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  • Milan, Pioli: “Non pensiamo alla Champions League”

    Milan, Pioli: “Non pensiamo alla Champions League”

    Il Milan ospiterà a San Siro il Lecce per la sfida valida per la 31esima giornata del campionato di Serie A e in programma domani alle 18:00. Ecco le dichiarazioni del tecnico dei rossoneri Stefano Pioli in conferenza stampa.

    Solo 5 vittorie in campionato nel 2023…
    “È importante vincere, lo è molto di più ora. Possiamo finire bene questa stagione. Mancano 8 partite di cui 5 a San Siro: dobbiamo finire bene il campionato per le qualità che abbiamo”.

    È facile ora motivare la squadra per l’altra cima del campionato?
    “È facile perché abbiamo chiuso il sogno Champions in una stanza blindata. Ora pensiamo al campionato: abbiamo 4 partite e sappiamo che dobbiamo spingere tanto; l’attuale posizione in classifica non è quella che vogliamo alla fine”.

    News infortunati:
    “Ibra è convocato; autonomia limitata, però sta bene. Non ci sarà Giroud, che è stato un po’ tartassato al tendine del polpaccio nelle ultime partite. Pobega ha preso un colpo oggi: vediamo domani”.

    La Juve vi condiziona?
    “La Juve non ci condiziona. Certo, prima ci sarà una classifica definitiva meglio è per tutti”.

    Ti aspetti di più dalle tue alternative?
    “Non mi piace per niente il termine riserve: se siamo a questo punto il merito è di tutti. I giudizi, comunque, sono ancora parziali per tutti”.

    Qual è la frase più bella sentita dai tuoi?
    “C’è stata molta euforia ed era inevitabile, avendo superato un avversario fortissimo. Adesso dobbiamo essere bravi a portarci energia in campionato. Le prossime due di campionato sono importantissime per la nostra classifica finale. Il Lecce ci ha messo in difficoltà all’andata, dovremmo essere preparati”.

    Ci sarà nuova rivoluzione domani?
    “Ho osservato molto i miei giocatori, mi sembrano stiano tutti bene. Cercherò la formazione migliore, anche nei cambi”.

    Inzaghi è sotto pressione: è uno svantaggio o una penalizzazione?
    “La Champions arriverà: quando sarà il momento ci penseremo. Non giudico le posizioni altrui”.

    Importante l’approccio domani?
    “Cominciarla bene, chiuderla immediatamente è troppo da presuntuosi. Ci giochiamo tanto noi e si giocano tanto loro. Ci deve essere convinzione e fiducia per tutta la partita”.

    C’è un problema calendario, soprattutto nella settimana dell’euroderby?
    “Che sia stata e che sarà una stagione molto dispendiosa sì, ma starà a me gestire bene le forze dei giocatori, mantenendo la giusta tensione in tutte le partite di campionato soprattutto. È chiaro che il calendario è quello che è… Dopo la Roma si farà il necessario per mettere le formazioni migliori per fare più punti possibili”.

    Tutto è nelle mani del Milan?
    “Non è tutto nelle nostre mani perché siamo quinti. Bisogna fare tanti punti. Il calendario che abbiamo ci dà la possibilità di fare tanti punti: con le parole, però, non si ottengono punti”.

    Calabria sta facendo ottime prestazioni…
    “Abbiamo avuto momenti difficili, come quello di gennaio. Ci siamo creati un bagaglio di esperienze molto importati. Non è importante perché abbiamo avuto un momento difficili, ma sapere come abbiamo fatto a superarlo: lavorando”.

    La gara di domani è la più importante?
    “Sì. Comunque sia quello che abbiamo fatto fino ad ora non conta, quindi quella di domani è la più importante. La Champions è storia a sé”.

    Che stagione ha fatto Colombo?
    “È difficile fare un bilancio, l’ho seguito ma da lontano. Ha fatto buone cose, ma quello che sarà il futuro è difficile da stabilire”.

    Quanto è importante Maignan?
    “Tutte le squadre importanti hanno un campione nei propri organici. E Mike è un campione in tutto, al di là dei suoi valori tecnici”.

    Potrebbe cambiare qualcosa dietro?
    “Sono veloci sulle fasce, noi abbiamo preparato bene la gara”.

    TMW – Ambrosini ha consigliato di dormire ora… Lei ci sta riuscendo? Chiederà consigli ad Ancelotti?
    “Ambrosini con me casca male, perché io dormo poco sempre. Dormivo di più quando giocavo, ora dormo bene. Mi aiuta tanto dormire meno e lavorare di più. L’altra semifinale è fantastica, tra due squadre incredibili, con quelli che secondo me sono i due migliori allenatori del mondo… Con Ancelotti non ho parlato, spero di farlo di persona”.

    Calabria ha fermato alla grande Kvara…
    “Ho grandissima rispetto di lui come persona e calciatore, ha un intelligenza incredibile in campo.

    Avresti un consiglio per il Football Board?
    “Sì, ma credo che le cose peggioreranno perché vogliono fare sempre più partite… Se giochi così tanto spesso non puoi pretendere che lo spettacolo sia sempre alto, a causa di infortuni, energie… Giocare meno o avere più spazi per far recuperare i giocatori sarebbe importante. Ci sono giocatori che non riescono mai a recuperare e a staccare: diventa sempre più difficile o rischioso per gli infortuni”.

