri. Il Milan mi ha aiutato a superare tanti step, magari mi aiuterà anche domani…”.Come valuti il campionato del Milan fino ad ora?
“Stiamo facendo un buonissimo girone d’andata, ma mancano ancora due partite. Mi piacerebbe tantissimo superare quota 43 dell’anno scorso, bisogna riprendere a pedalare forte. Domani dobbiamo alzare il livello della nostra prestazione”.È già fuga per l’Inter?
“Non si può parlare di fuga dell’Inter, ma sta dimostrando tutte le qualità. I campionati non si vincono a dicembre, noi dobbiamo puntare a fare più punti possibili cercando di migliorare il campionato scorso. Sarà importante fare più punti nel girone di ritorno”.L’importanza di Tonali è evidente.
“È convinto che possa crescere ancora tanto nelle letture offensive e difensive. Il nostro fulcro è la squadra, non abbiamo un giocatore che possa determinare il risultato sia in termini positivi che negativi”.È preoccupato del calo delle ultime settimane?
“Abbiamo corso in modo esagerato all’inizio vincendo tutte le partite, loro lo stanno facendo ora. Noi non facciamo la corsa contro nessuno. Le nostre prestazioni contro Liverpool e Udinese non sono state le migliori e le squadre ne è consapevole; domani dobbiamo rimettere in campo le nostre qualità con forza e determinazione”.È ottimista per un miglioramento della situazione infortuni?
“Assolutamente sì, lavoriamo per trovare la soluzione incrementando lavoro di prevenzione e di recupero, stimolando i giocatori ad essere sempre più attenti e precisi nei loro allenamenti”.Come ha visto la squadra in questa settimana?
“Credo che tutti si siano allenati bene, tranne Theo che ha avuto dei problemi”.La sosta invernale servirà per fare un altro tipo di preparazione?
“Se l’anno scorso non avessimo avuto un calo probabilmente non avremmo vinto lo Scudetto, ma credo sia normale nel nostro percorso di crescita avere alti e bassi. La pausa natalizia non ti permette di fare altri lavori se non il preparare la Roma. Mi aspetto di fare più punti nel girone di ritorno”Come sta Theo Hernandez?
“Ha avuto una sindrome influenzale, ha sempre lavorato a parte. Ad oggi è più no che si, ma domani decideremo. Dal punto di vista psicologico è un ragazzo molto consapevole, sa che può fare meglio rispetto alle ultime gare”.Come valuta le ultime prestazioni di Diaz?
“Chiaro che il covid possa avergli tolto qualcosa, ma ora non è un problema fisico: deve ritrovare quelle giocate tecniche che ha nel suo bagaglio tecnico. Pressione? Ci sta; l’anno scorso era una grandissima alternativa, quest’anno è più responsabilizzato. I percorsi più difficili rendono i piloti più forti”.Sarebbe favorevole per lo slittamento della coppa d’Africa?
“Sono sempre favorevole nel tutelare la salute dei miei giocatori. Se andarci vorrà dire rischiare… La società farà le sue scelte”.Brozovic, Barella e Calhanoglu hanno giocato 17 partite su 18. È in questa continuità a centrocampo la differenza in questo momento tra Milan e Inter?
“Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Se scendiamo di qualità, diventa più difficile vincere le partite”.Come sceglie i titolari e i cambi?
“Le difficoltà stanno nello scegliere i giocatori migliori per l’inizio e quelli che entrano a partita in corso. Abbiamo un piano per la partita, poi eventualmente lo cambieremo”.Ottimismo per questo Milan? O realismo positivo?
“Mi piace il secondo termine. Non siamo positivi o fiduciosi perché speriamo che succeda qualcosa di particolare. Abbiamo le nostre convinzioni e le nostre qualità, abbiamo un gruppo consapevole che sa che può fare meglio per mantenere le posizioni di vertice. Non è una speranza, ma realismo”.Chiave tattica per domani?