    Nei “I soliti sospetti” il diavolo fa credere di non esistere… È cosi anche per voi?
    “Tutti siamo stati insieme in questi tre anni, con voglia, entusiasmo: il segreto è la compattezza e la qualità dei giocatori. Gli altri non se ne sono accorti? Peggio per loro”.

    Cosa teme del Lecce?
    “Squadra molto diretta. In trasferta parte con più velocità di tutti. Bisognerà perdere pochi palloni e fare bene le preventive”.

    Meglio mischiare le carte?
    “Meglio giocare da Milan, non importa chi scende in campo…”

    Cosa è successo a Rebic?
    “Ha giocato meno, perché le scelte sono state più su altri giocatori. È forte, ma anche caratteriale: ha bisogno di giocare un po’ di più, ma sono sicuro che si farà trovare pronto”.

  • Milan, Pioli: “Non ci limiteremo a difendere”

    Milan, Pioli: “Non ci limiteremo a difendere”

    Stefano Pioli presenta il match Napoli-Milan gara di rritorno Champions League in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni.

    Sarebbe un errore difendersi?
    “Sì, assolutamente sì. Abbiamo un minimo vantaggio e giochiamo in casa contro una squadra che ha una media di 3 gol in casa. Noi dobbiamo fare la nostra partita: giocare bene, giocare da squadra e gestire molto bene il pallone”.

    Avete preparato i rigori?
    “Li abbiamo provati, ma non ho pensato a farli battere a Maignan”.

    Scambierebbe il quarto posto per la finale di Champions?
    “Siamo qui per giocarci la Champions, una partita alla volta. Sarebbe un percorso molto importante. È un percorso nato tre anni fa, siamo solamente concentrati su questa partita. Le valutazioni si danno alla fine”.

    Vince chi tiene più la palla?
    “In entrambe le partite – anche quella di campionato – tutte e due le squadre hanno avuto le loro occasioni da gol… Quindi vincerà chi le sfrutterà meglio. Il Napoli è partito meglio di noi, quindi approcciare bene domani la gara sarà molto importante”.

    Che bilancio dà prima della partita di domani?
    “Sappiamo da dove arriviamo. Siamo concentrati solo su questa partita. I giudizi si danno alla fine”.

    Quale squadra sarebbe più pronta per i supplementari?
    “Entrambe saranno pronte: tutte affronteranno la gara al massimo. Noi dobbiamo giocare una partita di alto livello e pensiamo di avere le qualità per riuscirci”.

    Quanto cambia col Maradona?
    “Bello giocare partite di questo livello. Il Maradona caricherà il Napoli e caricherà anche noi”.

    Cosa cambia con Osimhen?
    “Teniamo sempre in considerazione le caratteristiche dei nostri avversari e soprattutto quelle di uno forte come Osimhen. Ma noi abbiamo il nostro modo di giocare. Col Napoli bisogna saper leggere i momenti delle partite”.

    Come valuta la crescita di Brahim?
    “È sotto gli occhi di tutti. Ha grandissima personalità, gli piace avere pressione, sta diventando un giocatore di assoluto livello. È chiaro che mi piacerebbe allenarlo ancora”.

    Spalletti cosa cambierà?
    “Ogni partita abbiamo interpretato situazioni in modo diverso, sia noi che loro. Il Napoli è stato diverso a San Siro, domani può essere che cambierà ancora”.

    Come sta Giroud?
    “Sta bene, ha avuto un piccolo problema e l’ha superato, è in condizione per giocare”.

  • Milan, Pioli: “Con il Napoli serve una grande partita”

    Milan, Pioli: “Con il Napoli serve una grande partita”

    L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato in vista del match di Champions League contro il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni.

    “Proseguiamo con le nostre abitudini, il nostro modo di stare insieme e di approcciare il lavoro quotidiano. Siamo sereni perché abbiamo preparato bene la partita, sapendo quali sono le difficoltà e cosa comporta la Champions”.

    E’ la partita più prestigiosa da quando è al Milan?
    “Parliamo della storia del club… Però il Milan per tanti anni non ha fatto la Champions quindi questa gara è importante. Vogliamo fare il massimo per passare il turno sapendo che il Napoli è una squadra fortissima, ma a questo punto del torneo non può essere diversamente”.

    Il 4-0 del campionato ha dato certezze in più?
    “Dobbiamo avere fiducia, perché questa è un’altra competizione ma gli scontri diretti in campionato ci hanno detto che siamo due squadre molto forti. Non si possono fare però fotocopie delle partite precedenti, dovremo mettere in campo situazioni diverse ed essere bravi a capire quali spazi utilizzare e quali scelte fare”.

    La rosa completa è un vantaggio, considerando anche le assenze del Napoli?
    “Io sono sicuramente contento… Ci sono i fuori lista, abbiamo recuperato Kalulu, bene così perché è una settimana importante e ho più possibilità di scelta”.

    Avere Maldini al campo d’allenamento in certe situazioni dà qualcosa in più?
    “E’ un vantaggio nel modo più assoluto. Non è solo la presenza continua, è lo spessore della presenza, il rispetto, la collaborazione, tutte cose importanti per il nostro modo di lavorare”.

    L’assenza di Osimhen sarà un vantaggio per voi?
    “Stiamo parlando di un grandissimo centravanti che ha fatto gol a ripetizione. Ma stiamo parlando anche di una squadra che fino alla partita contro di noi aveva sempre vinto senza di lui. Il Napoli ha il miglior attacco della Champions, è una squadra forte. Noi abbiamo avuto la stessa preparazione, con le nostre idee di gioco. Senza Osimhen il Napoli sarà meno forte nella profondità, ma noi le nostre situazioni le portiamo avanti per quelle che sono le nostre caratteristiche ed il nostro modo di preparare la partita”.

  • Milan, Pioli: “Ora dobbiamo continuare così”

    Milan, Pioli: “Ora dobbiamo continuare così”

    Dopo la vittoria in casa del Napoli il Milan ospiterà a San Siro l’Empoli per la sfida valida per la 29esima giornata del campionato di Serie A e in programma domani alle 21. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni

    Qual è il livello di tensione della squadra?

    “Determinante rimanere in tensione: le partite si vincono prima con gli atteggiamenti, la determinazione e poi con la qualità. Dobbiamo essere umili: il campionato è importante per noi e dobbiamo approfittare di questo turno casalingo”.

    Come state vivendo le notizie su Berlusconi?

    “Siamo tutti preoccupati, ma non abbiamo notizie così precise chiaramente. Ci stringiamo a lui e speriamo che possa riprendersi, tornando allo stadio”.

    Come pensare solo a domani?

    “Dobbiamo stare sul pezzo. Abbiamo fatto una vittoria importante a Napoli, ma ci deve servire per giocare a quel livello lì sempre. Bisogna pensare solo a domani”.

    Schiererà la migliore formazione?

    “La formazione sarà la migliore possibile secondo le mie idee. Poi si giocano tante partite, quindi sicuramente qualche cambiamento ci sarà”.

    Leao ha detto che quella a sinistra è la sua posizione preferita…

    “Io non accontento un solo giocatore. Rafa a me aveva detto esattamente una cosa contraria, ma è importante che sia felice e che giochi col sorriso; non deve essere preoccupato e ansioso. Ha passato un periodo difficile come la squadra”.

    C’è un problema razzismo nel calcio italiano?

    “Non lo so. L’unica cosa che sento è un grande dispiacere per quello che succede dentro gli stadi. Perché continuiamo a dire che è solamente una piccola minoranza e ne sono convinto, perché ho tantissimi amici e tantissimi conoscenti che frequentano gli stadi e sono eccezionali, vanno allo stadio per godersi lo spettacolo, per incitare la propria squadra, per avere rispetto del risultato e per avere rispetto degli avversari. Però se dopo certe situazioni continuano vuol dire che bisogna prendere dei provvedimenti, perché è chiaro che lo sport deve essere affrontato con uno spirito diverso”.

    Brahim ci sarà?

    “Ha fatto due allenamenti a parte, ma è a disposizione poi farò io le mie scelte”.

    Avete problemi con le squadre più chiuse?

    “Attenzione e qualità del gioco: serve questo. Poi con squadre più chiuse abbiamo avuto difficoltà, ma ci abbiamo lavorato e mi aspetto miglioramenti”.

    Spalletti ha detto che il Milan ha vinto perché aveva timore di perdere…

    “Non devo commentare le parole di Spalletti, sarebbe un errore pensare al Napoli”.

    Confermerà i tre a centrocampo?

    “Pensiamo di partita in partita. I tre centrocampisti a Napoli hanno fatto un’ottima partita”.

    Aumentano i rimpianti per la corsa Scudetto?

    “Non aumenta niente. I giudizi si fanno alla fine, a fine campionato e spero oltre per la Champions. Dobbiamo fare bene questi due mesi”.

    Bene a Napoli Saelemaekers e Bennacer…

    “Sta bene. È un giocatore imprevedibile, ha caratteristiche importanti. Le scelte le farò domani mattina. Bennacer è un centrocampista completo: può costruire dal basso, può aggredire più alto, sa tirare. Vedremo le scelte di domani”.

    Non si deve sbagliare con le piccole?

    “È quello che abbiamo preparato. Noi dobbiamo affrontare le 10 gare che rimangano come se fosse da dentro o fuori: dobbiamo dare il massimo”.

    De Ketelaere può avere spazio a destra?

    “Charles ha caratteristiche per svariare sia dal centro che dalla destra. Non è un cambiamento che gli può creare difficoltà”.

    Che ne pensa della questione stadio?

    “San Siro ha fatto la storia del calcio italiano e del Milan. Ma non possiamo rimanere ancorati al passato se vogliamo migliorare il nostro futuro. All’estero sono migliorate le situazioni perché hanno affrontato queste dinamiche con tempismo e modernità”.

    Rebic e Origi un po’ nel buio?

    “Non la penso così. Rebic e Origi sono di ottimo livello. Non hanno avuto, anche per mie scelte, la continuità, ma hanno la mia grande considerazione e su di loro con tanto”.

    Che ne pensa di Baldanzi?

    “L’Empoli gioca da tanti anni un certo tipo di calcio con un rombo: è veloce, rapida, tecnica, prende buone posizioni in campo e ci faranno correte tanto e bene. Baldanzi è un giovane di prospettiva”.

    Cosa serve al Milan per ripetersi?

    “Servono due caratteristiche immancabili: qualità del gioco nel controllo della partita e della palla e l’atteggiamento difensivo dei singoli giocatori con la pressione sugli avversari”.

    C’è un asso per domani?