“Hanno un centrocampo molto dinamico. La chiave tattica è la qualità nel gesto e nella scelta al momento giusto. Dobbiamo puntare sul nostro stile di gioco; siamo tra le prime in Italia che recuperano più palloni alti: fin quando i vantaggi sono superiori ai rischi dobbiamo continuare così”.Sta seguendo la Primavera?
“Conosco bene i ragazzi della Primavera, spesso lavorano con noi. Li stiamo seguendo, con la speranza che possano arrivare in Prima Squadra”. -
Milan, Pioli: “Partita importante e dobbiamo essere forti”
Novanta minuti di fuoco: sono quelli che attendono il Milan, pronto a ospitare il Liverpool in una gara che può rappresentare, per i rossoneri, la possibilità di continuare il proprio percorso europeo in questa stagione, che sia Champions o Europa League. Alla vigilia, Stefano Pioli presenta in conferenza stampa la partita contro i Reds, in programma domani a San Siro alle 21. La partita assomiglia a quella del 3 maggio a Bergamo, dove il Milan doveva conquistarsi l’accesso alla Champions League? “Sì, siamo vicini a quel livello. Ne abbiamo giocate tante di partite decisive e sono sicuro ne giocheremo altre, però è vero che è molto importante. L’abbiamo studiata nel minimo dettaglio, conosciamo i nostri avversari. L’abbiamo preparata bene”.Siete pronti a essere più forti di tutto e di tutti? Si è appena aggiunto il KO di Leao: il Milan dev’essere più forte anche della cattiva sorte? “Il Milan deve essere forte, domani sera. Affrontiamo una delle squadre migliori al mondo, una delle papabili alla vittoria della Champions, l’ha vinta e lotta ai vertici del campionato inglese. Davanti non ci sarà solo Zlatan, più saremo imprevedibili e sapremo muoverci tra le linee, più pericoli creeremo. Abbiamo imparato tanto dalla gara di andata, conosciamo il ritmo e l’intensità del Liverpool: sappiamo a che livello dobbiamo esprimerci per tenere il ritmo, penso che la squadra sia bene, avremo l’appoggio dei tifosi e credo che ci siano tutte le condizioni per poter giocare una grande partita”. Ci sono stati tanti infortuni muscolari, è qualcosa su cui state riflettendo? “Ci stiamo lavorando, alla lunga può fare la differenza. Sicuramente il giocare tanto incide, ma questo vale per tutti: stiamo cercando di fare di tutto per cercare di preservare i giocatori, di tutelarli, rispetto all’anno scorso sto facendo qualche turnazione in più. Ora dobbiamo stringere i denti, fino al 22 dicembre dobbiamo raccogliere il massimo che possiamo, poi sono sicuro la situazione migliorerà”. Qual è la chiave tattica su cui ha lavorato per mettere in difficoltà Klopp? “All’andata abbiamo subito molto la loro pressione, per poca personalità e poco movimento, soprattutto nella prima mezz’ora. Sarà un aspetto fondamentale: loro ci aggrediranno con grande intensità, ma ora abbiamo conoscenze tali da poter superare la loro prima pressione. Se saremo bravi a farlo, credo che si potranno aprire degli spazi in cui potremo mettere in evidenza le nostre qualità”. Sabato Krunic si è comportato bene come finto nove. È una soluzione che può tornare utile? “Sì, credo di sì. Penso che dobbiamo avere tanti giocatori offensivi, poi non penso che sia fondamentale avere un punto di riferimento statico. E cercheremo di farlo domani sera: Krunic, Diaz, Messias hanno le capacità di lavorare tra le linee e attaccare la profondità. Provate a immaginare la linea difensiva che si ritrova due difensori senza sapere chi marcare. Possiamo sfruttare questa situazione”. Che tipo di consapevolezza vi ha dato la partecipazione alla Champions e cosa vi può dare la partita di domani? “Siamo convinti di due cose: che siamo una squadra forte e che loro sono fortissimi. Noi abbiamo voglia di misurarci con quelli più forti, sono queste le partite che a noi servono in questo momento. Noi vogliamo cercare di vincere e la vittoria deve passare attraverso una partita di sacrificio, di attenzione, di determinazione, di grande lucidità tattica e tecnica”. L’anno scorso dell’Inter si è detto che il grande vantaggio era giocare una sola gara a settimana. Perché per il Milan sarebbe importante giocare l’Europa League?