    “Il mio modo di lavorare è quello di preparare ogni singola partita, smettendo di pensare alla partita precedente molto velocemente: ogni avversario fa storia a sé e anche le nostre partite fanno storia a sé. Per domani abbiamo preparato alcune posizioni”.

    Più testa o più calcio?

    “Testa e calcio. Entrambe le cose”.

    Come si fa a non pensare alla partita col Napoli?

    “Si fa perché l’obiettivo in campionato è molto importante e perché se no la vittoria di Napoli non servirebbe a niente”.

  • Milan, Pioli: “Due mesi decisivi”

    Milan, Pioli: “Due mesi decisivi”

    Il Milan sarà ospite al “Maradona” del Napoli per la sfida valida per la 28esima giornata del campionato di Serie A e in programma domani alle 20:45. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa ecco le Sue parole.

    Leao è tornato prima dalle nazionali: è il simbolo dell’atteggiamento che vuole avere la squadra?
    “Sì. Saranno due mesi decisivi. I verdetti sono parziali, tra due mesi saranno definitivi e noi possiamo fare ancora tanto”.

    L’anno scorso a Napoli il Milan si candidava per lo Scudetto: valore specifico simile domani?
    “Durante la sosta ho detto ai ragazzi che non è cambiato niente: a tre mesi dalla fine della scorsa stagione nessuno credeva in noi, così come quest’anno nessuno crede che possiamo battere il Napoli e che possiamo arrivare tra le prime quattro. Questa stagione può diventare gloriosa o negativa. Ci ricordiamo bene cosa abbiamo fatto l’anno scorso, ma ora non conta più: speriamo di fare bene nelle ultime 10 di campionato e speriamo nelle ultime 5 di Champions. Se domani giochiamo da Milan possiamo vincere”.

    Si può rifare la prestazione dell’andata?
    “Siamo stati molto aggressivi all’andata e io credo di sì: ho molto fiducia nei miei giocatori e credo che abbiamo tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà il Napoli. Affrontiamo una squadra di livello che merita tanti complimenti, ma noi stiamo bene fisicamente e mentalmente e che sa che in questi due mesi deve spingere al massimo”.

    Quanto cambia l’assenza di Osimhen?
    “Che sia fortissimo è evidente, ma il Napoli ha vinto senza di lui tutte le partite e anche noi abbiamo perso con loro. Le mie scelte non saranno condizionate dalla sua presenza o assenza”.

    De Laurentiis si è lamentato del derby Champions: hanno paura di voi?
    “Dovreste chiederlo a loro…”.

    Ti affiderai agli uomini dello Scudetto?
    “Alleno un gruppo molto responsabile e consapevole, coeso che sa riconoscere i propri valori e che non si è mai fatto condizionare troppo da ciò che si dice fuori da Milanello. Abbiamo fatto molto meglio in Champions, ma molto peggio in campionato: dobbiamo rimediare spingendo al massimo negli ultimi due mesi. Domani sceglierò i giocatori per vincere la partita, sapendo che anche i cambi saranno fondamentali”.

    Cosa ha in più il Napoli del Milan e viceversa?
    “Il Napoli ha avuto molta più continuità di risultati, è evidente, ottenendo risultati che nella propria storia non aveva mai ottenuto. Noi non siamo stati all’altezza delle nostre qualità, ma da domani comincia una nuova stagione. Non meritavamo di perdere all’andata, ma domani sarà una partita diversa. Domani se giochiamo da Milan possiamo farcela, ma la Champions prescinde dal risultato di domani”.

    1 punto nelle ultime 3: la sosta ha tolto o ha aiutato?
    “Avrei voluto giocare il giorno dopo Udine. La sosta l’abbiamo gestita nel miglior modo possibile, con due infortuni dalle nazionali. La squadra sta bene ed è pronta”.

    Leao è convinto che quello di seconda punta sia il suo ruolo preferito?
    “Sì. Domani sarà lo stesso. Leao può andare dove vuole, basta che non vada sotto la palla”.

    La squadra è pronta ad andare avanti con le sue gambe senza Ibra?
    “Io sono il primo tifoso di Zlatan per quello che lui ha fatto, ma è troppo riduttivo indicare come Zlatan l’unico motivo della crescita della squadra. Tutti siamo cresciuti e migliorati, anche con le esperienze negative e positive. La squadra è in grado di giocare bene senza Zlatan. È stato difficilissimo vincere lo Scudetto ed è ancora più difficile riconfermarci, ma può essere ancora una stagione molto importante”.

    Si dovrà ruotare in campionato per la Champions?
    “Sì, ma il discorso lo faremo in quella settimana lì, prima c’è spazio per recuperare e soprattutto c’è spazio per una partita alla volta: dobbiamo far bene anche in campionato”.

    Sacchi diceva che servono ‘occhio, pazienza e fortuna’: è così anche per domani?
    “Faccio gli auguri a Sacchi e Zaccheroni per il compleanno. Quelle tre lì sono abbastanza importanti, ci dobbiamo aggiungere qualità”.

    Ha un augurio per la questione tifoseria?
    “A San Siro è sempre una festa, una emozione, sicuramente sarà così”.

    TMW – Ieri Sinner ha battuto Alcaraz: deve essere anche un Milan in stile Sinner?
    “Sinner ha giocato di spirito, di mentalità, tutte cose che serviranno per vincere anche le nostre partite. La squadra per quel che ci riguarda non ha dimenticato come si affrontano certe partite e come si vincono”.

    Come sta Vranckx?
    “Vale per tutti: Vranckx sta crescendo, è giovane, poi devo fare delle scelte. I giocatori che non giocano non è sufficiente che facciano bene, ma devono fare meglio per convincere l’allenatore. Aster sta facendo di tutto, ma come lo stanno facendo anche i suoi compagni”.

    La ferocia mentale si allena?
    “Il Milan ce l’ha e lo ha dimostrato: quando serviva lo abbiamo messo in campo, è nelle altre partite che abbiamo fatto l’errore determinante di non farlo. Ma ce l’abbiamo e riusciremo a metterlo in campo. Come per la domanda di prima: spirito Sinner c’è”.

    Come sta la squadra?
    “Mancano Kalulu, Ibra e Messias. Gli altri sono in buone condizioni. Chi ha giocato in nazionale è tornato bene e stiamo bene come energie fisiche”.

    Giocando a specchio col Napoli, sarà decisivo creare superiorità a centrocampo?
    “Bel suggerimento… Non credo che giocheremo a specchio”.

  • Milan, Pioli: “L’Udinese è una squadra fisica e tecnica”

    Milan, Pioli: “L’Udinese è una squadra fisica e tecnica”

    Stefano Pioli presenta il match di domani contro l’Udinese in conferenza stampa ecco tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero.

    Domani l’Udinese…
    “Squadra fisica, tecnica, che gioca diretta sugli attaccanti: è una partita da affrontare con molta attenzione e determinazione”.

    Come ha vissuto questo sorteggio di Champions?
    “Lo abbiamo vissuto mentre facevamo allenamento. Qualsiasi avversario sarebbe stato un avversario molto difficile, complicato e stimolante e motivante. Siamo ai quarti, siamo il Milan e vogliamo andare avanti. Il Napoli è forte, sta facendo meglio di noi in campionato, ma la Champions è la Champions e il Milan è il Milan”.

    Come sta vivendo questo periodo Ibrahimovic?
    “Sapeva benissimo che quando dovevo fare le liste non era in condizione di giocare. Ma Ibra è Ibra, le vuole giocar tutte e aiutare i compagni”.

    Volete passare il turno?
    “Saremo lì con merito, motivazione e ambizione: vogliamo passare il turno. Ho sentito Spalletti? Non credo che mi manderà un messaggio (ride, ndr). Con lui ho ottimi rapporti, lo ritengo un ottimo allenatore. C’è una netta differenza tra campionato e Champions, ma ora dobbiamo mettere la testa sul campionato”.

    Ibra è pronto?
    “Sta bene, anche se non credo che possa fare 90 minuti. Poi vedrò che scelte fare domani”.

    Come sta Leao?
    “Leao si sta allenando molto bene, è sereno e determinato nel cercare di migliorare le proprie prestazioni. Sono sicuro che Leao è e rimane un riferimento importante per la nostra fase offensiva, anche perché, pur non segnando, tiene in apprensione le difese avversarie”.

    Le dà fastidio che a Napoli abbiano esultato per il Milan?
    “Io preferisco essere felice dopo piuttosto che prima”.

    Titolari anche domani?
    “Fin quando che vedrò la squadra sta bene mentalmente e fisicamente metterò in campo la squadra migliore”.

    Chi è più forte tra Leao e Kvara?
    “Difficile dirlo, hanno caratteristiche diverse. in campionato ci mancava Leao, a loro Osimhen. Saranno partite belle tra due squadre forti”.

    Leao è depresso?
    “Non ci interessa quello che dicono fuori. Io consiglio a Rafa di stare vicini a chi gli vuole bene, come succede qui a Milanello. Non è depresso, ma è determinato. Da lui ci si aspetta il gol, ma anche quando non fa gol fa giocate importanti per la squadra”.

    Sta pensando di cambiare modulo?
    “Non stiamo giocando con un difensore in più, perché contro alcune squadre anche col 4-2-3-1 facevamo la difesa a 3. Il nostro obiettivo è essere più imprevedibili possibile in attacco.. Torneremo a difendere a 4 quando ci saranno avversari più adatti per la difesa a 4. Ma queste sono cose vostre, conta giocare bene”.

    Come stanno Tonali e Bennacer?
    “Tonali ha riposato contro la Salernitana e sta bene. Bennacer sta meglio e sta mettendo minuti nelle gambe”.

    Si deve essere ambiziosi in Champions?
    “Sì, ma dobbiamo passare questo turno. Però dopo, adesso pensiamo all’Udinese. La Champions è un obiettivo, noi pensiamo di arrivare fino in fondo… perchè dovremmo pensare di non doverci riuscire? Abbiamo giocato ad alti livelli, ma ora è troppo importante fare punti in campionato”.

    Perché Origi sta faticando?
    “All’inizio ha avuto qualche problema fisico, poi ho fatto delle scelte”.

     La Primavera ha raggiunto un obiettivo storico in questa settimana…
    “Ho fatto i complimenti ad Abate e ai ragazzi, hanno fatto una grande partita ed è una grande soddisfazione per il settore giovanile. Ci sono dei ragazzi interessanti che tutti teniamo sempre sott’occhio”.

    TMW – Maignan è il portiere più forte della storia del Milan?
    “Non lo so sinceramente, ma Maignan è un campione in tutto quello che fa”.