“L’Inter ha fatto un gran girone di ritorno e molti ne hanno dato la motivazione per l’assenza alle coppe. Non so, probabilmente le loro qualità gli avrebbero permesso di fare lo stesso. Noi pensiamo solo alla partita di domani, l’obiettivo del club è quello di tornare competitivi al massimo livello. Se torneremo in Europa League l’affronteremo nel migliore dei modi possibili, ma quello che conta è la partita di domani: vogliamo affrontare una squadra tra le migliori al mondo e capire dove siamo arrivati”. La presenza di Tomori è stata centrale nel non prendere gol, cosa pensa lei?
“Penso che Tomori sia fortissimo, che abbia bellissime caratteristiche, soprattutto per il mio modo di interpretare le gare. Però Fika ha già risposto: lui a Madrid non c’era e l’importante sono le qualità della squadra”. -
Milan, Pioli: “Mi dispiace tanto per Kjaer. Prima pensiamo alla Salernitana poi il Liverpool”
Dopo la netta vittoria sul Genoa, il Milan è il primo a scendere in campo nella 16esima giornata di Serie A nella sfida, prevista per domani alle 15, contro la Salernitana a San Siro. Stefano Pioli presenta la sfida in conferenza stampa. Ci sono pro e contro di giocare in giorni così ravvicinati? “Abbiamo fatto l’abitudine a questi incontri ravvicinati, abbiamo le nostre tempistiche. I tempi sono sempre corti, ma abbiamostudiato bene i nostri avversari, di recuperare energie e di preparare bene questa partita”. Come ha vissuto l’infortunio di Kjaer? “L’abbiamo vissuto con grande sconforto, conosciamo le qualità del giocatore e lo spessore della persona. La sua presenza in squadra è molto importante per carisma, personalità e il saper dire le cose al momento giusto. Siamo molto vicini a Simon, siamo preoccupati per lui, ma anche consapevoli che tutto andrà bene e che superare queste difficoltà perché è una persona forte”. Come proseguono i percorsi di crescita di Leao e Pellegri? “Per Leao è il percorso giusto, ha voglia di fare; deve insistere ad avere maggiore presenza e cattiveria in aria, giocando con forza e convinzione con le sue qualità. Pellegri sta bene: è a disposizione così come Ibra, vedremo che scelte fare”. Che partita sarà domani? “La partita di domani è importante per dare continuità. Abbiamo un’altra occasione per. dimostrare che siamo una squadra forte. L’avversario è difficile, molto fastidioso nella fase di non possesso, ti vengono a prendere con aggressività e convinzione. Sarà una partita che vogliamo fare bene”. Cosa si aspetta dal mercato dopo l’infortunio di Kjaer? “Se verrà confermato il suo infortunio lungo, è chiaro che credo che ci sarà bisogno di un intervento, ma lo faremo solamente per cercare di migliorare la squadra: vale il discorso cambiare per migliorare. La società, nel caso, si farà trovare pronta”. Cosa significa non fare il compitino? “Ci sono squadre diverse: noi dobbiamo andare sempre a mille all’ora. È il nostro modo di giocare e ci piace; richiede tante energie e tanta intensità mentale, che ci faccia andare oltre i nostri limiti e le difficoltà delle partite. Noi per giocare bene dobbiamo andare forte, gestendo la palla con velocità; quando non ci riusciamo, ci affidiamo alle giocate individuali e non sempre le domeniche sono le migliori possibili. È il collettivo che deve sostenere il singolo giocatore”. È importante avere più scelta in più reparti? “Sono tutti titolari. Le scelte le faccio io, ma poi le fanno i giocatori con le prestazioni. Le gerarchie sono momentanee e sono dovute alle prestazioni e alla condizione”. Che