    Quanto sarà importante la sosta?
    “Sarà più importante come arriveremo alla sosta, quindi il risultato di domani è molto importante. La classifica è corta, dobbiamo spingere”.

    Come ha visto la squadra dopo la Salernitana?
    “C’era delusione la mattina dopo, ma questo mi piace: io sono contento quando la squadra ha le stesse mie sensazioni. Poi ho visto determinazione e concentrazione per la prossima gara”.

    Bisogna servire più Leao negli spazi?
    “Perfettamente d’accordo. Nelle ultime gare ha attaccato bene, quindi conoscendo le sue qualità sarebbe il caso di dargliela”.

  • Milan, Pioli: “Avanti così. Prima pensiamo alla Fiorentina poi al Tottenham”

    Milan, Pioli: “Avanti così. Prima pensiamo alla Fiorentina poi al Tottenham”

    Il Milan sarà ospite della Fiorentina per la sfida valida della 25esima giornata del campionato di Serie A in programma domani alle 20:45. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni

    4 marzo, Fiorentina-Milan, in ricordo di Astori.
    “Che Davide sorriderà sicuramente sì. Intimamente per me è sempre una particolare, domani anche di più. Davide è sempre con me. Sono molto contento che sia stata istituita un’associazione a suo nome, lui avrebbe voluto così. Persona di un’educazione incredibile, sarà una partita particolare”.

    Pensate al Tottenham?
    “Per noi la Champions è domani, poi penseremo al Tottenham. Per principi di gioco ci assomigliamo, ma noi vogliamo continuare a vincere”.

    Può essere la gara di De Ketelaere?
    “Ogni partita ogni giocatore deve pensare di poter essere decisivo. Diaz ha avuto una piccola distorsione al ginocchio e non sarà a disposizione domani, quindi toccherà a Charles”.

    Vi preoccupa la Juve?
    “Non guardiamo la classifica, ogni partita è importante”.

    Cosa vi ha lasciato Astori
    “Astori ci ha lasciato tanti insegnamenti, dico noi per tutti coloro che, assieme a me, hanno vissuto quella situazione”.

    È il momento di provare l’allungo?
    “È il momento di dare continuità. Siamo noi che possiamo condizionare le nostre prestazioni per fare risultati positivi, dobbiamo giocare con grande attenzione e grande determinazione. Con più effettivi siamo più forti, domani tornano Bennacer, Calabria, Florenzi”.

    Si aspettava Thiaw con tanta personalità?
    “Premio di MVP sicuramente meritato. Ha grande applicazione e questa fa parte del ruolo, i difensori non devono mollare un attimo. Malick lo sa e lo sta facendo con grande attenzione. È molto giovane, ma con ottime caratteristiche per diventare di alto livello”.

    Che minutaggio ha Ibra?
    “Minutaggio completo no, ma presto potrà giocare titolare. Zlatan è Zlatan, è la sua forza, il suo rientro importante. Gli allenamenti con lui o senza di lui… c’è differenza”.

    Come si può alzare l’asticella domani?
    “Basta allenarsi come si è allenata la squadra, al massimo dell’attenzione e della disponibilità in preparazione alla partita. Sicuramante domani metteremo in campo la miglior prestazione. Sappiamo l’importanza della gara di Londra, ma avremo il tempo di recuperare le energie”:

  • Milan, Pioli: “L’Atalanta sarà un avversario difficile”

    Milan, Pioli: “L’Atalanta sarà un avversario difficile”

    Pioli, sarà protagonista della conferenza stampa della vigilia in casa rossonera in vista della sfida di domani contro l’Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni.

    Chi riesce a far prima male all’avversario: è questo il tema di domani?
    “Chi riesce a far prima male all’avversario non lo so, ma l’Atalanta è una grande squadra. Ha tecnica e fisicità, anche noi abbiamo le nostre caratteristiche e credo sarà una sfida aperta”.

    Maignan come sta? E Ibra?
    “Ibra sta sempre meglio, mentre Bennacer e Calabria non saranno convocati e dovrei riaverli per Firenze, così come Florenzi. Domani giocherà Mike. Tata ha fatto pienamente il proprio dovere. Ha faticato all’inizio perché era da tanto che non giocava, poi ha trovato ritmo e ha dato un buon contributo in sua assenza, tra l’altro ultimamente non è stato benissimo. Mike è stato un leone in gabbia, sta bene ed è molto motivato, sicuramente ci darà un grande apporto”.

    L’Atalanta per voi è sempre una partita chiave. Cosa si aspetta da Maignan dopo tre clean-sheet consecutivi?
    “Una partita molto importante, adesso lo è perché la classifica per la Champions è molto corta. Abbiamo l’occasione per allungare su di loro. Mi aspetto una partita combattuta, l’Atalanta è una squadra di duelli, contrasti, ripartenze. Noi stiamo bene di testa e di gambe, vogliamo giocare la nostra partita al massimo, vogliamo provare a controllare meglio la partita, stando attenti in fase difensiva”.

    Quello di Maignan è un rientro importante, la notizia del giorno.
    “È stato il migliore portiere della scorsa stagione, ci dà tantissimo ed è un portiere molto comunicativo. Avrà più tempo e spazio, come spesso succede con l’Atalanta, per iniziare l’azione. È comunque un giocatore che non gioca da 5 mesi, avrà bisogno di un po’ di tempo ma ci aspettiamo tanto e sono molto contento del suo rientro”.

    La virata su questo modulo ha sistemato il reparto arretrato. Ma questo modulo piace a Leao? Sembra più a suo agio con quello vecchio.
    “Credo che sarebbe una soluzione sbagliata per un allenatore intraprendere una strada che non fa felice uno dei calciatori più importanti. Da sempre nel Milan è uno dei giocatori con più libertà, ha un modo di sentire il gioco tutto suo e spesso fa quello che il suo intuito gli dice, non quello che gli dico io. Comunque è assolutamente contento”.

    Domani si potrebbe rivedere in campo Ibra?
    “Potrebbe, la prima convocazione che gli ho fatto col Torino era per farlo tornare col gruppo, sa quanto ha lavorato e sofferto per tornare a disposizione. Poi ora è a disposizione, è pronto per giocare”.

    Si può dire che, è il momento ideale per ritrovare tutti i senatori come Maignan, Ibra e Florenzi?
    “Più giocatori di personalità e leader ci sono a disposizione più ci sentiamo convinti e forti. L’aspetto tecnico e tattico è importante, ma quello mentale è fondamentale. Serve la convinzione e la personalità di farsi dare il pallone e poi gestirlo bene”.

    Delle sue 800 panchine qual è quella col Milan che vorrebbe cancellare e quale da ricordare?
    “L’ho scoperto ieri sera che taglio un bel traguardo. 800 panchine non sono poche ma non voglio fermarmi qua. Voglio arrivare a 1000 panchine da allenatore del Milan, so che non sarà semplice ma l’obiettivo è quello. È difficile, continuo a credere che tutte le mie esperienze mi abbiamo cresciuto e portato fino a qui. Quando vinci uno Scudetto è chiaro che quella diventa una gara di riferimento”.

    Cosa ha avuto Bennacer visto che è un mese che è fermo?
    “Una piccola lesione muscolare, abbiamo provato a recuperarlo per il Tottenham anche per problemi di lista e sta bene, ma non è ancora il caso di rischiarlo”.

    De Ketelaere non è mai stato al centro di un caso sin dal suo arrivo. Il classico bravo ragazzo che tutte le madri vorrebbero come marito della propria figlia. Non è il caso di procurargli uno shock per toglierlo da questo strato di domopak?
    “Ho parlato tanto con Charles in questi mesi, è un ragazzo giovane che si sta inserendo in un sistema completamente diverso. Mai come nelle ultime settimana l’ho visto così convinto e a suo agio. Non è solamente un bravo ragazzo, coi bravi ragazzi ci vado a mangiare la pizza ma lui ci farà vincere le partite”.

    Domani arriva Hojlund, è prevista una marcatura speciale per lui?
    “L’avevamo studiato in una gara tra Salisburgo e Sturm e fece una gara incredibile. Troviamo un centravanti molto diverso rispetto a quelli che abbiamo affrontato recentemente, ci vorrà molta attenzione anche sulla profondità viste le sue caratteristiche”.

    Il Milan è cresciuto tanto con la difesa a tre e con il Monza i braccetti hanno partecipato molto all’azione: qual è lo step successivo?
    “Controllare di più le partite, con il Monza nella ripresa ci siamo abbassati troppo coi centrocampisti e la pressione delle punte deve essere maggiore. I terzi devono andare, Tomori e Kalulu hanno qualità e attaccare con questi giocatori può darci imprevedibilità”.

    Su De Ketelaere: è un giocatore che ha sbagliato dei gol, ma all’appuntamento ci è arrivato. Sulla fascia destra, alternato a Diaz, potrebbe essere una soluzione?
    “Sul centro-destra dove gioca Brahim sì, ma anche centro-sinistra. Nel Bruges svariava molto e le sue occasioni da gol stanno aumentando, arriverà: il primo gol che farà sarà fortunoso, io me lo immagino così”.

    C’è qualcuno che si sta allenando bene e la sta mettendo in difficoltà?
    “Difficile per me fare le scelte, le faccio provando dispiacere. Meriterebbero tutti di giocare. Si gioca in 11, ma quello che vedo nei loro occhi mi rende felice ed orgoglioso e mi rende difficile fare scelte. Si va avanti a mettere in campo la migliore formazione possibile per la partita, i ragazzi questo lo sanno”.

    Lei è l’Arturo Brachetti degli allenatori italiani. Se lei riuscirà a sollevare il Milan da quel mese di gennaio, io lo paragonerei alla vittoria dello Scudetto.
    “Mancano 15 partite di campionato e la Champions, la storia si farà alla fine, io voglio pensare alla prossima partita. Possiamo giocare e vincere le prossime partite, dobbiamo essere focalizzati su questo”.

    Con il ritorno di Calabria si può tornare a 4?
    “Sì sì, si può. In base alla caratteristiche dei giocatori possiamo schierarci in modo differente. Si può tutto. Non è il sistema di gioco che ci fa vincere, ma i principi e la qualità che ci mettiamo nelle giocate”.

    Come si possono limitare le occasioni da gol sprecate?
    “In tutte e tre le partite abbiamo avuto l’occasione per chiuderla e gestire con meno ansia, dobbiamo essere più concreti e determinati. Dobbiamo essere molto attenti e qualitativi”.

    L’Atalanta è la gara decisiva per uscire dalla crisi?
    “Il momento difficile non c’è più. Conosco la squadra, non c’è più a prescindere dalla partita di domani. Poi domani è uno scontro diretto e vincere darebbe ancora più entusiasmo, fiducia, energia. Non abbiamo mai vinto 4 partite di fila quest’anno, è un’occasione”.