ricordo ha della sua esperienza a Salerno? “Di Salerno ho un bellissimo ricordo, una città calorosa e appassionata. È un bell’ambiente, ma domani saranno rivali e cercheremo di batterli”. Dove si dovrebbe intervenire sul calendario? “Si gioca troppo, è evidente. La salute dei calciatori è fortemente a rischio e vale per tutti. Quando si parla di turn over non è turn over – che per me non esiste, per me sono tutti titolari – diventa inevitabile: bisogna per forza far rifiatare i giocatori dal punto di vista fisico e mentale. È difficile capire come sistemare il calendario”. Il mese di dicembre è quello più delicato da quando è al Milan? “Ho passato, soprattutto all’inizio, dei mesi più difficili. Poi se alleni al Milan tutti i mesi sono difficili, ma è giusto perché noi abbiamo alzato il livello ed è quello che volevamo. Ma poi: chi l’avrebbe detto che potevamo perdere con Fiorentina e Sassuolo, con tutto il rispetto per loro. Tutte le partite sono difficili”. È possibile toccare le stesse corde toccate alla fine della scorsa stagione dopo i due ko contro Sassuolo e Lazio? “Utilissimo. Avremo tante possibilità di vincere la partita se faremo un’ottima fase difensiva”. Come valuta Kalulu? “Ha personalità, deve migliorare tanto perché è giovane. Il suo bagaglio non è ancora così pieno di nozioni: deve capire.alcune situazioni sul campo. Il fatto che possa giocare bene in due ruolo ci aiuta tanto”. Che differenza c’è tra Saelemaekers e Messias? “Hanno caratteristiche diverse. Tutti e due possono giocare bene tra le linee, ma l’importante è continuare a lavorare con questa disponibilità; oltre ai due attaccanti puri, gli altri devono essere”. Nella gestione di Diaz, è meglio che giochi per essere al meglio o che sia preservato? “Quando un giocatore sta bene è meglio che giochi. Deve trovare più precisione e qualità. Lui ha le qualità per fare il passaggio filtrante, deve essere molto pericoloso. È lì che possiamo permetterci di sbagliare ed è in quelle giocate che dobbiamo forzare: se facciamo la cosa giusta risolviamo le partite”. Punto sugli infortunati. “Abbiamo recuperato Bennacer, oggi si è allenato con la squadra. Quello che sta più avanti è Castillejo, mentre Calabria, Rebic e Giroud stanno meglio”. Chi ha allenato Messias dice che possa essere un’ottima punta centrale… “Credo che lui e Diaz sarebbero una bella coppia d’attacco: non si darebbero punti di riferimento agli avversari e sanno attaccare la profondità. Potrebbe essere una soluzione”. Dove sarà la chiave del match contro la Salernitana? “La chiave è gestire bene il possesso con velocità per trovare le soluzioni per superare una difesa così compatta”. Cosa dirà ai giocatori per evitare che pensino al Liverpool? “Non c’è bisogno del mio intervento, li conosco. Non veniamo da 13 vittorie consecutive, ma da qualche difficoltà in campionato. Dobbiamo star lì, approcciare bene la partita. Incontreremo delle difficoltà che dovremo superare con la qualità del gioco. Io la motivo sempre la squadra, a volte davanti alla cinepresa, altre volte negli spogliatoi”.
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Ufficiale: Stefano Pioli ha rinnovato con il Milan
Mancava solo la firma sul contratto che è arrivata pochi minuti fa, Stefano Pioli ha rinnovato il proprio contratto con il Milan fino al 30 giugno 2023 con opzione per la stagione successiva. Il tecnico guadagnerà 3 milioni di euro a stagione più bonus. Una conferma importante per Pioli che sta dimostrando ottime cose con il club rossonero.