    Che Atalanta si aspetta?
    “Dipenderà molto dai due trequartisti, se saranno veramente Lookman e boga. Sono sicuramente più veloci ma le posizioni sono le stesse, sappiamo cosa aspettarci. Adesso è importante coprire anche le seconde palle e le zone fuori area”.

  • Pioli è il vincitore della panchina d’oro

    Pioli è il vincitore della panchina d’oro

    Il tecnico del Milan Stefano Pioli è il vincitore della trentunesima edizione della Panchina d’Oro ha vinto questo riconoscimento a Coverciano. Ecco le sue dichiarazioni dopo questo risultato.

    “Sono emozionato, quando rivedo quello che abbiamo fatto lo scorso anno le emozioni si sentono. Ringrazio i colleghi e voglio condividere questo premio con le persone speciali che lavorano a Milanello, col club, coi miei dirigenti, col mio staff che è il motore del mio lavoro e soprattutto coi miei giocatori. Ho sempre pensato, e continuo a credere ancora, di allenare un gruppo speciale”.

  • Milan, Pioli: “Il Monza è un avversario preparato”

    Milan, Pioli: “Il Monza è un avversario preparato”

    Pioli presenta il match di domani contro il Monza in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    È reciproco il ‘non tradire mai’ della squadra ai tifosi?
    “Assolutamente sì e credo che questo sia la forza del nostro ambiente; abbiamo sempre creduto in noi stessi e non è mai venuto meno il sostegno dei nostri tifosi”.

    A che punto è ora il Milan?
    “Veniamo da due buonissime partite e cercare di vincere domani: sarà la prossima partita a dire come sta la squadra, contro una squadra che sta molto bene e che gioca molto bene”.

    Berlusconi dice che Leao può giocare centravanti…
    “Io sono sempre d’accordo con Berlusconi, sempre…”.

    Come sta la squadra?
    “Tutti vivono i risultati con pancia, noi dobbiamo essere impermeabili sia alle critiche che agli elogi eccessivi. È il campionato che di dà la possibilità concreta di giocare la Champions anche l’anno prossimo. Ho visto le cose che volevo vedere”.

    Il Monza è in striscia positiva…
    “Bisogna fare i complimenti a Palladino. All’andata risultato largo, ma la partita non è stata così semplice. Noi dobbiamo giocare con fiducia: è una occasione che va sfruttata e per fare tanti punti”.

    Come stare Tomori e Bennacer?
    “Tomori è a disposizione, Bennacer ancora no e Calabria no che ha avuto un problema all’anca”.

    Vranckx è pronto?
    “Sta facendo bene”.

    In chi ha visto gli occhi della tigre?
    “Nessuno in particolare, ma tutti. Siamo pronti per domani”.

    Thiaw perché non prima?
    “Non scopro talenti, ma li scopre i club. Io cerco di migliorarli e di farli giocare. quando saranno pronti. Abbina fisicità e qualità”.

    Cosa è successo a Bennacer?
    “Ha ancora qualche fastidio, è inutile rischiare. Mi auguro sia pronto per l’Atalanta”.

    Come sta Ibra?
    “Più si allena più la condizione aumenta. Anche domani sarà a disposizione”.

    Giroud sta giocando tanto…
    “Giroud sta facendo benissimo, anche Origi sta bene e domani vedrò che scelte fare”.

    Il modulo resterà lo stesso?
    “Ci sta dando buoni risultati e buone posizioni, ma possiamo cambiare tranquillamente a seconda delle condizioni della squadra. Domani sicuramente continueremo sulla stessa strada”.

    In cosa deve migliorare Saelemakers? Messias può fare quel ruolo?
    “Saelemaekers deve stare attento a non farsi prendere alle spalle in fase difensiva. In Belgio giocava da quinto, quindi può farlo. Così come Messias, entrambi ci possono dare qualcosa di importante nell’uno contro uno”.

    TMW – L”It’s coming bro” di Leao a De Ketelaere è il simbolo dello spogliatoio?
    “Questa è la nostra forza. È incredibile come si stimolino insieme. Tutti hanno avuto momenti difficili, i Leao, i Tonali, i Kalulu… De Ketelaere ha avuto un’occasione importante, ne avrà ancora e ci darà delle soddisfazioni”.

    In cosa dovrete essere più bravi domani?
    “In entrambe le fasi. Dobbiamo metterli in difficoltà e dietro dovremo essere compatti e attenti”.

    Il Monza ha vinto con la Juve e pareggiato con l’Inter…
    “È adatta a giocare con tanti tipi di squadre, è adatta a giocare bene. Servirà un alto livello tattico e determinazione. Nelle ultime due partite abbiamo vinto più del 60% di duelli e contrasti, è questo che fa la differenza”.

    Come giudica il momento del Milan?
    “Purtroppo o per fortuna le situazioni cambiano velocemente. Una sconfitta ti può buttare già, mentre una vittoria cambia tutto. Ho visto una squadra vogliosa di fare bene anche domani”.

    Cosa pensa delle parole di supporto di Leao a De Ketelaere?
    “La voglia di aiutarsi non è mai mancata. Nei momenti difficili, avere qualcuno vicino che ti aiuta e ti dà consigli è importante, soprattutto per ragazzi così giovani”.